Anno VII – Numero 1445
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: esercizio abusivo
della professione
3. Ordine: Parte la WEB-TV
dell’Ordine di Napoli
4. Corso FAD in farmaFAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Scoperto un anticorpo per
curare tre malattie rare:
testato con successo in
Italia
6. polipi, quali sono i più
pericolosi?
Prevenzione e Salute
7. L’otite non è una malattia
banale
Meteo Napoli
Giovedì 25 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 14° C
Massima: 21°C
Umidità :
Mattina = 42%
Pomeriggio = 56%
Giovedì 25 Ottobre 2018 – S. Crispino, Daria
Proverbio di oggi………
E' tutto casa e cchiesia, Persona onesta, che percorre la retta via "
Scoperto un anticorpo per curare tre
malattie rare:
testato con successo in Italia
Spera in ciò che odi:vivrai a lungo.
Dopo essere stato approvato dalle autorità europee e
americane, il farmaco dovrebbe essere presto disponibile anche
in Italia
Un nuovo farmaco efficace per tre malattie rare scoperte di recente e
caratterizzate da episodi ricorrenti di febbre e di infiammazione: è il risultato
di uno studio pubblicato sulla rivista The New England Journal of Medicine.
L'efficacia dell'anticorpo, che presto dovrebbe essere presto disponibile
anche in Italia, è stata valutata con una sperimentazione clinica mondiale
coordinata dai medici dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma.
Le tre malattie sono
 la febbre mediterranea familiare (Fmf),
 il deficit di mevalonato chinasi (Mkd)
 la sindrome periodica associata al recettore 1 del fattore di necrosi
tumorale (Traps).
La prima patologia è la più diffusa delle tre, nasce geneticamente in Medio
Oriente ed è ben nota all'interno del bacino del Mediterraneo.
Le altre due sono malattie molto rare, individuate e definite di recente.
I bambini e gli adulti colpiti da queste infezioni presentano episodi febbrili
ricorrenti con una frequenza che varia da una volta ogni 15 giorni a una ogni
qualche mese, assieme ad artrite, pleurite, pericardite, peritonite e rash
cutanei o esantemi (eruzioni cutanee di pustole, vescicole e bolle, ndr).
In tutte e tre le malattie è coinvolta l'interleuchina 1, una molecola legata
all'infiammazione. Sulla base di questa considerazione è stato progettato il
test, in cui è stato adoperato un anticorpo specifico.
In tutti e tre i casi gli episodi febbrili si sono ridotti a uno all'anno.
"I risultati dello studio in termini di efficacia e di sicurezza del farmaco hanno
permesso di ottenere la sua autorizzazione sia dall'Ema (Agenzia Europea del
Farmaco), sia dall'Fda americano (Food and Drug Administration)", ha
spiegato Fabrizio De Benedetti, responsabile di reumatologia del Bambino
Gesù e coordinatore mondiale della sperimentazione. (Salute, TGcom24)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
PREVENZIONE E SALUTE
L’OTITE NON È UNA MALATTIA BANALE
Colpisce 8 bambini su 10, ma non sempre viene diagnosticata correttamente: il mal
d’orecchio non è un sintomo sufficiente, è necessario che il medico con l’otoscopio veda le
secrezioni dentro la cavità timpanica e l’infiammazione della membrana.
L’infezione più frequente
Otto bambini su dieci ne soffrono almeno una volta prima dei tre
anni:
ï¶ l’otite media acuta (la classica otite invernale) è l’infezione
batterica più frequente nell’infanzia.
Ed è raro che si presenti una volta sola: un terzo dei pazienti fa i conti
con recidive e ricadute.
È importantissimo che la diagnosi sia accurata perché la terapia
d’elezione, in molti casi, è antibiotica, quindi dev’essere sempre
riservata al medico.
Un antibiotico dato inutilmente da un lato contribuisce al fenomeno della resistenza batterica (che causa
25mila morti all’anno in Europa), dall’altro distrugge la flora batterica «buona», indebolendo così il
sistema immunitario. Inoltre ci sono anche altri aspetti da mettere in chiaro.
