Anno VII – Numero 1371
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
Mercoledì 13 Giugno 2018 – S. Antonio
Proverbio di oggi………
Chi fatica magna chi nun fatica magna e beve.
2. ORDINE: Aggiornamento
Tabelle Stupefacenti
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. cuore, negli sportivi gli
infarti sono meno severi?
4. Cancro
al
SENO,
iniezione sotto pelle prima
dell'intervento scioglie un
tipo di TUMORE
5. CORTISOLO: cos’è e
come abbassarlo
Prevenzione e Salute
6. quando finisce un amore:
tre strategie per i cuori
infranti
7. La Misura e il Colore del
Piatto aiutano a Mangiare
Meno
Meteo Napoli
Mercoledì 13 Giugno
ï‚· Sereno
Minima: 18° C
Massima: 26 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 48%
QUANDO FINISCE UN AMORE:
tre strategie per i Cuori Infranti
"Più non l'amo, è certo, ma quanto l'amai... Più non l'amo, è
certo, ma forse l'amo".
In questi versi del poeta Pablo Neruda c'è un misto di sentimenti nei quali
probabilmente chi ha il cuore infranto per la fine di un amore si ritroverà .
Primo fra tutti la difficoltà a dimenticare. Delle
strategie, però, per risollevarsi almeno nel
breve termine ci sono e in aiuto viene ora
anche la scienza, che ne ha identificate tre che
sembrano essere efficaci.
1. distrarsi, pensare a qualcosa che ci fa
stare bene ed e' estraneo al nostro ex partner. Come i nostri cibi
preferiti.
2. rimuginare sugli aspetti negativi legati al nostro ex (come un'abitudine
giudicata particolarmente fastidiosa)
3. la rivalutazione dell'amore: convincersi cioè di affermazioni come «è
giusto amare qualcuno con cui non sto più insieme», insomma
accompagnare il sentimento anziché contrastarlo.
Tutte e tre queste strategie sono state proposte in uno studio pubblicato sul
Journal of Experimental Psychology: General, hanno mostrato che dopo averle
messe in atto, quando sono state mostrate ai partecipanti le foto dei loro ex,
misurando l'intensità delle emozioni registrate attraverso degli elettrodi e un
questionario, in tutti e tre i casi si è ridotta la risposta emotiva alle foto. Ma
con delle differenze:
se la rivalutazione negativa del proprio ex diminuiva i sentimenti d'amore, ma
non rendeva felici, la distrazione invece non ha cambiato i sentimenti, ma ha
reso i partecipanti più divertiti. (Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1371
SCIENZA E SALUTE
CUORE, negli SPORTIVI gli INFARTI sono Meno Severi?
Più attività fisica, più probabilità di sopravvivere a un infarto.
È quanto suggeriscono dei ricercatori della University of Copenaghen.
Se a maggiori livelli di attività fisica sono associati infarti meno gravi,
alla sedentarietà è associato invece un tasso più alto di mortalità .
Tuttavia, lo studio non prova un rapporto causa/effetto tra attivitÃ
fisica e protezione contro gli effetti più nefasti di un attacco di cuore.
Lo studio – pubblicato su European Journal of Preventive Cardiology –
ha preso in esame i dati di oltre 14 mila individui coinvolti in una
precedente ricerca che non erano stati colpiti da ictus o infarto.
All’arruolamento erano stati valutati i loro livelli di attività fisica.
In base a questi i partecipanti erano stati divisi in quattro gruppi:
1. i sedentari; 2. i leggermente attivi,
3. i moderatamente attivi ; 4. i molto attivi.
Fino al 2013 sono stati registrati 1664 infarti dei quali 425 immediatamente mortali.
I ricercatori hanno confrontato i livelli di attività fisica dei soggetti colpiti da infarti letali con quelli di chi,
invece, era sopravvissuto all’attacco di cuore. Ebbene,
ï¶ i soggetti più fisicamente attivi avevano meno probabilità di morire a seguito di un infarto
rispetto ai sedentari.
