Anno VII – Numero 1322
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†e “Una
Visita per tuttiâ€;
2. Quota sociale 2018
3. ENPAF: evento del 13
Aprile
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Antibiotici:
quando
servono e quando vanno
evitati
5. Radersi: bisogna farlo con
accortezza, ecco in che
modo e con quali prodotti
Prevenzione e Salute
6. Gli alimenti che possono
aumentare il rischio di
cancro
7. Cervicale, sfatiamo i falsi
miti
Meteo Napoli
Mercoledì 04 Aprile
ï‚· Variabile
Minima: 9° C
Massima: 17 °C
Umidità :
Mattina = 44%
Pomeriggio = 55%
Mercoledì 04 Aprile 2018 – S. Fulvio
Proverbio di oggi………
E' gghjuta 'a pazziella mman' 'e ccriature
ANTIBIOTICI:
Quando SERVONO e Quando Vanno EVITATI
Possono essere i migliori alleati della nostra salute quando è
necessario estinguere una infezione batterica e inibirne la
diffusione.
Sono invece inutili e potenzialmente dannosi in presenza di infezioni virali.
Gli antibiotici e il loro uso hanno regole precise.
COME USARLI?: La prima regola è quella più importante: gli antibiotici vanno
usati soltanto su prescrizione medica, per curare le infezioni causate da batteri e
non da virus. La terapia antibiotica non può essere interrotta o sospesa a
discrezione del paziente o quando i sintomi sono scomparsi.
È molto importante, al fine di evitare ricadute, complicazioni o resistenze ai
batteri che si vogliono debellare, portata a termine la terapia come da
prescrizione medica.
La sospensione precoce della cura uccide solo i batteri più deboli e seleziona
quelli più forti. Se non si vuole rischiare che la terapia si riveli inefficace, il
dosaggio prescritto dal medico va rispettato rigorosamente e non si deve
dimenticare o saltare una somministrazione.
La puntualità è importante. Prendere il farmaco sempre alla stessa ora o, in caso
si debbano ingerire più pastiglie al giorno, rispettare una scansione oraria di 8 o
12 o 24 ore è una parte importante del successo della terapia.
QUANDO USARLI?: Ogni antibiotico ha uno spettro d’azione costituito da
quei batteri che reagiscono positivamente al farmaco. Un ampio spettro
corrisponde a un’azione che si estende alla maggior parte dei batteri grampositivi e gram-negativi, rickettsie, clamidie, spirochete e protozoi.
Esistono antibiotici adatti a curare le malattie provocate dalle oltre 200 specie di
batteri patogeni, ma il loro uso è anche consigliato in via preventiva da dentisti e
chirurghi in casi di intervento, per evitare complicazioni post operatorie.
La loro assunzione è possibile in gravidanza, ma solo dietro stretto controllo
medico. Questa tipologia di farmaci, spesso prescritti anche per via orale,
prevede di solito una cura non inferiore a 5 giorni anche se quelli di ultima
generazione possono essere efficaci anche in soli 3 giorni. (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1322
PREVENZIONE E SALUTE
Gli ALIMENTI che possono aumentare il rischio di CANCRO
Non esiste un singolo cibo che da solo possa essere considerato causa o prevenzione del
cancro.
Di certo alcuni alimenti, di per se stessi, o per i metodi utilizzati per la loro cottura, o per gli additivi usati
per la loro conservazione, sono associati ad una maggiore probabilità di sviluppare la malattia.
Il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro porta avanti da oltre dieci anni un processo di revisione
sistematica della letteratura scientifica su alimentazione e tumori e proprio recentemente ha stilato le
nuove raccomandazioni di prevenzione. Ne parliamo con la dott.ssa Patrizia
Pasanisi, medico epidemiologo all’Istituto dei Tumori di Milano.
ALCOL
«L’alcol è il nutriente in assoluto più associato al rischio di sviluppare un cancro:
mammella, fegato, tumori delle prime vie aeree e digestive, stomaco e colon».
Le evidenze scientifiche sono convincenti tanto che le nuove
raccomandazioni sono di non bere alcol in assoluto (10 anni fa il suggerimento era di limitarne il consumo).
Se proprio non se ne può fare a meno il consiglio torna ad essere quello suggerito in precedenza, e cioè di
ï¶ non superare i 20 gr al giorno per gli uomini (due bicchieri scarsi di un vino di media gradazione)
ï¶ i 10 gr, un bicchiere singolo, per le donne. Un bicchiere di vino contiene circa la stessa quantità di
alcol di una lattina di birra e di un bicchierino da bar (40 ml) di superalcolico.
