Anno VII – Numero 1464
Mercoledì 21 Novembre 2018 – S. Presentazione B.V. Maria
AVVISO
Proverbio di oggi………
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
“Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine
di Napoli
3. Corso FAD in farmaFAY
4. Ordine: Eventi Novembre
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
5. Vita sessuale, tre italiani su
quattro sono soddisfatti
Prevenzione e Salute
6. Capelli in gravidanza: come
prendersene cura?
7. Legionella, riconoscerla e
prevenirla
8.
E' 'nu scoglio ca nun fa patelle E' uno scoglio piatto - un avaro
VITA SESSUALE, TRE ITALIANI SU
QUATTRO SONO SODDISFATTI
Tre italiani su quattro sono soddisfatti della qualità della propria
vita sessuale, con una percentuale del 23% che si definisce molto
soddisfatto e il 53% 'abbastanza soddisfatto.
È questo uno dei dati che emerge dalla ricerca
Ipsos su sesso, alimentazione, sport e lavoro,
che è stata illustrata a Napoli nel corso della
giornata internazionale dell'uomo.
Più soddisfatti
ï¶ i residenti nelle regioni meridionali e
nelle isole (26% contro una media nazionale del 23%)
ï¶ e gli uomini con una relazione stabile:
ï‚· molto soddisfatto il 24%,
ï‚· abbastanza soddisfatto il 54 %
Percentuali molto più alte rispetto a chi ha relazioni occasionali:
ï¶ molto soddisfatti sono solo il 14%,
ï¶ abbastanza il 39.
Resta invece un tabù per gli italiani l'affrontare con i propri figli
l'educazione sessuale.
ï¶ Due figli su tre (il 66%), sostengono che nella loro vita non è mai
capitato di affrontare l'argomento con i genitori
ï¶ tra chi ne ha parlato, emerge che quasi la metà , il 47% lo ha fatto poche
volte e solo in occasione di momenti particolari.
La ricerca, condotta da Ipsos per conto della Fondazione Pro - Benessere al
maschile, presieduta da Vincenzo Mirone, affronta anche il tema della salute e
della prevenzione, lancia un allarme sugli uomini che, spesso, non fanno
prevenzione per scaramanzia: nel 37% dei casi gli intervistati dichiarano infatti
che «quando si sta bene non si ha voglia di pensare alle cose brutte che
potrebbero capitare». (Salute, Il Messaggero)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
PREVENZIONE E SALUTE
CAPELLI IN GRAVIDANZA: COME PRENDERSENE CURA?
Quando siamo in dolce attesa i capelli appaiono più folti e forti del solito.
Grazie alla gravidanza, infatti, ormoni e a un lipide particolare
rendono la chioma più bella in modo naturale.
Ad aumentare sono gli estrogeni che fanno si che il ciclo di
crescita e caduta del capello si blocchi, lasciando che cadano
poi tutti insieme dopo il parto.
Il resto lo fa la prostaciclina, un lipide prodotto dalla parete
delle arterie e contenuto nella placenta che stimola la crescita
dei capelli perché agisce come vasodilatatore, favorendo la
maggiore irrorazione sanguigna dei tessuti, e quindi anche del
cuoio capelluto. Inoltre, la maggior produzione di estrogeni regola la produzione di sebo ed evita che in
quel periodo i capelli diventino bianchi.
Uno dei problemi più dibattuti, invece, riguarda la colorazione:
ï¶ Ã¨ nociva o no quando si è in dolce attesa?
Lo abbiamo chiesto alla dottoressa Alessandra Narcisi, dermatologa di Humanitas.
VIA LIBERA ALLE TINTE PER CAPELLI ANCHE IN GRAVIDANZA
Nonostante in ambito scientifico non siano mai stati effettuati studi sugli effetti della tinta per capelli in
donne in gravidanza, tuttavia in letteratura scientifica non sono mai stati segnalati rischi per il feto legati
all’utilizzo di tinture per capelli.
“Nel corso degli anni, le formulazioni dei prodotti per capelli sono notevolmente migliorate e le tinture
oggi utilizzate sono decisamente più delicate rispetto ad alcuni decenni fa – ha detto la dott.ssa Narcisi -.
