Anno II – Numero 228 Notizie in Rilievo Scienza e salute 1. I calcoli renali aumentano del 30% il rischio di soffrire di cuore 2. Epo: uso a lungo termine associato a danni al midollo osseo 3. "L'ormone dell'amore causa ansia e paura" Prevenzione e Salute 4. Arrivano i “pronto soccorso” per problemi sessuali di coppia. In Italia 20 mila matrimoni 'bianchi' 5. Caldo e umidità: allarme pressione bassa Scienza e Salute 6. Farmaco contro epilessia in gravidanza causa ritardo in bebe' Alimenti e Salute 7. Tutti i vegetali vanno conservati in frigorifero? Cucina antiafa a fornelli spenti. Domande e Risposte 8. Perché l’osso sacro ha questo nome? Giovedì 25 Luglio 2013, S. Giacomo, Ivo, Cristoforo PERCHÉ L’OSSO SACRO HA QUESTO NOME? L’osso sacro è l’osso simmetrico costituito dalla fusione di cinque elementi, di forma piramidale e situato fra le due ossa iliache, al di sotto della colonna lombare: chiude il bacino posteriormente ed è il penultimo tratto della colonna vertebrale. Osso sacro deriva dal latino os sacrum, traduzione del greco hierón ostéon. Sul perché tale osso si chiami L'osso sacro chiude il bacino posteriormente ed è il penultimo tratto della colonna vertebrale “sacro” esistono varie ipotesi. Teorie: Ippocrate è stato il primo a usare il termine hierón ostéon per indicare l’osso sacro: tuttavia hierón in greco significa non solo “sacro” ma anche “largo” o “grande”; dunque l’osso in oggetto si chiamerebbe così per un’errata traduzione dal greco. Un’altra spiegazione potrebbe essere legata alla vicinanza ai genitali femminili e alla sua funzione protettiva dei genitali in genere, considerati “sacri” in quanto generatori di vita. Tuttavia la natura sacra di quest’osso potrebbe essere ricondotta al fatto che era considerato la parte migliore degli animali da offrire nei sacrifici o, ancora, alla credenza popolare e religiosa secondo cui l’osso sacro sarebbe l’ultimo a disintegrarsi dopo la morte e dunque quello da cui rinascerà il corpo al momento della resurrezione. (Focus) FARMACO CONTRO EPILESSIA IN GRAVIDANZA CAUSA RITARDO IN BEBE' I bambini di donne affette da epilessia, le quali assumono durante la gravidanza farmaci contro le convulsioni, hanno maggiori probabilità di manifestare ritardi nello sviluppo e sintomi di autismo, secondo un nuovo studio norvegese. I risultati probabilmente non cambieranno di molto, ne' per i medici ne' per le donne, le modalità per il controllo dell'epilessia durante la gravidanza, in quanto e' già noto che i farmaci comportano dei rischi, ha affermato L. Holmes, dir. dell'Antiepilepsy Drug Registry (centro antiepilettici). (AGI) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 228 Arrivano i “pronto soccorso” per problemi sessuali di coppia. In Italia 20 mila matrimoni 'bianchi' Arriveranno il prossimo autunno i 'Dipartimenti della salute sessuale per la coppia', ambulatori in cui ginecologi e urologi insieme aiuteranno uomini e donne alle prese con problemi che possono arrivare anche a 'rompere' l'unione. L'iniziativa, la prima in Italia presentata da Società Italiana di Urologia (Siu) e Associazione Ostetrici Ginecologi Ospedalieri Italiani (Aogoi). I problemi a letto, spiegano gli esperti, arrivano a interessare 16 milioni di italiani. ''Quasi sempre ci troviamo di fronte a coppie di disturbi, che inevitabilmente danneggiano la coppia – spiega Vincenzo Mirone, segretario generale Siu – Proprio perché i problemi sono bilaterali per essere adeguatamente risolti devono essere affrontati considerando entrambi i componenti della relazione''. Il primo dei dipartimenti, che non graveranno sul bilancio del Ssn, aprirà a Napoli in autunno ed entro la fine dell'anno ne saranno pronti altri 3 a Milano, Roma e Palermo. Problematiche eiaculatorie e la disfunzione erettile per l'uomo, anorgasmia, disturbi del desiderio e vaginismo per la donna. I problemi sessuali riguardano 16 milioni di italiani, affermano gli esperti di Aogoi e Siu quasi equamente divisi tra uomini e donne, causando quasi 20mila matrimoni 'bianchi' e il 