Anno VII – Numero 1351
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
Martedì 10 Maggio 2018 – S. Ubaldo
Proverbio di oggi………
Nun se fa niente pe’ ssenza niente.
2. Ordine: Eventi del mese
di Maggio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. “Formicolio, sudorazione
e dolore: quello che le
mani ci dicono
4. …
5. tappi di cerume: non è
scarsa igiene,ma ecco come
si devono pulire le
orecchie
6. perché alcune persone
perdono
l’appetito
sotto stress?
PERCHÉ SI CONSIGLIA DI NON
RICONGELARE IL CIBO?
I motivi sono almeno due. Anzitutto il congelamento non uccide
tutti i batteri che sono presenti sugli alimenti (soprattutto su
verdura e carne).
Alcuni di questi, con il freddo, semplicemente abbassano le loro funzioni vitali
entrando in una fase di quiescenza che permette loro di sopravvivere, anche a
basse temperature.
ANDATE E MOLTIPLICATEVI:
Prevenzione e Salute
7. Perché si consiglia di non
ricongelare il cibo?
8. Prolasso
genitale,
rinforza
il
pavimento
pelvico per evitarlo
Meteo Napoli
Mercoledì 16 Maggio
ï‚· Pioggia
Minima: 13° C
Massima: 17 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 44%
così, quando un alimento viene
decongelato, questi batteri riprendono la
loro attività e iniziano a moltiplicarsi.
Se a questo punto il cibo viene consumato
subito, il fenomeno rimane limitato;
ma se invece viene ricongelato e scongelato più volte, ad ogni passaggio la
moltiplicazione dei batteri parte da un numero base sempre maggiore.
In questo modo aumenta il rischio di un’intossicazione, soprattutto se il cibo
viene consumato crudo.
PROTEINE ADDIO: L’altro problema riguarda invece il valore nutritivo dei
cibi congelati: se carne e verdure vengono surgelate lentamente, come
avviene nei frigoriferi di casa, si possono formare grossi cristalli di ghiaccio che
rompono la struttura delle cellule degli alimenti:
con lo scongelamento si ha la perdita di acqua mista a proteine, vitamine e sali
minerali. A questo punto il valore nutritivo di quei cibi si è decisamente
impoverito. (Fonte: Focus)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
SCIENZA E SALUTE
FORMICOLIO, SUDORAZIONE E DOLORE:
QUELLO CHE LE MANI CI DICONO
Le mani ci parlano. Come? Con formicolii, sudore e dolori alle dita, per esempio.
Ci parlano di disturbi e patologie
che possono colpire le mani, uno
strumento essenziale «non solo per svolgere ogni giorno le diverse
funzioni sia nell’ambito personale che professionale.
Con le mani comunichiamo: diamo la mano, gesticoliamo e aiutiamo
la conversazione», dice il dottor Alberto Lazzerini, responsabile
dell’Unità operativa di Chirurgia della mano dell’ospedale Humanitas,
intervenuto nel corso della trasmissione “Life Obiettivo benessere†di
Radio1.
«Non esiste al mondo una macchina in grado di funzionare così a lungo senza manutenzione come
le mani.
È difficile trovarne una che sappia svolgere azioni di precisione ma anche più “pesanti†come sanno fare
lemani», spiega lo specialista. Ma proprio per i continui movimenti e per lo stress a cui vengono
sottoposte, anche le mani possono “ammalarsiâ€: «Le patologie degenerative arrivano quando la capacitÃ
di autoriparazione viene superata dagli effetti dell’usura», aggiunge il dottor Lazzerini.
«Chi lavora a lungo con il Pc può sentire dolore, spia di patologie
Quali sono i sintomi di questi
da sovraccarico tendineo. La soluzione può essere
disturbi alle mani?
semplicemente abbassare la sedia e cambiare la posizione del
polso».
E il formicolio invece? «Nella maggior parte dei casi, soprattutto se alle prime tre dita, potrebbe trattarsi
di sindrome del tunnel carpale, forse la patologia più frequente delle mani che interessa anche pazienti
giovani. Ma è necessario cercare ulteriori segni specifici che confermino la diagnosi. Se il
formicolio diventa cronico e se l’elettromiografia è positiva, meglio considerare un approccio di
tipo chirurgico».
MA COSA CI DICONO?
L’artrosi può colpire le mani anche da giovani
Anche l’artrosi può interessare pazienti in giovane età , «particolarmente esposta è
l’articolazione alla base del pollice che lavora molto e che tende a consumarsi prima», continua
l’esperto.
E il semplice dito a scatto? «Si tratta di un disturbo molto frequente ma altrettanto lieve. È causato
dall’infiammazione di un tendine che scorre in un canale che diventa stretto. Spesso il dito si blocca
spontaneamente in flessione e fa uno scatto se forzato a muoversi».