Seguendo alcune raccomandazioni, anche la donna in gravidanza che vuole coprire qualche capello grigio
precoce, oppure desidera ravvivare il proprio colore naturale dei capelli, può continuare a fare la tinta
senza temere di danneggiare il proprio bambino:
ï¶ effettuare la tinta non più di una volta al mese, a partire dal terzo mese durante l’intera
gestazione,
ï¶ scegliere prodotti delicati privi di sostanze potenzialmente tossiche quali ammoniaca, resorcina,
PFD (parafenilendiamina),
ï¶ preferire colorazioni a ossidazione leggera, cioè tinture semipermanenti senza ammoniaca che
mantengono la colorazione dei capelli fino a sei-otto lavaggi e, in genere, hanno un potere
coprente e riflessante inferiore a quelli permanenti che contengono ammoniaca e sostanze
ossidanti e diminuire il normale tempo di posaâ€.
CAPELLI DEBOLI E SFIBRATI SUBITO DOPO IL PARTO PER EFFETTO DELLA PROSTACICLINA
Subito dopo il parto i capelli tendono a cadere per effetto della prostaciclina.
Progressivamente diventano sfibrati, secchi, difficili da gestire, soprattutto per le donne che allattano
poiché l’aumento della prolattina indebolisce la chioma.
Subentrano poi effetti secondari come un impoverimento dei principi nutritivi e la mancanza di sonno.
Come allora è meglio prendersi cura dei capelli in questa delicata fase in cui giocano un ruolo
determinante anche lo stress?
“Valgono tutti i consigli utili a trattare i capelli sfibrati – ha aggiunto la dermatologa -: prodotti adeguati
per la cura, alimentazione ricca di vitamine in cui vi sia in abbondanza frutta e verdura e i sali minerali
contenuti in uova, frutta secca, cereali, carne rossa e legumiâ€. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
PREVENZIONE E SALUTE
LEGIONELLA, RICONOSCERLA E PREVENIRLA
L’acqua potabile contaminata è la prima responsabile del contagio.
La legionella, o legionellosi,
è malattia infettiva causata
dal batterio “legionella
pneumophilaâ€.
Questa
patologia
che
colpisce i polmoni deve il
suo nome al p
rimo episodio registrato.
Era il 1976 quando al
convegno
dei
veterani
dell’American
Legion
all’Hotel Bellevue Stratford
di Philadelphia vennero
registrati i primi casi.
L’epidemia di polmonite
uccise allora il 16% degli
ammalati ma permise di
identificare il batterio responsabile.
Ora gli ultimi casi accaduti in Italia stanno facendo di nuovo parlare di questa malattia. Ne abbiamo
parlato con la dottoressa Elena Azzolini, medico della direzione sanitaria di Humanitas.
COME CI SI AMMALA DI LEGIONELLA?
Il batterio gram-negativo che causa la legionella si trova soprattutto nell’ambiente: nelle acque come
piscine, canali, spa e idromassaggi e serbatoi delle acque piovane.
Si può espandere tramite l’umidità e il vapore acqueo ed è quindi può essere veicolato tramite
nebulizzatori, umidificatori, condizionatori e apparecchi per l’aerosol.
La più frequente ragione di contagio resta comunque l’acqua potabile e molto difficilmente il contagio
arriva tramite una persona infetta.
DIAGNOSI E SINTOMI DELLA LEGIONELLA
Prove sierologiche o immunofluorescenza. Solo l’isolamento del germe dà la certezza della diagnosi ma
identificare la legionella non è particolarmente complesso.
Soprattutto se si tratta di casi di epidemia.
La sua diffusione è maggiore negli ospedali, dove le polmoniti causate da questo batterio sono il 22% del
totale.
I più colpiti sono gli over50, in particolare se sono fumatori e se sono affetti da broncopneumopatia
cronica ostruttiva o se sono immunodepressi da altre patologie. I sintomi sono simili a quelli
dell’influenza:
ï¶ brividi, febbre, tosse secca, malessere e cefalea e dolori muscolari diffusi.
La cura avviene con l’antibiotico ma nei casi più gravi questo non è sufficiente.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
PREVENZIONE E SALUTE
Perché ci ammaliamo quando fa freddo?
