Anno VII – Numero 1272
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Insediamento
nuovo
Consiglio
Direttivo
dell’ordine e del Collegio
dei Revisori dei conti
3. Ordine: assistenza legale
gratuita,
sussidio
di
solidarietÃ
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Ipertrofia
prostatica
benigna,
si
può
“controllare†la crescita
della prostata?
5. Tumore del COLON, una
Nuova Cura per i malati
più Gravi
Prevenzione e Salute
6. “Smettere di arrossire si
puòâ€, vero o falso?
7. 9 Problemi di Salute che
l’Alito
cattivo
può
Segnalare
Meteo Napoli
Mercoledì 24 Gennaio
ï‚· Variabile
Minima: 16° C
Massima: 25 °C
Umidità :
Mattina = 65%
Pomeriggio = 60%
Mercoledì 24 Gennaio 2018 – S. Francesco di Sales
Proverbio di oggi………
Pur''e mmure tènono 'e rrecchie.
IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA, si
può “controllare†la crescita della prostata?
La prostata è l’organo dell’apparato uro-genitale maschile che più
spesso può dare problemi agli uomini.
La ghiandola, infatti, con l’avanzare dell’età ,
aumenta di volume. Questo ingrossamento
della prostata è noto come ipertrofia o iperplasia prostatica benigna, benigna
perché la condizione non è associata alla malattia oncologica né fa salire il
rischio di tumore alla prostata, la forma di tumore più comune nell’uomo.
Prevenire la crescita della ghiandola non è possibile, ma è possibile
controllare questo aumento di volume?
L’abbiamo chiesto al dr A. Saita, urologo di Humanitas.
Iperplasia e difficoltà a urinare
La ghiandola è fondamentale per l’organismo perché concorre con i testicoli
alla formazione del liquido seminale. L’aumento del volume della prostata
avviene una prima volta con la pubertà e dopo i venticinque/trent’anni la
prostata ricomincia a crescere. Tra le ipotesi che giustificano l’evoluzione
ipertrofica della ghiandola c’è quella che richiama le variazioni ormonali cui
l’uomo va incontro nel corso della vita che potrebbero indurre la crescita delle
cellule della ghiandola.
Dopo i cinquant’anni l’ipertrofia prostatica può cominciare a diventare un
problema: difficilmente prima di questa età è sintomatica. I problemi associati
a questa condizione sono correlati principalmente all’atto della minzione:
«La prostata ingrossata restringe il canale dell’uretra pregiudicando anche la
capacità della vescica di svuotarsi completamente. L’iperplasia può causare
dunque ritenzione urinaria», spiega il dottor Saita.
Sia la frequenza che l’urgenza minzionale aumentano; può comparire anche
incontinenza da urgenza, il flusso urinario può alterarsi e l’uomo può accusare
anche dolore durante la minzione o anche con l’eiaculazione. Si associa anche
l’aumento di frequenza degli episodi di minzione notturna (Nicturia).
(Salute, Focus)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1272
SCIENZA E SALUTE
Tumore del COLON, una Nuova Cura per i malati più Gravi
Una combinazione in pastiglie, appena arrivata in Italia e rimborsata, prolunga la
sopravvivenza dei pazienti metastatici con una buona qualità di vita
C’è una NUOVA TERAPIA per i malati di tumore del colon più «delicati», quelli in fase metastatica che
hanno già affrontato diversi tipi di trattamento. Una combinazione di
farmaci, appena approvata dall’Aifa, si va infatti ad aggiungere
all’armamentario degli oncologi e consente di prolungare la
sopravvivenza dei pazienti, con una buona qualità di vita.
«È una forma “diversa†di chemioterapia – spiega Alberto Sobrero, resp.
del Dip. di Oncologia Medica dell’Ospedale San Martino di Genova:
 è più “comoda†da assumere perché in compresse e presenta
pochi effetti collaterali, ma ci consente di offrire ai pazienti affetti
da carcinoma metastatico refrattario ai trattamenti standard (ovvero che non rispondono più alle
cure finora disponibili) una maggiore sopravvivenza e una riduzione del rischio di morte».
IL SECONDO TUMORE PIÙ DIFFUSO
Con 53mila nuove diagnosi nel 2017, quello del colon retto è il secondo tipo di cancro più frequente
nella popolazione italiana (dopo la prostata per i maschi e il seno per le femmine, ed è il secondo più
letale) e il secondo più letale in assoluto (dopo il polmone).
