Anno II – Numero 270 AVVISO 1. Corso per la formazione dei lavoratori 2. Congresso SIFO: 17-20 Ottobre 2013, Torino 3. Falso Xanax, maxisequestro in Svizzera Notizie in Rilievo Prevenzione e salute 4. esercizio fisico aumenta concentrazione spermatozoi 5. Malattie silenziose Scienza e Salute 6. Come il dormire "pulisce" il cervello 7. Vita più lunga di tre mesi ogni anno La rivoluzione che non vediamo 8. La vaginite infettiva più comune: la vaginosi batterica Alimenti e Salute 9. Il melograno: un vero farmaco naturale Lunedì 21 Ottobre 2013, S. Orsola, Clementina, Letizia Il Proverbio di Oggi Chi troppo magna, s’affoca Chi mangia troppo, soffoca ESERCIZIO FISICO AUMENTA CONCENTRAZIONE SPERMATOZOI Gli esercizi fisici aumentano il numero di spermatozoi degli uomini e migliorano di conseguenza le probabilità di concepimento di una coppia. secondo un nuovo studio dai dati e' emerso che, gli uomini che sollevano pesi o tendono a lavorare e a esercitarsi all'aperto sono quelli con concentrazioni di spermatozoi nel liquido seminale superiori alla media. "Gli uomini che praticano attività fisica per sette o più ore a settimana, essenzialmente per un'ora al giorno, hanno concentrazioni di spermatozoi del 48% in più degli uomini impegnati negli esercizi per meno di un'ora settimanale". (Salute, Tgcom24) COME IL DORMIRE "PULISCE" IL CERVELLO Il sonno non serve solo a riposare, ma anche ad eliminare sostanze tossiche Mentre si dorme il cervello fa ben più che riposarsi. Secondo uno studio pubblicato su Science il sonno permette ai tessuti cerebrali di disintossicarsi di molecole pericolose come la betaamiloide associata allo sviluppo dell'Alzheimer. Nel cervello esiste un sistema, detto glinfatico, che regola il flusso del liquido cerebrospinale. In questo studio gli scienziati hanno iniettato un colorante nel liquido cerebrospinale di alcuni topi, dimostrando che il suo flusso nel cervello aumenta fortemente durante il sonno. Infine, iniettando nei topi della proteina beta-amiloide hanno dimostrato che viene eliminata più rapidamente durante il sonno. Tutto ciò ha portato i ricercatori a concludere che mentre si dorme il cervello elimina tossine che se accumulate potrebbero risultare pericolose per la salute. (Salute, Sole 24ore) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: ordinefa@tin.it; info@ordinefarmacistinapoli.it SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 270 VITA PIÙ LUNGA DI TRE MESI OGNI ANNO LA RIVOLUZIONE CHE NON VEDIAMO L’età media nei Paesi sviluppati aumenta e la società La missione della scienza è coniugare longevità e buona salute è in ritardo È noto che da un po’ di tempo la nostra vita si sta allungando con ritmo costante: guadagniamo più di un trimestre di vita ogni anno che passa. Con un bonus per le donne, che vivono in media sei-sette anni più dei maschi. Questi dati valgono più o meno per tutti i Paesi sviluppati, ma anche per molti di quelli meno sviluppati, anche se lì la vita media può essere assai più bassa. Tutto ciò sta accadendo, in maniera strisciante e quasi in sordina, perché abbiamo cambiato il nostro stile di vita: si mangia quasi regolarmente, ci si cura e si lavora generalmente in maniera meno disumana. Se guardiamo nel dettaglio le ragioni del cambiamento, osserviamo che all’inizio del fenomeno stesso la causa principale di questo allungamento della nostra vita media era dovuto alla riduzione della mortalità infantile. È chiaro che quando i bambini morivano spesso in tenera o tenerissima età, il valore della vita media ne risultava molto ridotto. Per i Paesi sviluppati, ciò non è quasi più vero, anche se non ci possiamo legittimamente ancora ritenere soddisfatti dei risultati ottenuti. È subentrata quindi da queste parti una seconda fase, di natura assai diversa: la vita media si sta allungando per i progressi della medicina della