Anno II – Numero 210 AVVISO 1. Concorso Ordinario: ultimato Notizie in Rilievo Farmaci e Salute 2. Come agiscono gli anabolizzanti? 3. Rischio polmonite aumenta 100 volte in chi ha influenza Dermatologia e Salute 4. Estate: il chirurgo, per eliminare cuscinetti ultimo trend e' lipo chimica Scienza e Salute 5. Dalla pelle virtuale i segreti dell'invecchiamento 6. Paura di viaggiare: perché nasce e come si combatte Alimentazione e Salute 7. Salute: bimbi hanno difficoltà a leggere senza omega-3 8. Ortaggi bianchi da rivalutare. Hanno tanti nutrienti «invisibili» Lunedì 01 Luglio 2013, S. Ester, Carolina CONVEGNO: “UN PATTO DELLA SALUTE”, LE PRIORITA’ IN CAMPANIA “Abbiamo raggiunto il pareggio di bilancio in tema di sanità”, ha detto il presidente Caldoro. Incontri istituzionali Venerdì u.s. a Napoli sul tema della sanità campana. Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha partecipato al convegno organizzato dal Forum per un impegno sociale (Fois) ''Un patto per la salute: le priorità per la Campania'', insieme al presidente della reg. Campania, S. Caldoro, e all' On. R. Calabro'. Durante i lavori sono intervenuti con indirizzo di salute il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, V. Santagada e quello dei Medici B. Zuccarelli. Nel corso dell’incontro, moderato dal giornalista de Il Sole 24ore, R. Turno – sono stati illustrati i risultati di un sondaggio effettuato su un campione di 800 medici. La situazione di partenza vedeva per la Campania un deficit di 827 milioni che è stato progressivamente ridotto fino al pareggio. Le misure assunte hanno consentito di abbattere il debito delle Asl che nel 2012 si riduce di oltre 1 miliardo rispetto allo scorso anno. Resta tuttavia da sciogliere il nodo relativo al ritardo dei pagamenti. Il governatore Caldoro, ha detto che: “La sanità non va affrontata solo con i tagli, ma rilanciata con una buona spesa avendo le risorse. La Campania non solo è la regione più virtuosa, ma anche quella che prende meno in termini di trasferimenti statali: 60 euro pro capite in meno”. DALLA PELLE VIRTUALE I SEGRETI DELL'INVECCHIAMENTO La pelle si auto rigenera continuamente e i biologi della univ. di Sheffield hanno dimostrato come questo meccanismo, ancora non del tutto dimostrato, avvenga. ''Abbiamo creato un modello di pelle virtuale di silicio su cheratinociti spiegano - e abbiamo voluto testare le teorie che spiegano il meccanismo di autorigenerazione trovando valida la tesi secondo cui nella pelle ci sono cellule staminali 'dormienti' che si possono risvegliare quando subisce un danno''.. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 210 FARMACI E SALUTE COME AGISCONO GLI ANABOLIZZANTI? Gli steroidi anabolizzanti sono gli ormoni sessuali maschili androsterone e testosterone e i loro derivati. Sono secreti dagli apparati riproduttori maschili e femminili per favorire la crescita armonica del corpo e aumentare la massa e la forza muscolare durante la pubertà. Perciò sono assunti da molti atleti. Ma l’azione e la quantità degli ormoni prodotti dall’organismo sono regolate da meccanismi naturali che vengono alterati da un’assunzione eccessiva. Il doping non basta. Molti studi hanno dimostrato che non ci sono differenze significative nella massa e nella potenza muscolare tra gruppi di atleti che assumono queste sostanze e quelli che praticano un normale allenamento. L’aumento reale del volume e della forza muscolare non sono quindi dovuti alla pura e semplice somministrazione degli steroidi, ma si verificano se si seguono contemporaneamente un allenamento intenso e una dieta appropriata. L’aumento dei muscoli dovuto agli steroidi in queste condizioni dipende dai liquidi trattenuti nei tessuti. Sospendendo la somministrazione e l’allenamento, i muscoli si sgonfiano rapidamente per la perdita dei liquidi in eccesso. Uno "sport" pericoloso. Le ricerche mediche su migliaia di atleti che hanno abusato di steroidi hanno rivelato numerosi effetti collaterali: testicoli ridotti in dimensioni e funzionalità, con perdita del desiderio sessuale e della fertilità; aumento del seno nell’uomo, mascolinizzazione nella donna (cambio della voce, aumento di peli e riduzione del seno), infiammazione cronica al fegato e ipertensione, con maggior rischio di cancro e di disturbi cardiocircolatori. Spesso gli atleti assumono steroidi prodotti artificialmente convinti che i prodotti sintetizzati abbiano effetto solo sullo sviluppo