Anno VII – Numero 1361
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
Farmaco per tuttiâ€;
“Un
2. Ordine: Eventi del mese
di Maggio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Antibiotici, istruzioni per
l’uso
Prevenzione e Salute
4. COLON, il tumore si
previene con le fibre
5. Infiammazione
cronica
aumenta ilrischio di tumori
6. Rischio
flebiti
o
tromboflebiti: ecco quando
operare le vene varicose
7. Autopalpazione
del
testicolo:
un
cartone
animato ti spiega come si fa
Mercoledì 30 Maggio 2018 – S. Ferdinando
Proverbio di oggi………
Arremediammo pe mmo, ca Dio nce penza appresso
COLON, il tumore si previene con le fibre
Qual è la migliore dieta per ridurre il rischio di tumore al
colon?
Un recente studio condotto dalla Cleveland Clinic e pubblicato su Jama
Oncology suggerisce che una dieta ad alto
contenuto di fibre, ricca di cereali e
verdure, riduce la probabilità di ammalarsi.
Vediamo perché un alto apporto di fibre
riduce il rischio di contrarre questo
tumore.
Ne parliamo con il professor Antonino
Spinelli, direttore della Unità Operativa di
Chirurgia Colorettale dell’Istituto Clinico
Humanitas e docente di Humanitas
University.
La prevenzione parte dalla tavola
Meteo Napoli
Mercoledì 30 Maggio
ï‚· Sereno
Minima: 21° C
Massima: 30 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 44%
“È il terzo tumore più comune in entrambi i sessi e la seconda causa di morte
per cancro nel mondo.
Una nuova ricerca suggerisce che le fibre contenute negli alimenti, oltre a
prevenirlo, possono aiutare a vivere più a lungo anche chi lo ha contrattoâ€,
afferma il professore.
I ricercatori hanno analizzato le abitudini alimentari e le cartelle cliniche di
1.575 pazienti affetti da cancro del colon-retto non metastatico,
determinando il tasso di mortalità specifica per neoplasia del colon e la
mortalità complessiva.
I risultati hanno mostrato che il consumo di cibi ad alto contenuto di fibre era
associato a una riduzione del 18% del tasso di mortalità specifica per
neoplasia del colon e del 14% del tasso di mortalità complessivo.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
SCIENZA E SALUTE
ANTIBIOTICI, ISTRUZIONI PER L’USO
Gli italiani abusano di questo tipo di farmaci, non sapendo che per molte delle
malattie di stagione sono inutili e, a volte, persino dannosi.
Si affacciano i malanni di stagione e inizia la corsa agli antibiotici:
ben il 44% degli italiani, infatti, li utilizza indiscriminatamente (dati AIFA) senza
considerare che sono inutili contro virus come l’influenza o il raffreddore a
meno che non si associno complicanze batteriche che, però, solo il medico è in
grado di valutare. In maggioranza, invece, gli italiani assumono antibiotici per
bronchiti, faringiti, tonsilliti e influenza.
Tutte affezioni a prevalente causa virale, per cui l’antibiotico risulta inutile e
aumenta il fenomeno delle resistenze. E anche le mamme italiane lo danno al
bambino colpito da influenza (lo fa il 29% della popolazione) o raffreddore (14%).
È ancora troppa, quindi, la confusione sull’argomento. In questa ottica l’AIFA, l’Istituto Superiore di
Sanità e il Ministero della Salute e delle Politiche Sociali hanno realizzato la Campagna di comunicazione
ad hoc “Antibiotici sì, ma con cautela†(https://www.iss.it/anti/) con l’obiettivo di informare i cittadini
dell’importanza di ricorrere agli antibiotici solo quando necessario e dietro prescrizione del medico che
ne accerti l’effettiva utilità e di non interrompere mai la terapia prima dei tempi indicati.
Gli antibiotici NON sono efficaci contro i virus come influenza o raffreddore. È corretto?
