Anno VII – Numero 1434
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Odine: esercizio abusivo della
professione
3. Ordine:
WEB-TV
dell’Ordine di Napoli
4. Ordine: eventi Ottobre
5. Ordine: Corso FAD in
farmaFAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
6. Legionella:
come evitare il contagio?
7. Cuore
e
microbiota
intestinale sono collegati?
8. Alcol: quanto tempo ci
mette
a
svanire
dopo che hai bevuto?
Mercoledì 10 Ottobre 2018 – S. Daniele
Proverbio di oggi………
Rafaniè, fatte accattà 'a chi nun te sape
LEGIONELLA:
COME EVITARE IL CONTAGIO?
L’acqua potabile contaminata è la prima responsabile del
contagio.
La legionella, o legionellosi, è malattia infettiva
causata dal batterio “legionella pneumophilaâ€.
Questa patologia che colpisce i polmoni deve il suo
nome al primo episodio registrato. Era il 1976 quando
al convegno dei veterani dell’American Legion all’Hotel Bellevue Stratford di
Philadelphia vennero registrati i primi casi.
L’epidemia di polmonite uccise allora il 16% degli ammalati ma permise di
identificare il batterio responsabile. Ora gli ultimi casi accaduti in Italia stanno
facendo di nuovo parlare di questa malattia.
Come ci si ammala di legionella?
Prevenzione e Salute
9. urologia, dai 50 anni è
bene
cominciare
a
sottoporsi
a
visite
periodiche
10. Perché
le
gengive
sanguinano?
Il batterio gram-negativo che causa la legionella si trova soprattutto
nell’ambiente: nelle acque come piscine, canali, spa e idromassaggi e serbatoi
delle acque piovane. Si può espandere tramite l’umidità e il vapore acqueo ed
è quindi può essere veicolato tramite nebulizzatori, umidificatori,
condizionatori e apparecchi per l’aerosol. La più frequente ragione
di contagio resta comunque l’acqua potabile e molto difficilmente il contagio
arriva tramite una persona infetta.
Diagnosi e sintomi della legionella
Meteo Napoli
Mercoledì 10 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 16° C
Massima: 26°C
Umidità :
Mattina = 41%
Pomeriggio = 56%
Prove sierologiche o immunofluorescenza. Solo l’isolamento del germe dà la
certezza della diagnosi ma identificare la legionella non è particolarmente
complesso. Soprattutto se si tratta di casi di epidemia. La sua diffusione è
maggiore negli ospedali, dove le polmoniti causate da questo batterio sono il
22% del totale. I più colpiti sono gli over50, in particolare se sono fumatori e
se sono affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva o se sono
immunodepressi da altre patologie. I sintomi sono simili a quelli dell’influenza:
brividi, febbre, tosse secca, malessere e cefalea e dolori muscolari diffusi.
La cura avviene con l’antibiotico ma nei casi più gravi questo non è sufficiente.
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1434
PREVENZIONE E SALUTE
CUORE e MICROBIOTA INTESTINALE sono collegati?
Ad indagare il legame nascosto tra il microbiota intestinale e il cuore ci hanno
pensato quest’anno gli scienziati della Tufts University di Medford (Usa) che hanno
sostenuto come, in caso di insufficienza cardiaca, rimuovere il microbiota intestinale
dell’animale da esperimento potrebbe migliorare il funzionamento del cuore e
ridurre l’entità dei danni cardiaci.
BATTERI INTESTINALI E CELLULE IMMUNITARIE
I batteri presenti nell’apparato gastrointestinale sarebbero in grado di
aumentare la produzione delle cellule immunitarie T, che nei pazienti con
insufficienza cardiaca s’infiltrano nel cuore provocando un’infiammazione e
peggiorando ulteriormente le condizioni mediche dei pazienti con problemi
cardiaci.
“Dato che l’intestino è il maggiore serbatoio di cellule T e di batteri dell’organismo –, modificando il
microbiota potremmo modulare l’attivazione delle cellule T e i cambiamenti nel cuore che portano allo
scompenso cardiacoâ€.
