Anno VII – Numero 1449
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto “Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: esercizio abusivo
della professione
3. Ordine: Parte la WEB-TV
dell’Ordine di Napoli
4. Corso FAD in farmaFAY
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Sai che alcuni batteri sono
resistenti ai disinfettanti a
base alcolica?
6. la luce come farmaco per
il cervello? in futuro
potrebbe essere così
7. nella crosta del pane
scoperti alcuni componenti
che invecchiano le cellule
Mercoledì 31 Ottobre 2018 – S. Lucilla, Quintino
Proverbio di oggi………
Chi vo’ mettere pede a ogni preta, nun arriva a la casa
Sai che alcuni BATTERI sono resistenti ai
Spera in ciò che odi:vivrai a lungo.
DISINFETTANTI
a BASE ALCOLICA?
Nei primi anni 2000 gli ospedali in tutta l’Australia hanno
iniziato a installare i dispenser di disinfettante per le mani
anche nelle camere e nei corridoi per consentire l’accesso a
personale, visitatori e pazienti di eliminare i batteri dalle mani.
La ricerca ha dimostrato che questi disinfettanti a base
alcolica hanno aiutato a combattere le infezioni da
stafilococco nei pazienti e in alcuni tipi di batteri resistenti
ai farmaci e i tassi di queste infezioni sono diminuiti.
Tuttavia, alcune altre infezioni si sono comportate in un
modo esattamente contrario.
IL 10% DELLE INFEZIONI NON REAGISCE AL SAPONE
Prevenzione e Salute
8. Seguite veramente la dieta
mediterranea? scoprirlo è
facile
9. artrosi, per il ginocchio è
efficace
la
terapia
dell’ossigeno-ozono.
Meteo Napoli
Mercoledì 30 Ottobre
ï‚· Variabile
Minima: 12° C
Massima: 22°C
Umidità :
Mattina = 42%
Pomeriggio = 56%
Le infezioni da enterococchi, causate cioè da batteri che colpiscono il tubo
digerente, la vescica, il cuore e altre parti del corpo, hanno iniziato ad
aumentare in concomitanza dell’uso maggiore di sapone antibatterico.
Queste infezioni costituiscono il 10% delle infezioni batteriche acquisite
nell’ospedale e sono tra le principali cause di sepsi.
COLPA DELLA BASE ALCOLICA?
Una nuova ricerca pubblicata da Science Translational Medicine ha sostenuto
che diversi ceppi di batteri apparentemente resistenti al sapone per le mani
avevano iniziato ad adattarsi ai disinfettanti per le mani a base alcolica.
Ciò potrebbe significare che i batteri siano grado di sopravvivere per periodi di
tempo più lunghi se entrano in contatto con l’alcol contenuto nei saponi.
UN POSSIBILE PERICOLO PER GLI OSPEDALI: “Questa è stata la prima
volta che qualcuno ha dimostrato che i batteri ospedalieri stanno
diventando tolleranti verso l’alcol contenuto nei disinfettantiâ€.
I ricercatori hanno confrontato 139 tipi di batteri, osservando gli stessi ceppi
dal 1997 al 2015. Col passare del tempo, i batteri si sono evoluti per tollerare
meglio l’alcol all’interno dei disinfettanti. I batteri raccolti dopo il 2009 erano
10 volte più tolleranti rispetto ai batteri raccolti prima del 2004.
(Salute, Humanitas)
SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it
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PAGINA 2
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
SCIENZA E SALUTE
LA LUCE COME FARMACO PER IL CERVELLO?
IN FUTURO POTREBBE ESSERE COSÌ
Si chiama optogenetica: è una nuova disciplina che vuole studiare e intervenire
sul cervello grazie alla genetica e a tecniche ottiche, per curare diverse malattie
È possibile manipolare il cervello con la luce?
E, in futuro, curare malattie come il Parkinson o la depressione, l’Alzheimer o i
disturbi post-traumatici da stress?
Le domande non sono campate per aria.
Nascono da una nuova disciplina scientifica che si chiama OPTOGENETICA:
 già la parola indica che sfrutta tecniche ottiche (la luce appunto)
associate a manipolazioni del Dna, per studiare l’organo più complesso
del corpo umano, il cervello, appunto.
