Anno II – Numero 250 ORDINE 1. I farmacisti napoletani visitano San pietroburgo Notizie in Rilievo Prevenzione e salute 2. Tagliare le calorie fa ringiovanire 3. Edema alle corde vocali:cause, cure e intervento Scienza e Salute 4. Le regole per lo stress «buono» che allunga la vita delle cellule 5. Mal di schiena che non passa da mesi. Può essere di origine infiammatoria Alimenti e Salute 6. Epatite A: contaminati frutti di bosco surgelati, aumentano i casi 7. Tumori: in Italia 1 su 3 dovuto ad alimentazione scorretta 8. Tumori: conservante alimentare cani allevia effetti chemio. Lunedì 23 Settembre 2013, S. Lino, Libero Il Proverbio di Oggi ‘A guallera e ‘o scartello ‘e vedono tutti quanti L’ernia e la gobba non si possono nascondere. I FARMACISTI NAPOLETANI VISITANO SAN PIETROBURGO Rientrati i Colleghi che hanno visitato San Pietroburgo Si è concluso il primo viaggio organizzato dal nostro Ordine. Per quattro giorni un gruppo di Farmacisti Napoletani ha visitato la splendida città di San Pietroburgo, meraviglia sull’acqua, capitale imperiale e delle rivoluzioni. Città che ha ritrovato la sua vocazione di illuminata città europea al centro della Russia, nell’effervescenza nuova del suo rinnovarsi e dell’eterna magia della sue architetture da sogno. L’avvincente itinerario ci ha permesso di vivere in poco tempo molteplici esperienze. Prossimo appuntamento a Giugno 2014. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 250 SCIENZA E SALUTE LE REGOLE PER LO STRESS «BUONO» CHE ALLUNGA LA VITA DELLE CELLULE Studi Usa: la fatica è salutare se si crede in quel che si fa Stress positivo e stress negativo. Non solo geni, non solo organi e cellule, ma anche mente e psiche. Le espressioni del cervello non solo in chiave biologica. Tutti elementi che, interagendo, giocano un ruolo fondamentale nella ricerca dei segreti della longevità. In realtà ancora ignoti, come se una nebbia avvolgesse gli scienziati alla ricerca dell'elisir di lunga vita. I numeri uno tra questi esploratori si sono confrontati a Venezia dove è in corso la nona Conferenza mondiale «The Future of Science». TELOMERI - Perché la chiave psicologica? Perché resta ancora la più oscura. Un esempio, tra i tanti, emerge dalla relazione del Nobel Elisabeth Blackburn che sottolinea come una gestante stressata (un lutto o una perdita di lavoro legata alla maternità, per esempio) mette al mondo un figlio con un'aspettativa di vita più bassa. I telomeri dei cromosomi - il patrimonio genetico che si trasmette nella replicazione cellulare - del nascituro sono più corti e oggi è noto che la lunghezza di questa componente cellulare è sinonimo di una vita più o meno lunga. Il telomero ripara i danni cellulari: se i danni sono riparati non ci sono malattie. E il 20% degli ultracentenari muore di «vecchiaia», non di malattia. SCELTE DI VITA - Ma quello che è nuovo è che i telomeri dipendono anche dalla psiche. Il perché è tutto da studiare, ma l'analisi di migliaia di persone seguite fin dalla nascita (o poco dopo) racconta una storia in cui longevità o morte precoce dipendono da scelte o non scelte di vita. Amore, utilizzo del cervello, niente scheletri nell'armadio (come si suol dire) allungano la vita. Cioè, non si sa come né perché, la psiche attiva meccanismi biologici non di sola subitanea efficacia. I 125 anni di vita media «scritti» nei geni si raggiungono (ed è possibile) se non si odia (e si ama), si vive in stress positivo (per es. fare un lavoro che piace o che gratifica, con vacanze regolari e senza vivere sempre connessi ai gadget tecnologici), se si pratica una religione con convinzione e senza sentirsi obbligati. Ma non solo, mangiare ciò che piace realmente e non cosa è indotto consumisticamente. Ecco il punto: lo stress negativo, e invecchiante, è quando si fa ciò che non piace ma è richiesto da altri. Dal datore di lavoro alla cosiddetta società civile, dalla religione ai genitori. STRESS POSITIVO - Insomma, sintetizza Friedman, «la longevità dipende dall'essere coscienti in positivo di ciò che si fa». Per scelta e non per obbligo. E ancora: un anziano muore senz'altro prima se relegato nel nulla, strappato da una vita sociale stimolante. Giocare a carte nel bar o giocare a bocce preserva, se non allunga, la vita. G. Scapagnini, univ. del Molise e ricercatore in campo neurologico, conferma: «Non c'è nulla di più misterioso, e anche di più affascinante, di ciò che il cervello e le sue espressioni non misurabili (stress positivi, amore, interessi cognitivi, ira e odio in negativo) riesce a fare sul corpo». Segreti di longevità: geni, restrizione calorica (mangiare meno), vivere positivo, niente proteine animali (o poche, e limitate a ciò che la natura dona - ed è molto - senza uccidere animali), attività fisica (ma non agonistica e stressante). E