20% delle separazioni. Ecco i principali disturbi che 'vanno in coppia', diffusi oggi in occasione della presentazione dei nuovi dipartimenti per la salute sessuale. EIACULAZIONE PRECOCE E ANORGASMIA L'eiaculazione precoce è il disturbo sessuale maschile più comune, colpisce circa 4 milioni di italiani e può manifestarsi a qualunque età. L’eiaculazione precoce è una condizione medica spesso sotto diagnosticata: il 90% di chi ne soffre non si è mai curato e appena 1 su 10 sa che sono disponibili soluzioni efficaci. Spesso questo disturbo si accompagna ad anorgasmia, cioè alla difficoltà o all’impossibilità persistente o ricorrente a raggiungere l’orgasmo, che rappresenta il più frequente disturbo sessuale femminile e riguarda 4,5 milioni di donne. DISFUNZIONE ERETTILE E VAGINISMO La disfunzione erettile è strettamente correlata all’età e in Italia ne soffrono oltre 3 milioni di uomini, anche se viene affrontata soltanto dal 10%. In una discreta percentuale di casi la disfunzione erettile si accompagna a vaginismo nella partner cioè alla contrazione involontaria dei muscoli che circondano la vagina al momento del rapporto. Può variare da una forma lieve che determina tensione e disagio fino a forme gravi che impediscono il rapporto stesso. Il vaginismo interessa circa 1 milione di donne mentre la dispareunia, cioè il dolore genitale durante la penetrazione, può interessare fino al 12 % della popolazione femminile in premenopausa e fino al 30 % delle donne in post menopausa. DISTURBI DEL DESIDERIO SESSUALE Questi disturbi interessano 2,5 milioni di donne. Il desiderio sessuale si riduce con l’età , mentre il distress, il disagio causato dalla perdita di desiderio sessuale, è inversamente correlato all’età : è massimo quindi nella donna più giovane. Per quanto riguarda gli uomini, il 15% della popolazione maschile di età compresa tra i 18 e i 60 anni, pari a oltre un milione di uomini soffre di disturbi del desiderio. Dati recenti indicano un aumento della percentuale di disturbi del desiderio nell’uomo, specie in ambiente metropolitano ad elevato indice distress cronico. (Sani e Belli) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 228 SCIENZA E SALUTE I CALCOLI RENALI AUMENTANO DEL 30% IL RISCHIO DI SOFFRIRE DI CUORE (MA SOLO PER LE DONNE) Il maxi-studio della Cattolica e di Harvard è durato 24 anni e ha coinvolto 240 mila persone Avere avuto calcoli renali aumenta del 30% il rischio di soffrire di cuore (infarto e necessità di interventi sulle coronarie). Il rischio, però, aumenta solo per le donne. Lo hanno scoperto ricercatori dell’Università Cattolica – Fac. di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” di Roma insieme ai colleghi della Harvard University di Boston. La scoperta è frutto di un maxi-studio durato 24 anni, che ha coinvolto oltre 240 mila persone, pubblicato sul prestigioso Journal of American Medical Association (JAMA). La calcolosi renale è una patologia frequente e in aumento nella popolazione generale, con una frequenza in Italia pari quasi a una persona su dieci. Multipli fattori sono coinvolti nella formazione dei calcoli renali, alcuni di carattere genetico e altri legati allo stile di vita (scarsa idratazione, dieta ricca in sale e proteine animali). LO STUDIO - Lo studio ha coinvolto complessivamente 45.748 uomini e 196.357 donne, tutti privi di segni di malattia cardiaca all’inizio dell’indagine. Il campione è stato seguito nel tempo per vedere se sviluppava malattia delle coronarie (infarto del miocardio o sviluppo di malattia coronarica, che necessitasse rivascolarizzazione con angioplastica o con by-pass aorto-coronarico). Sul totale di 242.105 partecipanti, 19.678 hanno riferito di aver sofferto di calcoli renali nel corso della vita. Dopo ben 24 anni di osservazione per gli uomini e 18 per le donne, i ricercatori hanno registrato 16.838 casi di malattia delle coronarie. Per le donne, ma non per gli uomini, è risultata un’associazione significativa tra calcoli renali e malattia cardiaca. LE DONNE - In presenza di