Anno II – Numero 216 AVVISO 1. visita alla Farmacia degli incurabili: lunedì 15 luglio, ore 20.45 2. Quanti crediti Ecm hai? Adesso lo puoi sapere on line Martedì 09 Luglio 2013, S. Armando, Letizia, Clelia, Bianca, Veronica CAMPANIA: CONCORSO ORDINARIO 2009, PUBBLICATA GRADUATORIA PROVVISORIA Il concorso bandito nel 2009 giunge a compimento. Consultare per la graduatoria il sito dell’Ordine. Notizie in Rilievo Di seguito sono riportate le fasi relative all’approvazione della graduatoria e Prevenzione e Salute 3. L’isteroscopia, una tecnica “amica” delle donne 4. Germi e funghi stanno alla larga dai filtri puliti 5. Con l'aria «secca» bisogna bere molto all’assegnazione delle sedi in accordo con quanto riportato nel bando. 1. Pubblicazione della graduatoria provvisoria sul BURC – 8 Luglio 2013 2. Segnalazione eventuali errori: coloro che ne hanno interesse potranno segnalare alla 3. 4. Scienza e Salute 5. 6. Con cicoria, cocco e caffè le tre "C" del maltolo per «uccidere» il tumore 6. Alimentazione e Salute 7. La carne rossa è pericolosa anche per chi ha già avuto tumori al colon Domande e Risposte 8. Che cosa è il sale inglese? 7. commissione eventuali errori od omissioni in cui essa possa essere incorsa nella formazione della graduatoria provvisoria, nel termine perentorio di 30 giorni, decorrenti dalla pubblicazione. Valutazione Segnalazioni: la commissione a sua volta nei successivi 30 giorni dalla scadenza del termine innanzi indicato, valuterà le segnalazioni, provvedendo, ove necessario, alla rettifica della graduatoria stessa. Espletati detti adempimenti, rassegnerà gli atti relativi al concorso all’amministrazione Regionale per i provvedimenti di competenza. Approvazione graduatoria definitiva e indicazioni sedi: gli atti di approvazione della graduatoria definitiva e la graduatoria stessa con la contestuale dichiarazione delle sedi assegnabili saranno pubblicati nel BURC. La pubblicazione avrà valore di notifica e dalla data della stessa decorreranno i tempi per eventuali impugnative. Assegnazione delle sedi: entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria definitiva, i concorrenti risultati idonei, in numero opportunamente proporzionato alle sedi da assegnare, saranno contemporaneamente interpellati per l’indicazione, in ordine di preferenza, della/e sede/i farmaceutica/che, indicate nella nota di interpello. Il candidato che non indica, entro il 5° giorno successivo a quello dell’interpello, alcuna delle farmacie, allo stato conferibili, è escluso dall’assegnazione, in prima applicazione, ma non viene escluso dalla graduatoria. CHE COSA È IL SALE INGLESE? È un minerale noto anche con il nome di epsomite. Chimicamente è un solfato idrato di magnesio che forma delle efflorescenze, o si trova in soluzione in alcune sorgenti. Viene utilizzato come purgante, ha sapore amaro. Farmaco di scelta in caso di eclampsia per la prevenzione delle convulsioni ricorrenti. Il nome deriva dalla città di Epsom in Inghilterra dove per la prima volta fu estratto dall'ebollizione di acqua minerale. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 216 Quanti crediti Ecm hai? Adesso lo puoi sapere on line Il servizio messo a punto dall'Agenas permette a tutti i professionisti sanitari di visualizzare i crediti acquisiti nell'ambito del programma di formazione continua in medicina (Ecm). L’Agenas ha comunicato che sul portale www.ape.agenas.it, nella sezione dedicata ai professionisti sanitari, è disponibile il servizio “myEcm, tramite cui ogni professionista potrà monitorare la propria situazione formativa visualizzando i crediti acquisiti nell’ambito del programma nazionale di formazione continua in medicina (Ecm). Il professionista, una volta registratosi, disporrà di una pagina personale tramite