Anno VII – Numero 1260
AVVISO
Ordine
1. Progetto “Un farmaco per
tutti†e “Una Visita per tuttiâ€
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
2. Come capire a un primo
sguardo se una persona ha
l'influenza
3. allergia
ai
farmaci:
sintomi diversi nelle forme
«immediate» o «tardive»
4. Che cos'è la sensibilità al
glutine?
Lunedì 08 Gennaio 2018 – S. Severino
Proverbio di oggi………
'O pietto forte vence 'a mala sciorta
Il coraggio vince la sfortuna
COME CAPIRE A UN PRIMO SGUARDO SE
UNA PERSONA HA L'INFLUENZA
Prima ancora che starnutisca o tiri su col naso (e prima che
possa infettarvi): due particolari del volto rivelano se l'altro sta
lottando con un'infezione.
Se stai covando l'influenza te lo si legge in faccia,
ancora prima che i sintomi classici "esplodano".
Secondo uno studio pubblicato su Proceedings of
the Royal Society B, chi sta combattendo con una
comune
infezione
condivide
alcune
caratteristiche del volto - pallore della pelle e
delle labbra, faccia gonfia, palpebre cadenti e Individuo sano (a sinistra) e infettato
destra): le palpebre
aspetto stanco - che indicano la possibilità di con E. coli (adel volto denunciano calanti
Prevenzione e Salute
e il pallore
chi ha
5. Misurare la pressione, contagio e "invitano" gli altri a tenere le distanze.
contratto l'influenza per amore della
meglio farlo su entrambe le
Il cervello umano è in grado di individuarli in una scienza
braccia
manciata di secondi.
SANO O INFETTO? I ricercatori dell'Università di Stoccolma hanno fotografato
alcuni volontari qualche ora dopo aver somministrato loro un placebo o una
dose di molecole del batterio Escherichia coli, che sollecitano il sistema
immunitario e danno sintomi simili a quelli influenzali. Quindi hanno mostrato le
Meteo Napoli
foto a 62 partecipanti, che in una manciata di secondi hanno dovuto stabilire se
Lunedì 08 Gennaio
i soggetti ritratti fossero sani o malati. I volontari hanno identificato l'81% degli
ï‚· Nuvoloso
influenzatimeglio che in una scelta tirata a caso.
Minima: 10° C
TI CALA LA PALPEBRA. Ma quali tratti del viso li hanno portati sulla giusta
Massima: 17 °C
strada? In un secondo test, un gruppo di 60 persone ha valutato quanto ciascun
Umidità :
elemento - pelle e labbra pallide, palpebre e angoli della bocca cadenti, faccia
Mattina = 50%
gonfia, occhi arrossati, stanchezza - rivelasse il malessere fisico.
Pomeriggio = 49%
Il pallore della pelle e le palpebre calanti sono risultati gli elementi più predittivi.
La ricerca sottolinea ancora una volta che gli esseri umani hanno sviluppato
alcune strategie evolutive per cercare di mantenersi in salute ed evitare contagi.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL
–
Seguici
su
Facebook
–
Diventa
Fan
della
nostra
pagina
www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
SCIENZA E SALUTE
ALLERGIA AI FARMACI:
sintomi diversi nelle forme «immediate» o «tardive»
Se dopo aver assunto un farmaco compaiono strani sintomi meglio non sottovalutarli.
Potrebbe trattarsi di una reazione avversa al medicinale legata al dosaggio o al suo
particolare meccanismo farmacologico, ma anche di una reazione da ipersensibilitÃ
I diversi tipi di reazione
Le reazioni da ipersensibilità ai farmaci sono reazioni avverse con caratteristiche
di tipo allergico.
Possono essere suddivise in due categorie:
 reazioni con un meccanismo immunologico, ovvero allergie ai farmaci;
 reazioni con meccanismo NON immunologico, spesso chiamate
«pseudoallergie».
