Anno VII – Numero 1378
AVVISO
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Venerdì 22 Giugno 2018 – S. Paolino da Nola
Proverbio di oggi………
1. ORDINE:
'a pressa e 'o bene nun sempe camminano assieme
2. ORDINE: eventi Giugno
TACHICARDIA, cosa può segnalare un
cuore che batte più del solito?
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Tachicardia, cosa può
segnalare un cuore che
batte più del solito?
4. Colon irritabile e batteri
intestinali, un aiuto dai
probiotici
Il cuore può battere molto velocemente e per diversi motivi.
Le cause della tachicardia possono essere di natura
emotiva ma non solo. «La tachicardia non fa bene al
cuore perché fa consumare più ossigeno e perché
comporta l’affaticamento del muscolo cardiaco»,
spiega la dott.ssa M. Lettino, resp. dell’Unità operativa
di Cardiologia dello Scompenso di Humanitas.
In quali casi l’aumento del ritmo cardiaco è un
segnale di qualche disfunzione?
Prevenzione e Salute
5. Integratori di proteine, una
guida per orientarsi
6. Pane viola ricco di
antiossidanti
prodotto
dall'università di Pisa
Il ritmo cardiaco in una persona adulta, a riposo, è compreso fra i 60 e i 100
battiti al minuto. Oltre questa soglia si parla di tachicardia.
Uno spavento, ma anche lo stress o una forte emozione sono tutti fattori che
possono far accelerare il ritmo cardiaco. Allo stesso modo il cuore può
pompare più velocemente dopo aver assunto caffeina o bevande alcoliche ma
anche dopo aver corso o comunque dopo aver praticato attività fisica.
In quest’ultimo caso ci si è messi in movimento e il cuore batte in maniera
accelerata per soddisfare il maggior fabbisogno di sangue per i tessuti.
Palpitazioni anche per via di alcune patologie
Meteo Napoli
Venerdì 22 Giugno
ï‚· Pioggia
Minima: 20° C
Massima: 28 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 47%
Quando invece si è a riposo perché si può avvertire un’accelerazione del
battito? «Se il soggetto è in trattamento per l’ipertensione, la terapia con
farmaci diuretici potrebbe determinare una grave disidratazione che si
manifesta con tachicardia. Anche una profonda vasodilatazione da terapia
farmacologica per l’ipotensione può accompagnarsi a tachicardia».
Sempre riguardo la salute cardiovascolare, un cuore che batte molto veloce
può essere un cuore che si sta scompensando: «In assenza di altri segni la
tachicardia può far pensare a una insufficienza cardiaca».
L’aumento del ritmo cardiaco può essere infine sintomo di altre condizioni che
non riguardano direttamente il cuore: «L’ipertiroidismo, ad es., o l’anemia
mentre il legame con la sindrome delle apnee ostruttive del sonno è più
controverso. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
PREVENZIONE E SALUTE
INTEGRATORI di PROTEINE, una guida per orientarsi
Un giusto apporto di proteine è fondamentale per mantenere l’organismo in salute.
Le proteine contribuiscono infatti al ricambio strutturale dell’organismo, massa muscolare, annessi
cutanei (pelle, capelli, unghie), oltre a favorire il trasporto di nutrienti, far
parte di enzimi che attivano metabolismo degli organismi per non
dimenticare poi che le immunoglobuline fondamentali per la risposta
immunitaria, sono fatte di proteine.
Le proteine sono una fonte energetica ed anche plastica, rispetto a
carboidrati e lipidi che sono solo fonte energetica.
Sappiamo come la perdita della massa muscolare, definita negli ultimi
anni come sarcopenia, caratterizzata da perdita di massa e forza muscolare, sia oggi considerata un
fattore di rischio per l’insorgenza di patologie cardiovascolari, sindrome metabolica, demenze,
patologie autoimmuni. Ne parliamo con la dott.ssa Laura Maria Anna Carabelli, dietologa di Humanitas.
UN MACRONUTRIENTE ESSENZIALE
Le proteine sono macromolecole costituite da aminoacidi, elementi costitutivi del tessuto magro (massa
muscolare, ossa, annessi cutanei).
Si dividono in
 proteine animali (carne, uova, pesce, latte) ad alto valore nutrizionale perché contengono tutti gli
aminoacidi essenziali
 proteine vegetali (legumi, cereali, frutta secca), considerate incomplete perché carenti di un
aminoacido definito limitante.
Molti esperti affermano che la maggior parte delle proteine andrebbe assunta tramite gli alimenti, ma
che è possibile integrare con supplementi proteici in caso di aumentato fabbisogno (attività fisica,
anoressia, cachessia, malassorbimento da patologie gastroenteriche) o scarso apporto alimentare.
