Anno VII – Numero 1316
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Concorso Straordinario
3. Quota sociale 2018
Lunedì 26 Marzo 2018 – S. Teodoro, Emanuele
Proverbio di oggi………
‘A fissazióne è pèggio d’a malatìa.
“Le Uova fanno aumentare il Colesteroloâ€,
Vero o Falso?
Notizie in Rilievo
Molti credono che le uova facciano aumentare il colesterolo.
Scienza e Salute
L’abbiamo chiesto alla dott.ssa S. Testa, dietologa
dell’Unità di Chirurgia bariatrica dell’Ospedale
Humanitas.
“FALSO. Non solo non aumentano i livelli
di colesterolo, ma le uova, a lungo demonizzate per il
loro elevato contenuto di grassi, sono non solo ricche
di significati simbolici legati alla Pasqua, ma anche di
nutrienti importanti per la salute. In alcune regioni
italiane, la tradizione della Pasqua prevede dolci in cui le uova sode e decorate
vengono inserite all’interno dell’impasto, oppure torte salate realizzate con le
erbette e le uova sode, ma anche le più classiche uova e asparagi oltre alle
frittatine che non mancano mai nel picnic di Pasquetta.
Da tempo ormai si sa che 100 g di uova contengono solo 5 g di grassi e di questi
solo 1,5 grammi sono grassi saturi, oltre ad essere un’ottima fonte di proteine ad
altissimo valore biologico contenendo tutti gli aminoacidi essenziali per il nostro
organismo in solo 64 calorie. Un uovo, per es., contiene 6 g di proteine e pochi
grassi che non hanno alcun impatto negativo sul colesterolo.
Come dimostrato da numerose ricerche scientifiche – le uova sono una buona
fonte di vitamina D utile per l’assorbimento del calcio, aiutano a prevenire la
degenerazione maculare grazie all’alto contenuto di carotenoidi, rientrano tra gli
alimenti che prevengono il cancro della mammella ma soprattutto è stato
dimostrato che, il consumo moderato di uova, che non superi le 4 uova a
settimana suddivise anche nei vari preparati, non ha nessun impatto negativo
sul colesterolo e quindi non vi è alcuna correlazione tra il consumo di uova e le
malattie cardiovascolari.
Inoltre, con qualche piccolo cambiamento rispetto alla tradizione della Pasqua,
meglio le uova alla coque piuttosto che sode: sono sufficienti 3 minuti di
bollitura, rispetto agli 8 che servono per farle sode, per godere dei benefici
delle uova.†(Salute, Humanitas)
4. «Sesso doloroso, potrebbe
essere
endometriosi:
i sintomi che non conosci
Prevenzione e Salute
5. Quando scatta l’ora legale
sale (anche se di poco) la
probabilità di infarto
6. Infarto: che cos’è, le
possibili cause,
come
riconoscere
il
dolore
cardiaco
Meteo Napoli
Lunedì 26 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 7° C
Massima: 13 °C
Umidità :
Mattina = 44%
Pomeriggio = 55%
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1316
SCIENZA E SALUTE
SESSO DOLOROSO, POTREBBE ESSERE ENDOMETRIOSI:
I SINTOMI CHE NON CONOSCI
Rapporti sessuali faticosi, ciclo abbondante, dolore pelvico possono essere alcuni dei sintomi di
endometriosi: il tessuto che normalmente riveste la cavità dell’utero (endometrio) si trova
anche in altri organi.
Il nuovo tessuto si localizza più spesso nell’ovaio, nel retto, nell’utero e nella
vescica.
Nei casi più gravi può portare all’infertilità . In Italia soffrono di endometriosi
circa tre milioni di donne, 176 milioni nel mondo. La causa è ancora sconosciuta
e nel 20% dei casi è asintomatica.
Le terapie possono essere farmacologiche o chirurgiche, anche combinate.
Ne parliamo con la prof.ssa Rossella Nappi, ginecologa dell’Ambulatorio di endocrinologia ginecologica e
della menopausa del Policlinico San Matteo di Pavia.
Il dolore pelvico è prolungato nel tempo
Mentre i crampi relativi alla sindrome premestruale compaiono in genere poco prima dell’inizio del ciclo, il
dolore pelvico causato dall’endometriosi può comparire giorni o addirittura settimane prima di quando ti
aspetti i tipici segni della sindrome premestruale. Inoltre con l’endometriosi non si manifestano i classici
sbalzi d’umore che molte donne sperimentano prima del ciclo. L’80% di donne che soffrono di endometriosi
provano dolore, le altre spesso non hanno sintomi, per questo la diagnosi può non essere semplice. Inoltre
non c’è sempre una correlazione tra la gravità del dolore e la gravità dell’endometriosi, quindi è possibile
che alcune donne non diano la giusta attenzione al sintomo, quando presente.
