Anno VII – Numero 1398
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Farmaco per tutti†“Una Visita
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Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
3. perché devo fare pipì così
spesso?
è
normale?
le 10 cause più probabili
4. Stenosi
della trachea,
la chirurgia può ora
risolvere anche i casi
difficili
Prevenzione e Salute
5. l’olio d’oliva contro la
sindrome metabolica
6. perdite vaginali, quando
preoccuparsi?
Venerdì 20 Luglio 2018 – S. Elia, Margherita
Proverbio di oggi………
E' tutto casa e cchiesia, Persona onesta, che percorre la retta via "
L’OLIO D’OLIVA CONTRO LA
SINDROME METABOLICA
Curarsi a tavola. Non è un eccesso.
Un recente studio condotto da ricercatori spagnoli
e pubblicato sul Canadian Medical Association Journal ha confermato gli effetti
dell’olio d’oliva nel contrastare la sindrome metabolica, condizione
caratterizzata
da
diversi
fattori
di
rischio
–
obesità , ipertensione, diabete, colesterolo alto (ipercolesterolemia) – molti
dei quali legati a cattivi stili di vita.
«Si tratta di un insieme di fattori che favoriscono lo sviluppo della patologia
cardio-cerebrovascolare e quindi infarto del miocardio e ictus cerebrali, la
maggior causa di morte nel mondo occidentale».
«L’olio d’oliva possiede numerosi effetti positivi grazie alla presenza dei
cosiddetti acidi grassi polinsaturi», continua lo specialista. È questa la marcia in
più rispetto ad altri grassi usati in cucina, come burro o margarina.
«I grassi animali – tendono a incrementare i valori di colesterolo nel sangue e a
depositarsi sulle pareti delle arterie contribuendo al fenomeno
dell’aterosclerosi, i grassi polinsaturi, se ben conservati, tendono invece a
ridurre il livello di colesterolo circolante con ovvi effetti benefici».
L’olio, un toccasana per la circolazione
Meteo Napoli
Venerdì 20 Luglio
ï‚· Sereno
Minima: 22° C
Massima: 32 °C
Umidità :
Mattina = 53%
Pomeriggio = 56%
Gli studi confermano gli effetti antiossidanti dell’olio d’oliva:
la dieta mediterranea caratterizzata da olio di oliva, mandorle e noci ricche
di omega 3, poco vino ricco di polifenoli e antiossidanti, carboidrati complessi,
molta verdura e pochi grassi animali è la dieta migliore nel prevenire le
malattie cardiovascolari».
Ma quanto olio consumare? «Il contenuto di olio nella dieta varia a seconda
delle esigenze della persona. In caso di presenza di sovrappeso o obesità il
trattamento dietetico dovrebbe essere ipocalorico, quindi non bisogna
esagerare con i grassi in genere – precisa lo specialista –. Normalmente si
consigliano dai 10 ai 30 grammi di olio al giorno pari a 2-6 cucchiaini. Meglio se
olio di oliva extravergine e meglio a crudo». (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
PREVENZIONE E SALUTE
PERCHÉ DEVO FARE PIPÌ COSÌ SPESSO? È NORMALE?
LE 10 CAUSE PIÙ PROBABILI
Al cinema vi sedete sempre vicino all’uscita? Misurate un viaggio non in termini di
distanza, ma in base al numero di fermate nelle aree di sosta?
Magari vi siete chiesti se andare in bagno così spesso sia normale o se invece indichi la presenza di
qualche disturbo di salute. Ci risponde il professor Francesco Montorsi,
primario di Urologia presso l’IRCCS Ospedale San Raffaele - Milano. Ecco
quali sono le cause più comuni
La vostra percezione di «spesso» potrebbe essere sfasata
Magari vi sembra di andare troppe volte alla toilette, ma dipende da
quanto bevete:
ï¶ fare pipì circa 8 volte nel corso della giornata è nella media.
Anche alzarsi una volta durante la notte è considerato “normaleâ€. Ovviamente quando siete in viaggio il
“fastidio†della sosta-obbligata potrebbe contribuire a farvi sembrare di esserci andati troppe volte.
Potreste davvero avere una vescica piccola
“Ho la vescica piccolaâ€: sembra strano ma potrebbe essere così.
Anatomicamente ognuno è fatto in modo diverso: la maggior parte delle
vesciche hanno la capacità totale di circa 2 bicchieri di liquidi.
Se andate in bagno spesso ma producete meno di 2 bicchieri di urina,
probabilmente non è normale. La buona notizia è che si può allenare la
vescica a trattenere più liquidi.