Tuttavia non tutti gli integratori proteici sono uguali. Prima di analizzare i pro e contro delle diverse fonti
proteiche è importante capire in quali tipologie si possono suddividere gli integratori proteici.
LE GIUSTE QUANTITÀ
La quantità di proteina richiesta dall’organismo viene calcolata in base a peso corporeo, attività fisica e
soprattutto condizioni cliniche.
Abbiamo visto come sia necessario incrementare l’apporto in caso di attività fisica intensa, ma anche
patologie come malassorbimento o cachessia neoplastica ad esempio. In generale si consiglia un apporto
di 0.8-0.9 gr per kg al giorno.
Il fabbisogno aumenta a 1.2 gr fino a 2 gr per kg nell’atleta.
La distribuzione delle proteine viene suddivisa nei vari pasti o dopo allenamento, in modo da ottimizzare
l’assorbimento e l’utilizzo a livello plastico energetico, non si consiglia di superare i 30-35 gr di proteine a
pasto, dose massima di assorbimento per pasto.
1. Concentrato di proteine “isolatoâ€: Le proteine isolate vengono ottenute attraverso un procedimento
più elaborato e innovativo, in modo da separare il più possibile la componente proteica dalle altre
componenti lipidi, minerali e lattosio, in modo da ottenere un contenuto aminoacidico fino al 90-95%
(rispetto alle altre polveri di proteine pure che hanno più bassa percentuale di aminoacidi al 70-85% con
percentuale di grassi e carboidrati del 30-15%.
2. Proteine complete e incomplete: Gli aminoacidi che non possono essere sintetizzati dall’organismo sono
noti come aminoacidi essenziali. Le proteine “complete†contengono tutti e 8 gli aminoacidi essenziali, nei
bambini è essenziale anche l’istidina, mentre le proteine “incomplete†sono carenti di uno o due aminoacidi
essenziali, che vengono definiti aminoacido limitante.
I cereali sono carenti di lisina come aminoacido limitante mentre i legumi sono carenti di metionina.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
INTEGRATORI, COME ORIENTARSI?
Vediamo nel dettaglio quanti e quali tipi di integratori esistono,
analizzandone i pro e i contro.
ï¶ Proteine del siero del latte
“Whey protein†è la denominazione inglese di “proteine del siero di latteâ€,
un mix proteico in polvere ottenuto dal siero o latticello, particolarmente
ricco di proteine, ad alto valore biologico. Visto la presenza di un alto
contenuto di aminoacidi ramificati, ottima presenza di aminoacidi essenziali, le proteine del siero
favoriscono il recupero dopo allenamento, stimolano la sintesi proteica e la crescita muscolare,
favoriscono pertanto, in un corretto regime alimentare e stile di vita, il recupero della massa muscolare,
la perdita di grasso, promuovendo la salute cardiovascolare.
Contro: lo zucchero presente nel latte (lattosio) può creare in alcune persone problemi di intolleranza al
lattosio con comparsa di colite e gonfiori post assunzione.
ï¶ Proteina della caseina
La caseina viene prodotta mediante processo di ultrafiltrazione. Ha un tempo di assorbimento più lento
rispetto alle proteine del siero, per un processo digestivo più prolungato. Questo permette di consigliare
le proteine del siero per la sintesi proteica e recupero muscolare, la caseina per impedire la
degradazione muscolare (catabolismo).
Contro: la caseina è un sottoprodotto del latte con effetto più allergizzante e meno indicata nel post
allenamento, in quanto assorbita più lentamente.
ï¶ Proteina dell’uovo
La proteina dell’uovo, ottenuta separando gli albumi dal tuorlo (che oltre a proteine
contiene anche la componente lipidica e il colesterolo), sono un’ottima
alternativa alle proteine del siero del latte.
Oltre alle proteine troviamo anche sali minerali come potassio, sodio, magnesio e vitamine del gruppo B.
Contro: le allergie all’uovo sono comuni, come anche quelle alle proteine del latte, specialmente nei
bambini e giovani adulti e vanno indagate prima di consigliarne l’assunzione.
ï¶ Proteina della soia
Le proteine della soia si ricavano dai semi della leguminosa.
Si tratta di proteina vegetale ad alto valore biologico.
Pur essendo carenti di metionina, il contenuto secco della proteina ha un elevato contenuto di
aminoacidi ramificati, glutammina e arginina, che lo hanno reso prodotto di alto Valore Biologico, al pari
delle proteine di Latte e Uovo.
Le proteine isolate della soia vengono private in buona parte dei fitoestrogeni presenti nella leguminosa
di partenza, si consiglia di assumerle con moderazione in caso di tumori estrogeno sensibili (mammella
in particolare) o in caso di ipotiroidismo o gravidanza, trovando un’alternativa nelle proteine del latte e
uovo o della canapa e pisello, in caso di allergia alle precedenti o nei soggetti vegetariani e vegani.
