Giovedì 17 Ottobre 2013, S.Dionigi, S. Ferruccio, Sara Anno II – Numero 268 AVVISO 1. Corso per formazione lavoratori la dei Notizie in Rilievo Prevenzione e salute Il Proverbio di Oggi Buonu tiempo e malu tiempo nun durano tutto ‘o tiempo Tutto finisce, le cose buone come le cattive TROPPO TEMPO AL PC, SINDROME DEL GINOCCHIO DA SCRIVANIA 2. Troppo tempo al pc, sindrome del ginocchio da scrivania 3. Il vaccino antinfluenzale è in farmacia 4. Cambio di stagione, in autunno fai il pieno di vitamine e minerali 5. Sesso, allarme infezioni: la sifilide torna a diffondersi Scienza e Salute 6. La psoriasi fa male al fegato 7. Viagra: costa meno ed è masticabile 8. Fumare da anziane «erode» le ossa Alimenti e Salute 9. Frutta e verdura fanno dimagrire anche senza mangiarle 10. Stress: cinque bevande possono combatterlo Sgranchirsi le gambe, prima che sia troppo tardi. Un appello per tutti quelli che, dagli studenti agli impiegati, passano troppo tempo seduti alla scrivania e al pc e corrono il rischio di ritrovarsi con la “sindrome del ginocchio da scrivania”. SINTOMI: infiammazione, articolazione che fa male, che si muove con difficoltà, infine bloccata. Un problema comune a un impiegato su quattro, “anche se in Italia mancano ancora dati sull'incidenza del disturbo”, spiega S. Rossetti, primario della Divisione di ortopedia e Traumatologia dell'Ospedale San Camillo di Roma. INGRANAGGIO BLOCCATO – Tutto parte dalla plica sinoviale, una delle tre pieghe della membrana sinoviale che penetra nella cavità ossea e che infiammandosi può causare dolore. Lo stesso che impedisce movimenti “apparentemente” banali, come salire le scale. Colpa di una posizione statica troppo prolungata, tenuta per ore, che “diminuisce la produzione di liquido sinoviale –, il lubrificante dell'articolazione del ginocchio, ed è anche quello che distribuisce nutrimento alle cellule cartilaginee che ricoprono la superficie articolare”. Come se non bastasse la sedentarietà comporta anche un altro problema: i chili di troppo, che si aggiungono ai fattori che incidono sulla funzionalità delle articolazioni inferiori. Per capire se si è arrivati al punto di non ritorno si può fare una semplici “auto-analisi”: “La persona, dopo un po' di tempo che si trova seduta, ha necessità di allungare il ginocchio e muoverlo in senso della flessione ed estensione”. La chirurgia, il trattamento artroscopico che comporta la rimozione della piega sinoviale ispessita e rigida, non è l'ultima spiaggia. Il consiglio è quello di fare un po' di moto e cercare di prevenire il disturbo con una corretta ginnastica che coinvolga anche gli arti inferiori. SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 268 IL VACCINO ANTINFLUENZALE È IN FARMACIA Già sugli scaffali proteggerà da tre ceppi virali Il virus dell'influenza non è ancora stato isolato nel nostro Paese, anche se i malanni di stagione hanno già colpito molti italiani. Per premunirsi, puntuali come ogni anno, sono arrivati sugli scaffali delle farmacie i vaccini che contrastano i virus influenzali, efficaci contro tre ceppi. E' stata avviata la campagna tramite il protocollo Influnet, realizzato dall'Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute. Un triplo scudo - Tre i ceppi da cui proteggerà il vaccino 2013/2014. Quello di 1.tipo A/California/2009-(H1N1); 2.ceppoA/Victoria/2011-(H3N2); 3. ceppo B/Massacchussets/2012 La novità è in quest'ultima variante B/Massacchussets, che sostituirà il ceppo vaccinale 2012/2013, B/Wisconsin/2010. La campagna vaccinale partirà a metà ottobre e terminerà a fine dicembre. Inoltre, per sei mesi, da lunedì 14 ottobre fino alla diciassettesima settimana del 2014 i medici sentinella, medici di medicina generale e pediatri sparsi su tutto il territorio nazionale forniranno i dati sull'andamento del contagio. Già sugli scaffali - Annarosa Racca, presidente di Federfarma assicura: "I vaccini ci sono. Vendibili su prescrizione del medico, sono prodotti da quattro aziende farmaceutiche. E' una buona protezione soprattutto per gli anziani. L'anno scorso con