amore in tutto ciò che si fa, dal lavoro a te stesso e a ciò che si mangia. (Salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 250 PREVENZIONE E SALUTE MAL DI SCHIENA CHE NON PASSA DA MESI PUÒ ESSERE DI ORIGINE INFIAMMATORIA In questi casi è bene verificare se si tratta di spondilite, una patologia da trattare tempestivamente Se il mal di schiena si trascina per mesi è meglio accertarsi che non sia un segnale di malattie reumatiche di tipo infiammatorio, come le cosiddette spondiloartriti. Si tratta di patologie difficili da inquadrare (e per questo spesso diagnosticate con ritardo anche di anni) con un forte impatto sulla vita di relazione. «Di recente - spiega Roberta Ramonda, prof.ssa di Reumatologia, Univ. di Padova -, è stata messa a punto una nuova classificazione in base ai sintomi prevalenti, ovvero interessamento principale della colonna e/o delle articolazioni periferiche. Nella prima categoria rientrano spondilite anchilosante e spondiloartrite assiale (dette anche radiografica e non radiografica), che hanno spesso come sintomo caratteristico un mal di schiena di tipo infiammatorio. La differenza tra queste due forme sta nella presenza o assenza di danno articolare evidenziabile con la radiografia. In alcuni casi, la forma assiale, non radiografica, può nel tempo evolvere in spondilite anchilosante con un danno che diventa evidente alla valutazione radiografica nell'arco di alcuni anni». Com’è il mal di schiena di tipo infiammatorio?: «Tipica è la comparsa di dolore localizzato alla regione pre-sacrale e alle natiche. A volte il dolore si irradia alla coscia o fino alla metà superiore del polpaccio, oppure ha un andamento alternante alle natiche. Nelle fasi iniziali dolore ed eventuale rigidità si manifestano soprattutto durante il riposo notturno, sono più intensi al mattino e si accentuano con l'inattività. Oppure il dolore può essere a carico delle varie sedi d'inserzione dei tendini». Come si fa la diagnosi?: «Il dolore lombo-sacrale, essendo molto diffuso, viene spesso sottovalutato. In presenza di un dolore lombare da più di 3 mesi, che peggiora con il riposo, in persone sotto i 45 anni è consigliabile eseguire una risonanza magnetica. In chi, invece, il dolore dura ormai da alcuni anni è probabile che vi siano già danni irreversibili a carico delle strutture ossee e legamentose, espressione di un quadro conclamato di malattia come la spondilite anchilosante. In questi casi la radiografia consente di evidenziare il grave impegno della colonna vertebrale». Che cosa si può fare?: «Fondamentali sono diagnosi precoce e trattamento tempestivo, per ridurre il rischio di danni irreversibili. La terapia si basa su antinfiammatori e/o farmaci "di fondo" in particolare sulfasalazina, o su farmaci biotecnologici (anti-tumor necrosis factor alfa). Questo approccio riduce e limita l'evoluzione verso un danno funzionale e/o anatomico conclamato tipico di queste forme. Altrettanto importante il ruolo della fisiochinesiterapia: massaggi, balneoterapia termale e ginnastica danno benessere, migliorano l'elasticità vertebrale e potenziano la tonicità muscolare». (Salute, Corriere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 250 ALIMENTI E SALUTE EPATITE A: CONTAMINATI FRUTTI DI BOSCO SURGELATI, AUMENTANO I CASI Provengono tutti dall'estero, da Polonia, Ucraina e Canada, i nuovi campioni di frutti di bosco surgelati contaminati dal virus dell'epatite A. I nuovi casi sono stati individuati grazie alle analisi disposte da Raffaele Guariniello nel corso dell'inchiesta disposta dopo la scoperta, il mese scorso, di prodotti contaminati. I nuovi casi sono prelevati in alcuni supermercati torinesi e commercializzati da ditte della Lombardia ed Emilia-Romagna. Si sospetta che la contaminazione sia causata dall'uso di acque sporche durante il lavaggio dei frutti. È stata chiesta una rogatoria a Polonia, Ucraina e Canada, e segnalati i casi al ministero della Salute. TUMORI: IN ITALIA 1 SU 3 DOVUTO AD ALIMENTAZIONE SCORRETTA Un tumore su tre in Italia dipende da una scorretta alimentazione. A sostenerlo è l’Associazione italiana di Oncologia Medica: “Il 25% dei casi di cancro al colon-retto, il 15% di quelli alla mammella e il 10% di quelli a prostata, pancreas ed endometrio potrebbero essere evitati aderendo alle indicazioni della dieta mediterranea", spiega Saverio Cinieri, direttore della Divisione di Oncologia Medica e Breast Unit dell'Asl di Brindisi. Attenzione, avverte però lo studioso: nella dieta mediterranea non conta solo ciò che si mette nel piatto, ma anche gli orari regolari dei pasti, le quantità limitate di cibo e il movimento regolare. TUMORI: CONSERVANTE ALIMENTARE CANI ALLEVIA EFFETTI CHEMIO Un additivo alimentare utilizzato nei cibi per cani riesce a bloccare l'insorgenza di alcuni