calcoli la donna ha un rischio-cuore più alto del 30% a parità di altri fattori di rischio come fattori dietetici, diabete e ipertensione. «È difficile spiegare perché la stessa associazione non è stata evidenziata per il sesso maschile – commenta il dr Pietro M. Ferraro - , ma fattori ormonali o relativi alla composizione dei calcoli renali potrebbero spiegare questi risultati». Lo studio suggerisce che i pazienti affetti da calcoli renali siano a maggiore rischio di sviluppare eventi cardiaci. «Sulla base di tale informazione – conclude il professor Giovanni Gambaro -, potrebbe essere utile un rigoroso screening dei fattori di rischio cardiologici in questa popolazione». (Salute, Corriere) Epo: USO A LUNGO TERMINE ASSOCIATO A DANNI AL MIDOLLO OSSEO "L’uso terapeutico dell’eritropoietina (Epo) è ben noto nell’insufficienza renale cronica, nella terapia dell'Hiv e nella chemioterapia antitumorale per superare l’anemia associata a queste patologie. Inoltre l’Epo è impiegata in certe forme tumorali e pretumorali ematologiche. Questo farmaco è solitamente ben tollerato anche se ipertensione arteriosa, fenomeni tromboembolici e dolori ossei sono complicazioni piuttosto frequenti". "Pur non disponendo degli ultimi dati pubblicati sull’utilizzo non approvato del doping – conclude il prof, Tirelli - sappiamo che alcuni decessi di ciclisti e altri atleti sono stati messi in relazione con l’eritropoietina. Questo anche perché, a lungo termine, non si può escludere che un utilizzo dell’Epo possa provocare, sia per i malati che per gli atleti che ne fanno uso in modo abusivo, danni al midollo osseo e anche tumori ematologici". PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 228 SCIENZA E SALUTE "L'ORMONE DELL'AMORE CAUSA ANCHE ANSIA E PAURA" Lo rivela una ricerca della Northwestern University, pubblicata su Nature Neuroscience. La maggior parte delle risposte ai timori delle persone, passa attraverso una regione del cervello chiamata setto laterale, che possiede un grande numero di recettori di questo neurotrasmettitore E' conosciuto come l'ormone dell'amore, quello che alimenta passione e desiderio. Numerosi studi scientifici hanno spiegato quanto sia fondamentale nelle relazioni lunghe e stabili. Ora una nuova ricerca svela che l'ossitocina potrebbe essere all'origine anche di emozioni come la paura e l'ansia. Da tempo l'ossitocina è considerata un agente di riduzione dello stress. E' coinvolta nei legami sentimentali e nel comportamento materno, ma secondo i ricercatori statunitensi avrebbe un doppio ruolo. Nel nuovo studio gli scienziati hanno messo in evidenza, in un modello animale, come potrebbe rinforzare ansie e timori. La maggior parte delle risposte alla paura, infatti, passa attraverso una regione del cervello chiamata setto laterale, che possiede un grande numero di recettori dell'ossitocina. "Capendo il doppio ruolo dell'ossitocina nelle situazioni che portano ansia, in futuro potremo portare a termine trattamenti che aumenteranno i livelli di benessere negli individui e diminuiranno comportamenti e reazioni negative", spiega Jelena Radulovic, coordinatrice della ricerca". Non solo amore quindi ma anche preoccupazioni e timori collegati a questo neurotrasmettitore. Quasi come se si trattasse dell'altra faccia di una stessa medaglia. Gli studiosi hanno scoperto che l'ossitocina rinforza le memorie sociali negative e le ansie per il futuro, innescando una molecola di segnalazione, la Erk (extracellular signal regulated kinases) che si attiva per sei ore, dopo l'esperienza sociale negativa. La Erk rende più forti i timori, stimolando i circuiti cerebrali della paura che in gran parte passano attraverso il setto laterale. Non solo amore, quindi, ma anche preoccupazione si nasconderebbe dietro a questo trasmettitore. Si ritiene che l'ossitocina abbia un ruolo importante nelle relazioni sociali e nelle amicizie. Nella donna stimolerebbe il parto, l'allattamento al seno al seno. Sia negli animali che nell'essere umano favorisce i legami familiari e la fiducia