muscolare. (Focus) SALUTE: BIMBI HANNO DIFFICOLTA' A LEGGERE SENZA OMEGA-3 L'organismo umano non è in grado di produrlo, ecco perchè questo alimento è così importante nella dieta di tutti i giorni Bimbi con carenza di omega 3 hanno difficoltà a leggere e a mantenere la concentrazione. L'Omega-3 è un acido grasso fondamentale per la salute. Ne è ricco il pesce, e l'organismo umano non è in grado di produrlo, ecco perchè questo alimento è così importante nella dieta di tutti i giorni. Lo dicono ricercatori inglesi in uno studio pubb. su 'PlosOne'. Hanno notato in particolare che i livelli di Omega-3 Dha, che è la forma di omega-3 presente in maniera preponderante nel cervello, abbia valenza predittiva della capacità dei bambini di leggere e imparare. STUDIO: Gli scienziati hanno analizzato i livelli di Omega-3 nel sangue di 493 bambini tra i 7 e i 9 anni con difficoltà a leggere, e hanno interrogato i genitori su che cosa mangiassero i figli a casa. Per 9 su 10 il pesce non faceva parte dei pasti per più di 2 volte a settimana. I ricercatori hanno inoltre visto che l'Omega-3 contava in media solo il 2,45% degli acidi totali presenti nel sangue, quando la dose minima raccomandata negli adulti per mantenere un cuore sano è il 4%, e i livelli raccomandati dovrebbero oscillare tra l'8 e il 12%. Secondo gli autori mangiare più pesce o assumere integratori di questo importante ac. grasso, potrebbe migliorare le performance scolastiche dei giovanissimi. (Adnkronos) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 210 SCIENZA E SALUTE PAURA di VIAGGIARE: Perché Nasce e come si Combatte Con il termine agorafobia ora non si fa più solo riferimento al terrore degli spazi aperti Quando, con l'estate il desiderio di viaggiare si fa più intenso chi soffre di un disturbo da attacchi di panico comincia a tremare: le situazioni tipiche del viaggio, come allontanarsi da casa, stare in mezzo agli altri, fare code agli sportelli, andare al ristorante, sono tra le situazioni che più frequentemente scatenano il panico. Il timore di queste situazioni e il loro evitamento fanno parte della cosiddetta agorafobia. «L'agorafobia è la condizione più frequentemente associata al disturbo di panico» spiega G. Fava, prof. di Terapia psicologica e psicofisiologia all'Univ. di Bologna. IL DISTURBO - «Con il termine agorafobia oggi non si fa riferimento alla paura degli spazi aperti, ma a un disturbo caratterizzato dall'insorgere dell'ansia e del panico quando ci si trova in situazioni in cui si ha la sensazione di poter restare intrappolati. Sono situazioni che si presentano frequentemente durante gli spostamenti e i viaggi, per es. quando si guida guidare in autostrada, si devono attraversare ponti, passare sotto dei tunnel, oppure salire su treni o aerei. L'idea stessa di dover affrontare queste situazioni genera una specie di "paura della paura", la cosiddetta ansia anticipatoria, che porta chi soffre di questo disturbo a evitare un insieme complesso ed eterogeneo di situazioni. E la rinuncia ai viaggi è certamente una delle conseguenze che finisce per ripercuotersi anche sulla vita di coppia o familiare». A soffrire di questo disturbo sono soprattutto le donne. La comparsa avviene di solito attorno ai 25 anni, mentre è difficile che si presentino nuovi casi dopo i 65 anni. SINTOMI - Spesso chi soffre di questa patologia afferma che il primo attacco si è manifestato "a ciel sereno", senza precedenti problemi particolari di ansia. La paura che l'attacco si ripeta fa poi scattare il processo di evitamento che finisce per limitare molte attività. «Un attento esame psicologico consente di scoprire che l'evoluzione dei disturbi è invece alquanto diversa. Infatti, nella maggior parte dei casi è possibile rilevare già prima di quell'attacco di panico la presenza di sintomi ansiosi e di ipocondria, o comunque una sensazione di malessere in concomitanza di determinate situazioni, come fare la coda o frequentare luoghi affollati». I comportamenti di evitamento delle situazioni temute possono presentarsi attraverso il filtro di giustificazioni apparentemente razionali. Ad es., chi ha avuto un primo attacco di panico mentre guidava in autostrada, da quel momento dichiara di preferire la guida sulle strade normali per poter meglio osservare il panorama. Le giustificazioni rendono difficile anche per il terapeuta riuscire a cogliere gli specifici oggetti della fobia. «Questo accade anche perché il paziente