Anno VII – Numero 1380
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1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. ORDINE: eventi Giugno
Martedì 26 Giugno 2018 – S. Virgilio
Proverbio di oggi………
'Nu poco è bella 'a pazzìa.
Lo scherzo è bello per un pò.
ALLERGICI SI NASCE O SI DIVENTA?
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Allergici si nasce o si
diventa?
4. Spray
al
BICARBONATO: aiuta a
combattere la Carie
5. Che cosa può provocare la
sciatica?
Prevenzione e Salute
6. Sale marino e sale da
tavola: quali differenze?
7. Non
solo
FILO
Interdentale: pro e contro
delle Docce Orali
8. Più igiene, meno carie:
così i bimbi di oggi hanno
denti più sani
Meteo Napoli
Martedì 26 Giugno
ï‚· Sereno
Minima: 18° C
Massima: 27 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 47%
La primavera, da poco iniziata, è il più bel periodo dell’anno in
cui godersi passeggiate all’aperto e corsette nel parco vicino a
casa.
Purtroppo non per tutti è così!
L’avvento della bella stagione, infatti, porta con sé
vere e proprie insidie: le allergie, reazioni anomale
del sistema immunitario, che reagisce verso
sostanze abitualmente innocue, come ad esempio i
pollini.
Insieme al dr Marco Ispano, allergologo di
Humanitas Mater Domini, cerchiamo di capire se allergici si nasce o si diventa.
«L’allergia non è una malattia ereditaria, tuttavia la probabilità di diventare
allergici è più alta nei figli delle persone allergiche, soprattutto se entrambi
i genitori sono allergici.
Si “eredita†cioè una predisposizione del sistema immunitario a sviluppare
un’allergia», spiega l’allergologo Ispano.
Anche fattori ambientali, come ad esempio l’inquinamento atmosferico o
il fumo, possono favorire una risposta di tipo allergico del sistema
immunitario.
Per passare dalla predisposizione all’insorgenza di un’allergia, occorre poi
l’esposizione, nel corso della vita, a sostanze che possono indurre un’allergia,
come ad esempio alcuni pollini.
Solitamente l’allergia compare nelle prime decadi di vita, ma le eccezioni sono
frequenti; per esempio, la diffusione negli ultimi 20 anni in Lombardia
dell’ambrosia, pianta che produce elevate quantità di un polline molto
allergizzante, ha causato l’insorgenza di allergia, per la prima volta, anche in
soggetti in età avanzata.
«Allergici quindi si nasce e si diventa», conclude il dottor Marco Ispano.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
PREVENZIONE E SALUTE
SALE MARINO E SALE DA TAVOLA: QUALI DIFFERENZE?
Aggiunge sapore ai piatti ed è prezioso per il sistema nervoso ma se usato senza
moderazione può avere effetti negativi sul sistema cardiovascolare e far alzare la
pressione sopra il livello di guardia.
Il sale è un alimento molto comune ma non tutti i tipi in commercio sono
uguali. Le principali differenze tra sale marino e sale da cucina sono nel loro
ï¶ gusto, consistenza e lavorazione.
SALE MARINO E SALE DA TAVOLA
Il sale marino viene prodotto attraverso l’evaporazione delle acque oceaniche
o dell’acqua dai laghi di acqua salata, solitamente con poca lavorazione.
A seconda della fonte d’acqua, questo lascia residui minerali e elementi.
I minerali aggiungono sapore e colore al sale marino, che si presenta anche in una varietà di livelli di
grossolanità .
Il sale da tavola invece, è tipicamente estratto da depositi di sale sotterraneo.
Il sale da cucina viene lavorato più pesantemente per eliminare i minerali e di solito contiene un
additivo per prevenire l’aggregazione. La maggior parte del sale da cucina ha anche aggiunto iodio, un
nutriente essenziale che aiuta a mantenere una tiroide sana.
Il sale marino e il sale da cucina hanno lo stesso valore nutrizionale di base, nonostante il sale marino sia
spesso promosso come più salutare: entrambi contengono quasi le stesse quantità di sodio.
LA COMPOSIZIONE CHIMICA: Ciò che comunemente viene chiamato sale o sale da cucina è in realtà uno
dei tanti sali possibili, cioè il Cloruro di Sodio.
CURIOSITÀ STORICHE: Nell’antica Roma gli schiavi venivano pagati con il sale. Da questa usanza deriva
la parola “SALARIOâ€, che si riferisce al pagamento in sale delle ore di lavoro effettuate nella giornata.
COME LIMITARLO?: Cucinare in casa, in modo da poter misurare la quantità di sale che utilizzate.
