Anno VII – Numero 1346
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Ordine: Eventi del mese
di Maggio
3. Pagina ENPAF
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. Bicarbonato e digestione:
qual è la giusta quantità e
quando evitarlo
5. Lo strano collegamento
intestino-cervello
6. Come vivere 10 o più anni
di più
7. Legamenti
crociati:
quando conviene operarsi
Prevenzione e Salute
8. L'olio d'oliva contro il
diabete
Meteo Napoli
Mercoledì 09 Maggio
ï‚· Pioggia
Minima: 16° C
Massima: 21 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 44%
Mercoledì 9 Maggio 2018 – S. Pacomio
Proverbio di oggi………
T'aggia 'mparà e pò t'aggia perdere....
BICARBONATO E DIGESTIONE:
qual è la giusta quantità e quando evitarlo
Cattiva digestione, bruciore di stomaco e acidità . Il bicarbonato di
sodio può avere mille usi, alimentari e non, ma quello più noto è
senz’altro collegato alle sue proprietà digestive.
Il suo nome scientifico è idrogeno carbonato di sodio: si tratta di un sale
sodico dell’acido carbonico che, quando viene sciolto nell’acqua, dà origine a
una soluzione leggermente basica che può appunto essere utilizzata per
contrastare diversi disturbi gastrici.
Un alleato della digestione da usare con moderazione
Assumere uno o due cucchiaini di bicarbonato a distanza di un paio d’ore da
un pasto eccessivamente abbondante che risulta difficile da digerire, può
aiutare a neutralizzare l’acidità di stomaco e a produrre anidride carbonica
che favorisce il normale processo fisiologico dell’assorbimento degli alimenti.
D’altra parte, questo sale è in grado di contrastare l’assorbimento di farmaci
acidi e di rallentare l’eliminazione renale di alcune terapie e per questo è
importante consultare il proprio medico se e quando si decide di usarlo come
rimedio, specialmente quando è in corso una cura.
Il bicarbonato, è bene ricordarlo, non ha alcun potere terapeutico:
ha effetto solo sulla sintomatologia e può dare effetti collaterali come
flatulenze, crampi allo stomaco, ritenzione idrica e alcalosi metabolica.
Quando è meglio evitarlo
Nonostante sia il principio attivo di diversi farmaci destinati al personale
medico per trattare acidosi metabolica, shock, intossicazione da barbiturici,
salicilati e metanolo e sindromi emolitiche, rabdomiolitiche e iperuricemie, il
bicarbonato non è sempre consigliato. Soprattutto se si sta seguendo una
dieta iposodica, bisognerebbe evitare di assumerlo perché potrebbe causare
complicanze anche gravi come l’insufficienza cardiaca, l’ipertensione e le
disfunzioni renali. Via libera invece per le donne in gravidanza, per le quali non
ci sono effetti collaterali o pericoli riscontrati dagli studi eseguiti su questa
sostanza. (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
SCIENZA E SALUTE
LO STRANO COLLEGAMENTO INTESTINO-CERVELLO
Secondo alcune ipotesi recenti, i batteri che popolano il nostro intestino possono avere
influenze insospettate sul cervello e perfino un ruolo nella genesi di disturbi mentali e
malattie neurodegenerative.
Possibile che il nostro umore, e perfino disturbi e malattie
mentali possano essere influenzati dall’intestino?
Sembra una stranezza, ma è l’ipotesi di ricerca su cui stanno
lavorando da alcuni anni diversi gruppi di scienziati.
IPOTESI CONTROVERSE. Negli ultimi tempi gli studi sul
ruolo che le complesse popolazioni dei batteri intestinali, il
cosiddetto microbiota, svolgono per la salute sono un campo in piena espansione. Da quando, grazie
soprattutto alle tecnologie per il sequenziamento dei genomi, si è iniziato a saperne di più sull’incredibile
varietà di microrganismi che popolano il nostro tratto intestinale, sono stati scoperti collegamenti
inaspettati tra la composizione del microbiota e alcuni aspetti della nostra salute:
ï¶ non solo quelli più immediati e apparenti, come la salute del tratto digestivo oppure l’obesità , ma
anche meno ovvi, come il funzionamento del sistema immunitario o addirittura del cervello.
