Anno VII – Numero 1473
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
“Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine
di Napoli
3. Ordine: Eventi Dicembre
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. APPLE
Watch,
ecco
l'elettrocardiogramma
(ma
non in Italia)
5. Poliposi nasale, ne soffre
l’8% degli italiani
6. Laser per eliminare i peli?
Prevenzione e Salute
7. Smemorati
da
giovani,
demenza da anziani? Vero o
Falso?
8. Occhi, sintomi e fastidi da
non sottovalutare
Martedì 4 Dicembre 2018 – S. Barbara
Proverbio di oggi………
I strunze saglieno semp ‘a galle I cattivi riescono sempre a farsi notare
preferito)
APPLE Watch, ecco l'elettrocardiogramma
(ma non in Italia)
Entro l'anno l'aggiornamento del sistema operativo watchOS
con l'introduzione dell'Ecg dal polso. Ma fuori dagli Stati Uniti
serviranno certificazioni degli enti di controllo sanitario
SI TRATTA di una delle caratteristiche che, a settembre, sono state
maggiormente apprezzate del nuovo Apple Watch.
Ma per ora non si era ancora vista.
Negli aggiornamenti precedenti di watchOS, infatti,
non ce n'era traccia.
Adesso sembra che nel 5.1.2 la funzione
dell'elettrocardiogramma sia finalmente disponibile.
Lo confermerebbero dei documenti di aggiornamento per i dipendenti degli
Apple Store ottenuto da MacRumors.
L'aggiornamento è rimasto in versione beta per alcune settimane e dunque
dovrebbe essere rilasciato a breve per tutti i dispositivi della quarta serie
dell'orologio della Mela.
In fondo i tempi sembrano essere rispettati: Cupertino aveva spiegato che la
funzione Ecg sarebbe appunto arrivata entro la fine dell'anno.
Per eseguire un Ecg da Apple Watch gli utenti dovranno collocare un dito
sulla corona digitale laterale mentre l'orologio è agganciato al polso
ï¶ La procedura si conclude in circa 30 secondi.
Ovviamente, almeno in via ufficiale, la funzionalità non sarà disponibile in
Europa visto che la pratica, di tipo medico, ha ricevuto l'autorizzazione della
FDA statunitense ma non dell'omologa agenzia europea.
In fondo, perfino negli Stati Uniti, il documento della Mela ricorda ai
dipendenti degli Apple Store di precisare ai clienti che l'orologio e la funzione
Ecg non possono sostituirsi ai tradizionali metodi di indagine cardiaca e che
non dovrebbe essere utilizzata per monitorare o tracciare degli stati
patologici o modifiche delle terapie senza aver prima consultato un medico".
(Salute, Repubblica)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1473
SCIENZA E SALUTE
Smemorati da giovani, demenza da anziani? Vero o Falso?
Rovistare per ore nelle tasche o in borsa alla ricerca degli occhiali, non ricordare di aver
chiuso la macchina o dove è parcheggiata, mettere a soqquadro la casa per trovare il
telefono: sono tutte situazioni comuni che le persone un po’ sbadate vivono ogni giorno.
Molti «smemorati» temono che ci sia una correlazione tra dimenticare da giovani e sviluppare patologie
come demenza o decadimento cognitivo nella terza età . È una preoccupazione fondata?
Come funziona la memoria
«È vero che tra le persone c’è chi ha più memoria e chi ne ha meno. E ci sono vari tipi di memoria.
Di solito i problemi più comuni di dimenticanza sono dovuti alla perdita della memoria “a breve
termine (o di lavoro)â€. Poi esiste anche la memoria “a lungo termineâ€, con ricordi più radicati, che si divide in
esplicita ed implicita.
Implicita è la memoria delle procedure, del come fare le cose, la più difficile da perdere.
La memoria esplicita è quella dei fatti: ma anche questa è stratificata e i ricordi antichi non li perdono neppure
le persone con demenza».
Come funziona la memoria di lavoro, quella che perdiamo
«La memoria dipende da: spazio e modalità di archiviazione, plasticità , attenzione ed emozioni.
La memoria di lavoro viene cancellata rapidamente per vari motivi e tutti dobbiamo farlo per poter continuare
a immagazzinare nozioni nuove e prendere decisioni. Il nostro “magazzino†può essere più o meno capiente,
oppure avere molto spazio ma noi avere l’abitudine a tenerlo libero, a svuotarlo subito. Sono modi di fare
individuali e caratteristiche innate (anche ereditate) su cui però si può lavorare con vari esercizi. La memoria è
“plastica†e il magazzino si può espandere».
Quando (e quanto) essere «smemorati» è nomale?
