Anno VII – Numero 1388
AVVISO
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1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. ORDINE: eventi Luglio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. Ora ci sono occhiali per i
daltonici
4. I livelli di Testosterone
sono legati all'ambiente in
cui si cresce
Venerdì 06 Luglio 2018 – S. Enrico
Proverbio di oggi………
‘A Pulecenella o verono sulo quanno va in carrozza
Mangiare lentamente aiuta a perdere peso
Mangiare più lentamente potrebbe essere collegato ad un
minor rischio di obesità .
Una ricerca giapponese pubblicata sul British Medical
Journal ha messo in relazione l’abitudine a masticare
lentamente il cibo che introduciamo con una
maggior probabilità di perdere peso. Consumare i
propri pasti con calma permette di percepire
maggiormente il senso di sazietà , e di sentirsi meno gonfi dopo aver
mangiato. Ne parliamo con E. Macorsini.
Venti minuti: è il tempo che serve al cervello per ricevere i messaggi
dello stomaco
Prevenzione e Salute
5. Mangiare lentamente aiuta
a perdere peso
6. Torcicollo: colpa dell’aria
condizionata
o
del
cuscino? come intervenire
I ricercatori giapponesi hanno esaminato i dati di 59.717 persone con diabete
di tipo 2, chiedendo ai tester di dare un voto al ritmo tenuto a tavola.
Le persone intervistate potevano definirsi veloci, nella media o lenti.
Ciò ha permesso di notare che le persone che mangiavano più lentamente
avevano anche il più basso rischio di obesità . Chi sosteneva di avere un ritmo
nella media aveva un rischio un po’ più alto, ma il rischio maggiore lo correva
chi aveva dichiarato di mangiare velocemente. Quando mangiamo, i segnali
della fame devono passare dallo stomaco e dall’intestino al nostro cervello:
per spegnere l’impulso della fame ci vogliono circa 20 min.
Per dimagrire è bene allungare i pasti: ecco tutti i trucchi
Meteo Napoli
Venerdì 06 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 21° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 55%
Pomeriggio = 49%
Mangiare a un ritmo più lento permette di sentirsi soddisfatti prima di
prendere la decisione di mangiare troppo.
Qualsiasi pasto della giornata non dovrebbe mai essere più breve di 30
minuti. Se l’obiettivo che abbiamo è perdere peso ecco alcune strategie che
possono aiutare ad allungare il tempo che si passa a tavola:
ï¶ Utilizzare un timer o guardare l’orologio per allungare il pasto fino a 30 minuti
ï¶ Provare a masticare ogni boccone da 15 a 30 volte, a seconda del cibo.
ï¶ Alternare ogni boccone con alcuni sorsi d’acqua: aiuta a sentirsi più pieni.
ï¶ Appoggiare le posate sul tavolo ogni boccone.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
PREVENZIONE E SALUTE
TORCICOLLO: Colpa dell’ARIA CONDIZIONATA o del
CUSCINO? Come intervenire
L’arrivo del caldo torrido è accompagnato da un frequente effetto collaterale: il
torcicollo. Passare dalla calura esterna all’aria condizionata di uffici e supermercati,
è uno dei fattori scatenanti più tipici.
Ce ne parla Lara Castagnetti, specialista in Medicina fisica e riabilitativa
e osteopata presso l’Istituto clinico Humanitas di Milano
CHE COS’È
Il torcicollo è un dolore cervicale acuto e intenso che non permette di
muovere il collo. In genere si risolve nell’arco di pochi giorni ma, se dura
più a lungo e sono frequenti le ricadute, è bene non sottovalutarlo.
I sintomi
Dolore al collo che insorge all’improvviso, dolore che aumenta quando si
cerca di ruotare o inclinare la testa, difficoltà a muovere il collo:
 per girarsi bisogna muovere tutto il busto.
Le CAUSE
Le cause possono essere:
 Contratture Muscolari favorite da posture scorrette mantenute a lungo
(per esempio durante il sonno, alla scrivania, in coda in autostrada)oppure
sbalzi di temperatura (come quando si passa da un ambiente molto caldo a uno con l’aria
condizionata) o da movimenti bruschi e improvvisi del collo (dal colpo di frusta, a un banale starnuto
forte).
In questi casi, il dolore dura solo qualche giorno e tende a risolversi da solo.
 Discopatie. La sofferenza dei dischi intervertebrali potrebbe essere dovuta all’artrosi cervicale,
responsabile di un logoramento della cartilagine delle articolazioni e dei dischi intervertebrali, a
un’ernia del disco cervicale oppure ad altre patologie dei dischi.
Il dolore dura più a lungo (settimane) e si può irradiare alle braccia.
 Spondiliti (raramente). Queste malattie reumatiche causano un dolore di tipo infiammatorio che
dura mesi.
Il dolore e la rigidità che ne consegue si manifestano soprattutto durante il riposo notturno, sono più
intensi al mattino e si accentuano con l’inattività . Le spondiliti sono più frequenti nei maschi.