“Assolutamente sì. L’antibiotico è efficace solo ed esclusivamente contro i batteri e non ha
assolutamente nessun tipo di potere contro i virus, che continuano a sopravvivere indisturbati
nonostante l’assunzione del farmaco. È, quindi, assolutamente inutile assumere indiscriminatamente
antibiotici. Prima è bene accertarsi della causa della malattia e solo nel caso di infezione batterica
ricorrere agli antibiotici. L’influenza o il raffreddore, per esempio, sono malanni provocati da virus e gli
antibiotici andranno utilizzati solo in presenza di complicanze che, valutate dal medico, possono
necessitare di terapia antibiotica. Altrimenti, si tratta solo di medicinali inutili, che possono, addirittura,
diventare dannosi peggiorando il fenomeno delle resistenzeâ€.
Che cos’è il fenomeno della RESISTENZA?
“La resistenza ai farmaci consiste nella capacità dei batteri di diventare insensibili all’azione di alcuni
antibiotici che perdono, così, efficacia nei loro confronti. La resistenza batterica generalmente è indotta
da una precedente esposizione del microrganismo, per cui il batterio si ‘abitua’ all’antibiotico e sviluppa
meccanismi in grado di resistergli. In alcuni casi si sviluppano resistenze agli antibiotici per tempi di
assunzione non corretti (il trattamento viene terminato precocemente) o per assunzione di dosaggi
inferiori a quelli prescritti o per intervallo tra le dosi diverso da quello indicato. Per questi motivi, quando
il medico prescrive una cura con antibiotici è fondamentale che non venga mai interrotta (in genere non
inferiore a 5 giorni) e che ci si attenga con attenzione alle indicazioni prescrittive del medicoâ€.
Spesso si consigliano i probiotici in associazione agli antibiotici: come mai?
“Gli antibiotici uccidono i batteri o, comunque, ne impediscono il loro sviluppo al fine di debellare
un’infezione batterica in corso. Nell’organismo umano, però, sono presenti in modo del tutto naturale
anche colonie di batteri ‘buone’, perché non causano una infezione, ma sono utili per proteggere alcune
funzioni fisiologiche dell’organismo (per es., la flora batterica presente nell’intestino per la digestione).
L’azione degli antibiotici, però, è totalizzante e senza distinzione, uccidendo tutti i batteri, anche quelli
amici che, come conseguenza, vengono sostituiti dai funghi causando, per esempio, la candidosi a livello
orale (in bocca) o la diarrea. Proprio per evitare questo fenomeno, i medici associano alla prescrizione
degli antibiotici anche dei fermenti lattici specifici (i probiotici) in grado di ripristinare in modo naturale
la presenza dei batteri ‘buoni’ nell’organismoâ€. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
PREVENZIONE E SALUTE
INFIAMMAZIONE CRONICA AUMENTA il
RISCHIO di TUMORI
Esiste una correlazione tra processi infiammatori cronici, come la colite ulcerosa, e
l'aumentato rischio di insorgenza del cancro.
E' quanto dimostra uno studio dell'Univ. di Bologna pubb. sulla
rivista Oncogene.
La ricerca bolognese ha dimostrato la correlazione non solo in
vitro, ma anche "in vivo" su pazienti ricoverati.
Come spiega la ricercatrice Elisa Brighenti, "quando si sviluppa un
processo infiammatorio cronico nel corpo umano, viene rilasciata
nei tessuti una sostanza, denominata interleuchina-6 (IL-6).
In questo studio abbiamo dimostrato che IL-6 e' responsabile di una riduzione delle difese anti-tumorali
delle cellule, facendo assumere loro alcune caratteristiche tipiche delle cellule neoplastiche.
Questo è dovuto all'attivazione di un meccanismo che porta ad una riduzione della quantità e della
capacità di azione della proteina p53, che rappresenta il principale "guardiano cellulare dell'integrità del
genoma" ed ha la funzione di proteggere la cellula dall'accumulo di mutazioni genetiche che possono
favorire la formazione del tumore.
