Anno VII – Numero 1291
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Sussidio di solidarietÃ
3. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. UNGHIE, anche i piccoli
traumi possono favorire la
Micosi
5. Si apre l'era delle terapie
genetiche
Prevenzione e Salute
6. Lipidi e colesterolo, il
ruolo
nelle
Malattie
Metaboliche
7. Cuore: per ogni ora
passata seduti piu' rischio
cardiovascolare
Martedì 20 Febbraio 2018 – S. Silvano
Proverbio di oggi………
Stongo attaccato mane e ppère (Ho le mani legate)
Sapevi che?
…una volta aperta la confezione, le diverse forme farmaceutiche
differiscono per tempo di validità ?
La data di scadenza, obbligatoriamente presente su tutte le confezioni di farmaci, si
riferisce
alla
confezione
FORMA FARMACEUTICA VALIDITÀ
integra e correttamente
conservata. Ma dal momento
pochi minuti
fiale e siringhe
dell’apertura ogni tipo di
granulati e polveri da sciogliere 5 giorni
medicinale ha una durata pomate vaso
Dai 5 ai 15 giorni
Dai 15 ai 20 giorni
diversa prima che diventi spray e gocce per naso
Dai 15 ai 20 giorni
colliri
inefficace
o
addirittura
Da 1 a 2 mesi
gocce e sciroppi
nocivo.
Da 2 a 3 mesi
pomate
Ecco un elenco del periodo di compresse in flaconcino
Da 4 a 6 mesi
validità delle più comuni
forme farmaceutiche (per le confezioni monodose o le forme confezionate in blister
vale la data di scadenza riportata sull’involucro e nel foglietto illustrativo).
Sapevi che?
…gli antibiotici non hanno alcun effetto sulle malattie causate da
virus, come il raffreddore o l'influenza?
Meteo Napoli
Martedì 20 Febbraio
ï‚· Variabile
Minima: 9° C
Massima: 13 °C
Umidità :
Mattina = 52%
Pomeriggio = 50%
Gli antibiotici sono medicinali molto efficaci, ma soltanto se usati contro il bersaglio
giusto. In particolare, sono utili contro le infezioni causate da batteri o funghi,
mentre non hanno alcun effetto contro i virus. Pertanto, se usati in modo scorretto,
piuttosto che arrecare benefici possono causare danni. In particolare:
ï‚· possono affaticare gli organi deputati al loro smaltimento;
ï‚· producono “resistenzaâ€, abituano cioè alla loro presenza i microrganismi che
dovrebbero invece combattere, diventando così inefficaci.
Per queste ragioni è necessario sempre consultare il medico prima di ricorrere ad
antibiotici; non assumere autonomamente quelli usati per una precedente malattia;
completare sempre il ciclo di cura fino al termine indicato dal medico, anche quando
i sintomi del malessere sono scomparsi.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1291
SCIENZA E SALUTE
UNGHIE, anche i piccoli traumi possono favorire la Micosi
Mai sottovalutare una variazione di colore delle unghie.
Anche una piccola macchia dal tono diverso rispetto a quello solito può
essere un sintomo iniziale di un’infezione fungina dell’unghia.
È l’onicomicosi o micosi alle unghie, uno dei disturbi dermatologici più
diffusi nella popolazione adulta.
Ne parliamo con la dott.ssa Alessandra Narcisi, dermatologo di
Humanitas.
: Oltre alla pelle o ai capelli, anche
le unghie di mani e piedi possono
essere
prese
d’assalto
dai
microrganismi patogeni. Più esposte al rischio di colonizzazione fungina sono le unghie dei piedi.
Questo perché i piedi passano molte ore chiusi nelle scarpe e le alte temperature, l’umidità , il sudore sono
tutti fattori favorenti l’insorgenza di un’infezione. Inoltre la micosi dell’unghia può essere l’evoluzione di
quel disturbo dermatologico noto come piede d’atleta, ovvero la micosi che interessa la pelle dei piedi.
