Anno VII – Numero 1342
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Ordine: Eventi del mese
di Maggio
3. Pagina ENPAF
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Intolleranza al lattosio,
lo sai che può essere
transitoria?
Prevenzione e Salute
5. Ferite da taglio alle mani,
come intervenire?
6. Cosa fare in caso di
punture di insetti?
Meteo Napoli
Venerdì 04 Maggio
ï‚· Pioggia
Minima: 16° C
Massima: 19 °C
Umidità :
Mattina = 51%
Pomeriggio = 46%
Giovedì 3 Maggio 2018 – S. Silvano
Proverbio di oggi………
'A bona campana se sente 'a luntano.
INTOLLERANZA AL LATTOSIO,
LO SAI CHE PUÃ’ ESSERE TRANSITORIA?
L’intolleranza al lattosio è transitoria quando l’incapacità di
digerire correttamente lo zucchero contenuto nel latte non è
genetica, ovvero non dipende dal fatto che l’organismo non è in
grado di produrre enzima lattasi a sufficienza
– spiega la dottoressa Beatrice Salvioli, gastroenterologa di Humanitas.
Nei casi in cui si ha l’assenza della lattasi- una forma più rara che si manifesta
in genere a partire dal periodo dello
svezzamento- i sintomi si presentano giÃ
quando il neonato viene nutrito con il
latte materno.
In tutti gli altri casi, invece, l’intolleranza
al lattosio è acquisita o secondaria, e
può insorgere a qualunque età per
diverse cause come conseguenza di
patologie, infiammazioni a carico
dell’intestino o di terapie antibiotiche che inibiscono l’attività dell’enzima
lattasi. In questi casi l’intolleranza al lattosio è transitoria, ovvero le fonti di
lattosio possono essere reintrodotte gradualmente nell’alimentazione dopo
un periodo di eliminazione di 3-6 mesi.
L’esame diagnostico più diffuso per accertare un possibile malassorbimento
del lattosio (e quindi l’assenza dell’enzima) è il test del respiro o breath
test, un esame non invasivo che consiste nell’analisi dell’aria espirata dal
soggetto prima e dopo la somministrazione di una dose di lattosio. Nel
momento in cui lo zucchero del latte non viene digerito e inizia a fermentare,
si ha un’iperproduzione di idrogeno che il test rileva se è presente il
malassorbimento.
Un test genetico su sangue, invece, può accertare l’eventuale persistenza o
meno dell’enzima lattasi.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
PREVENZIONE E SALUTE
FERITE DA TAGLIO ALLE MANI,
COME INTERVENIRE?
In cucina è facile tagliarsi. Basta tenere male il coltello o distrarsi un attimo mentre si usa
il frullatore ad immersione ed ecco che l’incidente domestico, anche grave, è dietro l’angolo.
Quando accade ci sono una serie di accorgimenti che è
importante mettere subito in atto per non peggiorare le
cose e altrettanti trucchi per evitare di rimanere coinvolti
in questa tipologia di infortuni estremamente comuni.
Ne abbiamo parlato con la dottoressa Luciana Marzella,
specialista in Chirurgia della mano in Humanitas.
Il nemico numero uno è la distrazione
“I traumi in cucina sono molto comuni e avvengono spesso
per distrazione. Possiamo tagliarci con i coltelli, ma anche
con il frullatore a immersione, spesso mentre lo si lavaâ€, ha sottolineato la dottoressa Marzella,
spiegando come sia facile procurarsi tagli anche profondi con i più comuni utensili domestici.
Il consiglio è quello di staccare sempre la spina quando si è terminato di utilizzare il frullatore a
immersione, in modo da non esporsi al rischio di accenderlo involontariamente rimanendo tagliati o
addirittura folgorati.
Se le ferite sono superficiali il dito non va messo sotto l’acqua.
“Se le ferite sono superficiali possiamo intervenire disinfettandole e utilizzando le comuni garze o un
cerotto. È bene verificare se si riescono a muovere le dita, in caso contrario potrebbero esserci lesioni
tendinee, e se si ha la sensibilità su entrambi i lati del dito che si è tagliato. In presenza di alterazioni si
deve sospettare un trauma più profondo ed è consigliabile recarsi in pronto soccorsoâ€, ha proseguito la
specialista.
