Anno VII – Numero 1476
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
“Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine
di Napoli
3. Ordine: Eventi Dicembre
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. “Troppo Testosterone causa
la caduta dei capelli negli
uominiâ€, vero o falso?
5. Leucemia linfatica cronica:
ecco la nuova cura standard
per i pazienti over 65
6. Ipertensione, la pressione
alta si può ereditare?
Venerdì 7 Dicembre 2018 – S. Ambrogio
Proverbio di oggi………
'A femmena te porta 'ncielo e 'a femmena t'atterra..
“Troppo TESTOSTERONE causa la caduta
dei capelli negli uominiâ€, vero o falso?
Molti credono che esista un collegamento tra la presenza di
troppo testosterone e la caduta dei capelli negli uomini. Vero o
falso?
Risponde il prof. A. Costanzo, dir. dell’Unità di
Dermatologia dell’Osp. Humanitas.
“FALSO. La caduta dei capelli negli uomini non è
dovuta all’eccesso di testosterone, l’ormone
maschile per eccellenza secreto dai testicoli, e la
quantità di testosterone nel sangue non ha
relazione neppure con la probabilità di perdere i
capelli – spiega l’esperto.
Prevenzione e Salute
7. Come
riconoscere
la – L’alopecia androgenetica, ovvero il nome scientifico che descrive
sindrome del tunnel carpale
la caduta dei capelli che porta a situazioni di calvizie anche giovanile
dai sintomi
8. Cistite e candida: problemi al negli uomini è invece causata da un aumento del numero e della sensibilitÃ
femminile
dei recettori del testosterone nelle cellule del follicolo pilifero da cui nasce il
capello.
Se l’alopecia androgenetica quindi ha cause genetiche ma certamente non
ormonali legate al testosterone, la caduta dei capelli è fisiologica e avviene
spesso più abbondante in primavera e autunno.
Per prevenire la caduta stagionale dei capelli anche negli uomini è opportuno
seguire un’alimentazione ricca di antiossidanti come quelli contenuti nella
frutta nelle verdure e ricca di fibre insolubili come ad esempio quelle
contenute nel riso.
Inoltre sarebbe opportuno assumere cibi ricchi di ferro, zinco e altri
oligoelementi importanti per la sintesi della cheratina, la componente
principale del capello e infine evitare di traumatizzare i capelli con trattamenti
tipo tiraggi, stirature, eccetera.â€
(Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1476
SCIENZA E SALUTE
LEUCEMIA LINFATICA CRONICA:
ecco la NUOVA CURA STANDARD per i Pazienti Over 65
Cambia la terapia per i malati anziani (che sono la maggioranza): si allunga il tempo
senza che il tumore cresca, con la cura in pastiglie e meno effetti collaterali della
chemio
Sono soprattutto anziani i tremila italiani che ogni anno si trovano davanti a una diagnosi di leucemia
linfatica cronica, una malattia che in molti casi non è aggressiva, ma che può
essere difficile da trattare in pazienti avanti con gli anni non di rado alle prese
con altre malattie tipiche dell’età che avanza.
Una nuova strategia terapeutica consente però di ottenere importanti
successi, con un miglioramento importante della qualità di vita dei malati
perché la cura può essere assunta in pastiglie e gli effetti collaterali risultano
minori e più facilmente tollerabili rispetto alla chemioterapia standard.
NUOVO STANDARD
La sperimentazione ha coinvolto 547 pazienti (con età media 71 anni) e aveva lo scopo di stabilire quale
fosse la terapia migliore in prima linea (quindi come prima cura) per i malati
anziani con una diagnosi di leucemia linfatica cronica.
I partecipanti, che non avevano ricevuto alcun precedente trattamento per il
tumore e avevano tutti più di 65 anni, sono stati suddivisi in tre gruppi,
ognuno dei quali ha ricevuto una strategia differente:
 una parte ha ricevuto l’inibitore della tirosin-chinasi IBRUTINIB come
monoterapia;
 a un’altra parte è stata somministrata una combinazione di chemioterapia (BENDAMUSTINA) e
RITUXIMAB;
 il terzo gruppo è stato curato con la combinazione di IBRUTINIB e RITUXIMAB.