«I motivi per cui cancelliamo la memoria di lavoro troppo presto possono anche essere dovuti a scarsa
attenzione, stress e dipendono dalle emozioni collegate ai ricordi. Se non associo emozioni a un dato gesto, lo
ricordo meno. Se non sono attento a dove sto parcheggiando l’auto perché lo faccio ogni giorno, non lo
ricordo. Ed è normale».
Quando devo preoccuparmi?
«Dimenticare sempre le chiavi può essere un segnale di decadimento cognitivo ma
anche no. Per capirlo, la valutazione finale spetta a un neurologo che può effettuare
test di misura della memoria nelle sua varie componenti. Mi devo allarmare quando la memoria di lavoro
inizia a darmi problemi pratici nella vita. Quando invece mi riesce di giocare a carte in modo efficace, o a
scacchi o a parole crociate e fare rebus, questo è un buon segnale. E significa che dimentico le chiavi solo
per scarsa attenzione. Se non riesco più a giocare a carte mentre prima lo facevo, non riconosco gli spazi,
mi oriento male in macchina e nelle strade che conosco, allora è bene fare un test.
Ma anche questi non sono necessariamente segnali sicuri di incipiente demenza: perché sulla memoria
incidono anche situazioni psichiche come possono essere depressione, stress, aspetti caratteriali».
Come mantenere il cervello giovane
Può rassicurare tutti, e non solo gli smemorati, sapere che la prevenzione del declino cognitivo è efficace.
In particolare, la prevenzione della demenza vascolare, la cui causa è aterosclerotica, passa attraverso la
prevenzione delle malattie cerebrovascolari e cardiovascolari, quindi anche dalla salute del cuore.
Esistono varie strategie per tenere la mente allenata e allontanare il rischio di demenze senili: mantenere
la mente attiva (con esercizi di logica, o corsi, o attività di gioco); controllare la pressione arteriosa; controllare
i valori del colesterolo e della glicemia; non fumare; seguire una dieta sana; evitare il sovrappeso; fare
attività fisica aerobica; dormire bene (almeno 8 ore a notte). (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1473
SCIENZA E SALUTE
OCCHI, SINTOMI E FASTIDI DA NON SOTTOVALUTARE
Gli occhi sono lo specchio dell'anima e della salute. Esistono fastidi a cui è bene prestare
attenzione per poi intervenire tempestivamente
La visita oculistica, infatti, non solo è in grado di migliorare il nostro modo
di vedere, ma si rivela uno strumento utile per fornire maggiori
informazioni sullo stato di benessere in generale.
Eppure spesso si tendono a sottovalutare sintomi che a lungo andare potrebbero compromettere la
funzionalità visiva e di conseguenza l'equilibrio psicofisico.
Ecco quali sono i più comuni e perché è fondamentale prestarvi attenzione.
Cecità notturna: Essa si manifesta con una difficoltà a vedere dopo il tramonto, in special modo se si
guida o se ci si deve orientare in luoghi bui, per es. al cinema. A causarla, generalmente, sono la miopia, la
cataratta, il cheratocono ovvero una malattia che provoca la deformazione della cornea, patologie
degenerative e la carenza di vitamina A. Ci sono persone che nascono con questo problema.
Occhio pigro: Chiamato anche "ambioplia", si verifica quando un occhio non si sviluppa correttamente.
La visione, dunque, risulta più debole nell'organo che tende a muoversi pigramente. Questo problema,
che raramente colpisce entrambi gli occhi, è più frequente nei neonati e nei bambini e deve essere
corretto in maniera tempestiva.
Rossore e affaticamento: Trascorrere molte ore davanti a smartphone e pc, di certo non aiuta. Gli
occhi si affaticano e come qualsiasi altra parte del corpo necessitano di riposare. La superficie oculare è
altresì coperta da vasi sanguigni che se infetti o irritati, si espandono. Il rossore può dunque essere la spia
ï¶ oltre che di stanchezza e carenza di sonno - di congiuntivite, allergie e danno solare.
Uveite: Si tratta di un'infiammazione di parte o di tutta la tonaca media vascolare, lo strato centrale
dell'occhio che contiene la maggior parte dei vasi sanguigni. Questa malattia può colpire ad ogni età e
sono maggiormente a rischio coloro che soffrono di deficienze del sistema immunitario, come AIDS,
artrite reumatoide o colite ulcerosa. L'uveite - può distruggere il tessuto oculare - comporta sintomi quali:
ï¶ Dolore all'occhio; Visione offuscata; Arrossamento e sensibilità alla luce.
Corpi mobili: Chiamati anche mosche volanti, questo disturbo che colpisce anche i giovanissimi non è
preoccupante. Nella maggior parte dei casi è dovuto alla formazione di miodesopsie. Dopo una certa etÃ
tuttavia - e in alcuni casi anche prima - i corpi mobili segnalano la presenza di alterazioni piuttosto diffuse
del vitreo. Una celere visita oculistica è doverosa.