Farmaci e allergie
Alcuni dei farmaci che più spesso possono dare reazioni da ipersensibilità sono:
1) antibiotici, soprattutto penicilline e cefalosporine (in aumento chinoloni), anestetici generali,
chemioterapici, soprattutto i sali di platino: danno un’allergia con meccanismo immunologico mediato
da anticorpi (IgE);
2) allopurinolo, antinfiammatori non steroidei, antiepilettici, antibiotici, in particolare amoxicillina:
danno un’allergia con meccanismo immunologico mediato da cellule (linfociti T);
3) mezzi di contrasto iodati, antinfiammatori non steroidei (acido acetilsalicilico, chetoprofene, ibuprofene,
diclofenac, ecc.), ace-inibitori: provocano reazioni con meccanismo NON immunologico.
I sintomi
Le reazioni da ipersensibilità ai farmaci possono essere:
 immediate, cioè si manifestano entro 1-6 ore dopo l’ultima
somministrazione del farmaco (di solito entro la prima ora dopo la prima
assunzione di un nuovo ciclo di trattamento).
Orticaria; gonfiore improvviso di un’area della pelle o delle mucose
(angioedema), soprattutto labbra o palpebre;
congiuntivite, rinite e asma;sintomi intestinali (nausea, vomito, diarrea, mal di pancia);
shock anafilattico nei casi più gravi.
 Non immediate, cioè si verificano in qualsiasi momento a partire da 1 ora dopo la somministrazione
iniziale del farmaco.
Esantemi maculopapulari che si presentano con «macchioline» rilevate simili a quelle del morbillo;
orticaria a comparsa ritardata;
dermatite di gravità variabile;
gravi forme cutanee, come la sindrome di Stevens-Johnson e la sindrome di Lyell, che generano
un’esfoliazione della pelle molto estesa e possono essere letali.
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
La diagnosi
Bisogna partire da un’analisi della storia del paziente e valutare i
sintomi e l’intervallo cronologico in cui sono comparsi.
La scelta delle indagini da eseguire è condizionata dal tipo di reazione
sospettata (immediata o non immediata). Tra le indagini che possono
rivelarsi utili rientrano i Test delle IgE specifiche nel siero, disponibili
però solo per pochi farmaci: se sono positivi, confermano l’allergia; se
sono negativi, non la escludono.
I test cutanei
Test
cutanei,
quali prick
test,
patch
test e test
intradermico (prevede l’iniezione di una soluzione diluita con
concentrazioni crescenti del farmaco sospetto): se sono positivi,
confermano l’allergia al farmaco testato. In casi selezionati, se i
test cutanei sono negativi, può essere eseguito un test di
provocazione che dà una diagnosi certa, ma espone a rischi.
Va fatto in ospedale e va evitato se la reazione allergica è stata
molto grave.
Consigli: quando andare al pronto soccorso
Andare al Pronto soccorso in presenza di segnali d’allarme
quali: sintomi respiratori acuti gravi, abbassamento pressorio,
cambiamento della voce (anafilassi o gonfiore/edema delle vie aeree),
lesioni cutanee dolenti o bollose, erosioni delle mucose, febbre e
reazioni cutanee molto estese.
Che cosa fare in altre situazioni
 Se si ha una reazione sospetta dopo l’assunzione di un farmaco, è di
grande importanza annotare il nome del principio attivo e del
preparato commerciale;
 dopo una reazione di tipo allergico a un farmaco, i test
allergologici andrebbero eseguiti il prima possibile dopo la sua risoluzione, perché con il passare del
tempo si perde la possibilità di verificare l’allergia, anche se questa persiste;
 se si ha una diagnosi certa o di alta probabilità di reazione allergica a un farmaco, bisogna evitarne
l’assunzione per il resto della vita.
Occorre farsi rilasciare una documentazione scritta e averla sempre con sé in occasione di visite
mediche;
 in presenza di allergie comprovate con reazione immediata può essere fatta, quando non siano
disponibili medicinali alternativi per curare il paziente, una desensibilizzazione temporanea, che
consiste nel somministrare dosi crescenti del farmaco a cui il soggetto è allergico per renderlo
provvisoriamente tollerante e consentirgli di assumere la terapia;
 in alcuni casi può essere fatta una premedicazione con antistaminici e cortisonici qualora sia
necessario assumere il farmaco incriminato nella reazione allergica, per esempio un mezzo di
contrasto iodato per poter eseguire un esame diagnostico. (Salute, Corriere)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
SCIENZA E SALUTE
CHE COS'È LA SENSIBILITÀ AL GLUTINE?