Alcuni studi sono arrivati a stabilire delle associazioni tra squilibri di quella che comunemente viene
chiamata flora intestinale e alcuni disturbi mentali.
Tanto che, soprattutto negli Stati Uniti, si parla addirittura di usare “microbi dell’umoreâ€, o
“psicobioticiâ€, come supplementi per migliorare la salute mentale. È un campo controverso e delicato,
perché dati ben documentati e solidi su come uno squilibro dei batteri nell’intestino possa avere un
ruolo nell’insorgenza di un disturbo psichico o di una malattia neurodegenerativa, non ce ne sono
ancora.
INTESTINO E STRESS. L’insieme dei batteri che colonizzano il tratto gastrointestinale dell’uomo e della
maggior parte degli animali si è evoluto nell’arco di migliaia di anni, fino a formare una relazione stabile
e, per così dire, utile a entrambe le parti:
ï¶ la somma dei batteri e del corpo che li ospita viene spesso definita superorganismo.
Uno degli studi, condotto in Giappone, ha evidenziato che topi germ-free, ossia allevati in ambienti
sterili, privi di batteri intestinali, quando si trovano in situazioni di stress hanno in circolo una quantitÃ
di cortisolo (l’ormone dello stress) circa doppia rispetto ai topi normali.
DEPRESSIONE. Un gruppo di ricercatori sta studiando i legami tra microbiota e depressione a partire
dall’osservazione che nell’intestino dei pazienti depressi è presente una minore diversità di batteri:
ï¶ l’ipotesi è che questo squilibrio possa avere un ruolo nella genesi del disturbo.
I ricercatori considerano anche l'ipotesi che una dieta che altera la salute dell’intestino, per esempio
un’alimentazione con poche fibre, potrebbe rendere più vulnerabili.
Indagando su queste possibilità i ricercatori hanno condotto un esperimento: hanno trapiantato i batteri
intestinali di pazienti depressi in ratti, per vedere se si verificava qualche cambiamento. In effetti, è stato
verificato che gli animali iniziavano a riprodurre alcuni dei comportamenti tipici della depressione nella
loro specie, per es. il rifiuto di alcuni “piaceriâ€, come l’acqua zuccherata.
AUTISMO? Ricercatori dell’Universtà dell’Illinois, hanno individuato una possibile via metabolica
attraverso cui potrebbe realizzarsi il collegamento tra intestino e cervello.
Gli studiosi hanno scoperto - in studi su animali - che alcune popolazione di batteri sono associate alla
presenza di maggiori o minori quantità di certi ormoni e metaboliti nel sangue e nel cervello. La loro
ipotesi è che squilibri del genere, durante lo sviluppo fetale, possano contribuire all’insorgenza di
disturbi correlabili all’autismo. (Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
SCIENZA E SALUTE
COME VIVERE 10 O PIÙ ANNI DI PIÙ
Uno studio ha calcolato gli effetti sul lungo periodo di alcune buone pratiche quotidiane,
che fanno guadagnare anni di vita.
L'aspettativa di vita in molti Paesi del mondo si allunga, ma
secondo uno studio condotto da ricercatori americani di
Harvard e pubblicato sulla rivista scientifica Circulation, non
tutti ne trarranno benefici - colpa di alcune cattive abitudini
diffuse nel mondo occidentale.
Per guadagnare anni di vita basterebbe seguire alcune intuibili
regole:
ï¶ non fumare,
ï¶ mantenere un indice di massa corporea tra 18,5 e 25,
ï¶ dedicare almeno 30 minuti al giorno all'esercizio fisico (anche moderato),
ï¶ non bere più di uno o al massimo due bicchieri di vino al giorno,
ï¶ garantirsi una dieta ricca di frutta, verdura e cereali integrali e povera di carne rossa, grassi saturi
e zucchero.