cui potrà: -Verificare l’ammontare Ecm suddivisi per anno e tipologia di offerta formativa; -Consultare un elenco degli eventi formativi per i quali ha conseguito crediti nel corso del triennio; -Consultare un elenco di eventi di prossimo svolgimento per la propria professione; -Esprimere una valutazione sui corsi frequentati; Si informa che al momento, per motivi tecnici, il servizio fornito dall'Agenas è però temporaneamente sospeso. SCIENZA E SALUTE GERMI e FUNGHI STANNO alla LARGA dai FILTRI PULITI Dalle condotte dell'aria condizionata poco pulite possono passare anche germi parecchio pericolosi, come la Legionella La manutenzione dei filtri dell'aria condizionata è fondamentale, ma bisogna essere sinceri: come spiega Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, «è praticamente impossibile mantenere completamente sterili i filtri degli apparecchi e per questo, oltre che per la disidratazione indotta dal condizionamento, le malattie di orecchio, naso e gola sono frequenti anche in estate». «Chi soffre di rinite, otite o sinusite dovrebbe evitare gli ambienti con aria condizionata, perché il rischio di recidive è molto alto». Il guaio è che dalle condotte dell'aria condizionata poco pulite possono passare anche germi parecchio pericolosi, come la Legionella, batterio responsabile di polmoniti gravi soprattutto negli anziani o in chi non è in perfetta forma. FUNGHI - La Legionella prolifera negli ambienti umidi e si annida spesso nelle condutture dell'aria condizionata di alberghi, ospedali o grandi strutture, da dove si diffonde all'accensione dei climatizzatori. «Contro la Legionella abbiamo oggi valide terapie che possono debellarla in breve tempo. Peggio sono invece i funghi, che nei condizionatori (sia casalinghi, sia dell’auto) trovano l'ambiente fresco e umido perfetto per proliferare: non sono rare le micosi polmonari da filtri poco puliti, come quella da Aspergillus fumigatus, e in questi casi si tratta di malattie ancora più dure da eradicare rispetto alla legionellosi». (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 216 PREVENZIONE E SALUTE CON L'ARIA «SECCA» BISOGNA BERE MOLTO Colpi di calore per chi è a corto di acqua. Anche gli ambienti troppo refrigerati facilitano la disidratazione L'aria condizionata «secca» l'ambiente, in alcuni casi perfino troppo. Quando siamo al chiuso, infatti, il freddo ci disidrata e appena usciamo nel caldo estivo iniziamo a sudare perdendo altri liquidi: alla fine della giornata il bilancio è spesso in perdita, con parecchi possibili rischi per la salute. Primo fra tutti, il colpo di calore, più probabile proprio se si è disidratati: il corpo a corto di acqua non riesce ad adattarsi al l'eccesso di calore attraverso la sudorazione. Così, la temperatura interna comincia a salire, provocando mal di testa, vertigini, battiti cardiaci disordinati e respiro corto, mentre la pressione scende fino allo svenimento. Per stare meglio ci si deve sdraiare, se possibile in un ambiente fresco e ventilato, cercando di far scendere la temperatura applicando una borsa del ghiaccio o pezze imbevute d'acqua fredda; soprattutto, bisogna bere per reintegrare il deficit di liquidi che, oltre a contribuire alla comparsa del colpo di calore, può provocare irrequietezza, carenza di concentrazione, calo delle performance fisiche e nei casi più seri tachicardia e ipertensione. DUE LITRI - Bere è ovviamente sempre necessario, ma in estate diventa addirittura imprescindibile, purtroppo però è una "regola" dimenticata da tutti, a maggior ragione se si passa molto tempo in ambienti climatizzati e non si ha perciò la percezione del caldo che stimola a dissetarsi di più. Un'indagine ha mostrato che la maggioranza degli italiani sa che dovrebbe bere almeno due litri di