Il primo: non è vero che il mal d’orecchio sia sempre sinonimo di otite, come pensano in molti. Il secondo
è che se di otite si tratta, non si è di fronte a un problema minore, poco più di una seccatura che
costringe a fare i salti mortali per tenere il bambino a casa dall’asilo.
L’otite media acuta (chiamata così perché colpisce l’orecchio medio), anche se raramente, può avere
infatti complicanze gravissime.
Come, per es., quelle che ad aprile sono state fatali per una bambina di 4 anni a Brescia.
In questo caso, secondo i consulenti della Procura, ci sarebbe stato un ritardo diagnostico e la bambina
forse avrebbe potuto salvarsi con una semplice terapia antibiotica somministrata tempestivamente.
Che cos’è l’otite media acuta?
È un’infiammazione dell’orecchio medio con presenza di versamento all’interno della cavità timpanica.
Può essere causata da quattro batteri
ï¶ Streptococcus pneumoniae (pneumococco),
ï¶ Haemophilus influenzae non tipizzabile,
ï¶ Moraxella catarrhalis,
ï¶ Streptococcus pyogenes (beta emolitico di gruppo A) —
che, dal nasofaringe (la cavità che mette in comunicazione fosse nasali e gola), risalgono verso l’orecchio
medio attraverso la tuba di Eustachio.
Nei bambini, fino ai sei anni circa, la tuba è corta e orizzontale (successivamente diventa obliqua):
questo facilita il ristagno di secrezioni.
Ogni episodio di otite media acuta comporta, di solito, almeno una visita medica e prescrizione di
antibiotici, salvo complicanze. Inoltre va messo in conto un «costo sociale» perché il bambino rimarrÃ
assente da scuola, con conseguenti giornate lavorative perse per i genitori (o necessità di pagare una
persona che si prenda cura del piccolo). «Tutto comincia sempre con un raffreddore —:
ï¶ il naso si infiamma e così la tuba, che si chiude “imprigionando†il catarro nell’orecchio.
Inizialmente la secrezione è sterile, ma poi i batteri presenti nel nasofaringe arrivano fino all’orecchio,
provocando infezione e infiammazione. Il catarro si accumula e la membrana timpanica si gonfia (viene
detta estroflessa): questo è l’elemento chiave per porre la diagnosi di otite media acuta. Se poi la
membrana è fragile, si buca e si può osservare una fuoriuscita di secrezione dal canale auricolare».
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
Come si riconosce?
Il mal d’orecchio (otalgia) non è quindi il sintomo principale
dell’otite media acuta: circa metà dei bambini al di sotto dei due
anni infatti non ha alcun dolore e ciò può capitare anche nei più
grandi (in circa un terzo dei casi).
Inoltre il fastidio all’orecchio può essere causato da altri fattori:
infiammazione dell’orecchio esterno, anomalie di posizione del
timpano, patologie dell’orofaringe e dei denti (otalgia riflessa).
I sintomi dell’otite media acuta possono essere addirittura assenti (soprattutto nei bambini al di sotto
dell’anno di vita, tanto che si parla di otite latente), oppure risultare molto vaghi, come febbre,
irritabilità , più raramente nausea, vomito, diarrea.
«Il problema dell’otite è che si fanno molte diagnosi errate. Questo complica le cose perché induce in
errore i genitori e, talvolta anche i medici, e fa giudicare come recidiva quello che in realtà è invece un
primo episodio, con prescrizione di trattamenti antibiotici immediati magari non necessari.
L’otite va diagnosticata e trattata correttamente. L’antibiotico inutile è sbagliato, ma d’altra parte
quando è indicato è invece irrinunciabile per scongiurare gravi complicanze».
E per diagnosticarla?