Poiché spesso questo tipo di cancro non manifesta sintomi agli inizi (il campanello d’allarme più
importante è la presenza di sangue rosso-vivo nelle feci), è molto importante prestare attenzione ai
fattori di rischio, che sono stati scientificamente riconosciuti:
 presenza di lesioni precancerose,
 alimentazione scorretta,
 sovrappeso - obesità , fumo,
 eccesso di alcol fanno lievitare il rischio di ammalarsi,
 così come alcune patologie (malattia di Crohn, rettocolite ulcerosa, poliposi adenomatosa
familiare o FAP e sindrome di Lynch).
Chi ne soffre, proprio come chi ha una storia familiare che può far sospettare un’ereditarietà , può fare
controlli specifici, più ravvicinati nel tempo e iniziando fin da giovane, in modo da intercettare agli inizi il
tumore se e quando si dovesse presentare.
IL TEST CHE SALVA LA VITA
Oggi il 65 % di chi si ammala riesce a sconfiggere la neoplasia, grazie soprattutto alla diagnosi precoce:
infatti sono quasi mezzo milione i connazionali vivi dopo aver affrontato questa neoplasia.
«Diversi studi hanno dimostrato quanto ognuno di noi può fare per evitare di ammalarsi:
il carcinoma colon rettale risente molto degli stili di vita scorretti, come
 seguire un’alimentazione squilibrata e troppo ricca di grassi
 i chili di troppo.
Inoltre è fondamentale aderire allo screening con il test per la ricerca del sangue occulto nelle feci,
semplice da eseguire, indolore e gratuito.
Se i risultati sono positivi si procede con la colonscopia, che consente di individuare anche i precursori
della neoplasia: lesioni ancora benigne come polipi e adenomi.
Circa l’80% dei carcinomi del colon-retto insorge infatti a partire da lesioni precancerose e eliminando
queste, o scovando un tumore alle prime fasi, possiamo intervenire tempestivamente e ottenere i
migliori risultati in termini di guarigione».
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1272
COME FUNZIONA IL NUOVO FARMACO
C’è però ancora un 20% di persone che scopre il tumore quando è troppo tardi e
sono già presenti delle metastasi in altri organi.
«Anche in questo caso la prognosi è migliorata sensibilmente negli ultimi anni –
e la sopravvivenza media dei pazienti, che circa 20 anni fa era ferma a 12 mesi,
oggi si aggira attorno ai 30 mesi.
Questi progressi sono legati in parte alle nuove conoscenze sulle caratteristiche
del tumore, in parte all’individuazione di particolari bersagli molecolari
controllabili con farmaci biologici o alla possibilità di avere a disposizione nuovi medicinali.
La più recente acquisizione in questo campo è costituita dalla combinazione TRIFLURIDINA-TIPIRACIL,
che si è dimostrata in grado di prolungare la sopravvivenza, con un buon profilo di tossicità ».
La nuova cura è ora rimborsata anche in Italia per il trattamento dei pazienti adulti con tumore del colon
retto in stadio avanzato (metastatico) precedentemente trattati o non candidati ad altre cure come
chemioterapia o terapie biologiche.
«La cura trifluridina-tipiracil agisce inserendosi direttamente nel DNA, interferendo con la sua funzione
e prevenendo in tal modo la proliferazione e la crescita delle cellule tumorali.
Questo approccio combatte il cancro in modo diverso rispetto ai trattamenti somministrati in
precedenza, permettendoci di rallentare la progressione della malattia senza trattare il paziente
nuovamente con le stesse terapie». (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
9 Problemi di Salute che l’ALITO CATTIVO può Segnalare
Avere l’alitosi è imbarazzante, lo sappiamo. Ma un rapido test del respiro può a volte
addirittura salvare una vita: ad esempio il disturbo potrebbe
dipendere da un cancro allo stomaco nelle sue fasi iniziali.
Ecco i fattori più comuni che scatenano le reazioni responsabili del respiro
«pesante»
Il CIBO
Gli esperti della Mayo Clinic ci spiegano che quando sminuzziamo cibo in bocca,
aumentano i batteri, che possono emettere cattivi odori. Cipolle, aglio e alcune
spezie sono cause comuni di un respiro poco gradevole. Questi alimenti entrano nel flusso sanguigno,
arrivano ai polmoni e influenzano l’alito.
