Anno II – Numero 220 AVVISO 1. Ordine: Viaggio a S. Pietroburgo. 2. Visita guidata e concerto alla farmacia degli incurabili. Notizie in Rilievo Farmacia 3. Concorso Straordinario: riepilogo Patologie e Salute 4. Tutto sulla cistite. Cos’è la cistite; Cistite acuta; Cistite cronica; Cistite interstiziale; Cistite in gravidanza Cause della cistite; Sintomi della cistite; Diagnosi della cistite; Terapia della cistite; Prevenzione della cistite. Scienza e Salute 5. Le infradito: sì per la spiaggia no per lunghe passeggiate in città Lunedì 15 Luglio 2013, S.S. Bonaventura, Giacobbe CONCORSO STRAORDINARIO: RIEPILOGO Si è conclusa la fase di acquisizione delle candidature per il bando di concorso della Campania. Sono state presentate 1.517 domande di partecipazione, di cui 858 in forma associata. REGIONE Liguria Lazio Veneto Lombardia Toscana Piemonte Abruzzo Sicilia Marche Calabria Emilia Romagna Friuli V. Giulia Sardegna Puglia Umbria Valle D’Aosta Molise Basilicata Campania N. SEDI a CONCORSO 89 279 224 343 131 147 85 222 62 91 178 49 90 188 39 2 15 26 209 TOTALE 2.469 SCADENZA 30/11/2012 13/12/2012 16/12/2012 19/12 2012 21/12/2012 22/12/2012 11/01 2013 12/02/2013 16/02/2013 21/02/2013 22/02/2013 01/3/2013 07/03/2013 12/3/2013 18/4/2013 02/5/2013 15/6/2013 1/7/2013 10/7/2013 N. PARTECIPANTI 941 2449 2270 3560 2071 1777 1223 1876 1220 1226 3310 640 1212 1958 919 48 245 648 1517 FORMA ASSOCIATA 339 1281 1003 1577 922 770 522 1076 651 577 1805 276 470 1132 466 14 86 318 858 20.110 14.143 VISITA GUIDATA e CONCERTO alla FARMACIA DEGLI INCURABILI: STASERA 15 LUGLIO, ORE 20.45 APPUNTAMENTO: ore 20.45 presso Cortile ospedale degli Incurabili. Via M. Longo, 50 - NA COME PARTECIPARE: gli Iscritti che vogliono partecipare, possono Venire direttamente nel Cortile del complesso degli Incurabili, ore 20.45 SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 220 PATOLOGIE E SALUTE TUTTO SULLA CISTITE La cistite è un'infiammazione che colpisce la vescica di uomini, donne e bambini. L'infiammazione può essere dovuta principalmente ad alcuni batteri più frequentemente il colibacillo escherichia coli (presente nelle feci) ma anche il proteus mirabilis, la klebsiella pneumoniae, lo stafilococco aureus etc.; Possono favorirla altre cause come una predisposizione genetica o un traumatismo uretrale. Nella maggior parte dei casi si tratta di un' infezione ascendente in quanto i batteri dall' esterno, tramite l’uretra, arrivano fino alla vescica (vero e proprio serbatoio dell’urina). COS'E' LA CISTITE: Più facilmente colpisce le donne e perché hanno un' uretra più corta, circa 4/5 cm (l’uretra maschile è lunga circa 16/18 cm) e perché l’uretra sbocca vicino alla vagina, dove comunemente si annidano moltissimi germi anche di provenienza fecale (poca è la distanza tra l’orifizio anale e la vagina). Circa il 25% delle donne almeno una volta l' anno contrae questa malattia. L'incidenza aumenta con l’aumentare dell’età e il recidivare delle infiammazione può portare ad una cronicizzazione della stessa. Più raramente può essere un'infezione discendente e che quindi discende dal sangue, tramite i reni alla vescica (ad es.TBC urinaria). La cistite può esordire con pollachiuria e dolore soprattutto alla fine della minzione quindi dare sintomi di se immediati o essere prevenuta da bruciori urinari (uretrite) Deve essere sottolineato che l'organismo ha delle forme di protezione nei confronti di questa malattia, ma le stesse a volte sono insufficienti. La cute che ricopre i genitali esterni della donna, produce uno strato superficiale idro-lipidico che aumenta la resistenza alle infezioni (lavare i genitali esterni con sapone e più volte al giorno favorisce le infiammazioni). Inoltre la vagina è ricoperta da un epitelio resistente quanto l’epitelio che è presente nel palmo delle mani, e sono presenti batteri saprofiti (lactobacillus) che acidificano l’ambiente aiutando a prevenire le infiammazioni. Anche il bere molta acqua è una prevenzione della infiammazione vescicale proprio per il frequente ”lavaggio dell’uretra che aiuta a non far risalire i batteri lungo l’uretra. Lo stress accentuato poi la favorisce proprio perché indebolisce le difese dell’organismo. Il recidivare degli episodi infiammatori costituisce una condizione invalidante con alterazioni della propria vista sociale. CISTITE