NON SI SGARRA! Secondo i ricercatori, chi segue queste regole a 50 anni matura un bonus
sull'aspettativa di vita di 14 anni in più se donna e di 12,2
anni se uomo.
Lo studio ha monitorato i dati clinici di oltre 122.000
persone dal 1980 al 2014 dimostrando che uomini e
donne che rispettano questi criteri hanno l'82% in meno
di probabilità di morire di malattie cardiache e il 65% in
meno di probabilità di morire di cancro.
UNA QUESTIONE AMERICANA. L'obiettivo dell'analisi
era capire perché gli americani - che investono molti soldi
in assistenza sanitaria in proporzione al PIL - sono al 31°
posto nel mondo per l'aspettativa di vita alla nascita.
Il problema, precisano però i ricercatori, riguarda
comunque molti paesi occidentali.
CURIOSITÀ. In Italia la situazione è decisamente
migliore: nel nostro Paese l'aspettativa di vita alla nascita Salute e longevità : tra le cose che non devono
mancare vale la pena sottolineare la serenitÃ
(elab. 2016 su dati 2015) è di 82,7 anni.
d'animo (tranquility), le occasioni di
Secondo i dati della World Health Organization (OMS, contemplazione della natura, la capacità di
Organizzazione mondiale della sanità ), il nostro Paese è al ridere di gusto, la gentilezza e l'amore.
6 posto nella classifica media internazionale, seguito da
Israele, Svezia e Francia.
Separando i dati tra uomini e donne, l'Italia si posiziona al settimo posto per gli uomini e all'ottavo per le
donne: la vera curiosità della classifica è che al quarto posto (classifica femminile) troviamo la Corea del
Sud (Repubblica di Korea).
I Paesi con l'aspettativa di vita alla nascita più alta (media uomini e donne, elab. 2016 su dati 2015) sono
il Giappone, la Svizzera, Singapore, l'Australia e la Spagna.
(Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
SCIENZA E SALUTE
LEGAMENTI CROCIATI: QUANDO CONVIENE OPERARSI
Riservato in passato agli sportivi professionisti, oggi l’intervento chirurgico è consigliato a
tutti
Il ginocchio è l’articolazione più esposta alle distorsioni, traumi
frequenti soprattutto fra chi pratica calcio, basket, sci e ginnastica,
anche a livello amatoriale.
A farne le spese sono i 2 legamenti crociati, in modo particolare
l’anteriore, colpito 10 volte di più di quello posteriore: complice una
rotazione eccessiva del ginocchio, uno stop improvviso o un cambio di direzione, questo
legamento subisce una trazione anomala, si sfilaccia o si rompe, producendo una lesione, simile a
quella di un elastico che si spacca. La soluzione però esiste ed è l’intervento chirurgico, in grado di
ripristinarne la totale funzionalità in più del 90% dei casi.
Valida per tutti: «Un tempo la chirurgia era “riservata†agli sportivi professionisti, ma oggi è
un’opzione valida per tutte le persone che, dopo una visita specialistica e una risonanza magnetica del
ginocchio, scoprono di avere una lesione del crociato», spiega il dr Piero Volpi, responsabile dell’UnitÃ
di chirurgia del ginocchio e traumatologia dello sport dell’Istituto Humanitas di Rozzano (Milano).
Intervenire conviene sempre:
«La vita media si è allungata e, se non operato, il legamento leso mette sotto stress
l’articolazione, accelerando l’usura di tutte le sue strutture. Nel tempo, quindi, è più facile che il
ginocchio vada incontro a un’artrosi precoce. Inoltre, la vita quotidiana richiede gesti scattanti, dinamici
e, di conseguenza, convivere con un’articolazione instabile può rappresentare una forte limitazione».
Si inizia subito a camminare
L’operazione ricostruisce un nuovo legamento utilizzando i segmenti di alcuni tendini del ginocchio del
paziente. «Il chirurgo li preleva attraverso una piccola incisione e poi, tramite una sonda collegata a una
telecamera (l’artroscopio), li posiziona al posto del crociato leso, fissandoli al femore e alla tibia senza
aprire l’articolazione», spiega ’ortopedico.
