Anno VII – Numero 1313
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Assistenza legale gratuita
3. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Progettato al MIT un
nuovo
peptide
che
potrebbe
aiutare
a
combattere il tumore
5. Idrosadenite, chi ne soffre
ha una visione di sé alterata
e sminuita
6. Dall’epo alla talidomide, la
nuova vita (e le nuove
indicazioni)
di
vecchi
farmaci
Prevenzione e Salute
7. Cataratta, un aiuto dalla
vitamina K?
Mercoledì 21 Marzo 2018 – S. Benedetto
Proverbio di oggi………
Ntiempo ‘e tempesta…..ogne pertuso è puorto!
Progettato al MIT un nuovo peptide che
potrebbe aiutare a combattere il tumore
E’ stato progettato per prendere di mira una proteina chiave nello
sviluppo delle cellule tumorali e potrebbe aiutare a combattere
leucemie, linfomi, tumori della mammella e altri tipi di tumori.
I biologi del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Cambridge
(Massachusetts, USA) stanno lavorando a un
nuovo peptide in grado di bloccare una
proteina chiamata Mcl-1, che aiuta le cellule
tumorali a evitare il suicidio cellulare indotto
dal danno al DNA.
Bloccando Mcl-1, il peptide può quindi
costringere le cellule tumorali ad andare
incontro a morte programmata.
Ne parliamo con la dottoressa Lorenza Rimassa, vice responsabile dell’UO di
Oncologia Medica dell’Istituto Clinico Humanitas.
Abbattere la trincea delle cellule tumorali: un obiettivo promettente
Meteo Napoli
Mercoledì 21 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 7° C
Massima: 13 °C
Umidità :
Mattina = 46%
Pomeriggio = 57%
Mcl-1 appartiene a una famiglia di cinque proteine che svolgono un ruolo nel
controllo della morte cellulare programmata o apoptosi e che risultano essere
iperattive in diversi tipi di cancro.
Formando quello che viene chiamato un “blocco apoptoticoâ€, Mcl-1 permette
alle cellule tumorali di sopravvivere e proliferare senza controllo, diventando
resistenti ai farmaci chemioterapici che danneggiano il DNA.
Molte aziende farmaceutiche hanno provato a sviluppare farmaci mirati contro
Mcl-1 ma fino ad ora senza successo.
Nello studio condotto al MIT i ricercatori stanno lavorando ad un nuovo modo
per creare molecole stabili e in grado di entrare nelle cellule tumorali bersaglio.
(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1313
PREVENZIONE E SALUTE
IDROSADENITE, CHI NE SOFFRE HA
UNA VISIONE DI SÉ ALTERATA E SMINUITA
I primi sintomi compaiono fra i 20 e i 30 anni, possono essere dolorosi e spesso ci vogliono
mesi o anni prima di arrivare alla diagnosi. I pazienti hanno una percezione distorta della
propria immagine corporea
È una malattia difficile, l’IDROSADENITE SUPPURATIVA.
Una patologia cronica infiammatoria della pelle, che può essere
anche molto dolorosa e richiedere mesi (non di rado anni) per
essere riconosciuta correttamente.
Non stupiscono quindi le conclusioni di uno studio pubblicato sulla
rivista scientifica Jama Dermatology:
 chi ne soffre ha una percezione distorta della propria
immagine corporea e ne risente a livello psicologico tanto a
essere a rischio elevato di depressione e convivere con un forte stato d’ansia.
ESORDIO TRA I 20 E 30 ANNI: 3 PAZIENTI SU 4 SONO DONNE
Inizialmente l’idrosadenite
 si presenta con piccoli noduli infiammatori localizzati alle pieghe della pelle, che spesso vengono
scambiati per semplici foruncoli.
Poi ricompaiono e possono evolversi in pustole, fistole e ascessi, con secrezioni purulente e maleodoranti.
I primi sintomi in genere fanno la loro comparsa fra i 20 e i 30 anni d’età e in circa tre quarti dei casi la
malattia interessa le donne.
Non di rado ci possono volere anche anni perché siano ricondotti alla loro reale causa: per arrivare alla
diagnosi, e poi al trattamento corretto, i pazienti affrontano spesso lunghe peregrinazioni fra medici e
strutture diversi. «Il contraccolpo psicologico è pesantissimo.
Chi soffre di idrosadenite ha un’immagine di sé distorta e svilente e questo gli sensazioni negative come
tristezza, rabbia, paura, dubbio».