tra persone. Secondo uno studio dell'Università di Bonn, renderebbe fidanzati e mariti anche più fedeli. Un gruppo di studiosi ha infine dimostrato che questo neurotrasmettitore, conosciuto anche come ormone del buonumore, avrebbe anche una funzione nella memoria e potrebbe rafforzare i ricordi dell'infanzia legati al rapporto con la madre. LE CELEBRITÀ E I LORO SOSIA ANIMALI Olivia Wilde Beyonce PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 228 PREVENZIONE E SALUTE CALDO E UMIDITÀ: ALLARME PRESSIONE BASSA Con l'arrivo del caldo e l'aumento delle temperature chi soffre di pressione bassa, conosciuta anche come ipotensione, è soggetto a numerosi disturbi come stanchezza, nausea, debolezza muscolare, vertigini e annebbiamento della vista fino allo svenimento. In questi casi, sicuramente è d'aiuto evitare di uscire nelle ore più calde, mangiare più sale e bere moltissima acqua. Si possono poi assumere composti naturali come il ginseng o il polline e la pappa reale che combattono l'ipotensione e in generale gli stati di affaticamento. Anche il succo di melograno è un ottimo supporto per il sistema cardiovascolare. Un rimedio per il ripristino immediato dei valori della pressione arteriosa è il caffè, consigliato soprattutto agli anziani dopo il pasto. Lo stesso effetto si ottiene anche con cacao e tè ma bisogna sempre tenere a mente che si tratta solo di espedienti da utilizzare per ottenere un effetto a breve termine e non di una vera e propria terapia. Se poi ci si rende conto che la pressione sta avendo un repentino e improvviso calo è bene sdraiarsi e sollevare le gambe onde evitare lo svenimento. Per quanto quello dell'ipotensione è nella maggior parte dei casi un disturbo fisiologico, un calo consistente di pressione va comunque monitorato, potrebbe essere il campanello d'allarme di alcune patologie: diabete, allergia. (Salute, il Mattino) CUCINA ANTI-AFA A FORNELLI SPENTI La stagione calda regala prodotti freschi, colorati, succosi e pieni di sapore; le temperature estive spingono a servirli crudi e freddi, perché il momento del pranzo non diventi un tormento davanti ai fornelli bollenti. Per cucinare a crudo la prima, imprescindibile regola è utilizzare prodotti di prima scelta, che si tratti di verdura, frutta, formaggio o olio extravergine d'oliva. La seconda è curare la tecnica del taglio: per una buona riuscita è necessario sminuzzare in pezzi piccoli o addirittura sottilissimi, poiché il sapore del cibo è del tutto diverso quando è ben tagliato. Ecco un facile e veloce menù estivo. Un piatto freddo estivo può essere il gazpacho: una zuppa fredda, tipica della cucina spagnola e con tante varianti. Per una versione estiva con polpa di granchio tagliare sottilmente due cipolle, un peperone e un cetriolo. Nel frattempo cuocere un Kg di pomodori in acqua bollente per 1 min., pelateli, svuotateli dei semi e uniteli al resto delle verdure in una grande insalatiera. Aggiungere lo zucchero (1/2 cucchiaino), l'olio (3 cucchiai), il tabasco, l'aceto balsamico (3 cucchiai), il sale e il pepe. Frullare, aggiungendo se volete una consistenza più liquida. Prima di servire aggiungete due scatole di polpa di granchio insaporita con pepe nero macinato e crostini di pane. Un secondo piatto veloce e fresco è il carpaccio di fassona con tartare di frutta esotica. Tagliare la polpa di manzo fassone (1 kg) sottilissima. Pulire e fare a dadini una papaya, un avocado e un mango, condendo il tutto con olio, sale, pepe, succo di un limone e 50 gr di zenzero fresco grattugiato. Disporre la carne sul fondo del piatto, condirla con una salsa citronette (olio, limone, pepe, sale) alle erbe aromatiche tritate (prezzemolo, maggiorana, timo) e servirla con la tartare di frutta. Per concludere un mix in insalata con l'accostamento tra l'esotismo della frutta e l'olio extravergine d'oliva italiano: tagliare l'arancia, il mango e la papaya e condirli con zucchero a velo e olio. La fresca macedonia va servita con una grattugiata di semi di papaya tostati e qualche foglia di menta.