Quando è piena, potete allungare un po’ i tempi: molti pensano sia un esercizio dannoso, in realtà è un
po’ come lo stretching, ma bisogna fermarsi appena si sente una sensazione spiacevole di fastidio-dolore
perché «abituarsi sin da giovani a trattenersi ad oltranza prima di urinare - può provocare una
iperdistensione vescicale con, a lungo termine, una perdita progressiva di funzionalità dell’organo».
State bevendo troppo poca acqua
Sembra un controsenso ma funziona così: quando si beve meno, l’urina diventa più concentrata e più
“irritante†per la vescica, innescando quindi la sensazione di dover urinare. Più si beve invece, più si è in
grado di trattenere maggiormente. Quindi bere meno per andare meno in bagno potrebbe non essere
una buona idea. Allo stesso modo non bisogna esagerare con l’acqua:
ï¶ la giusta idratazione si vede anche dal colore della pipì che deve essere giallo paglierino.
«Un soggetto adulto sano dovrebbe produrre due litri di pipì al giorno. Una buona regola è riuscire a bere
due litri di acqua distribuiti nelle 24 ore. Bisogna ovviamente considerare che se si beve anche durante le
ore notturne, ci si alzerà più spesso di notte!».
Avete un’infezione o i calcoli renali
Sia un’infezione delle vie urinarie (tipo la cistite) sia i calcoli renali
possono irritare la vescica, aumentando la frequenza con cui si sente il
bisogno di fare pipì. Ad entrambe le casistiche però si associano altri
sintomi: un calcolo renale crea dolore alla schiena o sui fianchi e le
infezioni del tratto urinario forte dolore durante la minzione. «In
entrambe le situazioni, bere due litri di acqua al giorno è una vera e propria terapia».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
Dovreste fare un po’ di ginnastica al pavimento pelvico
Quanto più sono tonici i muscoli pelvici, tanto più sono in grado di trattenere
l’urina. Molte donne non sanno come stringerli o rilassarli in modo
consapevole. Imparare ad usarli è utile soprattutto in vista di gravidanze e
menopausa. «Ci si può rivolgere ai fisioterapisti specialisti nella ginnastica
muscolare del pavimento pelvico», osserva l’urologo.
Avete una vescica «iperattiva»
Se andate in bagno molte più volte rispetto alle otto standard e se il vostro
stimolo è sempre accompagnato ad una fastidiosa urgenza potreste anche
avere una vescica iperattiva. È una condizione in cui si trovano sempre più
donne quando invecchiano. L’età aumenta anche la probabilità di avere
disturbi che influiscono su questo, come soffrire di mal di schiena: le vertebre
possono spingere sui nervi che a loro volta possono dare la sensazione di vescica piena.
Prendete certi farmaci
I diuretici sono spesso usati per trattare la pressione alta e quindi possono
aumentare la produzione di urina anche del doppio. Un’altra classe di farmaci
chiamati anticolinergici, che sono usati per trattare l’ansia e la depressione,
possono far in modo che la vescica non riesca a svuotarsi completamente,
lasciando la sensazione di dover andare di nuovo. «Se parlate con un medico
dei vostri disturbi urinari ricordatevi di citare sempre tutti i farmaci che state assumendo».
Potreste avere il diabete
C’è una possibilità legata al diabete. Se lo zucchero nel sangue è troppo altro, i reni cercheranno di
smaltirlo tramite le urine. Ecco perché anche mangiare cibo o caramelle con un sacco di zucchero è
sufficiente per farvi andare più spesso in bagno. Non è un problema legato alla vescica ma alla produzione
di urina. «L’esame delle urine può identificare la presenza di zucchero, cosa non normale e da segnalare
al vostro medico», consiglia l’urologo.
State prendendo freddo
Quando la temperatura esterna scende, il corpo fa di tutto per mantenersi al caldo. Parte di questo
processo consiste nella costrizione dei vasi sanguigni in piedi e mani: questo porta più sangue verso il
cuore, il che aumenta la pressione sanguigna. Allora il corpo reagisce alla pressione alta cercando di
abbassarla e lo fa sbarazzandosi dei liquidi extra, proprio come agiscono alcuni farmaci contro
l’ipertensione.
