Anno VI – Numero 1242
Giovedì 07 Dicembre 2017 – S. Ambrogio
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. Caduceo
d’Oro 2017
Giuramento di Galeno
e
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Studio rivela: una dieta
liquida potrebbe eliminare
il diabete di tipo 2
3. Occhi arrossati: scopri le
cause più comuni
4. Artrite reumatoide, uomini
e donne rispondono in
modo diverso alle terapie?
Prevenzione e Salute
5. Perché quando si dorme
troppo iene il mal di testa?
6. Quanti caffè al giorno
bisogna bere per stare
bene?
Meteo Napoli
Giovedì 07 Dicembre
ï‚· Nuvoloso
Minima: 6° C
Massima: 13 °C
Umidità :
Mattina = 52%
Pomeriggio = 53%
A' casa d''o puveriello nun manca maje 'a tuzzella.
In casa del povero non manca mai il tozzo di pane.
Studio rivela: Una DIETA LIQUIDA Potrebbe
ELIMINARE il DIABETE di TIPO 2
La sperimentazione fatta in Gran Bretagna ha dimostrato che,
una volta perso peso, i volontari che si sono sottoposti a questo
regime alimentare sono guariti
Il diabete di tipo 2 può essere sconfitto con
una dieta liquida, fatta di minestre e frullati a
basso contenuto calorico. Quasi la metà dei
298 volontari che si sono sottoposti a questo
regime alimentare per 5 mesi, infatti, sono
riusciti a perdere almeno 15 chili e il diabete
di tipo 2 di cui soffrivano è scomparso. La sperimentazione è stata fatta a
Newcastle e Glasgow, i risultati sono stati pubblicati sul Lancet Medical Journal.
Ogni giorno i partecipanti alla sperimentazione dovevano consumare quattro
pasti liquidi: si trattava di bustine di polvere da sciogliere in acqua, per fare una
minestra o un frullato, con un contenuto di 200 calorie e la giusta composizione
di nutrienti.
Una volta perso peso, i dietisti hanno poi aiutato i pazienti a reintrodurre cibi
solidi e salutari. In base ai dati pubblicati
 il 46% dei pazienti che ha iniziato la sperimentazione è guarito un anno
dopo,
 l'86% che aveva perso 15 chili o di più ha visto scomparire il diabete di
tipo 2
 solo il 4% è guarito con le terapie ora in uso.
Non si tratta però di una cura definitiva, avvertono i medici. Se si riprende peso
infatti, il diabete ritorna.
Il grasso del corpo che si accumula intorno al pancreas provoca stress alle sue
cellule, che controllano i livelli di zucchero nel sangue e smettono di produrre
insulina, facendo schizzare lo zucchero a livelli fuori controllo. Perdendo grasso,
il pancreas riprende invece a funzionare correttamente. (Salute, Tgcom24)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL
–
Seguici
su
Facebook
–
Diventa
Fan
della
nostra
www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
pagina
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ QUANDO si DORME TROPPO
VIENE il MAL Di TESTA?
Dormire molto a lungo non solo può causare il mal di testa, ma anche essere connesso ad una
serie di altre condizioni
Se dormire almeno otto ore per notte è essenziale per mantenere un
corretto equilibrio psicofisico e quindi un buono stato di salute generale,
d’altro canto dormire troppo può causare o essere collegato a malesseri di
vario tipo.
Per esempio, nelle persone che tendono a soffrire di mal di testa, dormire
più a lungo del solito può causare proprio l’insorgenza di questa
problematica: la ricerca scientifica ha cercato di spiegare questo effetto, rilevando infine come l’eccesso di
sonno influenzi l’attività di alcuni neurotrasmettitori (ovvero i messaggeri che portano le informazioni da
un neurone all’altro) del cervello, compresa la serotonina, il neurotrasmettitore che regola l’umore
inducendo al benessere, al piacere e alla felicità .
Per questo motivo, se si dorme eccessivamente ci si può ritrovare al mattino a fare i conti con il mal di
testa.