L’allungamento
Nella fase acuta possono essere utili anche esercizi di
allungamento dell’area cervicale, però senza forzare.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
Le cure: anche una doccia aiuta
Se il dolore è molto fastidioso si possono assumere farmaci antinfiammatori,
seguendo
le
indicazioni
del
medico.
Può essere utile fare una doccia: l’acqua, meglio se tiepida, esercita sulla
muscolatura del collo una sorta di massaggio molto delicato. I massaggi veri e
propri, come anche eventuali manovre osteopatiche o chiropratiche, vanno evitati in fase acuta.
In presenza di contratture, può essere utile il ricorso ai kinesio tape: questi cerotti colorati e non
medicati vengono applicati seguendo la lunghezza del muscolo. Tramite l’azione compressiva, esercitano
un effetto antinfiammatorio e antidolorifico.
Evitare l’immobilità , mantenendo il più possibile il rispetto delle attività abituali.
Dopo la fase acuta
Se il torcicollo non passa nell’arco di 4 o 5 giorni e si hanno frequenti
ricadute, conviene fare qualche approfondimento per valutare la colonna
cervicale (per es. una radiografia).
Se sono presenti discopatie, occorre intraprendere un percorso riabilitativo
mirato per migliorare la funzionalità della zona cervicale attraverso esercizi specifici per il collo,
interventi sulla postura e norme educative e comportamentali per affrontare la paura del movimento
associata al dolore che spesso implica forti condizionamenti nella quotidianità .
Possono essere d’aiuto anche i massaggi, le manipolazioni in mani esperte e alcune terapie fisiche (per
es. Tens, ultrasuoni, laserterapia, ecc.). (Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
ORA CI SONO OCCHIALI PER I DALTONICI
Non curano il difetto visivo e non funzionano in tutti i casi, ma aumentano la
sensibilità al colore perché riducono la confusione fra le tinte
C’è chi vede il mondo, letteralmente, in un altro modo:
per qualcuno
ï¶ una rosa rossa è un fiore marroncino,
ï¶ una zucchina è una strana verdura grigiastra.
Colpa della discromatopsia, ovvero l’incapacità di percepire tutte le
sfumature dei colori, chiamata comunemente (con un po’ di
imprecisione) daltonismo.
Gli occhiali
Daltonici poi si può diventare se si sviluppano lesioni al nervo ottico
per un trauma, per l’otticopatia alcolico-tabagica di chi fa uso smodato
di alcol e sigarette o anche per colpa della cataratta, che riduce la
capacità di distinguere il blu. Tuttavia la maggioranza non vede bene i colori dalla nascita: ecco perché
inforcare gli occhiali per daltonici lascia tutti esterrefatti. «Le lenti filtrano alcune lunghezze d’onda della
luce: è come se spegnessimo alcuni coni, riuscendo così ad aumentare la sensibilità al colore perché si
riduce la confusione fra tinte che rende difficile discriminarle. Si trovano da tempo anche in Italia e non
serve la prescrizione medica, ma non è detto che siano risolutivi: i colori si vedono meglio, ma per capire
quanto possano essere d’aiuto nella propria situazione occorre provarli. Chi non ha mai visto il rosso
forse continuerà a non vederlo perfettamente, ma apprezzerà meglio il colore». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
PREVENZIONE E SALUTE
I livelli di TESTOSTERONE sono legati all'ambiente in cui
si cresce
Negli uomini la quantità di testosterone dipende largamente dal contesto in cui
avviene lo sviluppo, e meno dalla genetica o dall'etnia di origine. Chi è stato
bambino in condizioni difficili presenta livelli più bassi di questo ormone importante
per la salute.
I livelli di testosterone maschili sono determinati in gran parte
dall'ambiente in cui si cresce:
ï¶ non dalla genetica, né dall'etnia di provenienza o dal
contesto in cui si vive da adulti.
Gli uomini che crescono in condizioni difficili, caratterizzate
da malnutrizione o alta prevalenza di infezioni, presentano
livelli inferiori di questo ormone maschile in età adulta,
rispetto ai coetanei cresciuti in un ambiente più sano. Lo sostiene uno studio pubblicato su Nature
Ecology and Evolution.
IL TEST. I ricercatori hanno raccolto dati relativi ad altezza, peso, età della pubertà e altre informazioni
relative alla residenza nel Bangladesh; uomini del Bangladesh emigrati nel Regno Unito da bambini o - in
altri casi - da adulti; uomini nati nel Regno Unito da genitori emigrati dal Bangladesh; europei nati nel
Regno Unito.
QUESTIONE DI RISORSE. I maschi originari del Bangladesh ma cresciuti nel Regno Unito presentavano
livelli di testosterone significativamente più alti di quelli che avevano trascorso l'infanzia nel Bangladesh.
Non solo: a parità di condizioni economiche, i soggetti del primo gruppo erano anche più alti e avevano
raggiunto la pubertà prima di quelli del secondo gruppo.
L'ipotesi è che il maggiore investimento energetico richiesto a un fisico che, per es., deve combattere
infezioni, vada a scapito della quantità di testosterone nell'organismo.
