Anno VII – Numero 1320
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Quota sociale 2018
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. «Ho delle brutte macchie
sulle
mani.
Esistono
trattamenti per eliminarle?»
4. LATTE, tutto quello che
devi sapere: dal giusto
consumo alle intolleranze, i
benefici e le proprietÃ
5. La
PELURIA
del
CORPO: come cambia
negli anni e perchè sempre
più
persone
vogliono
eliminarla
Prevenzione e Salute
6. PRESSIONE
ALTA:
guarda i cibi giusti e quelli
da evitare
Meteo Napoli
Venerdì 30 Marzo
ï‚· Variabile
Minima: 9° C
Massima: 17 °C
Umidità :
Mattina = 44%
Pomeriggio = 55%
Giovedì 29 Marzo 2018 – S. Amedeo
Proverbio di oggi………
Chi va pe' cchistu mare, chisti pisce piglia.
«Ho delle brutte macchie sulle mani.
Esistono trattamenti per eliminarle?»
Spesso sono legate all’invecchiamento cutaneo e possono essere
tolte con facilità e successo. Il laser è lo strumento più veloce ed
efficace (oltre che indolore)
DOMANDA: Buongiorno, vi chiedo un aiuto
perché da molto tempo ho delle brutte macchie
scure sulle mani, credo legate all’età . Uso creme
specifiche che migliorano un po’ il problema, ma
senza risultati eclatanti. Non mi sono mai rivolta a
un dermatologo. Vorrei chiedervi se esistono dei
trattamenti o interventi per poter schiarire o eliminare le macchie in via
definitiva: ho sentito parlare di laserterapia e dermoabrasione, ma non ne so
molto. Inoltre mi piacerebbe sapere quali sono le creme più efficaci (mi basta
sapere quali ingredienti devono contenere). Infine, vi chiedo se queste macchie
possono essere pericolose, nel senso di una possibile evoluzione in tumore della
pelle. Grazie. Roberta
RISPOSTA: Gentilissima Roberta, quando compaiono nuove macchie sulla pelle,
anche quelle delle mani, la prima cosa da fare è mostrarle a un dermatologo per
accertarsi della loro natura. La maggior parte delle macchie sono legate
all’invecchiamento cutaneo e possono essere eliminate con facilità e buoni
successi. Il laser è lo strumento più veloce ed efficace per eliminarle, in pochi
secondi la macchia viene cancellata e la pelle dopo pochi giorni si rigenera
completamente. Il procedimento è praticamente indolore e non serve
l’anestesia. In alternativa al laser, può essere utilizzata la radiofrequenza
monopolare focalizzata o la crioterapia. In particolare con la crioterapia si
congela la parte interessata, successivamente si forma una sottile bolla che dopo
qualche giorno si stacca e cade lasciando una pelle più chiara e senza ombra.
Per prevenire le macchie o per attenuarle possono essere utili creme o sieri ricchi
di fospidina, glucosamina, fosfolipidi, vitamina C, e naturalmente creme
protettive per frenare l’azione dannosa dei raggi UV. Prof. Antonino Di Pietro
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1320
PREVENZIONE E SALUTE
PRESSIONE ALTA: guarda i CIBI GIUSTI e quelli da EVITARE
Gli alimenti che si possono mangiare senza problemi, quelli da assaporare con cautela
e quelli da evitare. Ecco tutte le risposte
PRESSIONE ALTA: fattori di rischio
I fattori di rischio dell’ipertensione sono molti: dalla presenza in famiglia di parenti ipertesi, all’età ,
passando per il fumo di sigaretta, lo stress, la sedentarietà e ovviamente l’alimentazione.
COME SI CURA L’IPERTENSIONE?
La cura dell’ipertensione passa dai cambiamenti nello stile di vita anche quando prevede il ricorso a
farmaci. L’obiettivo della terapia dev’essere quello di riportare i valori pressori alla normalità (cioè, entro i
140/85 mmHg, a meno di patologie concomitanti, che impongono valori di pressione più bassi).
Quindi non è sufficiente abbassare un po’ la pressione, ma è importante normalizzarla, pena il rischio di
sviluppare malattie cardiovascolari.
PRESSIONE ALTA E ALIMENTAZIONE
Innanzitutto bisogna eliminare il più possibile il sale, stando attenti anche agli alimenti che ne contengono
molto.
LA DIETA DASH
Un gruppo di esperti ha messo a punto un’apposita dieta per quanti soffrono di ipertensione.
