Anno VI – Numero 1233
Venerdì 24 Novembre 2017 – S. Flora
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. Ordine: Pharmexpo 2017
2. Caduceo d’Oro 2017
e
'O ricco fa chello che vò, 'o pezzente fa chello che pò
Giuramento di Galeno
3. Vigilanza degli ordini sul
corretto
esercizio
professione
della
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. L'inquinamento riduce la
fertilità maschile?
5. Morbo di CHRON ancora
poco
conosciuto.
troppe diagnosi sbagliate
6. Con un rivoluzionario
microscopio portatile la
diagnosi delle malattie si
farà a casa.
Prevenzione e Salute
7. Non tutti i grassi fanno
male: ecco quelli «buoni»
(e gli errori da non fare)
Meteo Napoli
Venerdì 24 Novembre
ï‚· Nuvoloso
Minima: 11° C
Massima: 17 °C
Umidità :
Mattina = 56%
Pomeriggio = 57%
L'inquinamento riduce la fertilità maschile?
Secondo uno studio appena pubblicato, le polveri sottili modificano il
liquido seminale maschile. Alterando forma e dimensione degli
spermatozoi.
Che l’inquinamento atmosferico aumenti il rischio di
diverse malattie, da quelle cardiovascolari all’asma, è
noto da tempo.
È invece meno noto che crei problemi al cervello o che
sia collegato alla demenza.
Come se tutto questo non bastasse, ora pare che lo smog incida anche sulle
dimensioni e sulla forma degli spermatozoi, riducendo la fertilità maschile: è
quanto sostiene una ricerca appena pubblicata sulla rivista inglese Occupational
and Environmental Medicine.
LA RICERCA. I ricercatori hanno esaminato 6.500 uomini taiwanesi tra il 2001 e
il 2014 cercando di evidenziare gli effetti di esposizioni brevi o prolungate
alle polveri sottili (PM2.5).
I risultati sono poco incoraggianti: gli uomini maggiormente esposti alle polveri
sottili hanno spermatozoi con dimensioni e forme alterate.
E ne producono di più, forse per compensare il peggioramento della
morfologia, in controtendenza con altre ricerche che invece hanno evidenziato
un calo della concentrazione di gameti maschili nell'eiaculato degli uomini
occidentali.
Secondo i ricercatori, la qualità dello sperma nel complesso ne risulterebbe
danneggiata, con rischi di incidenza anche sulla fertilità .
I LIMITI DELLO STUDIO. In realtà la ricerca non ha studiato le correlazioni tra
polveri sottili e spermatozoi e questo è un forte limite. Gli autori, però,
ritengono probabile che il responsabile dell'alterazione degli spermatozoi sia
il cadmio, un metallo particolarmente tossico, presente nell'aria contaminata
da gas di scarico, fumo di sigaretta e incendi.
In passato vari studi sperimentali avevano collegato al danneggiamento degli
spermatozoi diversi componenti del particolato, come altri metalli pesanti e gli
idrocarburi policiclici aromatici. (Salute, Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
PREVENZIONE E SALUTE
Morbo di CHRON ancora poco conosciuto.
TROPPE DIAGNOSI SBAGLIATE
Campagna d’informazione, promossa dall’Associazione Pazienti A.M.I.C.I e dalla SocietÃ
Scientifica IG-IBD, per far conoscere questa malattia che colpisce 60 mila italiani
Promuovere, in primo luogo fra i giovani, la conoscenza della malattia di Crohn, una delle principali
malattie infiammatorie croniche dell’intestino, responsabile di
circa 60 mila casi in Italia e che spesso esordisce in età giovanile,
intorno ai 20-30 anni.
È questo l’obiettivo della campagna di sensibilizzazione
“Aspettando Crohn. L’agenda impossibileâ€, promossa
dall’Associazione Pazienti A.M.I.C.I. Onlus e dalla SocietÃ
Scientifica IG-IBD (Italian Group for the study of Inflammatory
Bowel Disease) grazie al supporto di Janssen Italia.
Per la campagna informativa è stata scelto un video ironico della
durata di pochi minuti, inventato e interpretato dal trio comico
romano “The Pillsâ€.
Il video, che sarà disponibile sul canale Janssen Italia, fa riflettere, sorridendo, sulle incertezze, il disagio, le
difficoltà , la perdita di controllo della propria vita che scandiscono la giornata di chi, quotidianamente,
deve convivere con la malattia. Che oltretutto viene spesso diagnosticata in ritardo.
SINTOMI
«I pazienti con morbo di Crohn ricevono spesso una diagnosi sbagliata:
 sindrome del colon irritabile – conferma infatti Alessandro Armuzzi, dell’Univ. Cattolica di Roma -.
