Anno VII – Numero 1478
AVVISO
Ordine
1. ORDINE:
Progetto
“Un
Farmaco per tutti†“Una Visita
per Tuttiâ€
2. Ordine: WEB-TV dell’Ordine
di Napoli
3. Ordine: Eventi Dicembre
Notizie in Rilievo
Scienza e Salute
4. “Tumore
al
polmone,
sigarette light non meno
tossiche delle altre
5. sleep texting, nomofobia,
vamping: le patologie dei
giovani iperconnessi
Prevenzione e Salute
6. Bruciore retrosternale
7. Endometrio: se la diagnosi è
precoce basta un intervento
chirurgico
Lunedì 10 Dicembre 2018 – N.S. di Loreto
Proverbio di oggi………
'E strunze: Die 'e fà e po' l'accoppia
BRUCIORE RETROSTERNALE
Il bruciore retrosternale è una fastidiosa sensazione che si
accende nel lato posteriore dello sterno, l’osso situato nella parete
toracica anteriore tra le due clavicole e le prime sette coppie di
costole e che con esso si articolano (da cui il nome del disturbo,
“bruciore retrosternaleâ€).
Il sintomo è di solito la naturale conseguenza del
reflusso dei succhi gastrici che risalgono, con la loro
alta componente acida, verso l’esofago è causano la
sensazione di infiammazione, poiché la mucosa
esofagea non tollera, ed è quindi molto sensibile,
l’acidità dei succhi gastrici.
Quali malattie si possono associare al bruciore retrosternale?
Le patologie che possono risultare associate al bruciore retrosternale sono le
seguenti:
 Ernia iatale
 Esofagite
 Reflusso gastroesofageo
L’elenco citato è solamente indicativo, per un’esatta diagnosi bisogna in ogni
caso rivolgersi al proprio medico curante.
Quali sono i rimedi contro il bruciore retrosternale?
Poiché il contatto dei succhi gastrici con la mucosa dell’esofago è la causa
principale all’origine di questo disturbo, i rimedi farmacologici più
comunemente utilizzati sono a base di medicinali anti-acido. Per ottenere la
risoluzione del problema, però, è necessario trattare la patologia che è alla
base del bruciore retrosternale.
Con il bruciore retrosternale quando rivolgersi al proprio medico?
Se il bruciore retrosternale non dovesse scomparire o regredire nel giro di
pochi giorni attraverso l’utilizzo dei classici anti-acidi, è sempre necessario
sottoporsi a visita medica. (Salute, Humanitas)
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FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1478
SCIENZA E SALUTE
TUMORE AL POLMONE, SIGARETTE LIGHT NON MENO
TOSSICHE DELLE ALTRE
Le sigarette “light†fanno male tanto quanto le sigarette normali.
E alla loro diffusione potrebbe essere imputato l’aumento dei casi
di adenocarcinoma, la forma più comune di tumore al
polmone secondo quanto suggeriscono gli autori di una ricerca
statunitense pubblicata su Journal of the National Cancer Institute.
Sotto accusa sono finiti i filtri e il sistema di ventilazione. Ne
parliamo con la dott.ssa Licia Siracusano, oncologa e referente del
Centro Antifumo di Humanitas Cancer Center.
NESSUN BENEFICIO DALLE SIGARETTE “LIGHTâ€
Ricercatori della Ohio State University hanno cercato di capire
perché l’adenocarcinoma polmonare fosse aumentato negli ultimi
anni a fronte della riduzione di altre forme di questa neoplasia il cui
calo è stato associato alla riduzione del numero dei fumatori.
Hanno condotto una meta-analisi di studi già condotti confermando ciò che si sospettava da tempo: dalle
sigarette “light†non ci sono benefici alla salute.
I dati della ricerca suggeriscono una chiara relazione tra questo il filtro con piccoli forellini, con
ventilazione, e l’aumento dei tassi di adenocarcinoma negli ultimi vent’anni.
Pertanto – conclude il team degli scienziati – la FDA statunitense dovrebbe regolamentare l’utilizzo
dei filtri ventilati fino a vietarne l’utilizzo.