C’è un problema di salute più serio
Solo voi sapete davvero quanto è normale fare pipì per il vostro
organismo e per questo solo voi potete notare variazioni significative e
soprattutto apparentemente immotivate nella frequenza. È piuttosto
questo a dover mettere in allarme: sono vari i disturbi che possono legarsi
al bisogno di urinare, dall’ernia del disco, ai tumori dell’addome, alla
sclerosi multipla, ai tumori della via urinaria. Evenienze comunque molto rare. Solo il medico può aiutarvi
in questi casi (anche a fugare i timori). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
SCIENZA E SALUTE
STENOSI DELLA TRACHEA,
la chirurgia può ora risolvere anche i casi difficili
A un tratto non riuscire più a respirare in assenza di una patologia polmonare, ma
dopo un trauma, una intubazione prolungata o senza un'altra apparente causa.
Potrebbe essere un restringimento della trachea, una cosiddetta
stenosi tracheale, una patologia a volte misconosciuta e troppo
spesso sottovalutata.
La trachea è infatti un organo nobile e fondamentale del nostro
corpo che ha la forma di un tubo con un'intelaiatura di cartilagine
rivestita da mucosa e che consente all'aria ricca di ossigeno che
respiriamo di raggiungere i polmoni e, in senso inverso, di
espellere l'aria carica di anidride carbonica.
Altra funzione di questo organo che decorre nel collo e nel torace è di consentire il passaggio dell'aria
attraverso le corde vocali, così da permettere una delle più raffinate funzioni dell'uomo: la parola.
La stenosi è nella maggior parte dei casi dovuta alla crescita di una cicatrice come esito di una mancato
corretto apporto di sangue e nutrimento a una segmento della trachea (una ischemia, paragonabile in
parte a un infarto dei tessuti come avviene per esempio nel cuore);
i tessuti ischemici reagiscono cosi con una riparazione inappropriata che gradualmente riduce il calibro
della trachea fino in alcuni casi a chiuderla completamente.
Le cause più frequenti sono dei trami diretti alla trachea o indiretti, come una intubazione prolungata a
seguito di un coma o comunque un ricovero protratto in una terapia intensiva.
Meno frequentemente il restringimento può generarsi senza un'apparente causa così come nelle
cosiddette stenosi idiopatiche (senza appunto un chiaro e riconoscibile meccanismo di causa ed effetto).
I pazienti colpiti dal problema sono spesso giovani, magari dopo un incidente stradale o un evento
traumatico maggiore; per questo capire rapidamente il problema è ancora più cogente.
Molto spesso una crisi respiratoria acuta, che rischia di mettere in pericolo la vita stessa, può condurre il
paziente alla tracheotomia di urgenza. Il prezzo da pagare è pero molto alto con un deterioramento della
qualità della vita e spesso l'impossibilità anche di compire gesti semplici ma fondamentali come parlare.
MA UNA SOLUZIONE ESISTE.
ï¶ Una semplice spirometria e una broncoscopia possono consentire una diagnosi precisa e precoce
così da indirizzare il paziente dal chirurgo toracico.
ï¶ Anche dopo la tracheotomia l'intervento chirurgico consente al paziente di riprendere la vita di
prima e tornare a respirare e parlare.
Esistono in realtà due tipi di intervento:
 il primo consiste nel trattamento endoscopico della stenosi attraverso la bocca e si chiama
broncoscopia rigida. Questa procedura consente di dilatare il restringimento e ristabilire, spesso
solo temporaneamente però, il calibro normale della trachea.
 Il secondo trattamento è un intervento chirurgico più complesso, eseguito solo in pochi centri
specializzati di chirurgia toracica in Europa, come quello della Sapienza di Roma, che attraverso
l'asportazione del tratto malato di trachea e la sua ricostruzione consente una soluzione definitiva
e stabile del problema.
La zona affetta dal restringimento viene infatti tagliata via e la continuità del tubo tracheale viene
ristabilita suturando (ossia cucendo tra loro) i due monconi sani.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
I casi più difficili, che coinvolgono la porzione alta della trachea, immediatamente sotto alle corde vocali,
che spesso un tempo erano condannati alla tracheotomia definitiva, possono oggigiorno essere risolti.
Nuove tecniche infatti in questo campo sono state messe a punto proprio qui in Italia, a Roma,
consentendo di ricostruire la trachea e la laringe in modo da preservare la funzionalità delle corde
vocali e quindi la parola anche in queste situazioni estreme.
Il risultato di un ritorno alla vita normale viene reso possibile dalla chirurgia pressoché nel 100% dei casi
quando ci si rivolge a grandi centri di chirurgia tracheale in cui l'esperienza di tutta la equipe sia
consolidata.