Occhi secchi: Quando gli occhi non riescono a produrre a sufficienza lacrime di buona qualità , si ha la
sensazione di avere al loro interno qualcosa come un granello di sabbia. Spesso tale fastidio è
accompagnato da bruciore. Solo in casi rari gli occhi asciutti possono portare a cecità . Esistono delle
soluzioni per alleviare gli spiacevoli sintomi:
ï¶ Sostituti lacrimali in forma di colliri;
ï¶ Punctum plugs, ovvero microtappi che permettono alle lacrime di rimanere più a lungo negli occhi;
ï¶ Integratori alimentari a base di omega-3;
ï¶ Creme palpebrali;
ï¶ Lipiflow, una procedura che impiega il calore e la pressione.
Pupille di diametro diverso: Detta anche "anisocoria", la differenza di diametro fra una pupilla e
l'altra, se non si fa uso di colliri, è una condizione che deve essere valutata attentamente da un medico
oculista. Il problema potrebbe essere, infatti, anche di natura neurologica o muscolare. In alcuni casi è
espressione di malattie sistemiche infiammatorie o immunitarie, quali l'ipertensione arteriosa, il diabete
e la sclerosi multipla. (Salute, Il Giornale)
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 4
Anno VII – Numero 1473
SCIENZA E SALUTE
POLIPOSI NASALE, ne soffre l’8% degli italiani
Si tratta di una patologia che incide in modo drammatico sulla qualità della vita di chi ne
soffre e che interessa circa l’8% della popolazione europea.
La poliposi nasale è la presenza di un’infiammazione fuori
controllo a livello nasale, spesso correlata all’asma e alla rinite
allergica, che in molti casi colpisce persone già fragili a livello di
vie respiratorieâ€.
Ne abbiamo parlato con il dottor Luca Malvezzi, specialista in
Otorinolaringoiatra e Chirurgia Cervico Facciale in Humanitas,
durante un’intervista radiofonica.
I SINTOMI DELLA POLIPOSI NASALE
Tra i sintomi principali ci sono difficoltà e ostruzione delle vie respiratorie, muco, perdita dell’olfatto e mal
di testa. Sono sintomi che inizialmente tendono a non
preoccupare i pazienti, ma il rischio è vengano
sottovalutati:
“Se si ha, ad es., un raffreddore che si prolunga oltre i dieci
giorni serve rivolgersi ad un otorino.
Non si devono sottovalutare questo tipo di sintomiâ€, ha
spiegato ancora il dottor Malvezzi.
“E il mio consiglio è di rivolgersi a grossi centri clinici, perché la visione clinica e multidiscliplinare è
fondamentale oggiâ€.
Essere visitati da più specialisti, che completano il quadro clinico e diagnosticano poi la terapia è molto
importante e soprattutto bisogna evitare cure fai-da-te con cortisonici o farmaci vaso costrittori:
ï¶ â€œSono farmaci drammaticamente utilizzati in Italia, che vengono venduti senza prescrizione
medica, ma che hanno effetti collaterali importanti e ma possono essere nocivi su lungo periodoâ€,
ha detto lo specialista.
QUALI TERAPIE?
La chirurgia risulta in alcuni casi necessaria. Per molto tempo si è preferito intervenire in questo modo per
risolvere il problema.
Tuttavia oggi l’approccio privilegia la valutazione del quadro immunologico del paziente, che deve essere
studiato a livello nasale e polmonare e, in caso, le allergie che manifesta.
“Parliamo di medicina di precisione, per poter garantire al paziente un intervento e una terapia
personalizzatiâ€, ha concluso Malvezzi. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1473
PREVENZIONE E SALUTE
LASER PER ELIMINARE I PELI?
Luce pulsata, laser e moderne tecnologie applicate alla depilazione, consentono oggi
di eliminare in via definitiva la crescita di peli indesiderati. Esistono
controindicazioni? Parola ai nostri specialisti.
La presenza di troppi peli è uno dei problemi estetici che più disturbano
le donne.
Una situazione che tende a crescere con l’aumentare dell’età , ma cui
oggi si può porre rimedio grazie alle nuove tecnologie – luce pulsata e
laser – che colpiscono i bulbi piliferi e oltre a eliminare la peluria
indesiderata impediscono che questa ricresca dopo pochi giorni.
Parliamo di epilazione definitiva con la dottoressa Marzia Baldi,
responsabile dell’Ambulatorio di Dermatologia di Humanitas Gavazzeni.
CHE COSA S'INTENDE CON EPILAZIONE/DEPILAZIONE DEFINITIVA?
«Per epilazione definitiva s’intende una notevole riduzione del numero e dello spessore dei peli. Per un
risultato ottimale è necessario colpire tutti i bulbi piliferi in fase di crescita (fase anagen)».