«Gli esiti dimostrano che con ibrutinib da solo si ottiene una più lunga sopravvivenza libera da
progressione di malattia. In pratica, rispetto all’attuale standard (Bendamustina più Rituximab) si
prolunga il tempo durante il quale il tumore non progredisce.
Con una tossicità minore e una più facile gestione della cura, visto che si tratta di compresse da prendere
per bocca. Sono risultati talmente buoni che inducono a un cambio di terapia: questa nuova cura potrÃ
cioè diventare il nuovo trattamento di prima scelta per i pazienti anziani con malattia sintomatica».
Senza sintomi: Quella linfatica cronica è la forma di leucemia più frequente nel mondo occidentale,
ma è spesso asintomatica: non necessita di terapia e «accompagna» il paziente per il resto della vita
(generalmente la diagnosi viene fatta intorno ai 70 anni) senza dare grandi fastidi o ridurne qualità e
durata, ad eccezione del fatto che rende necessario sottoporsi a controlli periodici.
«A seconda delle caratteristiche, questo tumore può avere un andamento più o meno aggressivo:
 in media, a cinque anni dalla diagnosi, sono vivi circa due terzi dei pazienti.
Nel momento in cui si rende necessario una cura, anche a seconda dei sintomi di cui soffre il singolo
malato, le opzioni oggi comprendono per lo più una combinazione di chemioterapia e anticorpi
monoclonali. Sono stati peraltro messi a punto recentemente nuovi ed efficaci farmaci «intelligenti» che
impediscono l’espansione delle cellule bloccandone i meccanismi di crescita.
Tra questi, appunto, ibrutinib che già in seconda linea ha dato un vantaggi molto importante per i malati,
tanto da poter parlare di remissioni complete, il termine medico che indica quando il termine medico che
indica quando non ci sono più tracce “visibili†del tumore». (Salute, Corriere)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1476
SCIENZA E SALUTE
IPERTENSIONE, la PRESSIONE ALTA SI PUÃ’ EREDITARE?
I genitori, oltre al colore degli occhi, possono trasmettere anche l’ipertensione.
Ma in che modo il rischio aumenta a seconda del modo in cui questa si manifesta in famiglia?
Secondo uno studio preliminare,
 se mamma e papà hanno dovuto fare i conti con la pressione
alta prima dei 55 anni i figli avrebbero un maggior rischio di
sviluppare ipertensione.
I ricercatori hanno guardato ai dati raccolti nel Framingham Heart Study
relativi all’ipertensione di genitori e figli a partire dal 1948. Il team si è
concentrato su 1635 individui di età media pari a 32 anni che all’inizio
dello studio non erano affetti da questa condizione.
Gli individui sono stati divisi in 4 gruppi:
ï‚· senza parenti con ipertensione;
 con uno o due genitori con ipertensione tardiva, sorta ad almeno 55 anni di età ;
ï‚· con un genitore con ipertensione precoce, manifestatasi prima dei 55 anni;
ï‚· con entrambi i genitori con ipertensione precoce.
È emerso che i soggetti con maggiore probabilità di sviluppare ipertensione erano quelli del quarto
gruppo: in un follow up di dieci anni,
 nel primo gruppo 6 su 100 hanno sviluppato ipertensione;
 negli altri gruppi, rispettivamente, 8, 11 e 19 su 100.
 Chi aveva entrambi i “genitori ipertesi precocemente†aveva un rischio maggiore di 3,5 volte di
quello dei figli di genitori senza alcun problema di pressione alta.
L’IPERTENSIONE È FRA I PRINCIPALI FATTORI DI RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Nel mondo ne sono affetti ben 1,13 miliardi di persone, un numero quasi raddoppiato in 40 anni (tra il
1975 e il 2015), secondo una recente ricerca pubblicata su Lancet.
E se nei Paesi ad alto reddito, tra cui l’Italia, l’incidenza dell’ipertensione è in calo, sta crescendo invece in
quelli a basso e medio reddito, soprattutto Africa e Sud Asia.
In Europa resta al top il Regno Unito.
Come altre condizioni a carico dell’apparato cardiocircolatorio, l’ipertensione è una malattia
multifattoriale, in cui pesa tanto la predisposizione genetica quanto l’ambiente:
«Maggiore è la presenza dell’ipertensione in famiglia, magari con l’interessamento precoce allargato di
genitori e parenti, e maggiori saranno le probabilità che si manifesti anche nei discendenti.
