Anno VII – Numero 1395
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1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. ORDINE: eventi Luglio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. “Quel fastidioso herpes
alle labbra che ogni tanto
ricompare: come si cura
4. Dieta troppo drastica
aumenta il rischio di calcoli
biliari
5. Appetito e modo di
mangiare cambiano con
l'età ?
Prevenzione e Salute
6. Vita da spiaggia, che cosa
mangiare
e bere per
resistere al caldo
7. Come
agiscono
gli
anabolizzanti?
Meteo Napoli
Martedì 17 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 23° C
Massima: 29 °C
Umidità :
Mattina = 53%
Pomeriggio = 56%
Martedì 17 Luglio 2018 – S. Alessio
Proverbio di oggi………
Vengo d''o muorto e tu dice ch 'è vivo..
VITA DA SPIAGGIA, CHE COSA MANGIARE
E BERE PER RESISTERE AL CALDO
Siete tra gli “irriducibili†della spiaggia che arrivano al
mattino per tornare a casa quando il sole è ormai basso?
Non bisogna prestare attenzione solo al sole ed alle scottature, ma anche
all’alimentazione per resistere tutto il giorno
sulla spiaggia.
La nutrizionista Isabel Maples, portavoce della
Academy of Nutrition and Dietetics in Usa, ha
stilato una lista di tutti gli accorgimenti da
adottare per nutrirsi e idratarsi in maniera
adeguata quando si fa vita da spiaggia e il menù corretto - bevande comprese
- per reintegrare l’energia risucchiata da sole e bagni.
Prima regola, per assicurarsi che i cibi - specie se deperibili - non siano guastati
dalle alte temperature, munirsi della borsa frigo che va tenuta all’ombra o
quanto meno sotto un asciugamano.
COME RIEMPIRLA? Prediligere frutta molto ricca di acqua come l’anguria che
può divenire anche la base di un’insalata con la feta, un formaggio proteico e
una ricarica di sodio per reagire alla sudorazione che non risparmia nessuno al
mare.
Per uno spuntino nutriente, prediligere un kebab vegetariano con formaggio,
cetrioli, insalata e pomodori o con humus, ricco di proteine, che, in alternativa
al kebab, si può portare comodamente anche in piccole ciotole
monoporzione.
Sì anche a insalata con cereali integrali e legumi (farro o quinoa), semi e
frutta secca. La frutta secca può anche divenire l’ingrediente principe di un
ottimo spuntino, o se ci si accontenta di uno snack più semplice scegliere un
pacchetto di cracker integrali, ricchi di fibre che placano la fame.
Quanto alle bevande, prediligere l’acqua o al limite succhi rigorosamente al
100% di frutta, ed evitare le bibite e gli alcolici che disidratano dando solo una
falsa sensazione di domare la sete. (Salute, Il Mattino)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1395
PREVENZIONE E SALUTE
QUEL FASTIDIOSO HERPES ALLE LABBRA CHE OGNI
TANTO RICOMPARE: COME SI CURA
Una malattia dovuta a un virus latente nel nostro corpo che si ripresenta quando
siamo particolarmente stressati o stiamo al sole senza protezione.
Scopriamo per quanto tempo è contagioso, che creme si usano e cosa
bisogna fare (o non fare) perché non si allarghi.
Che cos’è
L’Herpes labiale è una malattia infettiva che di solito si manifesta sulle
labbra, ma che può comparire anche su altre parti del volto. Questo tipo di
Herpes è causato dal virus Herpes simplex (Hsv). Il 60% della popolazione ha
avuto o avrà episodi di Herpes labiale nel corso della vita.
I meccanismi
Di solito l’infezione con l’Hsv avviene durante l’infanzia, spesso senza che ce ne
si renda conto. Il primo contatto con il virus può infatti causare sintomi anche
molto lievi, per esempio una semplice stomatite.
Dopo la guarigione dalla prima infezione, il virus non viene eliminato del tutto
ma, attraverso i nervi della cute, raggiunge i gangli nervosi più vicini al sito di
infezione e lì rimane confinato inattivo (o latente). Talvolta può capitare che il virus latente si riattivi,
causando l’Herpes labiale. Le eruzioni tipiche dell’infezione sono in genere il risultato di uno stress fisico
o psicologico. In alcuni casi, dopo il primo contagio, il virus dell’Herpes labiale può rimanere silente
anche per tutta la vita.