CANCEROGENI E SOSTANZE TOSSICHE
Lo stesso National Cancer Institute degli Stati Uniti riferisce che è stato dimostrato che le sigarette “lightâ€
non sono più sicure di quelle regolari. Fumarle non riduce il rischio oncologico o di altre patologie.
Una persona che fuma una sigaretta light può inalare la stessa dose di catrame, nicotina e sostanze
chimiche tossiche rispetto a quelle normali, dipende da come si fuma.
Come riferiscono i ricercatori, la ventilazione altera la combustione del tabacco, aumenta i livelli di
sostanze tossiche, fa sì che i fumatori fumino di più per mantenere il livello di nicotina e crea una falsa
percezione di un rischio minore per la salute fumando sigarette “leggereâ€.
Queste sostanze vengono inalate e raggiungono un livello molto profondo del polmone, proprio laddove
gli adenocarcinomi tendono a svilupparsi più spesso.
«Non ci sono sigarette sicure.
Anche se sono indicate come “light†o a basso contenuto di catrame e nicotina, queste sigarette rilasciano
comunque moltissime sostanze tossiche e cancerogene e inducono i fumatori a inalare di più, a fare più
boccate e boccate più profonde con l’illusione di fumare qualcosa di più “morbidoâ€Â».
«Inoltre chi fa uso di queste sigarette potrebbe essere spinto a non tener conto del numero di “biondeâ€
fumate perché le considera erroneamente meno pericolose».
«Oltre alla nicotina e al catrame, le sigarette contengono migliaia di agenti chimici tossici a cominciare dal
monossido di carbonio passando per il benzene, l’arsenico, il piombo, gli idrocarburi policiclici aromatici.
Circa 70 fra questi agenti sono noti per essere cancerogeni.
Ricordiamo che il fumo di sigaretta, oltre a essere il principale fattore di rischio per il tumore al polmone,
aumenta sensibilmente il rischio di altre neoplasie come per esempio il tumore al pancreas, alla vescica e
quelli del distretto testa-collo»,. (Salute, Humanitas)
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Anno VII – Numero 1478
SCIENZA E SALUTE
SLEEP TEXTING, NOMOFOBIA, VAMPING:
LE PATOLOGIE DEI GIOVANI IPERCONNESSI
Socializzare sul Web anche nelle ore notturne è diventata ormai un’abitudine, una vera e
propria moda tra i ragazzi, che li porta a rimanere svegli tutta la notte per inviare messaggi
e tweet, chattare e postare commenti o foto.
Sleep texting, Vamping, Nomofobia: ecco le patologie da iperconnessione sempre più diffuse.
Lo SLEEP TEXTING
Sempre più adolescenti e studenti universitari negli Stati Uniti si connettono
con gli amici tramite i dispositivi elettronici come i telefonini anche nel cuore
della notte e spesso non ricorda di averlo fatto. I Millenials, insomma, sono
sempre più preda dello «sleep texting», cioè l’invio di messaggi mentre si sta
per prendere sonno o si è ancora addormentati.
Le comunicazioni spedite sono spesso prive di senso, non danno risposte sensate a domande, e sono
quindi più che pericolose imbarazzanti. «La maggior parte non aveva memoria del fatto di aver inviato
messaggi o del loro contenuto - il fatto di non ricordare non è sorprendente, poiché la ricerca sul sonno ha
scoperto che le persone che si svegliano dopo aver dormito per più di qualche minuto non sono in grado
di ricordare gli ultimi minuti prima di addormentarsi».
 Più di un quarto (25,6%) degli studenti nel sondaggio ha riferito di aver inviato messaggi nel sonno;
 la maggioranza (72%) ha riferito di non ricordare di averlo fatto.
Lo «sleep texting» secondo gli studiosi è collegato a un sonno interrotto e ha un’influenza sulla qualità del
sonno stesso, che se insufficiente e irregolare oltre a minare il rendimento scolastico e universitario può
portare a un significativo squilibrio emotivo, affaticamento e scarsa concentrazione.