Pochi anni fa è stata fatta un’indagine a livello europeo che ha dimostrato che un malato su cinque riceve
la diagnosi dopo cinque anni.
Questo significa vivere cinque anni con mal di pancia e diarrea, che fanno stare malissimo, portano in
pronto soccorso e fanno perdere delle opportunità .
Alla base dei sintomi c’è un’infiammazione a livello dell’intestino, classicamente del piccolo intestino e del
colon.
Sintomi che, oltre a mal di pancia e alla diarrea, includono perdita di peso, febbricola, stanchezzaâ€.
La presenza di questi sintomi dovrebbe far nascere il sospetto della presenza della malattia di Crohn che
può essere confermata dal medico grazie all’esecuzione di esami del sangue e di esami strumentali, in
primo luogo la colonscopia.
TERAPIE PERSONALIZZATE
«Bisogna inoltre completare la diagnosi con esami radiologici, quali la risonanza magnetica e l’ecografia
delle anse intestinali, per avere fin dall’inizio un quadro preciso, visto che la malattia si può localizzare in
vari punti dell’intestino, e per cercare di approntare da subito la terapia migliore per il singolo paziente.
Non esiste infatti una terapia uguale per tutti, l’ideale è la personalizzazione della terapia.
Il modo di gestire un paziente con malattia di Crohn oggi è cambiato rispetto anche solo a cinque anni fa».
Questo grazie alla disponibilità di un numero sempre maggiore di farmaci, da quelli “tradizionali†a quelli
biotecnologici, in grado di agire sui meccanismi responsabili dello sviluppo dell’infiammazione.
«A breve — ci sarà la possibilità di avere a disposizione un nuovo farmaco ancora diverso, USTEKINUMAB,
già approvato in Europa, che è in grado di bloccare l’interleukina 12 e l’interleukina 23»
Due sostanze coinvolte in maniera molto specifica nell’infiammazione alla base della malattia di Crohn.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
PREVENZIONE E SALUTE
NON TUTTI I GRASSI FANNO MALE:
ecco quelli «buoni» (e gli errori da non fare)
C’è chi tuttora considera i grassi una sorta di male assoluto: nonostante la riabilitazione
avvenuta negli ultimi anni, quando si è scoperto che non tutti i grassi sono così nocivi alla
salute come si pensava qualche decennio fa, su di loro aleggia ancora il sospetto e i fan del
«fat-free» sono ancora tantissimi.
In realtà alcuni grassi sono indispensabili e salutari: ecco allora i consigli per
scegliere quelli giusti e quali sono, invece, i grassi da evitare senza se e senza ma.
Regola base, i grassi non vanno eliminati
Il fabbisogno quotidiano di grassi oscilla fra il 20 e il 30% del totale delle calorie:
scegliere di toglierli dalla dieta è dannoso, perché per esempio servono per avere
membrane cellulari in salute e sono essenziali per il sistema nervoso centrale.
No quindi all’esclusione completa soprattutto se, come spesso accade, si
sostituiscono con i carboidrati raffinati di pane e pasta non integrali.
Sì agli acidi GRASSI POLINSATURI
Sono gli acidi grassi omega-3 e omega-6, chiamati anche essenziali perché non li
produciamo ma dobbiamo introdurli con il cibo; dovremmo garantircene in una
quota pari al 6-10 % delle calorie quotidiane.
Pesce, frutta a guscio e oli vegetali come quelli di mais o di girasole sono le fonti
migliori: innumerevoli ricerche hanno dimostrato che questi alimenti, se consumati regolarmente e in
abbondanza, riducono il rischio cardiovascolare. La dieta mediterranea per es. prevede più di due porzioni
a settimana di pesce (idealmente almeno 4) e per arrivarci senza spendere troppo si può puntare sul pesce
azzurro.
e ai MONOINSATURI
Si trovano in abbondanza nell’olio d’oliva, meglio se extravergine perché più ricco di polifenoli
antiossidanti: su 10 grammi d'olio, pari a circa un cucchiaio, ben 7,5 grammi sono di acidi grassi
monoinsaturi. Consumarne in buona quantità , per esempio usandolo sempre come condimento a crudo,
può ridurre il rischio di eventi cardiovascolari fino al 30 %. Buone fonti di monoinsaturi sono anche altri oli
vegetali come quelli di arachidi, di girasole e di mais; “vale†circa la metà dell'olio d'oliva come quota di
monoinsaturi la frutta secca, ovvero mandorle, nocciole, pistacchi, anacardi, arachidi.
