Anno VII – Numero 1432
Lunedì 08 Ottobre 2018 – S. Pelagia
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
‘O peggio passo è chillo d’ ‘a porta.
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Odine: esercizio abusivo della
professione
3. Ordine: Parte la WEB-TV
dell’Ordine di Napoli
4. Ordine: eventi Ottobre
5. Ordine: Corso FAD in
farmaFAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
6. come cambiano l’amore e
il sesso dopo i 65 anni
7. lavaggi nasali: chi deve farli
e quando
8. ecco perché, dopo i 45
anni, nove donne su dieci
dormono male
ORDINE: iniziato il corso FAD in farmaDAY
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
FAD in farmaDAY: nuova opportunità che l’Ordine da ai propri
iscritti per ottemperare all’obbligo dell’aggiornamento ECM
Per maggiori dettagli consultare la sez. bacheca di questo numero
AVVISO:
per partecipare al corso ci si può iscrivere fino al 30 Ottobre
“L’attività Fisica migliora quella
SESSUALEâ€, Vero o Falso?
Prevenzione e Salute
9. “L’attività Fisica migliora
quella SESSUALEâ€, Vero
o Falso?
Lo sport migliora l’attività sessuale? Vero o Falso?
VERO.
Meteo Napoli
Lunedì 08 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 17° C
Massima: 24°C
Umidità :
Mattina = 41%
Pomeriggio = 56%
L’attività fisica, è noto, fa stare meglio da più punti di
vista e dunque migliora anche il benessere sessuale!
Grazie all’attività fisica, infatti, i neurotrasmettitori nel
cervello che ci fanno sentire più felici e rilassati sono
stimolati, – e inoltre, l’attività fisica rende più efficienti
il sistema cardiovascolare, le funzioni metaboliche,
digestive e respiratorie.
Perciò anche la funzione sessuale giova di una regolare attività fisica, la quale
può potenziare il desiderio sessuale e contrastare impotenza e calo del
desiderio perché ci rende più dinamici e di bell’aspetto. (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1432
PREVENZIONE E SALUTE
COME CAMBIANO L’AMORE E IL SESSO DOPO I 65 ANNI
Sesso e amore sono sempre meno soggetti al passare dell’età .
Complici l’allungamento di vita e il miglioramento delle
condizioni di salute generali, la popolazione anziana ha
una vita sessuale e relazionale lunga e soddisfacente.
A dirlo sono anche i sondaggi.
L’Università del Michigan, prendendo in esame un
campione di oltre mille anziani statunitensi, ha rivelato che
quasi la metà è sessualmente attivo.
Ma come funziona la sessualità nell’arco
della terza età ?
Ne parliamo con Agnese Rossi, psicoterapeuta di Humanitas.
ANCHE GLI OVER 65 SONO ATTIVI SESSUALMENTE
Nel 2016 i risultati dello studio inglese “English Longitudinal Study of Ageingâ€, mirato a ottenere
informazioni sui comportamenti, sulle attività , sulle attitudini, sul funzionamento, sullo stato di salute
sessuale e sulla soddisfazione di coppia nella terza età , ha portato alla luce un dato interessante.
Una parte della popolazione coinvolta nello studio ha dichiarato di essere sessualmente attiva anche
superati i 70 e gli 80 anni, nonostante la prevalenza di difficoltà nella risposta sessuale o di patologie
generali.
La sessualità in età matura, differente da quella dei giovani, ha tempi e modalità peculiari e, in certi
sensi, sorprendenti rispetto a ciò che viene immaginato stereotipicamente.
UN DIALOGO DIFFICILE
Per gli anziani, passata una certa età , è difficile ammettere di avere ancora una pulsione sessuale e una
vita attiva fra le lenzuola.
Le ricerche svelano che l’imbarazzo riguarda l’età e che se fossero per primi i medici a iniziare il dialogo, i
pazienti sarebbero più inclini a parlarne.
COSA CAMBIA CON L’ETÀ
La terza età non sembra però essere influenzata esclusivamente da cambiamenti fisici, quanto da una
serie di variabili sociali, psicologiche e relazionali.
Molto importante infatti resta la qualità relazionale e la comunicazione con il partner, gli stili di vita
scelti dalla coppia e la presenza effettiva di un partner sessuale.
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 3
Anno VII – Numero 1432
SCIENZA E SALUTE
LAVAGGI NASALI: CHI DEVE FARLI E QUANDO
Da cosa proteggono e quali dispositivi usare.
