Anno VI – Numero 1238
AVVISO
Ordine
1. Caduceo
d’Oro 2017 e
Giuramento di Galeno
2. Progetto “Un Farmaco per
Tuttiâ€
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Calvizie e capelli grigi, tra i
maschi under 40 il segnale
di un cuore a rischio
Prevenzione e Salute
4. Gengive, 6 motivi per cui
sanguinano
(e
come
impedirlo)
5. Un piatto di riso è buono e
fa bene, tiene alla larga
l’infiammazione
6. Ulcera, come riconoscerla
e in che modo intervenire
7. Prostata, problemi per 7
milioni
di
italiani.
Ma la metà li ignora. Il test
Meteo Napoli
Venerdì 01 Dicembre
ï‚· Nuvoloso
Minima: 8° C
Massima: 14 °C
Umidità :
Mattina = 55%
Pomeriggio = 58%
Venerdì 01 Dicembre 2017 – S. Eligio
Proverbio di oggi………
Scartann scartann, dinto ‘o scarto si fernuto
Chi troppo scarta, finisce tra gli scartati
CALVIZIE e CAPELLI GRIGI, tra i MASCHI
Under 40 il Segnale di un Cuore a Rischio
Eʼ lʼesito di una ricerca della Cardiological Society of India, che ha
messo sotto esame 790 uomini giovani reduci da infarto
Potrebbero avere più problemi al cuore gli uomini che perdono i capelli in
giovane età o che si ritrovano con la
chioma precocemente ingrigita.
Uno studio presentato alla 69esima
conferenza annuale della Cardiological
Society of India a Kolkata rivela infatti
che, tra i maschi Under 40, chi presenta
queste
caratteristiche
ha
un
rischio infarto cinque volte superiore
alla media.
La ricerca ha coinvolto 790 uomini sotto i 40 anni reduci da infarto e 1.270
coetanei sani (il gruppo definito di controllo).
I risultati dell'indagine suggeriscono proprio che calvizie e brizzolatura precoci
siano un campanello d'allarme per il cuore maschile:
gli uomini che presentano molto presto perdita di capelli o chioma ingrigita
dovrebbero essere sottoposti a esami periodici più stringenti sulla salute
cardiovascolare e seguire raccomandazioni più severe sui corretti stili di vita da
adottare per ridurre il RISCHIO CUORE, spiega l'autore principale
dell'operazione Dhammdeep Humane, del Mehta Institute of Cardiology and
Research Centre ad Ahmedabad.
E' possibile che calvizie e incanutimento precoce della chioma siano infatti la
conseguenza di un'azione eccessiva degli ormoni maschili (androgeni), che in
passato, in alcune ricerche, sono stati associati proprio a rischio
cardiovascolare. (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PREVENZIONE E SALUTE
Gengive, 6 motivi per cui sanguinano (e come impedirlo)
Una perdita occasionale non deve allarmare, ma se ogni volta che ci si lava i denti lo
spazzolino si tinge di rosso, allora potrebbe esserci un problema più serio.
Soffrire di GENGIVITE
Quando la placca si accumula e forma il tartaro, le gengive si infiammano e il
risultato è la gengivite, che è la prima causa del sanguinamento. «La gengivite viene
spesso ignorata - perché non è dolorosa e, di fatto, asintomatica. Ma se non viene curata, può degenerare
in parodontite, una malattia del cavo orale caratterizzata dalla distruzione di tessuto gengivale e che può
portare anche alla perdita del dente».
Il RIMEDIO: oltre a un'accurata e meticolosa igiene orale, con l'utilizzo dello spazzolino per rimuovere la
placca, effettuare dei controlli regolari dal dentista è il modo migliore per
scongiurare gengive sanguinanti e possibili gengiviti.
FUMARE
I fumatori hanno un rischio maggiore di soffrire di parodontite, perché il fumo
inalato può lasciare delle tossine irritanti sui denti, difficilmente eliminabili con la
normale igiene orale, che possono finire con provocare l'arrossamento e il
conseguente sanguinamento delle gengive. «Non bastasse, chi fuma può anche avere una risposta
immunitaria alle infezioni compromessa - e avere problemi con la corretta ossigenazione del sangue, tutti
fattori che incidono negativamente sulle gengive».
Il RIMEDIO: smettere di fumare, senza eccezioni.
MANGIARE MALE
Un'alimentazione bilanciata è fondamentale per avere un corpo sano, ma anche una
bocca sana. Meglio però dimenticarsi di quei “cibi miracolosi†che si dice siano in
grado di mantenere le gengive sane e prevenire i disturbi orali, «perché in realtÃ
questi cibi non esistono - e l'unico, vero miracolo è lo spazzolino da denti».
