Anno VI – Numero 1231
Mercoledì 22 Novembre 2017 – S. Cecilia
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. Ordine: Pharmexpo 2017
2. Caduceo d’Oro 2017
e
Giuramento di Galeno
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Quanto caffè al giorno
possiamo bere?
4. Perché in inverno aumenta
la voglia di cioccolato?
Prevenzione e Salute
5. Ritirato un lotto di
ATORVASTATINA
Il farmaco che abbassa il
colesterolo
6. I CIBI che interferiscono
con
la
pillola
anticoncezionale (e perché
a volte fallisce)
7. Che cosa sono l’orzaiolo e
il calazio, in che cosa
differiscono e come curarli
Meteo Napoli
Mercoledì 22 Novembre
ï‚· Nuvoloso
Minima: 6° C
Massima: 16 °C
Umidità :
Mattina = 56%
Pomeriggio = 57%
L’ammore d’ ‘o lietto fa scurda’ chello d’ ‘o pietto
L’amore dei sensi fa dimenticare quello sentimentale
Ritirato un lotto di ATORVASTATINA
Il farmaco che abbassa il COLESTEROLO
Si tratta del lotto n. T30141 con scadenza al 31 gennaio 2020 di
Atorvastatina 20 mg (30 compresse). Chi ne avesse acquistato
una confezione deve riportarla in farmacia
Ritirato dalle farmacie un lotto del farmaco
Atorvastatina, marca Pfizer, un composto appartenente
alla famiglia delle statine. Si tratta di un noto
anticolesterolo, in grado di abbassare i livelli elevati di
colesterolo totale e LDL (“cattivoâ€), apolipoproteina B e trigliceridi in adulti,
adolescenti e bambini dai 10 anni in su affetti da ipercolesterolemia primaria,
quando la risposta alla dieta e ad altre misure non farmacologiche è
inadeguata.
Il LOTTO RITIRATO
Nello specifico, si tratta del lotto n. T30141 con scadenza al 31 gennaio 2020 di
Atorvastatina PF*30CPR RIV20MG – AIC 041443437. Il provvedimento,
comunicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), è stato deciso dopo
un’allerta diffusa dalla sede tedesca della Pfizer relativa ai valori di due
parametri (TAMC e TYMC), misurati durante il test di stabilità del lotto. La Pfizer
Italia ha comunicato l’avvio della procedura di ritiro e ha invitato la sezione per
la Tutela della Salute dei Carabinieri a verificare che l’intervento sia eseguito nei
termini e nei tempi corretti.
Il TORVAST NON C’ENTRA
Le confezioni del lotto T30141 di Atorvastatina Pfizer 20mg erano state
distribuite ai grossisti e ad alcune farmacie. Chi ne avesse acquistato una o più
confezioni è invitato a riconsegnarle nella farmacia dove le ha prese. Può
stare invece tranquillo chi usa il Torvast (stesso farmaco, ma versione originale
e non equivalente), perché non ci sono stati problemi nella produzione.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 2
Anno VI – Numero 1231
PREVENZIONE E SALUTE
I CIBI che interferiscono con la PILLOLA
ANTICONCEZIONALE (e perché a volte fallisce)
Stando ad un rapporto britannico, nessun metodo anticoncezionale è efficace al cento per
cento. «Questo perché vengono usati male», spiega la ginecologa Rossella Nappi.
Ma è bene fare attenzione anche ad alcuni alimenti che possono interferire col
contraccettivo ormonale (come fanno con altri farmaci!) e vanificarne l'effetto
Il pompelmo
Esattamente come capita con gli altri farmaci, anche
con i contraccettivi orali bisogna fare attenzione a
cosa si mette nel piatto, perché alcuni alimenti
possono interferire con l'efficacia della pillola,
portando a una gravidanza indesiderata o a problemi di salute anche gravi. E uno
di questi cibi a rischio è il pompelmo, sebbene in questo caso l'aspetto negativo
non sia legato all'aumentata probabilità di avere un bambino (per diminuire l'azione contraccettiva della
pillola bisognerebbe consumarne in grandissime quantità ) quanto, piuttosto, al pericolo di aggravare alcuni
effetti collaterali del contraccettivo orale (come l'indolenzimento del seno e i coaguli di sangue), a causa
della capacità del pompelmo d'interferire nel metabolismo degli estrogeni, provocandone un rialzo nei
livelli nel sangue.
