Anno VII – Numero 1294
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Sussidio di solidarietÃ
3. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Venerdì 23 Febbraio 2018 – S. Renzo
Proverbio di oggi………
Pure 'ndurata, a cajola pe' l'auciello, è sempe 'nu carcere
Spera
“FIATO CORTO,in ciò che odi: vivrai a lungo.
POTREBBE DIPENDERE DAL
CUOREâ€, VERO O FALSO?
Scienza e Salute
4. Cisti
del
fegato,
trattamento
solo
in
presenza di sintomi.
Prevenzione e Salute
5. “Fiato corto, potrebbe
dipendere dal cuoreâ€, vero
o falso?
6. Divario nord-sud anche
sulla speranza di vita:
in campania si muore
prima
7. Prostata, problemi per 7
milioni
di
italiani.
Ma la metà li ignora. Il test
8. Soffocamento: la manovra
è salva-vita
Meteo Napoli
Venerdì 23 Febbraio
ï‚· Variabile
Minima: 8° C
Massima: 13 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 53%
Alcune persone credono che avere il fiato corto nel fare una
rampa di scale o una camminata, possa essere dovuto al cuore e
non alla mancanza di “fiatoâ€. Vero o falso?
Risponde il dottor Maurizio Gasparini,
Responsabile dell’Unità Operativa di
Elettrofisiologia ed Elettrostimolazione di
Humanitas.
Fiato corto e maggiore
VERO
stanchezza
che
compaiono quando si
compiono attività anche di breve durata
come salire le scale o camminare – spiega l’esperto -, sono alcuni dei sintomi con
cui possono manifestarsi le forme più subdole di fibrillazione atriale silente.
In queste forme, i pazienti spesso non riferiscono i sintomi tipici della fibrillazione
atriale quali una sensazione di battito aritmico, di tuffo al cuore, di sfarfallio al
petto oppure di cuore in gola, ma potrebbero invece avvertire una sensazione di
stordimento e vertigine, soprattutto se la frequenza cardiaca è elevata.
Quando, soprattutto nelle persone anziane, insorgono questi sintomi, incluso il
più generico “fiato cortoâ€, è importante non sottovalutarli e rivolgersi al medico.
Infatti, la diagnosi tempestiva di aritmia, dovuta a un disturbo del sistema
elettrico che fa battere il cuore in modo più rapido e irregolare, aiuta a ridurre il
rischio di eventi cardiovascolari come ictus cerebrale, TIA (attacco ischemico
transitorio), ma anche patologie cardiache secondarie e scompenso cardiaco.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1294
SCIENZA E SALUTE
CISTI DEL FEGATO, TRATTAMENTO
SOLO IN PRESENZA DI SINTOMI
Come il rene o il pancreas, fra gli altri organi anche il fegato può
essere interessato dalla formazione di una o più cisti.
Sono piccole sacche o cavità piene di liquido che configurano però una condizione generalmente benigna,
che difficilmente mette a rischio la funzione dell’organo. Solo in alcuni casi estremi, infatti, può rendersi
necessario il trapianto di fegato. Ne parliamo con il dr Roberto Ceriani, Resp. del Day Hospital epatologico e
dell’Epatologia interventistica di Humanitas.
LE CARATTERISTICHE : Queste piccole sacche possono essere singole, cisti semplici o multiple. Delle
prime non si conoscono le cause che possono portare alla loro formazione, anche se si ritiene che siano di
origine congenita, dunque presenti sin dalla nascita; forse derivano dalla progressiva dilatazione di dotti
biliari anomali che non riescono a sviluppare connessioni normali con l’albero biliare.
Nel secondo caso si parla di malattia epatica policistica (acronimo PCLD), una condizione rara.
In questo caso il fegato, a causa della presenza di un alto numero di cisti di diverso volume, può andare
incontro negli anni a un importante aumento delle sue dimensioni, fenomeno che determina gonfiore
addominale, fastidio o dolore.
Questa malattia è congenita ed è solitamente associata a malattia renale policistica. Le mutazioni genetiche
sono state identificate in geni che si chiamano PKD1 e PKD2.
Occasionalmente la malattia policistica epatica si presenta in assenza di malattia renale policistica.
 «Le cisti biliari semplici o quelle della malattia epatica policistica non evolvono in tumore maligno».
Ci sono poi le cisti tumorali, sono rare e si chiamano cistoadenomi.