L’incidente più comune riguarda il trauma da amputazione dell’apice, ovvero la perdita di un pezzettino
di pelle nella parte superiore del dito, una ferita che nella maggior parte dei casi si rimargina da sola. È
bene però disinfettarla e farla smettere di sanguinare il prima possibile.
A questo scopo è necessario evitare di mettere il dito sotto l’acqua corrente perché in questo caso la
ferita continuerà a sanguinare.
Come comportarsi in caso di amputazione?
“Anche l’amputazione di un dito è un trauma abbastanza comune ed è molto importante sapere come
comportarsi in questi casi perché in Italia ci sono dei Centri di Chirurgia della Mano che prevedono
un’Unità di Microchirurgia, come in Humanitas, specializzata nei reimpianti – ha concluso Marzella -.
In presenza di un dito amputato occorre avvolgere la parte amputata in una garza, senza disinfettarla né
lavarla, e chiuderla ermeticamente in un sacchetto, per esempio come quelli che si usano per congelare
o conservare gli alimenti.
Questo sacchetto, chiuso in maniera ermetica, lo inseriamo poi in un altro sacchetto in cui avremo posto
del ghiaccio e un pochino di acqua, in modo da tenere il dito amputato refrigerato.
Questa procedura è importante al fine di garantire al paziente il reimpianto del proprio dito.
La parte del dito che è rimasta attaccata alla mano va avvolta in una garza e tamponata, anche con
l’aiuto di un asciugamano, al fine di interrompere il sanguinamento.
Dopo aver effettuato questa procedura di emergenza, ci si reca in pronto soccorso, portando con sé il
sacchetto contenente il dito amputatoâ€. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
PREVENZIONE E SALUTE
COSA FARE IN CASO DI PUNTURE DI INSETTI?
Arriva la bella stagione e la voglia di passeggiate in campagna, weekend in
montagna e picnic sui prati. In primavera ed estate, una bella giornata
all’aperto può diventare un tormento a causa di punture di insetti.
Zanzare, api, zecche, pappataci, vespe possono richiedere un pronto intervento, e non solo per chi è
allergico. «La prima cosa da fare è riconoscere se veramente vi è
stata una puntura, ossia verificare la presenza di rossore, edema e
prurito.
Molto importante poi osservare la lesione e verificare la presenza
sulla puntura di un eventuale pungiglione, intero o meno – spiega
il dottor Stefano Ottolini, medico dell’unità di Medicina d’urgenza
dell’ospedale Humanitas. –
Se comparisse un eritema più o meno generalizzato, febbre, mal di
testa, senso di difficoltà respiratoria, tachicardia, è sempre meglio
rivolgersi al pronto soccorso». Ecco come affrontare la puntura di un insetto.
Zecche
In alcune zone montane e prati, soprattutto dove l’erba è alta, si possono
trovare le zecche dei boschi.
L’attività delle zecche è strettamente legata ai valori di temperatura e
umidità e, sebbene ci siano alcune eccezioni, in generale la loro attività si
concentra nei mesi caldi e in luoghi vicini a stalle, cucce di animali e pascoli.
Di dimensione anche molto piccole, alcune zecche sono grandi quanto una capocchia di spillo, il loro
morso è indolore perché emettono una sostanza contenente principi anestetici che può rendere difficile
accorgersi di essere stati morsi. In genere, il loro morso predilige la zona della testa, collo, dietro le
ginocchia, e fianchi.
Per prevenire il morso di zecca e individuare “l’ospiteâ€, è consigliabile:
 camminare nei sentieri battuti
 indossare abiti chiari a maniche lunghe e pantaloni lunghi infilati nei calzini oppure stivali
 in caso di picnic sui prati, meglio usare una tovaglia o telo di colore chiaro che permette di vedere
gli insetti (in questo caso, allontanarsi dall’area)
 di ritorno dai luoghi a rischio, controllare la pelle anche servendosi di una lente d’ingrandimento.