Il RIMEDIO: una corretta igiene orale abbinata a una buona salute generale è la miglior forma di
prevenzione.
ESSERE DONNA
I cambiamenti ormonali che si verificano durante il ciclo e in gravidanza possono
aumentare le probabilità di ritrovarsi con le gengive sanguinanti e, di conseguenza, di
sviluppare gengiviti e parodontiti.
Il RIMEDIO: nel caso in cui il sanguinamento gengivale possa dipendere dagli ormoni, è opportuno
chiedere consiglio al dentista su come adattare la routine orale quotidiana.
AVERE UNA CATTIVA IGIENE ORALE
Spazzolare i denti troppo vigorosamente o, al contrario, non spazzolarli affatto, sono due
facce della stessa medaglia: la scorretta igiene orale, con conseguenze nefaste per le
gengive. «La causa numero uno delle gengiviti è l'accumulo di placca, ecco perché
sarebbe bene spazzolare i denti con uno spazzolino a setole morbide almeno due volte al giorno, ovvero la
mattina e la sera prima di andare a letto. In questo modo, oltre alla placca, si eliminano anche gli eventuali
residui di cibo rimasti in bocca, impedendo così ai batteri di proliferare e danneggiare denti e gengive».
Il RIMEDIO: se non vengono rimossi, i carboidrati possono aderire a denti e gengive per un lungo periodo,
quindi è bene lavarsi i denti subito dopo aver mangiato questo tipo di alimenti, così da eliminare ogni
possibile residuo.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PRENDERE DETERMINATI FARMACI
La saliva è fondamentale per spazzar via i residui di cibo e neutralizzare gli acidi prodotti dai batteri che
irritano le gengive, ma ci sono dei farmaci (come antistaminici, sedativi, antidepressivi e anti-psicotici) che
possono interferire col regolare flusso salivare, riducendone la quantità e aumentando così il rischio di
sanguinamento
gengivale.
Il RIMEDIO: avvisare sempre il dentista sui farmaci che si stanno assumendo e rafforzare l'igiene orale, così
da compensare l'eventuale mancanza dei benefici effetti della saliva in bocca. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
UN PIATTO DI RISO È BUONO E FA BENE, TIENE ALLA
LARGA L’INFIAMMAZIONE
Lo dimostra uno studio italiano secondo cui i polifenoli di riso integrale e soprattutto riso
nero e rosso quasi dimezzano alcune molecole pro-infiammatorie. In un libro di Fondazione
Veronesi la storia del riso, le sue proprietà e le ricette più buone e sane
Il risotto è un piatto tipico della tradizione italiana. Ed è a buon diritto uno dei
pilastri della sana dieta mediterranea, perché soprattutto se si sceglie un riso
integrale, nero o rosso si può fare il pieno di polifenoli utilissimi alla salute:
uno studio conferma che questi composti hanno importanti proprietÃ
antinfiammatorie, ottime per aiutare a prevenire malattie cardiovascolari e
tumori.
IL RISO NERO E ROSSO
Per lo studio, pubblicato sull’Universal Journal of Agricultural Research, è stato usato un modello cellulare
in vitro su cui sono stati testati i polifenoli del riso; i risultati mostrano che questi hanno una
 potente azione antinfiammatoria, riescono infatti quasi a dimezzare i livelli della proteina iNOS,
uno dei mediatori dell’infiammazione.
Ridurre l’infiammazione cronica significa contrastare sovrappeso, obesità e invecchiamento e prevenire
cancro, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2: i risi migliori allo scopo sono quelli integrali o i
pigmentati, più ricchi di polifenoli.
«Riso integrale, riso nero e riso rosso sono circa quattro volte più ricchi di fibra rispetto a riso lavorato
bianco e riso parboiled: sono infatti meno “lavorati†e quindi mantengono una maggiore quantità di tessuti
esterni del chicco di riso. Nello studio è stato visto che riso rosso e nero hanno un maggiore potere
antiossidante rispetto agli altri grazie al maggior contenuto di flavonoidi e polifenoli. In particolare il riso
nero contiene principalmente antocianine, pigmenti viola presenti anche in molta frutta e verdura, mentre
il riso rosso contiene alchilresorcinoli e pro-antocianidine, che gli danno il colore rosso».
UN VERO CIBO FUNZIONALE
Lo studio è stato lo spunto per realizzare il libro “Il riso. Un cereale da riscoprireâ€, in collaborazione con
l’Ente Nazionale Risi: il volume parte dalla storia del riso per poi presentarne le varietà , i metodi di
coltivazione, il rapporto tra risicoltura e sostenibilità , la composizione nutrizionale, il riso nella dieta
mediterranea, le proprietà nutritive e salutistiche del riso, le ricette ed altro ancora.