ACUTA La cistite acuta si manifesta immediatamente e drammaticamente con fastidio /dolore alla minzione (disuria), aumento della frequenza a urinare (pollachiuria) anche di notte (nicturia), dolore soprattutto al termine della minzione, urine maleodoranti e corpuscolate sino al vero e proprio pus e possibilità di febbre alta con brivido che poi recede da sola con intensa sudorazione (febbre urinaria). Un tipo di cistite frequente è la CISTITE EMORRAGICA questa è caratterizzata dal fatto che i batteri arrivati alla vescica, provocano infiammazione acuta con congestione dei vasi venosi e loro facile rottura e conseguente urina mista a sangue oltre ai sintomi appena detti caratteristici della cistite acuta. Alcune cellule della mucosa vescicale (propriocettori) che hanno la funzione di rispondere con lo stimolo della minzione alla pressione esercitata dal riempimento vescicale, proprio perché infiammate, rispondono provocando lo stimolo della minzione anche a scarso riempimento vescicale giustificando il sintomo pollachiuria e nicturia. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 220 CISTITE CRONICA Si manifesta con il recidivarsi degli episodi di cistite acuta mancando la rimozione delle cause che li determinano (ad es vaginiti misconosciute etc.) e successiva cronicizzazione. Per un indebolimento della difesa delle cellule della mucosa vescicale con possibile loro trasformazione (metaplasia squamosa) le infiammazioni facilmente insorgono. Questa patologia richiede cure molto lunghe e non sempre risolutive. Le cistiti ricorrenti insorte in età giovanile hanno più probabilità di una loro cronicizzazione. In tali casi il dolore è meno intenso, a volte solo fastidio, ma la durata temporale è lunga con conseguente deterioramento della vita non solo sociale. CISTITE INTERSTIZIALE E' una forma di cistite cronica che ancora oggi è difficile da diagnosticare in quanto ha delle caratteristiche specifiche diverse rispetto alle forme di cistite meglio conosciute; anch' essa è di tipo cronico ed è caratterizzata da alterazioni cellulari della mucosa vescicale che creano lesioni molto dolorose e i fastidi propri della cistite cronica e a volte della cistite acuta. CISTITE IN GRAVIDANZA In gravidanza è frequente contrarre la cistite e questo sia per motivi legati ad alterazioni anatomiche sia per motivi legati al cambiamento dell' assetto ormonale. La vescica, in gravidanza, subisce una compressione da parte dell’accrescimento uterino, con conseguente diminuzione della propria capacità e conseguente aumento della frequenza delle minzioni. Oltre ad una causa meccanica, ne esiste anche una ormonale provocata dall’aumento della produzione di progesterone(fisiologica durante la gravidanza perché permette al feto di restare in vita) aumento che provoca un rilassamento della muscolatura del piano pelvico e della vescica rendendone difficoltoso lo svuotamento con il conseguente ristagno di urina, responsabile di una maggiore possibilità di colonizzazione da parte di batteri .Frequentemente però, l’aumento della frequenza delle minzioni viene erroneamente diagnosticato come cistite. Possibili in gravidanza le cistiti asintomatiche e facili le confusioni tra cistiti vere e le “false cistiti” ; per tale motivo è particolarmente importante la prevenzione curando l' alimentazione, ovvero cibi ricchi di fibra per evitare la stipsi (che a sua volta facilita le infezioni), usare saponi che abbiano un' acidità piuttosto elevata (un esempio ne sono i saponi di marsiglia). Nell' igiene intima bisogna stare attente a lavarsi e pulirsi strofinando dalla parte anteriore verso quella esteriore in modo da evitare di trascinare batteri tra l’orifizio anale e la vagina, Non bisogna ritenere a lungo lo stimolo della minzione. CAUSE DELLA CISTITE Una cattiva igiene, specie nelle donne che, a causa della già citata uretra più corta, meno si difendono, può essere causa delle cistiti. Un' altra causa di infiammazione possono essere rapporti sessuali particolarmente traumatici e sarebbe bene urinare per lavare l’uretra dopo ogni rapporto. Altra causa possono essere dei parassiti tipici delle popolazioni del Nord Africa e del Medio Oriente (bilharziosi).Ulteriori cause possono essere prodotti per l' igiene intima troppo aggressivi o troppo frequenti lavaggi che asportano del tutto la