terza e quarta età; ci si cura meglio anche da anziani e si vive di conseguenza una vita migliore anche a una certa età. Come risultato la vita si è allungata ulteriormente, praticamente senza aver messo in atto nessuna diavoleria. L’età avanzata comporta malattie abbastanza particolari, alcune delle quali sono aumentate con l’allungamento della vita media, mentre di altre non si era quasi sentito parlare prima. Si può trattare di tumori di vari tipi, di malattie cardiocircolatorie, di diverse patologie neurodegenerative, di diabete senile o di disturbi della risposta immune, sordità, cecità e simili. Per tutte queste la medicina ha fatto enormi progressi e si comincia a sentire parlare addirittura di medicina rigenerativa. Non si tratta di un capitolo simpatico della medicina, ma è quanto di più attuale ci sia in ballo in questo momento e in un prevedibile futuro. L’ostacolo più consistente è probabilmente rappresentato dalle malattie neurodegenerative, anche per i contorni tragici del loro decorso per i pazienti e per le loro famiglie, una vera piaga. Pure se la diagnosi di tumore è ancor oggi la più temuta, enormi passi avanti sono stati fatti e vengono fatti ogni anno in questo campo, con grande sollievo per tutti. Se le cose continueranno così, e non c’è motivo di pensare il contrario, occorrerà dare un nuovo assetto alla nostra società, in modo da fornire una vita piacevole e interessante alle nuove masse di persone di una certa età che saranno sempre più consistenti. Le motivazioni dei trent’anni sono diverse da quelle dei cinquanta anni e ancora di più da quelle dei settanta. E le motivazioni sono l’essenza e l’anima della vita, a tutte le età. Non si può vivere bene senza vere motivazioni. Occorrono quindi proposte nuove e un profondo ripensamento della struttura della società. Ciò non è ancora successo perché i cambiamenti sono stati troppo lenti e continui per poter essere percepiti a fondo. Va da sé inoltre che le condizioni di salute dei nuovi anziani sono fondamentali. Non ha senso essere ancora in vita, se le condizioni di salute non sono buone, almeno per lunghi periodi. La medicina di domani dovrà quindi assicurare la sopravvivenza a persone di età sempre più avanzata, ma anche assicurare loro una condizione fisica sempre più soddisfacente. La medicina di domani dovrà essere conservativa, se non rigenerativa. E infondere soprattutto speranza. (salute, Corriere) PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 270 La vaginite infettiva più comune: la vaginosi batterica Col termine vaginite si intende designare ogni processo infiammatorio a carico della vagina caratterizzato da eritema (arrossamento), prurito, sensazione di bruciore vulvo-vaginale, leucorrea più o meno maleodorante e dispareunia (dolori durante i rapporti) variamente associati fra di loro. La definizione di “vaginite” è importante per giustificare il termine “vaginosi” che sta ad indicare che nel corso di tale infezione, pur riscontrandosi intensa leucorrea, non è possibile evidenziare la presenza di un vero e proprio stato infiammatorio. La VAGINOSI BATTERICA (VB) rappresenta una delle più comuni affezioni vaginali in età fertile. Si stima che circa il 20-50% delle donne che richiedono un consulto ginecologico per una sintomatologia flogistica genito-urinaria sia affetto da VB. Gli studi indicano una prevalenza del 29% nella popolazione compresa tra i 14 e i 49 anni. Patogenesi: La VB è caratterizzata da un sostanziale sovvertimento dell’ecosistema vaginale: diminuzione del numero dei lattobacilli di Doderlein che porta il pH vaginale da acido verso valori alcalini, creando un ambiente favorevole alla crescita massiva di specie microbiche presenti nella flora saprofitica come la GARDNERELLA VAGINALIS e altri batteri anaerobi. Questo porta a discutere se la VB possa essere considerata una infezione