Anno VII – Numero 1397
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. ORDINE: eventi Luglio
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. L'abbronzatura?
DÃ dipendenza come una
droga
4. La dipendenza dal sesso è
simile
a
quella
da
stupefacenti
5. Cancro al seno, le obese
hanno maggiori rischi di
recidiva
Prevenzione e Salute
6. Dopo
l’estate
meglio
controllare i nei
7. In quali pesci ci sono più
grassi omega3?
8. Stipsi, i cibi che aiutano
l'intestino in caso di
stitichezza
9. Il talco fa male?
Giovedì 19 Luglio 2018 – S. Giusta
Proverbio di oggi………
Nu' sputà 'ncielo,ca 'nfaccia te torna.
L'ABBRONZATURA?
DÀ DIPENDENZA COME UNA DROGA
L'esposizione ai raggi UV stimola la produzione di endorfine,
sostanze dall'effetto oppiaceo: ecco perché, nonostante i rischi
per la pelle, continuiamo ad esporci al Sole come lucertole.
Nonostante gli avvertimenti degli esperti sui danni del Sole all'epidermide, in
molti ci ostiniamo a rosolarci sulle spiagge, in cerca
dell'abbronzatura perfetta.
All'origine di questa spasmodica ricerca di raggi UV
potrebbe esserci un meccanismo di dipendenza simile
a quello provocato da alcune droghe. L'esposizione
cronica agli ultravioletti stimola nel nostro corpo il
rilascio di beta-endorfine, gli ormoni del benessere:
sarebbe proprio questo meccanismo chimico di assuefazione che rende
difficile regolare la nostra esposizione ai raggi solari. (Focus)
LA DIPENDENZA DAL SESSO È
SIMILE A QUELLA DA STUPEFACENTI
Nel cervello dei pazienti il porno produce lo stesso effetto
riscontrato in quello dei tossici alla vista della droga
Meteo Napoli
Giovedì 19 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 22° C
Massima: 32 °C
Umidità :
Mattina = 53%
Pomeriggio = 56%
I meccanismi cerebrali scatenati dalla dipendenza
dal sesso sono analoghi a quelli che si attivano
nelle tossicodipendenze. In un paziente, la
reazione a stimoli sessuali come quelli della
pornografia può ricalcare quella di un
tossicodipendente alla vista della droga. Queste
persone possono essere ossessionate dal sesso al punto da non poter fare a
meno di pensarci e di desiderare di fare attività sessuale in ogni momento
della giornata. (Salute, Tgcom24)
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
PREVENZIONE E SALUTE
DOPO L’ESTATE MEGLIO CONTROLLARE I NEI
Al ritorno dalle ferie è importante verificare la salute dei nei. I consigli per capire se
è comparsa qualche anomalia sospetta.
Il neo, un vezzo che ti rende più interessante, ma anche un pericolo in
agguato per la salute che può portare, addirittura, al melanoma (tumore
della pelle). L’esposizione al sole è un elevato fattore di rischio, quindi, al
rientro dalle vacanze è importante verificare la salute dei nei con
una mappatura computerizzata.
Secondo gli esperti già grazie alle prime lettere dell’alfabeto si può distinguere un neo non pericoloso da
una macchia “sospettaâ€. Parliamone con il prof. Marcello Monti, dermatologo di Humanitas.
Che cos’è l’alfabeto dei nei?
“L’alfabeto dei nei è un modo semplice e veloce per capire se
un neo può essere pericoloso. Si sfruttano le prime 5 lettere
dell’alfabeto proprio per cercare i caratteri pericolosi di un
neo. Ecco di cosa si tratta:
ï¶ A come Asimmetria: le lesioni tumorali hanno una forma
irregolare e così anche i nei che degenerano. In pratica,
immaginiamo di dividere il neo a metà con una linea
verticale e verifichiamo se le due parti sono uguali
(simmetriche) oppure diverse tra loro (asimmetriche).
ï¶ B come Bordi: i bordi di un neo non pericoloso sono
regolari, come disegnati dal compasso, mentre se sono irregolari, frastagliati, il neo è sospetto.
ï¶ C come Colore: Il colore di un neo deve rimanere costante. Se si modifica o ci sono più colori
contemporaneamente è un campanello di allarme.
ï¶ D come Dimensioni: se un neo ha un diametro di più di 6 millimetri (i nei comuni hanno il diametro
di 2/3 millimetri) potrebbe non trattarsi di un semplice neo. Meglio approfondire.
