Anno II – Numero 223 AVVISO 1. Ordine: Viaggio a S. Pietroburgo. Notizie in Rilievo Scienza e Salute 2. Con un Esame del Sangue si può Scoprire il vero Stato della nostra Salute 3. Difetti in sperma causano obesità 4. Svezzamento tardivo causa diabete Prevenzione e Salute 5. Tumore al colon retto: benefici dall'aspirina a basse dosi 6. Caldo: seta e abiti bianchi contro irritazioni e infezioni 7. La carenza di pesce in gravidanza aumenta il rischio di ansia Alimenti e Salute 8. Magri subito? Occhio alle bufale 9. Creato il cioccolato ideale: ha il 50% di grassi in meno Giovedì 18 Luglio 2013, S.S. Calogero, Federico Con un Esame del SANGUE si può SCOPRIRE il VERO STATO della NOSTRA SALUTE Secondo una ricerca pubblicata sull’International Journal of Epidemiology, basta una semplice esame del sangue a svelare la nostra vera età, la velocità del nostro invecchiamento e se siamo a rischio di alcune malattie legate all’invecchiamento. Sono stati scoperti 22 composti (metaboliti) presenti in più concentrazioni nel sangue di individui giovani e anziani, che rappresentano dei “marcatori” della vecchiaia. I ricercatori hanno analizzato il sangue di gemelli identici compresi tra i 17 e i 35 anni, esaminando 280 molecole, selezionando quelle la cui concentrazione varia con l’età, arrivando ad isolarne 22. Tra queste, il C-glicosil triptofano (C-gly-trp), un amminoacido “zuccherato”, i cui livelli nel sangue variano marcatamente con l’età. Negli under-35 e negli over-70, i livelli medi erano rispettivamente di 138 e 194 nanogrammi per millilitro di sangue. Gli esperti ritengono che lo studio delle concentrazioni di questi metaboliti nel sangue di ciascun individuo potrà servire in futuro non solo a verificare la vera età biologica, ma anche a diagnosticare precocemente malattie ancora prima che i sintomi facciano la loro comparsa. (Sn) TUMORE AL COLON RETTO: BENEFICI DALL'ASPIRINA A BASSE DOSI L'aspirina a basse dosi, anche se non viene presa tutti i giorni, potrebbe ridurre il rischio di tumore al colon nelle donne Questo secondo uno studio che non ha riscontrato la stessa correlazione con altri tipi di tumore. Pero' questo vantaggio sembra avere dei costi in termini di maggiore incidenza di ulcere e di sanguinamento. (AGI) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 223 PREVENZIONE E SALUTE CALDO: SETA E ABITI BIANCHI CONTRO IRRITAZIONI E INFEZIONI D'estate meglio cotone e fibre naturali per evitare la proliferazione di funghi e batteri Sì a boxer larghi stile 'rapper americano' per gli uomini e a 'eco-slip' in seta per le donne. Il caldo offre terreno fertile per la proliferazione di funghi e batteri, e irritazioni e infezioni sono dietro l'angolo, meglio dunque prevenirle con qualche buona abitudine che faccia da deterrente. Nel 2013 poi i vestiti non sono più solo una 'protezione' per il corpo o un 'mezzo' per esprimere il proprio stile, ma anche un modo per prendersene cura: fra i trend leggins alla caffeina, jeans anticellulite, e scarpe solleva-glutei, gli esperti non sempre d'accordo. Preferire vestiti bianchi ai colorati, evitare elastici e capi 'stretti', sfuggire i tessuti sintetici e mettere un bollino rosso su maglie e pantaloni di dubbia provenienza: i consigli degli esperti della salute sono validi tutto l'anno, ma d'estate in maniera particolare. "Con il caldo si suda, la pelle si macera e funghi e batteri trovano terreno fertile per moltiplicarsi, penetrano più facilmente". Meglio usare tessuti bianchi perchè i colorati, se non sono stati trattati a dovere, potrebbero rilasciare sostanze tossiche, come ad es. metalli pesanti. "Solitamente vengono dall'oriente gli indumenti che danno questi problemi - spiega l'esperta - E anche quando i tessuti sono candidi, potrebbero esser stati sbiancanti con prodotti tossici, quindi bisogna verificare che abbiano passato i test europei". Importante usare "materiali meno sintetici possibile, preferire sempre quelli naturali - e no a quelli elastici che favoriscono la macerazione della pelle, soprattutto a livello