Per avere la certezza che si tratti di otite media acuta devono essere
presenti contemporaneamente tre elementi: esordio acuto dei sintomi
(per esempio mal d’orecchio, che però, come detto, non si verifica
sempre); segni di infiammazione della membrana timpanica; catarro
nella cavità timpanica.
La diagnosi dunque può essere fatta solo dal medico con l’otoscopio:
la membrana timpanica può apparire molto gonfia o di colore
giallastro per le secrezioni osservabili in trasparenza.
Talvolta il timpano è perforato e si verifica otorrea, ovvero fuoriuscita di pus dall’orecchio.
Uno dei problemi più frequenti per i pediatri è la presenza di cerume, che impedisce la visione chiara e
può pregiudicare la corretta diagnosi.
Per l’igiene dell’orecchio basta un lavaggio con acqua tiepida durante la doccia o il bagno (meglio con
il doccino): l’utilizzo dei bastoncini cotonati è assolutamente da evitare.
In che modo si cura?
L’obiettivo della terapia è duplice:
ï¶ togliere il dolore (paracetamolo o ibuprofene, che possono essere dati senza sentire il medico)
ï¶ ed eradicare i batteri responsabili (con antibiotici).
Le gocce auricolari analgesiche non vanno utilizzate prima della visita pediatrica, perché possono
complicare la visione della membrana in quanto fluidificano e aumentano il volume del cerume. Inoltre
le gocce sono controindicate in caso di perforazione timpanica e sempre sotto i tre anni.
Come si legge nelle raccomandazioni della Società italiana di pediatria preventiva e sociale, non tutte le
otiti devono essere trattate subito con gli antibiotici: questi sono raccomandati, nell’immediato soltanto
nei bambini sotto i due anni con otite bilaterale (cioè che colpisce entrambe le orecchie), quando i
sintomi sono molto accentuati, nei casi di otorrea con perforazione del timpano e nei bambini con
episodi ricorrenti. Nelle altre situazioni il pediatra può optare per la cosiddetta vigile attesa (48-72 ore),
con la sola prescrizione di antidolorifici: vale per bambini di età superiore a 2 anni, in presenza di
sintomi lievi e nei pazienti tra i 6 mesi e i 2 anni con una forma monolaterale non grave. La vigile attesa
presuppone la possibilità di una seconda visita di controllo, dopo due o tre giorni.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
Se il bambino ricomincia a giocare, dormire e mangiare (i tre elementi
chiave da osservare) significa che la situazione sta migliorando ed è
possibile che non serva l’antibiotico.
Sotto i 6 mesi di età l’antibiotico va dato sempre e comunque.
Molto utili, durante la terapia (ma anche come prevenzione), i lavaggi
nasali per favorire il drenaggio del catarro dalla cavità timpanica al
nasofaringe:
vanno fatti con soluzione fisiologica tiepida che scorre lentamente da una
narice all’altra. Si possono usare vari dispositivi, come bottigliette apposite o siringhe con adattatore.
Esistono strategie preventive?
Si può prevenire il rischio di otite con alcuni accorgimenti.
È dimostrato che i bambini allattati al seno per almeno 3 mesi hanno
meno episodi di otite media acuta, la probabilità cala ulteriormente (fino
al 50%) se l’allattamento si protrae fino almeno al sesto mese di vita.
È importante inoltre che vengano rispettate precise norme igieniche, a
partire da un frequente lavaggio delle mani: questo vale sia per i piccoli
che per gli adulti che si occupano di loro e dovrebbe essere una pratica abituale e consolidata, sia in casa
che a scuola.
L’uso prolungato del ciuccio è da evitare, perché aumenta del 30% il rischio di episodi di otite.
Si può dire lo stesso per il fumo passivo: i bambini devono stare il più possibile lontani da persone che
fumano. Infine il piccolo, se affetto da un’infezione delle alte vie aeree, dovrebbe stare a casa per
qualche giorno, in base alle indicazioni del pediatra.
