Anno VII – Numero 1298
Giovedì 01 Marzo 2018 – S. Albino
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Sussidio di solidarietÃ
3. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Niente sogni d’oro con
l’alcol: si dorme prima ma
male
5. Ozono-terapia,
efficace
per l’ernia del disco e
nuova prospettiva per le
articolazioni
6. .LINFONODI, cosa sono
e
perché
possono
ingrossarsi?
Prevenzione e Salute
7. Salute: portare a tavola i
cereali
integrali,
un elisir di lunga vita
8. Perdita dei capelli, la
tiroide che non lavora bene
tra le possibili cause
Meteo Napoli
Giovedì 01 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: -2° C
Massima: 7 °C
Umidità :
Mattina = 49%
Pomeriggio = 51%
'O pparlà chiaro è fatto pe' ll' amice
Tra amici si deve parlare con chiarezza
NIENTE SOGNI D’ORO CON L’ALCOL:
SI DORME PRIMA MA MALE
Una ricerca dimostra in ciò bere facilita al’addormentamento, ma
Spera che che odi: vivrai lungo.
porta a un sonno pieno di interruzioni e poco riposante
Chi pensa che un “goccetto†facili il sonno deve disilludersi.
L’alcol, effettivamente, all’inizio funziona come un
sedativo ma poi è associato a continue interruzioni
del sonno .
Lo ha dimostrato uno studio, che ha misurato gli
effetti
delle
bevute
serali
con
un
elettroencefalogramma e questo ha consentito di
vedere come, a breve distanza dall’assunzione di
alcol, si presenti, effettivamente, un’alta frequenza di
onde delta, tipiche del sonno a onde lente ovvero del
sonno profondo, seguita però da un loro calo, tanto
in frequenza, quanto in potenza.
I RISCHI
Lo studio, condotto su 18 studenti di college (e quindi giovani particolarmente
indifesi di fronte ai rischi dell’alcol), ha dimostrato anche che l’uso di alcol prima
di andare a dormire aumenta la potenza delle onde frontali alfa, responsabili di
un sonno disturbato e poco “riposante†che alla lunga può portare a una danno
delle funzioni neurocognitive.
Le illusioni
Ma perché la gente pensa che l’alcol faciliti una buona dormita ?
«Perché - rispondono i ricercatori del National Health & Medical Research
Council e dello Sleep Reserach Laboratory dell’Università di Melbourne — le
persone tendono a focalizzarsi di più sul fatto di prendere rapidamente sonno che
sul modo in cui, poi, il sonno prosegue».
Un errore di valutazione che ci dà un motivo in più per ridurre il consumo di
alcol. (salute, Corriere)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1298
SCIENZA E SALUTE
OZONO-TERAPIA, EFFICACE PER L’ERNIA DEL DISCO E
NUOVA PROSPETTIVA PER LE ARTICOLAZIONI
Un trattamento sicuro ed efficace per una delle condizioni più comuni che causano mal
di schiena e nuova prospettiva nella terapia del dolore di origine articolare.
Sono le infiltrazioni di ozono contro diverse discopatie della colonna vertebrale o nel trattamento
di artrosi di grandi e piccole articolazioni, causa ricorrente
di riposo forzato e astensione dalle attività quotidiane.
Ne parliamo con il dottor Cristiano Sconza, specialista in
riabilitazione ortopedica di Humanitas.
UNA TERAPIA PERSONALIZZABILE
L’ozono utilizzato nelle infiltrazioni «è un gas medicale
incolore e dall’odore caratteristico miscelato con ossigeno
all’interno di un macchinario dove l’ossigeno viene
trasformato in ozono.
In base alle necessità del trattamento – spiega il dottor
Sconza – vengono regolate la concentrazione e la quantitÃ
del gas da utilizzare».
«Vi sono dei protocolli approvati e linee guida nazionali a definire le modalità di utilizzo dell’ozono per il
trattamento di diverse patologie.
Tuttavia il professionista può personalizzare la terapia in base alle condizioni del paziente e alla sua risposta
al trattamento, aumentando ad esempio la frequenza delle infiltrazioni in caso di buona risposta del
soggetto all’azione del gas oppure variando concentrazione e quantità di gas sempre in base alla risposta
sul paziente».
