Anno VII – Numero 1331
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
2. Ordine:
Straordinario
“Un
Concorso
Notizie in Rilievo
Martedì 17 Aprile 2018 – S. Roberto
Proverbio di oggi………
Nu' sputà 'ncielo,ca 'nfaccia te torna.
“LE CAROTE FRULLATE PLACANO LA
DISSENTERIAâ€, VERO O FALSO?
Scienza e Salute
3. “le carote frullate placano
la dissenteriaâ€, vero o
falso?
4. PSORIASI, la soluzione
potrebbe
essere
uno
SPRAY
5. Il mistero dell’epidemia di
ULCERA CARNIVORA
in Australia. I medici:
«Non sappiamo come si
diffonde».
Prevenzione e Salute
6. Pranzo in ufficio, ecco
cosa evitare
7. Mal di schiena, le cause e i
fattori di rischio.
Meteo Napoli
Martedì 17 Aprile
ï‚· Variabile
Minima: 13° C
Massima: 20 °C
Umidità :
Mattina = 52%
Pomeriggio = 44%
«Sono molto sensibili – e spesso sono coinvolti in situazioni
patologiche che Molti ritengono che il passato di carote frullate sia
uno dei rimedi naturali efficaci per placare la dissenteria. Vero o
falso?
Risponde il prof. Silvio Danese, Gastroenterologo
e responsabile del Centro Malattie Infiammatorie
Croniche Intestinali di Humanitas e docente di
Humanitas University.
“FALSO. La diarrea caratterizzata da un bisogno
frequente e impellente di evacuare feci liquide,
quando arriva, non viene placata dalle carote o
da altri alimenti ma ha bisogno di liquidi per
poter compensare le perdite di acqua durante le scariche.
La diarrea è un disturbo che colpisce tutti, bambini e adulti, almeno una volta
nella vita. In viaggio o in vacanza la dissenteria può essere causata dal
consumo di acqua o cibo non ben puliti o conservati, oppure come effetto di
sbalzi di temperatura, come quando si passa da ambienti molto condizionati e
freddi a temperature esterne più calde.
Anche intolleranze o disturbi intestinali, l’uso di certi farmaci, virus o infezioni
possono provocare fastidiosi attacchi di diarrea.
In ogni caso, qualunque sia la causa e in qualunque momento arrivi, è
importante sottolineare che il più classico tra i rimedi della nonna per calmare
l’attacco di diarrea, cioè il passato di carote bollite, sembra non aver passato
l’esame della scienza. Infatti, se è sicuro che le carote, essendo ricche di sali
minerali aiutano a reintegrare le perdite di liquidi conseguenti alla diarrea,
non è dimostrato che sia uno dei rimedi che la plachino – spiega l’esperto.
In caso di dissenteria invece è sempre consigliabile aumentare la quantità di
liquidi come acqua, tè e tisane per evitare la disidratazione e seguire una dieta
priva di fibre.†(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1331
PREVENZIONE E SALUTE
PRANZO IN UFFICIO, ECCO COSA EVITARE
Passiamo al lavoro gran parte delle ore della nostra giornata e la maggior parte delle
persone non ha tempo per tornare a casa a pranzo.
Spesso l’obiettivo di mangiare più sano è costantemente messo in pericolo proprio dai pranzi in ufficio o
in generale dall’abitudine di mangiare fuori casa.
Ne parliamo con la prof.ssa Daniela Lucini, responsabile di
medicina dell’esercizio di Humanitas.
QUATTRO SEMPLICI REGOLE
Gli adulti lavoratori in media sono impegnati nelle attivitÃ
lavorative circa 8,8 ore al giorno.
Seguendo queste quattro semplici indicazioni è possibile
migliorare notevolmente la propria alimentazione fuori
casa:
Tenersi lontani dalla ciotola di caramelle e dei dolcetti e
sostituirla con un cestino di frutta fresca.
È stato dimostrato che spostare semplicemente il contenitore dei dolcetti riduce significativamente il
consumo di zuccheri aggiunti durante la giornata. Viceversa, una ciotola di frutta ben posizionata
favorisce spuntini salutari.
Attenzione al distributore automatico.
Le macchinette erogano in gran parte snack ricchi di zuccheri, sale e calorie con uno scarso valore
nutrizionale. Meglio anche in questo caso privilegiare frutta o verdura fresca per spezzare la fame.
Pianificare in anticipo gli spuntini sani e portarli da casa.
Affidarsi al caso non è mai la scelta giusta. Meglio tenere sotto controllo i propri pasti decidendo prima
di uscire di casa cosa portarsi da mangiare, tenendo in considerazione le noci miste e le barrette di
cereali.
Fra gli snack da frigo invece via libera a yogurt, verdure crude e frutta fresca.
Smettere di mangiare da soli alla scrivania.
La ricerca ha dimostrato che mangiare con i colleghi di lavoro può aumentare sia il comportamento
cooperativo che le prestazioni complessive del lavoro: una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.
Un’altra alternativa?
Uscire per una passeggiata nella pausa pranzo ridurrà le possibilità di abbuffarsi di cibo e consentirà di
arrivare a tavola più rilassati e meno affamati.
Non dimenticarsi di bere.
Anche una lieve disidratazione può influire negativamente sulla memoria e aumentare l’ansia e la
stanchezza, preparando il terreno sia alla riduzione delle prestazioni lavorative sia agli spuntini nervosi.
Tenere una bottiglia d’acqua a portata di mano in modo da poter bere durante tutta la giornata
lavorativa è sempre una buona mossa.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1331
SCIENZA E SALUTE
PSORIASI, la soluzione potrebbe essere uno SPRAY
La nuova combinazione è una pomata a base di un Cortisonico e Calciopotriolo, un
analogo della vitamina D. Più concentrata e meno oleosa, questa terapia è
risultata efficace dopo 4 settimane in un paziente su due
NOVITÀ per la psoriasi: oggi è disponibile anche in Italia una nuova schiuma spray,
più efficace e meno oleosa, per i pazienti con questa malattia, circa il 3% della
popolazione italiana. Questa schiuma, a base di un cortisonico (betametasone
dipropionato) e di un analogo alla vitamina D (Calcipotriolo), è indicata nelle forme
di grado lieve o lieve-moderato, circa l'80% del totale, che richiedono un trattamento locale e non
sistemico.
In questo modo, il gold standard, la terapia locale, fornisce anche una maggiore comodità di
applicazione del farmaco, che si traduce in una migliore aderenza alla terapia da parte del paziente.
Ecco i risultati, presentati a Roma dall'azienda farmaceutica danese Leo Pharma.
• L'ADERENZA ALLA TERAPIA
La psoriasi è una malattia autoimmune infiammatoria e cronica della pelle che si manifesta con chiazze
in rilievo sulla cute, arrossate e squamose.
In otto casi su dieci, la patologia è lieve, cioè le placche coprono circa il 2% della della pelle e il
trattamento indicato è locale, topico, con uso di pomate a base di cortisone e principi attivi analoghi alla
vitamina D.
“Tuttavia, questi trattamenti sono spesso untuosi e con odore sgradevole – ha spiegato Giampiero
Girolomoni, direttore della Clinica Dermatologica dell'Università di Verona –. Così il paziente spesso li
interrompe, non aderendo alla terapiaâ€. In base ai dati presentati dagli esperti, generalmente soltanto
circa il 15% dei pazienti porta a termine, dopo due mesi, le terapie locali.
“La novità , in questo caso – consiste in una formulazione nuova, meno untuosa e più gradevole,
combinata con l'utilizzo di due principi attivi efficaci, il betametasone dipropionato e il calcipotrioloâ€.
• L'EFFICACIA
Anche l'efficacia è superiore. “I risultati vengono raggiunti in minor tempo rispetto ai trattamenti finora
in uso – dato che la concentrazione dei principi attivi in questa schiuma spray è maggioreâ€.
Da recenti risultati su The Journal of Dermatology, emerge che circa il 50% dei pazienti ottiene un
miglioramento quasi completo (la cosiddetta remissione) dopo quattro settimane.
Mentre l'altra metà mostra comunque un miglioramento dei sintomi.
Sempre dopo quattro settimane, ben 8 persone su 10 che soffrono di psoriasi dichiarano una riduzione
del prurito – uno dei sintomi della malattia – e di conseguenza di riuscire a riposare meglio la notte, con
una significativa diminuzione del problema insonnia.
• COME SI USA?
Oggi questa combinazione è indicata nei pazienti con psoriasi lieve-moderata o nei casi di malattia di
grado moderato ma che hanno controindicazioni alla terapia sistemica.
La schiuma spray è una pomata che non tanto oleosa (simile alle creme idratanti cosmetiche ad uso
notturno) e si applica una volta al giorno per quattro settimane.
• PSORIASI E PSICHE: L'obiettivo è ridurre prurito, bruciore, insonnia, ma anche problemi quali
imbarazzo, frustrazione e disagio, spesso legati a questa malattia della pelle, verso la quale talvolta
purtroppo vi è ancora un grande stigma, a causa soprattutto della disinformazione sulla patologia stessa.