Si chiama Dash, dall’acronimo della parola inglese Dietary Approaches to Stop Hypertension, ovvero un
regime alimentare in grado di fermare l’ipertensione.
La Dash assomiglia alla dieta mediterranea
È una elaborazione della dieta mediterranea, studiata in maniera specifica per chi soffre di ipertensione.
A questo proposito il punto fondamentale di questo regime dietetico è il basso apporto di sale, e di
conseguenza di sodio, che è il vero responsabile dell’ipertensione.
Nella dieta Dash l’apporto giornaliero di sodio è stato fissato a 2,3 grammi al giorno e oggi più
prudentemente abbassato a 2 grammi.
QUALI SONO LE CARATTERISTICHE PRINCIPALI
Il 27% dell’energia proviene dai grassi, il 55 dai carboidrati e il restante 18 dalle proteine, in accordo con i
“numeri†della dieta mediterranea.
Via libera a frutta e ortaggi e latticini a ridotto tenore di grasso, 30 grammi al giorno l’apporto di fibre.
I grassi, dunque, sono limitati, si consumano formaggi magri e carni bianche, frutta e verdura, pane e pasta
ma con poco sale.
Ridurre il sodio, migliora la salute
Se si riduce il sodio entro i due grammi al giorno, c’è una
diminuzione del rischio di infarto del 10% per i giovani sotto i 34
anni; di più del 10% tra i 45 e i 54 anni. Il rischio diictus viene
ridotto del 7 per cento.
(OK, Salute e Benessere)
Clicca il link
https://www.ok-salute.it/alimentazione/pressione-altaguarda-i-cibi-giusti-e-quelli-da-evitare/
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1320
PREVENZIONE E SALUTE
LATTE, tutto quello che devi sapere: dal giusto consumo
alle intolleranze, i benefici e le proprietÃ
Oltre a fornire ai bambini una varietà di vitamine, minerali e altri nutrienti utili alla
crescita, il latte è un alimento particolarmente importante per aiutare a costruire e a
mantenere forti le ossa.
Essenziale nella nutrizione infantile, il latte di mucca fornisce proteine, vitamina
D, calcio, vitamina A, proteine, vitamina B12 e potassio ed è da preferire ad altre bevande
meno nutrienti ma ugualmente apprezzate dai bambini come le bibite o i succhi di frutta.
Dopo i 12 mesi, in assenza di allergie o intolleranze, i bambini dovrebbero consumare latte
vaccino intero e dovrebbero passare a quello scremato dopo i due anni.
Se si tratta bambini in sovrappeso il passaggio a una bevanda meno calorica è indicata
anche dopo il primo anno di età . Ne parliamo con la dottoressa Manuela Pastore, dietista di Humanitas.
La giusta quantità di un alimento nutriente ma calorico nell’età evolutiva
Quanto latte dovrebbero consumare i bambini? Per rispondere a questa domanda è fondamentale tenere
in considerazione l’età dei soggetti e la presenza di patologie o problematiche fra cui il sovrappeso.
Se parliamo di bambini sani, fra i 2 e gli 8 anni i nutrizionisti ne consigliano 2 tazze ogni giorno, fra i 9 e i 18
anni si può arrivare anche a 3 tazze.
Se ai bambini non piace il latte è necessario trovare un sostituto di questo importante alimento scegliendo
nella lista dei derivati come formaggi e yogurt o di altri cibi ricchi di calcio e vitamina D.
Il latte fa bene anche agli adulti?
Il latte è tra gli alimenti più ricchi di calcio, un minerale essenziale per la salute delle ossa perché aiuta a
prevenire l’osteoporosi. Ma l’apporto di calcio che è in grado di regalare il latte deve accompagnare tutto il
corso della vita di uomini e donne o è particolarmente indicato in alcune fasi?
Vale la pena chiedersi se da adulti sia o meno necessario.
“Un buon apporto di calcio è fondamentale fin dalla prima infanzia e per tutta la fase di crescita:
ï¶ il picco osseo si ha verso i 21 anni, pertanto è fondamentale raggiungere una buona riserva di calcio
in queste fasi per poi mantenerla durante l’età adultaâ€.
Alcune ricerche negli ultimi anni hanno portato nuove evidenze sugli effetti dell’assunzione di latte
sull’organismo.
Una ricerca del 2013 ha criticato le linee guida americane che indicano tre tazze di latte al giorno come la
quantità ideale per adulti e adolescenti dai 9 ai 18 anni.
Altri studi hanno invece preso in esame il consumo di latte e il rischio di fratture.
