Anno VII – Numero 1319
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Settimana Santa: Ecco Il
Suo Profondo Significato
Religioso
4. Da che cosa dipende il
mio
mal
di
testa?
i 10 fattori scatenanti (e
poco conosciuti)
Prevenzione e Salute
5. disturbi gastrointestinali:
come prevenirli e come
proteggere
l’apparato
digerente
6. Farmaci da banco, per un
uso corretto bene il
consiglio del farmacista
7.
Meteo Napoli
Giovedì 29 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 9° C
Massima: 17 °C
Umidità :
Mattina = 44%
Pomeriggio = 55%
Giovedì 29 Marzo 2018 – S. Secondo
Proverbio di oggi………
I strunze saglieno semp ‘a galle
SETTIMANA SANTA: ECCO IL SUO
PROFONDO SIGNIFICATO RELIGIOSO
La Settimana Santa, che si apre con la Domenica delle Palme,
vanta un profondo significato religioso. Scopriamo quale
La Settimana Santa si apre con la Domenica
delle Palme (si ricorda l’entrata trionfale di
Gesù a Gerusalemme) ed ogni suo giorno ha un
significato per la vita spirituale di ogni cristiano.
Il Lunedì Santo è il giorno dell’amicizia. Gesù è
a Betania, in compagnia dei suoi tre grandi
amici, Lazzaro, Marta e Maria… quasi un
concedo terreno dagli amici di sempre.
Il giorno rimarca il valore dell’amicizia.
Il Martedì Santo è il giorno dello sdegno:
il giorno in cui si è invitati a rimettere al centro
le cose essenziali, la dimensione orante del
credente e il suo rapporto con la giustizia
sociale. Si ricorda Gesù che scaccia i mercanti dal tempio, accusandoli di averlo
trasformato in un luogo dedito al denaro, abusando del loro potere per il proprio
profitto personale. Il Mercoledì Santo è il giorno della tristezza, del tradimento
di Giuda. Gesù viene tradito per 30 denari. Il rimando liturgico è alla fedeltà degli
impegni presi, all’onestà morale del cristiano nel rapporto con le persone.
Il Giovedì Santo è quello dell’Ultima Cena, è il giorno dell’istituzione
dell’Eucaristia, del Sacerdozio ministeriale e del gesto della lavanda dei piedi.
La tradizione vuole che, al termine della messa, improfumata dall’olio del Crisma,
le croci restino velate, le campane silenti, gli altari senza ornamento, eccetto
quello della reposizione del Santissimo Sacramento.
Il Venerdì Santo è il giorno più doloroso della Settimana Santa, quello della
morte di Gesù, un giorno aliturgico, di digiuno ed astinenza;
il Sabato Santo è il giorno del silenzio, sino alla Veglia Pasquale, in cui si
riaccende la speranza e alla Domenica di Pasqua, che celebra la Resurrezione del
Signore.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 2
Anno VII – Numero 1319
SCIENZA E SALUTE
Da che cosa DIPENDE il mio MAL DI TESTA?
I 10 FATTORI SCATENANTI (e poco conosciuti)
Il mal di testa non è provocato solo dallo stress o da un brutto raffreddore. Esistono diversi
fattori, molti dei quali poco conosciuti, in grado di innescare un attacco.
Li elenca il portale ISSalute dell’Istituto Superiore di Sanità che propone anche una serie di consigli.
Weekend
Se si lavora a ritmo serrato dal lunedì al venerdì, il sabato mattina ci si può risvegliare con un forte mal di
testa. È la cosiddetta cefalea da weekend, che colpisce tipicamente durante il fine settimana.
Infatti, durante il weekend, quando si allenta la tensione accumulata durante la settimana lavorativa, il
crollo degli ormoni dello stress provoca il rilascio immediato dei neurotrasmettitori, i messaggeri chimici del
cervello, che inducono prima la contrazione e poi la dilatazione dei vasi sanguigni, causando il mal di testa.
Consiglio: prevedere degli spazi dedicati al rilassamento come, ad es. una lezione di yoga, durante la settimana,
piuttosto che rimandarli al fine settimana.
ï¶ Evitare di dormire più a lungo, poiché il sonno protratto per oltre 8 ore può scatenare un attacco.