Occorre andare un po’ con ordine per spiegare di che cosa si tratta:
NETWORK CEREBRALI
«Il primo obiettivo è quello di studiare come funziona il cervello.
Il secondo è quello di capire come interferire sui processi cerebrali alla base di malattie che al momento
non hanno cura o ce l’hanno, ma non sempre efficace».
Al momento lo studio delle funzioni del cervello è affidato a strumenti un po’ grossolani e lo stesso vale
per la sua manipolazione nel trattamento di certe malattie.
Per es.: nel campo della ricerca si può usare la risonanza magnetica funzionale per capire come
reagiscono certe aree cerebrali in risposta a diversi stimoli.
Oppure, nel campo delle cure, si può ricorrere alla stimolazione cerebrale profonda con l’impianto di
elettrodi nel cervello per controllare certe forme di Parkinson.
O ancora: usare la stimolazione trans-cranica, cioè applicata dall’esterno, per contrastare la dipendenza
da droga. L’optogenetica va oltre: «Stiamo usando bombe. L’obiettivo è pensare a missili guidati (con
l’optogenetica, appunto)».
I GENI DELLE ALGHE
Una soluzione è venuta dalle alghe. Sì, le alghe. «Le alghe possono cambiare il loro comportamento in
base alla luce, proprio perché producono proteine ad essa sensibili».
Ecco allora l’idea dell’optogenetica:
 sfruttare i geni di queste proteine delle alghe (si chiamano OPSINE e sono tante) e farli esprimere
nei neuroni (cellule cerebrali) in modo da poterli manipolare con la luce (ognuna di queste
proteina è sensibile a luci differenti, al blu o al giallo, per esempio) e studiare circuiti nervosi del
cervello.
«Al momento stiamo studiando il comportamento in animali da laboratorio, modificati geneticamente
perché producano queste proteine - e in particolare ci stiamo concentrando sulla corteccia prefrontale,
quella che ha a che fare con il controllo delle emozioni e con molte patologie psichiatriche, come la
depressione o la schizofrenia».
ANIMALI TRANSGENICI
Come? Con animali transgenici, cioè programmati perché producano nel cervello questo tipo di proteine
attivabili con la luce. Ma un altro passo in avanti (che avvicinerebbe l’uso di queste tecniche sull’uomo)
sono i virus. Se si pensa all’uomo, il problema è come far arrivare i geni di queste proteine, sensibili alla
luce, nel loro cervello (perché il Dna degli uomini non si può manipolare come quello dei topi).
«Anche in altre terapie i virus sono usati (come “cavallo di Troiaâ€,), per inserire geni nel corpo umano». .
(Salute, Corriere)
PAGINA 3
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
PREVENZIONE E SALUTE
SEGUITE VERAMENTE LA DIETA MEDITERRANEA?
SCOPRIRLO È FACILE
Le conferme sulla validità di questo modello alimentare sono più che numerose, per
capire qual è il nostro livello di aderenza basta rispondere alle domande di questo
test
Quasi non passa giorno senza che giungano nuove
prove a sostegno della validità del modello alimentare
mediterraneo e dei suoi legami con un migliore stato di
salute e una più lunga durata della vita.
Lo confermano anche due recenti studi. Una metaanalisi appena pubblicata sul British Journal of
Nutrition, che ha combinato i dati raccolti da sette studi
prospettici, indica che
ï¶ l’aumento dell’aderenza al modello alimentare
mediterraneo è associato ad una ridotta
mortalità in un campione di anziani.
Nel secondo studio, invece, pubblicato su Sleep e
condotto su più di 2 mila americani,
ï¶ una maggiore aderenza alla dieta mediterranea è risultata associata a una durata del sonno più
adeguata, fattore considerato importante anche per la prevenzione cardiovascolare.
Di fronte a risultati come questi, può venire da chiedersi se, e in che misura, la nostra dieta possa essere
considerata davvero «mediterranea».
LE EVIDENZE
A rispondere ci aiutano alcuni ricercatori italiani autori di uno studio pubblicato di recente su Nutrition,
Metabolism & Cardiovascular Diseases. «In questa ricerca — spiega Patrizia Gnagnarella della Divisione
di epidemiologia e biostatistica, dell’Istituto europeo di oncologia di Milano — partendo dal presupposto
delle evidenze sempre più forti della letteratura a favore della dieta mediterranea e sulla necessità di
strumenti più flessibili per una più rapida e ripetuta misurazione dell’aderenza ad essa, abbiamo messo a
punto un questionario che aiuta a misurarla».