agorafobico raramente riporta quelle che sono le situazioni fobiche che tende a evitare, tutta l’attenzione del paziente è rivolta agli aspetti somatici della sofferenza, come i "giramenti di testa", la mancanza di respiro, le palpitazioni». LE CAUSE - Una sintomatologia dovuta all'attivazione del sistema nervoso autonomo simpatico, normalmente riservata a vere condizioni di pericolo. A causa di una predisposizione genetica, ma anche di esperienze personali stressanti acute o croniche, in chi soffre di attacchi di panico l'attivazione del sistema nervoso simpatico, mediata da adrenalina e noradrenalina, si mette in moto anche a fronte di situazioni oggettivamente non pericolose, come quelle che si verificano nel corso di un normale viaggio. «In queste persone esistono alterazioni specifiche, ad es. del locus ceruleus, un crocevia delle vie nervose che basano la loro trasmissione sulla noradrenalina oppure dell'amigdala. Dal locus ceruleus partono proiezioni nervose che vanno verso il cervelletto, e questo spiega l'insorgenza del tremore negli attacchi di panico. Altre vie nervose raggiungono aree che tengono sotto controllo la pressione arteriosa o la frequenza cardiaca ed è per ciò che durante gli attacchi si sperimenta la tachicardia. Va comunque chiarito che queste specifiche alterazioni nervose possono essere reversibili con il trattamento farmacologico o psicoterapico». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 210 ALIMENTI E SALUTE ORTAGGI BIANCHI DA RIVALUTARE HANNO TANTI NUTRIENTI «INVISIBILI» Sono prodotti ricchi di fibre, potassio, magnesio e polifenoli importanti per il nostro benessere Cavolfiori bianchicci, finocchi esangui, candide cipolle e pallide patate: a giudicare questi ortaggi dall'aspetto, si potrebbe pensare che siano privi di qualsiasi valore nutritivo. Sbagliatissimo: anche le verdure bianche hanno importanti qualità e devono fare parte dell'alimentazione quotidiana, come spiega un supplemento pubblicato dalla rivista Advances in Nutrition. NUTRIENTI – C. Weaver, nutrizionista della Purdue University, spiega: «Le linee guida statunitensi incoraggiano il consumo di frutta e verdura sottolineando la necessità di includere ogni giorno almeno una porzione di vegetali verdi e una di quelli arancioni. Non ci sono indicazioni simili per gli ortaggi bianchi come patate, cavolfiori, cipolle, rape, finocchi, aglio. Eppure si tratta di prodotti ricchi di fibre, potassio, magnesio e polifenoli importanti per il nostro benessere». Il problema è che nella scelta del cibo intervengono molti fattori: la consistenza dell'alimento, il gusto, l'odore e anche l'aspetto. «I colori dei cibi possono farci travisare il reale contenuto in nutrienti, portandoci a credere che un vegetale bianco sia privo di qualunque valore. Responsabili del colore dei vegetali sono i loro componenti fitochimici: i carotenoidi rendono ortaggi e frutta gialli, arancioni e rossi; le clorofille sono tipiche dei vegetali verdi; le antocianine di quelli blu-viola. I polifenoli, di cui anche le antocianine fanno parte, sono un ottimo es. per capire quanto possa essere fuorviante basarsi per la scelta solo sul colore: si tratta infatti di sostanze utilissime per la salute con potenti capacità antiossidanti ma, a parte alcuni polifenoli come appunto le antocianine, sono per lo più invisibili all'occhio umano, che può percepire solo uno spettro limitato di lunghezze d'onda luminose (da 390 a 765 nanometri,). Non possiamo vedere la vitamina C, ad esempio, e quindi non possiamo valutarne la quantità in un cibo solo guardandolo». PATATE - Secondo i ricercatori occorre perciò includere nella dieta anche una porzione di verdure bianche, con particolare attenzione alle patate: nelle loro infinite modalità di preparazione, infatti, possono servire per avvicinare alle verdure anche i più restii e provare a raggiungere i livelli raccomandati di consumo di vegetali e fibre, tuttora una chimera per larga parte della popolazione. Non a caso, spiegano i ricercatori, chi consuma patate mangia anche una maggior quantità delle altre verdure. «Non bisognerebbe preoccuparsi eccessivamente degli effetti di questi particolari ortaggi sulla glicemia - aggiunge H. Andreson, nutrizionista dell'Università di Toronto. Le patate, così come le banane, sono state demonizzate perché hanno un indice glicemico più alto di altri vegetali e avrebbero perciò un'azione negativa sul metabolismo dell'insulina. In