Rabbia repressa
Quando si prova un sentimento di rabbia i muscoli del collo e del cranio si
irrigidiscono per la tensione, provocando una sensazione simile a quella prodotta
da una fascia stretta intorno alla testa. È, questo, il segnale di una cefalea tensiva.
Consiglio: respirare profondamente e lentamente, non appena si avverte la tensione,
inspirando con il naso ed espirando attraverso la bocca. La respirazione profonda
favorisce il rilassamento dei muscoli della testa e del collo e aiuta a ridurre la tensione.
Postura scorretta
L’assunzione di una posizione scorretta, soprattutto davanti allo schermo del
computer o del cellulare, può provocare tensioni muscolari nella parte
superiore della schiena e del collo che possono favorire la comparsa del mal di
testa. In genere, il dolore parte dalla nuca e può estendersi al viso, fino a colpire
la fronte.
Consiglio: evitare di restare seduti o tenere una posizione fissa per lungo tempo. Alzarsi, invece, di tanto in
tanto per fare delle pause, sedersi con la schiena dritta, e non ricurva, evitando di inclinare la testa in avanti e
utilizzare una sedia provvista di supporto lombare. Se si trascorre molto tempo al cellulare munirsi di un
auricolare, perché mantenere il cellulare fisso tra la testa e la spalla può causare un irrigidimento muscolare e,
quindi, mal di testa. La consultazione di un fisioterapista, come un osteopata, può aiutare ad identificare e
correggere eventuali problemi posturali.
Profumo
I detergenti domestici, i deodoranti per l’ambiente e i profumi possono scatenare il mal di testa in persone
particolarmente sensibili agli odori intensi. Contengono, infatti, sostanze chimiche che attivano le cellule
nervose del naso che, a loro volta, stimolano l’area del cervello connessa con il mal di testa.
Consiglio: evitare profumi forti e saponi o shampoo dalla profumazione intensa. Utilizzare deodoranti per
ambienti e detergenti domestici privi di profumo, arieggiando la casa e l’ambiente di lavoro frequentemente e il
più a lungo possibile. Se un collega indossa un profumo dalla fragranza troppo intensa avvisarlo del disagio che
può provocare.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1319
Condizioni atmosferiche sfavorevoli
Il cielo coperto, l’umidità elevata, gli sbalzi di temperatura e i temporali possono
provocare il mal di testa nelle persone predisposte. Si ritiene che le variazioni della
pressione atmosferica, responsabili dei cambiamenti climatici, possano innescare
cambiamenti chimici ed elettrici nel cervello che, irritando i nervi, determinano la comparsa del mal di testa
Consiglio: non si può intervenire sulle condizioni meteorologiche ma guardare le previsioni del tempo consente
di prevedere quando potrebbe verificarsi un attacco e di prendere un antidolorifico con uno o due giorni di
anticipo, allo scopo di prevenire la crisi.
Digrignare i denti
La tendenza a digrignare i denti durante il sonno sfregandoli gli uni contro gli altri, il cui
nome scientifico è bruxismo, provoca la contrazione dei muscoli coinvolti nella
masticazione, causando il mal di testa.
Consiglio: rivolgersi ad un dentista di fiducia, che potrà risolvere il problema realizzando un bite, un piccolo
apparecchio in resina da applicare sull’arcata dentaria prima di andare a letto. Impedendo il digrignamento, il
bite favorisce il rilassamento dei muscoli adibiti alla masticazione, oltre ad evitare l’usura dei denti.
Luci intense
Le luci intense ed abbaglianti, soprattutto se sfarfallanti, fanno innalzare i livelli di alcune sostanze chimiche
del cervello che, attivando il centro di controllo dell’emicrania, possono generare un attacco.
Consiglio: indossare occhiali da sole, non solo all’aria aperta ma anche in ambienti chiusi, per ridurre l’intensitÃ
della luce. L’uso di lenti polarizzate, rispetto a quelle tradizionali, offre il vantaggio di attenuare anche i riflessi e
l’effetto abbagliante generati da condizioni di forte luminosità .
Sul luogo di lavoro posizionare il computer lontano da finestre e fonti di luce che possono generare riflessi e
riverberi sullo schermo, utilizzando lampade da tavolo per leggere i documenti sulla scrivania.
Se non si è in grado di spegnere o ridurre le luci intorno al computer cambiare postazione di lavoro poiché la
cattiva illuminazione influisce sulla comparsa del mal di testa. Evitare le luci al neon, che tendono a tremolare,
sostituendole, laddove possibile, con altre forme di illuminazione.