Somministrando al ratto un cocktail di antibiotici ad ampio spettro per cinque settimane, i ricercatori
hanno eliminato completamente i batteri presenti nell’intestino e hanno dimostrato che la capacità del
cuore di pompare il sangue degli animali che erano stati cosi’ trattati era significativamente migliore di
quella dei ratti che non avevano ricevuto nessun trattamento sterilizzante.
Allo stesso modo il tessuto cardiaco presentava meno danni.
“La completa sterilizzazione dell’intestino ha migliorato alcuni modelli sperimentali di malattie mediate
dalle cellule T e i nostri risultati confermano la nostra ipotesi iniziale-.
È sorprendente osservare che la funzione cardiaca è completamente conservata. Ora andrà verificato ciò
che accade nel cuore dopo che nuovi batteri diversi ricolonizzeranno l’intestinoâ€.
LE CELLULE T ATTIVATE DAI LINFONODI VICINI AL CUORE
Secondo gli esperti capire come il microbiota intestinale influenzi organi distanti come il cuore favorirà lo
sviluppo di nuovi approcci terapeutici volti a prevenire il peggioramento delle condizioni dei pazienti a
cui è stata recentemente diagnosticata un’insufficienza cardiaca.
I risultati pongono inoltre le basi per ulteriori studi volti a determinare quali componenti del microbiota
possano essere più implicati di altri in questo contesto.
Il parere di Humanitas
“Benché promettente lo studio è in una fase veramente preliminare della ricerca in questo settore.
Un gruppo rilevante di esperimenti va ancora effettuata nell’animale, prima di poter pensare all’uomo e
pertanto è prematuro esprimere ogni giudizio.
Inutile sottolineare che ogni nuova ricerca che ci aiuti in futuro a capire l’origine di malattie cardiache
che per ora chiamiamo ancora “IDIOPATICHE†perché non ne conosciamo la causa, non può che essere
una grande acquisizione per la scienza medica e una promessa per i pazientiâ€
“Si sono già fatti tentativi di terapia antibiotica per patologie cardiache originate dall’aterosclerosi senza
successo – ha continuato la specialista parlando delle implicazioni terapeutiche dello studio -.
Non vedo per ora alcuna applicazione terapeutica sulla base di questi risultati.
Sono comunque convinta che capire meglio l’origine e lo sviluppo delle malattie cardiovascolari è la
condizione ideale per trattarle in modo efficace e per sconfiggere eventi e mortalità cardiovascolare
precoce.
Diamo però ai ricercatori il tempo di trovare soluzioni più vicine al mondo realeâ€. (Salute, Humanitas)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1434
SCIENZA E SALUTE
UROLOGIA, DAI 50 ANNI È BENE COMINCIARE A
SOTTOPORSI A VISITE PERIODICHE
Oltre a seguire uno stile di vita sano la prevenzione è completa se ci si sottopone
regolarmente a visite specialistiche.
Il consiglio è valido tanto per le donne quanto per gli uomini, forse più
per gli uomini che per le donne, tendenzialmente più sensibili al tema.
Questi ultimi sono invece un po’ più refrattari a fare prevenzione in
campo urologico.
Solo il 10%-20% degli uomini si sottopone a una visita di prevenzione
mentre in circa nove casi su dieci la visita dallo specialista arriva solo in
caso di gravi patologie. In che modo, invece, va fatta la prevenzione?
Perché è importante
Alcuni numeri possono rendere l’idea dell’importanza della prevenzione urologica. Basti pensare che i
due tumori più diagnosticati nel sesso maschile riguardano proprio due organi dell’apparato urogenitale: i testicoli e la prostata. Il tumore ai testicoli è il più frequente nei maschi fino a 49 anni d’etÃ
mentre dai 49 ai 69 anni e oltre lo è quello alla prostata.