Dolori rettali
Il disagio rettale è meno frequente come sintomo, ma chi soffre di endometriosi può provare fitte al retto,
difficoltà a stare seduti, senso di pesantezza nella parte posteriore, falsa sensazione di dover andare in
bagno. Tra i sintomi anche dolore nella defecazione durante il periodo mestruale (10-20% delle pazienti).
Questo genere di sintomi possono essere il segnale che l’endometriosi si è sviluppata nel comparto
posteriore pelvico
Dolore nei rapporti sessuali
Le ragioni per cui si prova dolore mentre si ha un rapporto sessuale possono essere
svariate: da una mancanza di lubrificazione dell’apparato genitale interno, a infezioni
vaginali o malattie sessualmente trasmesse non diagnosticate. Se il dolore insorge
dopo un periodo nel quale i rapporti sessuali sono stati senza dolore, può essere un
campanello d’allarme. Così come provare dolore durante la penetrazione profonda (e non quando viene
inserito il pene). È molto importante quindi segnalare al ginecologo, durante la visita, se si soffre di questo
tipo di problema. Il 30% delle donne con endometriosi prova dolore durante i rapporti sessuali.
Forte dolore mestruale (dismenorrea)
I forti dolori mestruali possono essere causati da anomalie organiche o alterazione dei
genitali, tra cui l’endometriosi.
InfertilitÃ
L’endometriosi è una delle principali cause di infertilità e poco meno della metà delle
donne con endometriosi fatica a rimanere incinta. Per alcune donne è l’unico sintomo
di endometriosi. Quando l’endometriosi è grave può danneggiare le tube di Falloppio o la cavità pelvica
riducendo le probabilità di successo riproduttivo. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1316
PREVENZIONE E SALUTE
QUANDO SCATTA L’ORA LEGALE SALE (anche se di poco)
LA PROBABILITÀ DI INFARTO
Succede soprattutto quando l’orologio va portato avanti di un’ora, in primavera, e solo
in chi ha già il cuore a rischio. Piccoli trucchi per abituarsi in fretta al nuovo orario
Il prossimo 26 marzo, il primo lunedì dopo l’arrivo dell’ora legale, potrebbe
essere un giorno da “bollino rossoâ€:
stando ai dati raccolti su circa 88mila casi d’infarto, nel momento del cambio
dell’ora primaverile il rischio di guai cardiaci salirà infatti di circa il 5-20 %
rispetto al solito. Colpa della difficoltà ad adeguarsi al nuovo ritmo, ma non c’è
da preoccuparsi troppo:
ï¶ Â«Il rischio è relativamente basso e soprattutto riguarda le persone che
hanno già un’elevato pericolo di infarto»,
tranquillizza R. Manfredini, il cronobiologo dell’Univ. di Ferrara che ha scoperto la correlazione fra infarti e
ora legale.
Revisione dei dati: Lo studio è stato pubblicato sull’European Review for Medical and Pharmacological
Sciences proprio nei giorni in cui alcuni deputati del Parlamento Europeo avevano chiesto di abolire l’ora
legale; l’Europa ha votato no e tutto resta uguale, ma alla luce dei dati analizzati da Manfredini la richiesta
europea di rivalutare la questione e i possibili danni per la salute da ora legale non appare così peregrina.
Il cronobiologo infatti ha esaminato i dati arrivando alla conclusione che
ï¶ il cambio d’ora primaverile aumenta del 5-20 % la probabilità di un infarto nei primi giorni
successivi all’introduzione del nuovo orario.
Il problema sarebbe meno marcato invece in autunno, quando le lancette degli orologi vengono riportate
indietro di un’ora. Manfredini però sottolinea che «Il rischio sale solo in chi ha già un’alta probabilità di
disturbi cardiaci, chi è in forma non deve preoccuparsi».
Giornata accorciata: Ma perché proprio a primavera rischiamo di più? «A fine marzo portiamo la
lancetta avanti, accorciando di un’ora la giornata: è un atto “contro natura†perché il ritmo circadiano
dell’organismo è leggermente più lungo di 24 ore, come il tempo necessario alla Terra per ruotare attorno
al suo asse. Così, quando in autunno la giornata si allunga perché riportiamo indietro le lancette soffriamo
di meno, come quando voliamo verso ovest attraverso i fusi orari:
ï¶ andiamo incontro alla tendenza naturale dell’orologio biologico e quindi non ne traiamo fastidi.