Un suggerimento: se fate fatica a cucinare tutte le sere, potete preparare una quantità un po’ maggiore
di cibo (per es. durante il weekend) e congelarla in porzioni singole, in modo da scongelarle quando sarÃ
necessario. Un’altra soluzione potrebbe essere quella di mangiare molta frutta e verdura.
Se utilizzare poco sale vi sta dando dei problemi, provate ad aggiungere più frutta e verdura ai vostri
pasti. Studi scientifici dimostrano che il consumo di alimenti ricchi di potassio aiuta a mitigare l’azione
del sodio, attraverso la riduzione della pressione arteriosa e la dilatazione delle arterie.
Se volete neutralizzare alcuni degli effetti negativi del sodio, mangiate alimenti ricchi di potassio come
arance, banane, pomodori, albicocche secche, melone e fagioli.
RIDURRE IL SALE IN MODO GRADUALE
Non c’è bisogno di dire addio al sale da un giorno all’altro: le piccole riduzioni di circa il 25% di sale
passeranno più inosservate. Come accade con tutti i sapori, infatti, anche quello del sale è un gusto
acquisito: quanto più ne consumiamo, più ci abituiamo a farlo.
Infine, non è necessario rinunciare a tutti i prodotti salati per mantenere i livelli di sodio sotto controllo.
Prendete in considerazione l’idea di utilizzare degli ingredienti senza sale quando preparate minestre,
stufati o altri piatti caldi e aggiungete il sale quando il piatto sarà pronto, con moderazione. Anche
le verdure surgelate sono semplici da preparare e vengono vendute senza sale, così come i fagioli secchi,
i ceci e le verdure in scatola senza aggiunta di sale.
UTILIZZATE ERBE FRESCHE E SPEZIE: Il sale è un ottimo potenziatore del sapore, ma gli alimenti
salati non sono per forza i più saporiti. Invece di lasciare che sia il sale a predominare nei vostri piatti,
provate a condire i cibi con spezie ed erbe fresche. Il curry, il peperoncino, il timo, l’aglio o la cipolla
possono aiutarvi a migliorare il sapore dei vostri alimenti. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
PREVENZIONE E SALUTE
Non solo FILO Interdentale: pro e contro delle Docce Orali
Vengono chiamate anche idropulsori, ma probabilmente “docce orali†dÃ
un'idea più immediata di cosa si tratta: apparecchi per spruzzare dell’acqua in
bocca garantendosi, così, un’igiene orale a prova del più severo dentista
.
Ancora poco diffuse rispetto ad altri strumenti per la pulizia dei denti, si tratta di un’alternativa all’uso
del filo interdentale.
Ma vale davvero la pena di passare da questo classico ed economico strumento,
consigliato ormai da tempo dagli esperti del settore, all’uso dei getti d’acqua?
La questione è stata oggetto di veri e propri studi scientifici e in effetti secondo
alcune ricerche le docce orali permetterebbero di eliminare più placca rispetto al
filo interdentale.
Sembra inoltre che l’uso degli Idropulsori riduca l’incidenza delle Gengiviti e dei
sanguinamenti gengivali rispetto a quello del filo interdentale. Immaginare il
perché non è difficile: mentre con il filo interdentale la superficie di denti e gengive viene letteralmente
grattata per asportare la placca ed eventuali residui di cibo, gli idropulsori indirizzano verso le gengive un
getto d’acqua che, sì, è potente, ma esercita anche un vero e proprio massaggio benefico per la salute
dei tessuti orali e allontana il materiale indesiderato anche da zone della bocca difficilmente raggiungibili
con il filo interdentale.
Le docce orali aiuterebbero quindi a eliminare alcuni dei possibili “contro†dell’uso del filo interdentale,
che può causare piccoli sanguinamenti (soprattutto se non viene utilizzato regolarmente), aumentare la
sensibilità delle gengive ed essere difficile da utilizzare in alcuni punti o in presenza, ad esempio, di
apparecchi.
D’altra parte, anche gli idropulsori presentano degli svantaggi, primo fra tutti il costo, decisamente
superiore rispetto a quello del filo interdentale. Inoltre occupano spazio, e per funzionare hanno bisogno
sia dell’acqua che della corrente elettrica; ciò fa sì che per curare l’igiene orale lontano da casa il filo
interdentale si presenti come uno strumento di utilizzo sicuramente più semplice.
Ecco qualche consiglio pratico per ottenere i migliori risultati possibili dall’uso del classico filo
interdentale, il cui uso continua ad essere ancora largamente raccomandato dai dentisti.
1. Utilizzare un pezzo di filo interdentale lungo circa 45 cm.
2. Avvolgere le estremità del filo attorno il dito medio di ciascuna mano, lasciando circa 3-5 cm di filo tra
una mano e l’altra.
3. Tirare fermamente il filo con le due mani e utilizzare gli indici per guidarlo all’interno dello spazio fra
due denti.
4. Eseguire movimenti delicati spostando il filo avanti e indietro fra i denti.
5. Far scorrere il filo sulla superficie dei denti, avvolgendola, e sotto alle gengive.
6. Partite dai denti dell’arcata inferiore, spostandosi da un lato della bocca verso l’altro per poi ripetere
l’operazione sui denti dell’arcata superiore.
(Salute, Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
PREVENZIONE E SALUTE
Spray al BICARBONATO: aiuta a combattere la Carie
Oggi spazzolino e dentifricio hanno un alleato in più: lo spray a base di
bicarbonato
Da utilizzare quando non è possibile affidarsi nei tempi previsti da una corretta
igiene orale agli strumenti tradizionali o prima di spazzolare i denti, questo nuovo
presidio medico aiuta a riportare il pH della saliva a valori tali da contrastare l'azione
di cibi e bevande, proteggendo i denti dall'erosione.
Messo a punto da Luca Levrini e collaboratori all'Università dell'Insubria, lo spray è
stato testato in uno studio pubblicato sulla Rivista Italiana Igiene Dentale.
Secondo gli esperti la proposta è di sicuro interesse, ma non fa venire meno i
principi di una corretta igiene orale.
Spazzolino, dentifricio e filo interdentale devono quindi essere ancora utilizzati appena possibile dopo i pasti,
mentre le gomme da masticare – rigororsamente ricche di fluoro – rappresentano solo una soluzione
d'emergenza. Visite di controllo e rimozione del tartaro regolari completano il quadro dei comportamenti da
adottare per proteggere la salute del cavo orale. (Salute, Sole 24ore)
PIÙ IGIENE, MENO CARIE:
così i bimbi di oggi hanno denti più sani
Lo stile di vita moderno, per tanti versi criticato, riceve invece un
particolare riconoscimento per quanto riguarda la salute dei denti
Non tutto il nuovo, quindi, viene per nuocere: secondo una ricerca pubblicata dalla
rivista Obesity Reviews, infatti, gli stili di vita moderni si rivelerebbero molto utili per
la salute dei nostri denti, soprattutto nella prevenzione delle carie. Facendo un
bilancio dei dati scientifici degli ultimi 150 anni gli scienziati hanno rilevato come gli
effetti del fluoruro dei dentifrici, sommati a una buona igiene orale e all’educazione
alla salute dei denti, abbiano portato negli ultimi 20 anni a una notevole diminuzione
delle
carie
dei
denti.
Caramelle = carie? - “Oggi - spiega Duggal Monty, coordinatore della ricerca - quando si parla di carie
non è sufficiente considerare ciò che viene mangiato, ma esistono altri fattori altrettanto importanti. Il
fluoruro contenuto nei dentifrici, per esempio, è infatti in grado di combattere gli effetti negativi che
alcuni alimenti hanno sui nostri denti. Così come si rivelano importanti le altre pratiche di igiene orale,
che ormai sono entrate nella nostra quotidianità â€. Se in passato un bambino affetto da carie era spesso
anche goloso di caramelle e dolci, oggi questa equazione non risulta più così lineare: “I tempi sono
cambiati – continua Duggal – e oggi per valutare la causa di una carie bisogna prendere in
considerazione non solo i cibi che mangiamo, ma anche la qualità della nostra igiene oraleâ€.
Lavare sempre i denti - Esaminando più di trenta studi condotti negli ultimi anni sulla salute dentale,
infatti, gli scienziati non hanno rilevato alcuna correlazione tra la quantità di zucchero consumata,
associata in passato alla cattiva salute dei denti, e la presenza di carie. Tuttavia, spiegano gli esperti, la
frequenza del consumo di cibi zuccherati continuerebbe però a rappresentare un fattore in grado di
aumentare
la
probabilitÃ
della
comparsa
dei
tanto
odiati denti
“marciâ€.
Grazie ai dentisti e ai genitori che educano i propri figli a una corretta igiene orale, concludono i
ricercatori, ormai la maggior parte dei bambini vanta un sorriso perfetto, apprendendo sin da piccoli
l`importanza di lavare i denti almeno due volte al giorno. Soprattutto prima di andare a letto. (Salute,
Sole 24ore)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
SCIENZA E SALUTE
CHE COSA PUÃ’ PROVOCARE LA SCIATICA?