I PRODOTTI DEL TABACCO
Il tabacco da fumo è noto per causare cattivo alito, ma anche i prodotti contenenti tabacco in genere
come il tabacco da masticare.
CATTIVA IGIENE ORALE
Non usare il filo interdentale o lavarsi i denti poco regolarmente è una causa
comune di alitosi perché i pezzi di cibo rimangono intrappolati in bocca.
Anche la lingua può essere un’altra causa di alito cattivo sempre per la
presenza di batteri che la ricoprono. Altro motivo la scarsa igiene in presenza
di apparecchi dentistici.
BOCCA SECCA
Una condizione chiamata “secchezza delle fauci†è causa di alito cattivo perché la saliva è ridotta e non
“pulisceâ€. La secchezza è una causa comune di alito cattivo la mattina, specialmente nelle persone che
dormono con la bocca aperta. In genere favorisce un buon respiro bere molta acqua.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1272
FARMACI
Alcuni farmaci possono indirettamente produrre l’alitosi contribuendo alla
secchezza delle fauci. Altri si scompongono nel corpo e rilasciano sostanze
chimiche che possono arrivare al respiro.
PROBLEMI DENTALI
Infezioni dentali, carie, malattie alle gengive, ferite chirurgiche e denti da devitalizzare
sono tutte cause di alitosi.
TONSILLE E NASO
Le placche bianche che a volte si formano sulle tonsille sono ricoperte da batteri e quindi
producono cattivo odore. Il catarro, muco , gocciolamento del naso e il raffreddore sono a
loro volta cause di alitosi.
LA MALATTIA DA REFLUSSO GASTROESOFAGEO
La malattia da reflusso gastroesofageo influisce sull’alito, come anche l’ulcera.
MALATTIE PIÙ SERIE
Alcuni tipi di cancro (allo Stomaco) e malattie metaboliche possono lasciare un caratteristico odore e una
sensazione in bocca come di sapore «metallico». (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
“SMETTERE DI ARROSSIRE SI PUÃ’â€, VERO O FALSO?
Imbarazzo, emozione, vergogna, piacere, timidezza: è difficile nascondere le proprie
emozioni, specialmente quando arrossire sembra proprio più forte di noi. Alcuni pensano
che imparando a controllarsi meglio si possa smettere di arrossire.
Vero o Falso? Lo abbiamo chiesto al prof. Antonio Costanzo,
responsabile di dermatologia di Humanitas e docente
all’Humanitas University.
“FALSO. Smettere di arrossire non è possibile, anzi –
risponde l’esperto – più si cerca di controllare il fenomeno, più
si peggiora la situazione, perché si potrebbe arrivare a sviluppare la paura di arrossire (ERITROFOBIA),
per cui la reazione cutanea si verificherà ancora più spesso.
Arrossire è una reazione incontrollabile e inconscia, probabilmente sviluppata nei nostri antenati
primitivi come meccanismo di difesa.
L’arrossimento della pelle è causato dall’ormone adrenalina che fa espandere i capillari nella superficie
della pelle, principalmente del viso, da cui deriva il colorito purpureo di cui si tingono le guance.
L’adrenalina attiva questa reazione quando ci troviamo in situazioni sociali non solo imbarazzanti, ma
anche quando riceviamo un complimento e ne siamo compiaciuti.
Per riuscire ad accettare questa reazione cutanea totalmente incontrollabile, è utile ricordare che
arrossire non è sempre un segnale negativo perché, come dimostrato da alcune ricerche, sarebbe una
dimostrazione del fatto che si è una persona sincera e aperta.
Tuttavia, è altrettanto importante non confondere l’arrossimento con l’arrossamento della pelle, in
quanto quest’ultimo potrebbe essere segnale di un’alterazione cronica della cute chiamata rosacea; in
questo caso è meglio consultare un dermatologo.â€
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1272
SCIENZA E SALUTE
REFLUSSO GASTROESOFAGEO, rivisti i CIBI «Vietati».
MA IL PESO VA CONTROLLATO
Non è detto che a tutti quelli che soffrono di questo disturbo giovi l’eliminazione di agrumi,
pomodoro, cibi acidi, fritti, cioccolato, caffè, spezie, menta e bevande gasate.
Il reflusso gastro-esofageo, o meglio la patologia da reflusso gastro-esofageo, è molto diffusa e anche
per questo i consigli fioccano, specie su alimenti e bevande
da evitare:
 agrumi, pomodoro tutti i cibi acidi, fritti,
cioccolato, caffè, spezie, menta, bevande gasate.