Ne parliamo con Paola Marchisio, direttore della Pediatria Alta intensità di cura del Policlinico di Milano
e professore associato di Pediatria all’Università di Milano.
A che cosa servono
I lavaggi nasali con soluzione fisiologica sono utili per rimuovere
secrezioni, polveri, allergeni e prodotti dell’inquinamento, che
ostruiscono le prime vie aeree con conseguente difficoltà respiratoria.
L’obiettivo dei lavaggi è mantenere le mucose (e il loro
funzionamento) in condizioni ottimali. La corretta igiene nasale
dovrebbe diventare - soprattutto per alcune categorie di bambini (e
adulti) - una buona abitudine, come lavarsi i denti. Il lavaggio andrebbe effettuato almeno una volta al
giorno, in particolare in presenza di rinopatia (infiammazione delle mucose nasali), sinusite, faringite,
otite media, tosse.
Alcune cose da sapere
Il lavaggio nasale è una pratica semplice e poco invasiva: perché sia efficace, tuttavia, è necessario
osservare alcune semplici regole e scegliere lo strumento più adatto.
Occorre tenere presente che: la temperatura della soluzione fisiologica – ovvero soluzione di cloruro di
sodio allo 0,9% in acqua purificata - deve essere tiepida (nel nasofaringe, ovvero la cavità che collega
naso e gola, ci sono 34° C); quando si fa il lavaggio la posizione della testa deve essere inclinata in avanti
e leggermente ruotata di lato; la pressione di irrigazione deve essere delicata perché una pressione
elevata potrebbe danneggiare la mucosa del naso o spingere le secrezioni nell’orecchio medio attraverso
la tuba di Eustachio.
Se si utilizza la siringa, bisogna esercitare sul pistone una pressione continua e lenta (1 ml in 1 secondo:
la siringa da 10 ml dovrebbe essere svuotata in 10 secondi).
La prima difesa
«Il naso ha come primo meccanismo di difesa la clearance mucociliare,
ovvero l’attività delle ciglia presenti sull’epitelio che spostano il muco dalla
parte anteriore del naso verso il nasofaringe (cavità che collega naso e gola)
- spiega Paola Marchisio, direttore della Pediatria Alta intensità di cura del
Policlinico di Milano: il muco “imprigiona†inquinamento, virus, batteri, allergeni e li sposta verso la gola,
per smaltirli ed evitare che causino infiammazioni e infezioni. L’importantissimo compito delle ciglia
viene però messo in crisi da fumo, inquinamento, freddo, infezioni virali. Ecco quindi perché è
importante ripristinare la funzione di difesa del naso tramite i lavaggi, soprattutto se si vive in una zona
inquinata o se si soffre di allergie. Il lavaggio infatti serve, oltre a rimuovere le secrezioni, a ridurre la
quantità di allergene che viene in contatto con la mucosa respiratoria».
Sono un’«inutile tortura», come dice qualcuno?
«I lavaggi nasali non sono certamente inutili per un bambino piccolo che sta a Milano o in altre zone
inquinate. Anzi andrebbero fatti a tutti i bimbi in età prescolare che vivono a contatto con lo smog.
E non servono dieci lavaggi al giorno, basta un’irrigazione eseguita correttamente prima di andare a
letto. Per i neonati va fatto un discorso a parte, perché se hanno il naso chiuso non riescono a nutrirsi,
né al seno né con il biberon. Per evitare che i lavaggi siano considerati una “tortura†basta spiegare ai
genitori la procedura corretta e qual è il dispositivo giusto».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1432
Chi deve lavare spesso il naso (e chi no)
Allora, in sintesi, chi ha bisogno dei lavaggi nasali? «I bambini che
vanno al nido o all’asilo, in quanto più predisposti alle infezioni,
soprattutto se vivono in zone inquinate. Inoltre i bambini allergici risponde Paola Marchisio -.
Più in generale, quando il naso cola va lavato. E se il bambino soffre
di allergie bisogna continuare i lavaggi anche dopo i 6 anni, perché le
irrigazioni possono aiutare a ridurre il ricorso ad antistaminici e
cortisone.
Il naso è l’anticamera delle vie respiratorie, se non funziona bene aumentano i rischi di otite, sinusite,
adenoidite e a lungo andare anche bronchite. Tutto ciò che succede nel naso ha un impatto sul resto
delle vie respiratorie». Chi invece non ha bisogno dei lavaggi nasali? «I bambini dopo i 6 anni e gli adulti,
a meno che non siano allergici o abbiano un forte raffreddore».