Il morso della zecca non è di per sé pericoloso per l’uomo, ma può veicolare infezioni (encefalite da
zecca, malattia di Lyme, rickettsiosi, febbre ricorrente da zecche, tularemia, meningoencefalite da
zecche, ehrlichiosi) che nei bambini e negli anziani possono essere pericolose. Curabili con terapia
antibiotica specifica, in caso di morso di zecca è bene rivolgersi al pronto soccorso.
COSA FARE E NON FARE IN CASO DI MORSO DI ZECCA
ï¶ disinfettare la cute, afferrare la zecca con una pinzetta a punte sottili, il più possibile vicino alla
superficie della pelle. Tirare dolcemente cercando di imprimere un leggero movimento di
rotazione. Attualmente si possono trovare in commercio degli specifici estrattori che permettono
di rimuovere la zecca con un movimento rotatorio. Dopo l’estrazione, disinfettare ancora (evitare
la tintura di iodio) la pelle, e bruciare la zecca;
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
ï¶ non schiacciare il corpo della zecca per evitare il rigurgito che aumenterebbe la possibilità di
trasmissione di agenti patogeni
ï¶ non toccare a mani nude la zecca nel tentativo di rimuoverla, le mani devono essere protette (con
guanti) e poi lavate
ï¶ usare un ago sterile per l’estrazione del rostro (l’apparato buccale della zecca) che può rimane
all’interno della cute, o rivolgersi al pronto soccorso dove sarà possibile effettuare anche la
profilassi antitetanica
ï¶ non utilizzare mai alcol, benzina, acetone, trielina, ammoniaca, olio o grassi, né oggetti
arroventati, fiammiferi o sigarette per rimuovere la zecca. Infatti, la sofferenza indotta può
provocare il rigurgito di materiale infetto
ï¶ al termine di ogni operazione di estrazione, parziale o totale, controllare sempre che non vi siano
residui e che l’estrazione sia stata completa.
Nei successivi 30-40 giorni dal morso, potrebbero comparire segni di infezione quale un alone rossastro
sulla pelle che tende ad allargarsi oppure febbre, mal di testa, debolezza, dolori alle articolazioni,
ingrossamento dei linfonodi: rivolgersi immediatamente al proprio medico alla comparsa dei sintomi
Api, Vespe e Calabroni
Sebbene possano sembrare simili, in realtà solo le vespe
sono attratte dal nostro cibo (in particolare frutta, dolci
e bevande zuccherate) e, se infastidite, possono
pungere anche più volte, senza morire, al contrario di
quanto accade per le api. In caso di punture multiple o
all’interno di naso, bocca o occhi, o in caso di reazioni
severe, recarsi al Pronto Soccorso.
Per evitare di irritare vespe, calabroni e api,
allontanando il rischio di essere punti, è consigliabile:
ï¶ non avvicinarsi troppo ad alveari di api
ï¶ allontanarsi lentamente e non urlare se si avvicina un’ape o una vespa
ï¶ evitare profumi, lacche e creme troppo dolci e profumati
ï¶ non lasciare aperti lattine e alimenti dolci: le vespe possono intrufolarsi all’interno e bevendo
potrebbe pungere lingua, labbra o l’interno della bocca (recarsi subito al Pronto soccorso)
ï¶ non camminare scalzi nei prati per evitare di calpestare vespe o api
ï¶ vestirsi con colori chiari: meglio il bianco e il verde, così come magliette a maniche lunghe e
pantaloni lunghi, per gite in boschi e prati, o per il giardinaggio.
In caso di puntura, la reazioni può essere non allergica (gonfiore, che può aumentare nelle 24 ore
seguenti alla puntura, bruciore intenso, prurito e dolore nell’area colpita) o allergica (stessi sintomi ma
generalizzati tipo orticaria, difficoltà a respirare, dolore al petto, riduzione della pressione arteriosa). In
caso di allergia nota alle puntura di api, vespe e calabroni, assumere subito i farmaci antistaminici da
tenere sempre con sé, e nei casi più severi recarsi in Pronto Soccorso.
