Anno VII – Numero 1436
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Odine: esercizio abusivo della
professione
3. Ordine: Parte la WEB-TV
dell’Ordine di Napoli
4. Ordine: eventi Ottobre
5. Ordine: Corso FAD in
farmaFAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
6. Lo sai che alcune abitudini
causano denti storti nei
bambini?
7. l’impotenza
è
anche
genetica. i farmaci hanno le
ore contate?
Prevenzione e Salute
8. Raffreddore: 5 consigli
utili per evitarlo
9. I sintomi dell’infarto sono
diversi negli uomini e nelle
donne?
Meteo Napoli
Venerdì 12 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 17° C
Massima: 25°C
Umidità :
Mattina = 41%
Pomeriggio = 56%
Venerdì 12 Ottobre 2018 – S. Serafino
Proverbio di oggi………
L'acqua scarzeggia e 'a papera nun galleggia.
LO SAI CHE ALCUNE ABITUDINI CAUSANO
DENTI STORTI NEI BAMBINI?
Quando la causa dei denti storti, chiamata malocclusione dagli
odontoiatri, non è di origine genetica, potrebbero essere
alcune abitudini come ciuccio, biberon e succhiare il dito in bocca
ad aumentare il rischio di rovinare l’estetica della bocca
dei bambini e far crescere i denti storti.
Più che un problema di tipo estetico, i cosiddetti denti
storti possono dare, anche nei bambini, problemi di
malocclusione, cioè il non corretto rapporto tra l’arcata
inferiore e superiore si ripercuote sulla masticazione dal
momento che sono ridotte le superfici di contatto tra i
denti – spiega il dr Alfonso Pricolo, odontoiatra di Humanitas.
– Per denti storti si intende comunemente l’affollamento e il disallineamento
dei denti nelle arcate anteriori dovuto a un’alterata relazione tra la
dimensione dell’aleveolo dentale, cioè lo spazio che ha a disposizione il dente
per crescere sulla gengiva, e il dente stesso, ma non è da dimenticare che
anche un eccessivo diastema, cioè lo spazio tra i denti, può essere causa
di denti storti.
Se nei bambini la prevenzione dei denti storti è possibile evitando che ciuccio,
biberon o succhiare il dito in bocca diventino abitudini che si protraggono, è
solo tra 6 e 10 anni, cioè quando la dentizione diventa permanente, che è
possibile valutare la correzione ortodontica sulla base del problema e iniziare
l’educazione alla prevenzione della carie con l’igiene orale accurata.
Infatti, se non corretto da bambini, l’affollamento dei denti potrebbe portare
nell’adulto a sviluppare malattia parodontale, ovvero malattia delle strutture
che sostengono il dente, a causa della difficoltà di fare una corretta igiene
orale tra gli spazi interdentali. (Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
iBook Farmaday
E-MAIL:
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.;
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.
SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli
PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1436
PREVENZIONE E SALUTE
RAFFREDDORE: CINQUE CONSIGLI UTILI PER EVITARLO
Piccoli suggerimenti pratici per cercare di non iniziare la cattiva stagione a suon di starnuti
Ci siamo: ormai siamo in autunno e le temperature, soprattutto nelle prime ore della giornata e alla
sera, diventano decisamente più rigide.
L'escursione termica è elevata e così, mentre quando
usciamo al mattino per recarci al lavoro o a scuola
sembriamo quasi degli eschimesi, durante le ore più
calde della giornata potremmo addirittura girare in
maglietta.
Ed è proprio qui che il pericolo raffreddore si fa
evidente: perché scoprirsi e cadere vittima dello
spiffero o della folata di aria gelida di turno è un
attimo.
Possiamo tuttavia tentare di difenderci dal raffreddore in agguato con pochi e semplici accorgimenti:
ecco quali sono.
Siamo quello che mangiamo:
una sana alimentazione, ormai lo sappiamo, è fondamentale per il buon funzionamento del nostro
organismo.