Inoltre, abbiamo dimostrato che l'esposizione cronica all'IL-6 è in grado di far acquisire alle cellule la
capacità di migrare ed invadere anche i tessuti circostanti".
La ricerca ha chiarito il meccanismo d'azione dell'interluchina-6, non solo in vitro, utilizzando quindi
colture cellulari in laboratorio, ma anche "in vivo" su pazienti ricoverati con diagnosi di colite ulcerosa,
un processo infiammatorio cronico del colon caratterizzato da un rilascio elevato di IL-6 ed associato ad
un aumentato rischio di insorgenza di cancro.
"L'importanza di questo lavoro - sottolinea Elisa Brighenti - sta nell'aver chiarito uno dei possibili
meccanismi che legano l'infiammazione cronica ed il cancro e nell'aver evidenziato proprio
nell'interlechina-6 un potenziale fattore che favorisce l'insorgenza della patologia tumorale. Questi
risultati potrebbero spiegare anche la maggior frequenza di neoplasie, oltre che in soggetti con malattie
infiammatorie croniche, anche in soggetti obesi e affetti da diabete di tipo 2, condizioni entrambe
caratterizzate da un aumentato rilascio di interleuchina-6." (Agi)
Sole, fa bene a chi è iperteso abbassa la pressione
Non più solo un nemico per le rughe o un fattore di rischio per lo sviluppo dei tumori
della pelle. Il sole, se si è ben protetti, possiede virtù inaspettate.
Un po' di sole (i raggi UVA) sono, infatti,
ï¶ in grado di ridurre la pressione arteriosa e il battito cardiaco.
I raggi, una volta penetrati nella pelle, stimolano la produzione di fattori che
riducono la pressione del sangue, in modo indipendente dall'effetto
vasodilatatore dovuto al calore. «Bastano 20-30 minuti di esposizione per
far calare la pressione diastolica di 3-4 millimetri di mercurio - basti pensare che ad una diminuzione di 5
mm di mercurio corrisponde una diminuzione del rischio di ictus del 34% e di ischemia del 21%». «La
pelle è un deposito di nitrati che i raggi UVA trasformano in nitriti, in grado di ridurre la pressione
arteriosa e avere effetti benefici sul sistema cardiovascolare». «lo studio dimostra che una esposizione
al sole naturale, di 30 min., a mezzogiorno o nelle giornate assolate, dilata le arterie attraverso la pelle.
Questo cambia la valutazione del rapporto rischio/beneficio per l'esposizione al sole» (Salute, Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
PREVENZIONE E SALUTE
RISCHIO FLEBITI O TROMBOFLEBITI:
ECCO QUANDO OPERARE LE VENE VARICOSE
La prevenzione si può fare: dimagrire se si è sovrappeso, fare esercizio e seguire una
dieta equilibrata. Consigliato anche l’uso di calze elastiche
Le vene varicose sono dilatazioni e tortuosità delle vene superficiali, che
affliggono circa il 20-30% delle donne e il 10% degli uomini e possono
causare dolori e alterazioni cutanee, nonché esporre al rischio di
complicanze, più o meno gravi.
«Le varici sono la manifestazione più evidente dell’insufficienza venosa
cronica, condizione che prende avvio da una riduzione del tono dei vasi
venosi e dal mal funzionamento delle valvole che regolano la risalita del
sangue dai piedi al cuore — spiega Roberto Chiesa, direttore della cattedra di Chirurgia vascolare
dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano —. Ciò favorisce il refluire di una certa quantità di
sangue nelle parti più basse della gamba, dove tende a ristagnare, provocando un aumento della
pressione venosa».
Che cosa si può fare in prima battuta?
«Prima che compaiano varici evidenti, si presentano in genere disturbi circolatori (gambe pesanti,
gonfiore alle caviglie, capillari superficiali, formicolii) che non vanno trascurati.