Esiste davvero la gluten sensitivity o sensibilità al glutine? Che cosa dice la scienza?
Chi soffre di sensibilità al glutine accusa disturbi digestivi, debolezza e malesseri vari, che spariscono con
una dieta gluten free.
Ma allo stato attuale degli studi scientifici non possiamo dire che esista una vera e propria sensibilità al
glutine.
La gluten sensitivity, o sensibilità al glutine non celiaca, è al vaglio della comunità scientifica nazionale e
internazionale come una possibile reazione al glutine, i cui meccanismi
però non sono ancora noti.
Gli studi in corso devono ancora chiarire se si tratti di una vera e
propria patologia e quali meccanismi la inducano, o se invece si tratta
di un semplice effetto “noceboâ€.
Alcune ricerche hanno documentato che, in una percentuale non
piccola di pazienti, la sensibilità al glutine è frutto della suggestione. In
questi studi, i ricercatori hanno teso veri trabocchetti ai soggetti
sperimentali, dando loro da mangiare cibi che all’apparenza
contenevano la sostanza, ma ne erano in realtà privi.
Chi partiva dall’idea di essere “sensibile†stava male anche così. In altri casi, invece, i disturbi potrebbero sì
essere legati all’alimentazione, ma non al glutine.
MOLECOLE MOLESTE.
Esistono infatti almeno due tipi di molecole – contenute nelle farine, ma anche in frutta e verdura, latte e
miele – che possono causare malesseri se l’apparato digerente non è perfettamente a posto.
Le prime sono indicate con la sigla Fodmap e sono zuccheri che l’intestino non assorbe:
 possono fermentare e causare disturbi, se la flora batterica è alterata.
Le altre sono le Ati, proteine che in natura proteggono i vegetali dai parassiti, ma che possono determinare
una risposta del nostro sistema immunitario, provocando qualche fastidio.
A differenza della celiachia, la sensibilità al glutine
 non provoca lesioni alla mucosa intestinale e non esistono marcatori nel sangue per identificare
questa condizione.
Il paziente, tuttavia, riferisce ugualmente la comparsa di sintomi all'ingestione di cereali che contengono
glutine e la scomparsa alla loro esclusione dalla dieta.
La diagnosi in questo caso è esclusivamente clinica, in quanto non esistono test diagnostici: è quindi
necessario affidarsi soltanto a quanto riferisce il paziente.
Per determinare il manifestarsi della sensibilità al glutine occorrerebbe esaminare il quadro clinico dopo
l'esclusione del glutine dalla dieta, verificare la scomparsa dei sintomi e la loro ricomparsa al momento
della sua reintroduzione.
Queste due fasi dovrebbero essere testate "in cieco":
il paziente non dovrebbe essere a conoscenza della fase che sta attraversando, se si trova quindi in un
momento di esclusione o di reintroduzione del glutine.
(Salute, Focus)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
PREVENZIONE E SALUTE
MISURARE LA PRESSIONE,
MEGLIO FARLO SU ENTRAMBE LE BRACCIA
Uno studio rivela che la differenza della massima predice malattie cardiovascolari
Due braccia, due pressioni diverse. Soprattutto la massima. Secondo
uno studio pubblicato sulla rivista American Journal of Medicine bisogna
spendere qualche minuto in più quando si misura la pressione, per
"prenderla" su entrambe le braccia. Infatti, secondo lo studio una differenza
di 10 punti - 10 mm di mercurio - nella pressione sistolica (la "massima")
tra un braccio e l'altro rivela un rischio più alto di problemi cardiovascolari,
gli stessi che possono anticipare un infarto.
Questo potrebbe permettere di impostare meglio la terapia medica.