La prima regola dunque è non saltare mai la prima colazione, mangiare almeno tre volte al giorno non
dimenticando frutta e verdura, evitare bevande zuccherate e in generale limitare l'apporto di zuccheri.
I digiuni inoltre vanno decisamente evitati: non solo non fanno perdere peso, ma anzi minano
l'organismo perché il corpo percepisce il digiuno come uno stress importante.
Mens sana in corpore sano:
fare attività fisica è fondamentale per il nostro benessere. Non occorre trascorerre ore in palestra, basta
anche solo una passeggiata all'aria aperta per una trentina di minuti al giorno.
L'esercizio riattiva la circolazione del sangue potenziando la funzione immunitaria.
Lavati le mani:
quante volte ce lo siamo sentito dire e quante volte lo abbiamo detto ai nostri figli?
L'igiene delle mani è fondamentale ed è una buona abitudine indispensabile per evitare contagi: mai
mettersi a tavola, mai toccarsi il viso con le mani sporche.
In commercio esistono molti prodotti in grado di sterilizzare le mani allontanando batteri e virus: oltre
che su quelle dei più piccoli, impariamo ad utilizzarli sulle nostre mani quando siamo fuori casa.
Take it easy:
lo stress è uno dei nostri peggiori nemici e va tenuto lontano il più possibile. Lo stress infatti indebolisce
le difese del nostro organismo a causa del rilascio del cortisolo, l'ormone che riduce anche le difese
immunitarie. Una vita troppo frenetica è decisamente nemica della nostra salute, rallentare i ritmi
dovrebbero essere un must.
Tra le braccia di Morfeo:
un buon sonno ristoratore è la miglior medicina per non ammalarsi. Sette o otto ore dovrebbero essere
sufficienti a ricaricare le pile e a darci la giusta energia per affrontare la giornata e il mondo esterno.
La carenza di sonno, specie se cronica, porta con sé il serio abbassamento delle difese immunitarie:
meglio dormirci su.
(Salute, Tgcom24)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1436
SCIENZA E SALUTE
L’IMPOTENZA È ANCHE GENETICA.
I FARMACI HANNO LE ORE CONTATE?
Non solo problemi psicologici o squilibri ormonali o malattie cardiovascolari: anche i geni
hanno il loro ruolo nelle disfunzioni sessuali degli uomini. Ma anche delle donne
Che la magica pillola blu (sì, proprio il Sildenafil, fra i farmaci più consumati al mondo per contrastare
l’impotenza) e le sue cugine gialle (Tadalafil) e arancioni (Vardenafil)
abbiano, se non proprio le ore, ma gli anni (pochi) contati? Forse.
Perché ricercatori di alcune università americane e della Kaiser
Permanente, hanno identificato una variante genetica legata a questo
tipo di disturbo, che i medici chiamano scientificamente disfunzione
erettile:
 questa variante si trova sul cromosoma 6 ed è strettamente
legata a un gene (il SIM1) che ha a che fare con un circuito
ormonale (per essere più precisi quello della leptinamelanocortina) legato sia alla regolazione dell’indice di massa corporea (cioè dell’appetito e del
peso) sia all’attività sessuale.
«Genome wide association»
Per arrivare a queste conclusioni, gli studiosi si sono basati su un database inglese che comprendeva i
dati di oltre 36mila uomini e ha utilizzato un metodo di analisi genetica chiamata «genome wide
association».
Questa procedura ha l’obiettivo di associare certe varianti del genoma con la presenza di determinate
malattie o disfunzioni.
Così i ricercatori hanno, appunto, scoperto che questa variante genetica è associata al gene SIM1, ma
hanno anche appurato che non ha niente a che fare con la regolazione del peso, ma agisce con un
meccanismo diverso, probabilmente correlato ai neuroni del desiderio sessuale (si rimane, comunque,
nel campo degli “appetitiâ€).
Scoperto il difetto genetico, trovata la via per indagare nuovi farmaci, più mirati, che potrebbero,
appunto, mandare in soffitta il sildenafil, se non in tutti i casi, in quelli, almeno, che hanno una
componente genetica.