liquidi al giorno, ma alla prova dei fatti non supera un litro. L'acqua resta la fonte principale, con circa 650 millilitri in media; gli uomini poi scelgono soprattutto caffè, latte, succhi e bevande zuccherate, mentre le donne optano per tè e tisane, seguiti da caffè, latte e succhi. La varietà di liquidi è importante, dicono gli esperti, per aiutare a bere di più anche chi avverte meno lo stimolo della sete, come i bambini o gli anziani. Altrettanto utili sono gli alimenti ricchi di acqua (dall'anguria ai sorbetti, fino alle minestre, magari fredde visto il clima), che apportano dal 20 al 30% dei liquidi necessari ogni giorno. La quantità che serve a stare bene peraltro cambia in relazione all'età, ad esempio: due litri al giorno la quantità giusta per le donne adulte e le ragazzine dopo i 14 anni 2,5 litri per i maschi di 14 anni e oltre; fra i 9 e i 13 anni la necessità è lievemente inferiore (2,1 litri per i ragazzini, 1,9 per le femmine) scende ancora nei più piccoli (1,6 litri fra quattro e otto anni, 1,3 fra due e tre anni, 1,2 fino a due anni e al di sotto del litro da neonati). SALI MINERALI - Le donne in gravidanza devono bere molto (2,3 litri al giorno i liquidi indispensabili), perché aumenta il volume di sangue e una buona idratazione favorisce il passaggio delle sostanze nutrienti al piccolo; durante l'allattamento occorre introdurre ancora più liquidi (2,7 litri quotidiani), per favorire la produzione del latte. «Anche gli anziani devono sforzarsi di bere, indipendentemente dal senso della sete che in questi soggetti è molto scarso: la disidratazione è un rischio concreto in età avanzata e può provocare affaticamento, mal di testa, disturbi digestivi, perdita dell'appetito, nausea. Con il caldo, oltre ai liquidi si perdono anche sali minerali; per ripristinarne la giusta quantità sono ottime le acque minerali a residuo fisso medio/basso integrate da un maggior consumo di frutta e verdura». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 216 SCIENZA E SALUTE CON CICORIA, COCCO E CAFFÈ LE TRE "C" DEL MALTOLO PER «UCCIDERE» IL TUMORE Due studiosi di Urbino hanno individuato nel “maltolo”, una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con attività antitumorale, in grado di spingere le cellule tumorali a “suicidarsi”. La scoperta, pubblicata sul British Journal of Cancer, ha ottenuto il brevetto nazionale, in attesa di quello internazionale. Il maltolo è una molecola utilizzata talvolta come additivo alimentare per il suo aroma e le sue proprietà antiossidanti. Se opportunamente modificata può dare origine a nuove molecole con interessanti proprietà biologiche. Il team guidato da Vieri Fusi, che dirige il Laboratorio di Chimica Supramolecolare dell'Università di Urbino, in collaborazione con Mirco Fanelli del Laboratorio di Patologia Molecolare “PaoLa”, ha scoperto che le molecole contenute nel maltolo, malten e maltonis, sono in grado di “penetrare” all'interno delle cellule in modo da indurre delle alterazioni. La risposta dei geni per eliminare tali alterazioni è quella di spingerle all'apoptosi, la morte cellulare programmata, una sorta di “suicidio” biologico. “Tale meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplastica, è alla base per un potenziale sviluppo di molecole – spiega Fanelli - che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali”. Gli studi sono passati adesso ad una fase sperimentale e in attesa di nuovi approfondimenti, spiega Fusi, “questi composti sembrano essere tollerati in vivo, cosa non scontata e hanno dimostrato interessanti proprietà biologiche inducendo una sensibile riduzione della massa tumorale”. (salute, Sole 24 ore) LA CARNE ROSSA E’ PERICOLOSA ANCHE PER CHI HA GIA’ AVUTO TUMORI AL COLON le persone affette da tumore al colon