I consigli alimentari della Fondazione Umberto Veronesi†dedicata alla sana alimentazione. «Il nuovo
volumetto vuole aiutare a capire come e perché il riso può mantenere in salute, oltre a spiegare il ruolo
delle sue sostanze nutritive e protettive. L’interesse sulle proprietà salutari del riso integrale e dei risi
pigmentati è sempre maggiore, perché il riso può essere considerato un vero cibo funzionale: le parti più
esterne del seme sono ricche di fibra, minerali, vitamine e di tutti quei composti bioattivi, come i polifenoli,
che si stanno rivelando preziosi alleati nella prevenzione delle malattie croniche così diffuse nella nostra
società ». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PREVENZIONE E SALUTE
ULCERA, come Riconoscerla e in che Modo Intervenire
Il primo obiettivo deve essere l’esclusione di un’infezione in corso provocata dall’Helicobacter
pylori, uno dei principali fattori di rischio per il tumore dello stomaco.
Di fronte a un paziente che lamenta un sanguinamento dal
tratto digerente, il compito di un gastroenterologo è quello
di indagare, ed eventualmente escludere, la presenza del
patogeno.
Smarcato questo punto, le cause di un’ulcera peptica
possono essere diverse: l’assunzione di farmaci
antinfiammatori non steroidei è la seconda più ricorrente,
seguita da uno spettro di sindromi che determinano un
aumento della secrezione acida da parte dello stomaco.
A prescindere dal fattore scatenante, è lo sviluppo di un ambiente in cui abbondano gli ioni idrogeno a
determinare la ferita che può colpire lo stomaco (soprattutto negli adulti) o il duodeno (anche nei più
giovani), la prima porzione dell’intestino tenue.
Secondo le stime dell’Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri, a soffrire di ulcera sarebbe
una quota compresa tra il 5 e il 10 % degli italiani.
DIVERSE OPZIONI TERAPEUTICHE
L’ulcera peptica, come spiega Marco Soncini, direttore dell’unità operativa complessa di gastroenterologia,
Asst Santi Paolo e Carlo di Milano e tesoriere dell’Aigo, «può essere silente o manifesta».
Nel primo caso i sintomi sono dati dal senso di pesantezza che portano a confondere il problema anche con
il Reflusso Gastroesofageo e l’intervento, una volta esclusi per l’appunto la presenza dell’Helicobacter o
una diagnosi di tumore, prevede una terapia con i Farmaci Antiacidi.
Lo scenario è invece più grave nel secondo caso.
«Si registra un sanguinamento attivo, nel vomito o nelle feci - prosegue l’esperto -. L’approccio
terapeutico può essere farmacologico o endoscopico. Quest’ultimo, portando alla chiusura della ferita e
all’arresto dell’emorragia digestiva, ha di fatto quasi azzerato il ricorso alla chirurgia, molto diffuso fino agli
Anni 70».
QUANDO PRESTARE ATTENZIONE?
I sintomi dell’ulcera si manifestano nella parte alta dell’addome: tra lo sterno e l’ombelico.
Dolore e bruciore sono i primi campanelli d’allarme, che nel caso dell’ulcera gastrica si manifestano quasi
sempre dopo i pasti.
Mentre se la lesione compare a livello del duodeno, è più facile registrarli a digiuno.
Altre manifestazioni degne d’attenzione sono la difficoltà a digerire, la nausea, il senso di pesantezza e la
perdita di appetito. Aspetti che, soprattutto se concomitanti, contribuiscono a determinare un’evidente
riduzione del peso corporeo.
La causa di un’ulcera non risiede praticamente mai nella dieta.
Ma è indubbio che con l’alimentazione si possono controllare meglio i sintomi.
Motivo per cui gli esperti raccomandano di non dare troppo spazio a pietanze troppo saporite.
Non ci sono particolari controindicazioni invece se si segue una dieta varia ed equilibrata, di stampo
prevalentemente vegetariano. Ridurre il consumo di caffè e abolire quello di alcol e sigarette sono altre
scelte che possono favorire una convivenza più agevole con l’ulcera.
(Salute, La Stampa)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PREVENZIONE E SALUTE
PROSTATA, PROBLEMI PER 7 MILIONI DI ITALIANI.
MA LA METÀ LI IGNORA. IL TEST
Quasi sette milioni di uomini in Italia soffrono di ipertrofia prostatica benigna, una
malattia che potrebbe essere trattata senza problemi e che invece viene ignorata in
metà dei casi, portando a disagi molto grandi che arrivano a subordinare la propria
vita alla vicinanza di un bagno.