Due vaccini proteggono efficacemente dall’otite:
ï¶ il vaccino anti pneumococcico coniugato (previsto nel primo anno di vita)
ï¶ e l’anti-influenzale, da ripetere ogni anno prima dell’inizio della circolazione dei virus.
Per gli altri tre batteri implicati nella malattia non esistono ancora vaccini:
l’Haemophilus influenzae non tipizzabile è diverso dal tipo B (contro il quale ci si può immunizzare).
Ci sono dati recenti sull’efficacia della somministrazione locale di particolari probiotici (ceppi
di Streptococcus Salivarius), capaci di ridurre la colonizzazione a livello del nasofaringe di Streptococcus
pyogenes e degli altri patogeni responsabili di otite media.
Le rare (ma temibili) complicanze
Quali possono essere le conseguenze dell’otite media acuta?
Raramente il disturbo evolve in modo sfavorevole, ma quando
succede c’è da preoccuparsi.
Il rischio più frequente (soprattutto sotto i due anni e nei casi di otite
ricorrente) è rappresentato dalla mastoidite acuta, ovvero
l’infiammazione della mastoide, osso temporale a contatto con la
cavità timpanica. Ci sono poi dei casi in cui attraverso la punta della mastoide il processo si estende alle
fasce muscolari del collo (la cosiddetta mastoidite di Bezold o pseudo Bezold): il sintomo principale può
essere il torcicollo e a volte è difficile valutare l’origine del problema, a meno di non precedere con
indagini radiologiche (Tac). Altre possibili complicanze gravi dell’otite sono le tromboflebiti, ovvero le
trombosi dei seni cavernosi endocranici: il segnale è il mal di testa.
Con l’AngioTac (Tac con contrasto) è possibile vedere la trombosi dei seni endocranici, che richiede una
terapia prolungata con farmaci anticoagulanti e può avere conseguenze gravissime.
A uccidere però è sempre l’infezione, che può portare a sviluppo di meningite (soprattutto se scatenata
dallo Pneumococco). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
SCIENZA E SALUTE
POLIPI, QUALI SONO I PIÙ PERICOLOSI?
Comuni dopo i 40 anni, alla vista si presentano come irregolaritÃ
della mucosa, ovvero la parete del colon o del retto.
I polipi però non sono tutti uguali:
ï¶ variano per forma, dimensione e modalità di crescita.
Sebbene non tutti i polipi si trasformino in tumori, tutte le neoplasie iniziano come polipi.
È importante quindi durante la colonscopia la loro caratterizzazine e soprattutto l’asportazione di quelli
che hanno questo potenziale degenerativo. Vediamo insieme al dott.ssa Milena Di Leo quali polipi
esistono e quali hanno più probabilità di sfociare in un tumore del colon-retto.
TIPI DI POLIPI E SIGNIFICATI
Gli endoscopi attualmente disponibili in molti centri, grazia all’ottima risoluzione e all’ausilio di
colorazioni, ci aiutano a identificare i polipi e anche a predirne il tipo. Nonostante questi miglioramenti,
il metodo certo per diagnosticare il tipo di polipo è la sua valutazione al microscopio:
ï¶ vanno quindi asportati (in parte o del tutto) ed analizzati istologicamente.
I polipi del colon-retto possono essere classificati in base alla forma.
Circa l’85% dei polipi sono “sessili†ovvero hanno la forma di una cupola, senza gambo.
Il 13% invece si presenta “peduncolatoâ€, come un fungo appeso alla parete del colon.
Infine circa il 2% delle lesioni precancerose è completamente piatta.
La forma influenza la facilità con cui i polipi possono essere visualizzati dall’endoscopista:
il polipo peduncolato è generalmente ben visibile, mentre il polipo piatto è più complesso da
identificare perché è talmente sottile che tende a confondersi con le parti del colon-retto e spesso anche
minimi residui di feci possono renderne difficile la visualizzazione.
Questo spiega l’importanza di una preparazione intestinale fatta bene: consente di poter effettuare una
colonscopia molto accurata, quindi di visualizzare e asportare tutti i polipi osservati.