La sciarpa protegge dal mal di gola? Domande e risposte
Ogni anno quando si abbassano le temperature siamo alle prese con raffreddore, tosse e la
temutissima influenza. Ma è il freddo che ci fa ammalare e perché?
Lo abbiamo chiesto al dottor Fabrizio Pregliasco, virologo e ricercatore del Dipartimento di Scienze
Biomediche per la Salute dell’Università degli Studi di Milano e direttore Sanitario IRCCS Galeazzi di
Milano
Il freddo eccessivo «congela» i meccanismi di difesa
È un falso mito affermare che il freddo congela il nostro sistema
immunitario, ma le basse temperature sono strettamente correlate a un
altro importante meccanismo di difesa del nostro apparato respiratorio
chiamato clearance mucociliare. «Le cellule “cigliate†che si trovano nella
trachea sono deputate a spostare verso l’esterno il muco, che ingloba
polveri e minuscoli corpi estranei, compresi virus e batteri, penetrati nelle vie aeree. Il freddo paralizza il
movimento di queste “ciglia†e di conseguenza il muco ristagna con tutta la sua carica virale o batterica».
L’effetto negativo del freddo sulla clearance mucociliare è amplificato dallo sbalzo termico che si verifica
nel passaggio dall’ambiente interno molto caldo e quello esterno particolarmente gelido (ma anche
viceversa, in estate da ambienti con aria condizionata molto freschi ad ambienti torridi).
Sciarpe e berretti difendono davvero da raffreddamenti e influenza?
Sì, quando fa molto freddo sciarpe e berretti sono fondamentali proprio per
non respirare aria fredda e garantire il funzionamento ottimale della
clearance mucociliare: tenendo al caldo le vie aeree, come detto, si garantisce
l’espulsione di virus e batteri proprio grazie al lavoro delle cellule cigliate.
I bambini possono giocare all’aperto quando fa freddo?
«Come detto l’influenza si trasmette più facilmente in ambienti chiusi e umidi, quindi ben venga il gioco
all’aperto. Ma se le temperature sono particolarmente rigide è indispensabile coprirsi molto bene (se mai
togliersi uno strato di abbigliamento in un secondo momento quando ci si scalda correndo) per
mantenere un adeguato equilibrio termico. La sciarpa scalda l’aria che si immette nell’organismo ed evita
che si paralizzi per il freddo l’apparato mucocigliare che ha il compito, come spiegato, di respingere virus e
batteri».
Se si esce con i capelli bagnati si può prendere il raffreddore?
Influenza e raffreddori sono causati da virus, che possono colpire
indipendentemente se si hanno i capelli bagnati o asciutti. Ciò detto è
consigliabile non prendere freddo e vestirsi in modo adeguato alle
temperature.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
La correlazione tra freddo e influenza
«Le forme simil influenzali si diffondono nei momenti degli sbalzi termici, in
autunno e inizio primavera. Quando invece c’è freddo intenso e prolungato
allora scatta l’influenza, ma che cosa davvero faccia da miccia è ancora
oggetto di studio». Varie ricerche hanno cercato una correlazione tra la
diffusione delle infezioni e gli elementi che caratterizzano gli inverni come
appunto freddo, umidità e piogge, ma sul tema non c’è ancora chiarezza. La sola esposizione al freddo non
può però causare una malattia infettiva. Le infezioni respiratorie e l’influenza sono dovute a specifici
microrganismi (virus e batteri) che una volta raggiunto l’organismo umano penetrano al suo interno, si
riproduco e causano la malattia.
I batteri si riproducono meno al freddo
Per la verità microrganismi come i batteri patogeni con il freddo si
riproducono meno. Tecnicamente il freddo indebolisce questi microrganismi
quindi, in teoria, in inverno dovrebbero diffondersi meno (non è la stessa
cosa però per i virus, dove la variabile temperatura è indifferente). Per capire
il meccanismo un esempio classico è il frigorifero: il freddo impedisce ai batteri presenti sul cibo di
proliferare e farlo andare a male.
Ma allora perché ci ammaliamo col freddo e in inverno?