ï¶ E come Evoluzione: un neo che cambia aspetto velocemente, cioè cambia forma, colore o
dimensioni oppure diviene pruriginoso o sanguina deve essere valutato dal medico specialistaâ€.
E’ vero che la prima regola è la prevenzione?
“Certamente sì. Questa affermazione non è mai stata tanto vera quanto nel caso dei nei. Il melanoma,
infatti, è un tipo di tumore maligno molto preoccupante perché si diffonde in modo veloce all’interno di
tutto l’organismo ed è molto aggressivo riuscendo a invadere i linfonodi ed i vasi sanguigni e andando a
colpire organi anche molto lontani dal punto di origine.
Per questo è importante bloccare subito la sua evoluzione perchè se viene individuato nelle sue prime
fasi di sviluppo, quando ancora le cellule maligne non si sono spinte in profondità e in lontananza, è
contrastabile e se ne può guarire completamente. Ecco perché il controllo dei nei e la diagnosi precoce
assumono un’importanza fondamentale nella prevenzione del melanoma.
Fortunatamente oggi grazie alle nuove tecnologie come il videodermatoscopio computerizzato è
possibile controllare in modo preciso l’evoluzione di ogni singolo neo. Si tratta, infatti, di un microscopio
con videocamera che acquisisce le immagini del neo ingrandendole fino a 100 volte e che permette
l’osservazione di particolari non osservabili a occhio nudo oltre che la refertazione e archiviazione
elettronica delle immagini con la possibilità di comparare le stesse a distanza di tempoâ€.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
Ci sono nei più a rischio di altri?
“Il neo generalmente è una macchia di colore bruno, più o meno intenso e uniforme, con la superficie
liscia o lievemente in rilievo, rotondeggiante, del diametro di pochi millilitri.
In base alle sue caratteristiche il neo può assumere diversi nomi come, per esempio,
ï¶ nevo piano, quando è tutt’uno con la pelle;
ï¶ nevo cupuliforme, se è un po’ in rilievo;
ï¶ nevo peduncolato, se è allungato;
ï¶ nevo pendulo, cioè dermico, che fuoriesce dalla pelle.
I nevi piani e quelli cupuliformi possono subire una trasformazione maligna e diventare un tumore della
pelle, mentre i nevi peduncolati e quelli penduli si trasformano solo eccezionalmente.
Il vero rischio risiede soprattutto nell’avere un numero elevato di nei (50 o più) e, soprattutto, di avere
avuto un familiare affetto da melanomaâ€.
Qual è il suo consiglio?
“Le Società Internazionali dei Dermatologi ritengono sia fondamentale l’autosservazione, cioè
osservarsi o farsi osservare per scoprire in tempo un cambiamento in un neo.
Se si dispone di tempo è più utile eseguire una volta all’anno una mappatura dei nei con il
videodermatoscopio.
Se un neo è a rischio non bisogna aver paura di farselo asportare (chirurgicamente e non con il LASER).
Infine, è fondamentale ricordare che la miglior forma di protezione contro i raggi solari non è utilizzare le
creme proteggenti, ma esporsi di menoâ€. (Salute, Humanitas)
SCIENZA E SALUTE
IN Quali PESCI ci sono PIÙ GRASSI OMEGA3?
Sardine, tonno, aringhe e salmone sono i pesci più ricchi di
omega 3, gli acidi grassi che favoriscono l'abbassamento del
colesterolo cattivo (Ldl) a favore di quello buono (Hdl),
prevenendo così varie malattie, fra cui quelle cardiovascolari e
la demenza senile.
La giusta quantità : Diversi studi sulle abitudini alimentari hanno riscontrato
che gli omega3 sono troppo poco presenti nella dieta. I nutrizionisti
raccomandano di consumare piatti di mare almeno 2 o 3 volte alla settimana,
magari preferendo il pesce azzurro, meno costoso. (Focus)
CANCRO AL SENO, LE OBESE HANNO
MAGGIORI RISCHI DI RECIDIVA
La scoperta è dell'Istituto nazionale dei tumori di Milano
Le donne che hanno avuto un tumore al seno, se in sovrappeso o obese, hanno un
rischio quasi doppio di avere una recidiva rispetto alle altre. Il risultato emerge dallo
studio clinico Diana5 condotto negli ultimi 5 anni presso l'Ist. dei tumori di Milano.