E il lavoro di gruppo deve prevedere un team composto da anestesisti-rianimatori, pneumologi e medici
neurologi e riabilitatori che lavorino con professionalità e dedizione con i pazienti.
A volte il lavoro è reso più arduo quando le persone (spesso giovani come detto) affette da stenosi
tracheale manifestino problemi neurologici permanenti o temporanei, esiti di un coma. Anche in questo
caso l'attenzione ai bisogni del paziente, se vogliamo ancora maggiori, sono il motore che conduce lungo
la strada che porta al successo e alla guarigione. (Salute, Huffington Post)
PREVENZIONE E SALUTE
PERDITE VAGINALI, QUANDO PREOCCUPARSI?
Le perdite vaginali sono fisiologicamente normali per le donne, sono il secreto della cervice
uterina che essendo molto sensibile alle variazioni ormonali reagisce con questo secreto che
varia in base al momento del ciclo
Sono presenti soprattutto durante
 l’ovulazione,
 l’eccitamento sessuale,
 l’assunzione di contraccettivi orali,
 la gravidanza
 il periodo che precede la prima mestruazione
Le secrezioni vaginali servono per un’ottimale lubrificazione e
pulizia della vagina, queste secrezioni sono bianche, trasparenti e
filamentose, non hanno un cattivo odore e non sono accompagnate da bruciore, prurito e irritazioni.
Le perdite vaginali non fisiologiche e che quindi sono provocate da fattori esterni producono secrezioni di
colore diverso, sono accompagnate dalla difficoltà ad urinare e provocate da malattie veneree:
ï‚·
perdite giallognole e cremose: infezione gonoccocica
ï‚·
perdite vaginali schiumose e di color verde-giallo, associate a pruriti ed irritazioni: Trichomonas
ï‚·
perdite bianche, grigiastre, schiumose, di odore fetido specialmente dopo i rapporti sessuali o
l’igiene intima: vaginosi batterica, Gardnerella vaginalis
ï‚·
perdite vaginali modeste ben aderenti alle pareti, associate a pruriti e bruciori intensi, bianche e di
consistenza caseosa, simile ad un “formaggio a pasta molleâ€: Candidosi
ï‚·
perdite vaginali muco-purulente, associate a dolori durante i rapporti sessuali: Clamydia,
Ureaplasma urealyticum
Quando le perdite vaginali sono accompagnate da tracce di sangue fuori dal ciclo mestruale andate
subito dal ginecologo perchè quì la situazione è grave e la causa potrebbe essere un tumore
uterino, polipi uterini o una malattia infiammatoria pelvica.
(Salute, Pour femme)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI LUGLIO
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Luglio
dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza
Venosa
Mercoledì 04 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.00)
Martedì 10 Luglio
(dalle 15.30 alle 18.30)
Giovedì 12 Luglio
(dalle 10.00 alle 18.30)
Mercoledì 25 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Giovedì 26 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
Lunedì 30 Luglio
(dalle 9.30 alle 18.00)
PORTICI (NA); Via Libertà , n. 244
FRATTAMINORE (NA): Piazza Crispo
PALMA CAMPANIA (NA); Piazza A. De Martino
NAPOLI ; Via Emanuele Gianturco,n. 247
FORIO ISCHIA (NA); Via Francesco Regine, 61
PROCIDA (NA); Via Roma, 42
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
Delegazione di FARMACISTI CINESI si confrontano a
NAPOLI sul ruolo del farmacista Pubblico e di ComunitÃ
Ieri 19 luglio al workshop su “One – Belt One – Road Italy – China – Advanced
Pharmacist Development Projectâ€
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1398
Progetto “Un FARMACO per TUTTIâ€:
FARMACI DONATI ARRIVATI IN BURKINA FASO
I farmaci donati alle Suore Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentato di Mugnano
sono stati spediti in una Missione in Burkina Faso.
i farmaci raccolti attraverso il progetto sono arrivati, mediante un container, a
destinazione nella diocesi di Tenkodogo.
Le suore della Congregazione delle “Vittime Espiatrici di Gesù Sacramentatoâ€
operano in questa missione fornendo aiuto alla popolazione distribuendo farmaci
e dispositivi medici alle scuole, ai villaggi e all’Ospedale di Tenkodogo.
Di seguito alcune foto ne documentano l’arrivo.
Distribuzione dei
farmaci in Burkina Faso
Partenza dei Farmaci per il Burkina Faso
Arrivo dei farmaci
in Burkina Faso