In primavera accade il contrario e dormire un’ora di meno, anche se può sembrare poco, può comportare
disturbi in chi è più sensibile. In chi ha già altri fattori di rischio ed è ipersensibile ai cambi di fuso orario il
sonno diventa più disturbato e aumenta perciò il pericolo di infarto nei primi giorni dopo il cambio».
La modifica è faticosa ancora di più per i “gufiâ€, ovvero chi ha più difficoltà a svegliarsi al mattino presto:
i dati non consentono di sapere se il loro cuore sia anche più a rischio di quello delle allodole amanti
dell’alba, ma di certo i gufi hanno bisogno di qualche giorno in più per abituarsi.
Come affrontare il 26 Marzo
«I dati non devono preoccupare ma spronare a far qualcosa per abituarsi meglio e più in fretta al cambio
dell’ora. Per ridurre al minimo i fastidi bisogna iniziare tre o quattro giorni prima ad andare a letto e
svegliarsi un po’ più presto, alla sera e al mattino: servono circa 4 o 5 giorni per abituarsi a un cambio di
un’ora nell’orario, in questo modo una volta arrivati al lunedì il rischio di disagi sarà ridotto.
Lunedì 26 sarà il giorno più “critico†perché nel fine settimana è più facile adattarsi, il primo giorno della
settimana è invece più stressante perché si va al lavoro, aumentano le catecolamine in circolo, l’ansia sale
e tutto questo in alcuni può essere la classica goccia che fa traboccare il vaso, provocando un infarto.
Si tratta però di persone già a rischio, con le coronarie in bilico:
chi non ha un’alta probabilità di disturbi cardiovascolari non deve temere l’ora legale. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1316
SCIENZA E SALUTE
INFARTO: CHE COS’È, LE POSSIBILI CAUSE,
COME RICONOSCERE IL DOLORE CARDIACO
È l’occlusione permanente di un’arteria coronarica, che può causare la necrosi di una parte di
tessuto del cuore. Le caratteristiche del dolore che accompagna l’infarto e le altre possibili
cause di sofferenza toracica.
Che cos’è l’infarto
L’infarto si verifica quando una delle arterie coronariche, che
irrorano di sangue il muscolo cardiaco, si occlude. In una delle
arterie coronariche si forma un “tappo†(placca aterosclerotica)
che ostruisce il flusso di sangue: se l’occlusione dura abbastanza a
lungo la porzione di cuore a valle dell’arteria rimane senza
ossigeno e va incontro a necrosi, cioè le sue cellule muoiono.
Come bisogna agire
Nell’immagine al centro, un’arteria
coronarica occlusa da una placca
aterosclerotica
Prima di tutto, bisogna valutare se il
dolore al torace dura più di dieci
minuti. Se il dolore persiste e ha le caratteristiche tipiche di quello cardiaco
chiamare il 118. In ospedale la diagnosi viene fatta con l’elettrocardiogramma e
con la misurazione di alcuni enzimi rilasciati dalle cellule cardiache nel sangue.
Le caratteristiche del dolore cardiaco
Di solito (ma non sempre) inizia dietro allo sterno, sulla parte sinistra del torace o
alla bocca dello stomaco. Tende a irradiarsi a braccia (soprattutto il sinistro),
spalle, schiena, collo e mandibola. Spesso viene descritto come un pugno, una
morsa che stringe, come un peso, una pietra che opprime. Il dolore cardiaco
peggiora con lo sforzo; non peggiora invece premendo sul torace né con la respirazione. Si può
accompagnare a nausea, sudorazione, difficoltà a respirare. In caso di angina (ostruzione temporanea delle
coronarie) il dolore passa dopo qualche minuto; se c’è un infarto in atto non smette, anzi peggiora.
Dito o mano aperta?
Se alla domanda «dove sente dolore?» la persona che lo avverte indica un punto
esatto con un dito, in genere non c’è da preoccuparsi; se si tocca il petto con la
mano aperta è più probabile che ci sia qualche problema al cuore.
Dolore al torace: se la causa dipende dal cuore
Il dolore al torace può essere causato da problemi, anche seri, al cuore. Ecco quali:
1) angina o infarto: il flusso di sangue nelle coronarie si interrompe. In caso di angina l’interruzione dura
solo pochi minuti, in caso di infarto è permanente.
2) pericardite: è un’infiammazione della membrana più esterna che avvolge il cuore. Il dolore può essere
simile a quello dell’infarto, ma cambiando posizione può spostarsi e variare di intensità .
3) prolasso della valvola mitrale: è un difetto di chiusura di una valvola cardiaca. Può dare un dolore a
«puntura di spillo», spesso con palpitazioni, affaticamento, difficoltà di respiro ma anche ansia,
emicrania e disturbi del sonno.