sessualmente trasmessa (MST) o sia piuttosto il risultato di una interazione di molteplici fattori quali: inserimento IUD (spirale), il fumo di sigaretta, l’utilizzo di lavande vaginali. La contraccezione ormonale (pillola, anello e cerotto) sembra svolgere un ruolo protettivo nei confronti della VB, probabilmente gli estrogeni inducono una maggiore produzione di glicogeno da parte delle cellule vaginali, creando un ambiente ideale alla crescita dei lattobacilli che favoriscono il mantenimento del pH acido. Manifestazioni cliniche: Il sintomo principale della VB è rappresentato da una abbondante secrezione a volte schiumosa, di colore bianco-grigiastra e con caratteristico odore di “pesce avariato” che si accentua dopo i rapporti sessuali o durante il periodo mestruale, che la donna riferisce non senza disagio e preoccupazione. Obiettivamente, la leucorrea si presenta fluida, in parte aderente alle pareti vaginali. Ridotti o assenti i segni infiammatori a carico delle mucose vaginali e vulvari, né si apprezzano particolari aspetti colposcopici sulla cervice uterina. Il pH è > 4,5. Diagnosi: Quasi sempre la determinazione del pH vaginale, l’esecuzione di un esame microscopico a fresco delle secrezioni vaginali che consente l’individuazione delle cosiddette “clue cells” e l’esecuzione di un WHIFF TEST o test al KOH positivo (esame che valuta l'odore di "pesce avariato"), consentono una diagnosi sicura. Complicanze ginecologiche ed ostetriche: La vaginosi, se non correttamente diagnosticata e trattata, può avere importanti sequele sia di natura ginecologica che ostetrica. In ambito ginecologico si associa a PID (infezioni pelviche), endometriti post-aborto e puerperali, cerviciti. Terapia: Il regime terapeutico attualmente raccomandato si avvale del METRONIDAZOLO per via orale o topica. L’altro farmaco di scelta è rappresentato dalla Clindamicina che ha dimostrato una pari efficacia terapeutica. La prevenzione delle recidive si mette in atto con: la ristabilizzazione della flora lattobacillare (b. di DODERLEIN), ripristino del normale pH vaginale e eliminazione dei batteri anaerobi. (Salute, La Stampa) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 270 PATOLOGIE E SALUTE MALATTIE SILENZIOSE Stanchezza cronica, sarcopenia, perdita di massa muscolare e fragilità ossea sono sintomi difficili da riconoscere, ma che non vanno sottovalutati per evitare che i problemi peggiorino. Avverti un po’ di fatica a svitare il tappo della marmellata, ogni tanto hai mal di schiena e non ti senti mai in piena forma? Ci sono tre patologie che colpiscono soprattutto le donne e portano via forza, elasticità ed energie. Precisamente sono la stanchezza cronica, la sarcopenia, perdita di massa muscolare fragilità ossea (osteoporosi) La prima può manifestarsi anche intorno ai 30 anni, le altre due si sviluppano dopo i 45. Per prevenirle bisogna correggere il proprio stile di vita, la propria alimentazione e imparare ad ascoltare i segnali del corpo. Se ti senti stanca… Capita che il problema inizi dopo un’influenza o una laringite: si è sopraffatte da una terribile spossatezza. E questo senso di affaticamento non ha niente a che vedere con il senso di debolezza che si prova dopo un’intensa giornata di lavoro o un periodo stressante. Dura parecchi mesi ed è accompagnata da mal di testa, dolori ai muscoli e articolazioni, problemi di concentrazione e memoria, insonnia. Sebbene non esistano esami specifici per la Sindrome da Stanchezza Cronica, la diagnosi clinica è facile: la malattia, a volte, costringe a letto nel giro di pochi giorni anche le persone più attive. Circa le cure non esiste una terapia per tutti, ma vari medicinali o integratori aiutano a migliorare i sintomi. Importante comunque rivolgersi a un medico o ad un centro specializzato in Sindrome da Stanchezza Cronica, vedi, per