Come tutte le infiltrazioni, infatti, anche le iniezioni di ozono possono creare fastidio o gonfiore nella zona
di inoculazione dell’ago:
«I possibili effetti collaterali benché rari legati al trattamento sono i medesimi di ogni terapia infiltrativa:
 dolore, sanguinamento, reazione allergica, infezione.
In realtà nella stragrande maggioranza dei casi, il paziente non avvertirà altro che un transitorio senso di
gonfiore in sede di inoculazione della durata di circa cinque/dieci minuti».
UN GAS MEDICALE ANTIDOLORIFICO
Le infiltrazioni di ozono possono essere eseguite a livello muscolare, intra-articolareo sottocutaneo:
«L’applicazione più utilizzata è quella muscolare paravertebrale in caso di discopatie, protrusioni ed ernie
del disco, sia cervicali che dorsali o lombari», ricorda il dottor Sconza.
«Particolarmente efficace è la terapia infiltrativa per l’ernia discale, specie se di recente insorgenza (in
acuto o in sub-acuto)».
Per l’ernia del disco il beneficio è comunque duplice:
«L’ozono viene infiltrato vicino all’ernia e ha due effetti:
ï¶ uno antalgico e antinfiammatorio, tanto sul disco quanto sulla radice nervosa interessata dal
processo irritativo.
Poche tecniche sono in grado di dare questi risultati, un elemento che rende l’ozono-terapia una metodica
decisamente interessante.
Oltre a questo c’è un secondo effetto che mira alla riduzione del volume dell’ernia velocizzandone la
disidratazione allo scopo di ridurre la compressione sulla radice del nervo interessato».
Il trattamento standard per l’ernia del disco dura poco più di un mese: «Generalmente il paziente si
sottopone a dieci sedute, due volte a settimana.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1298
A ogni seduta – continua lo specialista – vengono effettuate almeno due infiltrazioni.
Non ci sono limitazioni di età , anzi, rispetto al passato, si sta eseguendo l’ozono-terapia con maggiore
frequenza nei pazienti più anziani.
Si cerca di adeguare il trattamento alle loro esigenze, magari il paziente
anziano non viene fatto sdraiare ma si mantiene in posizione seduta per i
minuti necessari all’esecuzione dell’infiltrazione, oppure si definisce un
dosaggio inferiore».
E NELLE ARTICOLAZIONI? IN FUTURO AL POSTO DEL CORTISONE?
«Per ciò che concerne l’uso intra-articolare, l’ozono può essere iniettato da
solo nel tentativo di sfruttarne l’efficacia antinfiammatoria e analgesica o in
associazione ad altri prodotti;
ad esempio risulta molto interessante l’utilizzo in associazione all’acido ialuronico al fine di potenziare
l’efficacia di entrambi.
Una prospettiva che si sta valutando è quella di utilizzare l’ozonoterapia nelle articolazioni al posto del
cortisone, ricercandone il medesimo effetto antinfiammatorio ma senza i suoi effetti collaterali.
Inoltre, nel paziente cronico o con controindicazioni all’utilizzo del cortisone, potrebbe essere utilizzata per
cicli più lunghi e senza effetti collaterali».
La ricerca scientifica sta sperimentando le modalità di utilizzo dell’ozono per rendere la terapia sempre più
praticabile:
«In Humanitas stiamo revisionando fianco a fianco con i colleghi ortopedici gli studi presenti nella
letteratura scientifica riguardanti il trattamento intra-articolare con ozono, in particolare nell’artrosi di
ginocchio, al fine di approfondirne meccanismi e schemi di trattamento», conclude il dottor Sconza.
(Salute, Humanitas)
PREVENZIONE E SALUTE
SALUTE: PORTARE A TAVOLA I CEREALI INTEGRALI,
UN ELISIR DI LUNGA VITA
Mangiare tanti cereali integrali sembra un vero elisir di lunga vita, ogni porzione di
28 grammi di questi preziosi alleati della salute riduce del 5% il rischio di morte per
tutte le cause e del 9% il rischio di morte per cause cardiovascolari.