GRASSI SATURI, da limitare ma non da bandire
Troppi grassi saturi nella dieta possono aumentare il colesterolo “cattivo†LDL e il
rischio di infarto, favoriscono trombosi, infiammazione e l’accumulo di grasso nel
fegato: dovrebbero essere limitati al 10% delle calorie giornaliere, scendendo al 7 %
nel caso di persone con problemi cardiovascolari o diabete.
Si trovano soprattutto in prodotti animali come carne, latte, latticini, uova, ma
anche oli vegetali come quelli di palma o di cocco ne sono ricchi.
Tuttavia non sono il male assoluto, il problema sta tutto nelle dosi: vanno introdotti con giudizio,
dovremmo infatti mangiare una giusta razione di latticini e una scarsa quantità di carne, invece
esageriamo ed è per questo che tuttora il consumo di grassi saturi è superiore a quello ideale.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
COLESTEROLO dai cibi, sì o no?
In passato cibi ricchi di colesterolo come il tuorlo d’uovo o i gamberi sono stati messi al
bando perché si riteneva che potessero incrementare il colesterolo nel sangue.
Oggi si è capito che non è così e il colesterolo in questi cibi non incide in maniera
significativa su quello che ci troviamo nelle arterie: le raccomandazioni sottolineano che al di sotto dei
200-300 mg al giorno di colesterolo da fonti alimentari non si corrono rischi (in un uovo se ne trovano circa
200, così la dieta mediterranea indica una “dose†di quattro uova a settimana).
GRASSI TRANS, da evitare sempre
Tutti gli studi concordano:
 sono pericolosi perché aumentano il colesterolo “cattivo†LDL
 e riducono quello “buono†HDL,
 favoriscono l'infiammazione e la formazione di placche aterosclerotiche;
in più pare non esista una soglia sicura per il loro consumo, per quanto bassa.
I grassi trans derivano dai processi industriali con cui vengono idrogenati gli oli vegetali per farli passare
dallo stato liquido a quello solido e facilitare così la lavorazione, dando corpo ai prodotti e aumentandone
la durata. Per evitarli basta leggere bene le etichette dei cibi industriali quando facciamo la spesa e non
acquistare cibi dove troviamo “grassi vegetali idrogenatiâ€.
Attenti alla trappola low fat
Optare per la versione light di latticini, salumi e non solo è sempre indispensabile?
A meno di dover seguire specifiche raccomandazioni dietetiche, no. Soprattutto
perché la trappola è dietro l’angolo: con i cibi “light†viene quasi inevitabile pensare
che se ne possa mangiare un po' di più, occorre perciò stare molto più attenti alle
dosi perché il rischio di esagerare è più alto rispetto a quando sappiamo di avere di fronte un alimento
critico, di cui non abusare. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
QUANTO FA MALE UN TATUAGGIO ?
I 10 POSTI PIÙ DOLOROSI DOVE FARSENE UNO
Probabilmente, specialmente si vi accingete per la prima volta a farne uno, vi sarete
chiesti se fa male o meno farsi un tatuaggio.
Vi sarà capitato di chiedervi se ad esempio fa male tatuarsi il
polso, il petto, il collo, il polpaccio, le sopracciglia, il piede, il
braccio, il fianco o qualunque altra parte del vostro corpo.
Oggi vi proponiamo una curiosità che potrà aiutarvi a capire
un pò di più se il tatuaggio che andrete a fare vi causerà del
dolore: vi sveliamo una mappa per quantificare il dolore a
seconda del punto del corpo in cui ci si tatua.
Partiamo
dal
presupposto
che
un
tatuaggio,
indipendentemente dalla parte dove verrà fatto, causa del
dolore in quanto la pratica consiste nel marchiare la pelle con un ago che si muove molto velocemente:
come un’ape che punge la pelle in continuazione.
Il dolore è soggettivo e ogni persona possiede una differente capacità di tollerare il dolore. Inoltre la
bravura del tatuatore, l’esperienza e la tecnica aiutano anche molto a non sentire dolore.
Alcuni scienziati hanno stilato una classifica delle zone del corpo nelle quali, generalmente, si prova
maggiore o minor dolore durante la fase di creazione del tatuaggio (Vedi figura). (Curiosità e perché)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
SCIENZA E SALUTE
Con un rivoluzionario MICROSCOPIO PORTATILE la
DIAGNOSI DELLE MALATTIE si farà a casa
I ricercatori hanno realizzato un laboratorio di analisi tascabile in grado di identificare
patologie come anemia, malaria, HIV e tumori
È un sofisticato laboratorio di analisi, solo che è portatile e in futuro potrà essere utilizzato direttamente a
casa.
 Permetterà di diagnosticare la presenza di virus e
malattie, come anemia, malaria, HIV e tumori,
grazie a una tecnologia rivoluzionaria, messa a punto dai
ricercatori dell’Istituto di scienze applicate e sistemi
intelligenti del Cnr di Napoli.
