Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli
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Anno VII – Numero 1273 AVVISO Ordine 1. ORDINE: Progetto Farmaco per tutti”; “Un 2. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 3. Cerchi il concepimento? stare distesa dopo il rapporto non serve 4. Ginocchia e artrosi, la corsa come farmaco antinfiammatorio? 5. Attenzione agli antiacidi: possono provocare intossicazioni e rendono vulnerabili all’ E. Coli Prevenzione e Salute 6. Mangiare peperoncino allunga la vita (e protegge il cuore) 7. Terapia del dolore, quando assumere gli integratori? Meteo Napoli Giovedì 24 Gennaio ï‚· Variabile Minima: 10° C Massima: 15 °C Umidità: Mattina = 54% Pomeriggio = 53% Giovedì 25 Gennaio 2018 – S. Conv. Di San Paolo Proverbio di oggi……… Pur''e mmure tènono 'e rrecchie. MANGIARE PEPERONCINO ALLUNGA LA VITA (E PROTEGGE IL CUORE) Secondo uno studio pubblicato su Plos One con il consumo della spezia piccante cala del 13% la mortalità per malattie cardiache e ictus Saranno contenti gli amanti dei cibi piccanti. Il peperoncino rosso (red hot chili pepper) non solo aiuta a dimagrire, ma fa bene anche al cuore:  il consumo abituale (almeno una volta al mese) è associato a una riduzione del 13% della mortalità generale, e in particolare per quanto riguarda ictus e malattie cardiache. È la conclusione di una ricerca pubblicata su Plos One. I BENEFICI DEL PEPERONCINO A che cosa si devono i benefici del peperoncino? Il merito è della capsaicina, il suo principale componente dal gusto piccante capace di innescare la perdita di peso accelerando il metabolismo e in grado di modulare il flusso sanguigno coronarico. Non solo, il peperoncino rosso piccante possiede anche  proprietà antibatteriche che possono influire, indirettamente, sulla flora intestinale,  contiene sostanze nutrienti, come vitamina B, C e pro-vitamina A, che contribuiscono ad avere un effetto protettivo. Tutte caratteristiche che porterebbero i consumatori di peperoncino a vivere più a lungo. «Sulla base dei risultati dello studio, potrebbe essere possibile affermare che il consumo del peperoncino o di cibo piccante potrebbe diventare una raccomandazione dietetica». Gli stessi autori ammettono però che servono altri approfondimenti anche per consigliare un cambio di stile alimentare perché lo studio è osservativo. (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1273 SCIENZA E SALUTE GINOCCHIA E ARTROSI, LA CORSA COME FARMACO ANTINFIAMMATORIO? Per la salute delle ginocchia bisognerebbe macinare chilometri. La corsa sarebbe il nuovo alleato per mantenere le articolazioni in salute. Tutto merito del suo effetto antinfiammatorio. Lo suggeriscono dei ricercatori della Brigham Young University (Stati Uniti) in un recente studio pubblicato su European Journal of Applied Physiology. «Si tratta di uno degli ultimi studi incentrati sull’impatto della corsa sulle articolazioni che indicano ormai il running come non controindicato per le nostre ginocchia», sottolinea il prof. Carlo Selmi, responsabile di Reumatologia e Immunologia Clinica di Humanitas e docente dell’Università degli Studi di Milano. «Il dato conclusivo dello studio in oggetto è molto interessante e segue altri lavori usciti durante il 2016 che confermano come la corsa non sia sufficiente da sola a causare artrosi». DOPO LA CORSA, IN CALO MOLECOLE PRO-INFIAMMATORIE I ricercatori hanno misurato i livelli di alcuni marcatori dell’infiammazione nel liquido sinoviale delle ginocchia in 6 uomini e donne in salute di età compresa tra 18 e 35 anni, prima e dopo mezz’ora di corsa. In particolare la concentrazione di due marcatori diminuiva dopo l’attività fisica a differenza del gruppo di controllo in cui il livello era simile prima e dopo una condizione di non corsa. «A ridursi era la concentrazione di due citochine (GM-CSF e IL-15) ovvero di molecole del sistema immunitario che “richiamano” altre cellule e creano infiammazione». La corsa, dunque, ridurrebbe l’infiammazione con effetto condroprotettivo, ovvero potrebbe aiutare a ritardare l’insorgenza di malattie degenerative articolari come l’artrosi: «Un certo grado di usura delle cartilagini che rivestono le ossa è inevitabile. Tuttavia con l’attività fisica, il controllo del peso corporeo e degli altri fattori di rischio come, ad es., il diabete, è possibile ritardare l’avvio di questo processo degenerativo». COSA CONSIGLIARE A CHI VOLESSE COMINCIARE A CORRERE?  «Di sottoporsi a valutazione medica per scongiurare eventuali effetti a carico del sistema cardiocircolatorio e respiratorio;  chi già è affetto da disturbi articolari dovrebbe naturalmente rivolgersi al medico per verificare la compatibilità della corsa con il suo stato di salute;  infine di scegliere le scarpe giuste, con un buon sostegno nel caso si sia pronatori, ovvero si abbia la tendenza a muovere i piedi verso l’interno, oppure supinatori», conclude lo specialista. Il professor Selmi è il primo protagonista di “La salute vien parlando”, il nuovo approfondimento di Cuore e Denari, in onda su Radio 24, in collaborazione con Humanitas. Ogni mese uno specialista diverso per parlare di salute: febbraio è il mese dedicato alle articolazioni. (Salute, Humanitas) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1273 SCIENZA E SALUTE ATTENZIONE AGLI ANTIACIDI: POSSONO PROVOCARE INTOSSICAZIONI E RENDONO VULNERABILI ALL’ E.COLI Gli inibitori della pompa protonica (Ppi), farmaci molto utilizzati, a volte anche impropriamente, per trattare il reflusso gastroesofageo, l’ulcera o anche un’indigestione, potrebbero aumentare il rischio di subire un’intossicazione alimentare. Uno studio dell’University College London ha scoperto che le persone che assumono questi farmaci hanno fino a quasi 4 volte più probabilità di essere colpiti dal Campylobacter, il più comune batterio responsabile di intossicazione alimentare. Non solo. Questi farmaci renderebbero le persone più vulnerabili all’E.coli., batteri che si trovano nella carne poco cotta e che possono essere anche mortali. I Farmaci ANTIACIDI alterano i BATTERI INTESTINALI I Ppi agiscono sulle cellule che rivestono lo stomaco per ridurre la produzione di acido. Ma quest’ultimo studio britannico suggerisce che potrebbero anche alterare i batteri intestinali. L’acido, che può causare bruciori di stomaco dolorosi e indigestione, è utile per respingere i batteri dagli alimenti contaminati. E ridurne la sua produzione, secondo i ricercatori, può invece alterare il giusto equilibrio tra batteri buoni e cattivi. «Non stiamo dicendo che le persone non dovrebbero assumere questi farmaci comuni – ma devono sapere che potrebbe aumentare il rischio di subire un’intossicazione alimentare, in modo da spingerli a fare particolare attenzione in termini di igiene alimentare». CHI ASSUME PPI E’ PIU’ A RISCHIO E.COLI, SALMONELLA, SHIGELLA E CAMPYLOBACTER Lo studio, condotto su oltre 500mila pazienti, ha trovato un aumento significativo dei casi si intossicazione alimentare tra le persone che prendono i farmaci anti-acidi. Il rischio di questi pazienti legato al ceppo più comune di E.coli è risultato essere più di tre volte superiore a quello della popolazione generale. Lo stesso rischio è stato trovato anche per la Salmonella, che può essere presente nel pollame, nelle uova e nel latte. E per la Shigella, un tipo di batterio che si trova nell’insalata. Il pericolo maggior però è stato per il Campylobacter, che di solito si trova nella carne di pollo cruda o poco cotta. GLI ANTI-ACIDI SONO STATI LEGATI ANCHE AD ALTRI DISTURBI Anche se gli inibitori della pompa protonica sono stati a lungo considerati innocui, negli ultimi anni si sono succeduti una serie di studi che hanno legato questi farmaci a una serie di effetti collaterali più o meno gravi. Quasi un anno e mezzo fa un gruppo di ricercatori della Stanford University, in California, ha scoperto che le persone che assumono gli inibitori della pompa protonica hanno quasi il 20% di probabilità in più di subire un attacco cardiaco. PRESI IN GRAVIDANZA AUMENTANO RISCHIO DI ASMA PER IL BAMBINO Qualche mese fa un vasto studio osservazionale ha correlato l’uso prolungato di questi farmaci ad un aumento del 21% del rischio di ictus ischemico. Nel caso del pantoprazolo il rischio salirebbe addirittura al 94 %. Sempre di recente uno studio delle Università di Edimburgo e di Tampere ha trovato un nesso fra l’uso di antiacidi in gravidanza e lo sviluppo di asma nell’infanzia. Anche uno studio italiano, Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha suggerito che i Ppi possono favorire la formazione dei calcoli renali, aumentandone il rischio del 12 %. (Salute, La Stampa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1273 PREVENZIONE E SALUTE TERAPIA DEL DOLORE, QUANDO ASSUMERE GLI INTEGRATORI? Un paziente affetto da dolore cronico deve prestare molta attenzione al proprio stile di vita. Alimentazione e integrazione, attività fisica e controllo del peso corporeo sono gli aspetti su cui intervenire: «È compito del medico definire una sorta di ricetta sartoriale che promuova uno stile di vita corretto, finalizzato a prevenire la comparsa del dolore, ridurre l’uso di farmaci e la comparsa di effetti collaterali ad essi associati». Al di là dal possibile effetto analgesico dei singoli alimenti, è fondamentale seguire una dieta equilibrata e varia, come ad esempio quella mediterranea, senza trascurare l’attività fisica regolare. In questo modo sarà più facile gestire il proprio peso corporeo: «Anche in terapia antalgica – aggiunge lo specialista – il sovrappeso non è un buon alleato, perché la porzione grassa in eccesso si correla all’innesco di processi infiammatori e a un peggioramento nel controllo del dolore». Se la dieta svolge un ruolo preventivo e protettivo per il DOLORE CRONICO, che ruolo riveste invece la supplementazione? Ogni organismo umano può essere paragonato a un motore, «un motore che per funzionare in maniera ottimale, oltre ad aver bisogno di manutenzione, può avvalersi di specifici additivi e solventi che formano la miscela ideale di carburante per quel singolo motore nell’ottica di ciò che chiamiamo precision medicine», sottolinea l’esperto. Il dottor Intelligente è uno degli autori di una ricerca pubblicata lo scorso anno su Journal of Pain Research in cui è sottolineato il ruolo dello stile di vita e il potenziale beneficio che deriva dall’includere la nutrizione nella terapia del dolore all’interno della cosiddetta medicina di precisione. Quando ricorrere invece all’integrazione? : «Gli integratori vengono assunti per fornire un principio attivo disponibile nell’alimentazione ma non in quantità sufficiente per spiegare il suo effetto. Pensiamo ad esempio alla curcuma: inserirla nella dieta è utilissimo, ma per il trattamento del dolore nell’artrosi, ad esempio, potrebbe servire una quantità tale che l’alimentazione da sola non riesce a fornire. Ecco che allora è bene ricorrere agli integratori». Il nuovo “Spuntino con…” su terapia del dolore e alimentazione Come per la dieta, anche per gli integratori «è proibito il fai da te – conclude il dottor Intelligente – ; gli alimenti e gli integratori specifici vanno assunti con raziocinio, all’interno di un più ampio programma di gestione della salute del singolo paziente». Per approfondire le relazione tra controllo del dolore e stile di vita partecipa alla diretta Facebook della nuova puntata di “Spuntino con…” il prossimo lunedì 10 aprile alle 10.30. In diretta sul canale di Marco Bianchi, e in compagnia dello chef della salute e divulgatore scientifico di Fondazione Veronesi, ci sarà il dottor Intelligente. Lo specialista risponderà alle domande che gli utenti porranno in tempo reale. (Salute, Humanitas) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1273 SCIENZA E SALUTE CERCHI IL CONCEPIMENTO? STARE DISTESA DOPO IL RAPPORTO NON SERVE Studio olandese dimostra che rimanere sdraiate e immobili non aumenta le probabilità di una gravidanza Chiunque abbia provato a rimanere incinta avrà quasi certamente pensato che una buona strategia per aumentare le probabilità di successo fosse rimanere distesa qualche minuto dopo il rapporto, per facilitare l’incontro tra spermatozoo e ovocita. Questa convinzione è talmente radicata che anche in caso di inseminazione intrauterina (IUI), la più