Anno II – Numero 200 AVVISO 1. Viaggio a S Pietroburgo Lunedì 17 Giugno 2013, S. Gregorio, Adolfo, Manuele DUECENTO CANDELINE PER FARMADAY Oggi 17 Giugno 2013, il notiziario online dell’Ordine, Notizie in Rilievo FarmaDAY raggiunge quota 200; il primo numero il 3 Informazione e Settembre 2012. Salute 2. Numero verde per il tumore del colon retto. 3. La dieta mediterranea: un mito o realtà. 27 giugno presso le sede dell’ordine. Prevenzione e Salute 4. Estate. Cure tumore mettono KO la pelle: ecco un decalogo per proteggerla. 5. Salute: 'bronchiti di giugno' in aumento, fino a 150.000 casi a settimana L’obiettivo che ci siamo posti all’inizio di questo coinvolgente impegno verso di Voi era quello di cercare di fornire in tempo reale notizie utili per la Nostra Professione attraverso un notiziario online di facile e immediata consultazione dedicato specificamente: all’informazione sanitaria medico-scientifica, agli aspetti economici e sociali della sanità e della farmacia, all’evoluzione del settore farmaceutico alla nutrizione, alla cosmesi e alla galenica alla prevenzione e alla tutela della salute dei cittadini alle innovazioni derivanti dal mondo scientifico. L’Ordine NON È E NON VUOLE essere un’entità a sé stante ma vuole creare un legame sempre più stretto con i propri Iscritti. Scienza e salute 6. Sigarette elettroniche e metalli pesanti: salute a rischio. 7. Menopausa: ricerca choc, "e' tutta colpa degli uomini" “CONOSCERE E CONOSCERSI PER MIGLIORARE LE PROPRIE CONOSCENZE PROFESSIONALI” La redazione del notiziario richiede un forte impegno quotidiano, anzi notturno!!! e il tutto è realizzato a costo zero per le risorse dell’Ordine e solo con l’impegno continuo e quotidiano. Grazie per i tantissimi apprezzamenti ricevuti. Il prossimo traguardo: n. 300 Enzo Santagada SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 200 ORDINE DEI FARMACISTI, GIOVEDÌ 27 GIUGNO: “LA DIETA MEDITERRANEA: UN MITO O REALTA’” La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali di tre paesi europei e uno africano del bacino del mediterraneo: Italia, Grecia, Spagna e Marocco. Nel 2008 l'Italia presentò richiesta all'UNESCO affinché la dieta mediterranea venisse inserita fra i patrimoni culturali immateriali dell’umanità, riconoscimento che riceve nel 2010 Abbiamo sempre considerato che il ruolo della Farmacia è fondamentale nella promozione della salute, nella prevenzione e nell’educazione sanitaria del Cittadino; per svolgere tale ruolo occorre personale preparato e continuamente aggiornato nonché una grande attenzione ai bisogni del cittadino. A tale proposito, al fine di sostenere e promuovere il ruolo del Farmacista come Operatore Sanitario attivo sul territorio, abbiamo organizzato per il 27 Giugno p.v. l’evento formativo, che si terrà presso la Nostra Sede, dal titolo: DATA ARGOMENTO RELATORE Giovedì 27 Giugno Prof.ssa Anna Maria COLAO “La dieta Mediterranea: Ore 21.00 – Sede Ordine un mito o realtà” INFORMAZIONE E SALUTE NUMERO VERDE PER IL TUMORE DEL COLON-RETTO Iniziativa del Policlinico Gemelli di Roma: chiamando è possibile fissare una visita entro 48 ore e avere informazioni Con 52mila nuovi casi nel 2012, quello del colon-retto è il tumore con maggior insorgenza tra gli italiani: 300mila i connazionali che ad oggi ne soffrono. Sono i dati del registro "I numeri del cancro in Italia 2012", secondo cui ogni anno sono circa 20mila i decessi causati da questo tumore, che si colloca al secondo posto per mortalità. Tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto da quello alla prostata e da quello al polmone (14% di tutti i nuovi tumori), mentre nelle donne occupa il secondo posto, preceduto da quello alla mammella, con il 14%. NUMERO VERDE - Al Policlinico Gemelli di Roma, a partire da oggi e per 6 mesi, è attivo un numero verde dedicato a questa patologia. Chiamando l'800.101.151 è possibile prenotare una visita con uno specialista dell'Unità operativa di chirurgia digestiva entro 48 ore. «Il numero verde è indirizzato a chi vuole fare prevenzione - spiega G.B. Doglietto, dir. della Chirurgia digestiva del Gemelli -, in particolare a chi ha una familiarità per questo tumore, chi ha una malattia infiammatoria del colon e chi ha superato i 50-55 anni». Secondo gli esperti nei prossimi