PERCHÉ LE DIMENSIONI DI UN POLIPO SONO IMPORTANTI
I polipi possono essere di misura inferiore ai 5 mm ma arrivare anche a oltre 30 mm.
Più piccolo è il polipo, minori sono le possibilità che sia maligno:
ï¶ quelli di dimensioni superiori a 20 mm infatti hanno il 10% in più di probabilità di avere cellule
modificate al loro interno.
Le cellule degenerate hanno diversi gradi di “modifica†dalla displasia lieve sino al tumore.
Al microscopio, si identificano questi diversi stadi e queste cellule sembrano più grandi e disorganizzate
con nuclei più grandi e più scuri rispetto alle cellule sane.
Le dimensioni, insieme alla forma del polipo modificano anche il tipo di asportazione.
SINTOMI DA NON SOTTOVALUTARE
“I polipi del colon-retto non hanno sintomi specifici-. Crescono indolenti per anni e danno segno della
loro presenza quando diventano di dimensioni considerevoli o quando sono degenerati in tumore.
Ed è per questo che sopra i 50 anni di età è consigliata l’esecuzione di una colonscopia:
ï¶ infatti l’esame endoscopico è l’unico esame in grado di identificare e di asportare i polipi del
colon-retto.
E’ un esame invasivo, ma oggi con l’ausilio di farmaci antidolorifici e sedativi è condotto senza
particolare disagio per il paziente.
L’età di esecuzione della prima colonscopia può essere anticipata se c’e’ un parente che ha avuto un
tumore del colon retto. Data la necessità di raccogliere altre informazioni, in questi casi e’ necessaria una
visita specialistica gastroenterologica per stabilire i giusti tempi di esecuzione dell’esame e l’eventuale
richiesta di ulteriori accertamenti. (Salute, Humanitas)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1445
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI OTTOBRE
Di seguito l’elenco degli eventi formativi
EVENTI MESE DI OTTOBRE
Venerdì 26 Ottobre
Sede Ordine
h. 21.00
Parte I
Serata Monotematica
18 Crediti FAD
Corso Teorico Pratico di Rianimazione in caso di Morte
Improvvisa: impiego del Defibrillatore
Relatore: Prof. Maurizio Santomauro - Università Federico II
Obiettivo del Corso: Acquisire le conoscenze e le capacità operative relative alla
rianimazione cardiopolmonare mediante l’applicazione del Basic Life Support e della
defibrillazione precoce. Sarà consegnato ad ogni partecipante un attestato di frequenza al
corso. Il superamento del corso autorizza all’uso del Defibrillatore semiautomatico.
Lunedì 29 Ottobre
Sede Ordine
h. 21.00
Parte I
Serata Monotematica
18 Crediti FAD
Patofisiologia dell’Artrite Reumatoide e Trattamento
Farmacologico: Ruolo del Farmacista
Relatore: Prof. Antonio Lavecchia – Università Federico II
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Ottobre dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza Venosa
Venerdì 26 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30)
QUALIANO (NA); Corso Campano, n. 241
Martedì 30 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) S. SEBASTIANO al VESUVIO; P.zza Meridiana 40
Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30) MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale
Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv
Ordine Farmacisti della provincia di Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi 3 servizi:
1. l’annuncio dell’apertura della Web-TV
2. progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
3. DDL Concorrenza: Cosa Fare?
4. Manovre salvavita e defibrillatore: Ruolo del Farmacista
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web-tvordine-farmacisti-della-provincia-di-napoli
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
ESERCIZIO ABUSIVO della
PROFESSIONE
Art. 12 1. 11/1/2018 n. 3 (Legge Lorenzin)
Esercizio abusivo di una professione
1. L'articolo 348 del codice penale e' sostituito dal seguente:
«Art. 348 (Esercizio abusivo di una professione).
ï¶ Chiunque abusivamente esercita una professione per la quale è
richiesta
una speciale
abilitazione dello Stato è punito con la RECLUSIONE da sei mesi a tre anni e con la multa da
€ 10.000 a € 50.000.
