Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VI – Numero 1214 Lunedì 30 Ottobre 2017 – S. Germano AVVISO Ordine 1. Ordine: abusivismo in farmacia 2. concorso straordinario in corso la valutazione dei titoli 3. Assistenza legale, sussidio Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. Le vaginiti micotiche vaginite da candida 5. “ronzii nelle orecchie, normali dopo un concerto”, vero o falso? 6. Fegato grasso,cosa succede al pancreas? Prevenzione e Salute 7. Nuove regole per i livelli del colesterolo cattivo (LDL), sempre più basso di 100 8. Torna l'ora solare: 6 mosse facili per superare lo stress Meteo Napoli Lunedì 30 Ottobre ï‚· Variabile Minima: 12° C Massima: 18 °C Umidità: Mattina = 62% Pomeriggio = 54% Proverbio di oggi……… ‘ A lengua nun tène osse, ma rompe l’osse NUOVE REGOLE per i LIVELLI del COLESTEROLO CATTIVO (LDL), SEMPRE PIÙ BASSO di 100 E non serve aumentare quello buono, 'non ci sono benefici' Regole più stringenti sul livello corretto del colesterolo.  Quello 'cattivo' (LDL) deve essere sempre più basso di 100 mg/dl o di 70 mg/dl per le persone ad alto rischio, contrariamente a quanto stabilito l'anno scorso dalla Società Europea di Cardiologia che aveva raccomandato di stare sotto i 100 solo per soggetti ad alto rischio. Lo ha comunicato Alberico Catapano, professore all'Università di Milano, in occasione del XI Congresso annuale della Società Italiana di Terapia clinica e sperimentale. "Contrariamente a quanto si credeva fino ad oggi - il colesterolo LDL può essere portato a livelli veramente bassi, soprattutto per chi ha un rischio cardiovascolare elevato:  scendere a valori sotto i 50mg/dl porta a benefici cardiovascolari ulteriori senza alcun effetto avverso identificabile". Queste indicazioni sono state confermate anche da un ulteriore studio pubblicato su Lancet a fine agosto 2017. Ma non si tratta dell'unica novità relativa al colesterolo:  quello 'buono' (HDL) sembra non serva aumentarlo. "I risultati recenti di studi pubblicati sulle riviste scientifiche New England Journal of Medicine e Jama a fine agosto 2017 - concludono che l'HDL è un indicatore neutro, e aumentarlo non apporta reali benefici. I benefici fin qui identificati - derivano da osservazioni epidemiologiche che non tengono conto di altre variabili, quali ad es. l'alimentazione corretta". Livelli elevati di colesterolo interessano oggi il 20% della popolazione italiana, 12 milioni di individui. (Salute & Benessere) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 SCIENZA E SALUTE Le VAGINITI MICOTICHE - VAGINITE DA CANDIDA Pensate che circa il 75% delle donne ha avuto o avrà nel corso della propria vita almeno un episodio di micosi vulvovaginale, causata nel 90% dei casi da un fungo denominato Candida Albicans. Altro dato non trascurabile è che la recidiva, cioè un ulteriore episodio infettivo, si verifica in circa il 40-50% delle donne. Circa il 5% della intera popolazione femminile adulta presenta 4 o più episodi di vulvovaginite micotica durante l'anno. La Candida anche se in piccole concentrazioni è normalmente presente nella vagina insieme ad altri batteri (più numerosi), in particolare il Bacillo di Doderlein; tutti insieme formano quello che viene anche chiamato ecosistema vaginale. Il giusto equilibrio tra queste componenti consente di mantenere un pH normale (compreso tra 3,8 e 4,2) ed una giusta lubrificazione della vagina. La Candida è anche presente in altri distretti dell'organismo, in particolare a livello intestinale. Sono state identificate alcune condizioni predisponenti che spesso, proprio attraverso l'alterazione di questo ecosistema consentono il suo sviluppo e la comparsa dei sintomi tipici dell'infezione. La gravidanza è una di queste condizioni: molte donne proprio durante la gestazione (il pH aumenta) hanno un primo episodio o una recidiva. Altre condizioni sono tutte quelle dove c'è una compromissione delle difese immunitarie come gli stati di Immunodeficienza congenita od acquisita ed il Diabete. Anche l'uso di alcuni farmaci come cortisone o antibiotici (alterano direttamente la flora batterica vaginale) può determinare l'insorgenza di una vulvo-vaginite da Candida. Una particolare frequenza di infezione è stata riscontrata nelle utilizzatrici di contraccettivi