esempio, www.cfsitalia.it per trovare la cura che sarà personalizzata ed adattata al caso specifico. Muscoli indeboliti e ridotti Con l’età, la massa muscolare e la forza si riducono: questo processo si chiama sarcopenia. A partire dai 40 anni l’organismo perde circa l’8% di massa muscolare ogni dieci anni. E i muscoli, come sappiamo, non danno solo forza e tonicità: sono indispensabili per mantenere attivi il metabolismo, le difese naturali, la vitalità e per proteggere dall’osteoporosi. Per prevenire il problema bisogna potenziare la muscolatura tramite una regolare attività fisica in modo da mantenere tonica la massa muscolare, che ha la sua naturale e massima forma attorno ai 35 anni di vita. Quindi passeggiate, nuoto, bicicletta e una dieta bilanciata che fornisca il 55% di carboidrati (pasta, riso) il 25% di proteine (carne, pesce, legumi) ed il 15 % di grassi (principalmente olio extravergine d’oliva), senza dimenticare che frutta e verdura, nella quantità di 5 porzioni al giorno, forniscono il fondamentale apporto di vitamine e sali minerali il cui effetto antiossidante è indispensabile al mantenimento della salute dei muscoli, del sistema cardiocircolatorio e del cervello. (Sani e Belli) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno II – Numero 270 ALIMENTI E SALUTE IL MELOGRANO: UN VERO FARMACO NATURALE Diuretico, antiossidante e anti-tumorale è ricco di proprietà benefiche Chiamato anche pomo saraceno, è un prodotto autunnale tipico dell'Afghanistan e della Persia, ma è molto diffuso in tutto il mediterraneo. Di questo frutto viene usato proprio tutto: non si mangiano solo i semi, ma anche la radice, che sembra abbia proprietà vermifughe. Con questa pianta si possono fare anche delle lavande vaginali lasciando in infusione 30 g di fiori essiccati in 1 litro di acqua bollente per 1 minuto. I semini sono difficili da digerire, specialmente per chi soffre di problemi al colon. Tuttavia, vengono utilizzati per la preparazione di granatina, uno sciroppo molto dolce. Dal punto di vista nutrizionale, recenti studi hanno confermato le ipotesi "medicamentose" di questo frutto avanzate da Ippocrate. Nell'antica Grecia il melograno veniva usato come antinfiammatorio e nei casi di diarrea cronica, grazie alle sue proprietà astringenti. Ricco di potassio, minerale con effetto diuretico, ha un effetto drenante, e quindi detossinante, per il nostro organismo. Negli ultimi anni, l'attenzione è stata puntata sull'acido ellagico (presente anche nei frutti di bosco): secondo l’Istituto del Cancro della Università della Sud Carolina, sembra che questa sostanza induca la morte delle cellule cancerose, soprattutto di quelle al seno. Un ottimo aiuto contro lo stress ossidativo, dunque, dalle proprietà anti-invecchiamento e anti tumorali. Merito anche dell'alta percentuale di polifenoli in esso contenuti, preziosi per contrastare l'aterosclerosi e le malattie cardiovascolari. Una nuova ricerca giapponese sembra aggiungere altre benefiche proprietà a questo frutto. Lo studio, pubblicato sul Journal of Ethnopharmacology, ha affermato che il succo di melograno (che si è si è rivelato efficace sugli animali di laboratorio) potrebbe aiutare le donne a combattere alcuni disturbi della menopausa, come la depressione e la fragilità ossea. (Sani e belli) FALSO XANAX, maxi-sequestro in Svizzera Bloccato un milione di pasticche prodotte in Cina e destinate all’Egitto: sono prive di principio attivo Un milione di pasticche di Xanax, noto ansiolitico della Pfizer, bloccato all’aeroporto di Zurigo e sequestrato dalla dogana svizzera: il lotto, proveniente dalla Cina, è risultato falso e le pasticche erano totalmente prive di principio attivo. È l’ultimo caso di cronaca che rilancia l’allarme per il fenomeno dei farmaci “taroccati”, prodotti nella maggior parte dei casi proprio nei Paesi asiatici, Cina in testa.