Anche le patologie benigne come l’iperplasia prostatica benigna o la calcolosi urinaria fino
alle disfunzioni sessuali sono piuttosto comuni nella popolazione maschile, soprattutto nella terza età ;
ad esempio la prima interessa fino a otto uomini su dieci dopo gli ottant’anni. Il rischio di queste e altre
condizioni si può controllare, per quanto possibile, proprio con la prevenzione, e dunque con le visite
periodiche che possono portare anche a diagnosi precoci e trattamenti più tempestivi.
Lo stile di vita. Le regole suggerite per un corretto stile di vita hanno ricadute anche sulla salute
urologica e sulla fertilità : mantenersi fisicamente attivi, mangiare in modo equilibrato, garantire
un’adeguata idratazione, non fumare, mantenere un peso corporeo nella norma.
Le visite periodiche
Ogni quanto è bene sottoporsi a una visita dallo specialista? «La visita specialistica urologica va
programmata sulla scorta di almeno tre fattori :
 la presenza o meno di fattori di rischio,
 l’età del paziente
 la presenza di sintomi riferibili a problemi dell’apparato urinario.
Ad es., la familiarità è un fattore importante sia nell’ambito del tumore prostatico che del tumore
testicolare. A partire dai 50 anni è comunque consigliabile una valutazione urologica periodica (da
ripetersi ogni due anni circa) avendo cura di effettuare, oltre alla visita, un dosaggio del PSA.
Tale soglia anagrafica e gli intervalli temporali tra una visita e l’altra devono essere ridotti nel caso i
pazienti presentino uno o più parenti di primo grado affetti da un tumore prostatico».
Alcuni segnali devono allertare gli uomini:
«I disturbi che possono far allertare la popolazione maschile sono molteplici e sono tipicamente associati
all’ingrossamento della prostata (iperplasia prostatica benigna), come ad es. l’aumento della frequenza
minzionale diurna e notturna, l’urgenza minzionale o la riduzione del getto urinario.
Tipicamente invece il tumore della prostata è totalmente asintomatico.
Viceversa, altre problematiche come la macroematuria (presenza di sangue visibile nelle urine),
soprattutto se in assenza di bruciori minzionali, possono rappresentare un campanello d’allarme per
quanto riguarda la presenza di polipi vescicali, patologia spesso riscontrata nei fumatori».
(Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 4
Anno VII – Numero 1434
SCIENZA E SALUTE
ALCOL: QUANTO TEMPO CI METTE A SVANIRE
DOPO CHE HAI BEVUTO?
Dopo che abbiamo bevuto quanto impieghiamo ad eliminare le tracce di alcolici dal nostro
organismo? Ecco tutte le risposte
SANGUE
Generalmente l’alcol è eliminato dal sangue a una velocità di 0,015 BAC per
ora.
Il BAC è la misura della concentrazione di alcol nel sangue.
Ad es., se una persona ha un BAC di 0,05%, pari a 0,5 grammi per litro di sangue, che è il limite
alcolemico massimo in Italia consentito alla guida, impiegherà circa tre ore e mezza per eliminare
l’alcol dal proprio corpo. Attenzione, perché quando si beve a stomaco vuoto, i tempi di
eliminazione dell’alcol possono essere decisamente più lunghi.
URINE
Dopo quanto tempo è possibile rintracciare l’alcol nelle urine, dipende
molto anche dal test che viene usato, perché alcuni sono molto più sensibili
di altri. Al momento ci sono test capaci di trovare tracce di alcol nelle urine
anche fino a 80 ore dopo che la persona ha bevuto alcolici.
RESPIRO
CAPELLO
Nel nostro respiro si
può
rintracciare
l’alcol bevuto fino a
24 ore dopo l’ultimo
drink.
Il test del capello è
largamente utilizzato
per
verificare
la
presenza di molte
sostanze, tra le quali l’alcol. Gli alcolici possono
essere rintracciati per circa 90 giorni dopo
l’ultimo drink bevuto.
LATTE MATERNO
SALIVA
L’alcol rimane nel latte
materno esattamente
come nel sangue.
Tracce
di
alcol
possono
essere
rintracciate
nella
saliva fino a 10-24
ore dall’ultimo drink.