Il fenomeno del VAMPING
ll Vamping, ossia la moda degli adolescenti di trascorrere numerose ore notturne sui
social media, sembra diventata una vera e propria abitudine, tanto che in uno studio
del 2017 curato dall’Osservatorio nazionale adolescenza, condotto su 8000 ragazzi a partire dagli 11 anni
di età , è emerso che 6 adolescenti su 10 rimangono spesso svegli fino all’alba a chattare, parlare e giocare
con gli amici o con la/il fidanzata/o, rispetto ai 4 su 10 nella fascia dei preadolescenti.
FOMO - Fear of Missing Out
La tendenza che accomuna tutti i ragazzi è di tenere a portata di mano il telefono
quasi tutto il giorno, notte compresa.
Il 15% di loro si sveglia quasi tutte le notti per leggere le notifiche e i messaggi che gli
arrivano per non essere tagliati fuori.
Ed è proprio la paura di essere messi da parte la caratteristica di una nuova patologia emergente legata
all’abuso dello smartphone:
 FOMO, ovvero Fear of Missing Out.
I ragazzi hanno pausa di essere messi da parte e questo li porta a dormire con il telefono accanto al
cuscino e chattare fino a tarda notte. Questi comportamenti vanno ad influenzare negativamente la
qualità e la quantità del sonno, con conseguenze nocive per l’organismo e vanno ad interferire sulle
attività quotidiane dei ragazzi, fino a determinare importanti difficoltà di concentrazione e di attenzione
che gravano sul rendimento scolastico, favoriscono l’insorgenza di stati ansiosi, intaccando l’umore e gli
impulsi.
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Anno VII – Numero 1478
NOMOFOBIA: la paura che si scarichi il cellulare
Difficile non sentire un filo d’ansia quando l’autonomia del cellulare scende
pericolosamente verso il basso e non abbiamo con noi il caricabatterie.
O non sentirsi vagamente persi quando il display informa, inesorabile, che non c’è
nessun servizio e siamo disconnessi da internet, magari pure dalla rete telefonica.
A quanti, poi, capita di mettere nervosamente la mano in tasca o in borsa per assicurarsi che lo
smartphone sia ancora lì e non lo abbiamo dimenticato a casa o, peggio, ci sia stato rubato? In alcuni casi
però il disagio e la paura di restare «tagliati fuori» perché non abbiamo il telefonino diventa fortissimo, al
punto da poter essere quasi considerato una malattia:
 è il caso della nomofobia («nomo» è l’abbreviaz. di «no mobile») l’ansia da separazione da cellulare
Oggi il telefono viene sentito come l’estensione dell’io e aumenta così la probabilità che si sviluppi l’ansia
da separazione e che non si tolleri di restare lontano dal telefono neppure per pochi minuti.
Sempre nell’indagine dell’Osservatorio nazionale adolescenza è emerso che quasi 8 adolescenti su 10
hanno paura che si scarichi il cellulare o che non prenda, generando ansia e fastidio.
LE SFIDE SOCIAL
Le Challenge o Sfide Social sono uno dei problemi del momento e racchiudono tutte quelle catene che
nascono sui social network in cui si viene nominati o chiamati a partecipare da altri attraverso un tag.
Lo scopo in genere è di postare un video o un’immagine richiesta, per poi nominare altre persone a fare
altrettanto, diffondendosi a macchia d’olio nel Web, anche nell’arco di poche ore.
2 adolescenti su 10 hanno partecipato ad una moda a catena sui social e il 50% ha avuto una nomination.
Circa 1 adolescente su 10 ha preso parte ad una catena alcolica sui social network, con la finalità in genere
di bere ingenti quantità di alcol in pochissimo tempo e nei luoghi o posizioni più improbabili, altri hanno
fatto selfie mentre vomitavano o in condizioni vicine all’intossicazione alcolica.
