Anno VII – Numero 1469
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
“Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine
di Napoli
3. Ordine: Eventi Novembre
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. lo sai che il formaggio a cena
non aiuta il buon sonno?
5. tumore del pancreas ancora
tra i più letali: importante
arrivare presto
Prevenzione e Salute
6. dormi male? il tuo cuore è a
rischio
7. La tricotillomania
Mercoledì 28 Novembre 2018 – S. Giacomo
Proverbio di oggi………
Chi fa ‘nu bene pe’ ricavarne male, è peggio ‘e ‘animale
LO SAI CHE IL FORMAGGIO A CENA NON
AIUTA IL BUON SONNO?
Una buona giornata inizia da buon sonno e buon cibo che però non
prevede formaggio a cena.
Infatti il formaggio, in particolare se stagionato,
contiene una sostanza, la tiramina, che può avere
effetti negativi sul sonno essendo eccitante per
l’organismo e stimolando l’attività cerebrale che
invece dovrebbe ridursi la sera proprio per favorire
il sonno – spiega il dr Vincenzo Tullo, specialista
neurologo e responsabile dell’ambulatorio sulle cefalee di Humanitas.
Il formaggio stagionato però non è l’unico alimento che contiene tiramina e
quindi è solo uno tra i cibi poco adatti alla cena del buon sonno.
Se a cena è preferibile evitare cibi che contengono tiramina, e cioè formaggi
stagionati, insaccati, cibi affumicati, salsiccia, funghi, frutta secca, tofu che
hanno un’azione simile agli alimenti che contengono glutammato come alcuni
dadi per minestre, zuppe pronte oppure alcuni cibi confezionati, vanno bene
invece sia i cibi che contengono una sostanza chiamata triptofano che stimola
la produzione di serotonina, l’ormone del benessere, sia i cibi ricchi in
magnesio.
Latte e yogurt, frutta in particolare banane, mele e pesche, riso integrale,
semi in particolare quelli di sesamo, lattuga, verdure a foglie larga come
cavoli, radicchio e verze, pesce e tacchino sono tutti alimenti ricchi di
triptofano, sali minerali, vitamine in particolare del gruppo B che aiutano a
dormire meglio.
Pertanto, la cena del buon sonno potrebbe essere una bella insalata con
tacchino, frutta, e per finire una tisana con melissa, biancospino, camomilla,
senza dimenticare che il buon sonno, cioè quello che dà energia e mantiene
attiva memoria e concentrazione durante il giorno, va costruito fin dal
mattino bevendo molto, evitando fumo di sigaretta e alcolici prima di andare
a dormire, riducendo le quantità di cibo a cena, e non andando a dormire
subito dopo mangiato. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1469
PREVENZIONE E SALUTE
DORMI MALE? IL TUO CUORE È A RISCHIO
Dormire poco potrebbe far male alla salute cardiovascolare delle donne perché
comporterebbe il rischio di aumentato livello di infiammazione dell’organismo.
Come ci spiega la dott.ssa Maddalena Lettino, resp. dell’Unità Operativa di Cardiologia dello
Scompenso in Humanitas, lo studio ha coinvolto una popolazione di pazienti abbastanza vasta affetti
da malattie cardiovascolari.
I soggetti erano di entrambi i sessi e una parte di essi ha riportato una
facilità a svegliarsi precocemente con successiva fatica alla ripresa del
riposo.
I volontari sono stati sottoposti al prelievo di sangue per la
determinazione di alcuni biomarcatori come la proteina C reattiva e
il fibrinogeno a inizio e fine osservazione per verificare se la qualità e la
quantità del sonno comportassero una maggiore alterazione di questi
fattori.
Che cosa è emerso dallo studio?
«Dai dati è emerso che i disturbi del sonno si associano ad aumentati livelli dei biomarcatori solo nelle
donne. Non c’è dunque una correlazione diretta con eventi cardiovascolari, ma i disturbi del sonno
possono aumentare l’infiammazione e così suscitare una più vivace coagulazione con probabile innalzato
rischio cardiovascolare».
Le malattie cardiovascolari nel sesso femminile
Si tratta di uno studio osservazionale interessante che ci consente di entrare un po’ di più in alcuni
meccanismi come l’aterosclerosi, che colpisce in modo rilevante le donne soprattutto dopo l’età fertile,
magari in concomitanza con uno stato infiammatorio che comporta anche un aumentato rischio
trombotico.