Contro: ci sono casi di allergia alla soia, al pari della proteina del latte e uovo.
ï¶ Polvere di riso integrale
Sebbene sia spesso considerato solo un cereale, il riso integrale sta diventando una fonte standard per la
polvere proteica vegetariana. Nonostante la carenza aminoacidica e la scarsa quantità proteica, la
qualità proteica risulta migliore di altri cereali. Il valore biologico in effetti è tra i più alti della categoria.
Il valore biologico rappresenta un parametro di valutazione delle proteine introdotte: più alto è,
maggiore sarà la qualità e quantità di aminoacidi essenziali presenti. Il riso, nonostante la modesta
quantità di proteine contenuta, offre una qualità proteica migliore rispetto agli altri cereali, con un
valore biologico tra i più alti nella sua categoria.
Contro: la proteina del riso come tutti i cereali risulta carente di alcuni aminoacidi (lisina in particolare
che viene definito aminoacido limitante)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
ï¶ Proteine della canapa sativa
Le proteine della canapa derivano dai semi della pianta di cannabis, quella
utilizzata a scopo alimentare è la canapa sativa, pianta che ha guadagnato
popolarita’ negli ultimi anni; da cibo povero, viene ora considerata un’ ottima
fonte proteica per vegetariani e vegani., contiene infatti tutti gli aminoacidi
essenziali, oltre a fibre ed altri nutrienti come vitamine del gruppo B.
La farina di canapa viene considerata “alicamento†(termine che unisce il concetto di alimento a quello di
medicamento) o cibo “superfood†per l’ottimo apporto di proteine associato a minerali, vitamine, e
omega 3-6 nella giusta proporzione. Inoltre è ipoallergenica e può essere consigliata a chi soffre di
allergie a proteine dell’uovo e del latte.
Contro: i costi iniziali della canapa erano elevati per la raccolta in quantità massiccia in determinati paesi.
Ora la produzione è arrivata anche in Italia e si stanno finalmente riducendo i costi di produzione.
ï¶ Proteine dei piselli
La proteina del pisello deriva dal pisello spezzato giallo, sono ottima alternativa
per i vegani e vegetariani o coloro che vogliono ridurre l’apporto di proteine
animali. La proteina del pisello è utile per le persone che soffrono di allergie a
proteina dell’uovo e latte o intolleranza a lattosio.
Contro: come la maggior parte delle proteine vegetali, questa proteina rimane
carente di alcuni aminoacidi essenziali, per cui non può essere consigliata come unica fonte proteica
alimentare, mentre è ricca di arginina, utile nei momenti di stress.
Chi necessita di integratori e supplementi di proteine?
“Ognuno di noi avrebbe necessità di introdurre proteine come integratori qualora il fabbisogno fosse
aumentato o fosse ridotto l’apporto limitato con la dieta –. La cosa andrebbe comunque valutata e
personalizzata con un esperto di nutrizione, dietologo o nutrizionistaâ€. (Salute, Humanitas)
SCIENZA E SALUTE
PANE VIOLA ricco di antiossidanti
prodotto dall'università di Pisa
Un pane viola a lievitazione naturale, con tre super ingredienti che lo rendono un
prodotto in grado di coniugare gli elementi dell'innovazione e quelli della tradizione:
E’ nato “Well-Bredâ€, il pane dal caratteristico colore dato dalle patate viola, ricco di antiossidanti, a
prolungata conservabilità e adatto a consumatori con esigenze particolari.
Il prodotto è il frutto degli studi del gruppo di Tecnologie alimentari.
Il pane viola «Well-Bred>> rappresenta un prodotto in grado di sintetizzare una serie di aspetti positivi
per un alimento, quali l'elevato valore nutraceutico, le migliorate caratteristiche tecnologiche e
sensoriali, nonché la maggiore sostenibilità ambientale»spiegano le ricercatrici che dicono di aver scelto
il nome “Well-Bred†(cresciuto bene), giocando sull'assonanza con il termine bread (pane), per
valorizzare le sue caratteristiche altamente salutari. I tre “super ingredienti†utilizzati sono :
 il lievito madre,
 antiossidanti naturali
 pectine.
Questo pane a lievitazione naturale è stato prodotto sostituendo parte della farina con un'equivalente
aliquota di patate viola liofilizzate che conferisce al prodotto finale un peculiare colore viola associato a
un maggior livello di composti antiossidanti. Infine le pectine, sostanze naturali contenute nella buccia
della frutta, che essendo in grado di assorbire acqua, garantiscono migliore struttura, sofficità e
serbevolezza del prodotto finale. Questi composti possono essere ricavati da altre filiere alimentari,
come ad esempio quella dei succhi di frutta, contribuendo a ridurre gli scarti di produzione. (Il Mattino)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
SCIENZA E SALUTE
COLON IRRITABILE e BATTERI INTESTINALI,
un aiuto dai PROBIOTICI
Probiotici e fibre possono aiutare a risolvere la sindrome del colon irritabile,
ma quando vanno assunti?