A queste si aggiungono le mode in cui il corpo e la magrezza hanno un ruolo centrale, a cui aderiscono 5
ragazze su 100, favorendo lo sviluppo di patologie nella sfera alimentare. Purtroppo girano in rete sfide
anche molto pericolose che per molti ragazzini si sono concluse con gravi ferite o intossicazioni se non
addirittura la morte.
Un selfie a rischio della vita
L’aspetto che caratterizza gli adolescenti di oggi sono i selfie, dove si è disposti a
tutto pur di ottenere like. Nell’indagine era emerso che il 13% ha seguito
addirittura una dieta per piacersi di più nei selfie.
I ragazzi della fascia 14-19 mediamente ne fanno circa 5 al giorno, con punte massime di 100, contro i 2
selfie al giorno dei più piccoli che preferiscono utilizzare maggiormente i video e i messaggi audio.
Circa 2 adolescenti su 10 condividono tutti i selfie che fanno sui social network e su WhatsApp, andando a
ledere il concetto di privacy e di intimità che ormai si è trasformata in un’intimità condivisa. Il dato più
grave e allarmante è che circa 1 adolescente su 10 fa selfie pericolosi in cui mette anche a repentaglio la
propria vita e oltre il 12% è stato sfidato a fare un selfie estremo per dimostrare il proprio coraggio.
Like addiction
Gli adolescenti sono alla continua ricerca di approvazione, che si raggiunge attraverso like e follower.
Per circa 5 adolescenti su 10 è normale condividere tutto quello che fanno, comprese foto personali e
private, mettendo tutto in vetrina, sottoponendolo alla severa valutazione della macchina dei “mi piaceâ€
o dei “non mi piaceâ€. Infatti, per oltre 3 adolescenti su 10 è importante il numero dei like ricevuti: tanti
like e tante approvazioni accrescono l’autostima, la popolarità e quindi la sicurezza personale.
(Salute, Corriere)
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Anno VII – Numero 1478
PREVENZIONE E SALUTE
ENDOMETRIO: SE LA DIAGNOSI È PRECOCE BASTA UN
INTERVENTO CHIRURGICO
Gli specialisti americani fanno il punto su come procedere nei vari casi: radioterapia
esterna, brachiterapia o chemioterapia a seconda degli stadi di malattia
Quando serve davvero la radioterapia per
curare il tumore all’endometrio?
Quale tipo di irradiazione è più indicata nei
vari stadi di malattia?
Per rispondere a queste domande in modo definitivo e univoco, 17
esperti dell’Associazione americana di Radioterapia (ASTRO) hanno analizzato i dati contenuti in oltre 330
sperimentazioni cliniche e studi scientifici pubblicati fra il 1980 e il 2011.
Linee guida per scegliere la cura più efficace
«Fortunatamente in molti casi il carcinoma endometriale viene diagnosticato agli stadi iniziali quando per
curarlo è sufficiente il solo intervento chirurgico - spiega Paolo Scollo, presidente della Società italiana di
oncologia ginecologica.
In circa un terzo dei casi però, a seconda dello stadio e della diffusione della malattia, è necessario
sottoporre le pazienti a chemio o radioterapia.
Proprio per stabilire in modo uniforme quale trattamento eseguire, qual è il più efficace in ciascuna
condizione, servono le linee guida».
Il primo punto delle nuove linee guida americane elenca infatti proprio i casi in cui non servono ulteriori
cure dopo l’intervento (per es. se non c’è alcun residuo di malattia e nelle forme di cancro ai primi stadi).
A seguire gli specialisti riportano le indicazioni su quando eseguire la radioterapia interna, quando invece
quella esterna, quando una combinazione di entrambe e infine quando sottoporre le malate a un
trattamento abbinato di radio e chemioterapia.
Diagnosi precoce facile e veloce
«Oggi in Italia - dice Scollo - si procede generalmente con
 brachiterapia (ovvero una forma di irradiazione endovaginale che si basa sull’introduzione di piccoli
«semini» radioattivi che rilasciano radiazioni dall’interno) se il rischio di recidiva della paziente è
considerato di grado intermedio;
 si predilige la radioterapia tradizionale esterna, eventualmente con l’aggiunta di brachiterapia, se
il pericolo che la malattia si ripresenti o si diffonda è più elevato».