anni si riscontrerà in Italia un netto aumento del numero di persone che contrarranno la patologia: dal 2020 potrebbero esserci più di 57mila nuovi casi ogni anno. Un "boom" dovuto all'aumento di alcuni fattori di rischio come l'invecchiamento della popolazione, le cattive abitudini alimentari e l'eccessivo consumo di alcol e tabacco. TEST E COLONSCOPIA - Il programma di screening del colon-retto è indirizzato a uomini e donne dai 50 ai 69 anni di età. Consiste in un test che individua l'eventuale presenza di sangue occulto nelle feci e in una successiva colonscopia nei casi positivi, con ripetizione regolare ogni 2 anni. Lo screening può consentire il riscontro e la rimozione di precursori (adenomi) prima della trasformazione in tumore e la diagnosi di carcinomi in stadio iniziale. L'obiettivo del numero verde è sensibilizzare l'opinione pubblica su questo tema e informare la popolazione sull'importanza che rivestono la diagnosi precoce e i percorsi terapeutici d'avanguardia. «Oggi, se diagnosticato in tempo, la percentuale di guarigione del tumore del colon-retto è alta. Grandi e importanti sono le novità sia nell'ambito della ricerca sia nel campo dei trattamenti per la cura di questa neoplasia. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 200 PREVENZIONE E SALUTE ESTATE: CURE TUMORE METTONO KO PELLE, ECCO UN DECALOGO PER DIFENDERLA Evitare le ore più calde, usare solari ad alta protezione e soprattutto evitare di esporre la parte di cute sottoposta a radioterapia per almeno un anno dal trattamento Evitare le ore più calde, usare solari ad alta protezione e soprattutto evitare di esporre la parte di cute sottoposta a radioterapia per almeno un anno dal trattamento. Sono alcuni consigli per tutti quei pazienti che dopo essere passati per una malattia che sconvolge il metabolismo e l'equilibrio ormonale, come il tumore, decidono di esporsi ai raggi del sole. Il sole fa bene all'umore - confermano gli esperti in una nota - ma la pelle va protetta. E allora ecco un decalogo semplice da seguire, che aiuta queste persone particolarmente sensibili, a proteggersi dai raggi solari: esporsi con moderazione negli orari prima delle 11 e dopo le 16, quando le radiazioni sono meno nocive; usare solari ad alta protezione associati a indumenti appropriati; scegliere prodotti fotoprotettivi senza parabeni, conservanti e nichel free con alto fattore di protezione; al mare e in montagna indossare comunque un cappello a falda larga, occhiali da sole e t-shirt. E ancora. La cute che ha subito la radioterapia è molto più sensibile, in questo caso evitare di esporre la parte di cute irradiata per almeno un anno dal trattamento; scegliere detergenti con formulazioni di tipo olio in acqua, che agiscono delicatamente per affinità e detergersi subito dopo il bagno in mare, in piscina o alle terme; l'idratazione della pelle nel periodo estivo è ancora più importante nel paziente oncologico, preferire idratanti a base di olio di germe di grano, vitamina E e con aloe, urea e allantoina in formulazioni che vengono facilmente assorbite dalla cute; curare e proteggere i capelli con lozioni tricostimolanti, balsami e shampoo specifici; utilizzare lacche protettive e rinforzanti per la cura delle unghie; mangiare frutta e verdura, bere tanta acqua, te verde e spremute. La patologia tumorale è sempre più cronica e la qualità di vita del paziente oncologico è sempre più centrale nell'approccio terapeutico: da qui è partito il Board Scientifico de 'Il Corpo Ritrovato', che da tre anni è impegnato nella definizione di protocolli dermocosmetologici per la gestione degli eventi cutanei, e del conseguente disagio per la persona colpita, causati dalle cure oncologiche. "La terapia oncologica passa dalla pelle e per la pelle favorendo e inducendo una serie di alterazioni dal punto di vista funzionale, organico, estetico - spiega Pucci Romano, dell'univ. Tor Vergata di Roma - Spesso tali problematiche obbligano il paziente a interrompere la terapia. Gestire gli eventi avversi permette di proseguire la terapia oncologica e contribuire al recupero totale della persona". "Nei nostri ambulatori non osserviamo solo alopecia - aggiunge Gabriella Fabbrocini, docente Sezione di Dermatologia all'univ. di Napoli - ma numerose