Sono benigne, colpiscono soprattutto donne di mezza età e possono evolvere in cisto adenocarcinomi che
sono tumori maligni; questi ultimi colpiscono invece in ugual misura uomini e donne.
Infine, ci sono cisti chiamate idatidee che si formano in seguito all’infezione di un parassita, l’echinococco.
Questo parassita, che si trova in tutto il mondo, è particolarmente diffuso nelle zone di allevamento di ovini
e bovini. «La diagnosi di cisti epatica viene effettuata con l’ecografia, metodica facilmente disponibile, non
invasiva e altamente sensibile. Anche TC è altamente sensibile, di facile interpretazione ed è molto utile per
decidere e pianificare il trattamento. Permette inoltre la diagnosi differenziale tra cisti semplici e tumorali».
I SINTOMI: Nella maggior parte dei casi le cisti del fegato sono asintomatiche ma talora, se di grandi
dimensioni, possono causare un dolore sordo al quadrante addominale superiore destro. I pazienti con cisti
epatiche a volte riferiscono gonfiore addominale e sazietà precoce. Occasionalmente, se la cisti è
abbastanza grande si può osservare una massa addominale. Raramente le cisti possono causare ittero per
compressione dei dotti biliari oppure si possono rompere o torcere causando dolore addominale acuto.
IL TRATTAMENTO
Il trattamento dell’epatopatia policistica o delle cisti solitarie del fegato è indicato solo nei pazienti
sintomatici, poiché il rischio di sviluppare complicanze correlate alla lesione è inferiore al rischio associato
al trattamento. In presenza di sintomi, o se le cisti sono molto grandi, il trattamento chirurgico si effettua
asportando la porzione della parete della cisti sulla superficie del fegato (fenestratura), l’approccio
laparoscopico è considerato lo standard di cura. L’aspirazione combinata con la sclerosi con alcol o altri
agenti può essere un’ alternativa terapeutica ma i tassi d’insuccesso o recidiva sono elevati.
Nell’epatopatia policistica solo i pazienti con dolore invalidante devono essere considerati per la chirurgia.
L’obiettivo è quello di decomprimere il più possibile il fegato cistico. Ciò può essere ottenuto con la
fenestratura o, in pazienti selezionati, con la resezione di parte del fegato ma la ricorrenza dei sintomi con
entrambe le procedure è alta in quanto nuove cisti sostituiscono quelle che sono state asportate.
Un piccolo numero di pazienti è stato trattato con trapianto di fegato. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1294
PREVENZIONE E SALUTE
DIVARIO NORD-SUD ANCHE SULLA SPERANZA DI VITA:
IN CAMPANIA SI MUORE PRIMA
Secondo un rapporto dell’Osservatorio Nazionale della Salute nelle Regioni Italiane, si
ha una speranza di vita più bassa a seconda della residenza e dell’istruzione.
Tra Nord e Sud del Paese non c'è solo un divario economico:
in Meridione si vive anche meno rispetto al Settentrione. A denunciare il divario è l'Osservatorio Nazionale
della Salute nelle Regioni Italiane, con un focus dedicato alle disuguaglianze di salute.
Secondo i dati,
 in Trentino Alto Adige si vive in media fino a tre anni in più che in Campania.
E in generale si vive più a lungo a seconda del luogo di residenza o del livello d'istruzione.
In Campania, secondo il report, nel 2017
ï‚· gli uomini vivono infatti mediamente 78,9 anni
ï‚· le donne 83,3;
nella provincia autonoma di Trento, invece,
 vivono 81,6 anni gli uomini
 86,3 anni le donne.
In generale, la maggiore sopravvivenza si
registra nel Nord-Est, dove la speranza di
vita
 per gli uomini è di 81,2 anni
 per le donne di 85,6;
decisamente inferiore nel Mezzogiorno,
dove si attesta a
ï¶ 79,8 anni per gli uomini
ï¶ 84,1 per le donne.
Inoltre, anche chi ha un titolo di studio
basso ha peggiori condizioni di salute.
Queste disuguaglianze sono acuite dalle
 difficoltà di accesso ai servizi sanitari che penalizzano soprattutto chi ha un livello sociale più
basso.
Insomma, il Servizio Sanitario Nazionale assicura:
ï¶ la longevità ma non l'equità sociale e territoriale.