Ma non è tutto. Quando ci si trova a dormire costantemente per periodi di tempo insolitamente lunghi e
nonostante ciò si soffre di sonnolenza anche durante il giorno, si parla di ipersonnia, una condizione che si
manifesta anche con altri sintomi associati quali ansia, bassi livelli di energia e problemi di memoria.
D’altro canto, però, non tutti quelli che dormono molto hanno un disturbo del sonno: tra le possibili cause
di ipersonnia infatti rientrano anche il consumo di alcune sostanze come l'alcol, l’assunzione di certi tipi di
farmaci o semplicemente il piacere di dormire a lungo.
Ma quali possono essere i problemi connessi all’ipersonnia?
La ricerca scientifica ne ha raccolti alcuni.
 Apnea ostruttiva del sonno
Questa condizione provoca un’interruzione momentanea della respirazione durante il sonno a causa
dall’ostruzione delle vie respiratorie: dal momento che comporta un disturbo al normale ciclo di sonno,
può causare conseguentemente sonnolenza diurna, colpi di sonno e necessità di dormire più a lungo.
 Diabete
Dormire un numero di ore insufficiente per notte così come troppo a lungo, potrebbe aumentare il rischio
di insorgenza del diabete.
 ObesitÃ
Un recente studio ha dimostrato come le persone che dormivano per nove o dieci ore ogni notte avessero
il 21% di probabilità in più di diventare obese nei successivi sei anni rispetto a coloro che dormivano da
sette a otto ore per notte.
 Depressione
Anche se è più comune che la depressione causi insonnia piuttosto che ipersonnia, le stime hanno stabilito
che circa il 15% delle persone affette da questa condizione dormono troppo, un fattore che potrebbe
contribuire a peggiorare lo stato depressivo.
 Malattie cardiache
Uno studio eseguito su quasi 72.000 donne ha dimostrato come coloro che dormivano dalle nove alle
undici ore a notte avessero il 38% in più di probabilità di sviluppare una malattia coronarica rispetto alle
donne che dormivano otto ore, una connessione che però non ha ancora trovato una spiegazione
esauriente. (Salute, Donna Moderna)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
SCIENZA E SALUTE
OCCHI ARROSSATI: SCOPRI LE CAUSE PIÙ COMUNI
Gli occhi arrossati e congestionati sono un problema molto comune
Gli occhi arrossati sono un disturbo (e un inestetismo) piuttosto comune.
Le cause che scatenano congestione e arrossamento degli occhi
possono essere davvero molto numerose, alcune anche banali e
facilmente rintracciabili.
Per esempio, gli occhi si possono arrossare anche soltanto in
seguito a un'esposizione prolungata alle "luci blu", ovvero alle luci
emesse dagli schermi di PC, tablet e smatrphone.
LE CAUSE
I motivi per cui gli occhi si arrossano possono essere diversi.
Inoltre, spesso il rossore si associa ad altri disturbi
quali prurito, gonfiore, secrezioni, fotofobia (fastidio dovuto all'esposizione alla luce) e/o dolore vero e
proprio.
L'arrossamento è di norma il sintomo di un'INFIAMMAZIONE OCULARE.
Quest'ultima può essere dovuta a cause di diversa origine:
 allergica, batterica o virale, traumatica, da corpo estraneo...
Ciò che è importante osservare è la durata del sintomo:
 se l'arrossamento oculare dura un paio di giorni, questo si può definire transitorio.
Se, invece, il problema persiste il consiglio è quello di rivolgersi a uno specialista (oculista) in breve tempo.
ATTENZIONE AGLI SCHERMI
Una delle condizioni più frequenti di arrossamento oculare, si verifica dopo prolungata esposizione agli
schermi (PC, tablet, smartphone).
Per evitare di imbattersi in quello che viene definito disturbo refrattivo, esistono vere e proprie linee guida
d'uso dei videoterminali (a cui aziende e uffici sono obbligate ad attenersi, per esempio).
Chi lavora molte ore davanti allo schermo, può aver bisogno di specifiche lenti antiriflesso.
O, banalmente, adottare alcuni accorgimenti che aiutino a proteggere la salute e il benessere oculari: la
giusta distanza tra occhi e schermo (circa 70 cm) e l'assenza di luci esterne o interne che creino fastidiosi e
dannosi riflessi.