Il team ha rilevato anche una relazione “dose-risposta†tra livelli di attività fisica e mortalità da infarto:
a livelli leggeri e moderati/alti di esercizio fisico era associata, rispettivamente, una riduzione del 32% e
del 47% delle probabilità di morire per infarto rispetto ai sedentari.
Movimento utile non solo per i soggetti sani
In conclusione, essendo uno studio osservazionale, i ricercatori non hanno appurato una relazione
causale tra l’attività fisica e le maggiori chance di sopravvivenza dopo un infarto.
I dati, prima di poter fare delle raccomandazioni precise, devono essere confermati da altri studi.
Ciononostante, è sempre possibile continuare a raccomandare di praticare attività fisica anche dopo
aver sviluppato aterosclerosi, dicono gli studiosi.
«Il beneficio dell’attività fisica sulla prevenzione e la riduzione del rischio cardiovascolare è ormai nota
da anni. I meccanismi non sono sempre conosciuti e potrebbero derivare da numerosi fattori, siano essi
ormonali, meccanici, locali e sistemici».
«Di sicuro – c’è che l’attività fisica provoca una diminuzione della frequenza cardiaca a riposo con il
conseguente calo del consumo di ossigeno miocardico e della pressione arteriosa sistemica, mentre
fornisce un aumento della gittata cardiaca e della forza di contrazione miocardica.
L’esercizio continuo e costante e soprattutto aerobico aumenta inoltre la formazione locale e sistemica
di un importante vasodilatatore, il nitrossido di azoto (NO), che fornisce un importante aiuto nella
vasodilatazione arteriosa e anche nella diminuzione dei valori di PA.
Pertanto l’esercizio fisico è importante sia nel soggetto sano, sia nel paziente cardiopatico».
Attività fisica fondamento della terapia non farmacologica delle malattie cardiache
«Sono da sfatare quelle paure legate alla morte negli sportivi e condizionate da un uso improprio della
terminologia medica. Negli sportivi non si parla di attacco cardiaco o di infarto, ma di morte cardiaca
improvvisa legata a cardiopatie aritmogene presenti per lo più già dalla nascita.
È giusto essere cauti in tema di studi scientifici, ma è altresì vero che la raccomandazione dell’attivitÃ
fisica è un caposaldo della terapia non farmacologica delle cardiopatie». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1371
SCIENZA E SALUTE
Cancro al SENO, iniezione sotto pelle prima
dell'intervento scioglie un tipo di TUMORE
Un trattamento contro il cancro al seno, da effettuare prima dell'operazione
chirurgica attraverso una rapida puntura sottocutanea, è in
grado di ridurre la massa tumorale fin quasi a “scioglierlaâ€.
A sperimentare per la prima volta uniti in una nuova formulazione, due
farmaci biologici è l'Istituto Nazionale Tumori Pascale di Napoli.
«Abbiamo unito due anticorpi monoclonali in una sola iniezione di pochi
minuti, e questa nuova formulazione è una novità assoluta mondiale. Viene somministrata, in pazienti
con tumore HER 2 positivo, prima dell'intervento vero e proprio e riduce nel 95% la massa.
Addirittura nel 70-80% dei casi riesce a farla sparire del tutto», spiega Michelino de Laurentiis, direttore
dell'Oncologia senologica del Pascale. Il trattamento è una combinazione di due farmaci biologici
disponibili in forma endovenosa per il trattamento del cancro al seno, il Trastuzumab e il Pertuzumab,
che, viene già effettuata attraverso protocolli sperimentali presso alcuni centri ad elevata
specializzazione. A beneficiarne sono solo alcune pazienti, ovvero quelle che presentano un tumore alla
mammella di tipo HER 2 positivo, che colpisce ogni anno in Italia circa 10mila donne, pari al 20% dei
56mila tumori mammari diagnosticati. (Salute, Il mattino)
La Misura e il Colore del Piatto aiutano a Mangiare Meno
Pizza, lasagne, carbonara, linguine allo scoglio e pasta col pesto. Sono piatti della
nostra tradizione a cui molti difficilmente gli italiani riescono a rinunciare.