PUNTURA DI APE O VESPA? COSA FARE
ï¶ disinfettare la zona colpita con acqua ossigenata o euclorina
ï¶ raschiare via il pungiglione con un ago, una lama smussa o una carta plastificata (es. una carta di
credito). Evitare la pinzetta perché si potrebbe spremere il veleno rimasto all’interno nel
pungiglione della ferita
ï¶ applicare del ghiaccio o immergere la zona nell’acqua fredda per ridurre il dolore e per rallentare
l’assorbimento del veleno
ï¶ mantenere immobile la parte colpita
ï¶ successivamente può essere applicata una crema al cortisone;
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
Tafani (o mosca cavallina)
La loro puntura è molto dolorosa, più di quella delle api, e può
richiedere più giorni per guarire e, con molta probabilità , si
potrebbero sviluppare infezioni.
Per questo è bene prestare molta attenzione alla sua puntura e
saperne riconoscere i sintomi come rossore, gonfiore,
infiammazione e forte prurito, molto più intenso rispetto alla
puntura di una zanzara o di un’ape.
Nei soggetti allergici, la puntura di tafano può scatenare una
reazione allergica con arrossamento e gonfiore di labbra e occhi, mancanza di respiro, debolezza e
vertigini.
COSA FARE IN CASO DI PUNTURA DI TAFANO
ï¶ lavare la zona colpita con acqua e sapone antibatterico
ï¶ asciugarla tamponando la puntura con un fazzoletto di carta asciutto e pulito
ï¶ non grattare la pelle per evitare di peggiorare la situazione, anche in caso di forte prurito
ï¶ applicare sulla pelle un fazzoletto imbevuto di acqua calda aiuta ad alleviare il dolore
ï¶ applicare del ghiaccio per bloccare il gonfiore
In caso di pus sull’area della puntura, evitare il fai-da-te e rivolgersi al proprio medico per la terapia
specifica. Solo in caso di reazione allergica, rivolgersi immediatamente al Pronto Soccorso.
Pappataci e Zanzare
Entrambi insetti che si attivano con il calare del sole, i
pappataci sono piuttosto diffusi nelle aree
mediterranee. Rispetto alle zanzare, la vicinanza dei
pappataci non è anticipato da alcun ronzio e la loro
puntura è in grado di trasmettere malattie infettive
all’uomo, come la nota Leishmaniosi, ma anche
encefalite e meningite.
Il pappatacio punge preferibilmente la parte inferiore del corpo, come caviglie e piedi, perché non vola,
mentre la zanzara può raggiungere ogni area del corpo. Rossore, dolore e prurito intenso possono essere
alleviati dalle creme “after bite†oppure da creme a bassa concentrazione di cortisone, in caso di ponfi.
PUNTURA DI PAPPATACI? COSA FARE
Rivolgersi al medico o al pronto soccorso in caso di:
ï¶ comparsa di eritema diffuso: potrebbe essere la manifestazione di una reazione allergica
ï¶ febbre e sintomi simil-influenzali con brividi, dolore muscolare, mal testa e di collo: potrebbero
essere i sintomi di encefalite o meningite
COME EVITARE LE PUNTURE DI PAPPATACI E ZANZARE?
ï¶ utilizzare appositi repellenti per pappataci e zanzare spruzzati direttamente sulla pelle e sui vestiti
ï¶ di sera, preferire abiti chiari a maniche lunghe e pantaloni
ï¶ arieggiare ambienti e non tenere chiuse le persiane durante il giorno: i pappataci amano i luoghi
caldi, bui e umidi. Aria e luce sono elementi di disturbo
ï¶ evitare zone palustri o lacustri, con ristagni di acqua.
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1342
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI MAGGIO
Martedì
15 Maggio
ore
10.00 -18.00
L’ENPAF incontra l’ ORDINE:
il giorno 15 Maggio p.v. a partire dalle ore 10:00 e fino alle 18:00,
saranno presenti i funzionari dell’Enpaf per affrontare tutte le
problematiche riguardanti il sistema contributivo e previdenziale proprio dell’Enpaf;
sarà fornita assistenza ai Colleghi che interverranno rispondendo a tutte le
problematiche.