CARNI ROSSE
Le carni rosse (bovine, suine, ovine, equine e caprine) sono state dichiarate
«probabilmente» cancerogene sia dal WCRF che dall’Agenzia internazionale
per la ricerca sul cancro (IARC) nel 2015 perché è stato individuato un legame
diretto tra queste e (soprattutto) il tumore al colon-retto, primo in termini di
incidenza in Italia.
L’indicazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è di limitarne il consumo a 300 grammi alla
settimana (limite che sale a 500 grammi in quelle popolazioni che hanno l’abitudine a consumare molta
carne rossa).
Perché la carne rossa fa male? «I motivi sono tanti – è ricca di ferro-EME, altamente ossidante, per cui
aumenta la produzione di radicali liberi che hanno un effetto cancerogeno e generano infiammazione
intestinale. Anche la cottura della carne è importante: le alte temperature facilitano la produzione di
sostanze cancerogene».
CARNI ROSSE «PROCESSATE»
Per carni lavorate o «processate» si intendono tutte le carni che sono state in
qualche modo «trasformate», ovvero essiccate, fermentate, affumicate,
trattate con conservanti o in altre maniere per migliorarne il sapore o la
conservazione. Il processo più pericoloso è l’aggiunta di nitriti e nitrati, per la
produzione degli insaccati.
Ma quali sono queste carni conservate? Sono per es. gli hot dog, i salami, le salsicce, gli affettati in genere,
ma anche le carni in scatola o sotto sale (i prosciutti crudo DOP sono tutelati per legge dall’aggiunta di
nitrati e nitriti). Le carni rosse processate sono state classificate come cancerogeni certi dalla IARC e sono in
modo associate al rischio di cancro del colon-retto e dello stomaco.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1322
SALE E CIBI IN SALAMOIA
La raccomandazione del WCRF è di limitare il consumo di sale a 5 grammi al
giorno, circa un cucchiaino (2 grammi di sodio), minimizzando al massimo i
prodotti processati con sale.
«Per farci un’idea - 100 grammi scarsi di prosciutto crudo contengono già tutta la
quota di sale della giornata. La popolazione italiana però consuma in media 8-10
grammi di sale al giorno, ben oltre la soglia consigliata». Naturalmente la salamoia (soluzione acquosa di
sale da cucina) con cui vengono conservati alcuni alimenti è estremamente ricca di sale e per questo quei
cibi vanno consumati con cautela.
CIBI IN SCATOLA
Recentemente è emerso il problema degli interferenti endocrini (come il
bisfenolo A) nelle scatole, latte o pacchi per alimenti, anche come possibile
fattore di rischio per alcuni tipi di tumore. Nel Fondo mondiale per la ricerca
sul cancro non esiste un’indicazione su questo specifico fattore di rischio ma
resta comunque valida l’indicazione di evitare cibi e carni “processateâ€.
BEVANDE ZUCCHERATE E ALIMENTI AD ALTA DENSITÀ CALORICA
Il consumo di alimenti troppo ricchi in zuccheri o grassi o in tutti e due, così come di bevande zuccherate, è
associato all’obesità che è un fattore di rischio convincente per tutti i principali tipi di cancro dei paesi
industrializzati. L’obesità aumenta infatti il rischio di sviluppare
ï¶ tumori della mammella (dopo la menopausa), intestino, prostata, pancreas, rene, fegato, ovaio,
endometrio ed esofago (adenocarcinoma).
La raccomandazione del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro è dunque di evitare le bevande
zuccherate e limitare i cibi ad alta densità calorica.
CHE COSA MANGIARE?
La raccomandazione è basare la propria dieta prevalentemente su alimenti
di origine vegetale, poco o non industrialmente raffinati. Cereali dunque,
meglio se integrali, legumi, verdura, frutta, un po’ di pesce e di altri
prodotti di origine animale. In sostanza la nostra dieta mediterranea
«povera».
MODELLI ALIMENTARI A CONFRONTO
Alcuni fattori di rischio per l’insorgenza di un tumore, come l’obesità , e
modelli alimentari tipo “Western†(cibi ad alta densità calorica, troppo cibo
animale) sono per molti tumori anche fattori prognostici sfavorevoli.
Comincia a esserci qualche evidenza scientifica che modelli dietetici come la
dieta mediterranea siano da raccomandare anche a chi ha già avuto un
tumore.