Scegliere il dispositivo giusto
Come si fanno i lavaggi nasali e con quali strumenti? «Prima di tutto,
qualunque procedura si scelga, è necessario che l’adulto lavi le mani per
evitare la contaminazione dei dispositivi - spiega Marchisio -. Se il bambino
è neonato (primo mese di vita) ha senso usare le fialette con fisiologica
sterile, usa e getta, per scongiurare rischi. Il neonato sta disteso, con la
testa reclinata e la fisiologica si fa scorrere nella narice superiore, direzionando il getto verso l’orecchio.
Nel bambino più grande si può usare la siringa e sono disponibili adattatori che nebulizzano il liquido. La
fisiologica, tiepida e lenta, deve entrare da una narice e uscire dall’altra per essere sicuri che arrivi al
nasofaringe. Le bottigliette spray vanno usate con alcune avvertenze: solitamente erogano liquido
freddo (perché non è possibile intiepidirlo) e il getto può essere troppo violento per un bambino.
Contengono soluzione fisiologica (detta anche isotonica) o ipertonica: la prima può essere usata
liberamente (è uguale al liquido contenuto nel corpo umano), la seconda solo in caso di ostruzione
nasale o di episodio allergico in fase acuta. Esistono poi altre due procedure:
la doccia nasale micronizzata, che applicata all’aerosol direziona la soluzione (o il farmaco) a livello del
naso e del nasofaringe invece che nelle basse vie aeree, e il dispositivo per irrigazioni nasali, ovvero una
sacca di fisiologica collegata a un tubicino con un erogatore: quest’ultimo va appoggiato alla narice».
Il lavaggio con la siringa
Ecco, nel dettaglio, come fare correttamente il lavaggio con la siringa:
1) Aspirare la quantità di soluzione fisiologica prevista e lasciare l’ago nel flacone
di fisiologica;
2) riscaldare la siringa sotto acqua calda per circa 10-15 secondi;
3) avvicinarsi al lavandino, far flettere la testa al bambino in avanti e ruotarla da un lato. Se il bambino è
piccolo e può essere tenuto in braccio, posizionarlo con la sua testa più in basso rispetto alle spalle. Se si
tratta di un lattante, adagiarlo supino con il suo capo ruotato da un lato su un lettino;
4) introdurre delicatamente la siringa in una narice a 90° rispetto al volto del bambino (la siringa è
diretta verso l’orecchio);
5) introdurre lentamente la soluzione;
6) lasciare defluire la soluzione attraverso l’altra narice. Nel caso la seconda narice sia ostruita, la
soluzione può uscire dalla bocca;
7) pulire il naso con un fazzoletto;
8) ripetere l’operazione nell’altra narice, posizionando il bambino sul lato opposto.
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Anno VII – Numero 1432
No agli aspiratori
Non ci sono prove dell’efficacia degli aspiratori nasali. In casi eccezionali
possono essere utili quelli “a bocca†che permettono di rimuovere il muco che
dopo il lavaggio non riesce a uscire dalla narice perché particolarmente denso
o abbondante. Ma la pratica non va considerata una routine e non può
sostituire il lavaggio descritto nelle schede precedenti. L’aspiratore può irritare
la mucosa nasale e inoltre non riesce a rimuovere le secrezioni dal nasofaringe, ma solo dalla parte
anteriore del naso. Infine, l’uso degli aspiratori elettrici è fortemente sconsigliato. (Salute, Corriere)
PREVENZIONE E SALUTE
ECCO PERCHÉ, DOPO I 45 ANNI, NOVE DONNE SU DIECI
DORMONO MALE
I risultati degli studi presentati al congresso nazionale dell’Osservatorio ONDA a
Milano. Menopausa e alimentazione tra i fattori alla base dei disturbi del sonno
Sulle conseguenze negative per la salute di un cattivo sonno notturno non ci
sono dubbi. Dormire bene, soprattutto a una certa età , non è però così
semplice. «Difficoltà ad addormentarsi, sonno agitato, risvegli notturni e
sveglia anticipata sono chiari segnali di disturbi del sonno, indicatori
importanti che impattano sulla salute fisica e psichica e sulla stabilità della
coppia» ha detto Francesca Merzagora, Presidente Onda,
 «Per oltre il 90% degli italiani tra i 45 e i 65 anni dormire bene è molto importante e alla base del
benessere, ma solo per 1 su 10 è facile».