«Il gelo è una causa indiretta di infezioni e raffreddori. Il freddo intenso
costringe le persone a stare più a lungo in un ambiente riscaldato, in
genere umido e ristretto come possono essere uffici, scuole,
metropolitana, cinema. Sono tutte caratteristiche perfette non solo per la
proliferazione dei microrganismi, ma anche per la loro diffusione
attraverso il contatto o tramite le goccioline di saliva. Il freddo, in pratica, costringendoci a restare più a
lungo al chiuso, aumenta le occasioni di condividere virus e batteri».
Perché l’influenza non c’è in estate?
In agosto l’influenza compare con il suo picco in Australia, in autunno e
in primavera all’equatore. In verità l’influenza c’è sempre, ma i casi
aumentano quando calano le temperature e aumenta l’umidità . Come
detto le cause di questo meccanismo non sono ancora del tutto
chiarite.
Quanto sopravvivono i virus su una superficie?
Le goccioline che contengono i virus possono rimanere “infette†per
diverse ore. In genere i germi rimangono attivi più a lungo (fino a 8-12
ore) su acciaio inossidabile, plastica e superfici dure rispetto a tessuti
morbidi. Altri fattori come la qualità dei virus depositata su una superficie,
la temperatura e l’umidità dell’ambiente determinano il tempo in cui i
germi del raffreddore e dell’influenza rimangono attivi all’esterno del
corpo. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
PHARMEXPO: La più grande fiera del Centro Sud Italia
dedicata al Settore Farmaceutico
Anche quest’anno l’Ordine sarà presente insieme a Fedefarma con il proprio stand e
con l’organizzazione di corsi ECM e convegni (vedi Tabella).
Appuntamento per la 11° Edizione di Pharmexpo, alla Mostra d’Oltremare di Napoli
dal 23 al 25 Novembre 2018.
La partecipazione ad ogni evento darà 48 CF ECM
Saremo presenti anche con il Camper della
Salute e saranno effettuate Visite
Specialistiche gratuite con Eco-color Doppler
per la Prevenzione di Insufficienza Venosa.
PAGINA 7
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di
Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi 7
servizi:
1.
2.
3.
4.
l’annuncio dell’apertura della Web-TV
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
DDL Concorrenza: Cosa Fare?
Manovre salvavita e defibrillatore : Ruolo
del Farmacista
5. Vaccinazione antinfluenzale
6. Vaccinazioni Obbligatorie e Raccomandate
7. Fatturazione Elettronica in Farmacia
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/we
b-tv-ordine-farmacisti-della-provincia-dinapoli
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 8
Anno VII – Numero 1464
ORDINE di NAPOLI:
CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE
e GIURAMENTO di GALENO
Domenica 16Dicembre,ore 18.00 – Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – NA
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che
hanno conseguito:
 65, 60, 50, 40 e 25 anni di
Laurea
una
medaglia
riconoscimento
che
rappresenta
della
un
ComunitÃ
Professionale all’impegno civile, tecnico e
deontologico dei Professionisti.
I Colleghi che hanno svolto 65, 60 e 50
anni di Professione sono definiti “Senatori dell’Ordineâ€; costituiscono un elenco di
autorevoli professionisti, cui si aggiungono i nomi degli altri festeggiati.
La cerimonia si svolge con la presenza di 250 giovani neo iscritti che
pronunceranno il giuramento professionale di Galeno.
Ti aspettiamo per partecipare
Tutti insieme,
al Concerto di Natale
e al
Caduceo d’Oro 2018
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1464
Valutazione delle ANALISI CLINICHE :
Aggiornamento per il Farmacista
Di seguito lo schema generale del corso
SCHEMA DEL CORSO FAD IN FARMADAY: 18 CF
Modulo
31
32
33
33
TITOLO
Gonadotropine Plasmatiche (FSH, LH)
Immunoglobuline Sieriche (Ig) – Epatite
Insulina Plasmatica-Latticodeidrogenasi
Data
Modulo
19 Nov
20 Nov
21 Nov
34
35
TITOLO
Analisi Feci
Analisi Urine 1
QUESTIONARO n.7
Data
22 Nov
23 Nov