LO STUDIO TEDESCO: DEPRESSIONE, ANSIA E STRESS
Lo studio recentemente pubblicato, condotto da ricercatori tedeschi, ha analizzato la percezione della
propria immagine fisica in un piccolo gruppo di malati, seguiti per un anno, confermando quanto giÃ
emerso in precedenza:
 la visione corporea di sé dei 46 partecipanti viene sottovalutata e il loro rischio di disturbi psicologici
quali depressione, ansia e stress è alto.
Motivo per cui, secondo gli scienziati, è necessario che il benessere psicologico pazienti venga
costantemente monitorato dai medici.
L’ESPERTO ITALIANO: «ANCHE DISTURBI DELLA PERSONALITÀ»
«La percezione del proprio corpo risulta essere alterata indipendentemente dalla severità malattia,
sottolineando come la natura delle lesioni (noduli dolorosi che tendono a dare ascessi ed evolvere in fistole
drenanti secrezioni maleodoranti), la localizzazione in particolari aree corporee (come inguine, ascelle,
genitali, glutei, mammelle e regione anale) sono causa di grande disagio o stress, depressione, ansietà e
bassa qualità di vita. Il “peso psicologico†di questa malattia è forte e complesso. In uno studio
multicentrico condotto in Italia abbiamo riscontrato un aumento dell’incidenza di alessitimia in pazienti
affetti da idrosadenite. L'alessitimia è un disturbo della personalità , caratterizzato dall’incapacità di
esprimere e di provare emozioni, difficoltà nel sognare e altri disagi. Contro il peso psicologico
dell’idrosadenite la diagnosi precoce è fondamentale, per poi iniziare subito le cure». (Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1313
SCIENZA E SALUTE
DALL’EPO ALLA TALIDOMIDE, LA NUOVA VITA
(E LE NUOVE INDICAZIONI) DI VECCHI FARMACI
L’ultima della lista è l’eritropoietina: usata da trent’anni nell’anemia da insufficienza
renale, di recente è stata approvata per l’uso nelle sindromi mielodisplastiche,
patologie che colpiscono di solito persone in là con gli anni provocando una consistente
carenza di globuli rossi.
Un “riciclo†di vecchi farmaci per nuove indicazioni che non è affatto
nuovo: gli esempi di riscoperte di principi attivi sono numerosi e capita
pure che la seconda indicazione diventi così importante da oscurare la
prima.
L'eritropoietina o Epo
La maggioranza la conosce perché è stata protagonista di scandali
sportivi: alcuni atleti di resistenza, soprattutto ciclisti, l’hanno usata per aumentare l’emoglobina in circolo
e quindi avere un trasporto di ossigeno più efficiente, in realtà l’Epo è in uso da trent’anni per l’anemia da
insufficienza renale.
Come è stato riferito all’ultimo congresso dell’European Hematology Association di Madrid da pochissimo
Epo ha anche un’altra indicazione, la terapia delle sindromi mielodisplastiche:
ï¶ in questo caso il sangue è povero di globuli rossi perché il midollo osseo non funziona più a dovere,
così l’anemia è grave e pericolosa (i pazienti sono di solito over 65 e la stanchezza e debolezza
possono portare a cadute e fratture, per esempio).
«Per curarla finora avevamo soltanto le trasfusioni regolari, che tuttavia non consentono di mantenere
l’emoglobina a livelli stabili e inducono un sovraccarico di ferro da scongiurare con una terapia ferrochelante, non priva di effetti collaterali. Con Epo basta una semplice iniezione sottocute a settimana, che si
può fare anche da soli a casa propria, per ripristinare in circa la metà dei casi un livello corretto e stabile di
emoglobina: un vero ‘farmaco-mago’ che cambia drasticamente la qualità di vita dei pazienti, eliminando
bene e a lungo i sintomi dell’anemia».
L'Aspirina
La classica aspirina è forse il caso più eclatante di “riciclo†di un vecchio farmaco
per nuove indicazioni. La compressa a base di acido acetilsalicilico affonda le sue
origini addirittura ai tempi di Ippocrate, nell’antica Grecia, quando si consigliava
l’uso di decotti di corteccia di salice per sopportare meglio le doglie del parto. Poi,
a fine ‘800, la sintesi dell’aspirina vera e propria, il primo antinfiammatorio non steroideo usato per decenni
come antidolorifico e antipiretico senza che se ne conoscesse a fondo il meccanismo d’azione, scoperto
solo negli anni ‘70. Anche a seguito degli studi condotti per capirne il funzionamento si è capito che le
potenzialità del farmaco andavano ben oltre verificando che a dosaggi bassi, inferiori a quelli usati per
l’effetto antinfiammatorio, agisce soprattutto sulle piastrine impedendo che si aggreghino.