Punto di partenza - A riferire il dato è il direttore scientifico dell'Istituto precisando
che proprio in base a questi dati sta partendo un nuovo studio con l'obiettivo di
verificare e prevenire il legame fra stili di vita e tumori. Si tratta del Progetto
MeMeMe: "I tre "Me" stanno per sindrome metabolica, dieta mediterranea e metformina. Quest'ultimo
è un farmaco usato da 50 anni per curare il diabete che ha effetti metabolici simili a quelli di una dieta
sana". (Salute, Tgcom24)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
SCIENZA E SALUTE
Stipsi, i cibi che aiutano l'intestino in caso di stitichezza
In caso di stipsi la dieta scorretta è spesso il primo elemento a essere incriminato e
dunque adottare una dieta adeguata rappresenta la prima linea di intervento.
Ma cosa rende l'alimentazione un alleato della regolarità intestinale?
Un sufficiente apporto di liquidi e di fibre, sostanze che contribuiscono ad
aumentare il volume e la morbidezza delle feci.
Ecco alcuni cibi da consumare regolarmente in caso di costipazione:
CEREALI INTEGRALI E CRUSCA DI FRUMENTO
Per la presenza di fibre i cereali integrali, dal riso all'avena, e la crusca di
frumento garantiscono una buona digestione. Il consiglio, prima di assumere
questi e gli altri alimenti indicati per la stipsi, è sempre quello di rivolgersi a uno
specialista, al medico o al nutrizionista.
LEGUMI
Sono tra gli alimenti più ricchi di fibre. In questo caso le fibre sono solubili e
lavorano assieme all'acqua per creare una sorta di gel che aderisce alle pareti dell'intestino. Fagioli,
lenticchie, piselli e ceci possono così rientrare in una dieta anti-costipazione.
KIWI, MELE, PERE, PRUGNE
Ideali per la colazione o per uno spuntino, questi frutti sono tra i rimedi più noti contro la stipsi. Tutti
sono ricchi di fibre (nei kiwi ce ne sono oltre 2 grammi ogni 100, ad esempio), di acqua e di altre
sostanze importanti per la digestione, come il sorbitolo per le prugne o l'actinidina per i kiwi. Il sorbitolo
si trova anche nelle pere e nelle mele che, inoltre, devono essere consumate con la buccia per
ottimizzarne i benefici. Indicati sono anche i fichi e le albicocche.
BROCCOLI
Tra i super-food più lodati ci sono i broccoli, capaci anche di dare sollievo in caso di difficoltà a digerire
per il loro contenuto di fibre. Oltre a questi tanti altri ortaggi possono entrare in un regime alimentare
adeguato in caso di stipsi: asparagi, carote, zucchine, carciofi e barbabietole.
Olio d'oliva
Uno degli ingredienti principi della Dieta mediterranea agisce come una sorta di lassativo, oltre a
contenere molte sostanze utili per il benessere generale:
 antiossidanti, antibatteriche e antiinfiammatorie.
ACQUA
Essere ben idratati aiuta l'apparato gastrointestinale a funzionare in maniera efficiente. Bere
adeguatamente è importante perché rende le feci più morbide e agevola il transito intestinale. Un buon
apporto di liquidi può essere raggiunto anche grazie a delle zuppe e dei minestroni di verdure,
facilmente digeribili, o alla frutta.
QUANDO SI PARLA DI STIPSI?
In generale si parla di stitichezza quando il numero di evacuazioni settimanali è inferiore a tre. Ci sono
altre caratteristiche come lo sforzo durante l'evacuazione, l'emissione di feci dure, una sensazione di
incompleta evacuazione e anche la perdita di appetito proprio per questo senso continuo di pienezza.
Il rischio di soffrire di stipsi aumenta con l'età , anche per via delle variazioni dell'alimentazione (ad
esempio gli anziani che tendono a bere di meno sono esposti a tale rischio).
Altri fattori associati allo stile di vita possono pregiudicare la regolarità intestinale: la sedentarietà e
l'assenza di attività fisica regolare, lo stress e la tendenza a non assecondare tempestivamente i propri
bisogni fisiologici.
(Salute, Sole 24ore)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
PREVENZIONE E SALUTE
IL TALCO ALLORA FA MALE?
E chi lo usa per il culetto dei bimbi?
Lo utilizzano da secoli donne uomini e bambini per tenere asciutta e profumata la
pelle. ma quali sono i veri rischi sulla salute per chi fa uso della «polverina bianca»?
