Anno II – Numero 233 AVVISO 1. Ordine: Viaggio a S. Pietroburgo. Notizie in Rilievo Tecnologia e salute 2. Il telefonino "stressa" le ghiandole salivari 3. Mangi troppo? Te lo dice il sensore nel dente Prevenzione e Salute 4. Ecco i consigli per avere capelli sani (senza perderli) 5. L’Ema boccia il Ketoconazolo contro le infezioni fungine Scienza e Salute 6. Arriva l'estate, allarme punture di insetti Dermatologia e Salute 7. Viso, crema intima usata da anti-age: boom di vendite Alimenti e Salute 8. Quali sono i cibi più indigesti? 9. Cibi da spiaggia, in agguato mal di pancia e nausea Giovedì 01 Agosto 2013, S. Alfonso Il TELEFONINO "STRESSA" le GHIANDOLE SALIVARI Crea condizioni che aumentano le possibilità di sviluppare tumori Chi usa troppo il telefonino potrebbe avere nella saliva i segni di quel maggior rischio di tumori paventato da molti, ma di cui non ci sono ancora prove certe. Lo afferma uno studio dell'Università di Tel Aviv pubblicato dalla rivista Antioxidants and Redox Signaling. Stress ossidativo - I ricercatori si sono concentrati sulla saliva perché il cellulare durante le conversazioni è molto vicino alle ghiandole salivari. Studio: confrontati campioni di saliva di 20 persone che usavano il telefonino per più di otto ore a settimana, alcune delle quali anche per 40, con quelli di altrettante persone sorde, che usavano il dispositivo solo per mandare sms. Nell'articolo si legge: "Abbiamo trovato un aumento significativo di tutti gli indici di stress ossidativo nella saliva degli utilizzatori dei telefonini, mentre flusso salivare, proteine totali, albumina e amilasi erano più bassi in questi soggetti. Questo conferma l'ipotesi che il telefonino potrebbe causare stress ossidativo e modificare le funzioni della saliva". Lo stress ossidativo, sottolineano gli autori, è particolarmente pericoloso perché può aumentare il rischio di sviluppare tumori. Gli esperti concludono: "Anche se non stabilisce una diretta corrispondenza, lo studio rafforza le tesi per cui l'uso del telefonino potrebbe essere pericoloso a lungo termine". (Salute, Tgcom24) Il Presidente dell’Ordine, unitamente al Consiglio Direttivo, augura a tutti Voi di trascorrere un periodo di serene vacanze. FarmaDAY esce fino a Venerdì p.v.; riprende con la solita puntualità Lunedì 2 Settembre p.v. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 233 ECCO I CONSIGLI PER AVERE CAPELLI SANI (SENZA PERDERLI) Le acconciature alla moda e le cattive abitudini quando laviamo e asciughiamo i capelli possono comprometterne la salute Capelli abbondanti, luminosi, sani, che non cadono a bizzeffe nel lavandino al mattino, quando ci pettiniamo. È possibile, a patto di prendersene cura costantemente e dire addio ad abitudini che possono rivelarsi dannose, primi fra tutti i «cento colpi di spazzola» consigliati dalle nostre nonne. Lo spiega un documento dell'American Academy of Dermatology, secondo cui anche seguire le mode in fatto di acconciature può rivelarsi «pericoloso»: extension, treccine e piastre per lisciare i capelli dovrebbero essere utilizzati con il contagocce, se non si vogliono perdere più capelli del dovuto. CONSIGLI – «Il modo in cui ci pettiniamo e gli accessori che usiamo possono provocare danni ai capelli e renderli fragili, poco luminosi, crespi fino a provocarne la caduta – spiega l’autore del documento. Le cattive abitudini possono dare il colpo di grazia: spazzolarli troppo a lungo, ad es., favorisce la formazione delle doppie punte. La buona notizia è che avere capelli sani e belli è possibile, seguendo piccoli accorgimenti quando li laviamo, li asciughiamo e li acconciamo». La prima regola è scegliere prodotti per il lavaggio delicati, limitando inoltre l'uso di tinture e altri prodotti chimici aggressivi; una volta puliti, i capelli devono quindi essere trattati con molta delicatezza. PETTINATURE – «Quando sono bagnati dovrebbero essere avvolti in un asciugamano o lasciati asciugare all'aria, almeno parzialmente: è bene cercare di farlo più possibile, limitando l'uso del phon che è molto “stressante”. I capelli umidi, inoltre, sono più fragili del normale e non andrebbero pettinati o spazzolati perché possono spezzarsi più facilmente; l'unica eccezione sono quelli molto ricci o ruvidi, che è meglio pettinare da bagnati per ridurre il pericolo di rotture. I capelli vanno spazzolati il meno possibile, inoltre, per diminuire il rischio di doppie punte». CONSIGLI DI STILE: molte acconciature di moda, infatti, possono essere dannose per la salute delle chiome. «Il prodotti come gel e fissativi ad es. dovrebbero essere usati raramente, perché applicarli e poi pettinare i capelli per dare loro la “forma” desiderata può spezzarli e alla lunga favorirne la caduta. Allo stesso modo, le piastre andrebbero usate solo su capelli asciutti, a temperature basse e mai tutti i giorni, così come gli strumenti per creare