fisiologica pellicola idrolipidica utile alla prevenzione delle infezioni. Anche la menopausa è tra le possibili cause della cistite e questo per un cambiamento dell' assetto ormonale. In particolare gli estrogeni prodotti dall' organismo femminile rendono l’epitelio dei genitali esterni più resistenti alle infezioni limitando la secchezza vaginale ed aumentandone l’acidità. Da ciò l’aumento di frequenza di cistiti nelle donne anziane che, per l’atrofia ovarica, lamentano un inevitabile diminuzione del tasso estrogenico. Anche gli spermicidi aumentano il rischio di cistiti alterando le secrezioni vaginali. Esistono poi cause congenite per malformazioni che aumentano il ristagno vescicale e la frequenza di cronicizzazioni. PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 220 Negli uomini tra le cause più frequenti, l’ipertrofia prostatica ostruttiva che, anche dopo avere urinato, provoca un ristagno urinario dove facilmente i batteri proliferano, le infiammazioni prostatiche che costituiscono un “serbatoio” di infezione latente. Le calcolosi urinarie, comuni a uomini e donne, possono essere anch’esse una causa di infezione urinaria recidivante e anche Il diabete sia di tipo I che di tipo II (il glucosio presente nelle urine ne determina una riduzione dell’acidità) oltre ad alcune malformazioni congenite delle vie urinarie. SINTOMI DELLE CISTITI La sintomatologia della cistite può essere causa di bruciori e dolori irradiati all’osso pube durante la minzione, un aumento della frequenza di urinare anche se una quantità di urine minime a volte solo poche gocce, l’urina, perlopiù torbida, assume un cattivo odore, e vi può essere un rialzo termico febbrile, si può presentare urina ematica. Nei bambini più piccoli i sintomi vanno dall’inappetenza con scarso aumento ponderale sino al vomito frequente oltre a pianto durante la minzione. Nelle persone anziane e defedate è frequente osservare confusione mentale sino alla perdita dei sensi. DIAGNOSI DELLA CISTITE Dopo avere interrogato il paziente sulla presenza di quali e quante malattie abbia sofferto, già ascoltando i sintomi (anamnesi patologica prossima) il medico può sospettare una cistite che viene poi confermata, alla palpazione profonda dell’addome, dove è evidente una spiccata dolorabilità nella regione addominale poco sopra il pube (punto sovrapubico).Utile può essere la esecuzione di un esame delle urine e del suo sedimento, e una coltura delle urine con antibiogramma (il tempo di esecuzione di tale esame è però di almeno 3 gg). L’esame urine può evidenziare un aspetto torbido, una alcalinizzazione delle urine, oltre una positività ai nitriti e la presenza di globuli rossi e soprattutto leucociti più meno numerosi sino al mucopus. Per l’urinocoltura, dopo un lavaggio dei genitali esterni, viene raccolta l’urina dopo avere urinato un pò a vuoto (raccolta del 2° getto urinario) in un contenitore sterile (lo si trova in farmacia). Importante è rilevare la carica batterica cioè la quantità di batteri per ml; per definizione, genericamente, si parla di infezione quando la carica batterica è superiore a 100.000 batteri/ml. Superata la cistite è d’obbligo ricercare le cause che la possono aver determinato e rimuoverLe per evitare recidive e successivamente una antipatica cronicizzazione della cistite. TERAPIA DELLA CISTITE (Rimedi naturali) Gli antibiotici sono le terapie che vengono prescritte solitamente per curare la cistite, assieme a sintomatici come il flavossato e altri ansispastici; come con tutti i medicinali, gli antibiotici, aldilà degli effetti collaterali e delle controindicazioni, se usati a lungo, creano una resistenza batterica, cioè sono inefficaci perché i batteri hanno prodotto resistenza agli stessi. Da qui l’impiego dei rimedi naturali. Una delle sostanze piu efficace, presenti in natura, è l' uva ursina il cui principio attivo è l’arbutina. L’arbutina a contatto con gli enzimi intestinali libera idrochinone che viene poi eliminato con le urine esplicando netta azione battericida. L’arbutina è contenuta in proporzioni minori anche nella camomilla. E' sconsigliato l’uso nei bambini e nelle persone che soffrono di patologie gastrointestinali oltre che nelle donne in gravidanza perchè provoca contrazioni uterine. Dopo la somministrazione le urine assumono un colore bruno-verde, per