«Da una revisione sistematica appena pubblicata sul BMJ open che ha valutato l’impatto di alcuni modelli
alimentari sulla mortalità in chi ha già avuto un tumore», dice Pasanisi «è emerso ad esempio che per il
tumore della mammella, modelli alimentari a basso contenuto di grassi, con molti vegetali (come la dieta
mediterranea) sono associati ad una ridotta mortalità ».
E non bisogna comunque dimenticare che anche il WCRF afferma che le raccomandazioni di prevenzione
valgono anche per chi ha già avuto una diagnosi di tumore.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1322
SCIENZA E SALUTE
RADERSI: BISOGNA FARLO CON ACCORTEZZA,
ECCO IN CHE MODO E CON QUALI PRODOTTI
Una nota recente dell’American Academy of Dermatology ha ricordato a tutti gli
uomini alcune regole base per una buona rasatura, volte a garantire la salute e la
bellezza della pelle del viso.
Per moda o per necessità , inoltre, sono molti gli uomini che
scelgono la rasatura completa anche per il capo,
un’operazione che richiede però alcune attenzioni. Vediamo
in che modo è buona abitudine prendersi cura di viso e testa
prima, durante e dopo la rasatura.
MEGLIO DOPO LA DOCCIA
La rasatura andrebbe effettuata di preferenza subito dopo la doccia al mattino,
ï¶ quando la pelle è calda e umida e la muscolatura del viso è più rilassata.
Tale raccomandazione vale anche per i capelli, poiché per mantenere una testa ben rasata, bisogna raderla
ogni giorno o al massimo ogni quattro.
Per il viso è buona abitudine usare un prodotto schiumogeno, da lasciare agire per qualche minuto al fine di
ammorbidire anche i peli più duri e poi passare alla rasatura assecondando la direzione di crescita dei peli
stessi.
I peli della barba e dei baffi, in genere sono tutti orientati verso il basso, ma quelli vicino al pomo d’Adamo
possono essere orientati verso l’alto e quelli ai lati verso destra o sinistra, ecco perché in questi punti non
sempre è facile eseguire la rasatura secondo la direzione di crescita del pelo e molti uomini quando si
radono lamentano irritazione proprio in questa zona.
Se i follicoli alla base dei peli, a causa di una rasatura contropelo si danneggiano, più facilmente possono
essere invasi da microrganismi.
«Nei soggetti predisposti, con cute sensibile, soprattutto se eseguono la rasatura contropelo (ovvero nella
direzione opposta a quella della lametta), si può sviluppare follicolite.
La follicolite è un’infiammazione della radice del pelo ed è spesso causata dai batteri, in particolare dallo
Staphylococcus aureus che vive sulla cute, raramente da funghi e virus.
Può essere superficiale o profonda e a seconda della profondità dell’infiammazione si manifesta come una
papula o pustola rossa e dolente. Alla follicolite si rimedia di solito con una crema antibiotica: nei casi più
gravi si ricorre all’antibiotico per uso sistemico».
ACCORTEZZE PER LA TESTA
Chi deve radere anche la testa non dovrebbe usare la schiuma da barba, ma prodotti appositamente
studiati, poiché le schiume da barba o comunque tutti i prodotti pressurizzati, tendono a disidratare
fortemente la cute.
Meglio usare un prodotto specifico o un olio per la rasatura, che si può usare dunque anche per la barba,
ma questi ultimi prodotti hanno il problema di essere più difficilmente eliminabili dal viso e di lasciare una
certa untuosità sulla pelle della faccia.
Dopo ogni passata di rasoio è bene sciacquarlo e cambiare la lama dello stesso ogni 5-6 rasature per ridurre
il rischio di irritazione. Terminata l’operazione di rasatura è buona abitudine sciacquare il viso con acqua
fredda per ridurre al minimo il rossore. Subito dopo la rasatura, la pelle del viso infine, va protetta con una
crema idratante e con un solare, durante tutto l’anno, provvisto di un fattore di protezione di almeno 30.
Stessa accortezza va adottata anche per il cuoio capelluto completamente rasato che è esposto per primo e
senza alcuna protezione, all’irraggiamento solare. Il rasoio dopo l’utilizzo va pulito e asciugato per evitare la
proliferazione di funghi e batteri e minimizzare, quindi, anche il rischio follicolite. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1322
PREVENZIONE E SALUTE
CERVICALE, SFATIAMO I FALSI MITI
“Cervicaleâ€, e tutti drizzano le antenne.
La “cervicale†è infatti uno dei disturbi comuni più temuti a tutte
le età : è molto diffuso e interessa almeno il 10% della
popolazione. Ma di “cervicale†si sa tutto? Quanto c’è di
scientificamente valido e quanto appartiene invece alle credenze
popolari?