SALUTE, NON VIRILITÀ. La scoperta potrebbe servire a comporre un quadro di informazioni più
precise sulla salute dei pazienti.
ï¶ Livelli di testosterone troppo elevati sono legati a un rischio più alto di malattie della prostata, e
comportamenti più aggressivi.
ï¶ Mentre quantità troppo basse di questo ormone possono comportare mancanza di energia,
perdita del desiderio sessuale e disfunzione erettile.
Su questo aspetto della salute riproduttiva maschile si può intervenire fino ai 19 anni circa; dopodiché,
affermano i ricercatori, l'ambiente esterno ha un'influenza minima sugli equilibri ormonali.
In passato lo stesso gruppo di ricerca aveva trovato che l'ambiente in cui crescono le ragazze ha un ruolo
nel determinare i livelli ormonali, la fertilità e la predisposizione ad alcuni tipi di tumori.
(Salute, Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
PREVENZIONE E SALUTE
CISTI ALLA MANO: OPERARSI NON SERVE A NULLA?
Non è affatto raro che una cisti tendinea asportata ricompaia con una recidiva.
Le terapie per trattare il problema
Ho una cisti al polso della sinistra che mi tormenta da un anno:
è all'interno, sembra poggiare sui tendini. A qualche mese dalla
comparsa, la cisti si era quasi riassorbita e non me ne sono curato più di
tanto. Ora però è riapparsa (a giugno) e mi fa male, soprattutto di notte.
Mi è sempre più difficile tenere l'orologio sul polso. Un amico medico, ora
in pensione, mi ha detto che queste cisti ai tendini della mano sono note
come «tomba della chirurgia», perché l'intervento spesso è inutile: la cisti
si ripresenta a distanza di mesi o anni.
COME SI CURA, ALLORA? E A QUALE SPECIALISTA BISOGNA RIVOLGERSI?
Risponde D. Smarrelli, dir. Unità Chir. della mano, Osp. Humanitas Gavazzeni, BG
Purtroppo è vero: non è affatto raro che una cisti tendinea asportata ricompaia poi con una recidiva. Ma
ci sono diverse altre soluzioni prima di un intervento, che comunque va eseguito da un chirurgo esperto
perché l'asportazione deve essere accurata e il più radicale possibile, ma allo stesso tempo non deve
lesionare le delicate strutture anatomiche vicine alla cisti (arterie, tendini, strutture vascolari e nervose).
Procediamo con ordine.
Innanzitutto, per avere una diagnosi certa (e appurare che si tratti di una cisti) deve fare un'ecografia,
esame di solito sufficiente a fugare ogni dubbio, per poi rivolgersi preferibilmente a un chirurgo della
mano, che durante la visita saprà valutare la sua situazione e proporle la terapia più indicata nel suo
caso.
È piuttosto normale quello che le è capitato: le cisti non di rado "vanno e vengono", sul polso o in altre
sedi del corpo, talvolta cambiando dimensioni e sintomi (a volte non creano disturbo).
La loro origine resta tuttora incerta, ma siamo
VENIAMO ORA ALLE POSSIBILI CURE
invece sicuri del fatto che vadano trattate solo se
provocano dolore o difficoltà funzionali oppure un
disagio estetico.
A seconda della sintomatologia, ovvero valutando il dolore (che può essere presente anche a riposo, o
soprattutto quando si muove il polso e le dita, e può dare anche una sensazione di fastidio al polso e alle
dita che limita la completa funzionalità del polso e della mano) e il deficit funzionale o estetico che
causano, le cisti possono essere soltanto monitorate, associando eventuali trattamenti palliativi come
l'uso di un tutore a scopo antalgico.
Oppure possono venire trattate in modo conservativo (ovvero con un tentativo di aspirazione e
infiltrazione, che purtroppo di solito dà scarsi risultati);
o ancora possono essere asportate chirurgicamente.
Spesso le cisti con un decorso altalenante e scarsi disturbi possono essere monitorate, per poi prendere
decisioni di cura se aumentano di dimensioni, fanno male e limitano la funzionalità .
In genere, come primo passo terapeutico si prova ad
ï¶ aspirare la cisti e nel contempo iniettare del cortisone:
una procedura veloce, poco dolorosa, eseguibile in ambulatorio, ma che ha un limite perché non
garantisce la soluzione.
ï¶ Infine c'è l'asportazione chirurgica, che va preferibilmente eseguita in day hospital e sotto
anestesia (locoregionale se le cisti sono al polso, locale o tronculare se alle dita). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Luglio
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 04 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Martedì 10 Luglio
(dalle 15.30 alle 18.30)
Giovedì 12 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.30)
PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244
FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo
PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino
da definire
LACCO AMENO ISCHIA (NA) da definire
Da definire
FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61
da definire
PROCIDA (NA) da definire
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative a gli ultimi eventi.
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL
FARMACISTA
Anno VII – Numero 1388
Progetto “Un Farmaco per Tutti†:
Di seguito l’articolo pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, 2 Luglio 2018