Le cifre sono state date dalla Società italiana di
Urologia (Siu).
Il problema, hanno spiegato gli esperti, riguarda
metà dei cinquantenni, il 65% dei sessantenni e
l'80% dei settantenni.
Percentuali dimezzabili se la malattia fosse
affrontata per tempo.
Mentre invece viene 'accettata', ingiustamente,
come naturale conseguenza del processo di
invecchiamento.
«Gran parte dei pazienti - spiega Vincenzo Mirone, Professore Ordinario della Facoltà di medicina e
Chirurgia dell'Università Federico II di Napoli - considera i disturbi urinari come fisiologici, normali, e sono
rassegnati a sopportarli. Si stima, infatti, che meno del 50% degli uomini che presentano difficoltà urinarie
si rivolge ad un medico».
Sono proprio i medici di base, continua Mirone, che potrebbero avere un ruolo importante nel fare da
sentinella, ad es. quando i pazienti vanno a chiedere un 'aiutinò per le disfunzioni sessuali, che insieme ai
problemi di incontinenza sono i sintomi più evidenti della malattia.
«Le linee guida internazionali non lasciano spazio a dubbi - aggiunge Mirone -.
Tutti, ma proprio tutti, i maschi di 50 anni e oltre dovrebbero essere intervistati dal medico sull'Ipertrofia
prostatica benigna e informati su ciò che rischiano e su come invece il problema è facile da risolvere se
individuato in tempo».
IL TEST :
Ti sei alzato almeno due volte a notte nell'ultimo mese per urinare?
Durante il giorno hai difficoltà a trattenerti?
Hai la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica?
Sono tre semplici domande la chiave per identificare l'ipertrofia prostatica benigna.
«Una sola risposta positiva - spiega Mirone - è sufficiente per mettere in guardia il medico sulla possibilitÃ
che un paziente sia affetto da Ipertrofia prostatica benigna».
«Si tratta, quindi, di uno strumento estremamente utile per facilitare il dialogo tra medico e paziente sia
nella prima visita che nelle successive, consentendo anche di monitorare gli effetti della terapia»,
raccomanda l'urologo.
Non deve essere la paura di un intervento chirurgico a trattenere chi soffre di ipertrofia prostatica benigna
dal parlarne con il medico:
«Solo il 20-30% dei pazienti - viene operato.
Per il resto ci sono farmaci che lavorano sullo svuotamento della vescica o proprio sul volume prostatico,
o ancora la combinazione di entrambi, più efficace quando la prostata è molto ingrossata».
(Salute, Il Messaggero)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: I Prossimi EVENTI di Novembre e Dicembre
DATA
TITOLO
NOTE
Presentazione del libro
“Maritè non mordeâ€:
Lunedì
Saluti: Prof. V. Santagada
4 Dicembre,
Interverrà : Dr.ssa Veronica Tranfaglia
ore
Sinossi: Questa è una storia semplice e, allo
21.00
stesso tempo, profondissima. Ci emoziona, ci
Sede Ordine fa commuovere, ci fa ridere e piangere. «Di
che razza è? Signora, dico a lei. Di che razza è
la bimba?»
«Non è mica un cane! – fu la mia risposta secca – è italiana mia ï¬glia».
«Ah, ma allora suo marito è asiatico?»
«No, mio marito è napoletano. Io pure. La bimba ha la sindrome di Down».
Domenica
17
Dicembre
ore 18.00
Teatro
Auditorium
Mostra
D’Oltremare
NAPOLI
CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE
e GIURAMENTO di GALENO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VI – Numero 1238
ORDINE di NAPOLI: CONCERTO DI NATALE,
CADUCEO D’ORO, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla
PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO
Domenica 17 Dicembre,ore 18.00–Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – NA
Si ringraziano tutte le aziende per la sensibilità avuta nel patrocinare questa cerimonia rivolta alla
valorizzazione dell’intera Categoria e rendendo lo sforzo dell’Ordine per nulla oneroso.
CONTRIBUZIONI VOLONTARIE A FAVORE della MANIFESTAZIONE
Di seguito il link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordinenuovo/images/pdffiles/regolamento-contributivolontari-manifestazione-2017.pdf
Ad oggi hanno già contribuito con PATROCINIO VOLONTARIO le aziende riportate nel panel.
Man mano che aderiranno altre Aziende il Panel sarà aggiornato.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PAGINA 9
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Anno VI – Numero 1238
PAGINA 10
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Anno VI – Numero 1238
PAGINA 11
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238
PAGINA 12
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno VI – Numero 1238