Le mani rivelano infine anche lo stato emotivo della persona, ad esempio attraverso la sudorazione: «Se
eccessiva, la sudorazione delle mani è sintomo di patologie nervose.
Ma si tratta di un disturbo facilmente gestibile con farmaci e piccoli interventi chirurgici», conclude il
dottor Lazzerini. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
SCIENZA E SALUTE
TAPPI DI CERUME: non è scarsa igiene,
ma ecco come si devono pulire le Orecchie
Non è un gesto banale e la formazione del materiale all’interno del condotto uditivo
non è conseguenza di una scarsa igiene
Come si pulisce correttamente l’orecchio?
Una domanda per nulla banale: l’orecchio è in grado di
autopulirsi. La parte iniziale del condotto uditivo, infatti, è
protetta da piccolissimi peli che servono per impedire
l’ingresso indiscriminato di virus e batteri e più
internamente dal cerume, che non è sporcizia, ma una
barriera che serve a proteggere l’orecchio esterno e la
membrana timpanica. Questo è il motivo per cui nel
canale uditivo non bisogna infilare niente, tanto meno i cotton fioc ed ecco perché, le orecchie vanno
lavate solo con acqua tiepida per allontanare lo sporco che appunto, fuoriesce da solo.
PERICOLO MICROABRASIONI : Una pulizia attuata troppo energicamente con detergenti aggressivi,
asciugamani, carta igienica, corpi estranei quali cotton fioc e simili, espone l’orecchio al pericolo di
microabrasioni. Se i piccoli taglietti che così si producono, infatti, entrano in contatto con la miscela ad
esempio di acqua-shampoo di quando ci si lava i capelli o con l’acqua della piscina o del mare non è
difficile contrarre un’infezione micotica o batterica.
L’AUTOPULIZIA NON SEMPRE FUNZIONA : «Se è vero come lo è, che l’orecchio è dotato di
un vero e proprio sistema di self-cleaning è anche vero che la presenza di alcune patologie come la
psoriasi o le dermatosi, anomalie anatomiche del condotto uditivo come esostosi o osteomi possono
favorire l’insorgenza di infezioni a carico dell’orecchio esterno od accumulo di cerume, condizioni che
possono determinare chiusura del condotto uditivo determinando la fastidiosa sensazione di
ovattamento auricolare e calo di udito con associato dolore in caso di infezione».
NO AL FAI-DA- TE : Molto spesso quando ci si accorge di avere l’orecchio tappato dal cerume si prova
a stapparlo con rimedi casalinghi, come i classici coni. «L’ideale sarebbe, invece, ricorrere alle cure di
personale sanitario esperto o dello specialista che con lavaggio, aspirazione o con appositi strumenti
effettua l’asportazione del cerume evitando lesioni traumatiche al condotto uditivo e alla membrana
timpanica» commenta ancora il professor Pignataro.
PULIZIA DELL’ORECCHIO E TAPPI DI CERUME IN ETÀ PEDIATRICA
«Quanto detto per la pulizia dell’orecchio dell’adulto vale anche per bambini e adolescenti. - Precisa il
dottor Luigi Greco, pediatra di famiglia e vice presidente SIP (Società Italiana di Pediatria)- Non c’è
bisogno di effettuare alcuna pulizia del condotto perché i meccanismi di protezione e autopulizia sono
già efficienti anche in età pediatrica.
Niente cotton fioc, dunque, che facilitano la formazione del tappo e possono causare microabrasioni o
traumi, e niente rimedi creativi come i coni di cera.
L’asportazione del tappo potrà essere effettuata dal Pediatra o dall’Otorinolaringoiatra a seconda delle
necessità .
In alcuni casi di frequenti recidive, e solo su indicazione medica, sarà possibile effettuare dei lavaggi
con spray di soluzione fisiologica, reperibili in commercio in bombolette pressurizzate e dotate di un
beccuccio auricolare appositamente studiato. In questo caso bisogna avere l’accortezza di scaldare con
le mani, per alcuni minuti, il contenitore prima di procedere con l’erogazione della soluzione per evitare
la comparsa di possibili fenomeni vertiginosi». (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ ALCUNE PERSONE PERDONO L’APPETITO
SOTTO STRESS?
É una delle domande che si chiedono frequentemente le persone che, al contrario, ricorrono al
cibo nei momenti di stress e quindi aumentano di peso.
Si è notato che, in generale, le persone che in condizioni di forte stress mangiano di meno perché hanno
la sensazione che “gli si chiuda lo stomacoâ€, hanno un rapporto più sano
con il cibo e quindi sono tendenzialmente magre – spiega la
professoressa Daniela Lucini, Responsabile della Sezione di Medicina
dell’Esercizio e Patologie funzionali di Humanitas.