Ci permette anche di focalizzare l’attenzione su tutta la ricerca clinica ed epidemiologica relativa alle
malattie cardiovascolari, nel contesto della quale la rappresentatività maschile è nettamente superiore a
quella femminile.
Lo stesso si osserva anche nell’identificazione e nel trattamento della cardiopatia ischemica nella pratica
clinica quotidiana, ormai consapevoli che negli uomini vengano più facilmente impiegati, rispetto alle
donne, percorsi di diagnosi e cura in linea con le indicazioni delle società scientifiche cardiologiche.
Accanto al problema della sottostima dei disturbi cardiovascolari e della loro atipicità , che spesso si
manifestano nel genere femminile, esiste anche una minore partecipazione delle donne agli studi clinici
di intervento e una tendenza da parte degli operatori sanitari a ritardare il processo diagnostico,
scegliendo spesso un approccio terapeutico meno aggressivo.
Osservare di più le donne anche dal punto di vista scientifico aiuterebbe invece a individuare similitudini e
differenze di evoluzione della malattia cardiovascolare rispetto agli uomini e contribuirebbe
all’ottimizzazione della terapia e della prognosi.
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1469
SCIENZA E SALUTE
TUMORE DEL PANCREAS ANCORA TRA I PIÙ LETALI:
IMPORTANTE ARRIVARE PRESTO
In Italia colpisce ogni anno circa 13.700 persone, la maggior parte delle quali fra i 60
e gli 80 anni. Aggressivo e quasi sempre letale (a 5 anni dalla diagnosi è vivo solo
l’8% dei pazienti), resta un nemico difficile da combattere anche perché spesso viene
diagnosticato in fase avanzata.
Ma le aspettative di vita aumentano se si riesce ad avere una
diagnosi precoce, per cui è bene non trascurare alcuni campanelli
d’allarme.
Quali i sintomi a cui prestare attenzione?
«È un nemico insidioso, perché in fase precoce non dà sintomi particolari e i
segnali più evidenti compaiono quando ha ormai iniziato a diffondersi agli organi circostanti o ha ostruito
le vie biliari», spiega M. Reni, oncologo e resp. del programma strategico di coordinamento clinico del
Centro del Pancreas dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano. Alcuni segni o sintomi, anche se non
specifici, però possono rappresentare un campanello d’allarme per cui è bene parlare con un medico. E
sono:
 comparsa improvvisa del diabete in un adulto senza fattori di rischio specifici, oppure uno scompenso
improvviso di un diabete già noto;
 dolore persistente nella zona dello stomaco o a livello della schiena al punto di passaggio tra torace e
addome;
 importante calo di peso non giustificabile;
 steatorrea (cioè feci chiare, oleose, poco formate, che tendono a galleggiare);
 comparsa di trombi nelle vene delle gambe, soprattutto in età giovanile o senza fattori di rischio
specifici;
 diarrea persistente non spiegata da altre cause.
Quali le speranze di guarire?
Secondo gli ultimi dai raccolti dall’Associazione Italiana Registri Tumori nel 2017 in Italia sono stati
registrati circa 13.700 nuovi casi, la maggior parte dei quali tra persone che hanno un’età fra i 60 e gli 80
anni. Nelle donne oltre i 70 anni il carcinoma pancreatico è compreso tra i cinque tumori più frequenti (è
al quarto posto). A 5 anni dalla diagnosi è vivo solo l’8% dei pazienti. Già oggi nel nostro Paese è tra le
prime quattro cause di morte per cancro, si prevede che nel 2020 arriverà al secondo posto di questa
poco ambita classifica.
Cosa si può fare per prevenirlo?
«Non fumare, seguire una dieta sana, stare alla larga dai chili di troppo e
mantenere una moderata e costante attività fisica. Questi 4 fattori fanno
infatti diminuire il rischio di sviluppare la malattia. Basti pensare che 3 casi
di cancro al pancreas su 10 sono causati dal tabacco e i tabagisti hanno un
rischio di incidenza del tumore da doppio a triplo rispetto a chi non fuma.
Maggiore è il numero di sigarette fumate più grande è il rischio, ma se si
smette, col passare del tempo, il rischio cala». È stata poi dimostrata una solida relazione fra chili di
troppo e cancro al pancreas:
 l’obesità aumenta del 12 % il rischio di questa malattia. Soprattutto quando il grasso è stratificato
sull’addome e sono presenti intolleranza al glucosio, resistenza all’insulina e diabete.