LABORATORI SU CHIP
La ricerca è stata pubblicata su Nature. Gli studiosi hanno
costruito un microscopio olografico con un chip in grado di analizzare sangue, urina e saliva. «La svolta
tecnologica è possibile grazie ai dispositivi Lab-on-chip, i laboratori su chip» spiega Vittorio Bianco, uno dei
ricercatori.
Il fluido da analizzare scorre nei canaletti di cui è dotato il chip.
La presenza di micro-elementi ottici permette di avere un microscopio tridimensionale olografico portatile.
«È un semplice vetrino da microscopio di alcuni centimetri di lunghezza - dice Bianco - ma è anche uno
strumento di misura che fornisce mappe 3D da cui si ricavano i dati quantitativi di elementi biologici,
statici o in movimento all’interno di un liquido».
LA DIAGNOSI SI FA A CASA
È la prima volta che i ricercatori realizzano una tecnologia che permetterà , in un futuro ormai prossimo, di
superare i confini del laboratorio di analisi.
Anche i costi di produzione sono limitati.
«Il chip consentirà di portare le funzionalità diagnostiche direttamente dal paziente evitando, ad esempio,
alle persone anziane di recarsi in un centro di analisi - dicono Melania Paturzo e Pietro Ferraro, studiosi a
capo del progetto di ricerca - Inoltre potrà essere usato nei Paesi in via di sviluppo e nei luoghi dove non ci
sono strutture adeguate per lo studio e la classificazione dei campioni».
ANCHE PER I TUMORI
«La tecnologia - dicono i ricercatori - potrà essere applicata per la diagnosi di malattie come anemia,
malaria e HIV. Potranno essere identificati i tumori attraverso l’analisi delle cellule tumorali circolanti nel
sangue.
La stessa tecnologia potrà essere utilizzata al di fuori dell’ambito medico, per esempio per il monitoraggio
della qualità delle acque».
(Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: I prossimi EVENTI di Novembre e Dicembre
DATA
Mercoledì
29
Novembre,
ore 21.00
TITOLO
NOTE
Il Ruolo ed il Consiglio del Farmacista
nelle Piccole Patologie Ortopediche
30 Crediti
Formativi
Sede Ordine
Relatori:
 Dr Raffaele CANTONE – Farmacista
 Dr Gerardo GIUDICE – P.O. dei Pellegrini – Rep. Ortopedia eTraumatologia
Presentazione del libro
Lunedì
4 Dicembre,
ore
21.00
Sede Ordine
Domenica
17 Dicembre
ore 18.00
Teatro
Auditorium
Mostra
D’Oltremare
NAPOLI
“Maritè
non mordeâ€:
Saluti: Prof. V. Santagada
Interverrà : Dr.ssa Veronica Tranfaglia
Sinossi: Questa è una storia semplice e, allo stesso tempo,
profondissima. Ci emoziona, ci fa commuovere, ci fa ridere e
piangere. «Di che razza è? Signora, dico a lei. Di che razza è
la bimba?»
«Non è mica un cane! – fu la mia risposta secca – è italiana mia ï¬glia».
«Ah, ma allora suo marito è asiatico?»
«No, mio marito è napoletano. Io pure. La bimba ha la sindrome di Down».
CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE
e GIURAMENTO di GALENO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VI – Numero 1233
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla
PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO
Domenica 17 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare– NA
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso.
Sul sito dell’Ordine, nella Home page, sezione News, Medaglie alla Professione – Consegna delle Medaglie
trovi il regolamento sulle:
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordinenuovo/images/pdffiles/regolamentocontributi-volontari-manifestazione-2017.pdf
Ad oggi hanno già contribuito con PATROCINIO VOLONTARIO le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre Aziende il Panel sarà aggiornato.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1233
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto esercizio
della professione e la lotta all’abusivismo negli ambiti in cui opera il farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione, ha deliberato di porre in essere “una lotta
serrata all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in
questo senso, tutti gli Ordini provinciali sono invitati a vigilare con la massima
attenzione sul corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di
promuovere ispezioni presso le sedi professionali dei propri iscritti, al fine di
vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alla professione. A tal proposito è
opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale importanza.
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o agevolare
a qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont. Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche l’interdizione dalla
professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il CAMICE BIANCO e il DISTINTIVO PROFESSIONALE:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al pubblico
indossare il camice bianco e il distintivo professionale. La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e risiede
nella necessità di garantire al cittadino la possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di equivoci il
farmacista, UNICO professionista abilitato a fornire consigli sui medicinali.
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello.
Tale iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha
instaurato con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia,
nelle sue varie declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine
ogni Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
3. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.