IL QUESTIONARIO: Nel questionario messo a punto non vengono però menzionati diversi alimenti:
ï¶ uova, patate e formaggi.
«Abbiamo dato rilievo soprattutto ai cibi considerati i veri pilastri di questo modello alimentare:
ï¶ cereali integrali, verdura, frutta, compresa quella secca a guscio».
Chi, rispondendo al questionario (qui a lato), dovesse verificare che segue poco o niente la dieta
mediterranea, cosa potrebbe fare?
«Dovrebbe cercare — di formulare i menu proprio a partire dagli alimenti appena citati.
Come sottolineato anche dalle recentissime raccomandazioni del Fondo Mondiale per la ricerca sul
Cancro, non esiste un singolo alimento miracoloso, ma l’effetto protettivo può provenire da un
“pacchetto†di scelte di vita sane che possono ridurre la probabilità di ammalarsi.
«Quindi — conclude la ricercatrice — dobbiamo dare la precedenza ai cibi di origine vegetale,
completandoli con piccole porzioni di alimenti di origine animale, limitando il consumo di bevande
alcoliche e senza mai dimenticare l’importanza dell’attività fisica, che dovrebbe essere quotidiana».
(Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
PREVENZIONE E SALUTE
ARTROSI, PER IL GINOCCHIO È EFFICACE
LA TERAPIA DELL’OSSIGENO-OZONO
La World Health Organization l’ha definita un “disordine
cronico, degenerativo, di natura idiopatica caratterizzato
dalla perdita progressiva di cartilagine articolareâ€.
L’artrosi è una delle principali cause di disabilità e una delle maggiori problematiche per la sanitÃ
pubblica nei paesi occidentali. Questa patologia è dovuta principalmente all’usura e all’invecchiamento
delle articolazioni. Una delle nuove frontiere per la cura dell’artrosi è
ï¶ l’ossigeno-ozono terapia (OOT).
Abbiamo parlato della sua possibile applicazione con il dr L. Virelli, fisiatra dell’unità operativa di
riabilitazione ortopedica di Humanitas.
I SINTOMI DELL’ARTROSI AL GINOCCHIO: Chi soffre di artrosi al ginocchio prova di solito
un fastidio progressivo e acutizzato dal movimento. Questo sintomo può manifestarsi per pochi giorni
ma anche per diverse settimane e spesso si associa a rigidità articolare, presente soprattutto al mattino.
In alcuni casi possono verificarsi anche episodi di ‘cedimento’ e instabilità del ginocchio.
IN COSA CONSISTE L’OSSIGENO-OZONO TERAPIA?
“L’ossigeno-ozono terapia (OOT) è una delle nuove frontiere per la cura dell’artrosi ed in generale nel
trattamento del dolore muscolo-scheletrico, delle lesioni cutanee cronicizzate ed in numerose condizioni
patologiche in cui viene chiamato in causa lo stress ossidativo cronico sistemicoâ€;
ï¶ anche l’età rappresenta il fattore di rischio più legato allo sviluppo dell’artrosi.
Essendo una patologia da usura, la malattia ha un’incidenza più alta nelle persone dopo i 50 anni.
“Anche l’obesità –, incrementa lo stress ‘meccanico’ ed il carico sull’articolazione, rappresentando un
fattore di rischio molto importante. Infine la genetica e la familiarità sono sicuramente da tenere
presente. E’ stato dimostrato infatti che chi ha parenti di primo grado affetti da artrosi ha una maggiore
probabilità di sviluppare a sua volta la stessa patologiaâ€. Infine, giocano un ruolo fattori ‘esterni’ come il
lavoro, l’attività sportiva, soprattutto se svolta ad alto livello.
“Per una buona riuscita della terapia e per non avere più dolori, innanzitutto è bene ridurre il più
possibile i fattori di rischio di cui si è parlato; è quindi consigliato perdere peso, se necessario, svolgere
attività fisica in modo regolare purché basso ‘carico’ e ‘impatto’ sul ginocchio per migliorare la flessibilitÃ
e mantenere il tono muscolare ed, in generale, sospendere fumo e alcoliciâ€.