L’INDAGINE : I dati rivelano che 4 intervistati su 5 soffrono o hanno sofferto di disturbi del sonno. Tra le
diverse cause, quelle più riportate sono
 lo stress mentale e i traumi (88%); stile di vita e alimentazione non adeguati (79%),
 stanchezza fisica (76%); ma anche malattie (56%) ; menopausa e invecchiamento (42%).
Le conseguenze sono di natura psichica per il 98% degli intervistati, in primis nervosismo e irritabilità , ma
anche cattivo umore, assenza di lucidità e difficoltà di concentrazione e apprendimento; tra le
conseguenze fisiche, ci sono stanchezza e mancanza di energie per l’83% e nel 41% dei casi anche
conseguenze relazionali con tendenza ad isolarsi, problemi nella comunicazione e dialogo nella coppia e
calo del desiderio sessuale.
IL SONNO DELLE DONNE
«Dall’indagine emerge anche che la parte femminile del campione valorizza maggiormente l’importanza
del sonno e più degli uomini ritiene che sia alla base del benessere della persona».
Dopotutto, l’insonnia è 1,5 volte più comune nelle donne rispetto agli uomini e la differenza aumenta
con l’età , in parte per una marcata riduzione della secrezione delle melatonina nelle donne.
«Anche la riduzione di progesterone, che ha un effetto sedativo e riduce i microrisvegli intrasonno, in
menopausa può spiegare l’aumentata prevalenza di insonnia in questa fascia d’età . Inoltre, è noto che la
depressione sia uno dei più importanti fattori scatenanti dell’insonnia cronica; non stupisce quindi che
l’insonnia tenda a cronicizzare più frequentemente nella donna che è colpita dalla depressione in
maniera doppia rispetto agli uomini».
POCO SONNO, TANTI DISTURBI : Le conseguenze di un mancato riposo ricadono sull’intero organismo.
Vari studi hanno dimostrato che chi dorme meno di 6-7 ore per notte ha un più elevato rischio di
sviluppare il diabete di tipo 2 e di andare incontro ad un eccessivo aumento di peso, infatti il sonno
influenza il modo in cui il nostro corpo processa il glucosio e dormire poco è associato ad alterazioni di
alcuni ormoni che regolano l’appetito e che influenzano l’apporto calorico». (Salute, La Stampa)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1432
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI OTTOBRE
Di seguito l’elenco degli eventi formativi e delle date del progetto “Un Visita per Tuttiâ€
EVENTI MESE DI OTTOBRE
Martedì 23 Ottobre
Sede Ordine
h. 21.00
Venerdì 26 Ottobre
Sede Ordine
h. 21.00
Parte I
Serata Monotematica
18 Crediti FAD
I Farmaci Uguali:
Caratteristiche, Vantaggi e Punti di Forza
Serata Monotematica
18 Crediti FAD
Corso Teorico Pratico di Rianimazione in caso di Morte
Improvvisa: impiego del Defibrillatore
Relatore: Prof. Maurizio Santomauro - Università Federico II
Obiettivo del Corso: Acquisire le conoscenze e le capacità operative relative alla
rianimazione cardiopolmonare mediante l’applicazione del Basic Life Support e della
defibrillazione precoce. Sarà consegnato ad ogni partecipante un attestato di frequenza al
corso. Il superamento del corso autorizza all’uso del Defibrillatore semiautomatico.