In realtà , secondo una recente revisione, pubblicata da
due ricercatori dell’Università della Pennsylvania
su Current Gastroenterology Report, dagli studi disponibili
non emerge la conferma che questi cibi e bibite
favoriscano lo sviluppo della malattia. Perciò la loro
eliminazione dovrebbe essere adottata solo da chi
realmente ne trae vantaggio.
PIÙ FIBRA, MENO ZUCCHERI
Per poterlo capire, c’è chi suggerisce di tenere un diario alimentare in modo da poter più facilmente
riconoscere gli alimenti che danno problemi, ma spesso anche senza alcun diario, chi ha questo
problema sa indicare quali cibi sono seguiti dalla comparsa dei sintomi tipici e quali non provocano alcun
disturbo seppure tradizionalmente vietati. Riportando i risultati di alcuni nuove ricerche, gli autori della
revisione spostano invece l’attenzione sulla fibra, suggerendo che possa alleviare i sintomi, e sugli
zuccheri semplici, in particolare il saccarosio, che potrebbero peggiorarli.
E in un altra indagine, da poco apparsa sull’European Journal of Epidemiology, si ipotizza che il consumo
di alimenti e bevande a elevato contenuto di zuccheri aggiunti, in genere, appunto, saccarosio, possa
essere associato con l’ esofago di Barrett, una delle più temute complicanze del reflusso.
SINTOMI E COMPLICANZE
«La malattia da reflusso gastro-esofageo — ricorda Massimo Zuin, prof. di Gastroenterologia dell’ Univ.
di Milano— si sviluppa quando il reflusso di contenuto gastrico in esofago provoca sintomi come il
bruciore retrosternale o complicanze quali l’erosione o l’ulcera esofagea, la stenosi e l’esofago di
Barrett. Una condizione temibile perché la mucosa che ricopre la parte terminale dell’esofago cambia le
proprie caratteristiche e assume quelle di una mucosa simil-intestinale più esposta al rischio di
trasformazione in senso tumorale in caso di esposizione continua all’acido. Proprio per questo la terapia
si basa su farmaci che bloccano la secrezione acida, come gli inibitori della pompa protonica.
E anche se non sembra giustificata l’esclusione, a priori, di taluni alimenti o bevande, merita attenzione il
potenziale ruolo della fibra e degli zuccheri anche se prima di prendere una posizione definitiva è
necessario attendere conferme».
GRASSO ADDOMINALE
«Rimane in ogni caso valida — la raccomandazione di dimagrire se si è in sovrappeso: un eccesso di
grasso addominale rende meno efficiente il sistema muscolare sfinteriale che impedisce il reflusso del
contenuto gastrico nell’esofago e provoca un aumento della pressione all’interno dell’addome e dello
stomaco che aumenta il reflusso di acido in esofago. Consigliabile, poi, evitare il fumo e l’attività fisica
intensa o che comporti un aumento della pressione intra-addominale (es. pesistica), ma è raccomandata
l’attività fisica lieve o moderata». (Salute, Corriere)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1272
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Insediato il NUOVO CONSIGLIO DIRETTIVO
Eletto per acclamazione, alla presenza del Sen. Mandelli (Presidente FOFI), il nuovo
Direttivo del Consiglio dell’Ordine e quello del Collegio dei Revisori dei Conti della
Provincia di Napoli per il triennio 2018/2020.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1272
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†:
Approvata all’UNANIMITÀ la MOZIONE alla CAMERA
Concernente L’INIZIATIVA in MATERIA di RACCOLTA e
DONAZIONE dei FARMACI NON UTILIZZATI
Approvata all’unanimità nella seduta della Camera dei Deputati in data 14
Settembre 2017. Progetto per contrastare la Povertà Sanitaria.
Se Vuoi Vedere la Registrazione della dichiarazione di voto dell’On. Mara CARFAGNA alla
Camera dei Deputati, basta cliccare sul seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/?option=com_conte
nt&view=article&layout=edit&id=1830
Seduta n. 850
Giovedì 14 Settembre
Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre,
ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o
integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione
spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di privati a seguito
di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 80.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada,
Suore della Carità di Madre Teresa di Calcutta, Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa,
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link sottostante e compila il Form in modo da avere le
informazioni utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-unfarmaco-per-tutti
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1272
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA
VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo
che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2017.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15
del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza
legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e
per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le
seguenti modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961