I fattori scatenanti
I principali sono:
 bruschi sbalzi di temperatura
 Esposizione prolungata senza protezione ai raggi solari
 Attacchi febbrili e stati influenzali
 Periodi prolungati di forte stress
 Alimentazione scorretta
 Ciclo mestruale.
I sintomi
L’Herpes labiale comporta la comparsa di fastidiose e dolorose
vescichette, in genere sulle labbra o in loro prossimità . La
comparsa delle tipiche bollicine è preceduta da una sensazione
di pizzicore, bruciore e lieve tensione, di solito chiaramente
riconoscibile da chi ha avuto precedenti episodi di Herpes simplex.
La trasmissione
Le vescicole dell’Herpes labiale sono molto contagiose (per un periodo che va da alcune ore fino a 1-2
giorni) soltanto nei confronti di chi non è mai entrato prima in contatto con il virus. Il contagio avviene
attraverso il contatto diretto con il siero contenuto nelle bollicine che, però, non causa l’eruzione labiale,
bensì l’infezione primaria (che può manifestarsi con una stomatite, un’influenza oppure senza alcun
sintomo). In un secondo tempo, potrà poi verificarsi la riattivazione del virus Herpes simplex, che
determina le eruzioni sulle labbra.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1395
Le cure
In genere l’Herpes labiale si risolve in modo spontaneo dopo circa una
settimana dalla comparsa delle prime bollicine. Per accelerare la guarigione
ed evitare complicazioni può giovare l’applicazione per alcuni giorni di un gel
astringente a base di cloruro di alluminio che serve per tenere asciutta la
pelle e favorire i processi di riparazione. Gli antivirali in crema aiutano ad
accelerare la guarigione e a diminuire prurito e dolore, ma funzionano solo se applicati alle prime
avvisaglie, cioè fino quando il virus è nella pelle (prima che ritorni nei gangli nervosi), altrimenti
rischiano di essere controproducenti.
La prevenzione
Per ridurre il rischio di continue ricadute di Herpes labiale bisogna cercare di
ridurre lo stress psicofisico.
Ecco alcuni utili consigli:
ï¶ seguire una corretta alimentazione
ï¶ Proteggere la pelle quando ci si espone al sole
ï¶ Eseguire una regolare attività fisica, evitando sforzi eccessivi
ï¶ Dormire a sufficienza.
I consigli (cosa fare o non fare)
Per evitare che le lesioni peggiorino e di contagiare altre persone è
bene seguire alcuni accorgimenti:
ï¶ non grattare via le bollicine: se si rompono l’infezione può
propagarsi ad altre zone del viso o della pelle, o può verificarsi
una sovrainfezione
ï¶ Lavare sempre le mani dopo aver toccato le vescicole, soprattutto dopo l’applicazione di eventuali
pomate
Usare un asciugamano personale, oppure servirsi di salviettine di carta usa e getta, per non
contagiare gli altri componenti della famiglia
ï¶ Evitare di condividere i bicchieri e le posate, in quanto possono diventare mezzi di trasmissione
dell’infezione
ï¶ Non esporsi al sole e non leccare le labbra
ï¶ Non usare rimedi «fai da te» non convalidati. (Salute, Corriere)
Dieta troppo drastica aumenta il rischio di Calcoli Biliari
Le persone che fanno una dieta troppo drastica, con una riduzione repentina delle
calorie, sono piu' a rischio di calcoli biliari rispetto a chi invece ha una riduzione piu'
moderata.
Lo afferma uno studio pubb. dall'international Journal of Obesity. Lo studio ha
incluso 6.640 persone a dieta, meta' delle quali con un regime drastico mentre
l'altra meta' con un'alimentazione più 'soft'. Il regime 'crush' prevedeva 10
settimane con alimentazione solo liquida per un totale di 500 calorie, seguita da
nove mesi di alimentazione bilanciata ed esercizio fisico, mentre l'altra aveva 1500 calorie al giorno per
tre mesi seguite da nove mesi di mantenimento. Al termine dello studio nel primo gruppo si sono
verificati 48 casi di calcoli biliari, mentre nel secondo solo 16. "La perdita di peso - a lungo termine e'
simile per i due tipi di dieta" . (Agi)
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Anno VII – Numero 1395
SCIENZA E SALUTE
APPETITO E MODO DI MANGIARE CAMBIANO CON L'ETÀ?