Gli INTEGRATORI A BASE DI ERBE
Solo perché si tratta di erbe, ciò non significa che siano automaticamente sicure o efficaci, soprattutto
quando vengono assunte insieme ad altri farmaci. Un esempio classico è l'iperico (o Erba di San Giovanni),
largamente utilizzato in fitoterapia per le sue molteplici proprietà benefiche (oltre a combattere la nausea
e ad alleviare i disturbi digestivi, è anche un potente antidepressivo). Il problema sorge però quando viene
assunto in concomitanza con un anticoncezionale di tipo ormonale, perché alcune
delle sostanze che contiene possono causare una diminuzione della
concentrazione di etinilestradiolo nel sangue, riducendo quindi l'azione
contraccettiva.
Il CARBONE ATTIVO
Ormai lo si trova ovunque, dai gelati alla pizza, ma questo non vuol dire che sia a
prova di problemi. La sua capacità di assorbire praticamente qualunque cosa a livello intestinale spiega il
motivo per il quale il carbone attivo (o carbone vegetale) venga ampiamente utilizzato in campo medico
per il trattamento di disturbi come aerofagia, meteorismo, gonfiore di stomaco, cattiva digestione e
dissenteria, ma questa sua proprietà diventa però anche il suo limite quando si parla di contraccettivi
ormonali, perché va ad interferire non solo con l'assunzione di sostanze nutritive ma anche con qualsiasi
farmaco (come appunto la pillola) riducendone gli effetti.
Le TISANE DETOX
Molte di queste tisane hanno un potente effetto lassativo e questo non è certo
un bene quando si prendono dei contraccettivi ormonali, perché l’eventuale
diarrea causata dalla bevanda disintossicante finisce per privare l'organismo
non solo di sostanze nutritive importanti, ma anche di qualunque farmaco si
stia assumendo, ivi compresa la pillola.
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1231
Il RAPPORTO BRITANNICO
Che la contraccezione ormonale non sia sempre totalmente efficace lo
conferma un recente rapporto reso noto dal British Pregnancy Advisory
Service (il servizio che riunisce circa 40 cliniche inglesi e che fornisce
informazioni su salute sessuale e assistenza alle donne che decidono di
abortire):
sulla base dei dati del BPAS, nel 2016 il 51% delle 60.592 donne che si è rivolto
alle loro strutture per abortire stava usando almeno una forma di contraccezione quando è rimasta incinta
e il 24% del campione (ovvero circa 15.000 donne, pari a un quarto) aveva scelto i metodi contraccettivi
ormonali considerati più efficaci, come pillola, cerotto o anello vaginale.
Il report sottolinea dunque come nessun metodo contraccettivo «sia efficace al 100%» e sebbene le pillole
anticoncezionali restino la soluzione più popolare contro una gravidanza indesiderata «la loro efficacia è
valutata attorno al 91%»: in altre parole, su 100 donne che la usano, 9 restano comunque incinta.
Perché falliscono i contraccettivi
«I contraccettivi ormonali falliscono perché non vengono usati bene – spiega
Rossella Nappi, Professore di Ostetricia e Ginecologia Servizio di
endocrinologia ginecologica Fondazione S. Matteo Università degli Studi di
Pavia – ovvero, si dimenticano almeno 2 pillole di un blister o non si
ricomincia in modo corretto la nuova confezione. Si tratta di un problema
comune anche al cerotto o all'anello, anche se per questi ultimi la probabilitÃ
di dimenticanza è minore, perché il cerotto si cambia solo una volta a settimana e l'anello una volta al
mese.
La regola fondamentale è di far coincidere l'assunzione del contraccettivo con un'attività di routine, come
lavarsi i denti, in modo da ridurre il rischio di dimenticanza».