L’onicomicosi è più comune in età adulta e molto poco frequente nei bambini e può essere facilmente
rilevata dall’osservazione clinica del soggetto colpito.
Il fungo può crescere sotto e intorno alle unghie dei piedi o delle mani e causare alterazioni della forma e
del colore di queste strutture.
Per via di un’infezione fungina l’unghia può diventare più fragile o più spessa, la sua lamina può sfaldarsi,
può diventare più opaca, perdere dunque la sua tipica lucentezza, può presentare delle striature gialle o
biancastre oppure cambiare colore e assumere tonalità sul marrone o sul verde.
Può, inoltre, sollevarsi dal proprio letto ungueale, anche di lato.
Quando questi sintomi sono accompagnati da dolore o perdita di pus è ancora più urgente rivolgersi al
medico specialista.
Il dermatologo sarà in grado di riconoscere l’infezione osservando da vicino l’unghia o le unghie colpite.
Bambini Meno Colpiti
La Terapia Farmacologica
: Il dermatologo prescriverà il trattamento più adeguato a base di
farmaci antimicotici ed è importante seguire scrupolosamente la
terapia farmacologica per garantirsi una risoluzione della micosi. Nel corso di alcuni mesi i tessuti delle
unghie saranno rimpiazzati da quelli sani:
«I trattamenti per le onicomicosi – spiega la dottoressa Narcisi – sono a base di antifungini topici o orali a
seconda di quante unghie sono coinvolte dall’infezione e dal tipo di microrganismo coinvolto, diagnosticato
tramite un esame diretto e colturale dell’unghia infetta.
Entrambi i trattamenti devono essere prolungati nel tempo perché il tempo di crescita delle unghie è molto
lungo (circa sei mesi)».
Il trattamento potrà anche prevedere il taglio dell’unghia e la rimozione del materiale accumulato qui
sotto per ridurre la presenza del fungo?
«Ovviamente il taglio dell’unghia può essere utile, così come la fresatura della stessa, nel caso fosse
ispessita. Non c’è invece indicazione alla rimozione del materiale accumulato sotto l’unghia».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1291
Con le Ciabatte a Bordo Vasca
Per evitare di essere preda
dei funghi e mantenere il
benessere di mani e piedi è fondamentale la prevenzione. Per chi
frequenta ambienti condivisi come le saune, le piscine, gli spogliatoi dei
centri sportivi o delle palestre il rischio di onicomicosi è dietro l’angolo.
È fondamentale proteggersi, ad esempio non camminando scalzi o non
facendo la doccia senza ciabatte. Dopo il contatto prolungato con l’acqua
è fondamentale asciugare per bene mani e piedi, senza trascurare gli
spazi interdigitali.
Ancora, è bene non condividere gli strumenti con cui si fa pedicure o
la pedicure: l’onicomicosi è contagiosa. Quando ci si taglia le unghie non
bisogna eliminare la pellicina che circonda le lamine; mantenerle corte riduce le possibilità che i
microrganismi penetrino sotto l’unghia. È bene aver cura delle calzature.
Non indossarle troppo a lungo o approfittare dei mesi in cui fa più caldo per indossare scarpe
aperte permette di ridurre l’esposizione della pelle al caldo e all’umidità .
«Bisogna sempre ricordare al paziente che unghie “sane†difficilmente vengono infettate – aggiunge la
specialista. Spesso, infatti, le unghie distrofiche, indebolite, sono quelle soggette all’infezione.
Questo avviene nell’anziano, ma anche in giovani che abbiano abitudini di vita che traumatizzano le unghie
come chi è costretto a utilizzare scarpe antinfortunistiche o tacchi alti.
Un’altra categoria a rischio sono gli sportivi, sia amatoriali che professionisti, e in particolare i ballerini».
«Il consiglio che possiamo dare è di evitare il più possibile il traumatismo continuo delle unghie quando si è
fuori dal lavoro e dallo sport in questione e di cercare sempre di fare una corretta pedicure evitando di
tagliare le unghie troppo corte o di lasciarle troppo lunghe.