Il trattamento consiste nella iniezione di ozono medicale, una miscela di ossigeno e ozono preparata e
dosata con un’apparecchiatura apposita. Le infiltrazioni intrarticolari, generalmente somministrate una
volta a settimana, possono variare per frequenza e la durata del trattamento. Tutto dipende dallo stato
di salute del paziente e della risposta alla terapia. “Ci sono diversi protocolli personalizzabiliâ€.
E’ un trattamento che permette di ridurre l’infiammazione ed il dolore e con poche controindicazioni, a
differenza di altre terapie farmacologiche che possono essere sconsigliate o del tutto controindicate in
alcuni pazienti (come gli antinfiammatori o i cortisonici).
Come in tutte le procedure infiltrative viene consigliato un periodi di riposo di 12 – 24 ore subito dopo la
somministrazione ma non è necessario rimanere a riposo per periodi prolungatiâ€.
QUAL È IL RISCHIO DI RECIDIVE DELL’ARTROSI AL GINOCCHIO? : Sebbene questa terapia sia
ottima per calmare la sintomatologia e per lenire il dolore, gli studi affermano che non sia sufficiente ad
arrestare la progressione della patologia. I sintomi tenderanno a ricomparire ma l’applicazione del
trattamento risulterà una metodica efficace nel ritardare il ricorso ad altre terapie che possono
presentare effetti collaterali o alla chirurgia, nei pazienti che non si sottopongono all’intervento.
(Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
SCIENZA E SALUTE
NELLA CROSTA DEL PANE SCOPERTI ALCUNI
COMPONENTI CHE INVECCHIANO LE CELLULE
Il pane? Sì, ma con moderazione. Secondo la una ricerca pubblicata sul Journal of Cereal
Science la reazione chimica grazie alla quale si formerebbe la crosta ha all’interno alcuni
componenti poco graditi all’organismo, in grado, fra l’altro, di velocizzare
l’invecchiamento cellulare. Ne abbiamo parlato con Martina Mura, dietista di Humanitas.
COS’È LA REAZIONE DI MAILLARD?
Si chiama reazione di Maillard, dal chimico francese che studiò le
reazioni di zuccheri e proteine durante la cottura a temperature
superiori a 150-170 gradi, ed è la reazione che porta alla formazione
della crosta del pane, della crosticina sulle patate al forno, del colore
marroncino di biscotti, fette biscottate, chicchi di caffè torrefatti.
Da questa reazione si produce, però, anche l’Acrilammide, una
sostanza classificata come potenzialmente cancerogena (classe 2A)
dallo IARC.
È una sostanza potenzialmente in grado di mutare il DNA aumentando
il rischio di sviluppare tumori nei consumatori di tutte le età .
In base alle indicazioni dell’EFSA (Scientific Opinion on acrilamide in food – EFSA 2015) per gli
effetti dell’acrilammide correlati al cancro, l’esposizione della popolazione è così alta da costituire un
allarme per la salute pubblica.
I bambini sono i soggetti più a rischio perché hanno una superficie corporea maggiore. Non solo gli
alimenti contengono acrilammide, il fumo di tabacco rappresenta una fonte maggiore di quella
alimentare.
QUALE PANE CONSUMARE?
Parte integrante della dieta mediterranea, oltre che alimento di tradizione culinaria e storia culturale
millenaria, il pane non è un alimento da evitare.
L’importante, secondo gli esperti, è consumarlo con moderazione e seguendo il principio dell’alta qualitÃ
dei prodotti che sono stati usati per realizzarlo.
A cominciare dalla lievitazione, che deve essere lunga:
ï¶ i lieviti si nutrono di zuccheri, più la lievitazione è prolungata e più riescono a ridurre la quantità di
zuccheri disponibili alla reazione.
Un altro modo per ridurre l’acrilammide è preferire cotture più lunghe a temperature inferiori.
Questa molecola viene prodotta più velocemente sopra i 180°C, meglio cuocere patate e pane a
temperature inferiori ma per tempi più lunghi.
Attenzione al colore.
Il colore degli alimenti è di aiuto per individuare la presenza di acrilammide.