Dipende dai sintomi che accompagnano questa condizione clinica a carico
dell’intestino. La sindrome del colon irritabile, infatti, è caratterizzata da
alternanza di diarrea e stipsi, oltre a dolore e gonfiore: «Se prevale la
stipsi si può ricorrere agli integratori a base di fibre insolubili, come
l’ispagula, che hanno un blando effetto lassativo.
Quando invece primeggia la diarrea, sono più consigliati i probiotici, che
aiutano a ripristinare il microbiota intestinale e le sue funzioni», consiglia
il professor Silvio Danese, gastroenterologo e Responsabile del Centro
Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali presso Humanitas e docente
di Humanitas University.
Il colon irritabile è la conseguenza dell’azione di diversi fattori e si caratterizza per un’alterazione della
funzione intestinale: «Per colpa di alcuni cibi, dello stress o dell’ansia, ad esempio, l’intestino si muove in
modo troppo lento o accelerato, mandando in tilt anche l’equilibrio della flora batterica», spiega lo
specialista.
Sedentarietà nemica dell’intestino
Una possibile soluzione è racchiusa nella cosiddetta dieta Fodmap, un acronimo che richiama una
categoria di zuccheri «che alterano la motilità intestinale perché vengono assorbiti poco.
Sono contenuti in molti alimenti e la valutazione dei loro effetti va fatta in due fasi, meglio se sotto
controllo medico.
Per un paio di settimane occorre bandire dalla tavola i cibi più ricchi di Fodmap come legumi, fruttosio,
miele, grano, orzo e segale. Poi vanno di nuovo introdotti uno alla volta, compilando ogni giorno un
diario alimentare dove registrare i disturbi intestinali riscontrati. In questo modo, il medico potrà capire
quali depennare o ridurre dal menu».
Diarrea e stipsi possono presentarsi infine anche singolarmente.
Nel primo caso questa condizione «potrebbe essere la spia di un’intolleranza al lattosio, eventualità più
probabile se hai anche nausea, piccoli dolori e gonfiore addominale quando si manifesta sempre, una o
due ore dopo aver consumato latte e derivati come i formaggi freschi». La stipsi invece può nascondere
una scarsa assunzione di fibre e liquidi che «danno alle feci la giusta consistenza per transitare ed essere
espulse con facilità » o essere condizionata dalla sedentarietà «perché l’attività stimola la motilitÃ
intestinale», sottolinea il professore.
Le fibre sono il segreto del benessere intestinale
Una regolare assunzione di fibre protegge infatti dal rischio di sviluppare diverticolite, ovvero
l’infiammazione dei diverticoli, piccole sacche che si formano lungo le pareti dell’intestino.
«Basta consumare almeno 20 g di fibre al giorno:
ï¶ mele, pere, lamponi o prugne secche, cereali come orzo, farro, miglio e grano intero, riso e
pasta integrale.
Da limitare invece la carne rossa e, se possibile, gli antinfiammatori non steroidei perché sono irritanti»,
conclude il professor Danese.
(Salute, Humanitas)
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Anno VII – Numero 1378
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI GIUGNO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Giugno
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 13 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 15 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 22 Giugno
(dalle 10.00 alle 13.30)
Martedì 26 Giugno
S. ANTONIO ABATE (NA);Piazza Vittorio Emanuele II, civico n. 27
Mercoledì 27 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
Venerdì 29 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
NAPOLI – Fuorigrotta; Via Giacomo Leopardi, altezza civico n. 60
Lunedì
25
Giugno
ore 21.00
TORRE del GRECO (NA); Via Cesare Battista, altezza civico n. 105
VILLARICCA (NA): Villa Comunale
FRATTAMINORE (NA); Mattina: Piazza Atella; (10.00 - 13.30)
Pomeriggio: Piazza S. Maurizio, (15.30- 18.00)
BACOLI (NA); Villa Vanvitelliana
Ricetta Veterinaria Elettronica :
Nuove Modalità Operative
Interverranno: V. Santagada, M. Di Iorio
Relatori: Prof. Franco Barbato, Dr Vittorio Nagar*
(* Responsabile Dipartimento Prevenzione Area di Sanità Pubblica Veterinaria)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative agli eventi di S. Antonio Abate e Torre del Greco.
S. ANTONIO ABATE
Torre del Greco
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1378
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto e consegnati alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato†sono arrivati,
mediante un container, a destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione
distribuendo farmaci e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e
all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune
documentano l’arrivo.
foto
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