Una ricerca del 2014, pubblicata sul British Medical Journal e condotta su oltre 100 mila uomini e donne
svedesi, ha associato il consumo di latte negli adulti a un aumento del rischio fratture nelle donne.
Tuttavia, sottolineano i ricercatori, i dati devono essere interpretati con cautela data la natura
osservazionale dello studio. “Il latte non è importante solo per il calcio ma anche per la vitamina D, così
come il livello di attività fisica che aiuta a fortificare le ossa. Queste due componenti sono fondamentali in
uno studio sulla correlazione tra fratture e fattori nutrizionaliâ€.
“Bere latte in età adulta può essere utile per raggiungere il fabbisogno di calcio, minerale prezioso per la
salute di ossa e denti e per la regolazione del metabolismo osseo.
Sardine, crostacei e molluschi, cicoria, cavoli, broccoli, indivia, bieta, semi di sesamo, aringa, soia, fichi,
asparagi, farina di segale, mandorle, avena, amaranto in chicchi: sono alimenti che contengono buone fonti
di calcio, insieme alle acque calciche, e che possono essere introdotti nell’alimentazione per soddisfare il
fabbisogno di questo nutrienteâ€. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1320
SCIENZA E SALUTE
La PELURIA del CORPO: come cambia negli anni e perchè
sempre più persone vogliono eliminarla
A differenza dei suoi cugini primati, l’essere umano ha un corpo pressoché privo di peli.
Il perché abbia perso la pelliccia nel corso dell’evoluzione è ancora
oggetto di indagine e le ipotesi più accreditate riguardano la possibilitÃ
di controllare la temperatura anche nei climi più caldi ma anche di
sbarazzarsi in fretta di parassiti e altri animali.
C’è poi il volto dell’essere umano che, al di là delle differenze
individuali e dell’origine etnica, è generalmente glabro. Questo, per
alcuni ricercatori, fa ritenere che la perdita di peli in quella zona abbia
il vantaggio di consentire la comunicazione di emozioni e reazioni, cruciale per una specie sociale come la
nostra.
«I peli che ricoprono il nostro corpo sono considerati caratteri sessuali secondari, segnale visivo di maturità ,
e svolgono una funzione importante, che è di tipo sensitivo e tattile, oltre a proteggere alcune aree della
pelle da frizioni e sfregamenti» spiega Paolo Pigatto, della Statale di Milano e direttore della dermatologia
dell’Irccs Galeazzi di Milano.
QUALI E QUANTI PELI ABBIAMO?
I follicoli piliferi sono distribuiti quasi ovunque, vestigia questa del nostro passato, e danno luogo a una
peluria sottile, il pelo del vello, che con la crescita viene sostituito da peli a carattere terminale in alcune
aree del corpo. «Ad eccezione delle piante delle mani e dei piedi e delle pseudomucose, i peli sono presenti
ovunque. Sono costituiti da una parte esterna e una che penetra nel derma profondo fino al bulbo».
Il ciclo del pelo ha ritmi diversi a seconda delle aree: «Il pelo cresce, si sviluppa e cade in 4/5 anni nel caso
dei capelli, 6 mesi nel caso dei peli pubici, un mese nel caso dei peli terminali di braccia e gambe» spiega il
dermatologo.
È grazie a questo meccanismo, ad esempio, che le sopracciglia crescono e poi, raggiunta una certa
lunghezza, cadono senza allungarsi all’infinito. «Con l’età , si osserva un aumento della lunghezza di alcuni
peli, si pensi alle sopracciglia o alle orecchie. E una perdita dei peli pubici e ascellari, che dipende invece dai
cambiamenti ormonali».
I CAPELLI
Ogni uomo possiede dai 20 ai 25 mila peli della barba che crescono al ritmo di mezzo millimetro al giorno.
I capelli sono 120-150 mila e crescono in media 1,5 cm al mese (0,4 mm al giorno).
A seconda dell’etnia, si distinguono capelli caucasici, asiatici e africani. Gli europei hanno le chiome più
folte e gli africani più rade, gli asiatici più lisce e rapide a crescere, con una rapidità che può raggiungere i
0,6 millimetri al giorno. Anche dei capelli è importante prendersi cura».
L’IMPORTANZA DEGLI ORMONI
In generale, «il numero di follicoli si mantiene più o meno uguale nel corso della vita e corrisponde
mediamente a 5 milioni per individuo».
Quanto alla differenza tra maschi e femmine, «i peli terminali, più pigmentati e spessi e la cui crescita è
sensibile agli ormoni, costituiscono il 90% dei peli dell’uomo e il 40% dei peli delle donne».