Nello specifico è il colore dal marroncino al marrone scuro che possiamo osservare sulle patate, il pane,
la pizza, i biscotti, i cereali da colazione, le fette biscottate ecc, ad indicarci chiaramente la presenza di
questa sostanza cancerogena.
Più sarà scuro il colore ed estesa l’area interessata, maggiore sarà la quantità di acrilammide.
Se il colore, invece, è dorato la presenza di acrilammide potrebbe essere “trascurabileâ€.
Nella mollica del pane o nelle patate bollite non c’è acrilammide.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE: GLI EVENTI DEL MESE DI OTTOBRE
Di seguito l’elenco degli eventi formativi
EVENTI MESE DI OTTOBRE
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€
Mese di Ottobre dedicato
alla prevenzione
dell’Insufficienza Venosa
Mercoledì 31 Ottobre - (dalle 10.00 alle 18.30)
MARIGLIANO (NA); Corso Umberto I, n. 25
ORDINE: Procedura Selettiva per il DECENTRAMENTO
delle Farmacie del Comune di NAPOLI
Approvato il bando di indizione della seconda procedura selettiva per il decentramento
delle Farmacie del Comune di Napoli.
Per la consultazione del bando basta collegarsi sul Sito dell’Ordine, sezione Servizi/Concorsi, al seguente
link dove troverete
ï¶ l’elenco delle zone farmaceutiche oggetto del decentramento (All.B)
ï¶ lo Schema di partecipazione al concorso (All. C):
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/servizi/concorsi/2182-seconda-procedura-selettivaper-il-decentramento-della-farmacie-del-comune-di-napoli
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale
Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv
Ordine Farmacisti della provincia di Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi 3 servizi:
1. l’annuncio dell’apertura della Web-TV
2. progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
3. DDL Concorrenza: Cosa Fare?
4. Manovre salvavita e defibrillatore: Ruolo del Farmacista
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web-tvordine-farmacisti-della-provincia-di-napoli
PAGINA 8
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 9
Anno VII – Numero 1449
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
TITOLO
Creatin-Fosfochinasi (CPK) Sierica
Elettroforesi - Elettroliti
Ematocrito - Emocultura
Emoglobina Glicosilata
Eritropoietina Sierica Diedro-Epiandrosterone
Solfato Sierico (DHEA)
QUESTIONARO n. 4
Estradiolo Plasmatico Fattore Reumatoide
Fattori della Coagulazione
Ferritina Sierica
Alfa-Fetoproteina Plasmatica (AFP)
Fosfatasi Acida e Alcalina Sierica (ALP)
QUESTIONARO n. 5
FT3 e FT4 - Gica Sierico (CA19-9)
Formula Leucocitaria del Sangue
Gamma GT - GH Plasmatico
Glicemia
Globuli Bianchi
QUESTIONARO n.6
Data
Modulo
TITOLO
Data
29 Ottobre
30 Ottobre
31 Ottobre
1 Novembre
31
32
33
34
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Analisi Feci
19 Nov
20 Nov
21 Nov
22 Nov
2 Novembre
35
5 Nov
6 Nov
36
37
7 Nov
38
8 Nov
9 Nov
39
40
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Analisi Urine 2
Analisi Urine 3 Urinocultura
Liquido Amniotico – Pericardico –
Pleurico – Pap Test
Tampone Faringeo –Tonsillare –
Uretrale -Vaginale
Modulo complementare finale
QUESTIONARO n.8
23 Nov
26 Nov
27 Nov
28 Nov
29 Nov
30 Nov
12 Nov
13 Nov
14 Nov
15 Nov
16 Nov
COME PARTECIPARE
a. Inviare all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. la
richiesta di fruizione del Corso.
Tale richiesta deve contenere i seguenti dati:
b. Nome, Cognome;
c. Codice Fisc. , indirizzo mail (non PEC!!),
d. luogo e data di nascita,
e. n. tel. mobile che verrà utilizzato solo per comunicazioni
18
urgenti relative a modifiche del Corso
Crediti
ECM
AVVISO:
per partecipare al Corso ci si può iscrivere fino al 30 OTTOBRE
PAGINA 10
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1449
18
Il link che Ti “porterà †direttamente sulla piattaforma FAD del Provider.
www.ecm-corsi.it