orali (favorirebbero una maggiore adesività del fungo alla parete delle cellule), nelle donne obese ed in quelle che solitamente indossano pantaloni molto aderenti. I SINTOMI PIÙ I sintomi più comuni dell'infezione da Candida sono perdite, secrezioni vaginali COMUNI biancastre generalmente grumose rassomiglianti molto alla ricotta. Queste secrezioni si accompagnano a sensazione di bruciore e/o prurito a volte particolarmente intensi sia a livello vulvare (esterno) che vaginale. A volte è presente anche bruciore durante la minzione come conseguenza dell'irritazione vulvare e di una eventuale contaminazione uretrale. La trasmissione sessuale della vaginite da Candida è possibile ma non LA TRASMISSIONE sicura e quindi anche la classificazione di questa infezione nell'ambito delle SESSUALE malattie sessualmente trasmissibili è discutibile; ci si può ammalare di Candida anche senza avere rapporti sessuali. Sulla scorta di questi convincimenti attualmente il trattamento di un eventuale partner maschile è raccomandato solo quando quest'ultimo presenta una BALANITE (infezione del pene) sintomatica. La TERAPIA delle vulviti e delle vaginiti micotiche (da CANDIDA prevalentemente) si basa nella gran parte dei casi sull'uso di farmaci antifungini per via topica (locale) sotto forma di ovuli e lavande. Il ketoconazolo, il fluconazolo e l'itraconazolo sono i farmaci maggiormente usati nei trattamenti per via sistemica: vengono generalmente somministrati per bocca secondo schemi molto differenti. L'utilizzo di questi farmaci deve sempre essere valutato dal proprio medico curante o dallo specialista ginecologo. Nei periodi di terapia è bene astenersi dai rapporti sessuali. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 L'argomento prevenzione è certamente interessante e probabilmente costituisce anche la domanda più frequente riguardo questa malattia. ï‚· Certamente un buon trattamento del primo episodio infettivo è un momento fondamentale: non trascurate una secrezione vaginale anormale ed anche in assenza di bruciore consultate il vostro specialista di fiducia. E' importante identificare ed ove possibile correggere situazioni predisponenti (come ad es. alcune malattie). Una particolare attenzione deve essere posta alle terapie antibiotiche "a largo spettro":  particolarmente nel corso di terapie prolungate il contemporaneo uso di ovuli o lavande antifungine può evitare la recidiva. Personalmente raccomando anche l'utilizzo di fermenti intestinali per bocca sia durante le terapie antibiotiche che nel corso di disturbi intestinali;  non dobbiamo dimenticare che l'intestino, l'ampolla rettale, costituiscono il principale "serbatoio" per la Candida. Anche l'utilizzo di lavande antifungine durante il periodo mestruale (proprio in questo periodo si scatenano molte recidive) e dopo i rapporti sessuali (lo sperma modifica il pH vaginale) si è dimostrato utile ma non sappiate che questi accorgimenti vanno comunque effettuati per periodi limitati e sempre sotto precisa indicazione e controllo medico. Piccole attenzioni igieniche e comportamentali possono essere utili nella prevenzione. Durante le pratiche igieniche quotidiane evitate che l'acqua di lavaggio della regione anale venga in contatto con la vulva e l'introito della vagina. Usate più spesso le gonne ed evitate fibre sintetiche o indumenti troppo aderenti; tutti concordano che una buona traspirazione della vulva è molto utile. Nei casi ribelli e particolarmente frequenti viene utilizzata la somministrazione di farmaci antifungini per bocca talvolta per periodi anche molto lunghi. Si tratta di terapie particolari che richiedono controlli periodici ed una costante supervisione medica ma che danno spesso buoni risultati. (Donna, Salute) PREVENZIONE E SALUTE COME PREVENIRE LE RECIDIVE della CANDIDA? “RONZII NELLE ORECCHIE, NORMALI DOPO UN CONCERTO”, VERO O FALSO? Molti credono che sentire i ronzii nelle orecchie, cioè quella situazione che i medici chiamano acufene, sia normale dopo unconcerto rock o una serata in discoteca. Vero o falso? “L’acufene, cioè i ronzii continui nelle orecchie, è da considerarsi normale alla fine di un concerto o di una serata in discoteca se transitorio. Se però l’acufene non passa spontaneamente è bene non esitare nell’eseguire un