"Il Servizio sanitario nazionale - spiega Alessandro Solipaca, direttore scientifico dell'Osservatorio - oltre che
per tutelare la salute nasce con l'obiettivo di superare gli squilibri territoriali nelle condizioni socio-sanitarie
del Paese. Ma su questo fronte i dati testimoniano il sostanziale fallimento delle politiche".
(Salute, TGcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1294
PREVENZIONE E SALUTE
PROSTATA, PROBLEMI PER 7 MILIONI DI ITALIANI.
MA LA METÀ LI IGNORA. IL TEST
Quasi sette milioni di uomini in Italia soffrono di ipertrofia prostatica benigna, una
malattia che potrebbe essere trattata senza problemi e che invece viene ignorata in
metà dei casi, portando a disagi molto grandi che arrivano a subordinare la propria
vita alla vicinanza di un bagno.
Le cifre sono state date dalla Società italiana di
Urologia (Siu) in occasione del congresso di quella
europea che si è appena aperto a Madrid.
Il problema, hanno spiegato gli esperti, riguarda
metà dei cinquantenni, il 65% dei sessantenni e
l'80% dei settantenni.
Percentuali dimezzabili se la malattia fosse
affrontata per tempo. Mentre invece viene
'accettata',
ingiustamente,
come
naturale
conseguenza del processo di invecchiamento.
«Gran parte dei pazienti - spiega Vincenzo Mirone, Professore Ordinario della Facoltà di medicina e
Chirurgia dell'Università Federico II di Napoli - considera i disturbi urinari come fisiologici, normali, e sono
rassegnati a sopportarli.
Si stima, infatti, che meno del 50% degli uomini che presentano difficoltà urinarie si rivolge ad un medico».
Sono proprio i medici di base, continua Mirone, che potrebbero avere un ruolo importante nel fare da
sentinella, ad es. quando i pazienti vanno a chiedere un 'aiutinò per le disfunzioni sessuali, che insieme ai
problemi di incontinenza sono i sintomi più evidenti della malattia.
«Le linee guida internazionali non lasciano spazio a dubbi - aggiunge Mirone -.
Tutti, ma proprio tutti, i maschi di 50 anni e oltre dovrebbero essere intervistati dal medico sull'Ipertrofia
prostatica benigna e informati su ciò che rischiano e su come invece il problema è facile da risolvere se
individuato in tempo».
IL TEST :
Ti sei alzato almeno due volte a notte nell'ultimo mese per urinare?
Durante il giorno hai difficoltà a trattenerti?
Hai la sensazione di non riuscire a svuotare la vescica?
Sono tre semplici domande la chiave per identificare l'ipertrofia prostatica benigna.
«Una sola risposta positiva - spiega Mirone - è sufficiente per mettere in guardia il medico sulla possibilitÃ
che un paziente sia affetto da Ipertrofia prostatica benigna».
«Si tratta, quindi, di uno strumento estremamente utile per facilitare il dialogo tra medico e paziente sia
nella prima visita che nelle successive, consentendo anche di monitorare gli effetti della terapia»,
raccomanda l'urologo.
Non deve essere la paura di un intervento chirurgico a trattenere chi soffre di ipertrofia prostatica benigna
dal parlarne con il medico:
ï¶ Â«Solo il 20-30% dei pazienti - viene operato.
Per il resto ci sono farmaci che lavorano sullo svuotamento della vescica o proprio sul volume prostatico,
o ancora la combinazione di entrambi, più efficace quando la prostata è molto ingrossata».
(Salute, Il Messaggero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1294
PREVENZIONE E SALUTE
SOFFOCAMENTO: LA MANOVRA È SALVA-VITA
Bambini e soffocamento, è una questione di attimi. Il rischio che il bambino ingerisca
un oggetto oppure un piccolo cibo, come una semplice caramella, possa d’improvviso
soffocare è all’ordine del giorno.
Un incubo per tutte le mamme che andrebbero rassicurate con istruzioni salvavita.
«Le mamme, ma soprattutto gli insegnanti, dovrebbero ricevere una
formazione specifica con corsi di addestramento alle manovre rianimatorie»,
spiega il dr Hayato Kurihara, resp. di Chirurgia d’urgenza e del trauma in
Humanitas.