l’ idrochinone liberato. Altro rimedio naturale è il mannosio. Si tratta di uno zucchero semplice che evita l’attecchimento delle protuberanze filamentose (pili batterici) dell’escherichia coli alla mucosa vescicale. Sono sufficienti due cucchiaini al giorno per diminuire la possibilità di cistiti. Antico metodo naturale è poi la tisana di malva. La malva ha un potere antinfiammatorio e una tisana a base di foglie e radici ha effetti benefici sulla cistite. PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 220 TERAPIA MEDICA DELLE CISTITI I rimedi naturali non sono sempre sufficienti, spesso occorre ricorrere all’uso degli antibiotici. Alcuni antibiotici sono più efficaci per alcuni batteri altri lo sono per altri e quindi sarebbe utile conoscere il germe che ha provocato l’infezione. Come si diceva il batterio più frequente è L’Escherichia ma anche soprattutto i batteri definiti Gram negativi, meno frequentemente i batteri Gram positivi(soprattutto nei portatori di catetere vescicale). In teoria quindi sarebbe utile eseguire una urinocoltura con relativo antibiogramma per identificare l’antibiotico più efficace, ma considerati i tempi di coltura batterica la risposta di una urinocoltura necessita di almeno di 3 gg e non sempre può essere atteso tale periodo. Ne consegue che per lo più vengono usati in prima istanza antibiotici efficaci per batteri Gram negativi. Inoltre assieme all’urinocoltura che deve precisare anche la quantità di batteri per ml (carica batterica) va sempre associato un esame delle urine poiché facilmente possono esserci risultati falsi positivi (urine inquinate). Sempre importante, inoltre, l’assunzione di liquidi per “lavare ”la vescica abbondantemente oltre all’uso di spasmolitici sintomatici a seconda del bisogno. Infine nel caso di malformazioni congenita, possono essere utili degli interventi, laddove sono possibili, che ripristinino l’anatomia della vescica evitando ristagni urinari (ad esempio l’asportazione dei diverticoli vescicali). PREVENZIONE Come per la maggior parte delle patologie anche nel caso delle cistiti assume un aspetto importantissimo la prevenzione. Quindi una volta accertato e rimosso eventuali cause primitive (ad esempio la calcolosi o le vaginiti etc) è bene dare alcuni consigli di abitudini di vita. Importante l' alimentazione, occorre bere molto per pulire l' apparato urinario ma il quantitativo può essere aumentato nei mesi caldi quando si perde molta acqua con il sudore e il respiro stesso. Per quanto riguarda l' alimentazione, meglio evitare gli zuccheri che come abbiamo visto rendono le urine un luogo fertile per le infezioni batteriche, evitare inoltre i lieviti naturali come il lievito di birra ed il lievito madre. E’ consigliato mangiare gli yogurt in quanto aiutano a ristabilire l' equilibrio della flora batterica mentre sono da evitare i formaggi. E' preferibile mangiare cibi ricchi di bioflavonoidi come limoni, uva, prugne, pompelmo, albicocche, ciliege e more, per il poter acidificante sull’urina; cibi ricchi di betacarotene, come le carote e i pomodori. Occorre assumere anche molta fibra in quanto evita episodi di stitichezza che facilitano l' infezione. Un altro alimento consigliato a fini preventivi è il succo di mirtillo che aiuta ad evitare le ricadute perchè ricco di tannini. Questi elementi hanno il vantaggio di ostacolare l’adesione dei batteri alla mucosa vescicale e sono particolarmente indicati nelle forme cistitiche croniche al fine di prevenire le recidive. L' igiene personale deve essere particolarmente curata, è opportuno usare saponi che hanno il giusto ph, essenziale per prevenire adesioni batteriche, in particolare è consigliato il sapone di marsiglia. Anche la “troppa igiene” è sconsigliata, perché va a rimuovere lo strato protettivo idrolipidico presente sulla cute . Nel pulirsi, poi, è bene pulire dalla parte anteriore verso quella posteriore in modo da evitare che batteri fecali possano essere trascinati verso la vagina e da lì, attraverso l' uretra, arrivare alla vescica. Ottima abitudine di vita è poi evitare di trattenere a lungo l’urina quando si ha lo stimolo urinario. Può essere opportuno urinare anche in seguito ai rapporti sessuali. Preferire assorbenti esterni nel caso di ciclo mestruale perchè quelli interni favoriscono la proliferazione batterica. Lavande