In particolare, secondo i ricercatori del Massachusetts General Hospital di Boston, i soggetti che mostrano
la maggiore differenza tra una misurazione e l'altra sono anziani, diabetici, persone con una massima
mediamente sopra la norma (la pressione normale è compresa tra 60/90-100/140 mmHg).
Solitamente la pressione misurata tra le due braccia è sempre diversa. "In questo ampio studio – una
differenza della pressione sistolica (la massima) tra le due braccia è risultata esserci in quasi il 10% degli
individui ed è associata ad un incremento del rischio cardiovascolareâ€.
La novità è che i partecipanti al momento della prima osservazione non avevamo malattie cardiovascolari,
ma quelli con una differenza di 10 punti hanno avuto problemi cardiaci in seguito.“Anche differenze
modeste nella pressione arteriosa sistolica negli arti superiori – riflette un aumento del rischio
cardiovascolareâ€. Se non è possibile andare dal dottore o in farmacia, la pressione arteriosa può essere
misurata anche in casa con l'aiuto del familiare. Ecco le regole per farlo bene.
Misurare la pressione
Tenere d`occhio la pressione arteriosa è importante, ma non sempre si ha il tempo di andare dal medico o
dal farmacista. Va bene, quindi, anche la misurazione “fatta in casaâ€, a patto di osservare alcune regole:
1.Non bisogna assumere bevande contenenti caffeina nell`ora precedente la misurazione.
2.Smettere di fumare un quarto d`ora prima.
3.Almeno 5 min. prima della misurazione è necessario sedersi e rilassarsi in un posto comodo e tranquillo.
4.Occorre procurarsi uno sfigmomanometro e un fonendoscopio.
5. Appoggiare il braccio su un ripiano e infilare tra l’ascella e la piega del gomito il bracciale di gomma.
6.Le dimensioni del bracciale devono essere adeguate al braccio. Persone molto magre o molto robuste devono
utilizzare bracciali più piccoli o più grandi dello standard.
7.Posizionare sotto il bracciale la “campana†del fonendoscopio, lo strumento che raccoglie e trasmette
all`orecchio i rumori provenienti dal passaggio di sangue nell`arteria.
8.Pompare fino a che non si avverte più alcun rumore. Quindi gonfiare ancora un po`, superando di circa 20 mm
il punto in cui la pulsazione è scomparsa.
9.A questo punto si deve svitare la piccola valvola presente sulla pompetta per far uscire lentamente l`aria dal
bracciale. Il primo, chiaro suono che si sentirà equivale alla pressione “sistolica†o massima.
10.I rumori diventano inizialmente più intensi, poi man mano più deboli: la loro completa scomparsa
corrisponde alla pressione “diastolica†o minima.
11.Per maggior sicurezza, è bene effettuare almeno due misurazioni successive.
12.Solitamente non importa quale braccio venga usato. A volte, però, si riscontrano differenze sensibili tra
destro e sinistro. In tali casi, è consigliabile effettuare la misurazione sul braccio con la pressione più elevata.
(Salute, sole24ore)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto esercizio
della professione e la lotta all’abusivismo negli ambiti in cui opera il farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione, ha deliberato di porre in essere “una lotta
serrata all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in questo
senso, tutti gli Ordini provinciali sono invitati a vigilare con la massima attenzione sul
corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di promuovere
ispezioni presso le sedi professionali dei propri iscritti, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti
alla professione. A tal proposito è opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale importanza.
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o
agevolare a qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont.
Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche l’interdizione
dalla professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il CAMICE BIANCO e il DISTINTIVO PROFESSIONALE:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al pubblico
indossare il camice bianco e il distintivo professionale. La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e
risiede nella necessità di garantire al cittadino la possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di
equivoci il farmacista, UNICO professionista abilitato a fornire consigli sui medicinali.
REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante
l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti
provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e
Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite
specialistiche gratuite attraverso il camper della salute
dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto
“Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio
dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare
in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove
forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti†andrebbe a
costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e supportato in modo
sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1260