E’ la stima emersa da un maxi-studio pubblicato sulla rivista JAMA
Internal Medicine. Lo studio ha esaminato l’associazione tra il
consumo di cereali integrali e il rischio di morte per 74.341
donne (arruolate in un progetto che è durato da 1984 a 2010) e
43.744 maschi (arruolati in una ricerca durata da 1986 a 2010).
Risultati:
Nel corso del periodo di monitoraggio sono state registrati quasi
27 mila decessi e andando a confrontare i livelli individuali di consumo di cereali integrali con il rischio di
morte è emersa una potenziale azione protettiva di questi alimenti. E’ emerso che per ogni porzione di
cereali integrali – pari ad appena 28 grammi al giorno – consumata il rischio complessivo di morte appare
ridotto del 5% e del 9% il rischio di morte per cause cardiovascolari.
(OK Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1298
PREVENZIONE E SALUTE
PERDITA DEI CAPELLI, LA TIROIDE CHE NON LAVORA
BENE TRA LE POSSIBILI CAUSE
Per la perdita dei capelli non sempre sono responsabili i geni.
Sebbene in molti casi la chioma cominci a impoverirsi per ragioni di familiarità , in altri le cause possono
essere ricercate in alcune condizioni o disturbi. Tra questi anche
le disfunzionitiroidee, come spiega il professor Andrea Lania,
docente di Endocrinologia presso Humanitas University e
responsabile dell’Unità Operativa di Endocrinologia di Humanitas.
STRESS e ORMONI
: Il ciclo normale della crescita dei
capelli impiega diversi anni per
compiersi: un capello cresce, poi muore ed è rimpiazzato.
In una prima fase, a un ritmo di circa un centimetro al mese,
il capello cresce.
Sullo scalpo circa il 90% dei capelli è in questa fase mentre il restante
10% si trova nella fase di riposo, di quiescenza:
il capello si sarà staccato dal suo follicolo e sarà prossimo alla caduta.
Al suo posto ne crescerà uno nuovo.
Perdere capelli è normale. Dopo una certa età , intorno ai quarant’anni, molte persone di entrambi i sessi
cominciano a perdere i capelli.
La perdita però può essere eccessiva, rappresentando un motivo di disagio in particolare per le donne.
Sono diversi i motivi che comportano la perdita dei capelli.
Tra questi, come accennato, una condizione ereditaria chiamata alopecia androgenetica. Lo stress è infine
un fattore che contribuisce a far cadere i capelli.
Nella perdita dei capelli un ruolo importante è rivestito dagli ormoni. Lo suggeriscono, per esempio,
la gravidanza, con la riduzione degli ormoni estrogeni, che può associarsi al fenomeno, e la menopausa.
Nell’alopecia androgenetica è centrale il ruolo del diidrotestosterone, un ormone sessuale maschile che
danneggia i follicoli piliferi.
TIROIDE E CAPELLI SECCHI: La perdita di capelli può essere tra i sintomi delle disfunzioni tiroidee:
ï¶ L’IPOTIROIDISMO e L’’IPERTIROIDISMO.
Nel primo caso la tiroide lavora a rilento, e la produzione di ormone tiroideo è ridotta, nel secondo caso,
invece, lo fa a un ritmo accelerato e i livelli di tale ormone nel sangue sono maggiori.
I capelli diventano più secchi e fragili e tendono ad aggrovigliarsi, addirittura le sopracciglia possono
assottigliarsi.
La relazione tra disfunzione tiroidea e perdita dei capelli può riguardare anche un altro aspetto.
La causa principale di ipotiroidismo è infatti la tiroidite di Hashimoto, una malattia cronica autoimmune.
Dal momento che in presenza di una patologia autoimmune aumenta il rischio di insorgenza di altre
patologie simili, i pazienti con tiroidite di Hashimoto potrebbero sviluppare anche l’alopecia areata.
Il trattamento della disfunzione tiroidea, con la correzione dello squilibrio ormonale, è spesso risolutivo
anche del problema tricologico.
Il tempo necessario è dell’ordine di alcuni mesi.