Nel nostro Paese sono circa 5mila ogni anno i nuovi casi di tumore dell’endometrio e l’età media delle
pazienti è sopra i 60 anni.
«Poiché spesso un primo segnale della presenza di questa neoplasia sono le perdite ematiche - e la
maggior parte dei casi riguarda donne già in menopausa è facile avere una diagnosi precoce: è
fondamentale recarsi dal medico per un sanguinamento anomalo e, con una semplice ecografia, si riesce a
individuare la malattia nelle fasi iniziali.
A quel punto si procede con l’isterectomia, l’operazione di asportazione dell’utero, che può da sola essere
risolutiva». (Salute, Corriere)
PAGINA 6
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
Anno VII – Numero 1478
Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli
La Bacheca
CONCERTO DI NATALE, MEDAGLIE di BENEMERENZA alla
PROFESSIONE e GIURAMENTO di GALENO
Granelli di Sabbia con STEFANIA BRUNO
Ai quadri si sostituisce la sand art, l'uso della
sabbia per ricreare e dare respiro a storie,
16 Dicembre 2018 – ore 18.00
“Caduceo d’Oro 2018â€
quadri d'oro che mutano secondo il volere
dell'artista. La straordinaria eleganza dei ritmi artistici, accompagnata
dalla musica, scuote i granelli di sabbia ricreando forme istantanee
dell'anima di luce.
Docilmente, nel silenzio, l'arte si fa libro e fa proprio l'incipit " C'era una
volta...".
Ti aspettiamo per partecipare Tutti insieme,
al Concerto di Natale
e al
Caduceo d’Oro 2018
FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA
PAGINA 7
Anno VII – Numero 1478
MEDAGLIE ALLA PROFESSIONE E GIURAMENTO DI GALENO
Domenica 16 Dicembre, ore 18.00, Teatro Auditorium Mediterraneo Mostra
d’Oltremare – NA
SPIEZIA Carmela
CARETTI
Pietro
VALENTI
Anna
ERRA
GALDIERO
MELILLO
Rosa
Giuseppe
Mariapia
ANNECCHINO
GUARDASCIONE
MARINO
RICCIARDI
STABILE
Bianca
Ermelinda
Elettra
Michele Mario
Vincenzo
AMBROSIO
ANGELILLO
BARBATO
CATAPANO
COCOZZA
COTRONEO
CUOMO
D’AVASCIO
DE ANSERIS
ESPOSITO
FINELLI
FORMICOLA
Michele
Adele
Francesco
Brigida
Silvio
Paolo
Immacolata
Pasquale
Consolata Maria
Gennaro
Annamaria
Lucia
IMPARATO
LOBOSCO
NATALE
NAPOLITANO
PETTO
PIANESE
SARRACINO
SINNO
TORDINO
TOTO
URSUMANDO
VALLEFUOCO
VERDURA
Maria
Michele
Luisa
Elena
Giovanna
Rosa
Giuseppe
Paolo
Margherita
Giuseppe
Riccardo
Margherita
Annamaria
PAGINA 8
AGNELLO
AIEVOLA
ALOE
ANTONIELLI
AURIEMMA
BERNABÃ’ SILORATA
BOERO
BORRELLI
BRUNO
CALABRESE
CANITANO
CASTALDO
CATALANO
COLASANTI
D’AVINO
DE LUCA
DE LUCA
DE MARINO
DELL’AVERSANO
DI GIACOMO
DI GIACOMO
DI MAGGIO
DI PAOLA
FINELLI
FIORITO
GAGLIONE
GALASSO
GARZIA
GAUDIO
GOLIA
GUARINO
IACOMINO
IODICE
IOPPOLO
IOVINE
LA RANA
LANDI
LAURI
LETIZIA
LIMONE
LINETTI
MAIOLINO
MARASCO
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Vincenzina
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Anna
Anna
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Dario
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Piera
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RUSSO
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Prospero
PAGINA 9
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