effetti collaterali della chemioterapia. Lo ha scoperto un team di ricercatori della Johns Hopkins che ha dimostrato che un comune conservante contrasta i dolori e i danni della neuropatia periferica nei topi. Si tratta di un antiossidante conservante chiamato "etossichina" che negli esperimenti e' risultato efficace nella riduzione degli effetti dannosi correlati all'esposizione al taxolo, principio attivo che inibisce la mitosi utilizzato nella chemioterapia del cancro. La speranza e' sfruttare le abilita' protettive dell'etossichina per sviluppare un farmaco che possa essere somministrato ai malati di cancro prima del taxolo, alla stregua dei medicinali antinausea utilizzati al momento. "Milioni di persone malate di cancro assumono il taxolo - ha spiegato A. Hoke, leader della ricerca pubblicata sugli Annals of Neurology - e circa l'80% finisce per soffrire di neuropatia periferica. L'etossichina, a quanto emerge dai nostri risultati, rende le cellule resistenti a questo effetto tossico del taxolo". (Agi) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 250 SCIENZA E SALUTE TAGLIARE LE CALORIE FA RINGIOVANIRE Cuore e corredo genetico dimostrano 20 anni di meno con un regime alimentare ristretto Ridurre le calorie del 25% equivale a fare un "lifting" a cuore e Dna, ringiovanendoli addirittura di vent'anni. Lo dimostra uno studio portato avanti da Luigi Fontana, ricercatore presso l'Univ. di Salerno e la Washington Univ. Medical School. "Risultati sorprendenti" - Lo studio è cominciato dodici anni fa ed è tuttora in corso. Cinquanta volontari sani, di età compresa tra i 35 e gli 82 anni, sono stati sottoposti a una restrizione calorica del 25%. "I risultati sono sorprendenti perché questi soggetti hanno un profilo cardiovascolare ottimale: il loro cuore dimostra 20'anni in meno, così come l'espressione dei geni del loro Dna". Meno diabete - Sono stati ottenuti risultati molto positivi anche nella prevenzione del diabete, nella riduzione dei processi infiammatori e dei fattori che predispongono a sviluppare tumori. Proteine vegetali per prevenire i tumori - Il controllo delle calorie però non basta: la longevità dipende anche dalla qualità dei cibi ingeriti. L'esperto ha sottolineato: "Abbiamo per es. notato che un importante meccanismo molecolare di longevità, un sistema costituito dall'insulina e dalla proteina IGF-1, può essere modificato cambiando la qualità delle proteine". "Questo dato trova conferma che la sostituzione delle proteine di origine animale con quelle di origine vegetale riduce fino al 50% la crescita di tumori come quello della prostata e del seno". (Salute, Tgcom24) EDEMA alle CORDE VOCALI:CAUSE, CURE e INTERVENTO Il rigonfiamento dei lembi muscolari responsabili della fonazione si può risolvere con terapie farmacologiche, logopedia o con operazioni chirurgiche Le corde vocali sono due lembi muscolari e tendinei rivestiti da una mucosa, all'interno della laringe. È l'ondulazione di questa mucosa a dare origine alla voce. Nel caso di un trauma può crearsi un rigonfiamento (edema) in una zona del bordo delle corde vocali, dovuto a versamento di siero, la parte acquosa del sangue. A questo punto le corde vocali non hanno più un buon contatto durante la vibrazione e la voce comincia a risuonare sporca, soffiata, roca, con un progressivo impoverimento anche del timbro, che diventa più opaco e sfibrato. LE CAUSE. Fra le cause più comuni c'è sforzo improvviso ed eccessivo delle corde vocali, motivo per cui l'edema colpisce spesso chi fa ampio o prolungato uso della voce a volumi elevati, come i cantanti, i conduttori televisivi, gli insegnanti o i commercianti di strada. Ma l'origine può anche essere un uso tecnicamente imperfetto della voce, in particolare quando non si parla usando a dovere il diaframma (il muscolo che separa la cavità toracica da quella addominale) e si stressano in sua vece le corde stesse. All'edema possono concorrere anche fattori d'altro genere, come il fumo, il reflusso gastroesofageo, la ritenzione idrica, lo stress. Un edema non risolto può dare origine a un polipo, cioè una proliferazione della mucosa che riveste le corde vocali. LA DIAGNOSI. Per la diagnosi occorre una visita foniatrica da un otorinolaringoiatra con esecuzione di esami specifici come la laringostroboscopia e la videolaringoscopia. I FARMACI. L'edema in fase acuta può essere affrontato con farmaci cortisonici per un periodo in genere non superiore ai 15 giorni, con compresse di escina (estratto di ippocastano) o di arnica. Altri rimedi naturali, come le inalazioni di vapore, possono dare un sollievo immediato, ma non sono risolutivi. Appositi esercizi, in abbinamento alla terapia farmacologica, aiutano a ripristinare l'equilibrio della voce e possono far riassorbire l'edema. (OK, Salute e Benessere)