 «Da quel momento i tendini trapiantati sostituiscono il legamento lesionato per sempre».
L’intervento si può eseguire già 4-6 settimane dopo il trauma, tempo necessario per risolvere i problemi
infiammatori tipici dell’infortunio. Viene effettuato in anestesia generale o spinale, dura circa un’ora e
prevede una degenza di un paio di giorni. Si può camminare subito con l’aiuto di due stampelle e, in
media, le normali attività vengono riprese dopo un mese.
L’intervento può essere effettuato nei centri di chirurgia del ginocchio, presenti nei maggiori ospedali
pubblici italiani, ed è a carico del Ssn.
L’importanza della riabilitazione
Dopo la ricostruzione del legamento crociato anteriore bisogna seguire un programma di riabilitazione
lungo 4 mesi:
ï¶ durante i primi 30 giorni si punta alla ripresa del movimento, camminando con l’aiuto delle stampelle
Nel mese successivo, invece, iniziano i cicli di fisioterapia in acqua (3 sedute settimanali), che
prevedono anche l’utilizzo della cyclette, mentre nei 60 giorni seguenti si passa in palestra.
Sotto la supervisione di un fisioterapista, vengono eseguite 3 sedute settimanali di esercizi utili per il
rinforzo muscolare e il recupero pieno del movimento utilizzando attrezzi come stepper, pressa
orizzontale e leg extension. Alla fine del percorso riabilitativo, dopo una visita clinica che conferma la
buona stabilità del ginocchio, il recupero di movimento e tono muscolare, si può riprendere a fare sport.
La fisioterapia può essere eseguita con il Ssn o in strutture private ed è possibile integrarla con esercizi
da fare casa. (Salute, Starbene)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
PREVENZIONE E SALUTE
L'OLIO D'OLIVA CONTRO IL DIABETE
Sembra ridurre i livelli di glucosio nel sangue dopo i pasti. Uno studio della Sapienza
NELL'olio extravergine di oliva potrebbe esserci una cura per il diabete.
Almeno secondo lo studio della Sapienza di Roma pubblicato su British
Journal Clinical Pharmacology. Il componente specifico del condimento
preferito dagli italiani, che secondo i risultati del team italiano
sembra capace di ridurre la glicemia post-prandiale (i livelli di glucosio
nel sangue dopo i pasti), è l'oleuropeina.
• L'OLEUROPEINA ABBASSA I LIVELLI DELLA GLICEMIA
Per lo studio, gli esperti si sono concentrati su un campione di persone
sane alle quali sono stati somministrati 20 mg di oleuropeina durante
un pasto tipico della cucina italiana.
Confrontando i risultati con il controllo (placebo) a due ore dal pasto, i ricercatori hanno osservato una
riduzione significativa della glicemia solo quando i partecipanti assumevano i 20 mg di oleuropeina.
Altra osservazione interessante è che, dopo questo intervallo di tempo, i pazienti presentavano gli stessi
livelli glicemici che avevano prima del pasto.
Questa ricerca apre dunque nuove prospettive per combattere il diabete anche con sostanze naturali
come l'oleuropeina, presente non solo nell'olio ma anche nelle foglie dell'ulivo.
"I dati sulle oscillazioni di glucosio e colesterolo – spiega Francesco Violi, autore dello studio e direttore
del Dipartimento di medicina interna e specialità mediche dell'università La Sapienza - permettono di
comprendere come l’assunzione di olio di oliva nella dieta possa prevenire complicanze cardiovascolari e
arteriosclerosi.
Numerosi studi, infatti, hanno dimostrato che i picchi post-prandiali di glucosio e colesterolo sono
potenzialmente dannosi nei pazienti a rischio di complicanze aterosclerotiche; ridurne, pertanto, l’entitÃ
potrebbe apportare benefici nella cura dell'arteriosclerosi e delle sue complicanze come infarto e ictus".