Un aspetto importante della contraccezione è ovviamente legato alla figura del ginecologo.
«Si dimenticano più pillole laddove si usa molta contraccezione ormonale e con poca supervisione da parte
del ginecologo – ammette la Nappi – , ma nel nostro Paese l'uso della contraccezione è più ponderato ed è
anche finalizzato alla cura di numerosi disturbi mestruali, come l'ovaio policistico, l'endometriosi e la
mancanza di mestruazioni regolari.
Di conseguenza, le donne italiane sono più motivate e istruite all'utilizzo, diversamente da quello che
accade in molti Paesi d’Europa, e quindi dimenticano fortunatamente meno di assumere il
contraccettivo». (Salute, Corriere)
Quanto CAFFÈ al GIORNO Possiamo BERE?
Una quantità ragionevole secondo il nutrizionista può essere 3-5
tazzine al giorno.
Qual è la quantità di caffè espresso che possiamo bere al giorno? il dottor A. Ghiselli, ricercatore, avverte:
«In realtà non si può dire con precisione perché la reazione alla caffeina è individuale e la quantità assunta
varia in base al peso dell’individuo». Ma l’esperto concorda su una quantità ragionevole che può essere di
circa 3-5 tazzine al giorno.
La regolarità del sonno aiuta a dimagrire
Rispettare ritmi regolari nel dormire e nello svegliarsi, faciliterebbe la
perdita di peso.
Dormire meno di 6,5 o più di 8,5 pare equivalgano a un incremento significativo della
massa grassa, in aumento anche nelle donne che variano i tempi del sonno e della veglia di oltre 90 minuti.
(Sani e Belli)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 4
Anno VI – Numero 1231
PREVENZIONE E SALUTE
Che cosa sono l’ORZAIOLO e il CALAZIO,
in che cosa differiscono e come curarli
Formazioni sulla palpebra causate di solito da un’infezione oppure da una cisti, abbastanza
facili da riconoscere , che causano fastidi diversi, di differente
gravità e vanno trattai in modo specifico
DISTURBI COMUNI
Orzaiolo e calazio sono due disturbi comuni che colpiscono le palpebre,
spesso confusi tra loro.
L’orzaiolo è un’infiammazione di una o più ghiandole sebacee alla base
delle ciglia (ghiandola di Zeiss).
Il calazio è, invece, una cisti che si localizza nella palpebra, che deriva da
un’infiammazione cronica di una ghiandola di Meibomio (che serve a produrre la componente grassa delle
lacrime), in seguito all’ostruzione del suo dotto escretore.
Le differenze
Il calazio si localizza nella palpebra, nella parte superiore o in quella inferiore In
genere non causa dolore . La palpebra si gonfia gradualmente. Se di grosse
dimensioni e posizionato sulla palpebra superiore, può comprimere la cornea e
indurre astigmatismo
L’orzaiolo si manifesta come una cisti bianco-giallastra, sul bordo palpebrale
esterno Nella maggior parte dei casi non dà sintomi. Spesso si apre
spontaneamente.
Le CAUSE
La formazione di un calazio può dipendere da una predisposizione
costituzionale, disordini alimentari (dieta ricca di grassi), patologie del tratto
intestinale
(come
la
colite
spastica)
e
ansia.
Nella maggior parte dei casi l’orzaiolo è causato da un’infezione batterica da
stafilococco, che spesso si verifica in presenza di una blefarite, un’infiammazione
cronica del margine palpebrale.
La DIAGNOSI
È sufficiente l’osservazione clinica: l’oculista con il solo esame obiettivo è in grado di capire se si tratta di
un orzaiolo o di un calazio. È sempre opportuno fare una diagnosi differenziale, soprattutto in presenza di
sintomi sospetti come, per esempio, congiuntiva rosa salmone e ulcere.
Le CURE
Di solito in prima battura per il calazio la terapia è medica e prevede l’uso
di colliri e unguenti con cortisonici e antibiotici.
Il cortisone serve per «sgonfiare» le pareti del dotto escretore della
ghiandola occlusa e favorire la fuoriuscita spontanea del materiale
contenuto nel calazio.