Disfunzione erettile: La disfunzione erettile riconosce, infatti, una serie di fattori di rischio che vanno
 da quelli psicologici a quelli ormonali,
 da quelli neurologici a quelli vascolari.
Si sa appunto che età , obesità , diabete, iperplasia prostatica benigna, disturbi delle vie urinarie,
iperlipidemia (cioè eccesso di colesterolo nel sangue), malattie cardiovascolari e, soprattutto, abitudine
al fumo di sigaretta
 sono importanti condizioni che favoriscono la comparsa di disfunzione erettile.
Melanocortina: Ma ci sono anche i fattori di rischio genetici. Per es.,
 farmaci che vadano a interferire con questo meccanismo leptina-melanocortina.
E, difatti, si legge nel lavoro, molecole con effetto agonista della melanocortina possono indurre
erezione. Ma è una prospettiva tutta da valutare.
(Salute, Corriere)
PAGINA 4
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1436
SCIENZA E SALUTE
I SINTOMI DELL’INFARTO SONO DIVERSI
NEGLI UOMINI E NELLE DONNE?
L’infarto del miocardio ha numerosi segnali d’allerta, primo fra tutti il dolore toracico.
In genere si manifesta con gli stessi sintomi nei due sessi, ma con
sfumature diverse che spesso portano a un ritardo nel riconoscimento dei
campanelli d’allarme e nel soccorso per quanto riguarda le donne.
Flusso sanguigno bloccato
L’infarto colpisce anche le donne, ma queste ne sono poco consapevoli.
Sette su dieci pensano che l’attacco cardiaco sia un problema solo maschile,
sebbene le malattie cardiovascolari siano la prima causa di morte nel
«gentil sesso» dopo i 50 anni.
L’infarto di solito si verifica in seguito alla rottura della placca aterosclerotica, in un’arteria coronarica.
Questo evento mette in moto dei meccanismi che portano alla formazione di un coagulo, che va a
bloccare il flusso sanguigno nel vaso interessato. La conseguenza è la necrosi (morte) del tessuto
cardiaco sottostante il blocco, non più irrorato.
Uomini e donne: sintomi in comune
Se alla domanda «dove sente dolore?» la persona che lo avverte indica un
punto esatto con un dito, in genere non c’è da preoccuparsi (figura a
sinistra). Se si tocca il petto con la mano aperta, è più probabile che ci sia un
problema al cuore (figura a destra).
Di solito il dolore inizia dietro lo sterno, sulla parte sinistra del torace, o alla bocca dello stomaco.
Tende a irradiarsi a braccia (soprattutto il sinistro), spalle, schiena, collo e mandibola. Inoltre il dolore
peggiora con lo sforzo, mentre non peggiora premendo sul torace e non peggiora con la respirazione.
Altri sintomi sono: nausea, sudorazione, difficoltà a respirare.
«L’infarto si può presentare con sfumature diverse, ma il quadro caratteristico, sia nell’uomo sia nella
donna, è quello del dolore oppressivo, non puntiforme, che inizia dietro allo sterno, sulla parte sinistra
del torace o alla bocca dello stomaco, e tende a irradiarsi a braccia, spalle, schiena, collo e mandibola.
Se poi ci sono anche nausea, sudorazione, difficoltà a respirare, la probabilità che si tratti di infarto è
davvero alta. Questi sintomi indicano la presenza di un’ischemia, ovvero di uno stato di sofferenza del
muscolo cardiaco a causa di un’insufficiente irrorazione sanguigna».
I sintomi nella donna
Sono gli stessi che nell’uomo, ma spesso sono più sfumati. È molto comune la
difficoltà a respirare: fiato corto, senza apparente motivo. A volte l’infarto è
svelato da una forte nausea, accompagnata da uno o più degli altri segni
d’infarto. Altri sintomi che, assieme al dolore toracico, possono essere spia di
un infarto sono: stanchezza estrema, sudori freddi, capogiri. Il 30% dei casi di infarto riguarda le donne
dopo i 60 anni, percentuale che aumenta con l’età . «Il problema è che le donne sono poco consapevoli
del loro rischio cardiovascolare, quindi trascurano le avvisaglie. Soprattutto dopo la menopausa, quando
viene meno la protezione degli estrogeni, il rischio cardiovascolare femminile cresce ed è essenziale
saper capire i segnali di un infarto. Nelle donne il recupero della funzione cardiaca è spesso meno
brillante dopo un attacco cardiaco rispetto agli uomini: sono più frequenti nuovi eventi vascolari nel
primo anno e anche la mortalità è maggiore rispetto ai maschi».