(OK, Salute e Benessere)
Anno VII – Numero 1434
PAGINA 5
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ LE GENGIVE SANGUINANO?
Le gengive sanguinano perché una delle strutture che sostengono il dente, cioè le gengive,
sono infiammate e la presenza di sangue soprattutto quando si spazzolano i denti, ne è uno
dei sintomi.
Guardare le proprie gengive quando si lavano i denti, guardare se sono
arrossate, gonfie o se sanguinano, è importante per tutti – spiega il dottor
Alfonso Pricolo, odontoiatra dell’ospedale Humanitas.
Quando le gengive sanguinano si può parlare di una semplice gengivite che
si può risolvere sia con una semplice igiene orale dal dentista oppure
seguendo i consigli del dentista per una buona igiene orale da fare anche a
casa.
Le gengive che sanguinano potrebbero essere anche il sintomo iniziale della parodontite, ovvero della
malattia infiammatoria che coinvolge le strutture intorno al dente. Se nella fase iniziale il paziente può
vedere “semplicemente†le gengive che sanguinano, nella fase più avanzata della parodontite tutte le
strutture che sostengono il dente, chiamate parodonto, sono compromesse, il dente non ha più
sostegno e si muove, fino a cadere.
Per questo motivo, se le gengive sanguinano o si vede qualche stria di sangue sul lavandino quando si
sciacquano i denti dopo averli spazzolati, è raccomandabile rivolgersi al proprio dentista per un esame
approfondito della bocca chiamato sondaggio parodontale che permette al dentista di vedere se sono
presenti tasche gengivali, cioè scollature tra dente e gengiva che aumentano di profondità in presenza di
infezioni, compromettendo la solidità delle strutture intorno al dente.
Dal momento che le tasche gengivali possono essere causate dai batteri presenti in tartaro e placca, una
specifica e approfondita igiene dentale eseguita dal dentista con sondaggio delle tasche parodontali per
valutarne la profondità , può aiutare a limitare i danni al dente e la progressione della malattia
parodontale.
Nei casi più gravi, invece, potrebbe essere necessario un intervento chirurgico per la bonifica delle
tasche, cioè per effettuare una pulizia profonda anche eseguita con dispositivi laser per intervenire
anche su eventuali piccoli ascessi che possono già essere presenti.
Pertanto, sottovalutare le gengive che sanguinano, e attendere troppo a lungo prima di rivolgersi al
dentista, può far arrivare il paziente a stati avanzati di parodontite tali da non poter più salvare il dente
che dovrà essere estratto.
Anche la presenza di dolore in bocca, dolore a un dente o a una porzione della bocca, pur non essendo
un sintomo specifico di malattia del parodonto, è pur sempre un campanello d’allarme che deve indurre
il paziente a rivolgersi al dentista per valutare e fermare la progressione di una carie, per esempio, o di
una malattia più grave. Infine, evitare sempre il fai-da-te casalingo sia quando si tratta
di gengive che sanguinano sia quando è presente dolore alla bocca.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1434
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Ottobre dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza Venosa
Venerdì 12 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30)
S. ANTIMO (NA); Via Roma, n. 177
Martedì 16 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) GIUGLIANO (NA); Piazza Antonio Gramsci, n. 1
Mercoledì 24 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) CASANDRINO (NA); Via Paolo Borsellino, n. 41
Venerdì 26 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) QUALIANO (NA); Corso Campano, n. 241
Martedì 30 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. SEBASTIANO al VESUVIO; P.zza Meridiana 40
Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25
Lunedì 8 Ottobre
Il Camper della Salute
dell’Ordine
fa sosta a
Scampia – Napoli
Oltre 120 visite con
ecocolor-doppler
di prevenzione e di
informazione sulle
malattie venose.