intime alla camomilla possono portare benefici. Indossare possibilmente biancheria intima bianca di cotone o pantaloni, non troppo stretti, impedendo così sfregamenti traumatici o eccessive sudorazioni ai genitali esterni. PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 220 LE INFRADITO: SÌ PER LA SPIAGGIA NO PER LUNGHE PASSEGGIATE IN CITTÀ Possono favorire infiammazioni ai metatarsi o della pianta del piede e aumentano il rischio di distorsioni La scarpa è il vestito del nostro piede. E oltre che bella, deve calzare a pennello, essere comoda e adatta all’uso: semaforo verde, dunque, per il tacco alto per una serata a teatro o in pizzeria, ma non per un’intera giornata in ufficio. Così come le coloratissime infradito possono essere calzate per andare in spiaggia o in piscina, ma non per fare lunghe passeggiate in città. «Queste ciabatte ultraleggere, infatti, non offrono adeguato sostegno e protezione, possono dunque procurare dei traumi al piede e di conseguenza compromettere il nostro benessere» precisa Mauro Montesi, pres. dell’Associaz. Italiana Podologi. Eppure, che siano di paglia, cuoio, gomma o plastica, le infradito sono sempre più di moda e per alcuni addirittura irrinunciabili, il vero must della stagione estiva, da mettere ai piedi in qualsiasi occasione. Ma se è di gran lunga meglio indossare le "flip flops" che andare a piedi nudi, per es., quando si cammina sul bordo di una piscina, nelle camere d’albergo e negli spogliatoi delle palestre, per evitare verruche plantari o il piede dell’atleta, se indossate troppo spesso o per alcune attività ad alta intensità le infradito possono causare una serie di problemi ai nostri piedi. Per es., essendo super basse possono favorire infiammazioni ai metatarsi o della pianta del piede e, non sostenendo adeguatamente l’arco plantare e il tallone, aumentano il rischio di distorsioni. «Inoltre - a lungo andare la fascetta tra il primo e il secondo dito danneggia lo spazio interdigitale, a causa della pressione del piede che, nel fare il passo, procura un trauma all’intersezione tra le due dita, con il rischio di vesciche e infezioni». I CONSIGLI DELL’APMA - Se però siete tra coloro che non riescono a rinunciare alle ciabatte infradito, meglio seguire le raccomandazioni dell’Associaz. Medici Podologi Americani: una serie di consigli per non mettere a repentaglio la salute dei piedi indossando l’infradito sbagliato al momento sbagliato. Innanzitutto, meglio preferire i modelli in pelle o in cuoio, che riducono il rischio di vesciche e altre irritazioni. Al momento dell’acquisto, inoltre, verificare che non siano troppo fragili e siano della misura giusta, evitando che il piede esca dai bordi. Inoltre, evitare di indossare lo stesso paio anno dopo anno, se non perfettamente integro. Sconsigliato metterle ai piedi in previsione di lunghe camminate, lavori in giardino o attività sportive, ci rendono più vulnerabili a lesioni e distorsioni LA SCARPA GIUSTA PER OGNI OCCASIONE - «Insomma, buon senso e attenzione alla salute del piede dovrebbero guidarci al momento della scelta della scarpa da indossare, senza mettere al primo posto sempre e comunque l’estetica e il diktat della moda. La scarpa deve essere comoda, non deve procurare stress al piede e deve proteggerlo, perché un piede sano è fondamentale per la nostra salute». «Un uso prolungato del tacco alto, per es. - compromette una corretta postura, alterando la distribuzione del nostro peso a sfavore dell’avampiede, crea inoltre problemi alla schiena e alla cervicale. Così come l’uso eccessivo di scarpe estremamente basse può causare dolori ai polpacci e tendiniti». Attenzione dunque a scegliere la scarpa giusta per ogni occasione, a seconda delle attività previste nel corso della giornata. «Il tacco ideale non dovrebbe superare i 4-5 cm e anche la pianta dovrebbe essere adeguatamente larga, non costringendo le cinque dita dei piedi a entrare in uno spazio che ne può contenere al massimo due. E se per andare al mare, via libera alle infradito, per una giornata in montagna meglio la scarpa chiusa, in modo che il piede poggi correttamente sul terreno accidentato. Ben venga, invece, camminare scalzi sulla sabbia o sul brecciolino, per stimolare le articolazioni del piede e contrastare, nei bambini, la formazione del piede piatto». (Salute, Corriere)