Anche perché il diabete, spiega l'esperto, è una delle principali cause di infarto del miocardio ed
ictus: "Nel 2016 i casi dichiarati di diabete in Italia - sottolinea Violi - hanno superato i tre milioni e
questo numero crescerà nei prossimi anni considerando la progressiva tendenza all'aumento della
malattia nella nostra popolazione".
• L'OLIO, UN ANTIDIABETICO NATURALE
Prevenire una malattia come il diabete, e con essa i suoi danni alle arterie, è fondamentale soprattutto
durante i pasti, perché l'aumento della glicemia post-prandiale stimola la produzione di insulina che, a
lungo andare, facilita l'insorgenza della malattia, nei soggetti predisposti.
In un precedente studio il gruppo guidato da Violi aveva già osservato come l'assunzione di 10 grammi di
olio extravergine di oliva durante i pasti era in grado di ridurre la glicemia post-prandiale ma non era
stata ancora individuata la componente dell'olio responsabile di questo effetto benefico.
Quello che era emerso dalla ricerca è che l'olio extravergine di oliva si comporta come un antidiabetico
con un meccanismo simile ai farmaci di nuova generazione, cioè le incretine
(ormoni naturali prodotti a livello gastrointestinale che riducono il livello della glicemia nel sangue).
Tanto è vero che la sua assunzione si associa, secondo i ricercatori, a un aumento nel sangue delle
incretine. (Salute, La Repubblica)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1346
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI MAGGIO
Corso Omeopatia (5CF ECM)
Domenica
13 Maggio,
ore 9.00
“L’APPROCCIO CORRETTO COL PAZIENTE OMEOPATICO:
FARMACISTI, MEDICI E VETERINARI A CONFRONTOâ€
Interverranno: V. Santagada, M. Di Iorio R. Gaeta, M. Certosino
Relatori: A. Calignano, D. Chiriaco’, R. Pennacchio, M.D. D’angelo,
L’ENPAF incontra l’ ORDINE:
Martedì
15 Maggio
ore
10.00 -18.00
il giorno 15 Maggio p.v. a partire dalle ore 10:00 e fino alle 18:00,
saranno presenti i funzionari dell’Enpaf per affrontare tutte le
problematiche riguardanti il sistema contributivo e previdenziale proprio dell’Enpaf;
sarà fornita assistenza ai Colleghi che interverranno rispondendo a tutte le
problematiche.
Mercoledì
16 Maggio
Ore 21,00
Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di :
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
Relatore: Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II (12 CF ECM)
CONCERTO “MAGGIO DEI MONUMENTIâ€
E VISITA AL TUNNEL BORBONICO
Domenica
27 Maggio
ore 19.00
Lunedì 28
Maggio
ore 21.00
Si terrà il prossimo 27 Maggio con inizio alle ore 19.00, presso la Sala
Agorà del Tunnel Borbonico di Napoli.
COME PARTECIPARE:
gli Iscritti che vogliono partecipare, 130 posti disponibili,
possono prenotarsi mandando un messaggio wathapp al
numero del Presidente Santagada 339 81 77 933
Gli interessati, subito dopo aver effettuato la prenotazione dovranno ritirare l'invito
personale gratuito, presso la sede dell'Ordine, entro e non oltre il giorno 24 Maggio.