altre manifestazioni come il rash follicolare, presente in ben più dell'87% dei pazienti in chemioterapia. Le unghie sono poi molto colpite dai farmaci antitumorali, in circa il 25% dei casi, mentre il 15% dei pazienti sottoposti a radioterapia va incontro a radiodermatiti. E ancora xerosi, secchezza cutanea, spacchi ragadiformi che inibiscono anche le normali attività quotidiane". (Adnkronos Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 200 SCIENZA E SALUTE Sigarette elettroniche e metalli pesanti: salute a rischio Perché il Procuratore Guariniello a Torino ha aperto un'inchiesta sulle e-cig Dovevano rappresentare la facile via di fuga dal fumo, quello vero, ma più si indaga per capire che cosa contengono le e-cig e più risulta evidente che questo surrogato delle bionde non è privo di rischi. La rivista dei consumatori Il Salvagente ha fatto analizzare dal dipartimento di Farmacia dell'Università Federico II di Napoli il contenuto dei liquidi di sei prodotti (T-Fumo vanilla senza nicotina, Amber Leaf-Low, Duenote Caffè 9, Elit Italia Tobacco gold, Dekang ginseng e Want 2 Vape Vapenste in Blend Louisville) e ha trovato una serie di metalli pesanti. Piombo, cadmio, cromo e arsenico, sostanze considerate tossiche, o peggio cancerogene. A seguito delle analisi, il procuratore di Torino R. Guariniello ha aperto un fascicolo di indagine nell'ambito dell'inchiesta sulle sigarette elettroniche. "I valori - sembrerebbero molto elevati, in special modo in un campione, nel quale la concentrazione di arsenico sarebbe più elevata di quella ammessa per l'acqua potabile. Valuteremo attentamente". Al di là delle concentrazioni rilevate, "è che in assenza di una normativa di riferimento, che stabilisca le sostanze ammesse e i relativi limiti, nelle ricariche può finire di tutto". In questo temporaneo Far West a preoccupare è soprattutto l'assenza di una "valutazione del rischio", in mancanza della quale "nessuno può stabilire gli effetti di una, seppur minima, quantità di arsenico o piombo assorbita dal corpo umano per inalazione". I produttori contattati dal Salvagente hanno dichiarato di "monitorare la presenza dei metalli pesanti" e chiedono "urgentemente una regolamentazione" che disciplini direttamente la produzione dei liquidi per le sigarette elettroniche. La questione interessa 2 milioni di italiani che usano le e-cig tra cui mezzo milione di svapatori abituali Il problema della scarsa uniformità dei prodotti è comune in tutta Europa. Una decisione della agenzia regolatoria dei farmaci britannica, impone a tutti i produttori di preparare dei dossier di sigarette e liquidi con la composizione e le caratteristiche, che verranno valutati poi come normali farmaci, anche se una volta approvate le e-cig saranno vendute anche al di fuori delle farmacie. Sul tema dovrebbe legiferare anche l'Unione Europea, mentre alcuni paesi come la Francia e anche l'Italia si stanno muovendo da soli, ad es. bandendo le e-cig da scuole e luoghi pubblici. Insomma esistono precisi limiti che regolamentano la presenza dei metalli pesanti nell'acqua e nell'aria, ma scopriamo che un esercito di svapatori inala volontariamente quantità probabilmente molto maggiori di queste sostanze tutti i giorni più volte al giorno, pensando tra l'altro che sia un atto benefico per la propria salute. Con quali effetti? Difficile stabilirlo con precisione proprio perché mancano valori di riferimento. "Francamente ci aspettavamo di trovare il benzene, che è una delle sostanze più critiche della sigaretta tradizionale, ma non pensavamo di trovare nei liquidi i metalli pesanti", spiega E. Cinotti, della redazione de Il Salvagente. "In un caso poi, quello del prodotto Louisville, la concentrazione era davvero molto elevata, più di quella consentita nell'acqua potabile". "Gli esperti ci dicono che l'arsenico ingerito attraverso i cibi viene assorbito in una certa maniera nel copro umano ed esiste concentrazione massima tollerabile giornaliera e settimanale". "Ma non sappiamo nulla su come viene accumulato l'arsenico aspirato dopo essere stato vaporizzato". Ma i produttori non sanno cosa c'è nei loro prodotti? "Quelli che hanno risposto dicono che controllano i metalli ma in assenza di un riferimento non sanno che parametri usare. Quindi