PER QUESTO TIPO DI TRATTAMENTO SI UTILIZZA LA LUCE LASER. COME FUNZIONA?
«La luce laser colpisce direttamente il bulbo del pelo e, per vicinanza, anche le cellule germinative che ne
attivano la ricrescita.
La fase di ricrescita del pelo che, dal punto di vista della terminologia medica, definiamo “anagenâ€, è
quella in cui il pelo è più colorato e ricco di melanina, e quindi ottimo bersaglio per la luce laser.
L’epilazione con luci laser viene eseguita solo da personale medico, in particolare da dermatologi,
specialisti in grado di conoscere e di dosare la potenza degli apparecchi laser ed eventuali effetti
collaterali».
Esistono condizioni della pelle, l’abbronzatura ad esempio, che escludono il trattamento?
«No. A differenza di trattamenti simili come quello effettuato con la luce pulsata, il laser permette di
eseguire l’intervento anche su pelli abbronzate o olivastre/scure (fototipi IV-VI).
La luce laser agisce per “complementarietà di coloreâ€: produce più calore quanta più melanina c’è nel
pelo, agisce quindi solo sui peli colorati e non sui peli bianchi».
CI SONO CONTROINDICAZIONI?
«Il trattamento per la depilazione definitiva è veloce e non provoca né fastidio né dolore. Solitamente
sono necessari da 3 a 5 trattamenti, da effettuare ogni 6-8 settimane. La percentuale garantita di non
ricrescita si attesta attorno all’80-90%.
Nel post trattamento è possibile notare la presenza di eritema e di piccole vescicole; in questo caso il
consiglio è di non esporsi alla luce solare e tantomeno a lampade abbronzanti per alcuni giorni (sino alla
scomparsa dei sintomi).
È il dermatologo che definisce eventuali altre precauzioni a seconda del tipo di pelle e di reazione
personale al trattamento». (Humanitas Salute)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Anno VII – Numero 1473
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VII – Numero 1473
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 16 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra
d’Oltremare – NA
SPIEZIA Carmela
CARETTI
Pietro
VALENTI
Anna
ERRA
GALDIERO
MELILLO
Rosa
Giuseppe
Mariapia
ANNECCHINO
GUARDASCIONE
MARINO
RICCIARDI
STABILE
Bianca
Ermelinda
Elettra
Michele Mario
Vincenzo
AMBROSIO
ANGELILLO
BARBATO
CATAPANO
COCOZZA
COTRONEO
CUOMO
D’AVASCIO
DE ANSERIS
ESPOSITO
FINELLI
FORMICOLA
Michele
Adele
Francesco
Brigida
Silvio
Paolo
Immacolata
Pasquale
Consolata Maria
Gennaro
Annamaria
Lucia
IMPARATO
LOBOSCO
NATALE
NAPOLITANO
PETTO
PIANESE
SARRACINO
SINNO
TORDINO
TOTO
URSUMANDO
VALLEFUOCO
VERDURA
Maria
Michele
Luisa
Elena
Giovanna
Rosa
Giuseppe
Paolo
Margherita
Giuseppe
Riccardo
Margherita
Annamaria
PAGINA 8
AGNELLO
AIEVOLA
ALOE
ANTONIELLI
AURIEMMA
BERNABÃ’ SILORATA
BOERO
BORRELLI
BRUNO
CALABRESE
CANITANO
CASTALDO
CATALANO
COLASANTI
D’AVINO
DE LUCA
DE LUCA
DE MARINO
DELL’AVERSANO
DI GIACOMO
DI GIACOMO
DI MAGGIO
DI PAOLA
FINELLI
FIORITO
GAGLIONE
GALASSO
GARZIA
GAUDIO
GOLIA
GUARINO
IACOMINO
IODICE
IOPPOLO
IOVINE
LA RANA
LANDI
LAURI
LETIZIA
LIMONE
LINETTI
MAIOLINO
MARASCO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anna
Emanuele
Vincenzina
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Amalia
Emanuela
Annacarla
Rosa
Domenico
Anna
Anna
Luciana
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Dario
Giovanni
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Maria Rosaria
Dario
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Piera
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MAURELLI
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MELILLO
MENNA
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NAPOLITANO
NINNI
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PERILLO
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RUSSO
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Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di
Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi
7 servizi:
1.
2.
3.
4.
l’annuncio dell’apertura della Web-TV
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
DDL Concorrenza: Cosa Fare?
Manovre salvavita e defibrillatore : Ruolo
del Farmacista
5. Vaccinazione antinfluenzale
6. Vaccinazioni Obbligatorie e Raccomandate
7. Fatturazione Elettronica in Farmacia
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web
-tv-ordine-farmacisti-della-provincia-dinapoli