Si cresce (e si invecchia) anche nell'approccio al cibo: ecco come le varie "stagioni"
della vita influenzano il nostro rapporto con l'alimentazione
Sull'appetito non incide soltanto la fame, intesa come l'esigenza biologica di cibo espressa dal corpo
quando è a corto di energie. Altri fattori come
l'olfatto, la pubblicità o il contesto in cui ci si trova
influenzano il desiderio di mangiare.
Uno di quelli di cui si parla meno è forse l'età : in base
a un articolo pubblicato su BBC Future
esisterebbero sette "età del cibo", ciascuna con
caratteristiche ed esigenze specifiche. Ecco quali.
DA 0 A 10 ANNI. All'esigenza di una rapida crescita
si affianca la necessità di impostare le basi
del comportamento
alimentare del
bambino,
affinché non sviluppi, con l'età , disturbi alimentari o
obesità . La diffidenza verso alimenti fondamentali,
come la verdura, può essere vinta con progressive e
Scelte alimentari:
positive esposizioni a quelle pietanze.
in un certo senso sono inderogabili ad ogni età .
I piccoli dovrebbero essere lasciati liberi di esercitare
un certo grado di controllo su ciò che hanno nel piatto. Spingerli a finire per forza tutto quello che si
propone può influire sulla capacità futura di valutare il proprio appetito, e aprire la strada a problemi
nell'autoregolazione del cibo.
DAI 10 AI 20 ANNI. Negli anni dell'adolescenza sono gli ormoni a influenzare l'appetito.
A una fame spesso insaziabile si accompagna l'esigenza di una buona educazione alimentare, negli anni
in cui i modelli proposti da social e pubblicità hanno forse l'influenza maggiore.
Una cattiva alimentazione in questa fase può portare a gravi carenze nutrizionali, soprattutto nelle
ragazze, per una questione di salute riproduttiva. Le teenager alle prese con gravidanze precoci sono
considerate per esempio particolarmente a rischio, in termini alimentari:
 un corpo che sta ancora crescendo si trova infatti "in competizione", sulle risorse, con quello del
feto da nutrire.
DAI 20 AI 30 ANNI. Che si vada all'Università , si cambi città , si inizi a lavorare o ci si trasferisca a vivere
con un partner (o soli) questo è - insieme alla decade successiva - il periodo in cui si cambia
maggiormente stile di vita. Occorre prestare particolarmente attenzione all'aumento di peso, perché il
grasso corporeo accumulato non si smaltisce facilmente.
I segnali che il corpo umano manda quando ha fame sono più forti e difficili da ignorare di quelli che
segnalano un apporto di cibo eccessivo; inoltre alcuni alimenti facilitano la percezione del senso di
sazietà . Una pietanza sana ad alto contenuto di acqua o di proteine - lo abbiamo tutti sperimentato riempie prima di un barattolo di gelato, che è più facile consumare per intero senza rendersene conto.
DAI 30 AI 40 ANNI. Sono gli anni dello stress da lavoro, responsabile del cambiamento di abitudini
alimentari nell'80% della popolazione.
Questo malessere può manifestarsi sotto forma di mal di stomaco o mal di pancia da ufficio (o
comunque: in un modo che toglie la fame) o al contrario come molla scatenante di una dipendenza da
cibo, con l'urgenza di consumare uno specifico alimento ad alto contenuto calorico.
Un ambiente di lavoro strutturato per curare anche questo aspetto, insieme a strategie per ridurre lo
stress, possono essere di aiuto.
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DAI 40 AI 50 ANNI. Nella quinta decade si dovrebbe cominciare a cambiare le abitudini alimentari per
prevenire i problemi di salute. Non è sempre facile: da un lato siamo infatti creature abitudinarie, ormai
inclini all'acquisto e al consumo di certi alimenti "feticcio"; dall'altro alcuni problemi di salute, come il
colesterolo alto o l'ipertensione, non sempre manifestano giÃ
in questo periodo i primi sintomi.