Anche se non è la regola, tuttavia la maggioranza delle persone che
reagiscono mangiando di più in situazioni di forte stress, come per
esempio la perdita del lavoro proprio o di un proprio familiare, ma anche i
preparativi per il proprio matrimonio, sono spesso già in sovrappeso o
comunque tendono generalmente a preferire quello che viene chiamato comfort food, cioè pasta, pizza,
dolci, cioccolato anche in situazioni di piccoli stress quotidiani.
Sebbene non sia noto il motivo per cui chi segue sani stili di vita ed è magro reagisce allo stress
riducendo l’apporto di cibo, e chi invece è sovrappeso mangia di più alimenti “ingrassantiâ€, tuttavia è
noto che nel ricorso al comfort food entrano in gioco aspetti correlati sia alla ricerca della gratificazione
sia al metabolismo e a meccanismi di tipo ormonale o neurovegetativo collegati allo stress.
Non va dimenticato infatti che gli alimenti a cui si è più portati a ricorrere in situazioni di forte stress
sono spesso una combinazione di carboidrati, grassi e sapore dolce o salato che hanno la capacità di
agire sui centri di controllo del piacere, gli stessi su cui agiscono anche sostanze come nicotina e alcune
droghe.
Per questo motivo, probabilmente, chi già evita questi alimenti perché segue sani stili di vita, tenderà ad
evitarli anche durante situazioni di forte stress preferendo ridurre il consumo di cibo.
Se da una parte però questo atteggiamento temporaneo può non creare problemi in chi è magro ma non
sottopeso, al contrario potrebbe essere dannoso in chi è già sottopeso. Pertanto, è importante:
1. rendersi conto che si sta mangiando di più, di meno, o in maniera diversa come conseguenza di un
evento stressante e non per reale necessità dell’organismo
2. soffermarsi a riflettere sulla propria situazione di partenza: “sono sottopeso?â€, “sono magro e
faccio attività fisica?â€, “sono sovrappeso?â€, “sono sovrappeso e ho problemi di salute?â€. Questo
aiuta a prendere consapevolezza degli effetti delle scelte alimentari sulla propria salute
3. cercare di valutare quando possibile la durata del periodo di forte stress, per vedere la fine della
situazione stressante come per esempio la data del matrimonio, la data di consegna di un
progetto, eccetera
4. fare attività fisica quotidiana, anche solo camminare per 30 minuti, per esempio, perché aiuta a
gestire lo stress, cercando il più possibile di mantenersi attivi rendersi conto di essere ricorsi al
comfort food e correggere l’abbuffata di cioccolato o patatine con il pasto successivo, mangiando
cibi sani come pesce e insalata, evitando di indulgere con pane o dessert (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
PREVENZIONE E SALUTE
PROLASSO GENITALE,
rinforza il pavimento pelvico per evitarlo
Per prevenire il prolasso genitale è utile rinforzare la muscolatura del pavimento pelvico,
ovvero quei muscoli che chiudono verso il basso la cavità addominale partendo all’interno dei
fianchi, in corrispondenza dell’osso pubico e della base della colonna vertebrale.
Una recente ricerca pubblicata su Lancet ha confermato l’efficacia
dell’ESERCIZIO FISICO mirato contro il prolasso genitale.
Il prolasso degli organi pelvici è una ernia dell’apparato genitale
caratterizzato dalla discesa dei tessuti di vagina o utero.
È una condizione patologica associata a gravidanze e parti multipli o
difficoltosi ma anche all’invecchiamento. I sintomi, tra cui
l’incontinenza urinaria, riguardano, secondo alcune stime, anche fino al
30% delle donne dopo i 40 anni.
MENO SINTOMI DI PROLASSO CON L’ATTIVITÀ FISICA
Diversi ricercatori provenienti hanno condotto uno studio su 412 donne di Regno Unito e Nuova Zelanda
per valutare l’efficacia dell’esercizio fisico sullo sviluppo dei sintomi del prolasso genitale.
Le donne, che manifestavano già dei primi segnali di prolasso, sono state divise in due gruppi: al primo è
stato chiesto di partecipare a cinque lezioni individuali in cui avrebbero appreso le tecniche
di esercizi per il pavimento pelvico, oltre a lezioni di pilates da fare anche a casa.
Queste donne hanno ricevuto anche dei consigli personalizzati sullo stile di vita. Alle restanti donne sono
stati impartiti invece solo questi consigli.
Nell’arco di due anni – è emerso dalla ricerca – le donne del primo gruppo hanno riferito una minore
incidenza di sintomi di prolasso genitale: solo il 6% di loro ha dovuto ricorrere a qualche forma di
trattamento (dalla chirurgia all’utilizzo dell’ovulo vaginale) rispetto a una percentuale maggiore nel
secondo gruppo, pari al 14,4%.