CONGIUNTIVITE
Gli occhi rossi sono anche il sintomo di congiuntiviti (batteriche, virali o allergiche).
Solitamente la congiuntivite si accompagna anche a secrezioni oculari evidenti soprattutto al mattino.
Ma non sempre è così: esistono forme di congiuntivite senza sintomatologia di secrezione.
In questi casi, è fondamentale recarsi dal medico specialista che potrà prescrivere la terapia più adatta
(colliri antibiotici, cortisonici o antistaminici) dopo accurata visita.
Vi sono, inoltre, casi di arrossamento oculare dovuti semplicemente a secchezza e che richiedono un
surplus di idratazione dell'occhio:
 lacrime artificiali e colliri "idratanti" potrebbero qui rappresentare la soluzione più efficace.
Ma è sempre necessario il parere del medico.
LENTI A CONTATTO
Spesso gli occhi si arrossano e iniziano a procurare fastidio, a causa delle lenti a contatto.
È buona norma, infatti, lasciare l'occhio "libero" per esempio quando si è in casa, sostituendo le lenti con
gli occhiali da vista.
Ma non solo, è sempre consigliabile scegliere il modello di lenti che meglio si adatta all'occhio e,
soprattutto, idratarlo spesso attraverso l'applicazione di lacrime artificiali.
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
ALTRE CAUSE
Gli occhi possono arrossarsi anche per fenomeni allergici oppure a causa di un corpo
estraneo o, ancora, dell'inquinamento atmosferico (o della polvere).
In questi casi, i trattamenti sono diversi. Infatti, se si è allergici può bastare un
trattamento sistemico con antistaminico anche per migliorare il disturbo oculare.
Resta, però, necessario individuare il tipo di allergene sottoponendosi sia a visita allergologica, sia a
eventuali esami specifici.
Se, invece, l'infiammazione è dovuta a corpo estraneo, si può ricorrere a un lavaggio con fisiologica (o
semplicemente a sciacqui ripetuti con acqua corrente) e a impacchi lenitivi.
Nei casi più seri, l'azione di un corpo estraneo può causare ferite interne all'occhio:
quando ciò accade di solito all'infiammazione si associano anche forte dolore e/o presenza di macchie di
sangue. In tali casi, è necessario recarsi immediatamente dal medico specialista e/o al pronto soccorso
oftalmico.
RIMEDI
Ovviamente i rimedi per gli occhi arrossati sono differenti a seconda delle diverse cause
dell'infiammazione. Il primo consiglio è quello di rivolgersi a un oculista per escludere la presenza
di congiuntiviti batteriche o virali, ma non solo.
L'oculista potrà poi indirizzare il paziente, per esempio, dall'allergologo se ritiene che l'arrossamento sia
dovuto ad allergie.
Se l'occhio è momentaneamente irritato, possono rivelarsi l'aiuto colliri lenitivi o lacrime artificiali.
I risciacqui con semplice acqua fresca si rivelano sempre benefici poiché svolgono effetto
decongestionante, così come i lavaggi con soluzione fisiologica. Per quanto riguarda i rimedi naturali più
efficaci contro l'arrossamento, troviamo gli impacchi (freschi) di malva e camomilla. (Donna Moderna)
PREVENZIONE E SALUTE
QUANTI CAFFÈ al giorno bisogna bere per stare bene?
Preso in modiche quantità aiuta a prevenire il cancro, il Parkinson e altre malattie. Ma non
bisogna superare le 4 tazze al giorno e niente zucchero
Osannato, poi messo all’indice e di nuovo apprezzato: è la parabola del
caffè, che sta vivendo un nuovo momento d’oro negli studi dei medici.
Secondo le ultime ricerche,
 l’abitudine a bere caffè è associata a un più basso rischio di
sviluppare il diabete di tipo 2, sindromi metaboliche, calcoli renali e gotta.
Ma c’è di più: la bevanda forse più amata al mondo - oltre 2 miliardi di persone lo assumono
quotidianamente – riduce le:
 probabilità di sviluppare alcune tipologie di cancro, morbo di Parkinson, depressione e Alzheimer
Una riabilitazione completa? Non proprio: gli studiosi hanno confermato alcuni problemi collegato
all’assunzione del caffè. Soprattutto tra le donne in gravidanza che potrebbero riscontrare nascite pre
termine, aborti e basso peso alla nascita.
IL SEGRETO È NELLA GIUSTA QUANTITÀ
Cosa fare allora di fronte a una tazzina di caffè? Secondo i ricercatori chi inserisce quotidianamente una
moderata quantità di caffè nella propria dieta ha più da guadagnare che da perdere in termini di salute.
Ma attenzione a tre cose. La prima: lo studio prende in esame solo il caffè. Se lo assumente con zucchero,
e lo accompagnare con biscotti, pasticcini o torte, il quadro cambia radicalmente.
La seconda: la giusta quantità sono 3-4 tazze al giorno. Oltre diventa dannoso.
La terza: il caffè preso in esame è quello americano, lungo e meno concentrato. Assai diverso, insomma,
dall’espresso che nessuno sognerebbe mai di consumare a tazze. (Salute, Agi)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PREVENZIONE E SALUTE
ARTRITE REUMATOIDE, UOMINI E DONNE RISPONDONO
IN MODO DIVERSO ALLE TERAPIE?
Tra le malattie infiammatorie croniche l’artrite reumatoide è una patologia che più interessa
il sesso femminile.
Il genere, però, non si assocerebbe soltanto a una maggiore incidenza della malattia: donne e uomini
tendono
a
ricevere
diverse terapie e
rispondere
diversamente a questi trattamenti. È quanto hanno
indagato dei ricercatori in uno studio presentato all’ultimo
congresso dell’American College of Rheumatology.
Ne parliamo con il professor Carlo Selmi, Responsabile di
Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas e
docente dell’Università degli Studi di Milano.
ARTRITE E GENERE
L’artrite reumatoide è una malattia sistemica che colpisce la
sinovia delle articolazioni, in particolare di mani e piedi ma
la cui infiammazione si estende a tutto il corpo.
Tra i due sessi le donne sono colpite in misura maggiore
degli uomini con un rapporto di circa tre a uno.
Probabilmente nell’insorgenza e nell’evoluzione della patologia giocano un ruolo determinante
gli ormoni femminili; ecco perché con la gravidanza i sintomi dell’artrite reumatoide possono diventare
molto meno intensi.
Inoltre, sempre nel sesso femminile, la patologia ha un esordio più precoce, è associata a un quadro clinico
più severo e di raggiunge con più difficoltà la remissione stabile della malattia. In altre parole i sintomi
tendono a persistere più a lungo.
Naturalmente, i due eventi riproduttivi più importanti nella vita di una donna, ovvero la gravidanza e la
menopausa, hanno un impatto maggiore sulla malattia.
Limitandoci però alla differenza tra i sessi, gli uomini sembrano infatti rispondere meglio al trattamento
con farmaci antireumatici.
Alla luce di questo dato il trattamento dell’artrite reumatoide è cucito su misura rispetto alle due categorie
di pazienti.
LA RICERCA
Il team di scienziati, guidato da una ricercatrice della Leiden University (Paesi Bassi), ha analizzato i dati
relativi a un gruppo di pazienti che manifestava i sintomi dell’artrite reumatoide da meno di cinque anni.
I partecipanti allo studio sono stati seguiti per almeno tre mesi per valutare l’impatto dei diversi
trattamenti sul grado di attività della patologia.
Tendenzialmente i trattamenti di prima scelta per i pazienti uomini e le pazienti donne erano diversi. E in
queste la risposta alla terapia era peggiore degli uomini.
Tuttavia – concludono i ricercatori – nel caso di terapia a base di Idrossiclorochina, un farmaco
antimalarico utilizzato per l’artrite reumatoide e per il lupus, da solo o in combinazione con altri farmaci,
non sono emerse nel tempo differenze significative.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE
e GIURAMENTO di GALENO
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PAGINA 11
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242
PAGINA 11
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VI – Numero 1242