del pube". "Sì a cotone 100%, seta, lino, canapa e fibre naturali, tutto garantito e possibilmente made in Italy", aggiunge Serri. Con una "camicetta o pantalone in popeline, o una magliettina in crepe di seta, si può vestire 'salutare' con un certo stile - commenta l'esperto di moda Christian Lazzaroni – Nei negozi vanno a ruba quest'anno". E se vogliamo parlare di vestiti che non servono solo a coprirsi, non si può non citare una nuovissima tendenza, quella degli indumenti con funzione estetica. Ne sono un es. i leggings alla caffeina, "boom di vendite, soprattutto prima dell'estate". Perplessi i dermatologi: "Non approvo e non consiglierei vestiti intrisi di anticellulite", commenta Serri. Una dritta poi sull'abbigliamento da mare maschile: "Decisamente meglio i costumi larghi, evitate gli slippini - suggerisce Celleno - tutto ciò che provoca costrizione, sudorazione e lacerazione della pelle, favorisce l'aggressione di funghi e batteri". Con un costume largo, che comunque solitamente ha una retina all'interno, all'interno la temperatura resta sotto controllo, dice l'esperto. E se d'estate il rischio di infezioni, soprattutto ai genitali, è elevato, esistono anche slip in seta di fibroina, imbevuti di antibatterico, che favoriscono ad esempio la prevenzione di candidosi, "un lievito, un sorta di 'fungo' che tutti abbiamo - spiega l'esperto - ma che può diventare problematico" se prolifera a dismisura nelle zone sbagliate, quando il corpo è più vulnerabile. Vestiti salutari a parte, durante l'estate, secondo gli esperti, 'il nudo è amico' dei più piccoli, il cui "sistema di termoregolazione centrale non è ancora ben sviluppato - spiega Serri - e ciò provoca una fortissima sudorazione. Meglio dunque, se possibile, limitare l'uso di pannolini e costumi dotati di elastici che potrebbero causare fastidiose irritazioni, e preferire un semplice panno bianco di cotone su cui stendere il bambino in libertà, in un'area della spiaggia protetta da sole e vento". Occhio agli eco-lavaggi: la lavatrice amica della natura non è sempre così tale per l'uomo. "Consuma circa 16 litri d'acqua contro i 160 litri delle vecchie lavatrici - Questo è ottimo per l'ambiente, ma il rischio è che i detersivi non vengano sciacquati via dai vestiti a dovere". Un buon compromesso tra rispetto per l'ambiente e salute c'è: "Basta fare un doppio risciacquo, ed è molto importante usare detersivi Ecolabel". (Adnkronos Salute) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 223 PREVENZIONE E SALUTE LA CARENZA DI PESCE IN GRAVIDANZA AUMENTA IL RISCHIO DI ANSIA La carenza di pesce nella dieta quando si e' in gravidanza aumenta il rischio di ansia della futura mamma. Lo afferma uno studio dell'Universita' di Bristol pubblicato dalla rivista Plos One. I ricercatori hanno studiato le abitudini di oltre 9.500 donne in gravidanza e dividendole a seconda del tipo di cibo mangiato. Le donne che non consumavano mai pesce sono risultate con un rischio maggiore del 53% di avere alti livelli di ansia a 32 settimane di gravidanza rispetto a quelle che mangiavano due porzioni a settimana piu' una porzione di olio di pesce. "Questo fenomeno potrebbe essere dovuto alle sostanze presenti nel pesce - o al semplice fatto che in gravidanza aumentano le necessita' nutrizionali. Noi consigliamo anche alle donne vegetariane di consumare un po' di pesce, almeno in questo periodo". (Agi) DIFETTI IN SPERMA CAUSANO OBESITÀ Si può essere influenzati anche a distanza di due generazioni I figli di padri obesi sarebbero a più alto rischio di sovrappeso e di soffrire di malattie metaboliche, a causa di caratteristiche mutate dello sperma. A dirlo sono gli scienziati australiani dell'Università di Adelaide che hanno pubblicato la ricerca effettuata su topi sulla rivista Spermatogenesis. Eredità scomoda - In particolare, gli studiosi hanno scoperto che alcuni segnali molecolari nello sperma di obesi possono produrre sintomi simili al diabete e obesità nelle due generazioni successive, anche se figli e nipoti consumano cibi