«Se la componente ereditaria di una patologia è fortemente rappresentata – tenderà ad avere un’ampia
e precoce “penetrazione†familiare.
Finirà quindi per comparire in più membri della famiglia e, se possibile, ancor prima nei discendenti
rispetto agli antenati.
Se invece la componente ereditaria è poco rappresentata e quello che conta maggiormente è l’ambiente
(lo stile di vita, l’esposizione esterna a certi agenti patogeni, lo stress della vita quotidiana) la reale
presenza della malattia nelle famiglie sarà piuttosto limitata, disperdendosi in pochi individui che vengono
a trovarsi casualmente nelle condizioni ambientali più sfavorevoli».
Cosa può fare un soggetto i cui geni lo predispongono alla comparsa dell’ipertensione?
«In primo luogo deve controllare la pressione arteriosa anzitempo, ovvero dai 20 anni, così come i valori
della glicemia e il profilo lipidico per scongiurare il rischio d’insorgenza di diabete e dislipidemia. Inoltre –
deve condurre una vita sana e non esporsi agli altri fattori di rischio cardiovascolare:
non deve fumare, alimentarsi in maniera bilanciata, praticare regolare attività fisica aerobica». (Ansa)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1476
PREVENZIONE E SALUTE
COME RICONOSCERE LA SINDROME DEL TUNNEL
CARPALE DAI SINTOMI
Il tunnel carpale e i suoi sintomi: tutti ne parlano, ma pochi sanno di che cosa si
tratti.
Il polso non è un semplice punto di giunzione tra il braccio e la
mano. Al suo interno scorre infatti un nervo – il nervo mediano –
senza il quale moltissime delle sensazioni percepite dalle dita e
alcuni movimenti del pollice non sarebbero possibili.
La sua compressione può portare a formicolii e dolori che sono il
segnale della presenza di una patologia molto nota:
la sindrome del tunnel carpale.
Abbiamo chiesto ad Alberto Lazzerini, ortopedico responsabile
dell’Unità Operativa di Chirurgia della Mano in Humanitas, di spiegarci quali sono i sintomi di questa
problematica e come distinguerli da quelli di disturbi associati ad altri nervi.
IL TUNNEL CARPIALE SI MANIFESTA CON FORMICOLIO E DOLORE
«La sindrome del tunnel carpale si manifesta solitamente con
formicolio e talvolta dolore, prevalentemente notturno, alle
prime dita della mano», spiega Lazzerini, aggiungendo che in
realtà i sintomi possono estendersi anche a tutto l’arto
superiore.
In genere i primi problemi con cui si ha a che fare sono
l’intorpidimento e il formicolio del pollice, dell’indice, del
medio o dell’anulare, ma non del mignolo.
I fastidi possono presentarsi a intermittenza, ma al peggiorare
della situazione possono diventare una costante.
«Nei casi più avanzati – aggiunge l’esperto – può comparire
anche un deficit motorio».
La debolezza della mano e delle dita può addirittura arrivare a ridurre le capacità di afferrare saldamente
gli oggetti.
TUNNEL CARPIALE, ATTENZIONE A NON CONFONDERE I SINTOMI
In tutti i casi i sintomi del tunnel carpale si distribuiscono nelle zone innervate dal nervo mediano. Ciò
permette di distinguere la sindrome del tunnel carpale da problemi che riguardano ad esempio il nervo
ulnare, nel cui caso intorpidimenti e formicolii riguardano tipicamente anulare e mignolo e sono associati
a problemi al gomito.
«Esistono però variazioni anatomiche nella distribuzione dell’innervazione che possono confondere
i sintomi – precisa l’esperto –. In caso di forte irritazione una sofferenza radicolare cervicale può dare
sintomi sovrapponibili, ma un attento esame clinico in genere può sciogliere il dubbio».
In passato sono state molte le attività manuali accusate della comparsa di questi disturbi. «In realtà –
spiega il dottor Lazzerini – non c’è consistenza in queste ipotesi».
Piuttosto, a far emergere i sintomi della sindrome del tunnel carpale possono essere condizioni associate
alla ritenzione di liquidi, come il diabete, la gravidanza e l’assunzione di farmaci anticoncezionali.