minori vaccinati, anche per via dei ritiri dal mercato di alcuni lotti, ci sono stati più casi di influenza". I primi malori stagionali sono arrivati - Intanto, anche se il virus influenzale non è stato ancora isolato nel nostro Paese, raffreddori e sindromi simil-influenzali hanno già iniziato a colpire diversi italiani. Il virologo F. Pregliasco precisa: "Stimiamo che vi siano stati almeno 100mila casi di forme simil-influenzali a livello locale, soprattutto nelle regioni settentrionali, dove in queste settimane c'è stato più freddo". "questi virus proliferano con i cambi repentini di temperatura, mentre per il virus influenzale serve un freddo prolungato". (Salute Tgcom24) LA PSORIASI FA MALE AL FEGATO C'è un'associazione tra la malattia cutanea e le patologie di altri organi. Rischi quadruplicati per i reni E' stata scoperta una relazione fra psoriasi e malattie del fegato e dei reni. Avere forme di livello moderato o grave della malattia della pelle raddoppia il rischio di incorrere in patologie croniche del fegato e, nelle forme più severe, anche il rischio di soffrire di insufficienza renale è fino a 4 volte più elevato. La ricerca - Lo hanno scoperto i dermatologi della Pennsylvania Univ., a Filadelfia, che invitano medici e pazienti ad un maggiore monitoraggio della salute del fegato e dei reni in chi ha oltre il 3% della superficie corporea colpita da psoriasi. Gli specialisti hanno controllato l'incidenza delle patologie a carico del fegato in oltre 143mila pazienti affetti da psoriasi di tipo medio e grave dai 18 ai 90 anni di età, confrontandoli con un gruppo di controllo di circa 700mila soggetti di pari età ma senza psoriasi. Nei sette anni di monitoraggio è risultato che chi aveva la psoriasi di tipo moderato e grave aveva un rischio due volte maggiore di sviluppare malattie croniche del fegato rispetto al gruppo di controllo. Nello studio è stato anche scoperto che nelle forme più gravi della malattia esiste pure un rischio quattro volte più alto di soffrire di insufficienza renale, che, negli anni, richiede la dialisi. Il rischio di malattie croniche del fegato sale con l'aumentare dell'età e nei pazienti fra i 40 e i 50 anni è stato trovato un caso di malattie croniche del fegato ogni 134 malati all'anno, mentre fra i 50 e i 60 anni di età è stato riscontrato un caso ogni 62 pazienti all'anno. Nessun pericolo in più, invece, in chi ha la psoriasi in forma lieve o se la malattia ricopre il 2% della superficie corporea. PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 268 SCIENZA E SALUTE CAMBIO DI STAGIONE, IN AUTUNNO FAI IL PIENO DI VITAMINE E MINERALI Alimentazione e attività fisica sono fondamentali contro i malanni stagionali Stanchezza psicologica e malesseri fisici minacciano spesso la salute al momento del cambio di stagione. La scelta migliore per combatterli è abbinare a un po' di sana attività fisica un'alimentazione corretta ed organizzata. Sono questi i consigli di A. Sannia, pres. della Società di Medicina Naturale, secondo cui “ritornare alla routine quotidiana significa anche archiviare gli eccessi e le sregolatezze dell’estate”. “Una delle prime difficoltà che a volte si presenta è l’alterazione del ritmo sonno-veglia – Perciò bisogna cercare di ripristinare l’equilibrio abituando il nostro organismo a orari costanti”. La graduale ripresa dell'esercizio fisico è un prezioso alleato di questo obiettivo, ma per favorire il benessere si può ricorrere anche ad altri piccoli accorgimenti, ad es. pranzare all'aperto, almeno finché il clima lo permette. L'importante è scegliere alimenti altamente nutritivi ed energetici che forniscano all'organismo le vitamine e i minerali di cui ha bisogno. Fra questi i più utili sono le vitamine del gruppo B, il ferro, il potassio e il magnesio. In particolare, la vitamina B12 favorisce il buon funzionamento del sistema immunitario e la formazione dei globuli rossi, mentre le vitamine B2 e B6 contribuiscono a ridurre il senso di stanchezza e di affaticamento, favorendo, allo stesso tempo, il benessere psicologico. Anche il