sani. E anche se il padre obeso non mostra sintomi di diabete, in due generazioni di discendenti può emergere una malattia metabolica simile al diabete. La dieta modifica lo sperma - E' la prima volta che un simile legame viene individuato, come spiega il ricercatore a guida del progetto Tod Fullston: "La dieta di un padre cambia la composizione molecolare dello sperma. Nei padri obesi, i cambiamenti dello sperma, in particolare nelle molecole microRNA (micromolecole endogene di acido ribonucleico) possono programmare l'embrione verso l'obesità o verso malattie metaboliche che si paleseranno più avanti nella vita". Il risultato è preoccupante se si tiene conto che l'obesità maschile in età riproduttiva è quasi triplicata nei paesi avanzati negli ultimi 30 anni e coincide con un aumento generale nell'infecondità maschile, osserva lo studioso. Ricerca su animali - Lo studio è stato portato avanti su topi di laboratorio e il prossimo passo sarà l'avvio di sperimentazioni umane. Fullston conclude: "Proponiamo di condurre studi umani attorno al punto focale, se gli uomini con un più alto indice di massa corporea hanno un differente profilo di microRNA nello sperma. E vogliamo verificare se una dieta sana e l'esercizio possono portare a un peso normale". (salute, Tgcom24) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 223 ALIMENTI E SALUTE MAGRI SUBITO? OCCHIO ALLE BUFALE Gli esperti mettono in guardia contro diete basate su vodka o ipnosi C'è la dieta della luna, degli omogeneizzati o ipnotica. Ma inseguire il miraggio del dimagrimento rapido con bizzarre mode alimentari può rivelarsi un flop. L'Unione nazionale consumatori (Unc) lancia l'allarme di possibili inganni. "Per dimagrire non bisogna avere fretta. Ciò che va modificato sono le errate abitudini alimentari di sempre". "Attenti agli stregoni" - in guardia le aspiranti taglia 40: "Se si vuole davvero perdere peso ci si deve rivolgere agli esperti, evitando di seguire diete strampalate, frutto di improvvisati stregoni". Da un'indagine della nostra associazione, sono emersi consigli sul cibo davvero curiosi: c'è chi suggerisce di nutrirsi esclusivamente di patate o chi invita a bere vodka perché considerata meno calorica del vino. Sono poi in voga la dieta della luna, quella degli omogeneizzati e perfino quella ipnotica. I consigli dell'Unc - Fermo restando che una dieta equilibrata va adeguata all'organismo di chi la deve seguire, ecco alcuni utili consigli dell'Unc per perdere i chili di troppo. 1. Iniziare i pasti con un'abbondante insalata mista, moderatamente condita, che sostituisce il contorno, dà un senso di sazietà e fornisce importanti principi nutritivi 2. Evitare tipologie di pane speciali a cui vengono spesso aggiunti grassi animali e vegetali 3. Chi ama i formaggi dovrebbe ridurne il consumo e preferire quelli “leggeri”, accanto a latte o yogurt scremati 4. La carne andrebbe alternata con il pesce alla griglia o lesso, condito con solo limone o poco olio 5. Prediligere il consumo di verdura e frutta 6. Limitare il consumo di bevande alcoliche e/o zuccherate. Alzarsi dalla sedia è meglio - "Più in generale, si dovrebbe scegliere un'alimentazione varia, si dovrebbero limitare le dosi e bisognerebbe tenere sempre a mente che una vita sedentaria è nemica della linea: senza fare un po' di moto è pressoché impossibile dimagrire". SVEZZAMENTO TARDIVO CAUSA DIABETE Anche se precoce espone a rischi, il periodo ideale è tra i quattro e i cinque mesi E' noto che la data dello svezzamento è cruciale per lo sviluppo del bambino ma una nuova ricerca gli attribuisce addirittura la responsabilità di aumentare le possibilità di sviluppare diabete di tipo 1 se troppo precoce o tardiva. Questa la conclusione, da verificare con ulteriori studi, di una ricerca statunitense condotta dall'Univ. di Denver e pubblicata su Jama Pediatrics. Meglio tra i quattro e i cinque mesi - Gli scienziati spiegano che lo svezzamento precoce, prima dei quattro mesi, porta a raddoppiare il rischio di sviluppare la malattia