Lunedì 29 Ottobre
Sede Ordine
h. 21.00
Parte I
Serata Monotematica
18 Crediti FAD
Patofisiologia dell’Artrite Reumatoide e Trattamento
Farmacologico: Ruolo del Farmacista
Relatore: Prof. Antonio Lavecchia – Università Federico II
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Ottobre dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza Venosa
Lunedì 8 Ottobre - (dalle 10.00 alle 13.30)
NAPOLI; Via Antonio Labriola, n. 11
Venerdì 12 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. ANTIMO (NA); Via Roma, n. 177
Martedì 16 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) GIUGLIANO (NA); Piazza Antonio Gramsci, n. 1
Mercoledì 24 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) CASANDRINO (NA); Via Paolo Borsellino, n. 41
Venerdì 26 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) QUALIANO (NA); Corso Campano, n. 241
Martedì 30 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. SEBASTIANO al VESUVIO; P.zza Meridiana 40
Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1432
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
TITOLO
Data
ACE (Angiotensin Converting Enzyme)
ACTH (Adreno Cortico Tropic Hormone)
Aldolasi
Anticorpi - Antigene AU
Apolipoproteina B - Azotemia
QUESTIONARO n.1
Calcio Sierico – Bicarbonati plasmatici
Bilirubina
Cancro Antigene 15.3 (Ca 15.3)- 50 - 125
Catecolammine Plasmatiche - CD4
Antigene Carcino-Embrionale (CEA)
QUESTIONARO n.2
Cellule LE - Fattore LE - Rosette LE -Cellule di
Heller- Clearance Renale
Cloruri Sierici - CO2 Totale Plasmatica
Colesterolo Totale e LDL Sierici (1)
Colesterolo Totale e LDL Sierici (2)
Cortisolo Sierico
QUESTIONARO n.3
Creatin-Fosfochinasi (CPK) Sierica
Elettroforesi - Elettroliti
Ematocrito - Emocultura
Emoglobina Glicosilata
Eritropoietina Sierica Diedro-Epiandrosterone
Solfato Sierico (DHEA)
QUESTIONARO n. 4
Modulo
8 Ottobre
9 Ottobre
10 Ottobre
11 Ottobre
12 Ottobre
21
22
23
24
25
15 Ottobre
16 Ottobre
17 Ottobre
18 Ottobre
19 Ottobre
26
27
28
29
30
31
22 Ottobre
23 Ottobre
24 Ottobre
25 Ottobre
26 Ottobre
32
33
34
35
29 Ottobre
30 Ottobre
36
37
31 Ottobre
38
1 Novembre
39
2 Novembre
40
TITOLO
Estradiolo Plasmatico Fattore
Reumatoide
Fattori della Coagulazione
Ferritina Sierica
Alfa-Fetoproteina Plasmatica (AFP)
Fosfatasi Acida e Alcalina Sierica (ALP)
QUESTIONARO n. 5
FT3 e FT4 - Gica Sierico (CA19-9)
Formula Leucocitaria del Sangue
Gamma GT - GH Plasmatico
Glicemia
Globuli Bianchi
QUESTIONARO n.6
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Analisi Feci
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Analisi Urine 2
Analisi Urine 3 Urinocultura
Liquido Amniotico – Pericardico –
Pleurico – Pap Test
Tampone Faringeo –Tonsillare –
Uretrale -Vaginale
Modulo complementare finale
Data
5 Nov
6 Nov
7 Nov
8 Nov
9 Nov
12 Nov
13 Nov
14 Nov
15 Nov
16 Nov
19 Nov
20 Nov
21 Nov
22 Nov
23 Nov
26 Nov
27 Nov
28 Nov
29 Nov
30 Nov
QUESTIONARO n.8
Il link che Ti “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it
COME PARTECIPARE
18
Crediti
ECM
a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la
richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome;
2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!),
3. luogo e data di nascita,
4. n. tel. mobile che verrà utilizzato solo per comunicazioni
urgenti relative a modifiche del Corso
PAGINA 8
1/A:
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1432
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE
Art. 12 1. 11/1/2018 n. 3 (Legge Lorenzin)
Esercizio abusivo di una professione
1. L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente:
«Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione).
ï¶ Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è
richiesta
una speciale
abilitazione dello Stato è punito con la RECLUSIONE da sei mesi a tre anni e con la multa da
€ 10.000 a € 50.000.
La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono
destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti
regolarmente una professione o attività , la trasmissione della sentenza medesima al competente
Ordine, albo o registro ai fini dell'applicazione dell'interdizione da uno a
tre
anni
dalla
professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della RECLUSIONE da uno a cinque anni e della multa da € 15.000 a € 75.000 nei
confronti del Professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma
ovvero ha diretto l'attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo».
ORARI e TURNI di APERTURA
Art. 1 comma 165 1. Concorrenza 124/2017
Gli orari e i turni di apertura e di chiusura
delle
farmacie
convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale stabiliti dalle
autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve
essere assicurato da ciascuna farmacia.
E' facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare
servizio
in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori,
purchè ne dia preventiva
comunicazione all'autorità sanitaria competente e all'ordine provinciale dei farmacisti e ne informi
la clientela mediante cartelli affissi all'esterno dell'esercizio.