ferro aiuta a contrastare la stanchezza, mentre il potassio è utile per il benessere del cervello e per l'equilibrio della pressione sanguigna. Infine, il magnesio aiuta ad affrontare i periodi di tensione. “Per fare il carico di queste vitamine e minerali è necessario arricchire la propria dieta di frutta e verdura di stagione – E’ preferibile la verdura cruda, magari condita con Shoyu (la salsa di soia), che ha proprietà digestive”. Anche se le temperature sono in diminuzione bere molta acqua – almeno 2 litri al giorno – continua a rimanere importante, perché aiuta a depurare l'organismo. E quando si ha già a che fare con i primi sintomi di un raffreddamento, si può cercare aiuto fra i rimedi naturali, in particolare nell'estratto di Echinacea. (Salute, Sole 24 ore) SESSO, ALLARME INFEZIONI: LA SIFILIDE TORNA A DIFFONDERSI Clamidia, gonorrea, sifilide. Sono le tre malattie sessualmente trasmesse che mettono a rischio i rapporti e il piacere di coppia. Al primo posto, in Europa, è appena balzata la Clamidia, infezione batterica spesso subdola che, se trascurata, può rappresentare un'importante causa di infertilità. Anche le altre due, in particolare la sifilide, sono in rapida ascesa. Come documenta l'ultimo rapporto dell'European center for diseases control and prevention. I giovani tra i 15 e i 24 anni la categoria più a rischio. Sono stati circa ventimila, l'anno scorso, i casi di sifilide in Europa: un aumento del 9% rispetto all'anno precedente. In questo caso, però, la maggior parte dei pazienti aveva più di 25 anni. I dati italiani sono sovrapponibili a quelli degli altri paesi. Allarme anche da noi. (Salute, Il Mattino) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 268 ALIMENTI E SALUTE FRUTTA E VERDURA FANNO DIMAGRIRE ANCHE SENZA MANGIARLE E' sufficiente il loro profumo o la loro vista per ricordare a chi è a dieta di non abbuffarsi Riempire il frigorifero di frutta e verdura può migliorare a tal punto l'autocontrollo da aiutare chi è a dieta a perdere peso. Per ottenere buoni risultati non è nemmeno necessario mangiarle: può bastare la semplice vista di un'insalata o il profumo di un'arancia per ricordarsi che non è il caso di esagerare con altri cibi meno salutari che minacciano la buona riuscita di una dieta. A svelarlo è una ricerca condotta all'Univ. di Leeds (Regno Unito) presentata da Nicola Buckland. In uno degli esperimenti i partecipanti sono riusciti a ridurre di più della metà la quantità di cioccolato mangiata semplicemente annusando un'arancia fresca prima di buttarsi sul dolce. Un altro ha invece dimostrato che iniziare un pasto con un'insalata anziché con del pane all'aglio porta a mangiare porzioni più piccole della portata principale. L'effetto, però, sembrerebbe essere maggiore quando si è affamati. Infatti quando ai partecipanti è stato offerto uno snack due ore dopo un normale pasto l'esposizione alla frutta non ha avuto nessun effetto sul consumo della merenda. In altre parole, l'effetto di frutta e verdura è maggiore quando si ha molta fame e si è tentati di esagerare con il consumo di cibi poco salutari. Per questo motivo secondo Buckland potrebbe essere più facile resistere ai peccati di gola se di fronte a delle tentazioni ci si concentrasse per pochi istanti sulle proprietà sensoriali del cibo salutare, ad es. sul profumo della frutta. “Fattori che ricordino il cibo salutare possono costituire un promemoria istantaneo per chi è a dieta”. D'altra parte, anche iniziare un pasto con un'insalata può essere una buona strategia, così come assicurarsi che il frigorifero sia sempre ben fornito di frutta e verdura. Quando, invece, si è lontani da casa potrebbe essere utile portare con sé un frutto o delle carote da sgranocchiare al posto di altri snack meno salutari. (Salute, Sole 24 ore) IL FARMACO EQUIVALENTE DEL VIAGRA: COSTA MENO ED È MASTICABILE Qualche mese dopo la scadenza del brevetto, arriva in farmacia il Sildenafil versione chewable Circa 3 milioni di italiani soffrono di disfunzione erettile: non riescono a raggiungere o mantenere l'erezione necessaria ad avere un rapporto sessuale soddisfacente. Il disturbo è poco frequente al di sotto dei 40 anni ma aumenta con l’età, fino ad interessare il 48% dei settantenni. Le malattie dell’apparato cardiovascolare rappresentano, in tutte le statistiche, la prima causa di disfunzione erettile e a queste si sommano fattori fisici e psicologici, spesso concomitanti, ma anche cause come il fumo, il consumo cronico di alcol e droghe, l’ipercolesterolemia e l’obesità. A giugno, alla scadenza del brevetto del Viagra, la Doc generici ha iniziato a produrre a prezzi molto più bassi il Sildenafil. E adesso l'azienda ha annunciato l'arrivo sul mercato di una pillola con una nuova formulazione masticabile, in confezioni da 4 e 8 cpr da 50 e 100 mg, che costerà il 60% in più rispetto al farmaco originatore. “Questo nuovo farmaco” ha dichiarato F. Montorsi, prof. di Urologia all’Univ. Vita e Salute San Raffaele “soddisfa i bisogni dei pazienti che soffrono di disfunzione erettile, sia per quanto riguarda la modalità di assunzione, che tiene conto della componente psicologica ancora presente in questo disturbo, sia per l’accessibilità che offre al paziente l’opportunità di trattamento ad un costo inferiore, con medesima qualità”. (Salute, Panorama) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 268 PREVENZIONE E SALUTE STRESS: CINQUE BEVANDE POSSONO COMBATTERLO Latte, cioccolata calda, tè verde, tè nero e acqua fresca. Non è la lista della spesa, ma l'insieme di cinque bevande che contengono forti «poteri» antistress. Oltre a loro, è ovviamente il caso di unire uno stile di vita meno frenetico e scandito da orari regolari. Ecco le loro proprietà: 1. Un bicchiere di latte. Grazie al triptofano contenuto nel latte, che una volta metabolizzato si trasforma in serotonina – ormone del benessere - questa bevanda ha forti proprietà antistress. Oltre a questo il latte è ricco di magnesio, potassio e calcio tutti minerali in grado di tenere sotto controllo la pressione ed evitare bruschi innalzamenti, frequenti quando si è sotto stress. 2. Cioccolata calda. Di per sé il cioccolato stimola il rilascio da parte del cervello dei cosiddetti «ormoni del piacere», primo fra tutti la dopamina. Se bevuto come bevanda calda, poi, aumenta la temperatura del corpo favorendo una inconscia sensazione di comfort e rilassamento. 3. Tè verde. La forte concentrazione di teanina nel tè verde è associata alla produzione di particolari onde da parte del cervello che portano relax e riducono la tensione. 4. Tè nero. Secondo uno studio dell'University College of London il tè nero, spesso conosciuto solo per il suo contenuto di caffeina, se bevuto regolarmente aiuta a ridurre lo stress mentale e fisico. 5. Un bicchiere d'acqua. L'acqua fresca associata all'aria aperta stimola la circolazione e aumenta la produzione di endorfine: nell'insieme regala una sferzata di energia. (Salute, Il Mattino) FUMARE DA ANZIANE «ERODE» LE OSSA Dopo i 50 anni si riscontra osteoporosi della testa femorale nel 17% delle fumatrici rispetto al 2% delle non fumatrici Nelle anziane che spesso fumano per combattere la depressione della perduta gioventù, la sigaretta continua a erodere le già fragili ossa aiutata dalla malattia dell’umore: uno studio del National Institute of Mental Health degli Stati Uniti pubblicato qualche anno fa sugli Archives of Internal Medicine aveva dimostrato infatti che dopo i 50 anni si riscontra osteoporosi della testa femorale nel 17% delle depresse fumatrici rispetto al 2% delle non fumatrici. L’iperattivazione del sistema immunitario causata dalla depressione induce infatti il rilascio di sostanze proinfiammatorie che erodono tessuto osseo. Nello studio pubblicato adesso sul Journal of Adolescent Health i ricercatori di Cincinnati si sono infatti preoccupati di valutare pure nelle giovani l’eventuale presenza di depressione e nelle conclusioni raccomandano ai medici di tenerne comunque conto anche in assenza di una diagnosi clinica di disturbo dell’umore ai fini di una corretta valutazione della situazione ossea della ragazza.