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 2 Nord)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: M. Fusco, Agrippino Graziano, V. D’Ambrosio
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 3)
Martedì 29
Maggio
ore 21.00
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Edoardo Nava, Rossana Menna, Carla Mancaniello
Giovedì 31
Maggio
ore 21.00
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 1)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Simona Creazzola, Elena Granata, Adele Venturelli
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: CORSI ECM FAD - GRATUITI
Di seguito l’elenco aggiornato dei corsi federali attualmente disponibili sul portale
www.fofifad.com
Denominazione del corso
Attivo sino al Crediti
Le piccole patologie dermatologiche
17/12/2018
6
Le patologie più frequenti del bambino
17/12/2018
6
La comunicazione con il paziente straniero
17/12/2018
18
Fitoterapia
17/12/2018
6
Celiachia, allergie e intolleranze alimentari:
istruzioni per i cittadini
20/12/2018
4.5
Farmacia dei Servizi e Test di laboratorio:
Normativa e istruzioni per l’uso
28/12/2018
6
Le malattie neurodegenerative
31/12/2018
2
Indicazioni Operative per l’accesso al Portale
Si rammenta che è possibile verificare la propria situazione entrando nell'apposita area
riservata e che, in sede di primo accesso, sarà necessario procedere alla registrazione al
portale inserendo i propri dati nella seguente pagina internet:
https://application.cogeaps.it/cogeaps/registrazioneProfessionista.public.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI
DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in
Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin)
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta
dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1346
Pagina ENPAF
AVVISO: Le domande più frequenti sui contributi Previdenziali
Mi sono iscritto all’Ordine nel mese di marzo e ho prodotto, ai fini della riduzione contributiva, una
dichiarazione di disponibilità all’attività lavorativa vistata dal Centro per l’impiego nel mese di
ottobre. Vorrei sapere perché per il primo anno di iscrizione mi è stata attribuita l’aliquota di riduzione
del 50% e non come da me richiesto quella dell’85%.
Al fine di ottenere la riduzione del contributo previdenziale obbligatorio non è sufficiente che l’iscritto si
trovi nella condizione prevista dal Regolamento al momento in cui presenta la domanda, ma è
necessario che dimostri il possesso della condizione medesima, almeno per un periodo pari a sei mesi e
un giorno nell’anno, oppure, in caso di prima iscrizione, per un numero di giorni pari alla metà più uno
del periodo di iscrizione. Nel suo caso questo non è accaduto, considerato che la sua condizione di
disoccupato temporaneo e involontario risale al mese di ottobre, per questo motivo la sua domanda di
riduzione nella misura dell’85% quale disoccupato non è stata accolta e, d’ufficio, è stata applicata la
riduzione del 50% riconosciuta, tra l’altro,a chi, come lei, non esercita alcuna attività lavorativa, in
quanto questa è stata la condizione prevalente nell’anno protrattasi dal mese di marzo al mese di
ottobre.
Mi sono cancellato dall’Albo nel 2002 e mi sono reiscritto nel corso del 2006, ho chiesto di pagare il
contributo di solidarietà del 3% ma la domanda è stata respinta, vorrei conoscere il motivo del rifiuto.
La modifica del regolamento, entrata in vigore nel 2004, ha introdotto il contributo di solidarietà di
ammontare pari al 3% del contributo in misura intera, si tratta di un contributo che non è utile ai fini
della maturazione del diritto a pensione. L’articolo 21 del Regolamento riserva la facoltà di chiedere il
suddetto contributo esclusivamente a coloro che si iscrivano per la prima volta all’Ente a partire dal 1°
gennaio 2004, la disposizione esclude, quindi, che il contributo di solidarietà possa essere esteso anche a
chi, iscritto prima del 1° gennaio 2004, si sia cancellato e, successivamente si sia reiscritto dopo la
suddetta data.
Pur conservando la condizione di disoccupato temporaneo e involontario, inspiegabilmente nel corso
dell’anno 2007 mi è stata applicata l’aliquota del 50% in luogo di quella all’85% di cui fino ad allora
beneficiavo, come mai?
L’articolo 21 del Regolamento prevede che la riduzione del contributo previdenziale in qualità di
disoccupato temporaneo e involontario non possa essere conservata dall’iscritto per un periodo
complessivamente superiore ai cinque anni, da computare nell’arco dell’intero rapporto previdenziale
con l’ENPAF, il superamento di tale limite temporale comporta la perdita della riduzione massima di cui
si usufruiva; d’ufficio viene, dunque, applicata l’aliquota del 50% in quanto l’iscritto viene equiparato al
soggetto che non esercita alcuna attività professionale. Occorre rammentare che il periodo massimo di
cinque anni, si riferisce sia alla riduzione dell’85% che al contributo di solidarietà , per questi due benefici
contributivi non è data la possibilità di sommare due periodi di cinque anni, ma vale, per entrambi, un
solo limite quinquennale scaduto il quale, lo si ripete, viene applicata la riduzione del 50%.