Grazie al Collega
RICCARDO IORIO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VII – Numero 1434
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
TITOLO
Data
ACE (Angiotensin Converting Enzyme)
ACTH (Adreno Cortico Tropic Hormone)
Aldolasi
Anticorpi - Antigene AU
Apolipoproteina B - Azotemia
QUESTIONARO n.1
Calcio Sierico – Bicarbonati plasmatici
Bilirubina
Cancro Antigene 15.3 (Ca 15.3)- 50 - 125
Catecolammine Plasmatiche - CD4
Antigene Carcino-Embrionale (CEA)
QUESTIONARO n.2
Cellule LE - Fattore LE - Rosette LE -Cellule di
Heller- Clearance Renale
Cloruri Sierici - CO2 Totale Plasmatica
Colesterolo Totale e LDL Sierici (1)
Colesterolo Totale e LDL Sierici (2)
Cortisolo Sierico
QUESTIONARO n.3
Creatin-Fosfochinasi (CPK) Sierica
Elettroforesi - Elettroliti
Ematocrito - Emocultura
Emoglobina Glicosilata
Eritropoietina Sierica Diedro-Epiandrosterone
Solfato Sierico (DHEA)
QUESTIONARO n. 4
Modulo
8 Ottobre
9 Ottobre
10 Ottobre
11 Ottobre
12 Ottobre
21
22
23
24
25
15 Ottobre
16 Ottobre
17 Ottobre
18 Ottobre
19 Ottobre
26
27
28
29
30
31
22 Ottobre
23 Ottobre
24 Ottobre
25 Ottobre
26 Ottobre
32
33
34
35
29 Ottobre
30 Ottobre
36
37
31 Ottobre
38
1 Novembre
39
2 Novembre
40
TITOLO
Estradiolo Plasmatico Fattore
Reumatoide
Fattori della Coagulazione
Ferritina Sierica
Alfa-Fetoproteina Plasmatica (AFP)
Fosfatasi Acida e Alcalina Sierica (ALP)
QUESTIONARO n. 5
FT3 e FT4 - Gica Sierico (CA19-9)
Formula Leucocitaria del Sangue
Gamma GT - GH Plasmatico
Glicemia
Globuli Bianchi
QUESTIONARO n.6
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Analisi Feci
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Analisi Urine 2
Analisi Urine 3 Urinocultura
Liquido Amniotico – Pericardico –
Pleurico – Pap Test
Tampone Faringeo –Tonsillare –
Uretrale -Vaginale
Modulo complementare finale
Data
5 Nov
6 Nov
7 Nov
8 Nov
9 Nov
12 Nov
13 Nov
14 Nov
15 Nov
16 Nov
19 Nov
20 Nov
21 Nov
22 Nov
23 Nov
26 Nov
27 Nov
28 Nov
29 Nov
30 Nov
QUESTIONARO n.8
Il link che Ti “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it
COME PARTECIPARE
18
Crediti
ECM
a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la
richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome;
2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!),
3. luogo e data di nascita,
4. n. tel. mobile che verrà utilizzato solo per comunicazioni
urgenti relative a modifiche del Corso
PAGINA 8
3/
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1434
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE
Art. 12 1. 11/1/2018 n. 3 (Legge Lorenzin)
Esercizio abusivo di una professione
1. L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente:
«Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione).
ï¶ Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è
richiesta
una speciale
abilitazione dello Stato è punito con la RECLUSIONE da sei mesi a tre anni e con la multa da
€ 10.000 a € 50.000.
La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono
destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti
regolarmente una professione o attività , la trasmissione della sentenza medesima al competente
Ordine, albo o registro ai fini dell'applicazione dell'interdizione da uno a
tre
anni
dalla
professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della RECLUSIONE da uno a cinque anni e della multa da € 15.000 a € 75.000 nei
confronti del Professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma
ovvero ha diretto l'attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo».
ORARI e TURNI di APERTURA
Art. 1 comma 165 1. Concorrenza 124/2017
Gli orari e i turni di apertura e di chiusura
delle
farmacie
convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale stabiliti dalle
autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve
essere assicurato da ciascuna farmacia.
E' facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare
servizio
in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori,
purchè ne dia preventiva
comunicazione all'autorità sanitaria competente e all'ordine provinciale dei farmacisti e ne informi
la clientela mediante cartelli affissi all'esterno dell'esercizio.