realtà, sappiamo che gli effetti sulla glicemia dipendono molto da come vengono cucinate, da che cosa le accompagna durante il pasto e soprattutto da quante ne mangiamo. Le patate sono molto sazianti e questo contribuisce a ridurne la quantità effettivamente introdotta e di conseguenza anche l'effetto sulla glicemia è generalmente moderato; inoltre, sono ideali per ridurre il carico calorico complessivo del pasto, diminuendo la fame e la voglia di altro cibo». POTASSIO - «Le patate poi sono ricche di potassio e se vengono cucinate senza aggiungere troppo sale sono ottime per aumentare l'introito di questo composto fondamentale per ridurre il rischio cardiovascolare. La dieta occidentale purtroppo non è ricca di potassio: non se ne introduce abbastanza proprio perché non consumiamo frutta e verdura a sufficienza, mentre mangiamo troppi cibi ricchi di sodio. Lo squilibrio nell'apporto di questi due elementi è correlato a una maggiore probabilità di eventi cardiovascolari, mentre proprio il consumo di ortaggi bianchi ricchi in potassio è stato associato, ad es., a un minor rischio di ictus». (Salute, Corriere ) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 210 DERMATOLOGIA E SALUTE ESTATE: IL CHIRURGO, PER ELIMINARE CUSCINETTI ULTIMO TREND E' LIPO CHIMICA Un trattamento che promette di scogliere gli accumuli di grasso senza l'aiuto della chirurgia Via la cellulite con la liposuzione chimica. E' il nuovo trend per l'estate 2013, un trattamento che promette di scogliere gli accumuli di grasso senza l'aiuto della chirurgia. A descriverlo è il chirurgo estetico Giulio Basoccu, resp. della divisione di chirurgia plastica, estetica e ricostruttiva dell'Istituto neurotraumatologico Italiano, che spiega come "in Italia la liposuzione chimica è il trend del momento, per le donne tra i 30 e i 40 anni". "La nuova metodica, chiamata anche intralipoterapia - è caratterizzata dall'infiltrazione di particolari soluzioni acquose in grado di determinare lo scioglimento delle cellule di grasso. La novità sta nel tipo di sostanza infiltrata, nei protocolli di trattamento personalizzati per ciascuna paziente e nello strumentario specifico utilizzato, che permette con aghi lunghi e molto sottili di infiltrare a ventaglio le aree sede di accumulo adiposo. Il trattamento - sottolinea l'esperto - è assolutamente ambulatoriale, privo di rischi, può essere eseguito su ogni distretto corporeo, dall'addome, alle cosce, dai fianchi alle braccia, fino al doppio mento. Nelle 48 ore successive è necessario idratarsi molto, bevendo molta acqua, così da facilitare l'eliminazione del grasso mobilizzato con la lipolisi". "Il trattamento non chirurgico delle adiposità localizzate - è sempre stato una sorta di terra di nessuno dove ognuno aveva la possibilità di improvvisare tecniche, a volte dalla dubbia efficacia e spesso non prive di rischio. Se, infatti, in caso di accumuli adiposi voluminosi non ci sono dubbi sulla necessità di sottoporsi a un intervento chirurgico di lipoaspirazione, quando il problema è limitato a piccole aree corporee, come le ginocchia o il trocantere, le pazienti si trovano davanti ad un'offerta estremamente vasta di trattamenti e soluzioni, sicuramente alcuni validi, ma altri discutibili. Il chirurgo deve saper consigliare la paziente e non tradire la sua fiducia" (Adnkronos Salute) RISCHIO POLMONITE AUMENTA 100 VOLTE IN CHI HA INFLUENZA L'influenza aumenta di 100 volte il rischio di infezione da pneumococco, il principale batterio responsabile della polmonite. Lo afferma uno studio dell'univ. del Michigan pubb. su Science Traslational Medicine. I ricercatori hanno creato un modello informatico di come si trasmette la polmonite da penumococco, formulando diverse ipotesi sui possibili effetti di una infezione concomitante da influenza. Le ipotesi, da 'chi ha la polmonite trasmette di piu' il virus influenzale' a 'l'infezione influenzale non ha effetto su quella da pneumococco' sono poi state testate con i dati reali relativi alle ospedalizzazioni per influenza e polmonite in Illinois tra il 1989 e il 2009. La teoria risultata più esatta e' quella secondo cui gli individui con l'influenza hanno una maggiore vulnerabilità allo pneumococco. Secondo i calcoli il rischio aumenta di 100 volte, e il picco si ha nella prima settimana dall'infezione influenzale. "Durante il periodo del picco influenzale - il 40% delle ospedalizzazioni per polmonite e' dovuto a questo fenomeno. (AGI)