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1469
Quali esami servono per la diagnosi precoce?
In presenza di sintomi sospetti, il medico prescrive specifiche analisi del sangue e
alcuni esami per accertare l’eventuale presenza di un tumore. Questi possono
comprendere:
 ecografia, per individuare la presenza di masse di consistenza diversa rispetto ai tessuti sani (in caso di
persistenza di sintomi o di un forte sospetto diagnostico, soprattutto se negativa, non può
rappresentare l’unico esame diagnostico);
 tomografia computerizzata (TC), con mezzo di contrasto, per visualizzare il tumore, la sua estensione,
il suo rapporto con arterie e vene che è di importanza fondamentale per una valutazione chirurgica, la
presenza di metastasi in altri organi;
 ecoendoscopia, esame particolarmente sofisticato da eseguire in centri ad alto volume che dà un
maggiore dettaglio anatomico in termini di rapporto tra lesione e vasi sanguigni. Inoltre può fornire
materiale (agoaspirato o FNA) diagnostico per la conferma del sospetto e del tipo di malattia.
Chi è più a rischio di ammalarsi?
Oltre a fumo, diabete, obesità e vita sedentaria, a far aumentare le possibilità di
sviluppare un cancro del pancreas è la pancreatite cronica, uno stato
d’infiammazione permanente fra le più gravi conseguenze di un abuso cronico di
alcol. Infine, la storia familiare è responsabile di quasi il 10% dei tumori pancreatici,
che in alcuni casi è possibile spiegare nel contesto di patologie geneticamente
trasmissibili note:
ï¶ la sindrome di Peutz Jeghers (rischio di oltre 100 volte),
ï¶ la “sindrome familiare con nevi atipici multipli e melanoma†(20-30 volte),
ï¶ la mutazione del gene BRCA-2 (3-10 volte),
ï¶ la pancreatite ereditaria (10 volte) e la sindrome di Lynch.
Esistono test per la diagnosi precoce o per la familiarità genetica?
«Non esistono al momento test validati per la diagnosi precoce. Nemmeno si è concordi sulla definizione
di quale sia la popolazione a rischio su cui effettuare lo screening. Per la familiarità genetica invece
esistono ormai degli ambulatori di counseling genetico dedicati in tutte le principali strutture».
Come si cura: quando è indicata la chirurgia?
«La chirurgia è applicabile ad un ristretto e selezionato numero di pazienti (20-30%) e deve essere
comunque integrata con la terapia oncologica (principalmente chemioterapia, che può essere fatta prima
o dopo l’intervento) per l’elevato rischio che, al momento della diagnosi, siano già presenti micrometastasi. Trattandosi di un intervento difficile, è bene rivolgersi a centri con vasta esperienza (cosiddetti
“ad alto volumeâ€) al fine di ridurre la mortalità operatoria e il ricorso a interventi non appropriati».
Quando serve la chemioterapia?
«La chemioterapia è l’arma più importante nell’affrontare un tumore del pancreas e, sostanzialmente, le
possibilità di guarigione definitiva dipendono dalla sua capacità di distruggere la malattia invisibile sottolineano gli esperti -. L’indicazione al suo utilizzo è presente praticamente in tutti i pazienti purché in
condizioni fisiche adeguate per ricevere un trattamento. Esistono diversi farmaci che possono essere
utilizzati da soli o in combinazione a seconda del tipo di tumore, del suo stadio, delle condizioni fisiche,
dell’età e della presenza di altre patologie (comorbidità )».
La radioterapia è utile?
Può essere usata per ridurre il rischio di recidive locali nei pazienti già sottoposti a chirurgia. Inoltre, è
utilizzata nei pazienti con malattia non operabile e non metastatica come consolidamento dei risultati
ottenuti con la chemioterapia. La radioterapia è più efficace se somministrata contemporaneamente a
chemioterapici appositamente selezionati e a dosaggio ridotto. (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1469
PREVENZIONE E SALUTE
LA TRICOTILLOMANIA
E' l'impulso irrefrenabili a strapparsi i capelli, un meccanismo estenuante che è come una
droga alla quale non si riesce a rinunciare.