Fino alla comparsa dei primi segnali di prolasso genitale è possibile dunque intervenire con la
fisioterapia: «Le donne coinvolte nella ricerca in oggetto – presentavano un prolasso di grado lievemedio. In caso di maggiore severità del prolasso gli esercizi non sarebbero utili alla donna, mentre
l’attività fisica è utilissima proprio in chiave preventiva, prima della comparsa dei sintomi iniziali».
QUANDO E COME È POSSIBILE PREVENIRE IL PROLASSO GENITALE?
«Una donna che ha partorito può cominciare a fare degli esercizi per rinforzare il pavimento pelvico
nelle prime settimane dopo il parto, compatibilmente con le sue condizioni di salute. Se una donna non
ha avuto gravidanze può comunque cominciare ad allenare la muscolatura pelvica prima della
menopausa. L’ideale sarebbe svolgere esercizi mirati, ma anche yoga e pilates possono aiutare. Meglio
se la donna si fa guidare per 3-4 sedute da figure professionali, fisioterapisti od ostetrici, prima di
praticare gli esercizi a domicilio», suggerisce lo specialista.
LA PREVENZIONE DEL PROLASSO È UN ELEMENTO DI CUI SI TIENE CONTO
PER LA SCELTA DEL TIPO DI PARTO, SE NATURALE O CESAREO?
«Certamente una donna che, per es., abbia partorito due volte con taglio cesareo ha meno probabilità di
sviluppare prolasso rispetto a chi l’abbia fatto naturalmente. In ogni caso la comunità scientifica è
contraria alla scelta di ricorrere al cesareo per evitare il prolasso, sia perché si tratta comunque di un
intervento chirurgico sia perché il prolasso è una condizione che potrebbe presentarsi a distanza di 30
anni dal parto. Infine perché il parto non è il solo fattore di rischio di prolasso genitale: sono rilevanti, ad
es., la stessa gravidanza, il peso del bambino alla nascita e la durata del travaglio, ma anche altri
elementi come l’assuefazione al fumo di sigaretta, la stipsi e una tosse cronica». (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 6
Anno VII – Numero 1351
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI MAGGIO
Mercoledì
16 Maggio
Ore 21,00
Corso TEORICO PRATICO sulle MANOVRE di I° SOCCORSO in caso di :
TRAUMA Spinale, Cranico, Toracico, Addominale da Incidenti Stradali;
INCIDENTI sul Lavoro, INCIDENTI Domestici, INCIDENTI dello Sport
Relatore: Prof. M. Santomauro; Università di Napoli Federico II (12 CF ECM)
CONCERTO “MAGGIO DEI MONUMENTIâ€
E VISITA AL TUNNEL BORBONICO
Si terrà il prossimo 27 Maggio con inizio alle ore 19.00, presso la Sala
Agorà del Tunnel Borbonico di Napoli.
Domenica
27 Maggio ore COME PARTECIPARE:
19.00
gli Iscritti che vogliono partecipare, 130 posti disponibili,
possono prenotarsi mandando un messaggio wathapp al
numero del Presidente Santagada 339 81 77 933
Gli interessati, subito dopo aver effettuato la prenotazione dovranno ritirare l'invito
personale gratuito, presso la sede dell'Ordine, entro e non oltre il giorno 24 Maggio.
Lunedì 28
Maggio
ore 21.00
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 2 Nord)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: M. Fusco, Agrippino Graziano, V. D’Ambrosio
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 3)
Martedì 29
Maggio
ore 21.00
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Edoardo Nava, Rossana Menna, Carla Mancaniello
Giovedì 31
Maggio
ore 21.00
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 1)
Interverranno : V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Simona Creazzola, Elena Granata, Adele Venturelli
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2018
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 05 Giugno 2018 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede
dell’Ordine, Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del
giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2017;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2017;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2018;
4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: CORSI ECM FAD - GRATUITI
Di seguito l’elenco aggiornato dei corsi federali attualmente disponibili sul portale
www.fofifad.com
Denominazione del corso
Attivo sino al Crediti
Le piccole patologie dermatologiche
17/12/2018
6
Le patologie più frequenti del bambino
17/12/2018
6
La comunicazione con il paziente straniero
17/12/2018
18
Fitoterapia
17/12/2018
6
Celiachia, allergie e intolleranze alimentari:
istruzioni per i cittadini
20/12/2018
4.5
Farmacia dei Servizi e Test di laboratorio:
Normativa e istruzioni per l’uso
28/12/2018
6
Le malattie neurodegenerative
31/12/2018
2
Indicazioni Operative per l’accesso al Portale
Si rammenta che è possibile verificare la propria situazione entrando nell'apposita area
riservata e che, in sede di primo accesso, sarà necessario procedere alla registrazione al
portale inserendo i propri dati nella seguente pagina internet:
https://application.cogeaps.it/cogeaps/registrazioneProfessionista.public.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1351
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI
DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in
Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin)
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta
dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti