Anno VII – Numero 1385
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Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
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Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Invecchiamo
tutti
a
velocità diverse
4. Arrossire è sexy, le donne
lo fanno nei giorni
dell’ovulazione
Prevenzione e Salute
5. Bambini
e
rischio
congestione:
che cosa fare e come
prevenirla
6. Lavarsi i denti, gli 8 errori
da evitare
Meteo Napoli
Mercoledì 04 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 20° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 50%
Pomeriggio = 47%
Mercoledì 04 Luglio 2018 – S. Elisabetta, Rossella
Proverbio di oggi………
'A pressa e 'o bene nun sempe camminano assieme
INVECCHIAMO Tutti a VELOCITÀ DIVERSE
Età biologica ed età anagrafica vanno su binari diversi.
l'invecchiamento non avviene per tutti con lo stesso ritmo.
Per certe persone gli anni sembrano non passare mai; altre, a
distanza di pochi mesi, ci appaiono più anziane di un
decennio. Un nuovo studio sembra confermare quanto
suggerisce il senso comune: non sempre l'età anagrafica
corrisponde all'età biologica.
COETANEI (IN APPARENZA). La velocità di invecchiamento non è uguale
per tutti: purtroppo o per fortuna, abbandoniamo la giovinezza a ritmi diversi.
Per dimostrarlo, i ricercatori hanno verificato alcuni marcatori biologici su un
migliaio di soggetti di 38 anni di età . A fronte di una comune classe anagrafica,
gli scienziati hanno testato l'età biologica dei soggetti attraverso parametri
come pressione sanguigna, colesterolo, funzionalità renale e del fegato, salute
cardiovascolare e lunghezza dei telomeri, piccole porzioni di DNA
QUANTI ANNI GLI DAI? Dei soggetti è stato valutato anche l'aspetto fisico:
le loro foto sono state sottoposte a un gruppo di studenti perché
indovinassero la loro reale età . Ogni marcatore è stato valutato sullo stesso
soggetto alle età di 26, 32 e 38 anni. Studiando a quale ritmo cambiavano
questi valori, è stato stabilito il ritmo di invecchiamento di ognuno.
ANZIANI DENTRO. I 38enni dello studio hanno mostrato età biologiche
comprese tra i 28 e i 61 anni. Alcuni dimostravano un'età effettiva di 40 anni a
fronte delle 38 candeline spente: segno che negli ultimi 12 anni erano
invecchiati al ritmo di 1,2 anni ogni 12 mesi. Altri sembravano ancora più
vecchi: i più anziani dal punto di vista biologico hanno riscontrato più difficoltÃ
anche in test solitamente somministrati in terza età , come compiti di
coordinazione, test di problem solving ma anche il semplice salire le scale.
QUALI CAUSE? A premere sull'â€acceleratore" della vecchiaia sono fattori sia
di natura genetica, sia ambientale. Il prossimo passo sarà indagare nella vita
dei soggetti del database da cui sono stati estratti i dati per capire come stile
di vita e storia familiare possano influenzare la rapidità con cui invecchiamo. E
imparare a intervenire per tempo, per contrastare l'invecchiamento. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1385
PREVENZIONE E SALUTE
BAMBINI E RISCHIO CONGESTIONE:
CHE COSA FARE E COME PREVENIRLA
I bambini hanno lo stomaco più delicato rispetto agli adulti e possono più facilmente
andare incontro al blocco digestivo.
Il freddo e gli sbalzi termici sono la prima causa della congestione che può essere causata da un bagno in
mare, da un colpo d’aria, da una bibita ghiacciata in fase digestiva.
Ecco sintomi e consigli su come fare prevenzione spiegati dal dottor Alberto Villani, responsabile di
Pediatria generale e malattie infettive all’ospedale Bambino Gesù di Roma
La congestione si verifica quando ci si espone a temperature troppo basse in fase digestiva. Il freddo e gli
sbalzi termici sono i veri pericoli.
Il processo digestivo inizia una mezz’ora dopo il pasto e in quel momento il cuore
pompa molto sangue verso l’apparato digerente, soprattutto verso lo stomaco,
per agevolare la fase digestiva e chiaramente un pasto abbondante e ricco di
grassi richiede una quantità di sangue maggiore rispetto a uno spuntino leggero.
Se il bambino si espone al freddo (per esempio un bagno in mare se si è
surriscaldati), se da un locale molto freddo passa in un altro molto più caldo (o viceversa), l’organismo va
incontro a uno squilibrio nella distribuzione del sangue che, invece di concentrarsi sull’apparato
digerente, si distribuisce nelle parti periferiche del corpo per riscaldarle e agli organi nobili (cuore e
cervello) per evitare che vadano in tilt in un momento in cui è necessario molto ossigeno. È in questo
istante che la digestione si blocca e l’organismo subisce un forte choc che, nei casi più drammatici, può
portare anche alla morte.
I SINTOMI DELLA
CONGESTIONE
Dolore addominale, nausea, vomito, capogiri, sudorazione fredda,
brividi e svenimenti sono i sintomi più chiari di una congestione. Il
bambino comincia improvvisamente a diventare
pallido, trema anche se fa caldo: «Il cuore rischia di andare in collasso - spiega il
dottor Alberto Villani, responsabile di Pediatria generale e malattie infettive
all’ospedale Bambino Gesù di Roma - e se il bambino è in acqua va
immediatamente portato fuori senza perdere tempo».
Prima di arrivare ai sintomi veri e propri di
CHE COSA È LA
congestione è possibile capire che si sta arrivando al blocco digestivo perché
il bambino ha un malessere generalizzato «e non c’è nulla che possa
CONGESTIONE
giustificare che ci sia qualcosa che non va, magari proprio durante un bagno
in mare» spiega Villani. Il bambino smette di giocare e non parla: questi sono i
primi segnali del malessere che può sfociare nel blocco digestivo.
«Quando si è al mare e si vuole fare il bagno, per
COSA FARE PER scongiurare il rischio di congestione - spiega
Alberto Villani - vanno evitate le bevande
PREVENIRE LA
ghiacciate e i cibi particolarmente elaborati e
CONGESTIONE
grassi, che rendono la digestione difficoltosa.
Molto meglio optare per i classici spuntini da spiaggia come frutta e verdura
fresca, con un panino o ancora meglio un piatto di pasta, perché i carboidrati si metabolizzano più
facilmente».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
QUANTO
ATTENDERE
PER FARE IL
BAGNO
Anno VII – Numero 1385
Quanto tempo attendere per fare il bagno al mare o in piscina è uno degli
argomenti più dibattuti tra genitori e figli. «In media prima di entrare in mare
bisogna attendere dalle 2 alle 3 ore» ribadisce il dottor Villani che però ricorda
come tutto dipenda anche da quanto si è mangiato e dal clima.
I tempi si possono accorciare se davvero si è fatto solo uno spuntino. Inoltre i
bambini, subito dopo mangiato, non dovrebbero rimanere in spiaggia per
evitare le ore più calde.
Meglio rinfrescarsi in pineta o fare un pisolino ristoratore.
Una raccomandazione ai genitori dei più grandicelli che possono in modo autonomo andare al bar a
consumare un gelato o una bibita ghiacciata senza dirlo a mamma e papà : anche loro vanno
responsabilizzati sulle conseguenze di una congestione.
ATTENZIONE
A LAGHI E
FIUMI
«Maggiore attenzione serve quando si portano i
bambini al lago o ai fiumi - avverte Alberto Villani perché l’acqua è sempre piuttosto fredda, e lo
choc termico tra dentro e fuori l’acqua è sempre
notevole e d è più facile che possa verificarsi una congestione se non si
sono seguire le precauzioni dette».
Inoltre si sa che quando la congestione colpisce in un lago o in un fiume anche il soccorso è in genere più
complesso e il rischio annegamento più concreto, se non ci si rende subito conto del malessere del
bambino.
Se nonostante le precauzioni si verifica la congestione con mal di stomaco e
mancamenti «se in mare il bambino va subito
portato fuori dall’acqua e accompagnato in una
zona ventilata e in ombra ;
va disteso e la gambe sollevate di 20-30
centimetri» spiega Alberto Villani.
Se il malessere non è ancora così serio il bambino va riscaldato coprendolo
con un asciugamano o si può procedere con un leggero massaggio circolare
all’altezza dello stomaco per ripristinare la circolazione e favorire la digestione.
Meglio riscaldare anche mani e piedi per agevolare il compito del cuore.
Solo quando la situazione è sotto controllo si può offrire acqua a temperatura ambiente o una tisana
calda per ripristinare il processo digestivo.
«Nei casi più gravi meglio non improvvisarsi soccorritori e va chiamato subito il 118 - avverte Alberto
Villani perché può verificarsi un collasso cardio-circolatorio che purtroppo, nei casi più seri, può portare
alla morte».
Se la situazione migliora è comunque consigliato far visitare il bambino a un pediatra, soprattutto se ha
subito anche una breve perdita di coscienza.
(Salute, Corriere)
COSA FARE IN
CASO
CONGESTIONE
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1385
PREVENZIONE E SALUTE
ARROSSIRE È SEXY, LE DONNE LO FANNO
NEI GIORNI DELL’OVULAZIONE
Gli uomini trovano più attraente un volto femminile in fase fertile: però le variazioni
di colore non sono percepibili a occhio nudo. Mandiamo messaggi in altro modo
Arrossire è sexy e gli uomini lo trovano attraente: ora la scienza ha scoperto che le donne arrossiscono
durante l’ovulazione, ma che non si capisce come gli
uomini possano accorgersene, visto che il cambiamento si
manifesterebbe al di sotto della gamma di colori rilevabile
dall’occhio umano.
I ricercatori si sono concentrati sui volti femminili:
era
stato
dimostrato
in
Studio sui Volti
precedenza che gli uomini
Femminili
trovano i visi più seducenti se la
protagonista è nella fase di
ovulazione.
Ma finora non si capiva quale indizio rendesse le donne
fertili tanto sexy.
Lo studio pubblicato su Plos One è stato presentato come la ricerca più completa sui volti femminili
durante il ciclo ovulatorio.
Il team britannico, ha fotografato 22 donne senza trucco nello stesso momento
Un Segnale
tutti i giorni lavorativi per almeno un mese, con una macchina fotografica
da Cogliere
modificata per registrare in modo più accurato il colore.
Le partecipanti hanno anche eseguito un auto-test per monitorare i cambiamenti
ormonali. Così il team poteva abbinare le foto ai giorni più fertili.
I ricercatori, grazie a una serie di analisi e strumenti ad hoc, hanno scoperto che il rossore variava
significativamente in tutto il ciclo ovulatorio, con un picco durante l’ovulazione. E che rimaneva
elevato durante le ultime fasi del ciclo, prima delle mestruazioni.
I cambiamenti erano netti e regolari, ma non rilevabili a occhio nudo, precisano gli studiosi.
«Le donne non pubblicizzano l’ovulazione, ma sembrano far trapelare informazioni» preziose su questa
fase, come dimostra il fatto che il loro viso «è più attraente per gli uomini» in questi giorni.
Insomma, «il rossore potrebbe essere un pezzo di un puzzle più vasto». In grado di spiegare le leggi
dell’attrazione.
Il colore rosso e l’attrazione
Per i ricercatori, comunque, la scoperta può significare che il rossore del viso nelle donne un tempo era
un segnale involontario di fertilità ottimale.
Questo però sarebbe stato «frenato» nel corso dell’evoluzione, in quanto sarebbe più vantaggioso per
lei nascondere o poter controllare i segnali di super-fertilità .
Tutti i primati, compresi gli esseri umani, sono attirati da rosso, ricordano ancora gli autori dello studio.
E ormai le donne possono inconsciamente aumentare il rossore del viso durante l’ovulazione
attraverso il make-up, gli accessori o gli abiti.
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1385
PREVENZIONE E SALUTE
LAVARSI I DENTI, GLI 8 ERRORI DA EVITARE
Sembra un gesto quasi banale, eppure lavarsi i denti è un rito assai più complesso di
quanto si potrebbe pensare, perchè bastano poche abitudini sbagliate per causare
danni anche significativi. Ne sono state individuate otto, assolutamente da evitare se
non si vuole rischiare di mettere a repentaglio la salute dei denti.
Risciacquare subito i denti Contrariamente alla convinzione comune, risciacquare i denti
subito dopo averli spazzolati non va affatto bene. «In questo modo non si permette al
dentifricio di ricreare un ambiente ottimale all'interno della bocca - ed è meglio perciò
limitarsi a sciacquare e sputare se volete che il fluoro resti sui denti almeno 30 minuti dopo
averli spazzolati».
Spazzolare i denti dopo aver mangiato: Anche se i frenetici ritmi moderni
potrebbero renderlo un tantino complicato, è bene aspettare almeno 30 minuti dalla fine
del pasto prima di lavarsi i denti. «Cibo e bevande acide indeboliscono lo smalto dei
denti, pertanto prima di lavarli è meglio aspettare che si ripristini il pH naturale della
bocca. Ma nel caso in cui non fosse possibile, si può ricorrere a bevande più alcaline come
il latte, che vanno senz'altro meglio per i denti».
Usare lo spazzolino con troppa violenza Il proverbiale "olio di gomito" è bene usarlo
per le pulizie casalinghe piuttosto che per i denti. «Un eccesso di foga nello spazzolarsi ha
un effetto abrasivo sui denti che, a lungo andare, si rovinano. Ecco perchè vanno sempre
preferiti degli spazzolini a setole morbide, che agiscono in maniera più delicata,
ricordandosi di non esagerare con la pressione esercitata».
Spazzolare i denti per meno di due minuti Numerosi test scientifici hanno
stabilito che il tempo medio di un'efficace spazzolatura dei denti è di due minuti).
«Metterci di meno significa lasciare sui denti dei possibili residui di tartaro e cibo o
rischiare di macchiarli, senza contare che la fretta spinge ad aumentare la pressione
sullo spazzolino per finire prima, rovinando lo smalto».
Esagerare con gli snack Troppi spuntini durante la giornata fanno diminuire il Ph
all'interno della bocca, che diventa più acido e può così danneggiare lo smalto. «In
genere, la saliva ci mette cinque minuti per ristabilire l'equilibrio del pH all'interno
della bocca, ma se si passa la giornata a sgranocchiare si finisce per lasciare i denti in
un ambiente acido molto più a lungo di quanto si dovrebbe, aumentando così le
probabilità che si danneggino», dice ancora l'esperto.
Bere acqua filtrata o in bottiglia Il floruro (ovvero il fluoro in forma attiva) si trova generalmente
nell'acqua del rubinetto, e garantisce ai denti una protezione extra. «Bere acqua filtrata significa disperderne
gli importanti sali minerali che contiene, fra cui appunto il floruro, privando così i denti di un valido alleato».
Spazzolare solo i denti davanti: D'accordo che un sorriso luminoso mette in risalto
soprattutto i denti davanti, ma ciò non significa che quelli posteriori vadano trascurati. «La
placca si accumula anche nella parte posteriore dei denti, non solo davanti, pertanto è
fondamentale spazzolarli per bene tutti, raggiungendo ogni angolo», raccomanda il dentista
delle celebrità .
Spazzolare i denti sotto la doccia Quella che potrebbe sembrare la perfetta soluzione
multi-tasking, a maggior ragione se i minuti sono contati e si vogliono ottimizzare i tempi, è
in realtà una delle scelte peggiori che si possa fare, perchè spinge a dedicare meno
attenzione all'intero processo. «Al contrario, invece, spazzolarsi i denti davanti allo specchio
rende consapevoli di quello che si sta facendo e aiuta anche a correggere gli eventuali errori,
soprattutto per quanto riguarda l'angolazione dello spazzolino», conclude il dottor Tam.
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1385
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Luglio
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 04 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Sabato 7 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Martedì 10 Luglio
(dalle 15.30 alle 18.30)
Giovedì 12 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.30)
PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244
FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61
FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo
PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino
da definire
LACCO AMENO ISCHIA (NA) da definire
da definire
PROCIDA (NA) da definire
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative a gli ultimi eventi.
Anno VII – Numero 1385
PAGINA 8
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Anno VII – Numero 1385
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno VII – Numero 1385
Progetto “Un Farmaco per Tutti†:
Di seguito l’articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, 2 Luglio 2018