Anno VII – Numero 1436
PAGINA 5
Coronarie sane
Nella donna è anche possibile che si verifichino con più facilità il
cosiddetto infarto a coronarie indenni e il fenomeno di dissezione
coronarica, come spiega Daniela Trabattoni:
«Nell’infarto a coronarie sane i sintomi sono gli stessi dell’attacco
cardiaco tradizionale, ma al momento dell’angiografia eseguita in
urgenza le coronarie risultano normali, senza restringimenti.
Questa situazione è reversibile, ma occorre una terapia farmacologica mirata sia in fase acuta sia a lungo
termine per prevenire nuovi episodi. La dissezione coronarica rappresenta un’altra causa, per fortuna
rara, di ischemia acuta che si verifica soprattutto in donne giovani, che non presentano fattori di rischio
cardiovascolari, durante la gravidanza o nel periodo post-partum.
È scatenata da un aumento della pressione che favorisce il rilascio di catecolamine e la conseguente
slaminatura della parete della coronaria interessata».
Che cosa si deve fare?
Se il dolore al torace dura da più di 10 minuti, chiamare un servizio di
emergenza-urgenza (118 o 112). In ospedale per stabilire se si tratta in
effetti di un infarto si eseguono alcuni esami, quali elettrocardiogramma e
misurazione di alcuni enzimi rilasciati dalle cellule cardiache nel sangue.
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio per l’infarto sono:
1) aver già sofferto di problemi cardiaci;
2) avere familiari che hanno avuto malattie cardiovascolari,
3) diabete;
4) fumo;
5) ipertensione.
(Salute, Corriere)
SCIENZA E SALUTE
PERCHÉ IL PAZIENTE SI CHIAMA COSÌ?
Il termine deriva dal verbo latino patire, che significa soffrire, sopportare.
Un paziente è una persona che soffre, ma anche che ha pazienza. Infatti, da patire deriva anche la parola
pazienza. Multilingue: Il termine paziente si è conservato simile in
moltissime lingue. In inglese (patient), francese (patient), tedesco (Patient),
olandese (patiënt) e danese (patient) la parola è sostanzialmente identica.
Mentre in spagnolo e portoghese si dice paciente. Altre lingue usano
termini comunque molto simili a questi: pacient (ceco), pacjent (polacco)...
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1436
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Ottobre dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza Venosa
Venerdì 12 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30)
S. ANTIMO (NA); Via Roma, n. 177
Martedì 16 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) GIUGLIANO (NA); Piazza Antonio Gramsci, n. 1
Mercoledì 24 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) CASANDRINO (NA); Via Paolo Borsellino, n. 41
Venerdì 26 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) QUALIANO (NA); Corso Campano, n. 241
Martedì 30 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. SEBASTIANO al VESUVIO; P.zza Meridiana 40
Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25
Lunedì 8 Ottobre
Il Camper della Salute
dell’Ordine
fa sosta a
Scampia – Napoli
Oltre 120 visite con
ecocolor-doppler
di prevenzione e di
informazione sulle
malattie venose.