i più scrupolosi fanno riferimento alla legislazione che ne disciplina la presenza negli alimento o negli aromi alimentari. Ma da un punto di vista scientifico questo è corretto perché la modalità di assunzione è diversa". Sui reali pericoli è difficile giudicare anche perché mentre 1L d'acqua lo puoi bere in mezza giornata "per svapare 10 ml di liquido per e-cig magari ci metti una settimana", quindi è impossibile utilizzare i limiti dell'una per valutare i pericoli dell'altra. (salute, Panorama) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 200 SALUTE: 'BRONCHITI DI GIUGNO' IN AUMENTO, FINO A 150.000 CASI A SETTIMANA Nella prossima settimana è previsto un ulteriore aumento di queste infezioni "Da 120 mila a 150 mila casi a settimana". Gli italiani messi a letto dalle 'bronchiti di giugno' non solo non diminuiscono, ma aumenteranno. Parola di Fabrizio Pregliasco, virologo dell'università degli Studi di Milano, che punta ancora una volta il dito contro gli sbalzi termici di questa stagione atipica. "Nella prossima settimana è previsto un ulteriore aumento di queste infezioni", spiega l'esperto all'Adnkronos Salute. E "l'elemento più preoccupante - aggiunge - è un incremento rispetto alla media delle forme di polmonite nei soggetti più fragili". All'origine dei sintomi, ricorda Pregliasco, ci sono adenovirus, rinovirus e coronavirus. "Una situazione che - vede il quadruplo dei casi rispetto alla media nello stesso periodo degli anni scorsi". Attenzione dunque a spostarsi dal caldo al freddo e viceversa, "perché è il momento del cambio di temperatura che ci rende più suscettibili alle infezioni. Quando di colpo siamo esposti a temperature diverse, infatti, si blocca il meccanismo di protezione delle prime vie aeree, la 'clearance muco-ciliare'. In pratica continua la produzione del muco, ma è bloccato il meccanismo che lo elimina, e il virus entra per via di questa paralisi temporanea". Bisogna dunque cercare di acclimatarsi: uno dei consigli, ad es., è "spegnere l'aria condizionata prima di salire in macchina, quando l'ambiente si è rinfrescato". "Non sono da sottovalutare questi raffreddori - Queste forme in genere si presentano con febbricola, naso chiuso o che cola. Se dopo 4 o 5 giorni le cose non migliorano, o dopo un miglioramento le cose peggiorano con una situazione che perdura oltre i 7 giorni, magari con difficoltà respiratorie, allora si può sospettare la sovrainfezione batterica. Inoltre - nell'anziano non è detto che ci sia febbre". Inizialmente si può utilizzare un farmaco per contrastare i sintomi del raffreddore, ma "mai eccedere nel dosaggio rispetto alla prescrizione". Non solo perchè fa male, ma anche perché "non bisogna azzerare i sintomi. Dobbiamo essere in grado di monitorare l'andamento della malattia". (Adnkronos). Menopausa: ricerca choc, "e' tutta colpa degli uomini" E' una notizia destinata a far arrabbiare le donne over 45: a provocare la menopausa sono gli uomini. Il termine del ciclo mestruale e dell'età fertile sarebbe la conseguenza - non intenzionale - di un processo di selezione naturale: nel corso del tempo i maschi avrebbero mostrato una netta preferenza per l'accoppiamento con le donne piu' giovani e cio' avrebbe indotto le piu' anziane ad andare in menopausa. "In un certo senso è come se l'invecchiamento fosse stato accelerato dall'accoppiamento preferenziale prodotto dalle scelte degli uomini", ha spiegato R. Singh, in uno studio su 'Plos Computational Biology' che ribalta la teoria convenzionale che sostiene che la menopausa arrivi per impedire alle donne anziane di continuare a riprodursi. La nuova concezione sostenuta dai ricercatori è che sia, in realtà la mancanza di occasioni riproduttive ad aver dato origine alla conclusione dell'età fertile. La 'teoria della nonna' secondo cui le donne si siano evolute per diventare sterili dopo una certa età e poter accudire i nipoti garantendo in questo modo la sopravvivenza della famiglia, "non torna da una prospettiva evolutiva perchè la selezione naturale lavora per il mantenimento della fertilità non per stopparla. Noi riteniamo - che la competizione tra gli uomini di ogni età per le partner giovani abbia ridotto le chance riproduttive delle donne anziane fino allo sviluppo della menopausa. (Agi)