Dopo l’ultimo verdetto contro la Johnson & Johnson, condannata a pagare un maxi-risarcimento da 4,7
miliardi di dollari perché il suo talco è stato collegato all’insorgenza del
cancro alle ovaie in 22 donne, torna alla ribalta la fobia per questa
popolare «polverina bianca» tanto amata già dalle nostre nonne.
In effetti, l’uso del talco è noto sin dall’antichità . Si tratta di un
minerale, precisamente un silicato di magnesio, molto diffuso sulla
Terra. Lo usano da anni donne, bambini e anche gli uomini.
Tuttavia, negli ultimi anni molti sono i dubbi sulla sua sicurezza, alcuni
giustificati e altri no. Proviamo a fare un po’ di chiarezza sui rischi e sui benefici.
Tutte le donne che hanno usato il talco devono preoccuparsi di ammalarsi di cancro?
«Assolutamente no», risponde il ginecologo Claudio Giorlandino, dir. generale dell’Italian college of fetal
maternal medicine. «E’ stato solo ipotizzato - che l’uso quotidiano nelle donne sia legato a un aumento
del carcinoma dello endometrio. Ma mai è stata dimostrata una sua responsabilità sul carcinoma delle
ovaie». Questo non vuol dire quindi che dobbiamo preoccuparci.
«Per quanto riguarda, invece, il tumore dello endometrio certamente l’uso quotidiano del talco nelle parti
intime, soprattutto nelle donne obese, a rischio di carcinoma dello endometrio, non è da consigliare».
Quali sono i pericoli reali dell’utilizzo del talco?
«Il rischio è essenzialmente per inalazione», dice l’esperto. «Il talco che è un minerale di origine
secondaria già presente in natura nelle rocce eruttive e può contenere certamente delle piccole quantitÃ
di sostanze pericolose quali possono essere il quarzo o l’asbesto». Il talco quindi può creare problemi
alle vie respiratorie, soprattutto quelle piccole e delicate dei bambini.
«Sappiamo che tra i minerali che sono contenuti in quantità anche infinitesimale, nel talco, vi è la
asbesto che, se utilizzato tutti i giorni può in soggetti predisposti determinare rischi per i polmoni e lo
svilupparsi di un tumore molto aggressivo della pleura che il mesotelioma».
Ci sono alternative sicure per i bambini? In realtà , basta usare qualche accortezza:
ï¶ limitarne l’utilizzo, usarlo in piccole dosi e cospargerlo prima sul palmo della mano e poi
distribuendolo sulla pelle.
Ma per essere sicuri di evitare l’accidentale inalazione, è stato inventato il talco liquido, un’emulsione
con le stesse proprietà assorbenti.
In alternativa, si possono usare polveri di origine vegetale, come amido di riso, farina d’avena o amido di
mais, che è comunque meglio sempre cercare di non fare inalare.
Quali sono i vantaggi del talco nei bambini?
«Il talco, soprattutto se unito all’acido borico, è un ottimo anti-infiammatorio e lenitivo contro irritazioni
cutanee». «È bene però che non lo si utilizzi dove la cute è macerata».
Quali sono i vantaggi del talco per gli adulti, donne e uomini?
I suoi benefici derivano dal suo forte potere assorbente. E’ quindi ottimo utilizzarlo prima della
depilazione, perché permette di far aderire meglio la cera e di rendere meno doloroso lo strappo.
Oppure è una buona alternativa allo shampoo secco, per assorbire l’eccesso di sebo di chi ha i capelli
grassi e ritardare il lavaggio dei capelli di qualche giorno.
Ma è raccomandabile evitare il suo utilizzo per deodorare le ascelle visto che non ha nessun potere
battericida e, di conseguenza, efficacia sul cattivo odore. (Salute, La Stampa)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Luglio
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 04 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Martedì 10 Luglio
(dalle 15.30 alle 18.30)
Giovedì 12 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.30)
Mercoledì 25 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Giovedì 26 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Lunedì 30 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244
FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo
PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino
NAPOLI ; Via Emanuele Gianturco,n. 247
FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61
PROCIDA (NA); Via Roma, 42
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Progetto “Una Visita per Tutti†:
all’insegna della Prevenzione
Di seguito alcune immagini relative a gli ultimi eventi.
Anno VII – Numero 1397
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1397
Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto sono arrivati, mediante un container, a
destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore della Congregazione delle “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€
operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci
e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune foto ne documentano l’arrivo.
Arrivo dei farmaci
in Burkina Faso
Partenza dei Farmaci per il Burkina Faso
Distribuzione dei farmaci
in Burkina Faso