Da qui la nuova vita dell’aspirina a basso dosaggio, usata oggi per la prevenzione di nuovi eventi
cardiovascolari in chi ha già avuto infarti o ictus; sono sempre più numerose, inoltre, le ricerche che
indicano come la cosiddetta “Aspirinetta†possa ridurre la probabilità di alcuni tumori (fra cui colon,
pancreas e prostata, con una riduzione del rischio che supera il 30%), ma per il momento non esiste
l’indicazione all’uso per questo scopo in persone sane.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1313
Gli ACE-inibitori
Sono nati come farmaci antipertensivi negli anni ‘80, dopo che per un paio di
decenni si è studiato l’enzima convertitore dell’angiotensina (ACE, appunto) e
il suo ruolo nella pressione arteriosa.
Da allora sono stati ampiamente usati da milioni di ipertesi, finché a metÃ
degli anni ‘90 Giuseppe Remuzzi, nefrologo dell’Istituto Mario Negri di
Bergamo, scoprì che gli ACE-inibitori hanno un’azione protettiva specifica sui reni: Remuzzi ha dimostrato
che rallentano la progressione dei danni nei pazienti con insufficienza renale e favoriscono anche la
“rigenerazione†del tessuto del rene, aprendo la strada alla possibilità di riparare i danni renali e
scongiurare (o quantomeno posticipare parecchio) la necessità di dialisi o di trapianto.
Il Viagra
La pillola blu per combattere l’impotenza è forse uno dei farmaci più famosi
al mondo, di sicuro uno dei più falsificati e venduti attraverso canali paralleli,
per es. il web, sfruttando il fatto che spesso gli uomini cercano scorciatoie
per non dover confessare al medico i loro flop. Sildenafil, questo il suo
nome, non è nato però per risolvere i guai di chi soffre di disfunzione erettile
o per migliorare le performance sessuali: l’uso per cui è noto oggi deriva dal “riciclo†di un farmaco
sviluppato e testato inizialmente, negli anni ‘90, per i malati cardiovascolari. L’obiettivo di chi lo creò era
trovare un medicinale d’aiuto contro l’angina pectoris, invece durante la sperimentazione ci si accorse che
la vasodilatazione indotta dal farmaco aveva come effetto collaterale l’induzione di un’erezione. Alla fine
degli anni ‘90 fu approvato per la cura della disfunzione erettile, abbandonando completamente la strada
dell’impiego in pazienti cardiovascolari.
La talidomide
La talidomide fu messa in commercio negli anni ‘50 come farmaco
antiemetico, sedativo e ipnotico specificamente pensato per le
donne in gravidanza.
Peccato non fosse mai stato sperimentato in maniera esaustiva
nell’uomo o in animali in gravidanza: il risultato furono migliaia di
bambini nati focomelici e il precipitoso ritiro del farmaco dal
commercio nei primi anni ‘60.
La storia di talidomide però non è finita, perché oggi ha una seconda vita: negli anni ‘90 si è iniziato a
studiarla per i possibili effetti antitumorali e oggi si sa che ha un’azione contro diversi tipi di cancro, perché
blocca la proliferazione dei vasi sanguigni che nutrono il tumore impedendone la crescita.
La vicenda della talidomide è emblematica non solo degli strani destini dei farmaci, che possono passare dal
dimenticatoio a un nuovo utilizzo che addirittura li riabilita agli occhi del pubblico, ma soprattutto
dell’importanza di una buona ricerca: anche grazie a questo medicinale si è capito quanto sia essenziale
fare sperimentazione in modo corretto, ampliando l’osservazione a diverse specie e soprattutto non dando
mai per scontate sicurezza e tollerabilità .
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1313
PREVENZIONE E SALUTE
CATARATTA, UN AIUTO DALLA VITAMINA K?
La cataratta è una delle patologie della vista tipiche dell’età avanzata oltre a una delle
principali cause di cecità al mondo.
Gli aspetti legati alla prevenzione di questa patologia sono stati al centro di
diversi lavori di ricerca. Tra gli ultimi un recente studio pubblicato su Jama
Ophthalmology ha associato una riduzione del rischio di cataratta all’apporto
con l’alimentazione di vitamina K.
Si tratta di una vitamina liposolubile, prodotta in quantità ridotta anche dai
batteri del nostro intestino: questo micronutriente sembra aiutare l’organismo
nella produzione delle proteine necessarie per la coagulazione del sangue ma
anche di alcune proteine delle ossa.
La vitamina K è presente in particolare negli alimenti di origine vegetale come gli spinaci, il cavolo, il cavolo
nero, le cime di rapa, ma è contenuta anche nell’olio di soia e nelle fragole.