Intervenendo presto con misure preventive, come specifiche calze elastiche e farmaci flebotonici che
proteggono i vasi venosi, è possibile attenuare i sintomi e, allo stesso tempo, rallentare la progressione
dell’insufficienza venosa. D’aiuto anche accorgimenti nello stile di vita, come dimagrire se si è
sovrappeso, fare esercizio e seguire una dieta equilibrata.
Una volta che il danno è fatto e si hanno varici conclamate delle vene safene (grande e piccola) oppure
complicanze come flebiti, tromboflebiti, ulcere, spesso non resta che ricorrere al bisturi».
Quali sono le tecniche chirurgiche? «Le più utilizzate sono:
 safenectomia mediante stripping
 ablazione con laser o radiofrequenza.
La prima è indicata per varici voluminose della grande safena e dei suoi vasi collaterali. Viene eseguita
con una piccola incisione all’inguine e un’altra alla caviglia o sotto il ginocchio. Dopo aver isolato la vena,
viene inserita al suo interno una sonda (stripper), la cui estrazione consente l’asportazione della vena.
Nel corso dell’intervento si associano spesso anche le cosiddette varicectomie, che comportano
l’asportazione dei collaterali varicosi della safena attraverso millimetriche incisioni. In genere
l’intervento viene effettuato in anestesia spinale, selettiva sulla gamba da operare.
A distanza di poche ore il paziente può alzarsi, camminare, mangiare ed essere dimesso.
Si suggerisce sempre l’utilizzo durante il giorno di una calza elastica, almeno sino alla rimozione dei
punti, 8-10 giorni dopo l’intervento. Viene, inoltre, prescritta una terapia profilattica antitrombotica
per una decina di giorni. La ripresa di ogni attività , anche lavorativa, è abbastanza rapida».
E l’ablazione con laser o radiofrequenza?
«Questa procedura, meno invasiva, è indicata soprattutto per varici più piccole. In anestesia locale, con
una piccola puntura sotto guida ecografica, vengono inserite sonde nei vasi che, liberando energia sotto
forma di calore, causano un’infiammazione locale e limitata della parete interna della safena che ne
provoca la occlusione e quindi l’esclusione dal circolo, con gli stessi effetti della safenectomia per
stripping. L’intervento, eseguibile in day hospital, dura circa un’ora. Viene condotto in anestesia locale.
Al termine dell’operazione il paziente può alzarsi, camminare ed essere dimesso dopo poco ore, con il
consiglio all’utilizzo di una calza elastica e della profilassi antitrombotica». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
PREVENZIONE E SALUTE
AUTOPALPAZIONE DEL TESTICOLO:
UN CARTONE ANIMATO TI SPIEGA COME SI FA
Poche e semplici manovre dopo la doccia aiutano a scoprire in tempo eventuali
tumori: la diagnosi precoce permette di curare il 95% dei casi
La salute si tocca con mano, soprattutto quando si parla di tumore dei testicoli.
Bastano infatti 6 semplici manovre, effettuate in pochi minuti
dopo la doccia, per prevenire l'insorgenza di questa malattia che
ogni anno colpisce 2.000 italiani, per lo più uomini tra i 25 e i 49
anni e quindi in piena età riproduttiva.
L'autopalpazione deve diventare una buona abitudine fin
dall'adolescenza:
a dirlo sono gli esperti della Società Italiana di Urologia (SIU),
che hanno preparato un cartone animato, da condividere e postare sui social network, per insegnare ai
ragazzi i passaggi fondamentali per proteggersi. Visiona il video cliccando di seguito:
https://www.ok-salute.it/diagnosi-e-cure/autopalpazione-del-testicolo-un-cartone-animato-ti-spiegacome-si-fa
Il tumore del testicolo è «la neoplasia più comune nei giovani maschi», spiega Vincenzo Mirone,
Segretario Generale della SIU.
«Data l’età di insorgenza – continua l'esperto - è importante sensibilizzare i giovani all'autopalpazione,
insegnando loro a prestare attenzione a qualsiasi modifica possa verificarsi nell'anatomia o nella forma
dello scroto e dei testicoli.
Vale a dire che adulti e ragazzi dovrebbero conoscere dimensioni e aspetto “normali†dei propri testicoli
in modo da essere in grado di riconoscere qualunque alterazione possa subentrare nel tempo».
La prevenzione, però, deve cominciare fin dall'infanzia.
«È fondamentale – afferma Mirone – che i genitori facciano controllare i bambini dal pediatra di fiducia,
poiché una correzione dell'eventuale discesa incompleta del testicolo entro il primo anno di vita riduce
il rischio di cancro e facilita la diagnosi precoce del tumore.
E non solamente quello del testicolo, perché un recente studio condotto dalla Società Americana di
Oncologia Medica attesterebbe anche una possibile correlazione con lo sviluppo del tumore prostatico».
La prevenzione è tanto più importante perché oggi il tumore al testicolo offre ottime opportunità di
cura: se diagnosticato e trattato precocemente, il tasso di guarigione è elevato, pari al 96%.
Tuttavia alcuni trattamenti, specie se particolarmente aggressivi, potrebbero favorire un aumento del
rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi o l’alterazione della funzione sessuale e di
impoverimento generale della qualità della vita.
Da qui l’importanza di una diagnosi e trattamento precoci e tempestivi.
(OK, Salute e Benessere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2018
E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.
Il giorno 05 Giugno 2018 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la
sede dell’Ordine, Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione
del seguente Ordine del giorno:
1 - Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2017;
2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2017;
3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2018;
4 - Relazione del Presidente;
5 - Varie ed Eventuali.
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI MAGGIO
Giovedì 31
Maggio
ore 21.00
Ispezioni in Farmacia (Farmacie ASL-Napoli 1)
Interverranno: V. Santagada, U. Trama,
Relatori: Simona Creazzola, Elena Granata, Adele Venturelli
REGIONE CAMPANIA:
CONCORSO STRAORDINARIO IN CORSO LA
VALUTAZIONE DEI TITOLI
BURC n. 65 del 3 Ottobre 2016, Decreto Presidente Giunta n. 203 del 28/09/2016
Di seguito la composizione della commissione:
Prof. Vincenzo SANTAGADA, Presidente – Docente Università Federico II Napoli
Dott. Luigi RICCIO, Componente - Dirigente DG per la Tutela della Salute
Dott. Vincenzo DEL PIZZO, Componente - Farmacista Dirigente ASL Salerno
Dott.ssa Aurora CANNAVALE, Componente - Farmacista Titolare
Dott. Armando CUSANO, Componente - Farmacista esercente in farmacia
Per visualizzare il decreto pubblicato sul BURC, premere il seguente link:
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1547-concorso-straordinario-campania
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
“Maggio dei monumenti†:
concerto e visita al tunnel borbonico
Si è tenuto il 27 Maggio.
Di seguito alcuni momenti dell’evento.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1361
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI IN BURKINA FASO
I progetti hanno come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria sia
mediante l’utilizzo di farmaci e di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico
chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da
donazione spontanea da parte di cittadini.
Consegnati i farmaci raccolti attraverso il progetto alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€.
I farmaci sono stati inviati con un container in una missione fondata in
Africa, in Burkina Faso nella diocesi di Tenkodogo. Le suore operano in
questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci e
dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
RACCOLTI FINORA PIÙ DI 100.000 CONFEZIONI
DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI
SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:
La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, Ordine di
Malta, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore
della Carità di Madre Teresa di Calcutta,
Elemosiniere del Santo Padre, Croce Rossa, Vittime
Espiatrici di Gesù Sacramentato (Missione in
Burkina Faso), Hospital la Croix (Benin)
FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul Link
sottostante e compila il Form in modo da avere le informazioni
utili riguardo il Luogo di Consegna del Contenitore per la Raccolta
dei Farmaci.
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuov
o/news/1097-un-farmaco-per-tutti