I sintomi sono conosciuti ormai da secoli e secoli – non è un caso se in un dipinto del 1500 di Marcello
Fogolino viene ritratto un santo cosparso di chiazze molto simili a quelle della psoriasi,– e proprio per
questo è importante trovare soluzioni innovative sempre più efficaci. (Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1331
SCIENZA E SALUTE
Il mistero dell’epidemia di ULCERA CARNIVORA in
Australia. I medici: «Non sappiamo come si diffonde»
I casi di ulcera del Buruli, una seria infezione della pelle, sono aumentati del 400% negli
ultimi quattro anni. Se non trattata può portare a deformità e disabilitÃ
In Australia è mistero fitto sull’epidemia di ulcera «carnivora», l’ulcera di Buruli, una seria infezione della
pelle in genere più diffusa in Africa.
I medici australiani lanciano l’allarme perché negli ultimi quattro anni i
casi sono aumentati del 400%. un’epidemia.
Il dottor Daniel O’Brien, esperto di malattie infettive, ha dichiarato che
i casi «sono diventati spaventosamente più gravi e comuni» nello stato
del Victoria, sulla costa meridionale. Per ora nessuno è riuscito a
spiegare come mai l’ulcera del Buruli, tipica delle zone tropicali, si sia
diffusa così velocemente anche nel clima temperato dello Stato del
Victoria e in altre zone costiere dell’Australia.
La malattia
L’ulcera del Buruli è un’infezione causata dal batterio Mycobacterium ulcerans e si manifesta come un
piccolo nodo sottocutaneo duro, indolore e mobile che ingrandisce e infine si ulcera.
Quando infatti il batterio Mycobacterium ulcerans raggiunge la pelle emette tossine che distruggono le
cellule del derma, i piccoli vasi sanguigni e il grasso sottocutaneo, causando la formazione di ulcere e la
perdita di pelle.
Con il passar del tempo l’ulcera diventa più grande e portare a deturpazione permanente e disabilità , per
questo è chiamata «ulcera carnivora).
Colpisce principalmente la pelle ma può anche interessare l’osso (più facilmente gambe e braccia, ma
anche il viso). È diffusa nelle zone tropicali dell’Africa, dell’Australia, dell’America Latina e dell’Asia.
Nei Paesi in via di sviluppo la malattia è in genere associata a zone umide e all’acqua stagnante, tuttavia
in Australia sono stati segnalati numerosi casi anche nelle zone costiere ed è questo che ha messo in
allarme le autorità sanitarie. Se non trattata con antibiotici la malattia può causare deformità irreversibili
e disabilità .
La diffusione
Non è noto come l’uomo contrae l’infezione e questo è il problema più grande perché non è possibile
fare prevenzione. L’ipotesi più accreditata è che la malattia sia trasmessa all’uomo da alcuni insetti che si
trovano nell’acqua perché le comunità più colpite vivono vicino a laghi, paludi e fiumi.
Esistono anche teorie secondo cui le zanzare possono trasportare i batteri, ma al momento sono solo
ipotesi. Anche se non esiste alcun collegamento provato tra infezione umana e animale, alcuni animali
possono contrarre la malattia e i laboratori dello Stato del Victoria hanno confermato la diffusione della
malattia tra cavalli, cani, alpaca, koala, opossum.
Le ipotesi
«Capisco l’allarme dei colleghi australiani che si ritrovano a dover affrontare in un ambiente temperato
quella che era considerata una malattia rara tropicale» commenta Massimo Galli, professore di Malattie
Infettive all’Università degli studi di Milano. Nell’area di Melburne il clima è molto più simile a quello
dell’Europa centrale. «Possiamo ipotizzare di essere di fronte a un fenomeno di global health -;
questo microbatterio potrebbe essere stato trasportato da qualcosa, banalmente anche una semplice
pianta, e avere trovato poi terreno fertile in ambiente acquatico. Non credo invece che le zanzare
possano essere un vettore. Di certo le terapie per curare l’ulcera del Buruli sono lunghe (6-8 settimane) e
non ancora univoche». (Salute, Corriere)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1331
PREVENZIONE E SALUTE
MAL DI SCHIENA, LE CAUSE E I FATTORI DI RISCHIO
Milioni di persone l'hanno detto almeno una volta nella vita: “Ho mal di schienaâ€.
Un dolore più o meno intenso che viene avvertito principalmente all'altezza del collo oppure nella parte
bassa della colonna vertebrale.
Si tratta di una condizione diffusa, molto frequente, tipica dell'età adulta e
spesso associata allo stile di vita. In tanti casi è possibile prevenirne
l'insorgenza, ad esempio controllando le posture che si assumono, e quando il
dolore si manifesta è importante evitare il riposo prolungato: mantenersi in
movimento accorcia i tempi di recupero.
La Lombalgia e la Cervicalgia, ovvero quelle condizioni caratterizzate da dolore
nell'area lombare o in quella cervicale, sono le maggiori cause di disabilitÃ
muscolo-scheletrica.
Secondo un recente paper pubblicato su Lancet, nel mondo la disabilità da mal
di schiena è aumentata di oltre il 50% dal 1990.