L’attività dei follicoli è ciclica e comprende crescita, involuzione e riposo.
«La condizione ormonale influisce sulla crescita e distribuzione dei peli, si pensi al momento della pubertà ,
ma le modificazioni continuano negli anni.
In menopausa, a causa della diminuzione del livello degli estrogeni, e quindi dell’aumento relativo del
testosterone, possono comparire dei peli nella zona addominale o del seno dove fino a quel momento non
c’erano mai stati».
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1320
«Nelle donne, in caso di alterazioni
ormonali evidenti e patologiche, possono
comparire peli terminali nelle zone del
viso, della pancia e del torace».
In
questo
caso,
puntualizza
la
dermatologa,
poter
intervenire
efficacemente contro la ricrescita dei peli
non è più solo una questione estetica, a
causa «del pesante impatto psicologico e
sociale di queste condizioni, in particolare per i giovani».
L’EPILAZIONE
Tagliare i peli con un regolabarba o un rasoio può creare delle irritazioni e delle infiammazioni, dette
follicoliti. Anche la ceretta può dare origini a follicoliti e irritazioni della pelle.
Strappare un pelo non impedisce che esso si riformi a partire dal follicolo.
Per un effetto più duraturo, si cerca di ricorrere a altri metodi che agiscano sul bulbo, come
l’elettrocoagulazione, la luce pulsata o il laser.
«Non ci sono controindicazioni assolute alla rimozione dei peli nelle varie zone del corpo» spiega la
dermatologa Brumana.
«L’epilazione, che a differenza della depilazione agisce sul bulbo, richiede una certa cautela e non andrebbe
eseguita sulla pelle abbronzata. I nei vanno sempre protetti e vanno sempre utilizzati dispositivi di
protezione per lo specialista e il paziente».
I centri estetici possono operare solo con laser depotenziati: «Il laser è sicuro se usato in modo corretto. Chi
pensa di ricorrere a questa metodica deve affidarsi a uno specialista competente».
QUALI ACCORGIMENTI DOPO UN INTERVENTO CON IL LASER
Altre regole da seguire sono le seguenti. L’esposizione solare andrebbe ritardata di almeno un mese e non
dovrebbero usare il laser le donne in gravidanza o le persone che assumono farmaci fotosensibilizzanti:
ï¶ il rischio può infatti essere quello di macchie chiare o scure (ipo e iper).
Mai trattare le zone perioculari, come sopracciglia e guance, per il rischio di colpire gli occhi. Sull’efficacia
definitiva del laser, Brumana risponde:
«I follicoli e i bulbi distrutti con il laser non ricrescono ma con l’arrivo della menopausa o in condizioni di
importanti cambiamenti ormonali può essere la stimolazione alla produzione di nuovi peli e quelli del vello
diventano peli terminali».
LA LOTTA CONTRO I PELI
Secondo uno studio apparso sulla rivista Jama Dermatology, il primo rappresentativo di tutta la
popolazione femminile statunitense, a liberarsi dei peli pubici sono
l’83%, metà delle quali lo fa completamente.
Questa pratica è in voga tra le più giovani, e in aumento anche nei
ragazzi, dove la depilazione totale delle parti intime è molto diffusa.
Lo studio, condotto da ricercatori del dipartimento di urologia e di
ginecologia dell’Università di California a San Francisco, ha
analizzato le abitudini di oltre 3 mila donne tra 18 e 65 anni.
Le donne più giovani e quelle con più alti livelli di istruzione sono
risultati essere i gruppi dove la depilazione era maggiormente applicata. «Il principale fattore che spinge a
questa pratica è la tendenza culturale e la motivazione è più estetica che funzionale» scrivono i ricercatori.
Un totale di 1710 donne (62,1%) hanno riferito di aver rimosso tutti i peli pubici; a prendersene cura ogni
giorno sono 133 donne (4,8%).
La motivazione principale per la toelettatura delle parti intime è l’igiene, riferita dal 60% delle rispondenti.
(Salute, La Stampa)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1320
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
Si Comunica che in questi giorni, Equitalia, Agente della riscossione dell’Ordine della Provincia di Napoli, sta
recapitando l’avviso di pagamento relativo la Tassa di iscrizione all’Ordine per l’anno 2018.
Il pagamento sarà possibile effettuarlo entro il 28 Febbraio p.v.
Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale e
che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione.
Il mancato adempimento, oltre a causare un’infrazione alla deontologia professionale,
fa venir meno il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale.
AVVISO
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1320
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1320