Una corrispondenza dall’Italia
COS’E’ LA CERVICALGIA?
della Bbc di qualche anno fa
ironizzava bonariamente sul
fatto che la “cervicale†fosse un disturbo tipicamente nostrano,
addirittura in inglese non c’è una parola equivalente.
Ebbene,cervicale non è altro che sinonimo di cervicalgia.
«Un dolore alla zona cervicale, la parte di colonna vertebrale che
decorre nel capo», risponde la dottoressa Lara Castagnetti, specialista in Medicina fisica e riabilitativa e
osteopata dell’ospedale Humanitas.
«Per far chiarezza, diciamo che la “cervicale†o cervicalgia non è una diagnosi ma un sintomo di patologie
che interessano le vertebre e i dischi vertebrali o i muscoli a tale livello».
UN DOLORE “CERVICALE†PUÒ
CAUSARE MAL DI TESTA?
Quali sono le cause della “cervicale�
«Il dolore nasce perché, ad esempio, si soffre di artrosi o di ernie
discali oppure perché i muscoli si possono irrigidire a causa di posture
errate.
Queste vengono assunte per lunghi periodi anche per “colpa†della tecnologia, con il capo chino e le spalle
ricurve su smartphone e tablet».
«Le contratture muscolari possono accompagnarsi a una cefalea di tipo tensivo, non scatenarla.
Queste sono infatti frequenti in chi ha cefalea, ma non ne sono causa: la cefalea tensiva è legata a una serie
di tensioni non solo muscolari», sottolinea la specialista.
Mamme e nonne spesso ripetono di non uscire con i capelli bagnati per evitare “colpi d’aria†e poi soffrire
di “cervicaleâ€. Sono solo credenze popolari? «Una persona in salute, che non soffre di stress o di disturbi
come ernie discali, può stare al sicuro.
Se un soggetto ha l’artrosi o delle contratture muscolari, allora può risentire di uno sbalzo di temperatura.
Un colpo d’aria o anche il cambio del tempo non provocano cervicalgia ma accentuano qualcosa che giÃ
c’è».
Anche lo stress rientra tra le cause della cervicalgia:
«La zona cervicale, più di altre, risente maggiormente dello stress. I muscoli delle spalle si contraggono e
sono tenuti “in alto†per tanto tempo».
I trattamenti servono solo a risolvere le tensioni muscolari?
«La migliore terapia prevede un intervento su un doppio binario.
Oltre al rilascio muscolare, che si può ottenere con yoga o esercizi di stretching, si lavora anche sull’aspetto
dello stress psicologico.
I trattamenti osteopatici, ad esempio, puntano proprio a diminuire l’iperattività della componente
ortosimpatica del sistema nervoso autonomo che aumenta con lo stress e stimolare quella parasimpatica
che invece è legata al rilassamento.
Anche una semplice camminata di mezz’ora al giorno può lavorare sulla componente ortosimpatica e
contrastare lo stress», conclude la dottoressa Castagnetti.
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1322
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
l’ENPAF incontra l’ORDINE - Venerdì 13 Aprile
DATA
TITOLO
Venerdì
13 Aprile
ore
10.00 18.00
L’ENPAF incontra l’ ORDINE:
A partire dalle ore 10:00 e fino alle 18:00 saranno presenti i
funzionari dell’Enpaf per fornire ASSISTENZA a tutti i Colleghi che
interverranno dando loro delucidazioni in merito alle proprie
posizioni Contributive e Previdenziali
NOTE
Sede
Ordine
Corso ECM :
“PREVIDENZA e ASSISTENZA del FARMACISTA: NOVITÀâ€
Venerdì
13 Aprile
ore
21.00
Interverranno:
ï¶ Dr Emilio Croce – Presidente ENPAF
ï¶ Dr Paolo Savigni – V. Presidente ENPAF
ï¶ Dr Marco Lazzaro – Direttore Generale ENPAF
ï¶ Dr Pasquale Imperatore – Consigliere
ï¶ Dr Romeo Salvi – Collegio dei Sindaci
ORDINE:
IN RISCOSSIONE LA QUOTA SOCIALE 2018
E’ in riscossione la quota sociale 2018 di EURO 150,00 di cui Euro 108,20 per l’Ordine e
Euro 41,80 per la FOFI.
GLI ISCRITTI CHE NON HANNO ANCORA RICEVUTO
L’AVVISO DI PAGAMENTO,
POSSONO SCARICARLO dal sito dell’Ordine
INSERENDO il PROPRIO CODICE FISCALE
al seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1381-quotasociale-2018
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1322
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1322