Lombalgia
Il dolore a livello della zona lombare può sorgere all'improvviso. Il cosiddetto colpo della strega, ad
esempio, con un movimento errato o uno sforzo intenso, può determinare una contrazione muscolare,
bloccare la schiena proprio all'altezza dei fianchi e costringere all'immobilità .
Altre volte, invece, il dolore può svilupparsi più lentamente. In alcuni casi può espandersi anche alla zona
sacrale o, ancora, irradiarsi al gluteo e alla gamba quando è interessato il nervo sciatico. È la sciatalgia,
l'irritazione di questo nervo dovuto all'erniazione di un disco vertebrale.
Cervicalgia
È quella condizione cui comunemente ci si riferisce con il termine “cervicaleâ€. Il dolore è all'altezza del
collo ed è il sintomo di un disturbo che coinvolge l'apparato muscolo-scheletrico di quest'area. Anche
per questa forma di mal di schiena il dolore può sorgere improvvisamente o nel tempo e manifestarsi
quando si compiono determinati movimenti o si assumono certe posizioni.
Una frattura vertebrale, l'artrosi – nella popolazione più in là con gli anni – un'ernia del disco, la scoliosi
sono alcune delle cause della lombalgia e della cervicalgia.
Tuttavia molto spesso non è possibile individuare una causa specifica di queste condizioni. Sono diversi i
fattori di rischio a esse correlati che risiedono nello stile di vita: lo stress, il fumo, l'obesità , la
sedentarietà , l'assunzione di posture scorrette prolungate, a casa o a lavoro, non fanno che aumentare il
rischio di andare incontro a mal di schiena. Per questo l'accento dev'essere posto sulla prevenzione.
Restare attivi
Un singolo episodio di mal di schiena rientra tendenzialmente nell'arco di alcune settimane ma il rischio
di recidiva è comunque alto. Come ricordano gli autori della ricerca su Lancet, un secondo episodio si
presenta in un caso su tre nell'arco di un anno da quello precedente.
In una piccola percentuale di persone il dolore diventa persistente.
Le opzioni per il trattamento di queste condizioni sono diverse.
I farmaci antinfiammatori/antidolorifici, le terapie fisiche o manuali, l'applicazione di ghiaccio possono
aiutare in particolare in fase acuta ad alleviare il dolore.
Un consiglio degli esperti è di mantenersi attivi:
 il riposo prolungato ritarda infatti il recupero mentre il movimento contrasta la rigidità muscolare
e favorisce l'elasticità della colonna.
 L'attività fisica è infine fondamentale per prevenire le recidive.
(Salute, Sole 24Ore)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1331
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO
IN CORSO LA VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
VIGILANZA DEGLI ORDINI SUL CORRETTO ESERCIZIO
DELLA PROFESSIONE
Ecco una nota di sintesi su alcuni elementi fondamentali da ricordare per il corretto
esercizio della professione e la lotta all’abusivismo in tutti gli ambiti in cui opera il
farmacista.
Il Consiglio Nazionale della Federazione ha deliberato di porre in essere “una lotta serrata all’abusivismo in
tutti gli ambiti in cui opera il farmacista:
dalla farmacia di comunità all’ospedale, dalla distribuzione alla ricerca†e, in questo senso, tutti gli Ordini
provinciali sono invitati a vigilare con la massima attenzione sul corretto esercizio della professione.
L’art. 8 della L. 175/1992 riconosce agli Ordini professionali la facoltà di promuovere ispezioni presso le
sedi professionali dei propri iscritti, al fine di vigilare sul rispetto dei doveri inerenti alla professione. A tal
proposito è opportuno rammentare alcuni profili di fondamentale importanza.
Esercizio abusivo della professione: Al farmacista è vietato porre in essere, consentire o agevolare a
qualsiasi titolo l’esercizio abusivo della professione (cfr. art. 3, comma 2, del Cod. Deont. Farm.).
Tale comportamento costituisce anche un grave reato, sanzionato dall’art. 348 del Codice Penale e, per il
farmacista che consenta o agevoli l’abusivismo, l’art. 8 della legge 175/1992 prevede anche l’interdizione
dalla professione per un periodo non inferiore ad un anno.
Obbligo di indossare il camice bianco e il distintivo professionale:
Oltre ad essere previsto in alcune Regioni da specifiche disposizioni di legge, costituisce preciso obbligo
deontologico per il farmacista (art. 5, comma 1, Cod. Deont. Farm.) che presta la propria attività al pubblico
indossare il camice bianco e il distintivo professionale. La ratio di tale disposizione è di tutta evidenza e
risiede nella necessità di garantire al cittadino la possibilità di individuare agevolmente e senza possibilità di
equivoci il farmacista, unico professionista abilitato a fornire consigli sui medicinali.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1331
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI
DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in
Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin)
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta
dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1331
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno IV – Numero 1331