Neanche ora che la prova costume è proprio dietro l’angolo. Ma anni di ricerca scientifica hanno
dimostrato che per mantenersi in linea, e anche in buona salute, non
necessariamente bisogna eliminare dalla propria dieta tutti i piatti preferiti.
Ci sono infatti alcuni “trucchetti†che si possono usare per non far salire l’ago della
bilancia, pur cedendo alla tentazione di pietanze della nostra tradizione.
Sono trucchetti che hanno a che fare con la scelta delle stoviglie da usare e il modo con cui si mangia.
PIATTI PICCOLI PER AVERE PORZIONI “LIGHTâ€
A tavola, se si vuole dimagrire, le dimensioni contano, eccome. Numerosi studi dimostrano come sia possibile
tenere sotto controllo la quantità di cibo che assumiamo durante i pasti facendo attenzione alle dimensioni
delle stoviglie. La scelta di piatti e scodelle, di tazze e bicchieri, può essere determinante:
ï¶ più grande è il piatto, più siamo portati a riempirlo con razioni abbondanti.
E ovviamente, dato che per “vocazione†tendiamo a finire la nostra porzione, mangiamo di più.
Visto che non vogliamo rinunciare ai nostri cibi preferiti, bisognerebbe provare allora ad abbandonare le
stoviglie di dimensioni normali e utilizzare piatti piccoli, come piattini da insalata.
PIATTI CON COLORI CONTRASTANTI AL CIBO: COSI’ SI MANGIA DI MENO
Anche il colore delle stoviglie può fare la differenza a tavola. Infatti, uno studio ha scoperto che quando un
piatto e il cibo servito avevano colori simili le persone al buffet si servivano del 22 % in più rispetto a
quando i colori creavano un contrasto elevato. Ad es., è meglio mangiare le nostre amate lasagne al
pomodoro su un piatto bianco. In questo modo, si tende a mangiarne di meno.
MASTICARE I CIBI ALMENO 35 VOLTE PRIMA DI INGOIARLI : Secondo alcuni il segreto per perdere peso
senza troppe rinunce consiste nel masticare il cibo più volte prima di ingurgitarlo. Pare infatti che coloro che
masticano circa 35 volte ogni boccone, mangiano fino al 30% in meno rispetto a chi impiega la metà del
tempo a masticare il cibo prima di ingurgitarlo. “Crediamo che masticare potrebbe contribuire a innescare il
rilascio di ormoni legati all’appetito e alla sensazione di sazietà â€. (Salute, La Stampa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1371
SCIENZA E SALUTE
CORTISOLO: cos’è e come ABBASSARLO
L’Ormone dello stress: le cose da sapere e perché la qualità della vita può fare la
differenza
Il cortisolo, noto come ormone dello stress, viene sintetizzato nella zona
fascicolata del surrene.
Quando ci troviamo in una condizione di stress a livello psicofisico la sua
produzione aumenta, ma attenzione:
la sua azione non sempre è negativa, al contrario l'attivazione di
cortisolo costituisce una risorsa importante per il buon funzionamento
dell'organismo.
Lo stress influisce negativamente? Sì, dalle ricerche emerge che vivere eventi stressanti e l'abitudine a
una dieta squilibrata sono in grado di modificare sensibilmente la produzione di cortisolo.
Il corpo umano non è fatto per sostenere alti livelli di stress per un tempo prolungato, ecco perché
diventa fondamentale agire anche sullo stile di vita.
A fare chiarezza sull'argomento è il dottor Carmine Gazzaruso, responsabile dell’unità di Diabetologia e
Malattie Endocrino-Metaboliche dell’Istituto Clinico Beato Matteo di Vigevano.