Grazie al Collega
RICCARDO IORIO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VII – Numero 1436
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
TITOLO
Data
ACE (Angiotensin Converting Enzyme)
ACTH (Adreno Cortico Tropic Hormone)
Aldolasi
Anticorpi - Antigene AU
Apolipoproteina B - Azotemia
QUESTIONARO n.1
Calcio Sierico – Bicarbonati plasmatici
Bilirubina
Cancro Antigene 15.3 (Ca 15.3)- 50 - 125
Catecolammine Plasmatiche - CD4
Antigene Carcino-Embrionale (CEA)
QUESTIONARO n.2
Cellule LE - Fattore LE - Rosette LE -Cellule di
Heller- Clearance Renale
Cloruri Sierici - CO2 Totale Plasmatica
Colesterolo Totale e LDL Sierici (1)
Colesterolo Totale e LDL Sierici (2)
Cortisolo Sierico
QUESTIONARO n.3
Creatin-Fosfochinasi (CPK) Sierica
Elettroforesi - Elettroliti
Ematocrito - Emocultura
Emoglobina Glicosilata
Eritropoietina Sierica Diedro-Epiandrosterone
Solfato Sierico (DHEA)
QUESTIONARO n. 4
Modulo
8 Ottobre
9 Ottobre
10 Ottobre
11 Ottobre
12 Ottobre
21
22
23
24
25
15 Ottobre
16 Ottobre
17 Ottobre
18 Ottobre
19 Ottobre
26
27
28
29
30
31
22 Ottobre
23 Ottobre
24 Ottobre
25 Ottobre
26 Ottobre
32
33
34
35
29 Ottobre
30 Ottobre
36
37
31 Ottobre
38
1 Novembre
39
2 Novembre
40
TITOLO
Estradiolo Plasmatico Fattore
Reumatoide
Fattori della Coagulazione
Ferritina Sierica
Alfa-Fetoproteina Plasmatica (AFP)
Fosfatasi Acida e Alcalina Sierica (ALP)
QUESTIONARO n. 5
FT3 e FT4 - Gica Sierico (CA19-9)
Formula Leucocitaria del Sangue
Gamma GT - GH Plasmatico
Glicemia
Globuli Bianchi
QUESTIONARO n.6
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Analisi Feci
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Analisi Urine 2
Analisi Urine 3 Urinocultura
Liquido Amniotico – Pericardico –
Pleurico – Pap Test
Tampone Faringeo –Tonsillare –
Uretrale -Vaginale
Modulo complementare finale
Data
5 Nov
6 Nov
7 Nov
8 Nov
9 Nov
12 Nov
13 Nov
14 Nov
15 Nov
16 Nov
19 Nov
20 Nov
21 Nov
22 Nov
23 Nov
26 Nov
27 Nov
28 Nov
29 Nov
30 Nov
QUESTIONARO n.8
Il link che Ti “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it
COME PARTECIPARE
18
Crediti
ECM
a) Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la
richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
1. Nome, Cognome;
2. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!),
3. luogo e data di nascita,
4. n. tel. mobile che verrà utilizzato solo per comunicazioni
urgenti relative a modifiche del Corso
PAGINA 8
5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1436
ESERCIZIO ABUSIVO della PROFESSIONE
Art. 12 1. 11/1/2018 n. 3 (Legge Lorenzin)
Esercizio abusivo di una professione
1. L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente:
«Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione).
ï¶ Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è
richiesta
una speciale
abilitazione dello Stato è punito con la RECLUSIONE da sei mesi a tre anni e con la multa da
€ 10.000 a € 50.000.
La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono
destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti
regolarmente una professione o attività , la trasmissione della sentenza medesima al competente
Ordine, albo o registro ai fini dell'applicazione dell'interdizione da uno a
tre
anni
dalla
professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della RECLUSIONE da uno a cinque anni e della multa da € 15.000 a € 75.000 nei
confronti del Professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma
ovvero ha diretto l'attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo».
ORARI e TURNI di APERTURA
Art. 1 comma 165 1. Concorrenza 124/2017
Gli orari e i turni di apertura e di chiusura
delle
farmacie
convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale stabiliti dalle
autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve
essere assicurato da ciascuna farmacia.
E' facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare
servizio
in orari e in periodi aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori,
purchè ne dia preventiva
comunicazione all'autorità sanitaria competente e all'ordine provinciale dei farmacisti e ne informi
la clientela mediante cartelli affissi all'esterno dell'esercizio.