In assenza di risultati, in genere si interviene chirurgicamente per rimuovere interamente la ghiandola che
ha generato il calazio.
L’orzaiolo può scomparire da solo. In questi casi, si apre rilasciando materiale muco-purulento Per favorire
la risoluzione dell’infezione si usano gli antibiotici locali, in particolare l’eritromicina Nei rari casi in cui
l’orzaiolo si cronicizza, occorre asportarlo chirurgicamente.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1231
I CONSIGLI
Non premere, schiacciare o pungere orzaioli o calazi nel tentativo
di drenarli. Si rischiano problemi ben più seri. In presenza di
un calazio, possono essere utili impacchi caldo-umidi: favoriscono
l’apertura dei dotti occlusi. Evitare di truccarsi e di usare le lenti a
contatto per non rischiare di indurre microtraumi e di avere
infezioni corneali. Le salviette umidificate disinfettanti e le
soluzioni umettanti che si trovano in commercio possono aiutare
a mantenere idratato l’occhio e alleviare il disagio.
L’orzaiolo può scomparire da solo. In questi casi, si apre rilasciando materiale muco-purulento.
Per favorire la risoluzione dell’infezione si usano gli antibiotici locali, in particolare l’eritromicina.
(Salute, Corriere)
Perché in INVERNO Aumenta la Voglia di CIOCCOLATO?
Con l’arrivo dell’autunno, e poi dell’inverno, sono molti i motivi per cui aumenta l’appetito, e
non solo la voglia di cioccolato
In generale, si tende a mangiare di più certi cibi non tanto
perché fa freddo e c’è bisogno di più calorie, ma soprattutto
perché alimenti come il cioccolato, per esempio, contengono il
triptofano che favorisce la produzione di sostanze, chiamate
neurotrasmettitori, che in inverno tendono a calare, ma sono
importanti perché modulano il tono dell’umore, regolano il
ritmo sonno-veglia e il senso di sazietà .
Il risultato della diminuita produzione di questi
neurotrasmettitori, in particolare serotonina, dopamina e
endorfine, è una leggera depressione che gli esperti chiamano “disturbo affettivo stagionaleâ€.
Cioccolato, cereali e latte contribuiscono invece a compensare la minor produzione di questi
neurotrasmettitori, che favoriscono la sensazione di benessere, rilassamento e serenità . Inoltre, complice
anche il maggior tempo trascorso in luoghi chiusi, aumenta la tendenza a ricorrere al cibo compensativo,
ovvero al comfort food, anche per ingannare il tempo. Se però le giornate più corte e buie possono essere
una delle ragioni dell’aumentata richiesta di mangiare e non solo di alimenti che contengono triptofano,
tuttavia è importante tenere in considerazione che il loro consumo eccessivo può far arrivare alla
primavera con qualche chilo di troppo, spesso difficile da smaltire. Resistere alla tentazione di mangiare di
più, combattendo anche l’aumento di appetito, può essere più facile seguendo qualche consiglio:
1. praticare attività fisica: camminare, correre, andare in bici aiuta a mantenere attivo il metabolismo
e controllare la fame nervosa
2. preferire alimenti caldi: minestrone, zuppe, tè e tisane apportano meno calorie di una fetta di torta
3. vestirsi con abiti caldi: aiuta a trattenere quel calore che spesso viene richiesto sotto forma di cibo
4. preferire snack poco calorici: pezzetti di verdura, carote, finocchio, sedano, o di frutta, come la
mela, aiutano a ridurre l’appetito apportando poche calorie. (Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1231
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PHARMEXPO 2017 – 24-25 e 26 Novembre
Gli Eventi Organizzati dall’ORDINE e da FEDERFARMA
Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand e
con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella).