IL RUOLO DEL CORTISOLO PER IL BENESSERE
L'azione del cortisolo è fondamentale per le normali funzioni del corpo, infatti contribuisce a:
 regolare il metabolismo di lipidi, proteine e glucosio;
 modulare l’attività del cuore, il calibro dei vasi sanguigni, la distribuzione e l’escrezione di acqua e
ioni. In tal modo, interviene nel controllo della pressione arteriosa;
 condizionare il comportamento del soggetto, mediante un’azione diretta su aree del sistema
nervoso centrale;
 esercitare un controllo sulla produzione dei globuli rossi e dei vari tipi di globuli bianchi;
 controllare l’entità della risposta immunitaria, grazie alla regolazione di quelle sostanze che
intervengono nell’infiammazione (mediatori dell’infiammazione).
Una carenza di cortisolo può comportare calo del desiderio sessuale, affaticamento precoce e debolezza
a livello muscolare, anoressia, diarrea, nausea, vomito, perdita di appetito, calo del peso, depressione,
pressione bassa.
In carenza marcata di cortisolo, una situazione stressante di qualsiasi natura (trauma, infezione,
chirurgia, febbre) può portare addirittura alla morte del soggetto.
Al contrario, i sintomi di un eccesso di cortisolo possono comprendere:
ï¶ fragilità della cute, acne, capillari sottili, osteoporosi, amenorrea o ciclo mestruale irregolare,
aumento della peluria (irsutismo), infertilità , ritenzione idrica, sete eccessiva, gonfiore del viso
noto come “faccia di lunaâ€, obesità , in particolare con tessuto adiposo localizzato, soprattutto
nella parte posteriore del collo e all’addome, disturbi della sfera sessuale, pressione alta e
diabete.
Quando viene prodotto cortisolo?
L'ormone peptidico corticotropina (ACTH) viene prodotto dall'ipofisi anteriore o adenoipofisi, una
ghiandola situata alla base del cranio.
La quantità di corticotropina prodotta dall'organismo sembra variare seguendo il ritmo circadiano,
raggiungendo il picco massimo intorno alle 6 del mattino e il minimo a fine giornata, intorno alle 22.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1371
Aumento del CORTISOLO: le CAUSE
Le cause principali di aumento del cortisolo, detto ipercortisolismo o
Sindrome di Cushing, sono o una aumentata produzione di ACTH che
stimola il surrene a produrre cortisolo. L’assunzione cronica a scopo
terapeutico del cortisone può indurre a una sindrome di Cushing.
Insieme all'obesità , la presenza di una vita stressante e problemi di
ipertensione, soprattutto se insorta in giovane età , sono elementi che devono far pensare a un
ipercortisolismo.
Che cosa fare
Il cortisolo plasmatico, se valutato da solo tramite gli esami del sangue, non dà grandi informazioni,
anche perché lievi alterazioni potrebbero anche essere collegati proprio allo “stress del prelievoâ€.
In ogni caso la valutazione della cortisolemia non va considerata come routinaria, cioè da effettuarsi in
tutti i soggetti. Se giudicata necessaria dal medico nel singolo paziente, va valutata assieme al dosaggio
dell’ACTH e al cortisolo urinario delle 24 ore. Dalla valutazione di questa prima batteria di esami, il
medico potrà decidere se adottare accertamenti di secondo livello.
La terapia delle varie forme di sindrome di Cushing dovuta ad adenomi o tumori è, quando possibile,
chirurgica. Esistono alcuni farmaci da utilizzare in altre forme di ipercortisolismo.
Per quanto invece riguarda il leggero ipercortisolismo, solitamente associato a stress e obesità , durante
la vita quotidiana, si possono attuare diverse misure per attenuarlo o completamente dominarlo.