esame audiometrico per verificare lo stato di funzionamento del nostro udito – spiega l’esperto. Se almeno fino a certi decibel il nostro orecchio ci protegge dai rumori eccessivamente ingombranti come il volume della musica a un concerto, per esempio, quando il rumore è eccessivo e prolungato il timpano s’irrigidisce limitando il movimento della catena ossiculare. Questo può comportare un possibile danno, anche permanente, sull’orecchio interno. Nel trauma acustico l’acufene si accompagna ad un calo uditivo che, se diagnosticato in tempi rapidi e trattato nel modo corretto, potrebbe anche beneficiare di una risoluzione completa o parziale. Tuttavia l’acufene è, anche per i clinici, un sintomo non facile da indagare e correlare ad una specifica patologia perché non necessariamente correlato ad un difetto uditivo e perciò difficile da trattare.” (Salute, Humanitas) VERO PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 PREVENZIONE E SALUTE FEGATO GRASSO, COSA SUCCEDE AL PANCREAS? Il fegato grasso non alcolico è una malattia sempre più diffusa nei Paesi industrializzati. È una patologia che non solo aumenta il rischio di malattie croniche del fegato come la cirrosi ma anche quello del diabete di tipo 2 e di malattia cardiovascolare. Per via dell’alterata funzionalità del fegato questa malattia può dunque rappresentare un pericolo anche per gli altri organi, fra cui il pancreas. Ne parliamo con il dottor Roberto Ceriani, Responsabile Day Hospital epatologico ed Epatologia interventistica di Humanitas. Il fegato grasso non alcolico «La malattia epatica steatosica non alcolica (NAFLD) comprende il fegato grasso non alcolico e la steatoepatite non alcolica, che è causa di malattia epatica terminale e la seconda causa più comune di richiesta di trapianto di fegato per epatocarcinoma», spiega il dottor Ceriani. «La NAFLD è considerata la manifestazione epatica della sindrome metabolica per la coesistenza dell’obesità viscerale, della resistenza all’insulina e della dislipidemia». Diversi fattori ambientali e genetici influenzano l’insorgenza e la progressione di questa malattia epatica: «Le ipotesi più accreditate sulla sua causa sono, da un parte, lo squilibrio del metabolismo degli acidi grassi che porta all’accumulo di trigliceridi nella cellula epatica (steatosi), dall’altra lo stress ossidativo o metabolico e la produzione alterata di citochine che determinano infiammazione e successiva fibrosi». Le citochine sono delle proteine coinvolte nel processo di comunicazione cellulare prodotte anche dal fegato. In caso di malattia steatosica non alcolica è alterata anche la produzione di altre molecole come il glucosio e dei grassi “cattivi” che vengono rilasciate nel circolo sanguigno e raggiungono altri organi. Con quale effetto? La ricerca Un team di scienziati dell’Istituto tedesco per la ricerca sul Diabete ha studiato l’effetto di una citochina in particolare, la fetuina-A, sul tessuto adiposo del pancreas. Lo studio è stato pubblicato su Diabetologia. Questa citochina è la fetuina-A, «prodotta esclusivamente o principalmente dal fegato e costituisce un legame tra l’obesità, la resistenza insulinica e la NAFLD», sottolinea lo specialista. «È un inibitore dei recettori dell’insulina nei muscoli e nel fegato che comportano insulino-resistenza. L’elevata concentrazione di acidi grassi saturi e l’aumento del glucosio nel sangue inducono la sintesi di questa proteina da parte del fegato; inoltre la fetuina-A attiva il Toll-like receptors (TLR) 4 che stimola infiammazione». I ricercatori hanno analizzato in laboratorio l’interazione fra questa molecola e il grasso del pancreas: «La steatosi e il grasso pancreatico aumentano l’infiammazione del pancreas e pregiudicano la secrezione di insulina. Infatti, se il fegato è normale, le cellule di grasso pancreatico sono in uno stato di “riposo”, mentre nella steatosi, con la produzione di fetuina-A e di palmitato, si ha una stimolazione alla proliferazione del grasso pancreatico e dei macrofagi che si trovano nelle isole pancreatiche, con un azione pro-infiammatoria tossica che porta a morte le cellule delle isole pancreaticheche producono insulina», conclude il dottor Ceriani. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 SCIENZA E SALUTE Torna l'ora solare: 6 mosse facili per superare lo STRESS Nella notte tra sabato 28 ottobre e domenica 29 si è tornati all'ora solare: alle 3, gli orologi sono stati portati indietro di un'ora. Computer e smartphone dovrebbero ormai tutti regolarsi da soli. Ora solare 2017: nella notte tra il 28 e il 29 ottobre 2017 (sabato notte), esattamente alle 3:00 torna in vigore l'ora solare e le lancette degli orologi vanno riportate indietro di un'ora, alle 2:00. Rispetto al passaggio all'ora legale, questo cambio regala un’ora di sonno in più, ma è inevitabile che all'inizio, e per un periodo variabile da persona a persona, porterà anche alcuni fastidi:  il più frequente è l’insonnia, o comunque un cattivo riposo. Le conseguenze nelle successive ore di veglia sono disturbi che vanno dalla sonnolenza fino al mal di testa e a una sensazione generale di malessere, passando per irritabilità e riduzione dell’appetito, e per qualcuno anche problemi di concentrazione e di memoria. In generale basta qualche giorno per tornare alla normalità e per chi ama andare a letto tardi è più facile gestire il passaggio all’ora solare. Per l'insonnia e il mal di testa (probabilmente i sintomi più diffusi) sono consigliate attività tranquille rilassanti - per es. una passeggiata: per le situazioni più serie, acute e/o prolungate, meglio chiedere consiglio al medico o al farmacista. Qui alcuni consigli per facilitare la transizione. 1. ATTENZIONE ALLE "PORTE" DEL SONNO: l’organismo si adatta a riposare sempre a una stessa ora, indipendentemente dall'orologio, mentre a volte si fatica a prendere sonno quando si va a dormire più tardi o troppo presto. È consigliabile mantenere i ritmi normali, sabato sera, e svegliarsi al mattino al solito orario - sarà solamente un po' più presto... 2. MEGLIO UNA CENA LEGGERA, sabato sera. Non mangiate troppo tardi ed evitate pasti pesanti, che possono disturbare la qualità del sonno. 3. IL RISCALDAMENTO TROPPO ALTO non facilita il riposo: dove si dorme, la temperatura non dovrebbe superare i 22 gradi, ma anche 1 o 2 gradi in meno non guastano - ci pensano lenzuola e coperte a creare il microclima ideale per il vostro sonno. 4. NON RESTATE A LETTO SENZA DORMIRE: se non si riuscite a prendere sonno, piuttosto alzatevi, leggete qualcosa, ascoltate un po' di musica. Tv e smartphone andrebbero evitati, se non volete fare mattina davanti a Facebook... 5. ATTENZIONE AGLI ALCOLICI: possono dare una sensazione di sonnolenza, ma, terminato l’effetto, il rischio è di svegliarsi nel cuore della notte - e poi riprendere sonno è più difficile. Senza essere necessariamente salutisti a tutti i costi, almeno questo sabato evitate alcol, tè e caffè: meglio un infuso. 6. SE TUTTO QUESTO NON SERVE A NULLA e dormite male lo stesso... domenica tenete duro fino a sera, senza alcol e caffè: poi dormirete come angioletti. (Salute, Focus) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE, REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania CARTELLINI IDENTIFICATIVI AVVISO Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME. Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di Farmacista. Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità, tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite fax al n. 081 5520961. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VI – Numero 1214 ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2017. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961 ORDINE: L’ORGOGLIO DELL’APPARTENENZA Dal mese di Luglio sarà disponibile presso i nostri uffici In una fase caratterizzata da una profonda crisi di valori e di appartenenza ad una comunità professionale, l’Ordine Professionale ha ritenuto, al fine di rinvigorire il sentimento di legame alla nostra antica professione, di realizzare una spilla da poter apporre sul bavero della giacca (Uomo e Donna) che richiama il Nostro logo brevettato (Mortaio farmaceutico, pestello, serpente e tricolore, realizzato in occasione del Centenario della Nascita dell’Ordine Professionale di Napoli). Realizzate due tipologie di spillo da giacca: 1. Spillo in oro 750° realizzato a mano (tranciatura, coniatura, rifinitura, saldatura, lucidatura) Spillo in argento 925° realizzato a mano

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