Per il resto, non esistono strategie concrete davvero efficaci per prevenire la comparsa di questi problemi.
(Salute, Humanitas)
PAGINA 5
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1476
PREVENZIONE E SALUTE
CISTITE E CANDIDA: PROBLEMI AL FEMMINILE
L’estate è alle porte. La temperatura si alza, si suda di più, iniziano i primi tuffi in
piscina: è facile perciò che possano “presentarsi†questi due classici disturbi
femminili. Ne parliamo con la dottoressa Elena Corradini di Humanitas Mater
Domini.
Sopraggiunge uno stimolo impellente di fare pipì seguito
dall’emissione di poche gocce di urina e forte bruciore. E a
quale donna, almeno una volta, non è capitato di lamentare
un fastidiosissimo prurito intimo e sgradevoli perdite
bianche?
Nella maggior parte dei casi questi sono i chiari sintomi di
cistite e candida, due tra i più frequenti disturbi femminili.
«La cistite è un’infiammazione della vescica e delle vie
urinarie, un disturbo molto diffuso tanto che si registra che
circa il 25% delle donne tra i 20 e 40 anni ne abbia sofferto
almeno una volta – spiega la dottoressa Elena Corradini,
Responsabile del Servizio di Ginecologia di Humanitas Mater Domini –.
È causata da diversi batteri che colonizzano la vescica. Alcune condizioni come la stitichezza sono
favorenti e altre, come i rapporti sessuali, il freddo o l’assunzione di alcolici, possono essere un motivo
scatenante.
La candida, invece, è un fungo che normalmente risiede a livello delle mucose genitali e intestinali che, in
presenza di un ambiente acido e di una scarsa flora batterica di protezione a livello dell’intestino e della
vagina, può dare luogo a vaginiti (infiammazioni vaginali) che spesso sono difficili da debellare».
CISTITE E CANDIDA: CHE COSA HANNO IN COMUNE?
Perché le cistiti e le infezioni da Candida sono spesso ricorrenti? Se nella candida un’alimentazione ricca di
carboidrati, l’utilizzo cronico di salva slip e l’uso di antibiotici, crea i presupposti per il mantenimento
dell’infezione, così la cistite si ripresenta nonostante l’utilizzo mirato di diversi antibiotici.
Anche l’intestino è coinvolto nel processo:
 le donne che soffrono di candida e cistiti ricorrenti hanno sperimentato che entrambe possono
verificarsi a seguito di forme di diarrea o di stitichezza. È bene, quindi curare alimentazione per
regolarizzare il transito intestinale.
«Inoltre, nelle donne che presentano recidiva di candidosi o cistiti – afferma la dottoressa Corradini –
abbiamo osservato che spesso i muscoli che sostengono il pavimento pelvico sono in uno stato di
perenne contrazione o sono più sensibili ad alcuni stimoli fisici e meccanici (il freddo, lo stress, i rapporti
sessuali).
Questo stato di ipertono favorisce il ripetersi degli eventi e, solo la valutazione di questa parte anatomica
durante la visita ginecologica, permette di “spezzare†il disturbo attraverso l'uso di terapie mirate a
ridurre il tono muscolare.
La ginnastica per il pavimento pelvico può, dunque, essere realmente efficace per prendere coscienza di
questo apparato muscolare che, sostenendo la pelvi e tutte le sue funzioni, tutte le donne dovrebbero
conoscere meglio».