Che cosa possiamo fare nel quotidiano? Ecco le azioni positive per il nostro benessere da iniziare subito:
o mantenere uno stile di vita sano e perdere peso, se è eccessivo;
o svolgere con regolarità attività fisica;
o adottare tecniche di rilassamento;
o ridurre l’introito di eccitanti, tipo la caffeina;
o avere degli hobbies;
o ridere!
o dormire a sufficienza e possibilmente di notte;
o evitare fluttuazioni repentine della temperatura.
Come chiarisce l'esperto, può essere valutata l'assunzione di integratori, che influenzerebbero la
produzione di cortisolo, ma è sempre necessario avere solide basi scientifiche prima di validarne
l’utilizzo.
A che punto sei con la tua qualità di vita?
Tutte le situazioni stressanti sono potenzialmente in grado di influenzare in modo sensibile la
produzione di cortisolo. Oggi sappiamo, infatti, che lo stress influisce sull'attività endocrina: a fare la
differenza sono le nostre reazioni di fronte agli eventi.
Crisi sul lavoro, traslochi, lutti, divorzi, malattie, possono far crollare le abitudini di sempre e costringerci
a un cambiamento che non sappiamo come affrontare.
L'alimentazione?
Secondo gli studi le nostre abitudini alimentari e la relazione che abbiamo con il cibo dimostrano di aver
un ruolo importante. I regimi alimentari squilibrati, per esempio dieta ipercalorica, iperproteica, povera
in acidi grassi omega 3, possono in qualche modo interferire sulla corretta produzione del cortisolo.
La dieta più equilibrata, anche in questo ambito, resta la dieta mediterranea, con il suo sapiente utilizzo
di legumi, verdure, carni bianche, pesce, frutta, cereali, olio extravergine di oliva.
(Salute, Donna Moderna)
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Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Aggiornamento TABELLE STUPEFACENTI
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Parte il Progetto
“Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito il calendario del mese di Giugno
dedicato all’INSUFFICIENZA VENOSA.
Il progetto ha come obiettivo quello di contrastare la povertà sanitaria utilizzando il Camper della Salute
dell’Ordine che offrirà CONSULTI e VISITE MEDICHE GRATUITE.
Il Camper della salute sarà a disposizione per tutta la durata delle giornate programmate per visite e
check-up gratuiti, sarà inoltre diviso in aree tematiche.
Le aree tematiche del Camper della Salute
Si possono effettuare i seguenti screening gratuiti:
ï‚·
Area salute donna: check up per la prevenzione dei tumori femminili ginecologici ed al seno.
ï‚·
Area salute bimbo: percorso di prevenzione per i piccini
ï‚·
Area cuore: ipertensione e prevenzione delle malattie cardiologiche e cardiovascolari
ï‚·
Area tiroide: visite specialistiche ed ecografie tiroidee
ï‚·
Area salute della pelle: per la prevenzione del melanoma e dei tumori della pelle
ï‚·
Area alimentazione clinica: sana e corretta alimentazione
ï‚·
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Giugno
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 13 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 15 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 22 Giugno
(dalle 10.00 alle 13.30)
Martedì 26 Giugno
Mercoledì 27 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
Venerdì 29 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
S. ANTONIO ABATE (NA);Piazza Vittorio Emanuele II, altezza civico n. 27
TORRE del GRECO (NA); Via Cesare Battista, altezza civico n. 105
VILLARICCA (NA): Villa Comunale
FRATTAMINORE (NA); Mattina: Piazza Atella; (dalle 10.00 alle 13.30)
Pomeriggio: Piazza San Maurizio, (dalle 15.30 alle 18.00)
NAPOLI – Fuorigrotta; Via Giacomo Leopardi, altezza civico n. 60
BACOLI (NA); Villa Vanvitelliana
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1371
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto e consegnati alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato†sono arrivati,
mediante un container, a destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione
distribuendo farmaci e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e
all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune
documentano l’arrivo.
foto
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