LA RICERCA
Gli autori dello studio, hanno analizzato i dati riferiti a 5860 individui, con leggera prevalenza di donne e
con sessantasei anni in media. Dopo un follow-up di oltre 5 anni sono stati diagnosticati 768 casi di
cataratta. Raggruppando la popolazione coinvolta in base alle quantità di vitamina K, è emerso
 un rischio inferiore di cataratta nei partecipanti che avevano riferito il massimo apporto rispetto a
chi aveva riferito un apporto più basso.
“Il primo ragionamento che si deve fare è che, per effettuare studi di questo genere con sufficiente
significatività statistica, si devono seguire ampie popolazioni per un prolungato periodo di tempo.
Inoltre, sarebbe opportuno identificare a priori con la maggior certezza possibile le sostanze che
potenzialmente inducono l’alterazione delle proteine del cristallino riducendone la trasparenza, e su queste
svolgere le indagini adeguate. Un esame della letteratura mostra come, negli ultimi anni molte sostanze
diverse sono state indagate ed hanno mostrato un apparente potenziale nel ridurre l’incidenza di cataratta:
 diete ricche in frutta, vegetali, cibi con amido, pesce, così come l’assunzione elevata di vitamina C, E,
B e beta-carotene. Appare quindi prematuro trarre conclusioni dirimenti dallo studio sopra citatoâ€.
UNA LENTE OFFUSCATA
Il cristallino è la lente naturale posta all’interno dell’occhio, dietro all’iride, che garantisce la messa a fuoco
delle immagini alle diverse distanze. Si parla di cataratta quando il cristallino perde la sua trasparenza.
Quando questa patologia insorge, pertanto, la luce viene trasmessa in maniera minore e la visione è
appannata. Tra i sintomi classici vi sono uno sfocamento della visione e l’abbagliamento in piena luce
solare. Oltre al progressivo opacamento connesso all’età e all’esposizione ai raggi UV, la cataratta può
essere accelerata dalla coesistenza di altre patologie, come il diabete mellito, o l’assunzione protratta di
farmaci come il cortisone. Le cause precise di questa progressiva perdita di trasparenza del cristallino non
sono ancora completamente precisate, e viene ipotizzato il coinvolgimento di processi infiammatori e
ossidativi. Per questo motivo – la ricerca scientifica sta cercando di capire se i nutrienti con proprietÃ
antiossidante possano avere un ruolo protettivo nei confronti della cataratta.
Quali sono allora i fattori di rischio modificabili che si possono controllare per ridurre le probabilità di
insorgenza della cataratta?
“L’osservazione epidemiologica mostra come i soggetti esposti ad alte dosi di raggi UV (marinai, contadini,
abitanti nelle zone tropicali) sviluppino più precocemente cataratta. Un’adeguata protezione da questi
raggi, se l’esposizione si prolunga negli anni, appare indicata. Come detto sopra, un buon controllo della
glicemia nei soggetti diabetici ritarda l’insorgenza della catarattaâ€. (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1313
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
AVVISO
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1313
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche
gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal
progetto “Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali,
il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della
SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in
collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di
prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e
supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1313
CARTELLINI IDENTIFICATIVI
AVVISO
Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria
dell’Ordine, sono disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i
CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e COGNOME.
Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle
principali funzioni dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della
professione di Farmacista.
Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice
bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità ,
tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo
dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome. Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo
nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti chiediamo cortesemente di farlo tramite posta
elettronica all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o tramite fax al n. 081 5520961.
ORDINE: ASSISTENZA LEGALE GRATUITA
Assistenza legale gratuita per tutti gli iscritti
Cari Colleghi, l’Ordine è lieto di informarVi che a seguito del bando 1635/15 del 20/10/2015, un gruppo di
Avvocati si è reso disponibile ad offrire agli iscritti un servizio di assistenza legale di primo livello. Tale
iniziativa si inquadra nell’ambito di un processo di sempre maggiore vicinanza che l’Ordine ha instaurato
con i propri iscritti in un momento nel quale i problemi che investono i laureati in farmacia, nelle sue varie
declinazioni, appaiono sempre più attuali. Il servizio è disponibile presso la sede dell’Ordine ogni Martedì
dalle 14.30 alle 16.30. A tal fine, i Colleghi interessati potranno prenotarsi presso la segreteria dell’Ordine
attraverso le seguenti modalità :
1. Telefonando al numero 081 551 0648; 2. Inviare un fax al numero 081 552 0961
2. Inviare e-mail all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania