Anno II – Numero 253 Giovedì 26 Settembre 2013, SS. Cosimo e Damiano AVVISO 1. CORSI ECM: Aspetti pratici in tema di patologie vascolari Il Proverbio di Oggi ’A o tirchio pare ca ‘o culo l’arrobba a cammisa Al tirchio sembra che il suo sedere gli ruba la camicia. Notizie in Rilievo Farmaci e salute 2. Casi clinici di Farmacia clinica e terapia: Emorroidi CORSI ECM: ASPETTI PRATICI IN TEMA DI PATOLOGIE VASCOLARI Farmaci e salute 3. La graviola anticancro? Una bufala Scienza e Salute 4. Il nuovo naso ricresce... in fronte 5. La pipì ha un cattivo odore? Scopri le possibili cause 6. La 'microelettronica' entra nel corpo umano 7. Melanoma: record di casi a Torino, migliora diagnosi e cura Prevenzione e Salute 8. Sistema immunitario: per rinforzarlo, uva rossa e mirtilli 9. Se il gatto di casa starnutisce, può contagiarci? Stasera presso la sede dell’Ordine si terrà un corso rivolto alle patologie vascolari Nel corso dell’evento è possibile effettuare in sede, a livello degli arti inferiori, valutazioni diagnostiche mediante eco-colordoppler. Nel corso della serata sarà offerto un buffet. Come partecipare: si può partecipare prenotandosi attraverso il sito web dell’Ordine o direttamente in sede all’atto del corso. IL NUOVO NASO RICRESCE... IN FRONTE Chirurgia avveniristica in Cina per sostituire l'organo distrutto in un incidente Medicina fantascientifica in Cina con un naso cresciuto direttamente nella fronte. Xiaolian, un uomo cinese di 22 anni, a seguito di un incidente nell'agosto del 2012 ha avuto un trauma nasale. Dopo diversi mesi l'infezione ha corroso la cartilagine del naso. A seguito di ciò, l'unica alternativa per i chirurghi è stata far crescere un nuovo naso per rimpiazzare il vecchio. Operazione pionieristica - Questo è stato fatto sviluppare piazzando un espansore della pelle nella fronte, tagliandola nella forma di un naso e impiantando la cartilagine dalle costole. I chirurghi assicurano che il nuovo naso è in buona forma e che l'intervento di trapianto, al posto giusto, sarà portato avanti presto. (Salute, Tgcom24) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 253 Casi Clinici di FARMACIA CLINICA e TERAPIA: EMORROIDI Al fine di fornire alla Categoria una appropriata formazione, saranno inseriti “Casi Pratici” che si verificano quotidianamente in farmacia e affrontati dal punto di vista del Farmacista. Caso 1. Il sig. Bruno, racconta. Soffro di emorroidi, che fino ad ora non mi hanno dato grossi problemi. Da un mesetto invece ho sanguinamento che finisce con l'uso delle creme, ma continua il prurito e il bruciore,Effettuata visita proctologica il medico ha detto che ho le emorroidi interne molto infiammate, e mi ha dato una cura: Hamolind per 2 mesi, iniziata ieri. Nei giorni precedenti la visita ho messo supposte proctosedyl ed il sanguinamento era finito. Questa mattina di nuovo tracce di sangue. Domanda: E' normale questo sanguinamento ad intermittenza o mi devo preoccupare? Risposta: Nel sanguinamento rettale (più o meno intermittente) l'aspetto fondamentale é chiarire la diagnosi in maniera più dettagliata, cosa che verosimilmente le indicherá di effettuare il Proctologo al quale si é affidata, dopo che la fase acuta della malattia emorroidaria sará superata (situazione che può anche essere l'unica causa del sanguinamento anche "intermittente" ). SISTEMA IMMUNITARIO: PER RINFORZARLO, UVA ROSSA E MIRTILLI Alla base del meccanismo c'è l'interazione di due composti naturali con la vitamina D il resveratrolo L’uva rossa e i mirtilli possono migliorare la funzionalità del sistema immunitario: a sostenerlo è uno studio pubblicato su Molecular Nutrition and Food Research secondo cui il resveratrolo contenuto nell’uva rossa e lo pterostilbene dei mirtilli sarebbero in grado di fortificare il sistema immunitario “innato”, ovvero la prima difesa dell'organismo contro le infezioni batteriche, indispensabile per la sopravvivenza. In particolare i ricercatori guidati da Adrian Gombart hanno scoperto che le due sostanze aumentano l’espressione del gene Camp, già noto per il suo ruolo chiave nell’attivazione del sistema immunitario innato, interagendo con la vitamina D, che funge da “potenziatore”: sembra che l’interazione del resveratrolo e dello pterostilbene con questa vitamina abbia infatti un impatto maggiore sul sistema immunitario rispetto all'azione dei singoli composti separatamente. Lo studio è stato condotto in laboratorio esaminando l’attività di 446 composti su colture cellulari, e non prova quindi che si potranno ottenere gli stessi risultati mediante l’assunzione delle due sostanze attraverso l’alimentazione. Di certo, però, apre la strada a nuove ricerche per l'esame approfondito di questi principi attivi che in futuro potranno essere impiegati per rinforzare il sistema immunitario. “In uno studio condotto su centinaia di sostanze, solo queste due sono risultate adatte. La loro sinergia con la vitamina D nell’aumentare l'espressione genica di Camp è significativa e intrigante. Si tratta di un’interazione interessante”, spiega Gombart. Il resveratrolo e il gene Camp, sono già noti alla comunità scientifica: il primo in quanto coinvolto nel miglioramento della salute cardiovascolare, nella prevenzione dei tumori e nella riduzione delle infiammazioni; il secondo per il ruolo chiave che gioca nel sistema immunitario innato. (Salute, Sole24ore) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 253 LA PIPÌ HA UN CATTIVO ODORE? SCOPRI LE POSSIBILI CAUSE Infezioni, alimentazione, malattie... Ecco come interpretare le più comuni anomalie nelle urine Di norma dovrebbe essere limpida, di colore giallo paglierino, inodore. Ma può capitare che la pipì, il liquido prodotto dai reni durante il processo di filtraggio del sangue, abbia un odore sgradevole. Si tratta di un sintomo che può dipendere da numerosi fattori, molto diversi tra loro: alcuni del tutto innocui, come l'assunzione di alcuni cibi o di alcune medicine, altri che dovrebbero suonare come un campanello d'allarme. Ecco le cause più frequenti. Alimentazione: In molti casi, l'odore sgradevole della pipì può semplicemente dipendere dall'alimentazione. Se i liquidi introdotti sono troppo scarsi, la pipì ha infatti un odore più intenso, a causa della maggiore concentrazione di metaboliti (le scorie). Anche alcuni cibi, tra cui asparagi, cavolfiori, aglio, possono conferire alla pipì un odore molto forte e sgradevole. Nel caso degli asparagi, in particolare, l'odore è determinato dall'acido aspartico e da alcuni gruppi sulfurei contenuti nell'ortaggio. Infine, un eccessivo consumo di integratori a base di vitamina B6 e di acido lipoico (una vitamina non essenziale), così come l'assunzione di alcuni antibiotici, come per esempio amoxicillina, ampicillina, ciprofloxacina, possono essere causa di urine maleodoranti. In tutti questi casi, l'odore sgradevole delle urine non è correlato a patologie. Infezioni : Nel caso di cistiti, pielonefriti (infezioni renali), uretriti (infezioni dell'uretra, il piccolo canale che consente all'urina di fuoriuscire), l'odore è causato da alcuni batteri, come Proteus, Pseudomonas, Providencia, Morganella, che trasformano l'urea (una componente dell'urina) in ammoniaca. Ecco perché, in questi casi, l'odore caratteristico è quello di ammoniaca o di candeggina. Soprattutto negli anziani, si può anche avvertire un odore di birra fermentata. Malattie: L'odore delle urine può anche essere associato a insufficienza epatica, determinata da varie patologie croniche del fegato, o a fistola retto-vaginale (una connessione tra la parte inferiore dell'intestino e la vagina). Tra le cause c'è anche la chetoacidosi diabetica, una complicanza del diabete provocata da carenza di insulina: in questo caso, le urine hanno un odore dolciastro, simile all'acetone. Più rare, ma assai caratteristiche, sono la leucinosi, la trimetilaminuria, la fenilchetonuria. Si tratta di tre patologie metaboliche, in cui alcuni aminoacidi non vengono assimilati dal corpo e perciò si accumulano. Le urine, in cui convogliano le sostanze di scarto, odorano rispettivamente di sciroppo d'acero, di pesce, di topo (quest'ultimo è un odore sgradevole e caratteristico, pungente e muschiato). Cosa fare: Se l'odore sgradevole si manifesta saltuariamente e scompare nell'arco di 48 ore non c'è da preoccuparsi. Se invece persiste per tre o quattro giorni è opportuno rivolgersi al medico di famiglia, che prescriverà l'esame completo delle urine e l'urinocoltura. Il primo riguarda la parte chimico-fisica delle urine (colore, volume, aspetto, pH…), la seconda consente invece di individuare un'eventuale infezione batterica o fungina. Se quest'ultimo esame risulta positivo, si effettua l'antibiogramma, un test che permette di valutare la sensibilità di un batterio a un determinato antibiotico, in modo da prescrivere il farmaco appropriato a contrastare la specifica infezione. Per indagini più approfondite, il consiglio è quello di rivolgersi allo specialista urologo. (OK Salute e benessere) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 253 LA GRAVIOLA ANTICANCRO? UNA BUFALA Umberto Veronesi spiega perché le voci che circolano sul web sui poteri antitumorali del frutto tropicale non hanno fondamento La graviola, simile a un melone verde spinoso, con la polpa gialla, è un frutto gustoso, ma da qualche tempo il nome è diventato sul web sinonimo di cura anticancro. Tutto nasce dalle sostanze contenute soprattutto in foglie e corteccia della pianta, tipica delle foreste tropicali asiatiche e sudamericane: sono cisannonina e acetogenine, che hanno dimostrato in vitro la capacità di danneggiare alcuni tipi di cellule cancerose. È bastato questo per far fiorire la leggenda, su siti e social network, che la graviola sarebbe in grado di agire sui tumori meglio della chemioterapia e che siano le case farmaceutiche a boicottarne l’uso. La verità è che non esistono ricerche su larga scala che convalidino le proprietà antitumorali di questa pianta sugli uomini. «Sulle supposte capacità curative della graviola contro il cancro sono in atto alcuni studi che non hanno dato risultati positivi», ha scritto il grande oncologo Umberto Veronesi. «Sono invece provate altre virtù della pianta: ha proprietà antipiretiche, decongestionanti e digestive». È solo per questi usi, dunque, che può aver senso assumere gli integratori in capsule e compresse a base di graviola venduti in erboristeria. (OK, Salute e Benessere) LA 'MICROELETTRONICA' ENTRA NEL CORPO UMANO Da suture smart a cerotti che regolano il battito del cuore Una 'pellicola' che avvolge il cuore pronta a intervenire in caso di malfunzionamenti o una 'navicella' capace di rilasciare principi attivi direttamente dove serve evitando il sistema immunitario sembrano usciti dalla penna di uno scrittore di fantascienza ma sono ormai realtà. ''Questo permette di farli aderire alla maggior parte degli organi del corpo, compresa la pelle, il cuore e il cervello - spiega Rogers l'adesione avviene grazie a deboli interazioni elettriche, il che permette che i dispositivi seguano i movimenti naturali senza nessuna costrizione''. Un'applicazione di questo tipo di dispositivi è appunto il 'pericardio sintetico', un 'cerotto' che può ricoprire tutte e quattro le camere dell'organo trovando i segni premonitori delle aritmie. La pellicola è stata già testata sia su animali che cuori umani espiantati, e un giorno potrebbe essere in grado anche di rilasciare delle piccole scariche elettriche agendo da defibrillatore. Il laboratorio di Rogers ha anche già realizzato dei 'tattoos' di questo tipo da applicare sulla pelle per tenere sotto controllo parametri come idratazione e tasso di zuccheri ad esempio negli atleti. Agendo sui nanomateriali usati, continua l'esperto, che ha già fondato cinque start up basate sulle proprie scoperte, si possono poi ottenere delle 'toppe' in grado di scomparire dopo un periodo che va da qualche ora a diversi giorni. Una applicazione, già testata su topi e in provetta, è un filo per suture fatto di magnesio, silicio e seta che è in grado di capire se è in atto un'infezione e di uccidere i batteri con l'elettricità. Utilizzando diversi strati di nanomateriali invece, è possibile realizzare dei 'trasportatori' di farmaci che a seconda del numero di 'fette' possono impiegare da pochi giorni a diverse settimane. In questo caso per 'ancorarli' al sito dove serve la medicina si usano delle molecole che 'riconoscono' ad esempio la presenza di un tumore. ''Questi sistemi - possono agganciare le cellule sia in vivo che in vitro, e manipolare il loro comportamento''. (Salute e Benessere) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 253 SCIENZA E SALUTE MELANOMA: RECORD DI CASI A TORINO, MIGLIORANO DIAGNOSI E CURA Napoli, Sassari e Ragusa le città in cui l'incidenza è minore Triste primato per la città di Torino: secondo i dermatologi il capoluogo piemontese è la prima città italiana in quanto a diagnosi di melanoma. Se, infatti, nella Penisola viene diagnosticata una media di 12 nuovi casi ogni 100 mila abitanti, a Torino il tasso d'incidenza è di 17 casi ogni 100 mila abitanti per gli uomini e di 19 casi ogni 100 mila abitanti per le donne. Va poco meglio alle città del nordest e le province del Veneto. Quest'ultima è in assoluto la Regione con il maggior n. di casi di melanoma, mentre al Sud la situazione è migliore e i tassi più bassi sono registrati a Napoli, Sassari e Ragusa. Oggi grazie alle nuove tecniche di dermoscopia in epiluminescenza le diagnosi di sospetto melanoma risultano corrette nel 92% dei casi ed è possibile scongiurare eventuali rimozioni inutili di nei benigni. Allo stesso tempo, anche la terapia ha fatto grandi passi in avanti grazie all'utilizzo di farmaci come l'ipilimumab, che attiva il sistema immunitario contro le cellule tumorali, e il vemurafenib, che riconosce specificamente una mutazione presente sulle cellule tumorali di alcuni pazienti. La principale arma contro il melanoma resta la prevenzione primaria, cioè la limitazione dell'esposizione alla luce naturale e a quella delle lampade abbronzanti. I dermatologi ricordano che il rischio di melanoma aumenta del 70% se in giovane età si ricorre abitualmente all'abbronzatura artificiale, ma che anche l'esposizione eccessiva alla luce del sole può danneggiare pericolosamente la pelle. (Salute, Sole24ore) SE IL GATTO DI CASA STARNUTISCE, PUÒ CONTAGIARCI? Gatto e padrone hanno il raffreddore? Di sicuro non se lo sono “passato”: gli agenti infettivi non sono gli stessi. Una possibilità remota può esserci solo con un batterio, la clamidia, che nel gatto può dare raffreddore. Ma uomo e animali domestici possono trasmettersi altre malattie (zoonosi). In Europa sono poche, e interessano soprattutto i bambini (i più a contatto con terra e sabbia) e chi ha basse difese immunitarie.La linforeticolosi si contrae con il graffio del gatto, altre malattie ci possono contagiare in modo più subdolo. Le larve dei vermi parassiti echinococco e toxocara, ad es., possono trovarsi nelle feci dei cani; questi, leccandosi, le trasportano sul pelo e quindi le passano a noi quando li carezziamo. Ne sono colpiti organi importanti, tra cui il cervello. Direttamente, o da oggetti che sono stati a contatto con animali malati o portatori sani, si contraggono la tigna, malattia fungina della pelle, e la rogna, causata da piccoli acari. La toxoplasmosi, dovuta a un protozoo, è grave solo per le persone con scarse capacità di difesa e diventa pericolosa in gravidanza. Si contrae dalle feci del gatto malato o ingerendo carni crude. Laviamoci le mani!: La leishmaniosi passa dal cane all’uomo con la puntura di un pappatacio, la filaria con le punture di zanzara. Le urine di cane e gatto trasmettono la leptospirosi, che può essere anche mortale. La salmonellosi talvolta viene da cani, tartarughe e criceti. L’ornitosi è portata da piccioni, pappagalli e canarini, che disperdono nell’aria l’agente infettivo. Ci difende il rispetto di norme elementari: la pulizia in casa, lavare bene le verdure crude, fare le visite e le vaccinazioni dal veterinario, lavarsi le mani dopo aver toccato gatto o cagnolino e sempre prima di mangiare, non farsi leccare il viso. (Focus)