ricci, da applicare per non più di uno-due secondi sulle ciocche. Il calore, di qualsiasi genere sia, fa male». Infine, no a trecce, treccine, code di cavallo, extension: la tensione che esercitano sui capelli può facilitarne la caduta, per cui non devono essere acconciature scelte tutti i giorni ma solo per “occasioni speciali”. (Salute, Corriere) QUALI SONO I CIBI PIÙ INDIGESTI? La digestione è un lungo processo che comincia nella bocca e termina nell’intestino. I cibi più difficili da digerire sono quelli che richiedono un tempo lungo per essere trasformati in sostanze più semplici e più facili da assorbire e assimilare dall’organismo. La digestione, infatti, è la riduzione delle molecole complesse del cibo in molecole più semplici. Sott’olio pesanti: I tempi di digestione variano in funzione della capacità di frammentare più o meno velocemente un alimento da parte degli enzimi deputati alla digestione di ciascun tipo di alimento, ed è in generale più veloce per i carboidrati, seguiti dai grassi, per finire con le proteine. Se quindi glucosio e miele si digeriscono in soli 30 minuti, per una porzione di sardine sott’olio servono oltre 6 ore. (Focus) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 233 PREVENZIONE E SALUTE ARRIVA L'ESTATE, ALLARME PUNTURE DI INSETTI Le raccomandazioni per evitare infezioni che possono causare problemi (anche seri) alla salute Mentre alcune infezioni persistono tutto l'anno, altre presentano una spiccata stagionalità. In estate si passa molto più tempo all'aperto ed in mezzo al verde, è per questo che l'AMCLI - Associazione Microbiologi Clinici Italiani - lancia un appello alla popolazione affinchè vengano messe in atto tutte le precauzioni necessarie per evitare quelle infezioni che possono essere causate da banali punture di insetti mettendo a rischio la nostra salute. «Nei laboratori di microbiologia clinica, a fronte di una diagnostica di base che è stabile tutto l'anno, vi è una diagnostica stagionale piuttosto complessa, che ci vede in prima linea perchè si tratta di infezioni diagnosticabili solo attraverso indagini microbiologiche» afferma Pierangelo Clerici - Presidente AMCLI - «siamo comunque preparati ad affrontare anche queste emergenze estive». I VIRUS - I principali agenti infettivi che possono essere contratti anche nel nostro Paese: West Nile virus, virus trasmesso dalle punture di zanzare (anche dalla zanzara tigre) che può dare infezioni lievi, ma anche gravi forme di encefalite e meningoencefalite. A rischio maggiore le regioni di Veneto e Friuli (sulla base delle infezioni notificate l'estate scorsa). Toscana virus, virus trasmesso dalle punture di moscerini, è una delle cause principali delle febbri estive, ma anche di meningiti e meningoencefaliti. A rischio le zone collinari di varie regioni, tra cui Emilia Romagna, Toscana, Marche. Borrelie, batteri trasmessi dalla puntura di alcune specie di zecche che possono causare la malattia di lime, con coinvolgimento progressivo della cute, del cuore, del sistema nervoso centrale, delle articolazioni. A rischio sono le zone alpine e prealpine. Virus dell'encefalite da zecche, trasmesso anch'esso dalle zecche, può causare febbri e sindromi similinfluenzali ma anche gravi encefaliti con paralisi. A rischio le zone alpine del nord est. Leismanie, parassiti trasmessi dal cane all'uomo attraverso le punture di almeno una trentina di diverse specie di moscerini flebotomi o pappataci. La leismaniosi viscerale è una patologia grave che si manifesta con febbri irregolari e improvvise, perdita di peso, ingrossamento del fegato e della milza, anemia. A rischio le zone collinari di varie regioni. LA TRASMISSIONE - «Si tratta di infezioni che ci arrivano dal mondo animale sia perchè il serbatoio di questi patogeni si trova in varie specie animali, sia perchè ci vengono trasmessi attraverso la puntura di insetti» ricorda la Maria Paola Landini, Professore di Microbiologia all'Università di Bologna «Sono infezioni che vanno affrontate in modo congiunto da microbiologi, infettivologi, veterinari ed entomologi e ci fanno sempre più comprendere come la salute e la medicina sia una sola e come importante sia l' integrazione delle competenze». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 233 TECNOLOGIA E SALUTE MANGI TROPPO? TE LO DICE IL SENSORE NEL DENTE Un dispositivo avvisa se si esagera con cibo e bevute Il "grillo parlante" sarà installato nel dente. Un sensore in grado di avvisare se si è mangiato o bevuto troppo potrà ammonirci direttamente dalla nostra bocca e non gli si potrà mentire. L'ultima frontiera dei computer indossabili è stata realizzata dalla National Taiwan University. Come funziona - Il sensore consiste in un piccolo circuito delle dimensioni giuste per entrare nella cavità del dente, che può essere assemblato a protesi o dentiere. Il circuito può riconoscere i movimenti della mascella, distinguendo se il possessore sta bevendo, masticando, tossendo, parlando o fumando. Questi dati vengono poi inviati direttamente allo smartphone del medico. Al momento il prototipo è alimentato da una batteria esterna, comunica con un cavetto ed è in grado di riconoscere correttamente il gesto nel 94% dei casi. Il prossimo passo sarà installare una batteria interna ricaricabile e un sistema wireless di comunicazione. Gli ideatori spiegano: "La bocca è una porta sulla salute umana e questo sensore orale può potenziare tutte le applicazioni sulla salute, come quelle che monitorano la dieta". (Salute, Tgcom24) L’EMA BOCCIA IL KETOCONAZOLO CONTRO LE INFEZIONI FUNGINE I benefici dell'assunzione del ketoconazolo per via orale non superano i rischi di danno epatico nella lotta alle infezioni fungine. Lo sostiene, in una nota, l'Agenzia Europea per i Medicinali che raccomanda la sospensione dal mercato in tutta l'Unione Europea dei medicinali per via orale contenenti ketoconazolo. Dalle indagini promosse dall'Ema e' emerso che il rischio di danno epatico e' maggiore dei benefici nel trattamento delle infezioni fungine. "I pazienti che attualmente stanno assumendo ketoconazolo orale per le infezioni fungine - si legge nella nota - dovrebbero cercare con il proprio medico trattamenti alternativi adatti. I medici, inoltre, non dovrebbero più prescrivere il ketoconazolo orale ma optare per terapie alternative". L'Ema precisa che "anche se il disturbo al fegato come l'epatite e' un noto effetto collaterale dei farmaci antimicotici, l'incidenza e la gravità del danno epatico con ketoconazolo orale sono risultate molto più alte che con altri antifungini". LE CELEBRITÀ E I LORO SOSIA ANIMALI John Travolta Julia Roberts PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 233 DERMATOLOGIA E SALUTE VISO, CREMA INTIMA USATA DA ANTI-AGE: BOOM DI VENDITE È il prodotto anti-rughe più ricercato del momento e anche il più insolito. Si tratta di una crema ideata inizialmente per migliorare l'elasticità delle zone intime in gravidanza e in menopausa. Ma le vendite sono aumentate vertiginosamente dopo la scoperta delle proprietà antiaging per il viso, condivisa nei forum online. A Roma le vendite delle due tipologie di prodotto, per gravidanza e per menopausa, sono triplicate dal mese di gennaio a quello di febbraio e in aprile sono cresciute di 10 volte rispetto all'inizio dell'anno. «Si tratta sicuramente di una moda, che però non ha particolari controindicazioni - spiega L. Celleno, dermatologo dell'Università Cattolica di Roma . Si tratta di un'ottima crema, perché contiene collagene, acido ialuronico e isoflavoni di soia. Sostanze, quindi, che vanno bene per la pelle femminile. In più ci sono le vitamine A, E, C. Un prodotto completo. E così come fa bene all'area perigenitale, può anche andar bene per altre aree del corpo, viso compreso. Per avere ottimi prodotti antirughe, però, non c'è bisogno di ricorrere a questa particolare crema, perché ne esistono molti, altrettanto validi, realizzati per il viso, che hanno una consistenza più adatta. La crema vaginale, infatti, è più appiccicosa». Nessun danno per la salute a causa dell'uso improprio, dunque, ma nemmeno un'azione miracolosa collegata al prodotto: «Si tratta di piccole manie, lanciate dall'uso di qualche vip. A volte questo tipo di imitazione può essere pericoloso e serve fare attenzione, ma in questo caso non ci sono rischi». (Salute, Mattino) CIBI DA SPIAGGIA, IN AGGUATO MAL DI PANCIA E NAUSEA Pannocchie calde, grattachecche millegusti e il classico cocco-bello. Questi alcuni dei cibi trasportati dai carretti dei venditori ambulanti, che sfilano tutto il giorno sulle spiagge italiane. Una passerella di “street food” che oltre a fare concorrenza ai bar degli stabilimenti balneari, può rappresentare un rischio per la salute. Questi cibi non hanno un'etichetta di provenienza e, nella maggior parte dei casi, non rispettano regole igieniche e di sicurezza. Potrebbero scatenare danni gastrointestinali come nausea, disturbi intestinali. A lanciare il monito è P. Migliaccio, presidente della Società italiana delle scienze dell'alimentazione. «Gli alimenti dei venditori ambulanti in spiaggia, complici le alte temperature rappresentano un rischio. Nessuno conosce la provenienza di questi alimenti e soprattutto come vengono lavati e trattati». I cibi come il cocco e le pannocchie sono esposti tutto il giorno all'ambiente esterno, favorendo così il deposito di germi e batteri. Oltre a problemi gastrointestinali, questo genere di “cibo da strada” va a colpire anche la linea. «Mangiando per merenda un pezzo di cocco, 50 calorie, una pannocchia, 300 calorie per 100 grammi e infine una granita, 50 calorie aggiunta magari a un panino con pomodoro e mozzarella a pranzo si arriva a circa 500 calorie in mezza giornata. Non è tantissimo ma poi è il totale giornaliero che conta».