4) extrasistolia: è il nome dei battiti cardiaci prematuri, che a volte si percepiscono come un dolore breve
ma acuto o come un senso di tensione nella parte sinistra del torace.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1316
Quando invece non è «colpa» del cuore
Se il dolore al torace non dipende dal cuore, ecco altre possibili cause:
1) embolia polmonare: un coagulo blocca un vaso polmonare; il dolore
può ricordare quello di un infarto. In genere c’è un’improvvisa
difficoltà a respirare.
2) malattie dell’apparato respiratorio: nella pleurite il dolore aumenta
con l’inspirazione profonda o con la tosse; nello pneumotorace (aria
nella cavità pleurica), le fitte sono simili a una pugnalata e
peggiorano con la respirazione.
3) ansia: a volte provoca dolore toracico, difficoltà di respiro, palpitazioni e vertigini: il dolore si può
manifestare in molti modi. Molto spesso è localizzato nel punto dove si pensa vi sia il cuore.
4) reflusso gastroesofageo: provoca bruciore e dolore proprio dietro lo sterno soprattutto dopo aver
mangiato o quando si è sdraiati; si accompagna spesso a rigurgito acido.
Quali sono i fattori di rischio?
I fattori che possono aumentare il rischio di infarto sono:
1) l’età (oltre i 55 anni per gli uomini, 65 per le donne);
2) la presenza di una malattia cardiaca;
3) la storia di altri casi di infarto in famiglia.
Quanti sono gli infarti in Italia
Ogni anno nel nostro Paese si verificano 160mila infarti: 40mila pazienti
muoiono (la metà prima dell’arrivo in ospedale).
Ottantamila ricoveri per primo infarto, 50mila per
secondo
Ogni anno nel nostro Paese ci contano 80mila ricoveri per
primo infarto:
ï¶ per il 33% le pazienti sono femmine, per il 67%
maschi.
I ricoveri per secondo infarto sono 50mila: in 10mila casi
riguardano persone con meno di 60 anni e in 16mila casi si tratta di pazienti che hanno avuto il primo
infarto meno di un anno prima.
Sei giorni (in media) in ospedale
In media la durata del ricovero in unità coronarica è di 6 giorni.
(Salute, Corriere)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1316
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
AVVISO
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
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Anno IV – Numero 1316
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTI†e
“UNA VISITA PER TUTTIâ€
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende
Farmaceutiche, nonché di organizzare visite specialistiche
gratuite attraverso il camper della salute dell’Ordine.
Al fine di favorire la prevenzione sul territorio, nonché di contribuire ad
assicurare ai cittadini in difficoltà non solo i farmaci provenienti dal
progetto “Un Farmaco per Tutti†ma anche forme di attività assistenziali,
il Consiglio dell’Ordine ha deliberato di acquistare un CAMPER della
SALUTE, da utilizzare sul territorio per pianificare in modo capillare, ed in
collaborazione con medici specialisti e volontari, laddove siano richiesti nuove forme assistenziali e di
prevenzione (Visite mediche specialistiche, Autoanalisi etc.).
Tale iniziativa, denominata, “Una Visita per Tuttiâ€, insieme al progetto “Un Farmaco per Tuttiâ€
andrebbe a costituire una sorta di “Servizio Sanitario Solidale†che merita di essere considerato e
supportato in modo sistemico dal Nostro Ordine e da altre Istituzioni pubbliche.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1316
CARTELLINI IDENTIFICATIVI
AVVISO
Si ha cura di informare gli iscritti che presso gli Uffici di Segreteria dell’Ordine, sono
disponibili, per chi né ha già fatto richiesta, i CARTELLINI IDENTIFICATIVI con NOME e
COGNOME.
Vi ricordiamo che l’art. 1 e art. 5 del Codice Deontologico, riporta che una delle principali funzioni
dell’Ordine è quello di Organo preposto alla tutela della dignità e del decoro della professione di
Farmacista.
Pertanto, nell’attività professionale al pubblico, riteniamo che il Farmacista oltre ad indossare il camice
bianco munito di distintivo professionale debba anche, al fine di una maggiore garanzia di qualità ,
tracciabilità e sicurezza verso il cittadino portare in modo visibile un cartellino identificativo con il logo
dell’Ordine e la indicazione del nome e cognome.
Pertanto, se non hai provveduto ad inoltrare il Tuo nominativo e quello dei tuoi collaboratori Farmacisti, Ti
chiediamo cortesemente di farlo tramite posta elettronica all’indirizzo: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. o
tramite fax al n. 081 5520961.
CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
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Anno VII – Numero 1316