Ricordiamo inoltre che problemi di postura o di conformazione del piede, così come problemi vascolari,
possono predisporre alle distrofie ungueali e alle onicomicosi, e in questi casi bisogna avvalersi dell’aiuto
del fisiatra e dell’angiologo per evitare le recidive frequenti», conclude l’esperta. (Salute, Humanitas)
PREVENZIONE E SALUTE
CUORE: PER OGNI ORA PASSATA SEDUTI
PIU' RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Non importa quanta attività fisica si faccia, ma ogni ora trascorsa seduti i livelli di
pericolosi depositi nelle arterie aumentano del 14 %, incrementando di conseguenza il
rischio di sviluppare malattie cardiache.
La troppa sedentarietà è stata collegata alle cosiddette calcificazioni delle
coronarie, ovvero a quelle placche di calcio che si depositano sulle pareti
arteriose causandone il restringimento.
Per arrivare a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato le immagini
delle Tac di oltre duemila soggetti adulti dopo aver monitorato il loro livello
di attività fisica tramite rilevatori di movimento. Grazie a questo sistema gli studiosi hanno potuto verificare
il tempo che ogni individuo ha trascorso seduto. Ebbene, dai risultati è emerso che ogni persona trascorre
seduta, in media, 5 ore al giorno. Tempo che aumenta nel caso di soggetti più anziani o con un alto indice di
massa corporea, nei diabetici o in chi soffre di ipertensione.
Lo studio ha inoltre mostrato che ogni ora trascorsa da seduti è associata a un aumento del 14% nella
formazione di calcificazioni coronariche. E l'attività fisica sembra non annullare l'effetto della troppa
sedentarieta'. "Ridurre la quantità di tempo che si passa seduti anche di una o due ore potrebbe avere un
impatto significativo e positivo sulla futura salute cardiovascolare". (Salute, Agi)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1291
PREVENZIONE E SALUTE
LIPIDI e COLESTEROLO, il ruolo nelle Malattie Metaboliche
L’eccessiva presenza di lipidi e il colesterolo alto potrebbero essere coinvolti
nello sviluppo o nell’aggravamento di rare patologie muscolari, di malattie
cardiovascolari e dell’epatite B.
Lo suggeriscono tre studi pubblicati recentemente sulla rivista Journal of
Lipid Research.
La prima indagine, condotta dai ricercatori canadesi della University of
British Columbia di Vancouver e della University of Northern British
Columbia di Prince George, ha rilevato che il colesterolo cattivo (Ldl)
sarebbe correlato alla gravità delle DISFERLINOPATIE.
Si tratta di malattie muscolari rare dovute alla mutazione del gene Dysf,
che causa la perdita di funzionalità di una proteina chiamata DISFERLINA e
lo sviluppo della distrofia muscolare.
Generalmente questa patologia risulta meno grave nei topi, perché negli
animali non comporta la perdita della capacità di camminare, come
avviene invece negli umani.
Lo studio ha però dimostrato che i roditori portatori della mutazione genetica che sono stati privati
dell’apolipoproteina E (Apoe) - una proteina plasmatica coinvolta nel trasporto del colesterolo – hanno
riportato un incremento significativo dei livelli di colesterolo Ldl e, a differenza degli altri, hanno perso la
capacità di camminare.
Gli scienziati sperano che la scoperta consentirà di comprendere meglio lo sviluppo della malattia negli
umani.
Durante la seconda ricerca, gli scienziati dell'Università del Connecticut di Storrs e Farmington (Usa) hanno
osservato che i lipidi prodotti dai batteri phylum Bacteroidetes potrebbero contribuire allo sviluppo
dell'aterosclerosi.
Hanno, infatti, individuato depositi di questi grassi nelle pareti delle arterie carotidi.