semplice metodica di riproduzione assistita, la donna in genere rimane a riposo sdraiata qualche minuto prima di alzarsi e di riprendere qualunque attività. La verità è che QUESTA MOSSA NON FA LA DIFFERENZA. Le raccomandazioni sulle posizioni che possano favorire il concepimento sarebbero del tutto inutili. Lo dimostra uno studio olandese piuttosto ampio condotto su un totale di 479 donne sottoposte a più di un’inseminazione intrauterina per un totale di 2000 IUI. I ricercatori sono partiti proprio da alcuni studi precedenti, del 2009 e del 2015, che avevano dimostrato un certo beneficio di questa pratica. Eppure, come ha spiegato la responsabile dello studio, la professoressa Joukje van Rijswijk del VU University Medical Center Amsterdam presentando il lavoro all’ European Society of Human Reproduction and Endocrinology annual meeting a Helsinki in Finlandia, «sappiamo da altri studi che il seme raggiunge le tube di Falloppio cinque minuti dopo l’inseminazione intrauterina e che può poi sopravvivere per molti giorni. Perché restare a letto dovrebbe mai influire su questo? Non ci sono spiegazioni biologiche ad un effetto positivo del restare distesi». Le donne sono state assegnate a due gruppi:  alcune dovevano restare distese per 15 minuti  le altre potevano alzarsi e camminare immediatamente subito dopo l’inseminazione. Risultati :  non emerge nessuna differenza tra i due gruppi  terminata con successo nel 32,2% dei casi di coloro che erano rimaste sdraiate  40,3% dei casi di coloro che si erano subito alzate in piedi. Lo studio riguarda solo l’inseminazione artificiale dunque, precisano gli autori, nessuna conclusione può esser tratta sugli effetti del rimanere distese in caso di fecondazione naturale; tuttavia, come ha detto la prof.ssa Van Rijswijk, «crediamo che i nostri risultati in questi grande studio randomizzato siano solidi e sufficientemente forti da rendere obsolete le raccomandazioni di restare a letto dopo il rapporto». (Salute, La Stampa) PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno VII – Numero 1273 Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli La Bacheca ORDINE: LOCANDINA CAMPAGNA INFORMATIVA per IDENTIFICARE i SEGNI PREMONITORI dell’ ALZHEIMER L’Ordine in collaborazione con Federfarma e Dementia Friendly ha predisposto una locandina informativa per identificare i segni premonitori della malattia di Alzheimer. Le Locandine e i Volantini saranno distribuite nei prossimi giorni a tutte le farmacie di Napoli e Provincia. PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1273 ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI” e “UNA VISITA PER TUTTI” I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine. Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal progetto “Un Farmaco per Tutti” ma anche forme di attività assistenziali, il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.). Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tutti”, insieme al progetto “Un Farmaco per Tutti” andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale” che merita di essere considerato e supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche. PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 1273 REGIONE CAMPANIA: CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016 Di seguito la composizione della commissione: Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link: https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti all’ALBO in Stato di Disoccupazione Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha approvato uno specifico “Fondo di solidarietà” messo a bilancio nel 2018. Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche. Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti  i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà; le modalità di partecipazione. L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da: 1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale) ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti modalità: Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961

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