(Humanitas, Salute)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
Anno VII – Numero 1476
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VII – Numero 1476
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 16 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra
d’Oltremare – NA
SPIEZIA Carmela
CARETTI
Pietro
VALENTI
Anna
ERRA
GALDIERO
MELILLO
Rosa
Giuseppe
Mariapia
ANNECCHINO
GUARDASCIONE
MARINO
RICCIARDI
STABILE
Bianca
Ermelinda
Elettra
Michele Mario
Vincenzo
AMBROSIO
ANGELILLO
BARBATO
CATAPANO
COCOZZA
COTRONEO
CUOMO
D’AVASCIO
DE ANSERIS
ESPOSITO
FINELLI
FORMICOLA
Michele
Adele
Francesco
Brigida
Silvio
Paolo
Immacolata
Pasquale
Consolata Maria
Gennaro
Annamaria
Lucia
IMPARATO
LOBOSCO
NATALE
NAPOLITANO
PETTO
PIANESE
SARRACINO
SINNO
TORDINO
TOTO
URSUMANDO
VALLEFUOCO
VERDURA
Maria
Michele
Luisa
Elena
Giovanna
Rosa
Giuseppe
Paolo
Margherita
Giuseppe
Riccardo
Margherita
Annamaria
PAGINA 8
AGNELLO
AIEVOLA
ALOE
ANTONIELLI
AURIEMMA
BERNABÃ’ SILORATA
BOERO
BORRELLI
BRUNO
CALABRESE
CANITANO
CASTALDO
CATALANO
COLASANTI
D’AVINO
DE LUCA
DE LUCA
DE MARINO
DELL’AVERSANO
DI GIACOMO
DI GIACOMO
DI MAGGIO
DI PAOLA
FINELLI
FIORITO
GAGLIONE
GALASSO
GARZIA
GAUDIO
GOLIA
GUARINO
IACOMINO
IODICE
IOPPOLO
IOVINE
LA RANA
LANDI
LAURI
LETIZIA
LIMONE
LINETTI
MAIOLINO
MARASCO
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anna
Emanuele
Vincenzina
Antonio
Amalia
Emanuela
Annacarla
Rosa
Domenico
Anna
Anna
Luciana
Adele
Roberta
Giuseppina
Daniela
Michele
Simona
Carmela
Alessandro
Maria Cristina
Fulvio
Fortunata
Paolo
Cinzia
Concetta
Giovanna
Dario
Giovanni
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Gianfranco
Grazia
Maria Teresa
Stefania
Daniela
Michele
Alberta
Maria
Maria Rosaria
Dario
Giuseppe Salvatore
Piera
Luciana
Anno VII – Numero 1476
MAURELLI
MAUTONE
MELILLO
MENNA
MINERVINI
MIRANDA
NAPOLITANO
NINNI
PANE
PARNOFFI
PASTORE
PELAGALLI
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PERILLO
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PORZIO
PROCIDA
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QUARANTA
RAMASCO
RICCARDI
ROMAGNUOLO
ROSSI
RUSSO
RUSSO
SANTAGOSTINO
SARNELLI
SCARANO
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SETTEMBRE
SIMIOLI
SIMONE
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SORRENTINO
SPADARO
SPERANZA
TESTA
VANGONE
VATRELLA
VECCIA
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VIGORITO
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Rosa
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Lucia
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Barbara
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Arcangela
Alessandra
Antonio
Luisa
Roberta
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Maria
Mariagrazia
Massimiliano
Maria
Francesca
Flavio
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Maurizio
Vittoria
Giuseppe
Stefania
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Giuseppe
Gabriele
Daniela
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Raffaele
Maria Angela
Ornella
Daniela
Erminia
Antonio
Orsola
Anna
Prospero
PAGINA 9
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
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PAGINA 10
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PAGINA 11
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PAGINA 12
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1476
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli:
parte la Web-TV
Web TV dell’Ordine dei Farmacisti della provincia di Napoli.
I video, le rubriche e i servizi della Web TV dell’Ordine, per raccontare attraverso
le immagini la Categoria, le iniziative e gli eventi più importanti.
Un altro passo importante che
qualifica l’intera Categoria e il
Nostro impegno.
La Web Tv dell’Ordine, ha avviato il 15
Settembre 2018, le sue trasmissioni in
forma sperimentale;
Come seguire la WEB-TV
: collegarsi sul Portale Istituzionale
www.ordinefarmacistinapoli.it/ sezione NEWS / Web Tv Ordine Farmacisti della provincia di
Napoli
Di seguito il link dove poter visionare i primi
7 servizi:
1.
2.
3.
4.
l’annuncio dell’apertura della Web-TV
Progetto “Una Visita per Tuttiâ€:
DDL Concorrenza: Cosa Fare?
Manovre salvavita e defibrillatore : Ruolo
del Farmacista
5. Vaccinazione antinfluenzale
6. Vaccinazioni Obbligatorie e Raccomandate
7. Fatturazione Elettronica in Farmacia
https://www.ordinefarmacistinapoli.it/web
-tv-ordine-farmacisti-della-provincia-dinapoli