I disturbi “satellite†dell’area ossessivo-compulsiva sono numerosi e
più frequenti di quanto si possa immaginare. Alcuni arrivano a creare
danni non soltanto psicologici, ma anche estetici, come nel caso della
tricotillomania. Affrontiamo l’argomento con il prof. Paolo Cavedini,
psichiatra e dottore di ricerca, responsabile dello IEDOC, l’Istituto Di
Eccellenza per i Disturbi Ossessivo Compulsivi a Villa San Benedetto in
provincia di Como).
Tricotillomania: quando il disturbo prende di mira i capelli.
La tricotillomania è una delle patologie dello spettro ossessivo compulsivo.
Si tratta dell’impulso irrefrenabile a strapparsi i capelli, ma nei casi più gravi anche sopracciglia, barba,
baffi, fino a provocare la comparsa di zone completamente glabre. Il meccanismo è estenuante e spesso
è associato a rituali specifici; il gesto, che è come una droga alla quale non si riesce a rinunciare, segue
schemi predefiniti e si focalizza dapprima su aree ben specifiche, per poi allargarsi a quelle circostanti.
QUAL È LA CAUSA?
: Non esiste un’unica causa che concorre a provocare la patologia, ma
diversi fattori correlati tra di loro: ambientali, psicologici, biologici.
Ci sono diversi livelli di gravità del disturbo, le differenze sono date principalmente dalla intensità e
continuità del meccanismo: quanto tempo ed energia porta via al soggetto che ne è colpito, il disagio
sociale che ne consegue, la difficoltà a stare in mezzo agli altri.
QUALI SOGGETTI SONO
PIÙ COLPITI?
:
Può esordire a qualsiasi età ma è un disturbo frequente negli
adolescenti tra i dodici e i 18 anni. È una patologia precoce che colpisce
un po’ di più le donne rispetto agli uomini, forse per cause ormonali, ma
questa tesi non è stata avvalorata da studi mirati. Ha un’incidenza del 2/3 % nella popolazione.
: Dopo la fase iniziale, si sviluppa negli anni fino a diventare, nei casi
IL DANNO È SIA ESTETICO
più gravi, una vera e propria mania che occupa la maggior parte del
SIA PSICOLOGICO
tempo del soggetto affetto.
Questo tipo di comportamento, che è più frequente di quanto si
pensi, è una valvola di sfogo all’ansia e non un semplice vizio, che aumenta in risposta a stress emotivi
intensi che generano una forte tensione interna.
Il gesto di strapparsi i capelli subito provoca sollievo, ma in seguito, quando si realizza che cosa si è fatto,
si prova disagio, senso di colpa e di incapacità .
La tendenza a nascondere il problema, a sottovalutarlo, soprattutto all’inizio, è molto comune.
: Come tutti i disturbi ossessivo-compulsivi:
COME SI CURA?
 a una terapia psicoterapia cognitivo-comportamentale si associa spesso
un trattamento farmacologico.
Se si interviene nel modo giusto e per tempo, i risultati sono molto soddisfacenti.
Un disturbo sottoposto a terapia si può contenere e “tenere a badaâ€, anche per limitare i danni estetici in
questo caso specifico della tricotillomania.
Purtroppo un disturbo lasciato a sé stesso non si risolve se non per brevi periodi, non se ne va da solo ma
soltanto con l’aiuto di uno specialista. (OK, Salute)
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Anno VII – Numero 1469
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
ORDINE di NAPOLI:
CONCERTO DI NATALE, CADUCEO D’ORO,
MEDAGLIE di BENEMERENZA alla PROFESSIONE
e GIURAMENTO di GALENO
Domenica 16 Dicembre,ore 18.00 – Teatro Auditorium Mostra D’Oltremare – NA
L’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli consegna ai propri iscritti che
hanno conseguito:
 70, 65, 60, 50, 40 e 25 anni di
Laurea
una medaglia che rappresenta un
riconoscimento
della
ComunitÃ
Professionale all’impegno civile, tecnico e
deontologico dei Professionisti.
I Colleghi che hanno svolto 65, 60 e 50
anni di Professione sono definiti
“Senatori dell’Ordineâ€; costituiscono
un elenco di autorevoli professionisti, cui si aggiungono i nomi degli altri festeggiati.
La cerimonia si svolge con la presenza di 250 giovani neo iscritti che
pronunceranno il giuramento professionale di Galeno.