Gli esperti spiegano che un enzima umano può convertire questi lipidi di origine batterica in una molecola
che scatena l'infiammazione, che è stata trovata in quantità elevate nei pazienti affetti da aterosclerosi.
“Molti pensano che l'aterosclerosi sia causata dal consumo di cibi grassi – osserva Frank Nichols, che ha
coordinato lo studio -, ma ora è evidente che altri lipidi prodotti dai batteri orali e intestinali si accumulano
nelle arterie malateâ€.
Resta da stabilire se l'accumulo di questi grassi possa causare le malattie cardiache o costituisca un effetto
collaterale.
Nel corso del terzo studio, infine, i ricercatori del Tongji Hospital di Shanghai (Cina) hanno dimostrato che
nelle persone affette da epatite B il consumo di alcolici potrebbe aumentare i livelli di colesterolo.
La compresenza del virus dell'epatite B e dell’alcol accrescerebbe, infatti, la biosintesi del colesterolo, ne
diminuirebbe l'utilizzo e ne ostacolerebbe l'assorbimento.
Tutto questo finirebbe per provocare un accumulo di colesterolo nel fegato.
(Salute, Sole 24ore)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 5
Anno VII – Numero 1291
SCIENZA E SALUTE
SI APRE L'ERA DELLE TERAPIE GENETICHE
Le terapie geniche, che curano le malattie intervenendo sul Dna delle persone, non
rappresentano più il futuro della medicina: fanno ormai parte degli strumenti a
disposizione dei medici.
Lo evidenzia uno studio pubblicato sulla rivista Science da un gruppo di
ricerca statunitense diretto da Cynthia E. Dunbar, del National Heart di
Bethesda, secondo cui dopo tre decenni di speranze mitigate da battute
d'arresto, oggi questi trattamenti vengono eseguiti con successo e sono
in grado di migliorare le condizione dei pazienti affetti da numerose
patologie.
La terapia genica prevede l’introduzione di materiale genetico nelle
cellule per correggere le anomalie del Dna.
Per esempio, se la variante di un gene ostacola la produzione di una
proteina necessaria per l’organismo, la terapia genica può introdurre
una copia normale di questo gene, in modo da ripristinare il rilascio
della proteina.
Nel corso dell’indagine, gli autori hanno condotto una revisione approfondita dei principali progressi che
hanno permesso lo sviluppo di terapie geniche efficaci per i pazienti affetti da gravi condizioni mediche.
L’analisi ha preso in particolare considerazione le tecnologie emergenti di editing del genoma - incluso
l'approccio Crispr/Cas9 - che, secondo gli scienziati, fornirebbero metodi per correggere o alterare il
genoma di un individuo con precisione, migliorando ulteriormente l’efficienza degli approcci di terapia
genica.
Nello specifico, i ricercatori hanno esaminato i metodi che finora hanno prodotto i migliori risultati:
 la somministrazione diretta in vivo di vettori virali o l'uso di virus per introdurre i geni terapeutici
nelle cellule umane;
 il prelievo di cellule staminali di sangue o di midollo osseo dal paziente, che dopo essere state
geneticamente modificate in laboratorio, vengono re-introdotte nello stesso soggetto.
Gli scienziati sottolineano che le terapie geniche sono state originariamente concepito come trattamenti
diretti a correggere i disturbi ereditari, ma oggi vengono applicate anche a condizioni acquisite come il
cancro.
Osservano, infine, che nel 2017 un flusso costante di risultati clinici incoraggianti ha mostrato
i progressi compiuti dalle terapie geniche nella cura di numerose malattie, come l'emofilia, l'anemia
falciforme, la cecità , diverse patologie neurodegenerative ereditarie gravi, altre malattie genetiche e tumori
multipli del midollo osseo e dei linfonodi.
(Salute, Sole 24Ore)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1291
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che
si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2018.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del
20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale
di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni
successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1291
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche
gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal
progetto “Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali,
il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della
SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in
collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di
prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e
supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1291
PAGINA 9
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Anno IV – Numero 1291