DAI 50 AI 60 ANNI. Si inizia ad accusare una perdita di
massa muscolare (sarcopenia) dello 0,5-1% all'anno, e fattori
come una diminuzione dell'attività fisica, l'insorgenza della
menopausa per le donne e uno scarso apporto di proteine
possono peggiorare la situazione. Un'alimentazione sana e
variegata e una regolare attività motoria possono aiutare a
contrastare questo problema.
DAI 60 ANNI IN SU. Il cibo ha una forte valenza sociale, e in
questa età della vita lo si avverte particolarmente. Gli anni
Le persone anziane sono più inclini a
che avanzano possono portare a carenza di appetito, e
trascurare la propria alimentazione,
malattie degenerative come l'Alzheimer possono favorire
spesso per questioni legate alla solitudine.
perdita di peso e fragilità dell'organismo.
La scomparsa di una persona amata e la solitudine influiscono negativamente sulla voglia di mangiare e
sulla cura e la preparazione del cibo. Altri fattori come alterazione dei sapori o cambiamento dei gusti
personali in fatto di cibo; problemi dentali o nella deglutizione possono aggravare un quadro giÃ
complesso. Occorre ricordare che una maggiore durata dell'esistenza deve accompagnarsi a una buona
qualità della vita.
PREVENZIONE E SALUTE
COME AGISCONO GLI ANABOLIZZANTI?
Gli steroidi anabolizzanti sono gli ormoni sessuali maschili
androsterone e testosterone e i loro derivati.
Sono secreti dagli apparati riproduttori maschili e femminili per favorire la
crescita armonica del corpo e aumentare la massa e la forza muscolare durante
la pubertà . Perciò sono assunti da molti atleti. Ma l’azione e la quantità degli ormoni prodotti
dall’organismo sono regolate da meccanismi naturali che vengono alterati da un’assunzione eccessiva.
Il doping non basta. Molti studi hanno dimostrato che non ci sono differenze significative nella massa e
nella potenza muscolare tra gruppi di atleti che assumono queste sostanze e quelli che praticano un
normale allenamento. L’aumento reale del volume e della forza muscolare non sono quindi dovuti alla
pura e semplice somministrazione degli steroidi, ma si verificano se si seguono contemporaneamente un
allenamento intenso e una dieta appropriata. L’aumento dei muscoli dovuto agli steroidi in queste
condizioni dipende dai liquidi trattenuti nei tessuti. Sospendendo la somministrazione e l’allenamento, i
muscoli si sgonfiano rapidamente per la perdita dei liquidi in eccesso.
Uno "sport" pericoloso. Le ricerche mediche su migliaia di atleti che hanno abusato di steroidi hanno
rivelato numerosi effetti collaterali:
 testicoli ridotti in dimensioni e funzionalità , con perdita del desiderio sessuale e della fertilità ;
 aumento del seno nell’uomo,
 mascolinizzazione nella donna (cambio della voce, aumento di peli e riduzione del seno),
 infiammazione cronica al fegato e ipertensione, con maggior rischio di cancro e di disturbi
cardiocircolatori.
Spesso gli atleti assumono steroidi prodotti artificialmente convinti che i prodotti sintetizzati abbiano
effetto solo sullo sviluppo muscolare. (Focus)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1395
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Luglio
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 04 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Martedì 10 Luglio
(dalle 15.30 alle 18.30)
Giovedì 12 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.30)
Mercoledì 25 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Giovedì 26 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Lunedì 30 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244
FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo
PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino
NAPOLI ; Via Emanuele Gianturco,n. 247
FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61
PROCIDA (NA); Via Roma, 42
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative a gli ultimi eventi.
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PAGINA 8
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Anno VII – Numero 1395
Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto sono arrivati, mediante un container, a
destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore della Congregazione delle “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€
operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci
e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune foto ne documentano l’arrivo.
Arrivo dei farmaci
in Burkina Faso
Partenza dei Farmaci per il Burkina Faso
Distribuzione dei farmaci
in Burkina Faso