L’indicazione è quella di rivolgersi sempre a specialisti qualificati, endocrinologi e dermatologi, ed evitare di
ricorrere al fai da te:
ï¶ i prodotti per la ricrescita dei capelli potrebbero contenere sostanze potenzialmente dannose ed
interferenti con la funzione endocrina terapia ormonale sostitutiva. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1298
SCIENZA E SALUTE
LINFONODI, cosa sono e perché possono ingrossarsi?
Il sangue non è l’unico fluido che scorre da capo a piedi
attraverso una fitta rete di vasi.
Nel corpo umano si articola anche il sistema linfatico, formato da capillari,
vasi linfatici e dai linfonodi.
Questi ultimi organelli sono molto importanti per le diagnosi tumorali e di
infezioni di natura batterica o virale. In che modo sono coinvolti?
Ne parliamo con la dottoressa Barbara Sarina, ematologa di Humanitas.
IL SISTEMA LINFATICO
Il sistema linfatico è parte integrante del sistema immunitario.
I canali che lo compongono trasportano la linfa, un fluido acquoso che
contiene i globuli bianchi, cellule di difesa dell’organismo.
Il sistema linfatico drena la linfa da tutti i tessuti, dove occupa gli interstizi tra le cellule, e si riempie del
materiale di scarto del loro metabolismo, a cominciare dall’anidride carbonica. Le sostanze di scarto sono
diverse a seconda del tessuto da cui provengono.
I LINFONODI
Il percorso del sistema linfatico è caratterizzato da alcuni snodi. Qui ci sono i linfonodi, circa 600 in tutto il
corpo e spesso raggruppati tra loro ad esempio nella zona inguinale o vicino le ascelle; a volte sono
posizionati molto in profondità . Il ruolo dei linfonodi, chiamati anche ghiandole linfatiche, è rilevante per la
funzione immunitaria.
Ognuno di questi piccoli organi tondeggianti accoglie la linfa proveniente dai tessuti che può contenere
anche agenti patogeni. Questi vengono riconosciuti e contrastati dalle cellule del sistema immunitario, in
particolare i linfociti, che sono una sottopopolazione dei globuli bianchi.
Dai linfonodi, poi, queste cellule ritornano nel sangue e raggiungono i tessuti.
I LINFONODI “INGROSSATI†(linfoadenomegalia)
Le dimensioni di questi organi possono modificarsi: «I linfonodi possono aumentare di volume nel corso di
numerose patologie. Le principali cause – ricorda la dottoressa Sarina – sono:
 Infezioni e/o stati infiammatori acuti/cronici. Ad esempio in corso di tonsillite batterica è possibile
osservare un ingrandimento dei linfonodi del collo, come anche nel corso di alcune virosi, ad
esempio un’infezione da Citomegalovirus o da virus di Epstein Barr;
ï‚· Patologie linfoproliferative;
 Localizzazione secondaria di malattie tumorali».
All’aumento di volume dei linfonodi si possono associare anche altri sintomi a seconda della sede e della
condizione che l’ha causato:
ï¶ Â«In caso di tonsillite, ad esempio, oltre al rigonfiamento dei linfonodi del collo si possono
manifestare anche mal di gola e febbre alta».
L’ingrossamento dei linfonodi può essere doloroso? «Talvolta sì, in particolare se l’ingrandimento è legato a
cause infettive – risponde la specialista. A volte si può avvertire dolore perché il linfonodo aumentato di
volume può comprimere alcune radici nervose».
Come ci si può accorgere dell’aumento di volume?
«Ovviamente dipende dalla sede. Se è presente un aumento dei linfonodi del collo lo si può vedere
banalmente allo specchio o accorgersene durante le quotidiane cure igieniche. L’aumento di volume in
altre sedi, come nel caso dei linfonodi ascellari o inguinali, è meno visibile. In caso di aumento di grandezza
di un linfonodo o di più linfonodi è sempre bene eseguire un controllo medico; sarà poi il medico che
valuterà se è necessario procedere con ulteriori indagini», conclude la dottoressa Sarina. (Salute)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1298
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
AVVISO
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1298
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche
gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal
progetto “Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali,
il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della
SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in
collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di
prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e
supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1298