Ti aspettiamo per partecipare
Tutti insieme,
al Concerto di Natale
e al
Caduceo d’Oro 2018
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PAGINA 7
Anno VII – Numero 1469
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 16 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra
d’Oltremare – NA
SPIEZIA Carmela
CARETTI
Pietro
VALENTI
Anna
ERRA
GALDIERO
MELILLO
Rosa
Giuseppe
Mariapia
ANNECCHINO
GUARDASCIONE
MARINO
RICCIARDI
STABILE
Bianca
Ermelinda
Elettra
Michele Mario
Vincenzo
AMBROSIO
ANGELILLO
BARBATO
CATAPANO
COCOZZA
COTRONEO
CUOMO
D’AVASCIO
DE ANSERIS
ESPOSITO
FINELLI
FORMICOLA
Michele
Adele
Francesco
Brigida
Silvio
Paolo
Immacolata
Pasquale
Consolata Maria
Gennaro
Annamaria
Lucia
IMPARATO
LOBOSCO
NATALE
NAPOLITANO
PETTO
PIANESE
SARRACINO
SINNO
TORDINO
TOTO
URSUMANDO
VALLEFUOCO
VERDURA
Maria
Michele
Luisa
Elena
Giovanna
Rosa
Giuseppe
Paolo
Margherita
Giuseppe
Riccardo
Margherita
Annamaria
PAGINA 8
AGNELLO
AIEVOLA
ALOE
ANTONIELLI
AURIEMMA
BERNABÃ’ SILORATA
BOERO
BORRELLI
BRUNO
CALABRESE
CANITANO
CASTALDO
CATALANO
COLASANTI
D’AVINO
DE LUCA
DE LUCA
DE MARINO
DELL’AVERSANO
DI GIACOMO
DI GIACOMO
DI MAGGIO
DI PAOLA
FINELLI
FIORITO
GAGLIONE
GALASSO
GARZIA
GAUDIO
GOLIA
GUARINO
IACOMINO
IODICE
IOPPOLO
IOVINE
LA RANA
LANDI
LAURI
LETIZIA
LIMONE
LINETTI
MAIOLINO
MARASCO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anna
Emanuele
Vincenzina
Antonio
Amalia
Emanuela
Annacarla
Rosa
Domenico
Anna
Anna
Luciana
Adele
Roberta
Giuseppina
Daniela
Michele
Simona
Carmela
Alessandro
Maria Cristina
Fulvio
Fortunata
Paolo
Cinzia
Concetta
Giovanna
Dario
Giovanni
Maria Luisa
Gianfranco
Grazia
Maria Teresa
Stefania
Daniela
Michele
Alberta
Maria
Maria Rosaria
Dario
Giuseppe Salvatore
Piera
Luciana
Anno VII – Numero 1469
MAURELLI
MAUTONE
MELILLO
MENNA
MINERVINI
MIRANDA
NAPOLITANO
NINNI
PANE
PARNOFFI
PASTORE
PELAGALLI
PEPE
PERILLO
PESCE
PORZIO
PROCIDA
PUNZO
QUARANTA
RAMASCO
RICCARDI
ROMAGNUOLO
ROSSI
RUSSO
RUSSO
SANTAGOSTINO
SARNELLI
SCARANO
SCOPPA
SETTEMBRE
SIMIOLI
SIMONE
SOMMELLA
SORRENTINO
SPADARO
SPERANZA
TESTA
VANGONE
VATRELLA
VECCIA
VICALE
VIGORITO
Stefano
Rosa
Adalgisa
Eugenio
Lucia
Alma
Autilia
Barbara
Daniela
Angelo
Arcangela
Alessandra
Antonio
Luisa
Roberta
Arianna
Emilia
Maria
Mariagrazia
Massimiliano
Maria
Francesca
Flavio
Francesco
Maurizio
Vittoria
Giuseppe
Stefania
Laura
Giuseppe
Gabriele
Daniela
Anna
Raffaele
Maria Angela
Ornella
Daniela
Erminia
Antonio
Orsola
Anna
Prospero
PAGINA 9
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PAGINA 10
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PAGINA 12
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Anno VII – Numero 1469
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di
Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi
7 servizi:
1.
2.
3.
4.
l’annuncio dell’apertura della Web-TV
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
DDL Concorrenza: Cosa Fare?
Manovre salvavita e defibrillatore : Ruolo
del Farmacista
5. Vaccinazione antinfluenzale
6. Vaccinazioni Obbligatorie e Raccomandate
7. Fatturazione Elettronica in Farmacia
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web
-tv-ordine-farmacisti-della-provincia-dinapoli