 Ore 12.00 - 13.00
Sala ISCHIA Pad. 6
“La NUOVA TARIFFA NAZIONALE dei FARMACI:
COSA CAMBIAâ€,
Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio
Relatori: Prof. Francesco Barbato, Dott. Flavio Bosco,
Dott. Riccardo Petrone
ï¶ Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM
Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli e Federfarma Napoli
Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA
 Ore 14.00 - 15.00
Sala PROCIDA Pad. 6
“NUTRACEUTICI E CARDIOPATIE:
IL RUOLO DEL FARMACISTAâ€,
Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio
Relatori: Prof. Maurizio Cini, Dott. F. Palagiano
ï¶ Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM
Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli e Federfarma Napoli
Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA
 Ore 17.00 – 18.00
 Ore 09.30 - 10.30
Sala ISCHIA Pad. 6
“MANOVRE ANTISOFFOCAMENTO nel
LATTANTE e nel BAMBINO in caso di
OSTRUZIONE delle VIE AEREEâ€,
Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio
Relatore: Prof. Maurizio Santomauro
ï¶ Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM
Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli e Federfarma NA
Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA
  Ore 10.45 - 11.30
Sala PROCIDA Pad. 6
“FARMACI INNOVATIVI:
il RUOLO del FARMACISTAâ€,
Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio
Relatore:Prof. F. Frecentese Prof. G. Pignataro
ï¶ Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM
Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli e Federfarma NA
Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA
Sala PROCIDA Pad. 6
“DISPOSITIVI MEDICO – SANITARI
in FARMACIAâ€,
Saluti: Prof. V. Santagada – Dott. M. Di Iorio
Relatore: Dott. Bruno Pizzochero
ï¶ Accesso a Corso FAD da 50 Crediti ECM
Registrazione: Stand Ordine dei Farmacisti della
Provincia di Napoli e Federfarma Napoli
Ritiro Attestati: presso lo Stand FARVIMA
La partecipazione ad ogni evento darÃ
50CF ECM in forma GRATUITA
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VI – Numero 1231
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla
PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO
Domenica 17 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare– NA
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie
trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordinenuovo/images/pdffiles/regolamentocontributi-volontari-manifestazione-2017.pdf
Ad oggi hanno già contribuito con Patrocinio Volontario le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre Aziende il Panel
sarà aggiornato.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1231
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto esercizio
della professione e la lotta all’abusivismo negli ambiti in cui opera il farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione, ha deliberato di porre in essere “una lotta
serrata all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in questo
senso, tutti gli Ordini provinciali sono invitati a vigilare con la massima attenzione sul
corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di promuovere
ispezioni presso le sedi professionali dei propri iscritti, al fine di vigilare sul rispetto dei
doveri inerenti alla professione. A tal proposito è opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale
importanza.
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o agevolare
a qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont. Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche l’interdizione dalla
professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il CAMICE BIANCO e il DISTINTIVO PROFESSIONALE:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al pubblico
indossare il camice bianco e il distintivo professionale. La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e risiede
nella necessità di garantire al cittadino la possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di equivoci il
farmacista, UNICO professionista abilitato a fornire consigli sui medicinali.
ORDINE: i prossimi EVENTI di Novembre e Dicembre
DATA
Mercoledì
29
Novembre,
ore 21.00
Lunedì
4 Dicembre,
ore
21.00
TITOLO
Il Ruolo ed il Consiglio del Farmacista nelle piccole
patologie Ortopediche
Relatori:
 Dr Raffaele CANTONE – Farmacista
 Dr Gerardo GIUDICE – P.O. dei Pellegrini – Rep. Ortopedia eTraumatologia
Presentazione del libro
“Maritè non mordeâ€:
Saluti: Prof. V. Santagada
Interverrà : Dr.ssa Veronica Tranfaglia
Sinossi: Questa è una storia semplice e, allo stesso
tempo, profondissima. Ci emoziona, ci fa
commuovere, ci fa ridere e piangere. «Di che razza
è? Signora, dico a lei. Di che razza è la bimba?»
«Non è mica un cane! – fu la mia risposta secca – è italiana mia ï¬glia».
«Ah, ma allora suo marito è asiatico?»
«No, mio marito è napoletano. Io pure. La bimba ha la sindrome di Down».
NOTE
30 Crediti
Formativi
Sede Ordine
Sede Ordine