La condanna comporta la pubblicazione della sentenza e la confisca delle cose che servirono o furono
destinate a commettere il reato e, nel caso in cui il soggetto che ha commesso il reato eserciti
regolarmente una professione o attività , la trasmissione della sentenza medesima al competente
Ordine, albo o registro ai fini dell'applicazione dell'interdizione da uno a
tre
anni
dalla
professione o attività regolarmente esercitata.
Si applica la pena della RECLUSIONE da uno a cinque anni e della multa da € 15.000 a € 75.000 nei
confronti del Professionista che ha determinato altri a commettere il reato di cui al primo comma
ovvero ha diretto l'attività delle persone che sono concorse nel reato medesimo».
ORARI e TURNI di APERTURA
Art. 1 comma 165 1. Concorrenza 124/2017
Gli orari e i turni di apertura e di chiusura
delle
farmacie
convenzionate con il Servizio Sanitario Nazionale stabiliti dalle
autorità competenti costituiscono il livello minimo di servizio che deve
essere assicurato da ciascuna farmacia.
E' facoltà di chi ha la titolarità o la gestione della farmacia di prestare servizio in orari e in periodi
aggiuntivi rispetto a quelli obbligatori, purchè ne dia preventiva comunicazione all'autorità sanitaria
competente e all'ordine provinciale dei farmacisti e ne informi la clientela mediante cartelli affissi
all'esterno dell'esercizio.
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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Anno VII – Numero 1445
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
TITOLO
Cellule LE - Fattore LE - Rosette LE -Cellule di
Heller- Clearance Renale
Cloruri Sierici - CO2 Totale Plasmatica
Colesterolo Totale e LDL Sierici (1)
Colesterolo Totale e LDL Sierici (2)
Cortisolo Sierico
QUESTIONARO n.3
Creatin-Fosfochinasi (CPK) Sierica
Elettroforesi - Elettroliti
Ematocrito - Emocultura
Emoglobina Glicosilata
Eritropoietina Sierica Diedro-Epiandrosterone
Solfato Sierico (DHEA)
QUESTIONARO n. 4
Estradiolo Plasmatico Fattore Reumatoide
Fattori della Coagulazione
Ferritina Sierica
Alfa-Fetoproteina Plasmatica (AFP)
Fosfatasi Acida e Alcalina Sierica (ALP)
QUESTIONARO n. 5
Data
Modulo
22 Ottobre
23 Ottobre
24 Ottobre
25 Ottobre
26 Ottobre
26
27
28
29
30
29 Ottobre
30 Ottobre
31 Ottobre
1 Novembre
31
32
33
34
2 Novembre
35
5 Nov
6 Nov
36
37
7 Nov
38
8 Nov
9 Nov
39
40
TITOLO
FT3 e FT4 - Gica Sierico (CA19-9)
Formula Leucocitaria del Sangue
Gamma GT - GH Plasmatico
Glicemia
Globuli Bianchi
QUESTIONARO n.6
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Analisi Feci
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Analisi Urine 2
Analisi Urine 3 Urinocultura
Liquido Amniotico – Pericardico –
Pleurico – Pap Test
Tampone Faringeo –Tonsillare –
Uretrale -Vaginale
Modulo complementare finale
QUESTIONARO n.8
Data
12 Nov
13 Nov
14 Nov
15 Nov
16 Nov
19 Nov
20 Nov
21 Nov
22 Nov
23 Nov
26 Nov
27 Nov
28 Nov
29 Nov
30 Nov
COME PARTECIPARE
a. Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la
richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
b. Nome, Cognome;
c. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!),
d. luogo e data di nascita,
e. n. tel. mobile che verrà utilizzato solo per comunicazioni
18
urgenti relative a modifiche del Corso
Crediti
ECM
AVVISO:
per partecipare al Corso ci si può iscrivere fino al 30 OTTOBRE
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1445
14
Il link che Ti “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it