Alimenti
Alcuni cibi come gli insaccati, gli hot dog, i formaggi fermentati e stagionati (quali il
brie e il gorgonzola), il cioccolato, gli alimenti preconfezionati ed il pesce affumicato,
contengono delle sostanze chimiche che possono provocare l’emicrania.
Lo stesso effetto è prodotto dalle bibite dietetiche.
Consiglio: compilare un diario del mal di testa, annotando il cibo assunto, in modo tale da individuare l’alimento
responsabile dell’emicrania. Se si sospetta che un alimento sia la causa del mal di testa è necessario eliminarlo
dalla dieta per un paio di mesi, per verificare se la frequenza delle crisi diminuisce.
Mal di testa da sesso
Molti uomini e donne soffrono di mal di testa collegati all’attività sessuale, che si manifestano durante il
momento di massima eccitazione. Secondo i medici questa forma di mal di testa dipende dall’aumento
della pressione nella muscolatura della testa e del collo. L’attacco, di solito, si presenta nella fase dei
preliminari o poco prima dell’orgasmo ed ha una durata variabile da pochi minuti ad un’ora.
Consiglio: questo tipo di mal di testa non deve destare preoccupazione e non implica la necessità di rinunciare
all’attività sessuale. Basta assumere un antidolorifico alcune ore prima del rapporto per evitare l’attacco.
Gelato
Se si è colpiti da un dolore intenso e lancinante nella parte centrale della fronte mentre si mangia un gelato
si soffre del cosiddetto mal di testa da gelato, provocato dal contatto di materiale freddo con il palato o la
parte posteriore della gola. Anche ghiaccioli e bibite ghiacciate producono lo stesso effetto.
Consiglio: il disturbo scompare nell’arco di pochi istanti o, nel peggiore dei casi, di uno o due minuti. (Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1319
PREVENZIONE E SALUTE
DISTURBI GASTROINTESTINALI: COME PREVENIRLI E
COME PROTEGGERE L’APPARATO DIGERENTE
Il nostro apparato digerente è esposto a molti pericoli e va salvaguardato per evitare
disturbi gastrointestinali che possono influire sul normale svolgimento delle nostre attivitÃ
quotidiane.
Si va da fastidi di poco conto, ma comunque in grado di
rovinarci la giornata, a sindromi più gravi come il morbo di
Chron, quella dell’intestino irritabile o le ulcere. In questi
ultimi casi è indispensabile rivolgersi a un medico per
trovare la terapia giusta a base di farmaci, nel caso dei
disturbi più lievi, invece, è molto più facile prevenirli e
curarli con metodi naturali.
In particolare, per prevenire i disturbi gastrointestinali bastano delle piccole accortezze che riguardano lo
stile di vita e in particolare l’alimentazione. Inoltre è indispensabile saper ascoltare il proprio organismo,
perché spesso questi fastidi dipendono da intolleranze, anche non gravi.
Per fare qualche esempio: da adulti è molto probabile non riuscire a digerire i latticini.
Un altro tipo di alimenti che possono dare fastidio sono i legumi, ma è sufficiente mangiarli decorticati per
risolvere il problema.
In generale, dunque, bisogna stare attenti e trovare un nesso tra gli alimenti consumati e i disturbi che si
sono manifestati, questo ci aiuterà a capire che cosa è meglio evitare o, a volte, basta solo trovare il modo
giusto di consumarli (come abbiamo visto con i legumi) e soprattutto stare attenti alle combinazioni
alimentari, perché esse possono provocare il problema.
Per esempio è sempre bene separare le patate da certi tipi di insalata, mentre il latte è meglio consumarlo
con biscotti, latte, cereali o crusca e mai associarlo alla carne né al caffè.
Il cappuccino per molte persone è difficile da digerire o provoca disturbi intestinali proprio per
l’associazione tra caffè e latte, mentre è sufficiente sostituire il primo con il caffè d’orzo per evitare il
problema.
A una corretta alimentazione occorre associare una costante attività fisica, anche leggera, per rafforzare il
nostro organismo.
Basta passeggiare una ventina di minuti al giorno o andare in palestra per un’oretta tre volte a settimana
per avere un buono stato di forma che ci aiuta a prevenire la gran parte dei piccoli problemi di salute.