Bambini, come intervenire in caso di soffocamento
«Il soffocamento è la sesta causa di morte infantile – ma non bisogna dimenticare che il problema non
riguarda solo i bambini in età pre-scolare, ma anche quelli più grandicelli. Le statistiche riportano come
indicativa la fascia di età fino a 14 anni e per questo le probabilità di soffocamento andrebbero monitorate
a scuola come in tutti gli altri centri di svago e frequentazione di bimbi e adolescenti».
I casi di cronaca indicano che di fronte al soffocamento pochi sanno come comportarsi. Ecco quindi alcune
indicazioni per le mamme. «Il segno più evidente – è la difficoltà respiratoria:
 il bambino esprime con gli occhi il suo stato di malessere improvviso, non respira, non parla, gli
occhi sono strabuzzati, la faccia diventa rossa».
Se il bambino riesce a tossire è segno che il pezzo di cibo è incastrato solo parzialmente. In questo caso
bisogna cercare di tranquillizzarlo e incoraggiarlo a tossire senza colpi sulla schiena. Evitare di dare da bere
al bambino, perché si rischia che il frammento scenda più giù.
«Il bambino deve essere invitato a guardare in alto e in questi casi, se ha più di un anno, si può optare per
la manovra di Heimlich adoperata anche sugli adulti: il soccorritore cinge la persona dalle spalle
premendo il pugno subito sotto lo sterno. Poi si eseguono una o o più compressioni, fino all’espulsione del
corpo estraneo».
Se il bimbo ha meno di tre anni bisogna agire con una manovra dedicata. «Ci si deve sedere sistemando il
bimbo a faccia in giù sulle gambe, dando colpi sulla schiena dal centro verso l’esterno. Poi deve essere
posto su un piano rigido praticando compressioni toraciche simili al massaggio cardiaco. Mai metterlo a
testa in giù, perché non ci sono evidenze di efficacia». (Humanitas Salute)
FAR 'SCROCCHIARE' DITA E ARTICOLAZIONI FA MALE?
ECCO COSA SUCCEDE DAVVERO NEL NOSTRO CORPO
Farsi 'scrocchiare' le dita, la schiena, le ginocchia dà una sensazione
temporanea di benessere, ma per molti reca danni alle articolazioni;
cosa succede al nostro corpo?
Un video mostra esattamente cosa succede durante questa pratica e spiega che le ossa non vengono
coinvolte. Un liquido chiamato liquido sinoviale lubrifica le articolazioni e, talvolta, un accumulo gassoso
può verificarsi all'interno. Il crack acustico che si sente è dato da "l'esplodere di queste
bolle di gas" e perciò non ha nulla a che fare con le ossa come molti pensano. Per far sì
che il gas si riformi ci vogliono 20 minuti. Il Dottor Donald L. Unger ha deciso di fare da
cavia umana e di scrocchiarsi le nocchie di una mano soltanto. Dopo sei anni ha verificato
che non c'era alcuna traccia di artrite. (salute, Il Messaggero)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1294
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
ORDINE: Istituito un Sussidio per i Colleghi Iscritti
all’ALBO in Stato di Disoccupazione
Il Consiglio dell’Ordine al fine di offrire un sostegno economico agli iscritti all’Albo che
si trovino in stato di disoccupazione involontaria e in difficoltà economica, ha
approvato uno specifico “Fondo di solidarietà †messo a bilancio nel 2018.
Il Regolamento, consultabile sul sito istituzionale dell’Ordine, prevede per l’anno 2017 l’erogazione di un
sussidio nella misura massima di euro 150,00 pro capite in favore degli iscritti all’Albo che si trovano da
almeno 12 mesi inoccupati e che versano in difficoltà economiche.
Nel regolamento pubblicato sul sito sono chiariti
 i requisiti per la partecipazione; l’importo del fondo di solidarietà ; le modalità di partecipazione.
L’istanza potrà essere presentata nel periodo dal 01 giugno al 30 settembre di ogni anno, corredata da:
1.Domanda di accesso al Sussidio, in carta libera (v. allegato - sito istituzionale)
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Da Febbraio assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarvi che a seguito del bando 1635/15 del
20/10/2015, un gruppo di Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale
di primo livello. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine a partire dal 2 Febbraio p.v. e per ogni
successivo Martedì dalle 14.30 alle 16.30.
A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine attraverso le seguenti
modalità : Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1294
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche
gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal
progetto “Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali,
il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della
SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in
collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di
prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e
supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1294
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1294