che continuano a mangiare carni rosse o insaccati hanno un maggior rischio di morire per la malattia. Lo ha scoperto uno studio dell'American Cancer Society pubblicato dal Journal of Clinical Oncology. STUDIO: i ricercatori hanno studiato oltre 23mila pazienti, scoprendo che quelli che dopo la diagnosi continuavano a mangiare carni rosse cinque volte la settimana avevano un rischio maggiore del 79% di morire per il tumore. La ricerca ha anche confermato che i maggiori mangiatori di carne prima della diagnosi avevano anche una probabilità maggiore di morire precocemente in generale. "Anche se questo non prova che le carni rosse facciano male alla salute - concludono gli autori - si rafforza la convinzione che c'è un legame tra il loro consumo eccessivo e la salute del colon". (Sn) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 216 L’ISTEROSCOPIA, UNA TECNICA “AMICA” DELLE DONNE tecnica diagnostica e chirurgica ormai diventata in alcuni casi insostituibile. l’isteroscopia è una tecnica diagnostica e operativa, che consente cioè di fare sia una diagnosi, sia di effettuare un trattamento chirurgico di alcuni tipi di patologie che si possono riscontrare a livello dell’utero (polipi, fibromi sottomucosi,iperplasia endometriale, cancro, setto uterino. lisi di aderenze intrauterine ecc.) Attraverso l’isteroscopia è possibile valutare molto attentamente l’interno dell’utero e poter effettuare una diagnosi di alcuni tipi di patologie che ad es. sono state sospettate in base a particolari sintomi della paziente, come perdite di sangue al di fuori del ciclo, o in menopausa, o perché ad es. è stata fatta un’ecografia transvaginale che ha messo in evidenza un endometrio ispessito e/o con un aspetto disomogeneo. Procedura: L’isteroscopia si effettua attraverso l’utilizzo uno strumento collegato ad una telecamera che viene introdotto all’interno dell’utero. La cavità uterina viene distesa con un gas, la CO2 in genere in caso di isteroscopia diagnostica, o con un mezzo liquido in caso di isteroscopia operativa. L’isteroscopia diagnostica è un esame che si fa in regime ambulatoriale, dura pochi minuti e non necessita di anestesia (tranne casi particolari). L’isteroscopia operativa può essere fatta in regime ambulatoriale anche senza anestesia nei casi di piccole patologie (polipi di piccole dimensioni, biopsie, aderenze uterine isolate ad es.), oppure in sala operatoria con anestesia generale, in caso di patologie maggiori come ad esempio polipi di grandi dimensioni, istmocele, fibromi sottomucosi, setto uterino, ritenzione di materiale abortivo o placentare, in genere in regime di Day Hospital, cioè con dimissione della paziente nell’arco della stessa giornata. L’isteroscopia è una tecnica chirurgica “amica della donna” perché non necessita di incisioni chirurgiche sull’addome e quindi non lascia cicatrici, in quanto gli strumenti chirurgici vengono introdotti attraverso l’isteroscopio direttamente all’interno dell’utero e inoltre consente di curare la donna permettendole di conservare l’utero e anche le mestruazioni e la fertilità se è una donna in età fertile. Tutto questo è molto importante per la donna e per il rispetto della femminilità, sia da un punto di vista fisico che psicologico. Non meno importante poi l’aspetto legato ad un risparmio economico per la spesa del SSN perché l’isteroscopia non richiede tempi di degenza ospedaliera, spese per esami e farmaci durante il ricovero, ed elimina la necessità ove possibile, di interventi complessi , come ad es. le miomectomie per via laparotomica (con taglio sull’addome) e in alcuni casi demolitivi come l’asportazione dell’utero (isterectomie) che prima dell’avvento dell’isteroscopia costituivano le uniche opzioni terapeutiche per la donna. (Salute, la stampa)