autoimmune, mentre quello tardivo fa addirittura triplicare questa possibilità. Una "finestra" sicura, spiegano gli studiosi, è perciò quella compresa tra i quattro e i cinque mesi. Bisogna però intervallare l'introduzione di cibi solidi, come per es. la frutta, con l'allattamento al seno, in modo da minimizzare il più possibile il rischio che il piccolo sviluppi diabete di tipo 1. In particolare, lo studio ha mostrato che mangiare frutta precocemente aumenta del 2,23% il rischio che il bambino sviluppi diabete di tipo 1, mentre la tardiva introduzione di riso o avena nella dieta fa aumentare la percentuale di rischio del 2,88%. L'allattamento associato all'alimentazione a base di grano o orzo appare ridurre leggermente il rischio. (salute, Tgcom24) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 223 CREATO IL CIOCCOLATO IDEALE: HA IL 50% DI GRASSI IN MENO Si scioglie in bocca, ma non ingrassa. Dal cioccolato integrale al super-ciocciolatolight: -50% di grassi in un colpo solo, mantenendo (quasi) inalterato il sapore della tavoletta più amata dai golosi, ma soprattutto conservando il suo appeal, la capacità di fondersi dolcemente ad ogni boccone. Il brevetto appartiene agli scienziati della Warwick University, prestatisi per una volta alla soddisfazione dei palati di tutto il mondo, con un intento nobile: ridurre l’introito calorico. Meno grasso il cioccolato, meno grassi i suoi consumatori è l’equazione ricercata grazie ad una formula di confezionamento alternativa: sostituire il burro e il latte con microgocce di succo di frutta - nell’esperimento sono state usate arance e mirtilli rossi inferiori ai 30 micron di diametro. Il risultato, descritto sul Journal of Materials Chemistry, è quello di un impasto capace di riprodurre l’emulsione tipica del più grasso mix di cacao e burro, mantenendo la stessa grana finale, quella che conferisce alla tavoletta il suo aspetto lucido, compatto, ma al tempo stesso "scioglievole" ad ogni morso. La tecnica innovativa si chiama Pickering e grazie ad essa, e con immenso “piacere” dei suoi ideatori, "la polvere del cioccolato non si è separata dalla parte liquida. Al contrario si è emulsionata perfettamente e senza perdere il sapore originale che più dà soddisfazione al palato, generalmente dovuto alla presenza di grassi che in questo caso sono stati notevolmente ridotti", ha detto Stefan Bon, autore della scoperta. Da ottimi conoscitori dei maniaci del "nero", i ricercatori volevano però conservare a praline e tavolette al latte o fondenti il loro potere ammaliatore. “Abbiamo trovato un modo per mantenere tutte quelle cose che rendono il cioccolato ‘cioccolatoso’, ma con il succo di frutta al posto del grasso”, continuano. Il nuovo procedimento prevede anche l'impiego di particelle di silicio e di chitosano, sostanze autorizzate per l'uso alimentare, da inserire in una micro emulsione di tipo 'acqua in olio', in cui la fase grassa è formata da olio di girasole e dalla stessa massa di cioccolato fuso e la fase acquosa dai succhi di frutta. I “puristi” della cioccolata potrebbero storcere il naso al primo morso, contrassegnato dal sapore di frutta. Tuttavia i ricercatori spiegano che la base di goccioline può essere costituita anche direttamente da acqua e acido ascorbico, la comune vitamina C. In un attimo si otterrebbe così un cioccolato privo di sentori di frutta, ma “arricchito” di un altro ingrediente salutare. Dei super-poteri del cioccolato si sa tutto o quasi: ricchissimo di antiossidanti che fanno piazza pulita di radicali liberi e mantengono sane le nostre arterie, prevenendo ictus e infarto. Toccasana per l’umore, come sanno bene le donne, rinvigorisce i muscoli e secondo un recente studio allontana anche il diabete. Purché il consumo resti moderato, per via dei tanti zuccheri e grassi che contiene. O che conteneva, dato che la scoperta britannica sembra averci liberato da una schiavitù, quella della bilancia, riconsegnandoci alla schiavitù originale, quella della gola, ma con meno paura dei grassi. (salute, Sole 24ore)