Inoltre ci aiuta a diminuire lo stress che è un’altra delle principali cause dei disturbi digestivi e intestinali.
Infine, un aiuto molto significativo ci giunge poi da integratori a base di sostanze naturali, che dunque non
hanno alcuna controindicazione, come il succo di aloe vera.
Ottime anche le tisane digestive e depurative a base di ingredienti come achillea millefoglie, semi di
finocchio, malva, camomilla, menta, dragoncello, melissa, tarassaco, rodiola e betulla.
(Salute, TGcom24)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1319
PREVENZIONE E SALUTE
FARMACI DA BANCO, PER UN USO CORRETTO BENE IL
CONSIGLIO DEL FARMACISTA
Senza obbligo di ricetta ma non senza alcune indicazioni che sarebbe meglio rispettare.
In Italia sono circa 46 milioni gli individui che acquistano e assumono farmaci da banco. Ma di quali
accortezze bisogna tener conto in questa “terapia fai da te� Ne parliamo con la dottoressa Maria Fazio,
Responsabile della Farmacia di Humanitas.
Farmaci per piccoli disturbi
Secondo una recente ricerca del Censis realizzata in
collaborazione con Assosalute, i farmaci da banco (anche detti
OTC) finiscono nelle case di circa 46 milioni di italiani.
Di questi in 15 milioni li assumono spesso. Più di sette persone
su dieci ritengono che l’automedicazione possa essere
sufficiente per il trattamento di piccoli disturbi.
Si tratta di una percentuale superiore a quella rilevata pochi
anni fa, nel 2007, quando invece gli italiani convinti che ci si
potesse curare da sé erano pari al 64,1%.
«Per la composizione che hanno, i farmaci OTC sono destinati
all’automedicazione, ovvero all’impiego senza un contatto
preliminare col medico, per disturbi come febbre, mal di testa,
problemi intestinali. È proprio per queste loro caratteristiche
d’impiego che sono chiamati anche “sintomaticiâ€.
La ricetta medica – spiega la dottoressa Fazio – è un fattore ulteriore di sicurezza nell’uso del farmaco oltre
a quelli legati ai controlli nell’autorizzazione in commercio.
La ricetta testimonia che il malato è stato visitato da un medico, il quale ha ritenuto utile per le sue
condizioni di salute prescrivere quel determinato farmaco da assumere secondo precise indicazioni».
I piccoli disturbi più diffusi che pregiudicano, con un diverso grado di severità , la qualità di vita degli italiani
vanno dal mal di schiena – la lombalgia è il disturbo più comune – alla tosse e al raffreddore, dal mal di
testa ai problemi a stomaco e intestino all’influenza. Sono nella maggior parte dei casi disturbi transitori.
Prima dal medico
Dall’indagine realizzata dal Censis è emerso però che il ricorso ai farmaci da banco non avviene sempre in
completa autonomia. Anche se si tratta di farmaci che non hanno bisogno di una prescrizione medica,
l’acquisto è spesso consapevole. La prima volta che si assume un farmaco senza obbligo di ricetta per
curare un piccolo disturbo, più del 70% degli individui chiede infatti consiglio al medico o al farmacista,
mentre l’83% circa legge sempre il foglietto illustrativo e il 68,4% sostiene di comprenderne fino in fondo i
contenuti.
Si ritorna dal medico o dal farmacista anche giorni dopo aver assunto i farmaci. Questo nel caso in cui il
malanno continua ad affliggere l’individuo. Nell’88,5% la figura di riferimento è ancora una volta il medico,
nel 36,2% il farmacista. «Il fatto che il farmaco venga definito “da banco†implica che è utile il consiglio del
farmacista perché vengano usati in modo corretto e secondo le dosi giuste. Qualora il disturbo di cui si è
afflitti non si risolve è bene comunque rivolgersi al proprio medico di fiducia», sottolinea la specialista.
Quali altre accortezze è bene seguire nell’assunzione dei farmaci da banco? «Non ci sono accortezze
specifiche per i farmaci da banco: si tratta comunque di medicinali, pertanto valgono le stesse precauzioni
da adottare quando si assume qualunque farmaco. È buona norma seguire i consigli dati dal farmacista e
leggere il foglietto illustrativo che rappresenta uno strumento utile per un uso corretto del farmaco»,
conclude la dottoressa Fazio. (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1319
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
AVVISO
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1319
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1319