Corso Omeopatia (5CF ECM)
Domenica
13 Maggio,
ore 9.00
Mercoledì
16 Maggio
Ore 21,00
“L’APPROCCIO CORRETTO COL PAZIENTE OMEOPATICO:
FARMACISTI, MEDICI E VETERINARI A CONFRONTOâ€
Interverranno: V. Santagada, M. Di Iorio R. Gaeta, M. Certosino
Relatori: A. Calignano, D. Chiriaco’, R. Pennacchio, M.D. D’angelo,
Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di :
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
Relatore: Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II
CONCERTO “MAGGIO DEI MONUMENTIâ€
E VISITA AL TUNNEL BORBONICO
Domenica
27 Maggio
ore 19.00
Lunedì 28
Maggio
ore 21.00
Si terrà il prossimo 27 Maggio con inizio alle ore 19.00, presso la Sala
Agorà del Tunnel Borbonico di Napoli.
COME PARTECIPARE:
gli Iscritti che vogliono partecipare, 130 posti disponibili,
possono prenotarsi mandando un messaggio wathapp al
numero del Presidente Santagada 339 81 77 933
Gli interessati, subito dopo aver effettuato la prenotazione dovranno ritirare l'invito
personale gratuito, presso la sede dell'Ordine, entro e non oltre il giorno 24 Maggio.
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 2 Nord)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: M. Fusco, Agrippino Graziano, V. D’Ambrosio
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 1)
Martedì 29
Maggio
ore 21.00
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Simona Creazzola, Elena Granata, Adele Venturelli
Giovedì 31
Maggio
ore 21.00
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 3)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Eduardo Nava, Rosanna Menna, Carla Mancaniello
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI
DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in
Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin)
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta
dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1342
Pagina ENPAF
AVVISO: Bollettini MAV per il pagamento dei contributi 2018
Si informa che a partire dal 20 aprile p.v. saranno disponibili sulla piattaforma Enpaf online i
duplicati dei bollettini MAV per il pagamento dei contributi relativi al 2018.
E’ inoltre possibile scaricare i duplicati delle CU 2018 sia tramite la piattaforma Enpaf online
che dall’apposita sezione presente sulla home page del sito.
AVVISO: EMAPI – Copertura Sanitaria Integrativa
Con delibera del Consiglio di amministrazione del 20 dicembre 2017, l’Enpaf ha aderito ad
EMAPI, l’Ente di Mutua Assistenza per i Professionisti Italiani, stipulando, in attuazione di
quanto previsto dal proprio Regolamento di assistenza, una convenzione in favore dei propri
iscritti e dei titolari di pensione diretta Enpaf.
La convenzione prevede, senza alcun onere a carico dell’iscritto o del titolare di pensione
diretta Enpaf, una copertura sanitaria integrativa per gravi interventi chirurgici e gravi eventi
morbosi, la copertura in caso di invalidità permanente superiore al 66% da infortunio e la
copertura in caso di non autosufficienza (LTC).
Si prevede, inoltre, la possibilità per gli assicurati di estendere, con oneri a loro carico, le
medesime coperture al proprio nucleo familiare.
La copertura assicurativa sarà attiva dalle ore 00.00 del 16 gennaio 2018 ed è subordinata
alla condizione di regolarità contributiva del richiedente.
Si segnala che chi usufruisca dei rimborsi previsti dalla copertura assicurativa EMAPI, può
beneficiare dei sussidi assistenziali ENPAF per i medesimi eventi, ricorrendone i presupposti,
limitatamente alla parte eventualmente non rimborsata da EMAPI.
Per avere ulteriori informazioni sul regolamento e la modulistica utile per le richieste di
rimborso è consultabile il sito web di EMAPI al seguente link https://www.emapi.it
Contatti e numeri utili:
Telefono - 06/44250196 – 848 88 11 66
Fax - 06/44252624
E-mail - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.