Il più delle volte la causa è un’ernia discale che comprime la radice del nervo
Meglio non sottovalutare la sciatica, anche una
volta passato il dolore, perché il rischio che il
problema si ripresenti è alto.
A che cosa è dovuta la sciatica? «Le cause sono
diverse, le più classiche sono l’irritazione o la
compressione di una radice nervosa spinale per la
presenza di un’ ernia discale che protrude verso la
parte interna del canale spinale o nei forami
intervertebrali. L’ ernia può essere accompagnata,
o favorita, da alterazioni delle vertebre, di solito
legate all’artrosi - spiega Isabella Springhetti, resp.
Divisione di recupero e rieducazione funzionale
Fondazione Maugeri di Pavia -.
Anche scoliosi gravi e microtraumi ripetuti possono concorrere a deformare le vertebre o a renderle
instabili, con conseguenti “spinte†o compressioni delle radici nervose.
La sciatalgia può anche avere un’origine non spinale, come nella cosiddetta sindrome del piriforme,
un piccolo muscolo nella regione del gluteo che ospita nelle sue fibre il passaggio del nervo sciatico, il
quale, a causa di contratture prolungate del muscolo in questione può rimanerne irritato o compresso.
Anche posture scorrette mantenute a lungo, come quelle di alcune categorie di lavoratori (muratori,
camionisti, dentisti) possono favorire la compressione del nervo. Più rari i casi in cui la sciatica è spia di
tumori o di malattie non muscoloscheletriche».
Quali sono i sintomi? «Il dolore tipico parte dalla zona lombare della schiena e scende lungo il corso
del nervo sciatico, passando per il gluteo e per tutta la parte posteriore e/o laterale della coscia e della
gamba, verso il calcagno, il piede, a volte fino all’alluce. Di solito riguarda un solo lato del corpo e ha
un’intensità variabile. Talvolta sono presenti formicolii, intorpidimento e difficoltà a controllare il
movimento di uno o più dita del piede.
Nei pochi casi in cui il dolore è bilaterale, soprattutto sull’esterno delle cosce, può trattarsi di stenosi del
canale lombare , restringimento del canale vertebrale, che comprime anche tratti estesi di midollo o più
radici (condizione che può essere costituzionale e aggravarsi con l’età )».
Quali esami vanno fatti? «In genere si parte dalla visita, per procedere poi, se necessario, con
indagine mirate in base alla causa sospettata. A volte non servono esami, in altri casi è utile una
radiografia. Se ci si vuole focalizzare sul tessuto nervoso si ricorre alla risonanza magnetica. La Tac è utile
per valutare l’osso, l’elettromiografia soprattutto quando, oltre al dolore, c’è difficoltà a compiere
movimenti (come alzare un piede o muovere l’alluce)».
Come si cura la sciatica? «Poiché il rischio di ricadute è alto non bisogna limitarsi a far passare il
dolore acuto, per il quale si ricorre ad antinfiammatori, antidolorifici e miorilassanti. In chi non può
assumere farmaci e in chi ha sofferenza intensa e protratta, che non risponde alle terapie per bocca,
sono utili infiltrazioni locali nel canale vertebrale con farmaci anestetici, associate o meno a cortisonici.
Può essere d’aiuto anche l’applicazione di correnti a bassa intensità (Tens).
Trascorsa la fase acuta, bisogna avviare un programma fisioterapico, al termine del quale il paziente
deve continuare una regolare attività fisica.
Da riservare a casi selezionati, è l’intervento chirurgico, per es., in caso di ernie discali espulse od
ostruenti che comprimono una radice nervosa o addirittura il sacco midollare». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI GIUGNO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Giugno
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 13 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 15 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.00)
Venerdì 22 Giugno
(dalle 10.00 alle 13.30)
Martedì 26 Giugno
S. ANTONIO ABATE (NA);Piazza Vittorio Emanuele II, civico n. 27
Mercoledì 27 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
Venerdì 29 Giugno
(dalle 10.00 alle 18.30)
NAPOLI – Fuorigrotta; Via Giacomo Leopardi, altezza civico n. 60
TORRE del GRECO (NA); Via Cesare Battista, altezza civico n. 105
VILLARICCA (NA): Villa Comunale
FRATTAMINORE (NA); Mattina: Piazza Atella; (10.00 - 13.30)
Pomeriggio: Piazza S. Maurizio, (15.30- 18.00)
BACOLI (NA); Villa Vanvitelliana
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative agli eventi di S. Antonio Abate e Torre del Greco.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1380
ORDINE: Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto e consegnati alla Congregazione
delle Suore “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato†sono arrivati,
mediante un container, a destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione
distribuendo farmaci e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e
all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune
documentano l’arrivo.
foto
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